DA
20 MILIARDI ALL' 1 A.C. |
DA
1 D.C. AL 2000 ANNO x ANNO |
PERIODI
STORICI E TEMATICI |
PERSONAGGI E PAESI |
(pagine in continuo sviluppo (sono graditi altri contributi o rettifiche)
vedi stesso periodo "RIASSUNTI STORIA D'ITALIA"
ANNO 1631
*** PACE DI CHERASCO
*** "MADAME REALE" MARIA DE' MEDICI
*** IN FRANCIA NASCE LA "GAZETTE"
*** ITALIA -GUERRA DEL MONFERRATO - Il 6 APRILE la guerra di successione di Mantova e del Monferrato iniziata dai Savoia, termina con la Pace di Cherasco con un compromesso di VITTORIO AMEDEO I di Savoia e Richelieu. Il sabaudo ottiene un piccolo lembo del Monferrato, cos� tanto conteso, ma � costretto a cedere Pinerolo gi� occupata dai francesi e a impegnarsi ad aiutare militarmente la Francia, condizioni poi ribadite dal trattato di Rivoli del 1635.
VITTORIO AMEDEO DI SAVOIA era nato a Torino nel 1597, nel 1619 aveva sposato la 13enne Cristina di Francia (1606-1663) figlia di Enrico IV e di Maria de' Medici.
Vittorio Amedeo morir� ancora giovane a Vercelli nel 1637, lasciando Cristina madre del piccolo Carlo Emanuele II, quindi reggente del figlio. Ma avendo essa s� nobili natali, e anche sorella di Luigi XIII re di Francia, a Torino invece di fare la duchessa si mise a fare la regina; gli fu affibbiato il nome di Madame Reale e si rese cos� antipatica che due anni dopo, nel '39, fu cacciata da Torino dai suoi stessi cognati. Ma -potente com'era- vi rientr� grazie all'aiuto del fratello e di Richelieu. Solo nel 1648 lasci� la reggenza del ducato e al figlio l'autorit� sovrana, tutta filo-francese, quindi minata fin dall'inizio. Solo suo figlio Vittorio Amedeo II -inizialmente filo-francese- far� ritornare un po' di prestigio al ducato. Inizialmente schierato con Luigi XIV, poi cambiando anche lui bandiera si schier� con gli Asburgo ottenendo cos� un reame, quello della Sardegna (1720). Ma non fu soddisfatto del "regno fatto di sassi" e abdic� a favore del figlio Carlo Emanuele III. Nella Restaurazione filo-austriaci, matrimoni con gli Asburgo, poi ancora filo-francesi con matrimoni francesi in funzione antiaustriaca (vedi guerre d'indipendenza Italiana dal 1848 in poi).
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Fu una imposizione quella di Richelieu che permise alla Francia di ritornare in Italia e restare in Piemonte per quasi tutto il secolo, fino all'avvento di Vittorio Amedeo II (1675-1730) che dopo la pace di Utrecht (1713) ottenne poi il possesso dell'intero Piemonte e la corona di Sardegna, creando cos� quel regno che durer� fino alle guerre d'indipendenza per l'unit� d'Italia citata sopra.
A Carlo Gonzaga dei Nevers (Francia), dopo questa sanguinosa guerra va la successione del ducato di Mantova e del Monferrato.
*** GERMANIA - La "semina" di Richelieu in Germania fatta a Ratisbona lo scorso anno con i principi tedeschi protestanti, ottiene i suoi frutti. I principi si riuniscono in una loro dieta a Lipsia creando una alleanza per aiutare la Svezia nella lotta contro gli Asburgo (gi� scesa in guerra invadendo la Pomerania) e che si � assicurata finanziamenti per sei anni dalla Francia, che li ha concessi alla Svezia con il trattato di Barwalde.
La situazione militare in questi primi mesi della "fase svedese" della guerra dei Trent'anni � gi� militarmente "calda". Gustavo II di Svezia con le sue truppe si sono impadroniti di Francoforte. L'esercito imperiale cattolico ora guidato non pi� da Wellestein ma da Tylli invade e saccheggia Magdeburgo, poi rinforzato dai contingenti giunti dall'Italia dopo la fine della guerra a Mantova, insieme invadono la Sassonia per motivi strategici. Qui il principe di Sassonia Giovanni Giorgio, pur in passato schierato con l'imperatore, si unisce ora agli svedesi, insieme contrattaccano l'esercito di Tylli, lo sconfiggono e proseguono marciando sulla Boemia, sulla Turingia, sulla Franconia.
I Sassoni a novembre conquistano e occupano Praga, mentre gli Svedesi a dicembre conquistano e occupano Magonza.
Attribuendo queste sconfitte al neo-comandante Tylli l'imperatore tedesco richiama alla guida dell'esercito imperiale Wellestein.
Altra defezione (questa volta dentro le file della Lega Cattolica tedesca) in Baviera a favore dei progetti di Richelieu. Il principe Massimiliano, capo della lega in Baviera, firma a Fontainebleau un trattato con la quale si impegna a difendere una aggressione alla Francia. Anche se precisa il bavarese, che non sar� al suo fianco militarmente qualora la Francia scateni un conflitto contro l'imperatore.
*** BALDASSARRE LONGHENA della Svizzera ticinese, ricevuto l'incarico dalla Serenissima, inizia a edificare la CHIESA della SALUTE a VENEZIA.
*** A Roma si apre IL 1� TEATRO italiano, "IL BARBERINI" con 3000 posti per gli spettatori- Il Papa � furibondo! "Via! dalla capitale della cristianit� gli osceni teatranti".
Eppure la prima rappresentazione fu un dramma sacro: il Sant'Alessio, di Stefano Landi.
*** RENAUDOT in Francia pubblica "LA GAZETTE DE FRANCE", sotto l'egida di Luigi XIII e de cardinale Richelieu.
E' il primo giornale che da una agenzia creata appositamente per raccogliere informazioni, fa trasformare un foglio fino allora con solo contenuti pubblicitari, in un periodico di informazioni di ogni genere.
Questa "gazette" avr� vita lunga, gli ultimi numeri sono del 1914; ma da questo suo primo numero del 1631 (con una tiratura modesta, circa 200 copie) l'idea di un "periodico informativo" si diffuse presto su tutta Europa ma non ancora in una forma quotidiana. Il primo a farlo diventare tale fu un foglio di Lipsia 30 anni dopo, nel 1661. Detto "quotidiano" per associazione fu chiamato anche "giornaliero", infine "giornale"; ma ebbe vita breve.
Pi� fortunata l'iniziativa ripresa in Inghilterra; nel 1702, esce il foglio "Daily" (=giornaliero).
In Italia i primi quotidiani compariranno molti anni dopo, nel 1765.