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20 MILIARDI ALL' 1 A.C. |
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vedi stesso periodo "RIASSUNTI STORIA D'ITALIA"
ANNO 1698
*** COMPLOTTI NELLA EVENTUALE SPARTIZIONE DELLA SPAGNA
*** EUROPA - Dalla Spagna giungono le notizie che tutti i monarchi d'Europa aspettavano fin dal 1665. Ma soprattutto i diretti interessati: Luigi XIV e l'Imperatore Leopoldo I d'Asburgo.
Carlo II il re di Spagna, da oltre trent'anni malaticcio, che non ha eredi, sta male, molti lo danno gi� per spacciato (ma anche colpito gravemente rester� in vita per quasi tre anni, morir� l' 1 novembre del 1700).
Carlo � della dinastia degli Asburgo, figlio di Filippo IV, Leopoldo I, l'imperatore, dovrebbe quindi ereditare la corona di Spagna.
Ma in previsione di questa successione, Leopoldo I, non ancora potente (era allora un isolato, non c'era come ora la grande coalizione antifrancese) di fronte alla potenza militare di Luigi XIV, gi� nel 1668 aveva stipulato con lui un trattato di spartizione dell'Impero spagnolo nel caso il piccolo e malaticcio Carlo II di Spagna moriva senza eredi.
Poi - come abbiamo letto in questi ultimi trent'anni- erano accadute tante cose. L'espansionismo di Luigi XIV aveva allarmato tutti gli stati, e lui si era messo contro tutti pur manovrando con ambigue alleanze e trattati di pace spesso rinnegati, dichiarando guerre a destra e a manca (da Genova all'Olanda, dalla Spagna al Palatinato; oppure infiltrandosi nelle varie dispute interne, sobillando delle minoranze contro i propri sovrani. Si comport� cos� in Sicilia, in Ungheria, in Polonia, dentro gli stessi principati tedeschi, nei Paesi Bassi spagnoli e, rischiando molto, anche mettendosi contro il nuovo Re d'Inghilterra Guglielmo d'Orange, aiutando l'Irlanda a scalzarlo dal trono per metterci il deposto Giacomo Stuart. Fra l'altro Guglielmo d'Orange era olandese, e prima di essere scelto come re d'Inghilterra aveva dovuto difendere la sua Olanda dall'aggressione francese.
E se prima molti stati europei erano tra di loro nemici, Luigi XIV con la sua politica aggressiva in pochi anni riusc� a farli riunire in una Grande Alleanza, in una grande coalizione antifrancese. Che negli ultimi anni si era rafforzata non solo militarmente, ma aveva iniziato a mettere in campo dei validi generali. Ma oltre a questo vantaggio c'era alle spalle una grande potenza economica, proprio mentre la Francia in questa ostinata costosissima avventura stava entrando in una profonda crisi; economica, disponibilit� finanziaria, cattivi rapporti diplomatici, uomini incapaci, e anche gravi tensioni sociali all'interno del paese; sia per la miseria che sta dilagando nelle campagne per le varie carestie, e sia per quelle drastiche imposizioni fiscali che torchiando i soggetti a reddito stanno spingendo anche questi soggetti verso uno stato di indigenza.
Tre quarti del gettito fiscale quest'anno verr� assorbito da spese militari per mantenere le truppe che combattono e per mantenere quelle truppe che presidiano i territori occupati, in molti casi da anni.
Nonostante questa situazione, le manovre diplomatiche tra le principali potenze europee, attendendo da un momento all'altro la morte di Carlo, stanno gi� decidendo il futuro assetto dell'Europa.
Se Luigi XIV manda subito a Madrid i suoi inviati a tramare al capezzale di Carlo (magari cercando di strappargli un testamento a suo favore), Leopoldo manda i suoi in Inghilterra per discutere con Guglielmo d'Orange la eventuale spartizione, che ovviamente non � in sintonia con quella spartizione fatta dal re di Francia nel 1668, in tempi meno difficili per lui. Luigi XIV � all'apogeo della sua politica, in Francia lo salutano gi� tutti Luigi il Grande, ma oltre a non avere consolidato nulla, la sua Francia � in una grave crisi. Mentre gli altri stanno invece ribaltando quegli equilibri di forza che fino a pochi anni prima erano perfino inimmaginabili. Dunque sperano. E si preparano anche, in caso di conflitti. La Grande Alleanza � stata ormai collaudata.
Viene cos� firmato in ottobre a Londra, tra le due potenze, gi� unite nella precedente coalizione antifrancese, un vero e proprio "primo" trattato di spartizione.
Il ducato di Milano andr� al secondogenito di Leopoldo, Carlo. Al figlio dell' elettore di Baviera, principe Giuseppe Ferdinando la Spagna i Paesi Bassi e le colonie americane. Riservano infine al Delfino di Francia le Due Sicilie e alcuni porti in Toscana.
Il prossimo anno questo trattato viene vanificato per la morte di Giuseppe Ferdinando.
Con un "secondo" trattato, � Carlo d'Asburgo che ottiene la Spagna e i possessi coloniali in America.
Il duca di Lorena, ottiene Milano e i porti toscani. Al Delfino di Francia le Due Sicilie e la Lorena.
*** T. SAVERY brevetta la prima pompa aspirante a vapore; all'inizio non d� grandi risultati, verr� infatti usata solo per annaffiare giardini e orti quindi non ancora utilizzata nel campo industriale. La civilt� delle macchine � ancora lontana; la grande manodopera disponibile fa guardare con sufficienza e con poco interesse questi "inutili accorgimenti tecnologici". Il mondo della produzione cammina ancora con le braccia di una popolazione miserabile, che non ha nessun costo o quasi. Con il dominio sui contadini, il cui stato di servit� era sancito come perpetuo ed ereditario, non mancava di certo la manodopera.