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CRONOLOGIA

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ANNO 113 d.C.

Qui il riassunto del PERIODO DA NERVA fino  A TRAIANO ( dal 97 al 117 d.C.)
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L'ANNO 113
*** TRAIANO E LA GUERRA DEI PARTI 

Il 27 ottobre di quest'anno, Traiano lascia Roma con un grande esercito diretto verso l' Asia Minore. La situazione in Armenia dopo che il "gran re" Osroe senza consultare Roma aveva messo sul trono Partamasiri invece che l'altro figlio di Pacoro, Axidares, aveva portato i due fratelli ad affrontarsi ognuno con le rispettive idee nei riguardi di Roma, il primo come suo padre di fede filoromana, il secondo con spiccate antipatie per gli atavici aggressori.
Fin dai tempi di Nerone nel 60-66 (vedi) quando a Tiridate con una spettacolare manifestazione a Roma fu consegnato il regno di Armenia, le due fazioni (pur nell'ambito dinastico-familiare) pro e contro Roma non avevano mai cessato di scontrarsi. I primi trovavano sempre conveniente chiamare in aiuto i romani, mentre i secondi che ritenevano sempre e comunque quella dei romani  una usurpazione al trono, seguitavano a coltivare il grande sogno: cacciare fuori i romani dal loro territorio.

Nella situazione di quest'anno a ricorrere ai romani � proprio Axidares, e i gravi fatti portati a conoscenza di Traiano, furono considerati gravi; un deliberato insulto alle prerogative romane. Il governo, figuriamoci poi quello di Traiano, che con i Daci aveva restituito a Roma il senso della sua missione imperiale, non poteva ignorare questa sfida.
Traiano aveva deciso che questo Paese doveva ricevere la stessa punizione della Dacia di Decebalo. Ma non volle solo limitarsi a una spedizione per ristabilire l'ordine. Forse aveva deciso, compiendo un passo molto avventato, di annettersi l'Armenia, come aveva fatto con la Dacia e forse andare anche oltre. Volava certamente troppo in alto con l'immaginazione. L'Oriente, con i suoi splendori narrati, le gesta di Alessandro (mai dimenticate) che i suoi predecessori avevano sempre cercato di emulare, era forse il sogno che accarezzava pure Traiano.

Il 27 OTTOBRE di quest'anno la pi� dispendiosa impresa di Traiano va ad iniziare con degli obiettivi che forse non erano chiari neppure a lui. A novembre in Grecia gli venne incontro un'ambasceria di Osroe per cercare di stipulare una pace o prendere in considerazione dei compromessi. Traiano non ne volle sapere. Attravers� l'Asia Minore, si port� in Cilicia e raggiunse verso la fine dell'anno Antiochia.

L'esercito com'era composto all'incirca lo conosciamo, le legioni di altre province che poi si affiancarono non ci sono note, � certo per� che con Traiano si mossero 7 legioni, e forse solo quando divenne critica la situazione, si affiancarono quelle fatte scendere dalla zona  Danubiana.

Dalle cronache di allora apprendiamo "Il morale dei suoi uomini � alto, a fianco a loro sanno che hanno un grande capo, e lo spirito di corpo � tale che considerano l'Imperatore non solo un condottiero, ma un padre, fratello, amico. E lui sa come conquistarsi questa fiducia, e  la loro totale dedizione. Mangia con loro, gioca con loro, di ognuno sa la loro vita, che vuole serena. A Roma durante i preparativi, lui ha pensato a tutto, a dare sussidi a chi volendolo seguire a ogni costo lasciava moglie e figli. Agli altri, che desidera portarsi dietro senza problemi, forti, sani, non avventurieri, non frustrati ma capaci e che ha scelto giorno su giorno uno per uno valutando per ogni singolo uomo la motivazione a seguirlo, promette un compenso preciso, molto alto, proporzionato al tempo della campagna, in parte in modo fisso e in parte proporzionato alle conquiste che con il loro aiuto poi verranno".

Traiano insomma ha pensato a tutto, quindi non intendeva solo riprendersi il dominio di un territorio, intendeva conquistarne altri, e lo scopriamo subito al primo mese del prossimo anno.........

*** In Grecia iniziano i giochi della CCXXIII OLIMPIADE

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