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MILIARDI ALL' 1 A.C. |
1 D.C. AL 2000 ANNO x ANNO |
PERIODI
STORICI O A TEMA |
PERSONAGGI E PAESI |
ANNO 36 d.C.
QUI
riepilogo:
IL PERIODO DI CALIGOLA
dal 37 al 41 d.C.
* CAJO
CALIGOLA * PRIMI MESI
* LA POLITICA DI CALIGOLA - IL DIVO CALIGOLA
* LA CRUDELTA' DI CALIGOLA - L'UCCISIONE DI CALIGOLA
* TIBERIO -GEMELLO e CALIGOLA
A ROMA Tiberio sta dimostrando segni di indebolimento, � angustiato dal problema della successione, dalla vecchiaia e dai dubbi. GEMELLO era troppo giovane, e le rivendicazioni di GAIO (CALIGOLA), figlio di Germanico (sempre amato e mai dimenticato dal popolo) e di Agrippina Maggiore erano abbastanza giustificate. Non di grande affidamento era per� il giovane, ne aveva conosciuto bene il carattere che non era molto dissimile dal padre, un cesarista nato anche senza averne le qualit�, anzi aveva l'indolenza e certe manie di grandezza. Comunque Tiberio si tolse il dubbio e ritrov� una certa tranquillit�, facendo testamento in cui entrambi i giovani venivano nominati eredi associati.
Nel corso di quest'anno Gaio (Caligola) compiva 24 anni, a 19 era stato fatto sacerdote, a 21 gli era stata data la Questura pur non avendo l'et� legale per tale compito, inoltre a Roma era molto amico di Macrone, prefetto del Pretorio, quello che lesse la famosa lettera a Seiano, e che non disdegnava certo questa amicizia visto che dall'oggi al domani poteva diventare questo giovanotto lui l'imperatore. Non era un Seiano ma il capo dei pretoriani doveva aver fatto anche lui qualche ambizioso pensierino come il suo predecessore e visto che il ragazzo era molto malleabile non sarebbe stato difficile dargli dei consigli e farlo agire verso una direzione invece che da un'altra, da dove potevano venire indubbiamente dei grandi vantaggi.
CALIGOLA fin dalla tenera et� aveva seguito il padre in Germania, poi lo aveva seguito in Oriente dove Germanico aveva trovato la morte. Come la madre, anche lui aveva il fondato sospetto che ad avvelenare suo padre fosse stato lo stesso Tiberio e i sospetti aumentarono quando sia la madre che suo fratello Nerone furono incolpati da Seiano, poi mandati in esilio (Tiberio non aveva mosso un dito), e aumentarono ancora di pi� i dubbi quando anche l'altro fratello Druso, sempre da Seiano (sempre con Tiberio distratto) fu buttato in prigione e li' poi fatto morire. Possiamo capire benissimo la sua meraviglia quando inaspettatamente fu chiamato a Capri da Tiberio per ricevere la toga virilis, il titolo di augure, di sacerdote e le lodi del prozio; infine gli confer� anche le cariche che l'infido Seiano ricopriva (qualche storico maligno scrisse per il rimorso di aver fatto tutti quegli assassinii)
Vedremo la sua gratitudine il prossimo anno, se tutti questi titoli e la successione era meritata.