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MILIARDI ALL' 1 A.C. |
1 D.C. AL 2000 ANNO x ANNO |
PERIODI
STORICI E TEMATICI |
PERSONAGGI E PAESI |
ANNO 131 d.C.
QUI il riassunto del PERIODO DI ADRIANO - dal
117 al 138 d.C.
* EDITTO PERPETUO DI ADRIANO
Mentre ADRIANO proseguiva dopo la morte del suo favorito Antinoo il suo mesto soggiorno in Egitto, seguiva e controllava anche le operazioni militari in corso in Palestina, e faceva trasferire qui GIULIO SEVERO al comando delle sue legioni chiamate dalla lontana Britannia, per meglio sedare i tumulti degli Ebrei.
Pur nel suo dolore, nella grande terra del Nilo, Adriano non abbandon� le attivit� di governo. Anzi costitu� il Consilium principis, incaricato di redigere atti che prima erano di competenza dei Senatori. Con loro, ma soprattutto con Salvio Giuliano, prepar�, codific� e fece entrare in vigore una delle prime raccolte di leggi.
EDITTO PERPETUO DI ADRIANO - Pur lontano, l'onnipresenza di Adriano era sempre sentita a Roma, anzi forse proprio le sue assenze facevano di lui il misterioso personaggio che conduceva dall'alto ogni piccola o grande riforma sociale, politica, economica e giuridica. Anche nelle piccole cose.
Con funzionari esperti invent� un SERVIZIO POSTALE efficientissimo, distaccando in vari paesi e sui pi� importanti percorsi stradali delle staffette e dei veri e propri uffici, che provvedevano a organizzare i posti di cambio cavalli e cavalieri, in modo che un messaggio dell'imperatore viaggiando senza sosta 24 ore su 24 potesse arrivare in tre giorni Roma, anche se inviato da una citt� distante 2000 chilometri dalla capitale. Relatori di ogni accadimento amministrativo facevano altrettanto e Adriano rispondeva consultandosi con i funzionari capaci che portava sempre al seguito.
E proprio in questo periodo l'"Editto Perpetuo" part� dall'Egitto diretto a Roma. Era una delle prime raccolte di leggi codificate, opera di Salvo Giuliano, un suo giureconsulto che lo seguiva, membro del Consilium Principis. Erano leggi di ogni tipo, agrarie, sociali, di amministrazione della giustizia, militari, civili e penali, che poi lasceranno il segno e da cui deriveranno altri codici. Vi si trova anche un embrione di FEDERALISMO.
Adriano non intendeva pi� centralizzare a Roma n� entrate, n� spese, ma desiderava rendere autonome le Province, che si sarebbero dovute incaricare e attivare per provvedere con appositi funzionari locali al prelievo dei contributi e all'utilizzo degli stessi per le spese locali necessarie.
Proseguendo le sue leggi troveremo nel prossimo anno...... anche un'altra iniziativa, quella militare, che identica a quella sopra ha una struttura "federalista".....