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ANNO 116 d.C.

Qui il riassunto del PERIODO DA NERVA fino  A TRAIANO ( dal 97 al 117 d.C.)
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L'ANNO 116
* TRAIANO A CTESIFONE E A BABILONIA

Traiano ritornato sul teatro delle operazioni militari, nella primavera d� l'assalto alla capitale partica. Il suo obiettivo principale lo abbiamo gi� accennato era Ctesifonte dove prevedeva una dura resistenza.

Con le grandi barche di notevole stazza, veri e propri vascelli, che erano stati costruiti durante l'inverno, le sue truppe erano in grado di navigare lungo il corso dell'Eufrate e quindi poi con un'altra manovra di attraversamento sul terreno desertico che univa i due fiumi, potevano ricongiungersi al Tigri nei pressi di Babilonia, dove avrebbero trovato Traiano stesso nei pressi di Baghdad, a guidare la legione che avrebbe poi stretto in una morsa la capitale Ctesifonte.

L'inizio della operazione venne aspramente contrastato, ma alla fine con vari sotterfugi e ponti di barche, le truppe romane attraversarono e approdarono nella riva sinistra del fiume invadendo il territorio dell'Adiabene di re Mebarsape, l'ultimo re alleato di Cosroe, e che aveva fallito la difesa di quel terreno, che ora andava ad aprire la strada alle truppe di Traiano verso la capitale.

L'imperatore romano aveva quindi conquistato anche questo territorio, ma non ancora la capitale e anche qui la strategia di Traiano si fece singolare e alquanto spettacolare. Dall'Eufrate dove avevamo lasciato le navi che avevano portato a valle i romani dall'alto corso del grande fiume, si decise di costruire fra questo e il Tigri un canale in modo da trasferire i vascelli.

 L'opera sembr� gigantesca, soprattutto per le condizioni del terreno desertico. Alla fine fu accantonata questa idea, e si prese in considerazione un'altra, che le stesse navi sarebbero state trainate lungo il deserto fino a raggiungere il fiume Tigri, rimesse in acqua per poi navigare e assediare la capitale. Un'operazione quasi ciclopica che riusc� in pieno e che caus� la caduta della capitale. Osroe riusc� a fuggire, ma caddero in mano ai romani il suo trono tutto d'oro, e sua figlia.

Traiano entr� da trionfatore nella grande citt�. I messaggeri che corsero a Roma per dare la grande notizia, che la leggendaria Mesopotamia, l'Assiria e l'Armenia erano diventate province romane, furono portati essi stessi in trionfo, e i senatori mandarono a dire a Traiano che aveva il diritto di celebrare tutti i trionfi che voleva. La guerra sembrava conclusa senza tanti problemi e Roma fu orgogliosa di far sventolare i suoi vessilli sulle torri della citt� pi� famosa dell'antichit�.

Ma Traiano non era ancora soddisfatto. Voleva quasi imitare Alessandro inseguendo Conroe che si era rifugiato verso il nord, in Iran. Poi considerata l'impresa un po' troppo ardita, su un territorio che nessun romano conosceva se non dai racconti di quattro secoli prima, con riluttanza rinunci� a questo progetto. Lasci� delle guarnigione nei territori conquistati, organizz� con alcuni funzionari le province e verso la fine dell'anno spinto dalla curiosit�, discese con i suoi vascelli fino alle foci del Tigri, nella Mesene, dove regnava re Attambelo. Qui c'era da due millenni un'importante grande centro commerciale sul Golfo Persico, Spasinu Charax. Completamente sconosciuto dai romani di ogni tempo, pur essendo una importante citt�-porto, da secoli era la ideale ed effettivo testa di ponte segreta commerciale tra l'Oriente e Occidente, punto terminale a sud degli altrettanti segretissimi percorsi delle carovaniere dei nomadi arabi, che portavano attraverso le piste del deserto fino a Palmira e quindi poi per tutto il bacino mediterraneo, le mercanzie di cui i romani andavano pazzi.

Re Attambelo fece ai romani atto di sottomissione, e Traiano  fece di Spasinu un dominio e un regno tributario dell'impero ed estese la sua autorit� fino al Golfo Persico.

Fatte queste considerazioni che potevano essere un forte incentivo all'annessione di queste regioni per motivi commerciali, che aprivano per la prima volta con l'annessione della Mesopotamia l'intera via commerciale fra Roma e l'Estremo Oriente, dobbiamo subito ricrederci che la guerra di Traiano non era stata fatta per questo motivo, quando troviamo l'imperatore ritornare verso la fine dell'anno sui suoi passi a godersi i trionfi e a dettare condizioni nella mitica Babilonia.
Il fatto di esserci e  vivere questo periodo che lo proiettava nella Storia dell'Impero Romano di tutti i tempi, lo port� a trascurare che il territorio che andava annettendosi non poteva essere difeso, era sproporzionato rispetto ai contingenti che disponeva. Si accorse di questo errore con un po' di ritardo e chiam� dal basso Danubio altre legioni, ma era ormai troppo tardi, i Parthi si erano riorganizzati, avevano intuito che il loro impero stava scomparendo sotto l'aggressione romana e scatenarono negli ultimi mesi dell'anno la loro guerra..............

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