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20 MILIARDI ALL' 1 A.C. |
1 D.C. AL 2000 ANNO x ANNO |
PERIODI
STORICI E TEMATICI |
PERSONAGGI E PAESI |
vedi stesso periodo "RIASSUNTI STORIA D'ITALIA"
ANNO 1695
*** VITTORIO AMEDEO I DI SAVOIA ASSEDIA CASALE
*** FRANCIA IN CRISI - SI RICORRE ALLA "CAPITAZIONE"
*** FRANCIA - CARENTI ANCHE DI GENERALI
*** ITALIA - I francesi fallita l'invasione dell'Inghilterra, oltre che essere impegnati nei Paesi Bassi, e in Spagna, devono precipitarsi in Piemonte dove le truppe sabaude di Vittorio Amedeo II di Savoia (sabaudi ex amici e perfino parenti, ma ora nemici!) hanno posto sotto assedio la grande fortezza di Casale, in mano francese fin dalla Guerra del Monferrato iniziata da Carlo Emanuele I di Savoia nel 1612 con alleati la Spagna e l'Impero. Venti anni di guerra!
Il figlio Vittorio Amedeo I (1587-1637) eredit� dal padre la infelice iniziativa e pose fine alla guerra nel 1631 (Pace di Cherasco) ma dovette rinunciare a Pinerolo; un dolorosa perdita territoriale che non solo rimpiccioliva il ducato sabaudo, ma permetteva ai francesi di Luigi XIII di avere un territorio e una base in Italia al di qua delle Alpi. Allarmando non poco i fratelli di Vittorio che temettero la fine della dinastia sabauda, fino al punto che divennero antifrancesi alleandosi con la Spagna.
L'allarme fu ancora pi� grande quando poi subito dopo Vittorio Amedeo mor� prematuramente. Ed avendo lui sposato la sorella del re di Francia Luigi XIII, lo stato sabaudo entr� interamente (per oltre un trentennio) sotto l'influenza francese con la vedova Cristina Capeto, reggente del piccolo (per solo un anno di Francesco, poi di...) Carlo Emanuele II (1634-1675), che con una madre cos� autoritaria (soprannominata "Madame Royal" perch� governava e si atteggiava a regina) govern� molto poco anche quando raggiunse la maggiore et�. La madre mor� poi nel 1663, Carlo Emanuele nel 1675 (poco pi� quarantenne anche lui come il padre), lasciando il ducato al piccolo Vittorio Amedeo II di nove anni, anche lui con la reggenza della madre Jeanne de Nemours:
La svolta nella politica anti-francese, � poi avvenuta all'improvviso nel 1684 alla maggiore et� di Vittorio Amedeo, quando 18enne assume la piena direzione politica del Ducato.
Primo suo pensiero, liberarsi dalla tutela francese (altrimenti sarebbe rimasto sempre un piccolo ducato vassallo) ma anche deciso a riconquistare i territori perduti da suo nonno alla pace di Cherasco.
Un scelta questa (molto coraggiosa, considerata l'et� giovanile, e i vari falliti tentativi) che andr� a cambiare la situazione della sua dinastia quando fu proprio lui a conquistarsi un trono e la nomina di Re.
Entrato nella grande coalizione antifrancese con la Lega d'Augusta, il Sabaudo vuole liberare il Piemonte in mano francese, e possibilmente attaccare anche altri territori, qualora si presentasse una buona occasione. E l'occasione al giovane -e ostinato ora trentenne duca- non gli mancher�. Saranno addirittura due le occasioni; in questa guerra (dove gi� ottiene qualcosa) e in quella della successione spagnola (dove ottiene moltissimo).
La Francia sta entrando in crisi, ha contro tutta l'Europa, quindi Vittorio Amedeo II spera.
Dopo aver coraggiosamente gi� tentato due volte di attaccare i francesi, pur uscendone sconfitto, il sabaudo ci riprova, e quest'anno assedia Casale (che � sotto la sovranit� dei duchi di Mantova, ma francesi del ramo cadetti Gonzaga di Nevers)
Vittorio Amedeo II ha scelto il momento ideale; attacca, assedia, vince, far� la pace. Ma non ancora contento, pi� tardi, attaccher� di nuovo i francesi pur correndo il grave rischio di perdere tutto; e se non sopraggiungeva in aiuto il cugino Eugenio (che nel frattempo era diventato uno dei migliori generali d'Europa e comandante dell'esercito imperiale) a questo amaro risultato ci and� molto vicino. (Lo leggeremo pi� avanti, nel 1706)
*** FRANCIA - In una grave crisi economica (Colbert � ormai un ricordo! del lontano '83!) per far fronte alle spese della guerra, a una carestia, e alla diminuzione della produzione e dei commerci che fanno incassare meno tributi alle casse statali (con la guerra a tutta Europa non ci sono pi� esportazioni), i nuovi ministri delle finanze a corto di fondi si inventano e introducono la Capitazione. Una tassa che colpisce tutti gli individui maschi adulti e viene pagata non in base al reddito effettivo (come la Taglia che rimane l'imposta principale) bens� in ragione di una tassa una tantum per ogni contribuente. Questi sono divisi nel rango sociale in 22 classi; secondo le professioni e i mestieri. A parte l'impopolarit� della tassa, questo drenaggio di denaro fa crescere l'inflazione aggravando ancora di pi� la crisi. Carente perfino lo stesso vettovagliamento delle truppe in guerra (il Voulois logistico, che pensava a tutto, anche questo � ormai un ricordo!).
Torchiando sempre pi� i ceti soggetti alle imposte, questi iniziano ad essere sospinti in breve tempo sulla soglia della povert�. Quando poi all' inesorabile fiscalismo si sono aggiunte anche le calamit� naturali (le ultime carestie sono recenti, del 1693 e 1694) la miseria si trasform� in denutrizione, subito seguita da gravissime epidemie.
Ma sar� ancora pi� grave la situazione nel 1709-1710 (di epidemia mor� un quarto della popolazione francese), quando non bastavano i tre quarti delle entrate per le spese militari. Quando Luigi XIV mor� nel 1715, il debito pubblico era gi� pari al totale delle entrate dei successivi anni 1716, 1717, 1718. Questo perch� i tesorieri di corte in questi ultimi anni pur di avere dei prestiti pagavano interessi altissimi, anche del 40 per cento.
Ma a Versailles la vita spensierata, opulenta e dorata non mancava!
Oltre quanto detto sopra, Luigi XIV inizia ad avere grosse difficolt� anche dentro l'esercito. Dopo aver perso Louvois (l'ispiratore di tante audaci e ciniche imprese, ma comunque efficientissimo), quest'anno muore il duca di Lussemburgo, il maresciallo comandante delle truppe francesi che negli ultimi tempi aveva rimpiazzato abbastanza bene il suo predecessore; sue le ultime conquiste e anche purtroppo le distruzioni nei Paesi Bassi, in Olanda, nel Palatinato ecc. Viene rimpiazzato dal duca, di Villeroi. Un vero e proprio incapace al comando, ed alcuni maligni affermavano perfino incapace di fare il soldato semplice.
Con queste difficolt� ne approfittano gli alleati. La flotta inglese bombarda le coste della Normandia, soprattutto St. Malo, mentre gli Olandesi guidati da Guglielmo d'Orange riconquistano Namur persa nel 1692; anche se i francesi assediano e bombardano ripetutamente Bruxelles; mentre a Dunkerque l'esito finale � ancora, molto incerto.
E come abbiamo visto a inizio pagina, ne ha approfittato anche Vittorio Amedeo I di Savoia per prendersi quel tanto agognato Monferrato, dove suo bisnonno Carlo Emanuele I aveva speso inutilmente una vita intera per conquistarlo, e suo nonno omonimo Vittorio Amedeo I, pagando lo scotto di quella sconfitta alla fine aveva perso anche Pinerolo.
Dunque quale migliore occasione? Perch� non approfittare delle circostanze?
Vittorio Amedeo II, organizza un esercito e d� inizio alle ostilit�. Mette sotto assedio Casale, mettendo fin dal primo momento in difficolt� il presidio ma anche le truppe francesi impegnate in pi� fronti.