20
MILIARDI ALL' 1 A.C. |
1 D.C. AL 2000 ANNO x ANNO |
PERIODI
STORICI E TEMATICI |
PERSONAGGI E PAESI |
ANNO 128 d.C.
QUI il riassunto del
PERIODO DI ADRIANO - dal 117 al 138
d.C.
*** ADRIANO PADRE DELLA PATRIA
*** ADRIANO - FILOSOFICHE RIFLESSIONI
Il titolo a Adriano gli fu conferito con grandi celebrazioni e senza alcuna modestia le monete che coni� quest'anno riportavano la dicitura Hadrianus Augustus pater patriae. Mentre a sua moglie Sabina, figlia della sorella di Traiano, che contrariamente a tutte le altre mogli degli imperatori si era sempre tenuta (o trattenuta) in disparte, fu conferito il titolo di Augusta.
Adriano rimase poco a Roma e prima dello scadere dell'anno ripart� per un viaggio in Africa, dove visit� l'Egitto, la Numidia, la Mauritania. Ritorn� poi a Roma, abit� tre mesi nella grande Villa di Tivoli (in questo periodo era quasi terminata tutta la zona detta della Piazza d'oro), poi ripart� per la sua amata Atene dove, come sempre, lo accolsero come un padre spirituale e gli dedicarono l'Arco di entrata nel nuovo quartiere che aveva fatto costruire nella citt�.
Nel suo viaggio, nel visitare le citt� egiziane, dove vede eserciti di schiavi, nelle sue memorie annota e si sofferma sul destino di questi uomini che non lo turba affatto "....non credo che nessun sistema filosofico riuscir� mai a sopprimere la schiavit�; ne muter� solo il nome. Ci possono essere forme di schiavit� peggiori perch� pi� insidiose: sia che si riesca a trasformare gli uomini in macchine stupide e appagate, che si credono libere mentre sono asservite, sia che si imprima una passione forsennata per il lavoro, divorante. A questa schiavit� preferisco ancora la schiavit� di fatto". (Memorie di Adriano, Marguerite Yourcenar, Librarie Plon, Parigi, 1951- Ediz Gallimard 1974)
Visitando alcune citt� che aveva visto povere in Egitto, in Asia Minore e in Grecia e che ora vedeva pullulanti di benessere ma anche piene di speculatori che incettavano merci e prosperavano sul lavoro della povera gente, con sdegno fa alcune amare considerazioni:
"la prosperit� deve servire a tutti, non solo alla banca che si comporta da strozzino o allo speculatore che incetta durante i periodi di scarsit� l'olio, il grano, il pesce di un piccolo villaggio. Una legge non sar� mai abbastanza dura, se consente di ridurre il numero di intermediari che formicolano nelle citt�: razza oscena e avida, pronta a sabotare qualsiasi politica che non le frutti un profitto immediato.
E' inutile frenare l'inflazione, aiutare i poveri contadini con incentivi, fare prestiti, detassazioni, quando poi tutta la produzione rimane alla merc� di pochi speculatori che divorano questi aiuti e umiliano il lavoro fatto di fatica e di rischi" (Ib.)