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ANNO 8 d.C.
SULLE GUERRE, LA POLITICA E L' OPERA DI AUGUSTO VEDI QUI RIASSUNTO DAL 29 a.C. 13 d.C.
* LO SCANDALO DI OVIDIO NASONE
CON "ARS AMANDI"
(vedi anche LA LETTERATURA
PERIODO AUGUSTEO)
A Roma nel corso dell'anno diventano consoli M.FURIO CAMILO e SESTO NONIO QUINTILIANO mentre L. APRONIO e A. VIBIO ABITO sono i due suffectus
OVIDIO NASONE nato nel 43 a.C. e autore di varie opere (vedi anni precedenti, 3 e 4) viene relegato da Augusto sul Mar Nero dopo aver provocato uno scandalo per aver pubblicato il licenzioso Arte di Amare (Ars amandi , o Ars amatoria o Rimedia Amoris).Vi morir� nel 17, stravolgendo un po' tutta la sua poesia, dove affiora tanta amarezza, ma anche tanta nostalgia della bella vita che prima conduceva a Roma.
Con l'esilio in questo lontanissimo paese, dicesi (Tacito) che Augusto punisse il poeta perch� con la sua Ars amatoria si era fatto "maestro di osceno adulterio". Forse per� altri motivi, di carattere intimo, spinsero il principe ad ordinare l'allontanamento di Ovidio da Roma. Questi dovette essere a parte di qualche turpe segreto riguardante la condotta di Giulia la Giovane (che fu pari alla madre come licenziosit�) come alcuni suoi versi ci fanno sospettare. Egli difatti, in una elegia dei Tristia scrive: " "Perch� io vidi una cosa? Perch� i miei occhi si resero rei? perch� la mia imprudenza scopriva una colpa? Atteone vide nuda Diana: egli non sapeva, eppure fu dilaniato dai cani. E' giusto! la colpa, anche se casuale e l'offesa sono per i primi numi di un delitto e si devono scontare. Il giorno in cui il funesto errore mi travolse una casa fu rovinata, piccola ma nobile e decorosa...Non decreto del Senato, non sentenza di giudice mi ha imposto l'esilio: la tua invettiva e un semplice editto di relegazione, mite in apparenza ma crudele nella sostanza, ha vendicate tutte le tue offese. Relegato, sono detto, non esule: le parole del tuo editto sono state invece miti nel qualificare la mia disgrazia!"
L'opera Ars amatoria � un poema didascalico o meglio un manuale, dove Ovidio insegna l'arte di amare esponendo in modo sistematico e organico sia l'arte della conquista, che il modo di mantenere quanto ci si � procurati.
Per gli UOMINI da' dei suggerimenti come attrarre la donna e ritiene che ciascuna di essa anche la pi� bella del mondo pu� essere conquistata, salvo sapersi regolare ed applicare le giuste strategie dell'arte di amare. Quindi gli uomini non devono mai supplicarle, non presentarsi troppo azzimato ma nemmeno trascurato, deve essere una bellezza naturale. La donna ama la conversazione, i complimenti, le lusinghe, i giuramenti (anche se falsi, fateli!!), le lacrime e i baci. N� dimenticate di fare sempre il tifo per chi ella preferisce, non contrariatela mai, e siate puntuali agli appuntamenti, anche se lei per natura non lo � mai. Di ogni suo difetto non evidenziatelo mai, semmai se li ha fateli passare per pregi. Questo significa che se la conquista � facile, se si vuol far durare l'amore per lungo tempo, non e per nulla facile se non si seguono certi precetti.
Per quanto riguarda le DONNE, invita loro ad essere arrendevoli con gli uomini, e ad avere cura della propria persona evidenziando in modo naturale la bellezza che si possiede, nascondendo solo alcuni difetti della faccia e del corpo. Altro consiglio � poi quello di farsi notare in pubblico, incedere con grazia, passeggiare sotto i portici, visitare i templi, le are, assistere agli spettacoli, quindi interessarsi di musica, poesia, canto ; ed � meglio non farsi accompagnare da serve ed amiche particolarmente belle, e nel caso con queste bisogna passare del tempo in compagnia, non manifestare le proprie conquiste perch� potrebbero cogliere loro il frutto.
Il poema, 3 libri con 2.330 versi, ebbe grande successo non solo nella Roma contemporanea di Ovidio (quella soprattutto dell'alta societ�) ma fu tramandata, viva e conosciuta per tutto il medioevo per fiorilegi, ed infine fu ripresa nella famosa composizione di Abelardo nel sec.XI, Carmine Burana, e poi ancora in Spagna con Panphilus de amore, indi nella letteratura francese in lingua d'oil, e perfino da Milton con De arte amandi.
(vedi anche LA LETTERATURA PERIODO AUGUSTEO)