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ANNO 40 d.C.
QUI
riassunto: del PERIODO DI CALIGOLA
dal 37 al 41 d.C.
*** LA MALVAGITA' DI GALIGOLA
*** PRIMA COMUNITA' CRISTIANA A ROMA
*** FILONE E IL NEOPLATONISMO
CALIGOLA rientrando a Roma dalla Germania, dopo la sua spedizione senza nessun risultato di rilievo, non rinuncia a una spettacolare messa in scena dei suoi trionfi, che si svolgono nella capitale con uno splendore senza precedenti. Sono invitati tutti i re clienti, convocati a prendervi parte. Doveva dimostrare a tutto il mondo che tutti i monarchi di ogni regione prendevano ordini da lui, si inchinavano a lui, gli manifestavano la pi� profonda devozione come monarca e padrone dell'impero, ma soprattutto che lo adoravano come una divinit� in tutta la sua gloria. Era lui il re dei re, e questi ultimi erano tutti suoi vassalli.
Ma non gli bastava, voleva andare in Egitto dove avrebbe celebrato ad Alessandria quel trionfo che invece non tributarono a suo padre. Non prima di farsi erigere dal Senato due templi. Mentre quello di Castore e Polluce divent� il vestibolo del suo palazzo.
I soldi per queste sogni di grandezza non bastavano mai, colpiva ogni fonte di reddito; sugli alimentari, sulle prostitute e perfino sui guadagni dei facchini e dei trasportatori. Quando i cittadini cominciarono a protestare mand� subito i soldati a farli tacere.Insomma Caligola in tre anni si era alienato tutte le classi sociali, che cominciarono a trovarsi uniti per rendere attuabile una congiura. Ci prov� ancora Anicio Cereale con un gruppo di cospiratori, ma scoperti li uccise con una ferocia che lasci� tutti impressionati. Il dramma non era solo la crudelt� di come li fece morire, ma inquietante fu la gioia che provava Caligola nel vederli morire; ai carnefici aveva dato degli ordini precisi, da folle "uccidili in modo lento lento, che possano sentire che stanno morendo".
Nessuno si sent� pi� sicuro, intanto la sua follia aumentava, come quello di concedere, seduto sul trono, la grazia ad alcuni imputati per poi porgergli il piede da baciare per la gratitudine
Ma il tocco finale della sua follia fu quella di offendere i comandanti e l'esercito, gli unici cui poteva ancora contare, avendo ormai terrorizzato il Senato, i nobili e la folla.
Fu il suo pi� fatale errore. La sua morte ora la volevano tutti......
COMUNITA' CRISTIANA A ROMA - Verso la fine di quest'anno 40, si hanno notizie storiche indirette che fanno risalire il primo insediamento di una piccola comunit� di cristiani a Roma. Forse schiavi portati dalla Giudea, dove nel corso di quest'anno (in agosto, subito dopo il rientro dalla Germania di Caligola) si erano verificati dei gravissimi incidenti fra i Giudei stessi, che avevano provocato disordini e deportazioni di massa e dove troviamo per questi motivi una ambasceria ebraica giunta a Roma per discolparsi (vedi sotto) e anche l'intenzione di Caligola di andare in Egitto. A questo piccolo gruppo nella capitale di cui certamente era venuto a conoscenza, PAOLO, invia da Corinto nel 42 la sua famosa "Lettera ai Romani". Con essa vi � una sicura testimonianza che questa comunit� era presente in questo anno 40, cio� negli anni di inizio di Claudio console. Una tradizione cristiana infatti fa risalire nell'anno 40 la presenza a Roma sia di questo gruppo di fedeli e contemporaneamente l'apostolato di Pietro. Anche da ricerche storiche slegate ai mesi di un calendario obsoleto e impreciso, si possono benissimo far risalire a questa data entrambi i due avvenimenti la presenza di cristiani nel 40 e le lettere di Paolo nel 42.
In questo stesso anno (come gi� accennato sopra) fa la comparsa a Roma proveniente da Alessandria una ambasceria ebraica guidata da FILONE (nato nel 30 a.C.) per conferire con Caligola ( Non poteva scegliere momento migliore). Massimo esponente della filosofia giudaico-alessandrina, Filone � il precursore del NEOPLATONISMO dove tent� di conciliare la teologia ebraica col pensiero greco, asserendo che l'esistenza di un Dio era incomprensibile alla mente dell'uomo. Insomma la mescolanza fra ebraismo e ellenismo in lui giunse all'apice.
Scriver� L'apologia dei Giudei e L'allegoria delle sante leggi, e un vasto commentario allegorico di passi scelti della Genesi. Si sforz� di interpretare e di riabilitare la legge ebraica mostrandone la piena conformit� alle leggi naturali e alla stessa ragione. La sua dottrina si basa tutta sul dualismo Dio e il Mondo, che vengono a tal segno separate da essere necessarie entit� intermedie per l'agire dell'uno sull'altro. Vi troviamo inoltre che anche la concezione dell'uomo � dualistica, l'anima in esilio nel carcere del corpo, per cui la sua etica vuol liberare dalla sensualit�, e alla fine postula un sacro entusiasmo che elevi l'anima verso la visione di Dio.
FILONE fu "il primo mistico e estatico dell'area della religiosit� specificatamente monoteistica" (Bousset). La sua influenza doveva avere una grandissima importanza per la formazione di una teologia cristiana.