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MILIARDI ALL' 1 A.C. |
1 D.C. AL 2000 ANNO x ANNO |
PERIODI
STORICI E TEMATICI |
PERSONAGGI E PAESI |
ANNO 107 d.C.
Qui il riassunto del PERIODO DA NERVA
fino A TRAIANO ( dal 97 al 117 d.C.)
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L'ANNO 107
* ROMA E I NABATEI (detti Arabi)
Durante la guerra dacica vi era stato da parte dei romani anche un intervento in Siria per domare alcune rivolte. A Roma nel decidere l'invio delle truppe si era arrivati contemporaneamente a concepire un altro ambizioso progetto. Si voleva aprire una via commerciale tra il Mar Rosso e la Siria, in quella zona abitata da una popolazione semitica detta dei Nabatei, piccole trib� sparse sull'infido arido territorio, con una popolazioni dedita alla pastorizia ma soprattutto (profondamente radicata in loro la natura di nomadi) ai trasporti nelle zone desertiche, in quelle carovaniere che nessuno conosceva o dove pochi erano capaci di orientarsi come i Nabatei (etimologicamente la parola conserv� questo significato, da questo loro attributo -oriente = orientarsi)
Quindi si decise di inviare sul luogo, agli ordini di Cornelio Palma nuovo governatore della Siria, una legione, la VI Ferrara e altre truppe ausiliarie con il duplice scopo di agire drasticamente nei disordini e ristabilire la normalit�, ma anche con l'ordine di annettersi con le buone o le cattive quella regione che andava da Damasco fino al golfo di Akaba. In pratica tutta la penisola del Sinai.
Palma con le sue truppe incontr� qualche opposizione prima che quelle trib� accettassero la diretta dominazione romana. Alla fine, gli arabi Nabatei, una popolazione mite, nomade, sempre in cammino nel deserto con le loro carovane di merci orientali che facevano arrivare in tutto il bacino mediterraneo, accettarono la dominazione e la sottomissione, e i loro confini rimasero quasi intatti quando il governatore Palma and� a creare con molta facilit� la nuova provincia romana. Bostra divenne capitale e Petra divent� la citt� principale sulla direttrice Akaba Damasco che in seguito acquist� per il suo grande sviluppo commerciale il titolo di metropolis.
Sembrava cosa fatta. Continuit� nella tranquillit�. Da ogni parte dell'impero infatti arrivavano notizie tranquillizzanti, meno da una zona, quella a Oriente, quella spina nel fianco che era da secoli, o meglio lo spartiacque di due civilt� che era e rimaneva l'Armenia. L'Eufrate non divideva solo un territorio, divideva un mondo. Al di l� c'erano i Parthi. Il contrasto tra questi e Roma risaliva all'epoca delle spedizioni di Pompeo e Crasso contro una popolazione che era tutt'altro che aggressiva, il suo impero non era come quello romano centralizzato, ma era del tipo feudale, le satrapie non erano mai sotto una effettiva sovranit�. Tutte le istituzioni partiche (politiche, sociali e militari) erano del tipo feudale. Insomma i re partici non avrebbero mai potuto trasformare l'impero in uno stato forte e unito, quindi non avrebbero mai potuto aggredire l'occidente.
Ma ci pensarono con le loro sete di conquista i romani a fare iniziare queste "unioni" come sta gi� accadendo e accadr� fra breve in Britannia, Francia e Germania. Unioni quelle dei Parthi che se non erano di carattere politico erano pur sempre legami gi� di sangue, una etnia che era dominata da influenze varie dalla antica Persia per nulla toccata dall'ellenismo. Un mondo quello a est dell'Eufrate quindi a parte.Lo leggeremo in questi prossimi anni.......