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ANNO 61 d.C.
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l'intero riassunto:
del PERIODO DI NERONE dal 54 al 68 d. C.
*** IL GAIO NERONE DEL SATYRICON
*** IL DECLINO DI SENECA
A ROMA il lusso aveva raggiunto il suo culmine proprio con Nerone, che vestiva in un modo ricercato perch� considerava l'eleganza di una persona un modo di essere, una filosofia della vita. L'alta aristocrazia malgrado lo odiasse per certe impopolari tasse, faceva a gara per imitarlo.
Nerone era amante delle raffinatezze che gli aveva fatto scoprire Seneca il suo precettore, ma poi and� oltre per natura innata. Ma non si limitava solo a certi elementi, all'amore per l'arte, per la musica, per la poesia, ma andava oltre. Provava piacere quando guardava la perfezione dei movimenti negli esercizi ginnici, era affascinato dai movimenti della danza. Amava le collezioni di oggetti d'arte, n� trascurava l'arte e i piaceri dell'alta cucina, dove troviamo ad assecondarlo Apicio che � al culmine della sua fama universale di gastronomo. Il Re dei cuochi dell'impero!Sempre accanto, fin da quando divenne principe, Nerone aveva GAIO PETRONIO ARBITRIO, uno dei pi� raffinati personaggi di Roma. Arbitro (quasi come il suo nome) del buon gusto, Petronio dotato di raffinata cultura era considerato un maestro del vivere. Soprattutto del vivere gaio, e il suo primo nome ben si adatta all'autore del Satyricon (o Saturnali) dove al di la' della rappresentazione caricaturale, � possibile ritrovare nel suo romanzo, la fedele, complessa e caotica realt� sociale dell'epoca neroniana, rispecchiata in particolare nell'episodio nella cena di TRIMALCIONE dove � in uso un linguaggio che ci fa scoprire lo "zoo" della classe romana dei nuovi arricchiti. Insieme ad alcuni elementi considerati molto folcloristici, gli episodi narrati ci danno una esatta visione di quella che doveva essere la cultura subalterna del tempo.
Pur tuttavia nell'opera, considerato un romanzo d'amore di stile greco dal quale � tratto, appare una intelligente elegia erotica, il cui linguaggio viene utilizzato e tradotto in forma di ironia nelle varie scene d'amore, quasi teatrale, tutte sospese tra la finzione e la realt�. Nulla di osceno, n� di malizioso, tutto si muove in un piacevole scenario astratto.Naturalmente non mancavano gli scandalizzati, quelli che sentivano l'inutilit� e l'immoralit� di concepire la vita in tal modo. Seneca se agli inizi era un buon maestro di Nerone per quanto riguardava l'amore per la cultura tutta, non conciliava pi� i suoi filosofici insegnamenti stoici con il carattere del ragazzo che gli era cresciuto accanto con tutta un'altra indole. E possiamo forse attribuire alla profonda modificazione caratteriale di Nerone degli ultimi tre anni, perch� l'allievo poco pi� che ventenne non riusciva pi� a conciliare l'austerit� della vita del maestro sessantaquattrenne, con la sua. E Seneca non solo si limit� a rimproverare lo stile di vita del suo allievo, ma divenne sempre di pi� un implacabile critico di quella societ� che stava nascendo, emulando, nell'odio e nell'amore, il giovane gaio imperatore.
Avvenne cos� il suo declino, lento ma inarrestabile, e quando perse il suo migliore alleato Burro (capo dei pretoriani, piuttosto prosaico, ma Seneca viveva e gli era utile il suo appoggio) si accorse che aveva perso del tutto la fiducia dell'imperatore, la stima del suo, secondo lui... non riuscito allievo.Seneca piuttosto seccato, o fuori dalla realt�, si ritir� poi (lo vedremo piu' avanti - e perfino congiurando contro chi gli aveva dato benefici e ricchezze) in quella che lui diceva essere una vita semplice (con 250 schiavi ai suoi ordini per� !), nelle sue agresti meditazioni filosofiche, che riport� poi nei suoi libri, mettendoci tanti insegnamenti di una morale, che lui non aveva mai messo per� in pratica. Il vero monumento della sua ipocrisia � il suo "Trattato sulla felicit�". Predica bene ma razzola male.
In Grecia si svolgono i giochi della CCX OLIMPIADE