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CRONOLOGIA

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ANNO 26 d.C.

QUI riassunto  del PRINCIPATO DI TIBERIO  dal 14 al 37  d.C.


L'ANNO 26
* TIBERIO SI RITIRA A CAPRI

La situazione a Roma e i fatti spiacevoli che vi accadevano, fomentati o architettati ad arte da Seiano, hanno convinto Tiberio a realizzare un piano da tempo accarezzato; quello di ritirarsi a Capri. Aveva sessantasette anni ed era stanco delle cure del governo; prima la morte di Germanico, poi quella del figlio Druso, infine gli intrighi di congiure  non sappiamo quanto vere o presunte che  Seiano gli riportava ogni giorno, gli era venuto ormai il disgusto della corte,  ma anche la paura di finire assassinato, abilmente alimentata dal suo sinistro consigliere. 

Augusto aveva acquistato Capri cinquant'anni prima e vi aveva fatto costruire un gran numero di ville. Sull'isola, Tiberio si scelse il posto nel punto pi� alto, difficilmente accessibile, costruendoci una stupenda villa per godersi in pace e solitudine gli ultimi anni della sua vita in un clima divino.

Non proprio in solitudine, visto che con se' port� gli amici pi� cari; quelli che avevano il genuino amore per la cultura e la scienza. Il filosofo astrologo Trasillo, il giurista Nerva, Curzio Attico famoso a Roma per la sua eloquenza, e tanti altri filosofi, grammatici e letterati.

Nonostante mantenesse rapporti giornalieri con Roma e seguisse con attenzione la vita dello Stato e la direzione degli affari pubblici, i romani non videro di buon occhio questo ritiro, e chi cercava pretesti per incolparlo di diserzione al dovere, di senescenza, di abulia, una conseguenze della sua disperazione per la perdita del figlio, ebbe buon gioco per fargli perdere il prestigio sul popolo.
In prima fila proprio Seiano facendo il doppio gioco. Ebbe perfino l'ardire di tentare con chiss� quali progetti di entrare dentro la famiglia di Tiberio, quando gli chiese ma ottenne un sonoro rifiuto, di sposare la nuora Livilla, moglie del suo amato figlio Druso morto in circostanze sospette, e forse proprio per mano dello stesso Seiano.

Ma vedremo negli anni seguenti gli sviluppi di questa situazione che diventer� sempre pi� intrigante, inquietante e drammatica.

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PONZIO PILATO viene inviato in Giudea da Tiberio come prefetto e procuratore della provincia.


VALERIO MASSIMO, storico romano scrive "Fatti e detti memorabili", una raccolta in 9 libri dove riporta una raccolta di aneddoti, che hanno per protagonisti personaggi romani e stranieri. Gli argomenti sono i pi� vari : il sacro, la disciplina militare, i trionfi, i censori, la maest�, il coraggio, la sopportazione, il cambiamento di status sociale, il costume indegno dei padri, la fiducia in se, l'amicizia, il pudore, l'amore ed infine la patria e la giustizia. Interessanti anche le osservazioni sui comportamenti della gente, di quella che vuole con solo le apparenze introdursi in mezzo a gente per bene o nelle nobili famiglie nonostante siano delle nullit� o di umili origini.

I personaggi che sono riportati sono innumerevoli, dai filosofi e letterati antichi a quelli contemporanei e lo stesso dicasi per i regnanti, da questi prende lo spunto per darne un quadro completamente diverso dalla storiografia del tempo, quindi molto originale come lettura.

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