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I TITOLI E SOTTOTITOLI DEI GIORNALI NAZIONALI
( sintesi e comunicati diffusi dalle agenzie stampa, Ansa, Televideo, Rai, quotidiani vari )
NEI 12 MESI
ANNO 2006

FATTI D' ITALIA - DALL'ESTERO - DI SPORT

 

 

UN ANNO INTERO DI ESASPERAZIONE NELLA POLITICA
TUTTA OCCUPATA NELLE DISPUTE
PREELETTORALI, ELETTORALI, E POST ELETTORALI

GENNAIO

26 GEN - PROSSIME ELEZIONI POLITICHE - SI VOTA IL 9 APRILE. Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi riceve il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per un colloquio di circa mezz'ora. Poi un comunicato ufficiale del Quirinale annuncia che le Camere saranno sciolte sabato 11 febbraio, con undici settimane di anticipo sulla scadenza naturale e che il 9-10 aprile si andra' alle urne per eleggere il nuovo Parlamento. Il percorso politico-istituzionale è accettato dai leader dell'opposizione. Accolta quindi la richiesta di Berlusconi di spostare in avanti lo scioglimento delle Camere rispetto alla data gia' concordata del 29 gennaio.

26 GEN - PRC: BERTINOTTI PRESENTA CANDIDATI LUXURIA, CARUSO E ALI RASHID. Il segretario del Prc, Fausto Bertinotti, presenta i candidati "esterni" per le elzioni politiche, tra cui il transessuale Vladimir Luxuria, il leader no-global Francesco Caruso e il diplomatico della rappresentanza palestinese in Italia Ali Rashid.

27 GEN - CLIMA ELETTORALE DENTRO L'UDEUR: Nella sua relazione al congresso dell'Udeur, il segretario Clemente Mastella dice che l'Udeur e' alleata con Bertinotti ''perche' stiamo in una situazione analoga a quella del Cln, quando si stava insieme solo per abbattere il tiranno''. ''Noi amiamo la democrazia - ha detto Mastella - ma Berlusconi ha stravolto queste regole che ora vanno ripristinate''. ''Quando si ritornera' alla normalita' in questo paese - ha aggiunto il segretario dell' Udeur - avverra' come quando fu conclusa la Resistenza: alcuni alleati decisero di restare insieme e altri decisero di andare per conto loro''. Mastella dice anche che nella trattativa con Prodi e l'Ulivo ''c'e' stato il rischio di rottura'' che e' stato pero' superato perche' ''ha prevalso il senso di responsabilita' e di equilibrio'' da parte dell' Udeur.

28 GEN - BERLUSCONI RIMEMBER . ''Nel 1994 ci fu un golpe...''. Silvio Berlusconi conclude il suo comizio a Cagliari ricordando la fine del suo primo governo. ''Scalfaro allora disse a Bossi: 'Berlusconi e' nel baratro, i giudici di Milano lo condanneranno. In quel baratro non finirci anche tu'. I giudici di Milano dopo sette anni mi assolsero, ma gli italiani nel frattempo non ci videro piu' al governo, ma ci ha visti restare all' opposizione. Ecco - conclude Berlusconi - se vincesse la sinistra tutta l' Italia sarebbe sotto l' emblema della falce e del martello''.

28 GEN - CLIMA ELETTORALE. In un editoriale sul Foglio, Giuliano Ferrara scrive che Berlusconi ha in mente un ''colpo da maestro'', destinare Gianni Letta alla presidenza del Consiglio. Ferrara sottolinea come questa ''mossa del cavallo'' possa ''rafforzare il blocco di centrodestra'' e mandare ''in tilt il campo avversario graniticamente stabile sopra il 50 per cento''. Una sterzata da compiere a fine febbraio ''se i sondaggi saranno ancora quelli''. Il 31 gennaio, durante 'Porta a porta', Berlusconi dichiara:''Sono pure fantasie. E' una ipotesi che non esiste. Gianni Letta, oltretutto non lo accetterebbe mai perche' e' un uomo che ama lavorare al coperto''.

29 GEN - PRIMARIE A MILANO: FERRANTE BATTE FO, PIU' DI 80.000 I VOTANTI. Si svolgono a Milano le primarie dell'Unione per scegliere il candidato a sindaco. Votano 82.496 persone, più dell'80% degli elettori che avevano votato alle primarie nazionali. Il vincitore, Bruno Ferrante, ha ricevuto 55.890 preferenze (il 67,85%), mentre Dario Fo ha avuto 19.020 voti (23,09%). Milly Moratti ha ricevuto 4.760 preferenze, mentre Davide Corritore 2.705 (3,28%). Primarie dell'Unione si svolgono anche a Cagliari, Grosseto e Novara, dove vincono i candidati della Margherita, rispettivamente Gianmario Selis, Emilio Bonifazi e Augusto Ferrari, e a Gorizia, dove si afferma Enrico Gherghetta (Ds).

FEBBRAIO - 1 FEB - Piero Fassino, segretario dei Ds, ospite di Omnibus su La7, non replica alle accuse lanciate dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sulle coop, ma definisce le affermazioni del presidente del Consiglio ''Un delirio disperato di un uomo che sta per perdere le elezioni. Ogni volta che va in tv, Berlusconi sbrocca''.

2 FEB - CLIMA ELETTORALE / LE PUNTE SONO 4. Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, intervistato dall'emittente romana 'Radio Citta' Futura', dice che ''Nel centro-destra le punte sono quattro, perche' c'e' anche Bossi: le sue idee funzionano e i suoi voti li prende''.

3 FEB - LA MALFA E NUCARA CANDIDATI IN LISTE FI. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a conclusione della conferenza programmatica del Pri, annuncia che i candidati dell'edera correranno per Montecitorio nelle liste di Fi. ''Sono onorato - dice Berlusconi - di avere nelle liste di Forza Italia Francesco Nucara e Giorgio La Malfa''. ''Anticipo - aggiunge - la mia ferma volonta', dopo le elezioni, di procedere celermente verso l'unificazione dei partiti della Cdl in un'unica forza di liberta'''.

3 FEB - PRODI, CDL E' ORMAI ARMATA IN ROTTA. Il leader dell'Unione Romano Prodi, in un collegamento telefonico con la Festa sulla neve della Margherita (che si svolge a Rocca di Mezzo) definisce la Cdl una ''armata in rotta'' e il quinquennio appena trascorso come ''il piu' lungo periodo di crisi e di demoralizzazione da tutto il dopoguerra''.

4 FEB - CLIMA ELETTORALE / CONFRONTO PRODI/BERLUSCONI Conversando con i giornalisti a Modena, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dice di essere pronto ad un confronto tv con Romano Prodi, ma ''evidentemente D'Alema e gli altri hanno paura di come Prodi possa venire fuori da un confronto televisivo con me, e gli dicono di non andare. Andro' in tv anche con una poltrona vuota di fianco''. Dal palco del palazzetto dello sport, poi, Berlusconi dice che ''quando era all'Iri Prodi aveva aiutato le coop rosse'' e ''ha svenduto le aziende a De Benedetti''. Una nota dell'ufficio stampa di Prodi fa sapere che per le stesse accuse il ministro Giovanardi e' gia' stato querelato. Sarcastica la battuta di Romano Prodi sulla sedia vuota:''E' meglio che ci salga su questa sedia vuota, cosi' acquista una statura normale''.

5 FEB - CLIMA ELETTORALE - BERLUSCONI, LA SINISTRA FARA' D'ALEMA PREMIER. ''Se dovessero vincere, ma non succedera', l'intenzione loro credo che sia mettere D'Alema in poco tempo a capo del governo''. Lo dice il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, in un intervento telefonico alla manifestazione di Forza Italia ''NeveAzzurra'' a Roccaraso. ''Mai, mai gli italiani si sono fidati dei comunisti, dei post-comunisti, degli ex-comunisti e mai - ha detto Berlusconi - hanno voluto consegnare il governo del Paese a loro. I comunisti lo sanno ed in effetti si giovano oggi di un uomo, quelli che gli americani chiamano un 'front man', un uomo di facciata come Prodi che nominano li', io credo per sostituirlo immediatamente. Magari lo promuoveranno per rimuoverlo''.

5 FEB - CLIMA ELETTORALE IN LEGA: Il ministro del Welfare Roberto Maroni, parlando a Varese al congresso dei giovani padani, dice:''Non confondiamo il progetto strategico con la tattica per raggiungere l'obiettivo: il nostro progetto strategico e' e rimarra' la Padania indipendente e sovrana'' e aggiunge:''Quando vedo in televisione la faccia di Casini io penso: che cosa abbiamo a che fare noi con lui? La sfida e' stata quella di mettersi nelle braccia del diavolo per vedere se riusciamo ottenere quello che vogliamo noi e non quello che vuole il diavolo''.

7 FEB - RIDURREMO CUNEO FISCALE DI 5 PUNTI IN UN ANNO. A ''Porta a porta'', il leader dell'Unione, Romano Prodi dice: ''Realisticamente potremo ridurre il cuneo fiscale di parecchi punti, abbiamo preparato un piano che va oltre i 5 punti in un anno, una cosa che si puo' fare ma dobbiamo vedere con serieta' come ci vengono lasciati i conti dal governo''. Prodi dice anche di essere disponibile al duello televisivo col presidente del Consiglio se si accettano le regole che lo stesso Berlusconi chiese nel 1994.

10 FEB - SOLO NAPOLEONE MEGLIO DI ME. A Matrix, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dice che se il centrodestra perdera' le elezioni, restera' in politica per fare ''una opposizione costruttiva''. Citando le riforme di alcuni ''codici'' attuate dal governo, Berlusconi dice ridendo che ''solo Napoleone ha fatto di piu'''.
Poi il 12 - durante una cena elettorale ad Ancona - si corregge: ''Su Napoleone ovviamente scherzavo: io sono il Gesu' Cristo della politica, una vittima, paziente, sopporto tutto, mi sacrifico per tutti. Cosi' dovete fare anche voi imprenditori''.

11 FEB - AIUTIAMO BERLUSCONI A RIPOSARSI UN PO'. ''Ieri Berlusconi ha detto che mentre lui lavorava, io e Fini gozzovigliavamo. Allora io dico: aiutiamolo a riposarsi un po', a dargli un po' di respiro, altrimenti a forza di far tutto lui noi non sappiamo piu' cosa fare...''. Con questa battuta, letta dal palco della conferenza programmatica dell' Udc, il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, accenna, sorridente, al presidente del Consiglio dopo l'intervista fatta da Enrico Mentana a 'Matrix', al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a proposito dell'ammissione dei suoi alleati Gianfranco Fini e Pier Ferdinando Casini di aver fumato uno spinello, dice sorridendo: ''Hanno avuto il tempo di farlo; quando gli altri si divertivano io lavoravo o studiavo''. Inoltre, aggiunge, ''sono stato un atleta da giovane, e poi loro sono piu' giovani, allora c'era il '69..., no scusi il '68''.

11 FEB - IL 9 APRILE SI VOTA, CIAMPI SCIOGLIE LE CAMERE. Dopo aver sentito i presidenti delle Camere, Marcello Pera e Pier Ferdinando Casini, e aver ricevuto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, scioglie le Camere e firma il decreto di convocazione dei comizi elettorali. Gli italiani andranno alle urne il 9 e 10 aprile per eleggere deputati e senatori. Le nuove Camere terranno la prima seduta il 28 aprile.
Carlo Azeglio Ciampi, riafferma con forza due ''concetti'': ''Il confronto elettorale si mantenga sempre nei limiti di reciproca correttezza. Il dibattito si sviluppi, anzi si concentri, sui problemi che riguardano da vicino i cittadini e le soluzioni proposte dalle diverse forze politiche''.

13 FEB - SUL "CORRIERE" FERRANDO PROVOCA INDIGNAZIONE E PROTESTE. ''Siamo per la rivendicazione del diritto alla sollevazione popolare irachena contro le nostre truppe. Tutti gli episodi in cui ci sono stati nostri caduti, rientrano in tutto e per tutto nelle responsabilita' d'una missione militare al servizio dell'Eni''. Lo dice Marco Ferrando, leader di 'Progetto comunista', minoranza interna al Prc, in un'intervista al Corriere della sera. ''C'e' - dice Ferrando - un diritto sacrosanto all'autodeterminazione e a resistere a forze d'occupazione militare che stanno li' per interessi colonialistici''. Quanto al ruolo dell'Eni in Iraq, esiste, racconta Ferrando, ''un documento riservato prodotto dal ministero delle Autorita' produttive di Antonio Marzano, sei mesi prima della guerra, in cui si sosteneva un interesse attivo dell'Eni ad andare a Nassiriya perché li' c'era la partita del petrolio''. Le parole di Ferrando provocano proteste e indignazioni a destra e a sinistra. Il 15 febbraio, la maggioranza dei delegati del Comitato politico del Prc da l'ok alla segreteria per procedere alla sostituzione del leader trotzkista nelle liste dei dei candidati alle prossime elezioni politiche.

14 FEB - UN PROGRAMMA CDL? ; Dopo il vertice delle 'tre punte' (Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini e Pier Ferdinando Casini (MANCA PERO' BOSSI !) a Palazzo Chigi, la Cld decide che non ci sara' un nuovo 'contratto con gli italiani' come nel 2001. A mettere a punto il programma sara' un gruppo di lavoro guidato da Giulio Tremonti, con Silvano Moffa per An e Marco Follini per l'Udc. Il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, dichiara che 'l'accordo con i gruppi piu' radicali della destra non puo' prevedere la candidatura al Parlamento di personaggi impresentabili al pari di Ferrando e Caruso nell'Unione''.

14 FEB - LE T-SHIRT CON VIGNETTE DI CALDEROLI - Il ministro per le Riforme, il leghista Roberto Calderoli, annuncia: ''mi sono fatto fare e da oggi indossero' delle t-shirt con delle vignette contestate dall'Islam''. La dichiarazione di Calderoli, ripresa in tv, provoca proteste nel mondo islamico e il 18 febbraio, dopo i gravi incidenti di Bengasi, in Libia, Claderoli è costretto alle dimissioni.
Il 16 febbraio, Fini commenta . ''In un momento cosi' difficile e delicato nei rapporti tra Europa e mondo islamico tutti, a maggior ragione un ministro della Repubblica, devono attenersi a comportamenti seri e responsabili'' dice il vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini commentando l'iniziativa del ministro leghista Roberto Calderoli, di indossare una maglietta sulla quale ci sono le vignette che raffigurano Maometto.
''Qualsivoglia atteggiamento o provocazione che possa suonare come offensiva nei confronti di qualsiasi sensibilita' religiosa deve essere stigmatizzata'' ha detto ancora Fini.
Il 18 febbraio, - CALDEROLI SI DIMETTE. Dopo le polemiche sulla sua maglietta anti-islamica e sugli incidenti di Bengasi, il ministro delle Riforme, Roberto Calderoli, si dimette. ''Non intendo consentire ulteriormente - dichiara Calderoli - la vergognosa strumentalizzazione (ma non era meglio se non la metteva?) che in queste ore viene fatta contro di me e contro la Lega Nord anche (purtroppo) da esponenti della maggioranza: per questi motivi ho rimesso il mio mandato di ministro delle Riforme Istituzionali nelle mani del presidente Berlusconi, per senso di responsabilita' e non certo perche' sollecitato da maggioranza e opposizione''. Calderoli non sarà sostituito. Il 20 febbraio, Berlusconi dichiara:''Interim al ministero delle Riforme? Non ce n'e' bisogno, non ci sono riforme a cui si debba mettere mano in questa fine legislatura''.

15 FEB - BERLUSCONI STOPPA SU I NEOFASCISTI IN CDL. FINI IDEM - Dopo le proteste dell'Udc, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi affronta la questione dell'accordo con Alternativa Sociale cercando di separare la posizione di Alessandra Mussolini dagli altri leader della destra radicale, Adriano Tilgher (capo del Fronte Nazionale), Roberto Fiore (segretario di Forza Nuova), Gaetano Saya, assicurando che lui prima non sapeva neppure chi fossero i tre. ''Sono certo - afferma Berlusconi - che Alessandra Mussolini, come mi ha assicurato, mettera' in lista solo candidati della cui democraticita' sara' lei stessa garante''. Per Gianfranco Fini, ''non riaffermare concetti inequivocabili di rifiuto di totalitarismo, razzismo, antisemitismo, rappresenterebbe una ambiguita' che nessuna spregiudicata tattica elettoralistica potrebbe giustificare. I termini etici prima che politici''.

16 FEB - MUSSOLINI-TILGHER-FIORE - Alessandra Mussolini, Adriano Tilgher e Roberto Fiore annunciano la rinuncia alle loro candidature, dopo le proteste dei giorni scorsi che avevano messo in difficolta' Berlusconi, pur di mandare avanti il confronto tra Alternativa sociale e la Cdl. Il 17 febbraio un'intesa programmatica tra Forza Italia e Alternativa sociale e' presentata in una conferenza stampa con Berlusconi e Alessandra Mussolini. As chiede la modifica della legge Biagi. ''E' una legge - replica Berlusconi - che ha dato risultati significativi ma, come tutte le cose umane, e' migliorabile e noi siamo aperti ai suggerimenti del partito della Mussolini per migliorarla''. Berlusconi lancia anche un invito alla Mussolini perche' torni indietro rispetto alla propria decisione di non candidarsi alle elezioni. Il 25 febbraio la Mussolini annuncia la propria candidatura. Sempre il 17 febbraio e' confermata anche l'intesa con un'altra formazione di estrema destra, la Fiamma tricolore di Luca Romagnoli.

16 FEB - BERLUSCONI E IL TIMORE DEI BROGLI - Silvio Berlusconi, intervistato nella trasmissione 'Tappeto Volante' di Canale Italia, dice che se vincesse il centrosinistra, ''anche per una certa capacita' di modificare i risultati elettorali, che appartiene ad una certa parte politica, e cosa a cui stiamo cercando di porre rimedio'' si sentirebbe ''obbligato a restare in Italia per vigilare sulla liberta''. In ogni caso, per Berlusconi l'ipotesi di una vittoria del centrosinistra alle prossime elezioni politiche ''e' lontanissima''.. Il 18 febbraio, in un comizio a Verona, Berlusconi ripete che a sinistra ''ci sono dei professionisti dei brogli che, come hanno fatto in passato, possono sottrarre voti al nostro partito della liberta''', sottolineando che ''qualcuno di loro in passato e' arrivato a vantarsi di averci sottratto 1 milione e 750 mila voti''. ''Chi usa la parola brogli senza avere prove - replica il segretario Ds Piero Fassino - fa un atto eversivo nei confronti della democrazia e dello stato di diritto''. ''Il premier - continua Fassino - parla di brogli, ma qui l'unico che imbroglia, a partire dai sondaggi, si chiama Silvio Berlusconi. Un uomo politico deve sapere che certe parole si pronunciano solo se si hanno prove certe di cio' che si afferma''.

16 FEB - SONDAGGI: SI PREVEDE UNA PARITA' - Secondo un sondaggio della societa' americana Psb ('Penn, Schoen e Berland Associati') commissionato da Forza Italia, la Cdl avrebbe il 48,4%, l'Unione il 48,2%, ma ''Berlusconi e la Casa delle liberta' registrerebbero un trend favorevole che a partire da dicembre ha visto un aumento di 7 punti contro un calo di 10 punti dell'Unione''. . Tutti i dati degli istituti italiani fotografano invece una situazione opposta, con un vantaggio per il centrosinistra che oscilla tra il 4% (Ekma e Abacus) e il 4,5% (Ipr).

18 FEB - CORTEO ROMA; ALCUNI URLANO '10, 100, 1000 NASSIRIYA'. ''Dall' Iraq l'Italia se ne deve andare via: 10, 100, 1000 Nassiriya''. E' il grido che alcuni manifestanti del corteo pro-Palestina, organizzato dal Pdci, urlano dopo aver bruciato le bandiere degli Stati Uniti e di Israele. ''Sono pagati da Calderoli'' sostiene il segretario del Pdci Oliviero Diliberto che definisce ''quattro imbecilli'' i manifestanti che hanno urlato lo slogan ''10, 100, 100 Nassiriya''. Intervistato dalla Repubblica, Diliberto prende le distanze e tiene a precisare che ''quel gruppetto era separato dagli altri manifestanti. Sono provocatori per conto terzi''.

20 FEB - BOSSI CON BERLUSCONI PER VINCERE. Il Consiglio Federale della Lega Nord riafferma la volonta' di presentarsi alle elezioni con la Cdl, condizionando pero' l'adesione a cinque punti programmatici irrinunciabili: difesa delle radici cristiane dell'Europa e contrasto dei fondamentalismi; federalismo fiscale; premi fiscali per sostenere la natalita' e la famiglia; rafforzamento del contrasto all'immigrazione clandestina e la possibilita' di accesso in Italia, nei limiti previsti dalle quote, riservato ai lavoratori provenienti dai Paesi che riconoscono la reciprocita' dei diritti umani, civili, politici e religiosi; l'impegno esplicito a sostenere il si' al referendum sulla riforma costituzionale. Bossi ha ribadito la sua fiducia in Berlusconi:''Sono convinto che solo con Berlusconi si possono fare le riforme, con gli altri mi sembra che non si possa far nulla''.

20 FEB - MUORE LUCA COSCIONI. Nella sua abitazione di Orvieto, muore Luca Coscioni, 38 anni, leader dell'Associazione che porta il suo nome e presidente di Radicali Italiani. Coscioni era affetto da quasi dieci anni da sclerosi laterale amiotrofica ed era stato in prima linea nella battaglia per la libertà di ricerca, in particolare sulle cellule staminali.

22 FEB - SI' ALLA SFIDA TV . Dal suo sito internet, il leader del centrosinistra, Romano Prodi, dice Si' alla sfida televisiva con Silvio Berlusconi e le altre due 'punte' della Cdl, ma sulle reti Mediaset, con Emilio Fede arbitro e con regole sul modello di quelle concordate per il duello Bush-Kerry negli Stati Uniti. Questo pero' a patto che ''la controparte'' rinunci alla conferenza stampa finale del presidente del Consiglio che la commissione di Vigilanza ha previsto sulle reti Rai.

23 FEB - COSA SI PROMETTE PER PRENDERE VOTI - . Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al convegno della federazione dei pensionati a Roma, promette a chi ha superato i settant'anni che non dovra' piu' pagare il canone Rai e potra' usufruire di una speciale carta d'oro che consentira' di usufruire gratis di ferrovie, stadi, musei e cinema.

23 FEB - SFIDA TV: PRODI-BERLUSCONI - ''Se tutti gli animali sono uguali non si puo' dire che il maiale e' piu' uguale degli altri e quindi puo' fare una conferenza stampa finale''. Citando la ''Fattoria degli animali'' di George Orwell, Romano Prodi ribadisce il suo no ad un confronto televisivo con Silvio Berlusconi se il premier insistera' nel voler tenere la conferenza stampa finale, come deciso dalla commissione di vigilanza sulla Rai.

24 FEB - LE TAVOLE DI MOSE' - . Venti pagine, 10 punti programmatici, è il programma elettorale della Casa delle libertà, presentato nella Sala del Refettorio di San Macuto. Le tavole della legge? chiedono i giornalisti. ''Se volete - scherza Berlusconi - mi paragono a Mose'...''. Un programma tutto all'insegna della continuita' rispetto agli ultimi cinque anni. Dopo un breve preambolo sulle novita' nazionali e internazionali dal 2001 a oggi, il testo firmato da tutti gli alleati, enuncia le 36 riforme approvate e i valori che ispirano la coalizione: liberta', identita' e sicurezza.

Il giorno dopo replica Prodi: ''Ieri, finalmente, hanno esposto il loro programma - dice il leader dell'Unione Romano Prodi, riferendosi alla Casa delle Libertà - e, ineffabili come sempre, hanno sostenuto che non e' necessario fare programmi lunghi e approfonditi, visto che il loro programma e' la prosecuzione dell'attivita' di governo. Ma cosa e'? Una minaccia? Un programma chiosato, con il tono e la presunzione di sempre, dal classico 'ghe pensi mi'. E anche questa mi suona come un'altra minaccia''. ''Ma c'e' un'altra minaccia - continua Prodi - non scritta e non annunciata. Nel 2001 si sono presentati agli elettori con il loro contratto in cinque punti. Non si parlava di leggi sul
falso in bilancio, sull'inappellabilita', sui decoder prodotti dai fratelli, sui tempi di prescrizione dei processi e di riforma elettorale. Quali leggi hanno pronte, questa volta, nel cassetto?''.

24 FEB - GIUSTIZIA: DELIRIO DI PERSECUZIONE. ''Le accuse di Berlusconi ai magistrati sono deliranti''. Il primo presidente della Corte di Cassazione, Nicola Marvulli, non usa giri di parole e spiega: ''Quando il premier accusa di politicizzazione tutta la magistratura generalizzando, non si puo' che parlare di delirio''. E ai giornalisti che gli chiedono come i magistrati possono rispondere a questo atteggiamento del presidente del Consiglio, Marvulli dice: ''Nell' unico modo in cui ho reagito io, prendendo realisticamente atto che siamo di fronte alla manifestazione di un delirio di persecuzione''. A chi gli fa notare che ancora oggi Ciampi ha sollecitato le toghe ad essere pacate, Marvulli replica: ''Giustamente Ciampi invita alla pacatezza, ma piu' pacati di cosi' non si puo' essere''.

28 FEB - BERLUSCONI DA BUSH. Il presidente Usa, George W Bush, riceve alla Casa Bianca il presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, da lui definito ''un leader forte, che mantiene la parola data e che ha portato stabilita''' alla vita politica italiana e alle relazioni Usa-Italia. In serata un portavoce della Casa Bianca precisa pero' che le parole di Bush ''non sono un avallo politico'' alla Casa delle Liberta'. Una fonte del Consiglio per la sicurezza nazionale ha detto:''Non interferiamo nelle politiche interne di un Paese sovrano. Il presidente parlava del suo rapporto personale con Berlusconi e manifestava apprezzamento per la sua forte leadership. Ma questo non deve essere interpretato come un appoggio in senso politico''. (Ma intanto, l'effetto elettorale basta e avanza).

MARZO

1 MAR - BERLUSCONI AL CONGRESSO USA. Il presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi parla davanti al Congresso Usa, a Washington. Nel suo discorso, di circa 30 minuti, esprime grande ammirazione per gli Stati Uniti e riconoscenza per aver sconfitto nazifascismo e comunismo, unite all'avvertimento che non c'e' futuro senza il legame transatlantico mentre ci sono solo rischi nel credere alla possibilita' di una ''fortezza Europa''. L'intero intervento e' trasmesso in diretta in Italia da Canale 5. Berlusconi passa da un iniziale inglese all'italiano e riceve applausi dai presenti, tra i quali non sono molti i deputati.

2 MAR - BERLUSCONI: IL MONDO COME L'AMERICA. - . A New York, il presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, partecipando a un gala' in suo onore dove gli viene conferito il premio 'Intrepid' per la liberta', dice:''Cerchero' di svolgere una forte, intensa e decisa azione politico-diplomatica nei confronti dei colleghi europei, parlo di alcuni di loro, che ancora sono ciechi e sordi ad assumersi questa responsabilita''' di essere a fianco degli Usa e cita l'esempio della Francia che ''ha portato avanti una politica di distacco dagli Stati Uniti''. ''Credo - ha detto ancora Berlusconi - che possiamo vincere i protagonisti del male e questa guerra solo se riusciamo a trasformare il Mondo in un'altra grande America''.

3 MAR - UNIONE-CGIL - ''Dobbiamo riprogettare l'Italia''. Il leader del centrosinistra Romano Prodi fa suo lo slogan del XV Congresso della Cgil, che al suo arrivo lo accoglie con una standing ovation. Prodi, in un intervento piu' volte interrotto dagli applausi, sottolinea i molti punti in comune della relazione di Epifani con il programma dell'Unione: non arrendersi al declino provocato da 5 anni di governo Berlusconi e ricucire le disuguaglianze che si sono create nel Paese, puntando sul risanamento dei conti pubblici, su un fisco piu' equo, sul lavoro rimesso al centro di una nuova politica economica.

3 MAR - SGARBI-CRAXI - Dopo l'annuncio che Bobo Craxi sara' candidato nelle liste dell'Ulivo di Lombardia 3, Vittorio Sgarbi annuncia che non correra' piu' alle politiche con la lista dell'Mpa di Raffaele Lombardo e della Lega, ma accettera' la candidatura che gli hanno offerto i Socialisti di Bobo Craxi.

6 MAR - BERLUSCONI-MONTEZEMOLO - ''Distinguiamo Montezemolo dagli industriali: alcuni la pensano come lui, altri no. Montezemolo parla a nome suo, non di tutti gli industriali italiani''. Lo afferma Silvio Berlusconi, parlando a Telelombardia, nel commentare le ultime dichiarazioni del leader della Confindustria.

6 MAR - BERLUSCONI, VINCERO' - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, annuncia che non andra' all'udienza del Papa con i vertici del Ppe a fine marzo e tira fuori un nuovo sondaggio, italiano, che ''confermera''' il sorpasso del centrodestra sull'Unione di Prodi. Anche il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, fa sapere che non andra' all'udienza del Ppe con il Papa ''per tenere la Chiesa al riparo dalle strumentalizzazioni''.

8 MAR - AMMINISTRATIVE IL 28 MAGGIO E L'11 GIUGNO. Il Consiglio dei ministri fissa la data per il voto per le elezioni amministrative, che si svolgeranno il 28 maggio. I ballottaggi sono previsti per l'11 giugno.

8 MAR - IL 'CORRIERE' SCEGLIE L'UNIONE - In un editoriale intitolato ''La scelta del 9 aprile'', il direttore del ''Corriere della sera'', Paolo Mieli, scrive che l'Unione ''ha i titoli atti a governare al meglio per i prossimi cinque anni''. Mieli scrive anche che sara' un bene se nel centrodestra cresceranno le due punte alternative a Berlusconi, Gianfranco Fini e Pier Ferdinando Casini. ''I lettori del Corriere - e' il secco commento di Berlusconi - gia' sapevano di leggere qualcosa di vicino all'Unita'''.

8 MAR - SFIDA TV - Silvio Berlusconi, durante la registrazione di ''Porta a Porta'', annuncia a sorpresa:''Per dare soddisfazione a Bruno Vespa e ai giornalisti qui presenti, dico che rinuncio alla conferenza stampa finale da presidente del Consiglio... voglio vedere se Prodi cosi' continua a scappare''. ''Era ora!'' replica poco dopo Romano Prodi aggiungendo che ''ora ci metteremo d'accordo, non sara' difficile. Finalmente ha capito che in questo Paese esistono le regole''. Il 10 marzo anche Clemente Mastella decide di non partecipare all'udienza del Ppe col Papa, anche se ''a malincuore''.

9 MAR - MUSSOLINI A LUXURIA, MEGLIO FASCISTA CHE FROCIO. Durante la puntata di 'Porta a porta', la leader di Alternativa sociale Alessandra Mussolini si rivolge al candidato del Prc Vladimir Luxuria dicendo:''Meglio fascista che frocio''. Ad innescare lo scontro tra Mussolini e Luxuria e' stato il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che parlando di immigrazione ha dato della fascista alla leader di Alternativa sociale.

9 MAR - SONDAGGI: ''Allo stato la Cdl e' avanti di una frazione di punto''. Cosi' Silvio Berlusconi, conversando con i giornalisti all'ingresso di Palazzo Grazioli, commenta gli ultimi due sondaggi di Euromedia e Psb. ''Ce n'e' uno cinese che da' in vantaggio il premier del 28%, e addirittura uno ucraino che lo da' al 106%'', commenta ironicamente il leader dell'Unione, Romano Prodi.

10 MAR - BERLUSCONI-DILIBERTO IN TV -Un dibattito serrato, accompagnato qua e la' da battute e stilettate, ma senza affondi duri sui temi di maggior contrasto, come ad esempio l'Iraq e la politica estera. E' il risultato del confronto televisivo fra Silvio Berlusconi e Oliviero Diliberto nel salotto di Enrico Mentana a 'Matrix', un duello che forse ha perso mordente rispetto a quando sembrava sfumato il confronto tv Berlusconi-Prodi. Diliberto, tra l'altro, corregge una citazione latina sbagliata, fatta da Berlusconi.

11 MAR - 'MANI LIBERE' di BOSSI ?? - in un'intervista Umberto Bossi aveva annunciato che in caso di sconfitta elettorale la Lega avrebbe avuto ''mani libere''. Smentita - ''Bossi mi ha telefonato appena atterrato a Palermo - dichiara il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi - per scusarsi del fatto che le sue frasi siano state mal comprese: da parte sua c'e' la completa consapevolezza che la nostra alleanza e' fondamentale per il futuro della coalizione''.

12 MAR - UN BERLUSCONI INSOFFERENTE - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, perde le staffe e abbandona su due piedi lo studio di Rai Tre dove e' in corso la registrazione della trasmissione 'In mezz'ora', condotta da Lucia Annunziata. Berlusconi cerca di parlare solo del suo programma elettorale, ignorando le domande della Annunziata, che lo interrompe e ripete le domande. Il nervosismo cresce fino al ''me ne vado'' del premier.

14 MAR - PRIMO 'FACCIA A FACCIA' TV PRODI-BERLUSCONI. Si svolge su Raiuno, moderato da Clemente Mimun, il primo dei due 'faccia a faccia' televisivi previsti tra Romano Prodi e Silvio Berlusconi, i due candidati alla presidenza del Consiglio per centrosinistra e centrodestra. Rigide le regole del duello tv, che dura un'ora e mezza: la stessa domanda a tutti e due i contendenti viene fatta alternativamente da Roberto Napoletano, direttore del Messaggero, e Marcello Sorgi, editorialista della Stampa. Nonostante le rigide regole, il duello ha anche qualche momento acceso. Berlusconi 'sfora' piu' volte i tempi assegnati, mentre Prodi non sempre sfrutta completamente lo spazio a sua disposizione. Berlusconi scrive e disegna ripetutamente sui fogli, Romano Prodi sottolinea con ampi gesti delle mani e delle braccia i passaggi piu' significativi dei suoi interventi. Berlusconi per due volte definisce Prodi il 'front man', 'uomo di facciata' del centrosinistra, suscitando la seconda volta la replica piccata del Professore:''Io non ho danti causa, caro presidente del Consiglio, e la pregherei di portarmi piu' rispetto''. ''Ma se mi ha chiamato venditore di tappeti'', e' la controreplica di Berlusconi. Prodi sostiene che ''il bilancio dello Stato e' in una situazione disastrosa e i conti fanno tremare le vene ai polsi''. Berlusconi vede un'Italia diversa e parla di ''gestione miracolosa'', dopo avere ''ereditato un buco di 37 mila miliardi''. Altri scontri sull'immigrazione e sulle file di oggi agli uffici postali per i permessi di soggiorno, con il premier che assicura che gli sbarchi dei clandestini sono diminuiti e Prodi che osserva: ''Non so proprio dove viva Berlusconi''. E' scontro anche sul conflitto di interessi: un tema che tutte le democrazie affrontano e risolvono, ricorda il Professore, mentre Berlusconi torna sul suo cavallo di battaglia:''Quello vero e' quello che coinvolge la sinistra, le giunte rosse, la Lega delle cooperative''. Prodi attacca ancora:''Ha ereditato tutto dal passato? Dopo cinque anni di governo parla come se fosse all'opposizione. E' mai possibile che con 120 deputati di maggioranza ha fatto solo leggi che interessavano lui? Il governo ha buttato via cinque anni''.
Berlusconi replica seccato: ''Abbiamo fatto tutto cio' che non e' mai stato fatto nel passato e ci viene detto che non abbiamo fatto nulla. Che spudoratezza!''. L'impressione finale è che Berlusconi ha cercato maggiormente lo scontro e l'attacco, mentre Prodi e' sembrato piu' propositivo. Quasi tutti i sondaggi assegnano a Prodi una vittoria di misura. Il giorno dopo, la prestazione di Berlusconi viene criticata anche dai suoi alleati Pier Ferdinando Casini e Gianfranco Fini. ''Ha dato l'impressione di credere che tutto vada bene - dice Fini - e ha cercato di essere promosso con il massimo dei voti e la lode. Un eccesso, perche' i tanti elettori ancora indecisi sanno che nella nostra societa' ci sono ancora molti problemi''. Ha mancato un'occasione, rimarca Casini. Si e' perso in ''un dibattito del passato e sul passato, privo di una dimensione che guardi al futuro degli italiani e ai problemi della gente''.

15 MAR - LA LEGGE ELETTORALE UNA PORCATA. ''La legge elettorale? Glielo dico francamente: l'ho scritta io, ma e' una porcata''. Con questa dichiarazione a Matrix l'ex ministro leghista Roberto Calderoli bolla la riforma del sistema di voto che, da ministro delle Riforme, aveva invece difeso dall'opposizione compatta di tutta l'Unione e condotto in porto, insieme a Silvio Berlusconi, malgrado le riserve dello stesso centrodestra. E' una legge che ''va riscritta. Una porcata - ripete a Matrix l'ex ministro, rispondendo a Enrico Mentana - fatta volutamente per mettere in difficolta' una destra e una sinistra che devono fare i conti con il popolo che vota''.

15 MAR - IMMIGRAZIONE E SANATORIA. La Lega Nord, per voce del ministro della Giustizia Roberto Castelli, chiede spiegazioni al ministro degli Interni, Giuseppe Pisanu, sulla presenza dei clandestini nelle file davanti alle Poste per consegnare le domande per le quote lavoro. Posizione rinforzata anche dal ministro del Welfare Roberto Maroni, che ha ribadito che il decreto flussi non e' una ''sanatoria'', aggiungendo che ''il ministero degli Interni ha l'obbligo di procedere con le espulsioni'' degli extracomunitari presenti in Italia clandestinamente che hanno presentato la domanda.

16 MAR - BERLUSCONI: OGNI OCCASIONE E' BUONA - Alla festa per il ventesimo anniversario della sua presidenza del Milan, Silvio Berlusconi dichiara: ''mi raccomando, votate Forza Italia'', davanti a generazioni di allenatori e campioni milanisti, da Franco Baresi a Paolo Maldini, da Marco Van Basten a Ruud Gullit, da Arrigo Sacchi a Fabio Capello, con un esplicito invito al voto del prossimo 9 aprile.

16 MAR - SI COMINCIA CON LO SLOGAN DEI FISCHI - Il corteo contro la violenza organizzato a Milano dalla Confcommercio doveva essere un corteo bipartisan con, in prima fila, per la prima volta in piazza insieme, Berlusconi e Prodi. E' diventato invece un'altra occasione di scontro. Poichè la piazza era (tutto organizzato) piena di striscioni e slogan aggressivi contro Prodi e l'Unione, alla fine Romano Prodi e Piero Fassino decidono di non partecipare alla fiaccolata promossa dai commercianti di Milano, per ''evitare strumentalizzazioni'' e non acuire ''un clima di tensioni e di nuova divisione''. Immediata la replica di Berlusconi: Prodi e' scappato ancora perchè ''sarebbe stato accolto da una bordata di fischi''. (tutto organizzato). ''Credo - replica Prodi - che fosse piu' opportuno per tutti non aizzare scontri. Io voglio un paese unito e quindi mi stupisco delle parole di Berlusconi, felice per il fatto che ci avrebbero fischiato. Questo e' veramente un qualcosa che non riesco a capire. Un leader politico non parla cosi'''.

16 MAR - BERLUSCONI NON E' IL MONARCA. - Continua la polemica all'interno della Casa delle libertà. Fini dichiara che ''Berlusconi non e' il monarca. E nel prossimo governo, se vince la Cdl, spero di essere il presidente del Consiglio, cioe' di aver preso un voto in piu' di lui''. Anche Pier Ferdinando Casini respinge ''concezioni monarchiche'' della coalizione e blocca il progetto di partito unico caro al premier: ''Non perdo tempo a parlare oggi di problemi che si porranno nel modo e nel tempo dovuto''.

17 MAR - POLEMICHE A VICENZA -. Intervenendo a Vicenza al Convegno biennale di Confindustria, Romano Prodi dice che, nel caso che sia l'Unione a vincere le elezioni, il governo varera' la norma per ridurre di cinque punti il cuneo fiscale. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, annuncia invece che ''non prendera' parte domani al convegno della Confindustria a Vicenza a causa di una lombosciatalgia acuta che lo costringera' a rimanere a riposo per almeno tre giorni''. Il 18 marzo, al suo posto, afferma una nota, andra' il ministro dell'Economia Giulio Tremonti.
CONTRORDINE - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, interviene a sorpresa al convegno della Confindustria a Vicenza, cancellando il precedente annuncio di rinuncia a causa di una lombosciatalgia. Quando Berlusconi arriva scatta un applauso caloroso (qualcuno parla della presenza di una 'claque' di 300 persone accreditate all'ultimo momento). Berlusconi difende i suoi 5 anni di governo e ribadisce che secondo lui in Italia non c'e' crisi economica e che questa ''e' solo nella volonta' della sinistra e dei giornali che le sono alleati''. Poi attacca la presidenza di Confindustria: ''Sono stanco di vedere che qualcuno si sta distruggendo con le proprie mani e con i propri giornali. Piuttosto diamo un esempio ai nostri collaboratori: magari veniamo un po' meno in Confindustria e stiamo di piu' in fabbrica, perche' cosi' si porta avanti l'Italia, non piangendoci addosso''. Berlusconi polemizza con il moderatore Ferruccio De Bortoli e poi, in maniera aggressiva, con Diego Della Valle. ''Vedo il signor Della Valle - dice Berlusconi - che scuote la testa. Se un imprenditore e' andato fuori di testa nel sostenere la sinistra credo che abbia molti scheletri nell'armadio e ha molte cose da farsi perdonare, e si mette sotto il manto protettivo della sinistra e di Magistratura Democratica'' e poi: ''Prego il signor Della Valle che se si rivolge al presidente del Consiglio gli dia del lei e non del tu''. Tra fischi ed applausi De Bortoli invita Della Valle sul palco per una replica, ma Della Valle rinuncia.
Il 21i Diego Della Valle da le dimissioni dal direttivo di Confindustria, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dichiara che ''La realta' e' che a Della Valle le dimissioni sono state chieste e lui le ha date''. Non una libera scelta, a sentire il premier, ma un'imposizione, una sorta di sconfessione dell'industriale marchigiano.

20 MAR - ELEZIONI E CHIESA - Aprendo i lavori del consiglio permanente della Cei, il presidente Camillo Ruini ribadisce l'indicazione a ''Chiesa, clero e organismi ecclesiali'' di non coinvolgersi in alcuna scelta di partito, critica i ''toni accesi e i molteplici temi di polemica'' di questa campagna elettorale, e indica in vita, famiglia e matrimonio alcuni contenuti irrinunciabili per l'elettore cattolico. In un passaggio successivo il presidente della Cei critica apertamente le delibere regionali che stanno aprendo ai Pacs e il progetto di farne materia di provvedimenti su scala nazionale.

21 MAR - FOLLINI, SE PERDIAMO, BERLUSCONI NON SIA CAPO. L'ex segretario Udc Marco Follini, nella videochat con i lettori del 'Corriere.it', dice che ''in caso di sconfitta elettorale sara' necessario voltare pagina e non avere Berlusconi a capo dell'opposizione''. ''L'ho contestato da capo della maggioranza - aggiunge - e a maggior ragione in caso di sconfitta sara' necessario voltare pagina''. ''Visto che per l'ennesima volta Follini prende le distanze dal premier - commenta il leghista Roberto Calderoli - dalla politica del centrodestra e critica la devolution perche' non lascia perdere e passa con l'opposizione? Forse sarebbe meglio...''.

21 MAR - PARTITO DEMOCRATICO PER IL FUTURO DELL'ITALIA. Massimo D'Alema, durante una manifestazione dell'Ulivo a Bari, rilancia con forza il progetto del Partito democratico. ''Gli italiani sono stanchi - dice D'Alema - di una politica litigiosa e di piccoli partitini divisi e credo debbano dare forza ad un progetto che unisce e che garantisce insieme il governo e il futuro dell'Italia''. Anche il leader della Margherita Francesco Rutelli, ai microfoni di 'Repubblica Radio', dice che, se il centrosinistra vincera' le prossime elezioni politiche ''dal giorno dopo si dovra' cominciare a dar vita al partito democratico''. Al centrosinistra, per Rutelli, serve non solo un ''progetto di governo'', ma anche un ''progetto politico'' quello appunto del partito democratico che manco' all'Ulivo ''10 anni fa''.

22 MAR - BERLUSCONI, SIAMO IN EMERGENZA - ''Siamo in una situazione di emergenza democratica'' dice il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a proposito dell'opposizione concludendo una conferenza stampa a Palazzo Chigi. ''Sono davvero indignato - ha dichiarato - di trovarmi di fronte ad un'opposizione che usa come arma la menzogna e il ribaltamento della verita'''. ''A questo si aggiunga la violenza - conclude - per cui possiamo dire che ci troviamo di fronte ad una situazione di emergenza democratica''.

22 MAR - CASINI: BERLUSCONI NON E' PIU' IL DOMINUS. ''Se Berlusconi andra' a Palazzo Chigi sara' solo perche' avra' preso piu' voti di me e di Fini, non certo per diritto divino''. A ribadire la logica delle tre punte nella Cdl e' il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, in un'intervista a 'Famiglia Cristiana'. ''Silvio e' l'esponente principale della Cdl - aggiunge il leader dell'Udc - ma non ne e' piu' il dominus. Ciascuno e' artefice del proprio destino e lo sara' sempre di piu'''.

22 MAR - PROMESSE DI PRODI - Romano Prodi afferma che ''la Destra sta creando turbativa nei mercati e preoccupazione tra i risparmiatori, sostenendo che il nostro governo aumentera' le tasse. E' falso''. ''Non e' assolutamente nostra intenzione - aggiunge Prodi - modificare la tassazione su bot e altri titoli di stato, mentre applicheremo una aliquota che rimarra' inferiore alla media europea su tutte le altre rendite finanziarie. E' altrettanto sbagliato e mistificatorio parlare di tassa patrimoniale''.
In una conferenza stampa del 23 marzo, Romano Prodi dichiara:''Vi assicuro che non saranno sottoposte a tasse di eredita' le famiglie, ma soltanto le grandi fortune, come avviene in tutti i paesi del mondo, cominciando dagli Stati Uniti d'America''.

22 MAR - ELEZIONI ITALIANE (COME NEL 1948?) -. Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti mette in guardia i cittadini americani, esprimendo ''preoccupazioni per la sicurezza in Italia'', in vista delle elezioni politiche del 9 e 10 aprile e di quelle amministrative di maggio. Polemiche in Italia tra i due schieramenti. Il centrosinistra ritiene che l'avviso Usa sia stato sollecitato dal Governo italiano e da Berlusconi in particolare che vede comunisti e sciagure in ogni cantone.

23 MAR - CASINI-RUTELLI - BOTTA E RISPOSTA -. Dopo che il leader della Margherita Francesco Rutelli, in tv, dice di essere pronto ad 'accogliere' i moderati della Cdl nell'Unione ''in caso di sfaldamento'' del centrodestra dopo il 9 aprile, il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, reagisce stizzito dichiarando ''mi sono convinto ancora di piu' che il ruolo della Margherita e' quello dei servi sciocchi della sinistra, che tentano, senza riuscirci, di dare una copertura ad una coalizione che e' contro i moderati italiani''.

23 MAR - BERLUSCONI, "SI AL NUCLEARE, E' IL FUTURO". A Bruxelles, uscendo dal vertice Ue, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, risponde ''Si'. Assolutamente'' alla domanda se l' energia nucleare rappresenti il futuro. ''Questa - aggiunge Berlusconi - e' la considerazione finale di tutti. Il nucleare e' indispensabile e ineliminabile''.

24 MAR - CIAMPI: CALMA!!! - "Il bene del paese, dice Ciampi, non si fa ''quando si alzano i toni, anzi e' bene moderarli''. Ma le parole del capo dello Stato suscitano una nuova polemica su chi sono i destinatari dell'appello di Ciampi. Per Romano Prodi l'invito alla moderazione e' rivolto alla Cdl, per Silvio Berlusconi all'Unione di Prodi.

24 MAR - 11 MILIONI DI FAMIGLIE ITALIANE RICEVERANNO UN OPUSCOLO DI BERLUSCONI . Una rivista di 160 pagine, intitolata ''La vera storia italiana'', stampata in undici milioni di copie, sara' spedita da Forza Italia a undici milioni di famiglie italiane su tutto il territorio nazionale. (per dimostrare che gli stipendi sono aumentati, si fa riferimento al dollaro. Chi non fa bene i conti, sembra che siano aumentati, dimenticando che il dollaro è oggi debolissimo in confronto all'Euro, e che semmai gli stipendi sono diminuiti.)

27 MAR - BERLUSCONI, IO SONO IL CANDIDATO PREMIER -''Avessimo avuto un altro candidato del centrodestra sarebbe stato piu' comodo anche per me''. Cosi' Silvio Berlusconi, parlando a Radio Anch'io, risponde ad un radioascoltatore che gli chiedeva come mai non fosse stata presa in considerazione la candidatura a premier di altri leader del centrodestra.

28 MAR - BERLUSCONI: SE PERDO? Silvio Berlusconi, a Ballaro', dice:''Se perdo? Non credo che succedera'. Ma, in caso, io faccio assolutamente l'opposizione e sara' una opposizione democratica''. ''Ma Follini ha detto che se perde...'' ricorda il conduttore Floris. ''Rispondo a lei e a tutti coloro che hanno dubbi su quello che faro'... - dice Berlusconi - Io sono odiato dalla sinistra che non ha avversari ma nemici. Io credo di essere un baluardo importante della democrazia e della liberta' e sono odiato dalla sinistra perche' sono l'ostacolo tra loro e il potere''. Berlusconi è anche il protagonista di un piccolo show quando, mentre era in corso un contrasto acceso con Emma Bonino e Fausto Bertinotti, partito dalle dichiarazioni del premier sui bambini cinesi 'bolliti', Giovanni Floris voleva dare la parola ad un tributarista per cambiare argomento. Allora il presidente del Consiglio si e' alzato dalla sua poltrona e, sorridendo, si e' avvicinato al conduttore prendendolo sotto braccio e indicandogli che ''il tema interessante'' della discussione era un altro. ''Stanno litigando il signor Bertinotti e la signora Bonino'', ha detto restando in piedi accanto a Floris.

28 MAR - BAMBINI CINESI BOLLITI - Il ministero degli Esteri cinese fa sapere di ritenere ''affermazioni senza alcuna base'' che danneggiano le relazioni tra i Paesi, le dichiarazioni di Silvio Berlusconi sui bambini cinesi bolliti. Pechino evita però di convocare l'ambasciatore italiano in Cina, come di solito avviene in casi come questo, e preferisce far diffondere la nota attraverso l'agenzia Reuters. ''La frase in questione - precisava una nota del ministero degli Esteri italiano concordata con palazzo Chigi - si riferisce a episodi che avrebbero avuto luogo in passato, mentre e' evidente l'inesistenza di intenti polemici nei confronti della Repubblica popolare cinese''.

28 MAR - CANDIDATI AL QUIRINALE - . ''Si', ma non ve lo dico mica'' risponde Romano Prodi, durante una manifestazione a Latina, a Lilly Gruber che gli chiede se ha in mente qualcuno per la successione di Carlo Azeglio Ciampi. ''Il capo dello Stato sara' eletto dal nuovo Parlamento - dice il leader dell' Unione - quindi e' serio aspettare le elezioni. E' chiaro che fare un nome oggi sarebbe un elemento di turbamento della campagna elettorale e non sarebbe giusto''.

29 MAR - FISCO: PROMESSE DI PRODI - . Il leader dell'Unione, Romano Prodi, in una conferenza stampa, dice che il programma dell'Unione prevede ''un allineamento della tassazione di tutti i redditi da capitale intorno al 20%''. Prodi precisa che il rialzo dell'aliquota riguardera' anche i titoli di stato di nuova emissione, mentre non sara' toccata la tassazione dei titoli in circolazione. L'allineamento della tassazione delle rendite, ribadisce Prodi, prevede ''di abbassare dal 27% al 20% il prelievo sui conti correnti bancari e postali e sui libretti postali, e questo intervento riguarda il 64% dei risparmiatori''. Il rialzo della tassazione dei capital gain e delle plusvalenze, ''ci sembra giusta - ha detto Prodi - non vogliamo si ripetano piu' le indecenze della scorsa estate dei furbetti del quartierino''.

29 MAR - FINOCCHI CONTRO LUXURIA - Una quindicina di contestatori di destra ritardano una iniziativa elettorale a Guidonia (Roma) dei candidati del Prc al Senato Salvatore Bonadonna e alla Camera Vladimir Luxuria, lanciando tra l'altro finocchi proprio contro Luxuria.

30 MAR - IL PARTITO DEL POPOLO ITALIANO . Nel suo intervento al Congresso del Ppe, Silvio Berlusconi lancia un appello ai moderati italiani ''per mettere insieme le nostre forze in un movimento politico che riesca a realizzare in Italia un grande partito di moderati che possa prendere il nome di Partito del Popolo Italiano e che segni la storia politica dell'Italia a immagine e somiglianza del Partito Popolare Europeo''. Il gelo di Fini e Casini viene registrato dai cronisti che li interpellano. ''Dov'e' la novita'?'', taglia corto il leader di An. ''Pensiamo a vincere le elezioni'', gli fa eco il presidente della Camera, che poi aggiunge:''Per far un nuovo partito ci vuole una forte discontinuita' politica ed organizzativa''.

APRILE

1 APR - TRIMESTRALE : CONTI IN ROSSO O POSITIVI ? ''Il deficit 2005 chiude in linea con l'Istat al 4,1%'' mentre la ''previsione di indebitamento al 3,8%''. I dati sono contenuti in una nota di anticipazione sulla relazione trimestrale di cassa diffusa a Cernobbio dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti a margine del workshop Ambrosetti.
Dai due fronti politici arrivano considerazioni diametralmente opposte. Per Prodi si tratta di ''una trimestrale di cassa molto, molto, molto, molto, molto preoccupante'', un'eredita' ''pesante'' per il futuro governo che attesta una gestione ''fallimentare dei conti dello stato''. I conti italiani invece
''sono sotto controllo e nel pieno rispetto delle regole del Patto di Stabilita'' per Renato Brunetta (Fi), consigliere economico di Palazzo Chigi.

2 APR - QUIRINALE: ANCORA CIAMPI? ''La mia stima per il presidente Ciampi e' proprio tanta, ma deve decidere lui se gli interessa o meno stare al Quirinale per un altro settennato; finora ha detto di no e va rispettato''. Lo dice il leader dell'Unione, Romano Prodi, alla trasmissione 'In mezz'ora''.

3 APR - IL TANTO ATTESO SCONTRO IN TV PRODI: BERLUSCONI - Senza vincitori nè vinti, secondo la maggior parte dei commenti, il secondo 'faccia a faccia' televisivo tra Romano Prodi e Silvio Berlusconi. Il duello tv, su Raiuno, è moderato da Bruno Vespa. La maggior parte del duello è sull'economia, con il fisco il primo piano. E nella replica finale, Berlusconi tira fuori un colpo di scena con l'annuncio dell'intenzione di abolire l'Ici. Numerosi gli scontri verbali, anche aspri, tra i due contendenti, fino agli insulti. Berlusconi interrompe in un paio di occasioni e deve accettare la reprimenda di Vespa. Berlusconi dice anche che la Sinistra "propone di rendere uguali il figlio del professionista e il figlio dell'operaio''. Prodi insiste sul fatto che gli ''italiani si possono fidare'' della sua parola che il Paese deve cambiare marcia dopo una gestione economica disastrosa. ''Prodi e' come l'utile idiota - attacca Berlusconi - presta la faccia di curato bonario alla sinistra che, per il 70% e' formata da ex comunisti''. Prodi va giu' duro:''Berlusconi si attacca alle cifre come gli ubriachi si attaccano ai lampioni''. Furente la replica del premier:''Non accetto che mi si chiami ubriaco! Rispetti il presidente del Consiglio!''. Quindi l'appello finale. Prodi promette ''giustizia e armonia sociale'', lamenta ''che la Cdl ha lasciato un Paese diviso'' e propone una ricetta opposta: ''Vogliamo unire l'Italia per ritornare protagonisti, per tornare a vincere''. Berlusconi punta tutto sugli ultimi due minuti e mezzo e gioca la sua carta a sorpresa:''La prima casa e' sacra, aboliremo l'Ici su tutte le prime case''. Il numero degli spettatori è in calo rispetto al primo duello (12.183.000) con uno share che raggiunge il 42.10%.

4 APR - GLI ITALIANI SARANNO COGLIONI ? All'assemblea della Confcommercio, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, si rivolge alla platea con un discorso incentrato sul programma di riduzione del carico fiscale. Poi, inatteso, arriva l'affondo verbale:''Ho troppa stima dell'intelligenza degli italiani per pensare che ci siano cosi' tanti coglioni che possano votare contro il loro interesse''. ''L'asprezza dei toni - commenta Romano Prodi - dimostra il disprezzo di Berlusconi non solo per i leader, ma per tutta la gente e per il popolo''. ''Io - aggiunge - agli elettori di Forza Italia non darei mai epiteti anatomici. Io gli elettori di Forza Italia li rispetto''. Per Gianfranco Fini, Berlusconi ''ha usato un'espressione gergale utilizzata da sette italiani su dieci, dunque non facciamone un caso''.
Sui "coglioni" Berlusconi ci ritornerà su il 7 aprile a Napoli.

5 APR - NUOVO APPELLO DI BERLUSCONI AI CATTOLICI - Nel suo comizio alla Fiera di Roma, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, lancia un appello all'elettorato cattolico contro ''una sinistra che vuole mettere il bavaglio'' ai vescovi e alla Chiesa.

6 APR - ELEZIONI CON L'ONU COME NEL TERZO MONDO? - Silvio Berlusconi lancia l'allarme brogli, dice che non si fida della sinistra e invoca la presenza di osservatori dell'Onu che vigilino sulla regolarita' del voto. Romano Prodi replica con un tono tra l'incredulo e l'ironico:''Berlusconi ha in mano tutto, che brogli puo' temere? Ha tutti gli elementi di controllo''.

7 APR - BERLUSCONI CONTRP LE COOP - ''Nella prossima legislatura (se vinco le elezioni) non succedera' piu' che le coop non paghino le tasse. Bisogna che le paghino come tutte le altre imprese...''. Cosi' Silvio Berlusconi, conversando con i giornalisti poco prima di lasciare gli studi della Rai dopo la registrazione della trasmissione 'Conferenza Stampa'. Il presidente Ds, Massimo D'Alema, commenta:''gia le pagano, Berlusconi va informato...''.

7 APR - VINCEREMO PERCHE' NON SIAMO COGLIONI.- Si svolge a Napoli la manifestazione finale della Cdl, alla conclusione della campagna elettorale. ''Grazie a tutti - conclude Berlusconi dal palco - siete commoventi e state sicuri, domenica e lunedi' vinceremo perche' non siamo coglioni''.

7 APR - MAGLIETTE CON LO SLOGAN DEL GIORNO: "Sono un coglione" . Il leader dell'Unione conclude la campagna elettorale con una manifestazione a piazza del Popolo, a Roma. Sono presenti circa 70.000 persone. Molti indossano la maglietta con la scritta 'Sono un coglione', anche nella variante 'Siamo una famiglia di coglioni'.

7 APR - BERLUSCONI: DOPO L'ABOLIZIONE DELL'ICI, IPOTIZZA ANCHE L' ELIMINAZIONE TASSA RIFIUTI. In un inciso del suo intervento a ''Radio Anch'io'', il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ipotizza la cancellazione della tassa sui rifiuti. ''Questa ossessione, ogni giorno, di annunciare l'abolizione di una tassa, mi pare francamente ridicola ed e' anche la dimostrazione di quale idea del rapporto con i cittadini ha Berlusconi il quale pensa che i voti si comprano'', commenta il segretario Ds Piero Fassino.

ELEZIONI - 8 APR - ELEZIONI: ESTERO; DATI DEFINITIVI, HA VOTATO IL 42,07%. Il ministero degli Esteri fornisce i dati definitivi dei votanti tra gli italiani all'estero. I plichi inviati sono stati 2.699.421. Le buste contenenti le schede votate restituite ai Consolati sono state 1.135.617, pari al 42,07% del totale. In Europa la media dei votanti è del 38,44%, in America Latina del 51,81%, in America del Nord del 37,3%, nella ripartizione Africa Asia Oceania la media e' del 44,12%.

ELEZIONI - 9 APR - APERTI I SEGGI. Sono aperti alle 8 i seggi elettorali per il rinnovo del Parlamento italiano. Per l'elezione del Senato sono chiamati alle urne circa 43 milioni di elettori, divisi in 60.977 sezioni. Gli elettori per la Camera dei deputati sono invece poco piu' di 47 milioni. Per la prima volta si vota con il nuovo sistema elettorale, un proporzionale con premio di maggioranza (nazionale alla Camera, regionale al Senato). I deputati eletti dal corpo elettorale residente in Italia, scendono a 618 perchè 12 parlamentari saranno eletti dagli italiani residenti all'estero (309 e 6 al Senato).

ELEZIONI - 10 APR - ELEZIONI POLITICHE: VINCE L'UNIONE, DI POCHISSIMO, MA LA CDL CONTESTA. L'Unione vince le elezioni politiche del 9 e 10 aprile, ma al Senato ha solo due seggi di maggioranza. Questa la sintesi dei risultati, rimasti incerti e confusi fino all'ultimo. La confusione è aumentata dagli exit-poll, che, alla chiusura dei seggi (ore 15) assegnavano all'Unione un vantaggio di circa il 5%, vantaggio che si è poi rivelato inesistente. Alla Camera l'Unione ottiene il premio di maggioranza che le assegna 348 seggi, contro i 281 della Cdl e un seggio attribuito all'Associazione Italiani Sud America, grazie ad un esiguo vantaggio di 25.224 voti. In percentuale, l'Unione ottiene il 49,805% dei voti contro il 49,739% della Casa delle liberta'. Alla Camera l'Ulivo è al 31,3%, mentre Forza Italia rimane il primo partito, con il 23,7%. Al Senato, Forza Italia è il primo partito, con il 24%, mentre i Ds si fermano al 17,5%. Al Senato, la Cdl, che riesce a vincere nel Lazio e in Piemonte (rimaste a lungo in bilico, come la Campania, che va invece all'Unione) ottiene, con i voti in Italia 155 seggi contri i 154 dell'Unione. Il risultato viene ribaltato con i voti degli italiani all'estero (grazie soprattutto al fatto che l'Unione si è presentata compatta, mentre la Cdl è andata divisa), i cui dati arrivano soltanto in piena notte. Il risultato finale vede cosi 158 seggi al Centrosinistra, 156 al centrodestra, un seggio alla Associazione italiani Sud America. Il numero dei votanti, in controtendenza rispetto alle ultime tornate elettorali, aumenta all'83,6% (era all'81,4%). La Casa delle libertà contesta la vittoria dell'Unione e chiede un nuovo conteggio dei voti.(Comunicato dell'Ansa)

DOPO ELEZIONI - 11 APR - IL PERDENTE BERLUSCONI: 'GRANDE COALIZIONE' - il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, dichiara: ''Non esiteremmo a riconoscere l'esito del voto appena ci sara' il definitivo chiarimento giuridico. Sino a quel giorno nessuno potra' dire di aver vinto'', ma aggiunge: ''Credo che anche se alla luce dell'evoluzione dei dati dovessimo avere un vantaggio non e' che potremmo governare. Dovremmo pensare a una ricerca di unita''', tornando sulla possibilita' di una grande coalizione. Un colpo di scena da parte della Cdl, visto che l'ipotesi di un governo che unisca centrodestra e centrosinistra in un'unica, grande coalizione e' stata piu' volte respinta dallo stesso Silvio Berlusconi nel corso della campagna elettorale. Negativa però la reazione di Romano Prodi e degli altri leader dell'Unione.
Romano Prodi replica: 'Riguardo alla grande coalizione, ci siamo presentati alle elezioni con una coalizione precisa e la legge elettorale ha assegnato un numero di parlamentari alla Camera e al Senato che ci permette di governare'', aggiungendo:''governero' per tutti gli italiani e non solo per quelli che ci hanno votato''.

DOPO ELEZIONI - 12 APR - INCARICO GOVERNO: Il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, riceve Romano Prodi, leader della coalizione dell'Unione che ha vinto, seppur di misura, le elezioni. Dopo l'incontro, appare chiaro, anche da una nota del Quirinale, che sara' il successore di Ciampi ad affidare l'incarico di formare il nuovo governo.

DOPO ELEZIONI - 12 APR - INIZIA LA SOLFA DEI BROGLI - Il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, riceve il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Berlusconi dice di aver parlato con Ciampi di ''brogli unidirezionali, assolutamente unidirezionali'', ma non fornisce indicazioni sulla risposta di Ciampi. Secondo indiscrezioni, Berlusconi avrebbe accennato ad un decreto legge per contare di nuovo tutti i voti, ma ha poi dovuto prendere atto della freddezza di Ciampi.

DOPO ELEZIONI - 13 APR - ELEZIONI: FASSINO, SCONCERTANTE PISANU NON SI DIFENDA.
Il segretario Ds, Piero Fassino, in una conferenza stampa invita Berlusconi alla moderazione e definisce ''sconcertante che Pisanu non senta il dovere di difendere l'opera sua e della sua amministrazione e dire che tutto si e' svolto in un clima sereno''. ''E' un atteggiamento - sostiene il segretario dei Ds - incomprensibile dopo che Ciampi ha sottolineato la regolarita' del voto''. Il ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, replica che si tratta di una ''polemica infondata'' e afferma di ''confidare che l'obiettiva conoscenza dei fatti, la serena lettura delle norme vigenti e il comune senso di responsabilita' facciano finalmente cessare polemiche e strumentalizzazioni particolarmente dannose in un momento cosi' delicato per la vita democratica del paese'', un messaggio che sembra inviato a piu' di un destinatario.

DOPO ELEZIONI - 13 APR - PRODI, ...''Anche a me la situazione sembra piu' tranquilla. Anche perche' visto che non c'e' niente di cui preoccuparsi, si puo' stare sereni. C'e' voluto un po', ci vuole pazienza, ma alla fine... questa e' la democrazia''. Lo dice Romano Prodi che, rientrando a casa a Bologna, risponde ai cronisti che gli fanno notare come il clima sui risultati elettorali sembri migliorato.

DOPO ELEZIONI - 14 APR - BERLUSCONI:, NE' VINCITORI NE' VINTI. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in una lettera al direttore del Corriere della Sera, Paolo Mieli, scrive che ''Comunque si concludano i conteggi ufficiali del risultato elettorale e chiunque si veda attribuire il consistente premio di maggioranza alla Camera, le cose non cambiano: si e' di fronte a uno stallo, ad una situazione nella quale, almeno sulla base del voto popolare, non ci sono ne' vincitori ne' vinti. A questo punto, il senso di responsabilita' impone una riflessione''.

DOPO ELEZIONI - 14 APR - SCIOGLIMENTO FI ? - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dichiara:''Leggo di un'ipotesi giornalistica demenziale circa lo scioglimento di Forza Italia'' e commenta che ''Forza Italia e' e restera' nel tempo il primo ed assoluto baluardo della democrazia e della liberta' in Italia. Ogni diversa ipotesi e' inaccettabile, assolutamente scorretta e totalmente irrealistica''.

DOPO ELEZIONI - 14 APR - BERLUSCONI, NON POSSONO GOVERNARE !!! Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, lasciando lo stadio di San Siro di Milano dopo aver assistito al derby Milan-Inter, dice:''Loro hanno detto che bisogna unire. Io sono disponibile a parlare per vedere come si puo' fare insieme, perche' non vedo proprio come possano fare da soli, come possano prendere provvedimenti contro il 50% degli italiani. Buon senso vorrebbe che ci fosse un momento di riflessione nell'interesse di tutti. Se non c'e' questo momento di riflessione - ha aggiunto Berlusconi - saremo in Parlamento a fare un'opposizione che sara' certamente molto rigorosa''.

DOPO ELEZIONI - 14 APR - D'ALEMA A BERLUSCONI: Il presidente dei Ds, Massimo D'Alema, dichiara:''Dispiace che il presidente del Consiglio invece di cogliere il senso del mio invito che era innanzitutto rivolto a prendere atto del risultato elettorale, che consegna a Prodi il compito di governare il paese e, in secondo luogo, di avviare un dialogo per garantire il funzionamento delle istituzioni nella distinzione dei ruoli tra maggioranza e minoranza, ritenga invece di rilanciare una irricevibile proposta di governissimo per la quale mancano le condizioni politiche e programmatiche''.

DOPO ELEZIONI - 14 APR - CASTELLI (LEGA NORD): Il ministro della Giustizia, Roberto Castelli, commentando a Radio Padania la lettera di Silvio Berlusconi con la quale il premier ha chiesto un'intesa temporanea con l'Unione, definisce l'iniziativa ''sconcertante''. ''E' sconcertante - aggiunge Castelli - , al di la' della questione in se', per il fatto che non abbia interpellato nessuno. Andando avanti su questa linea distruggera' la Casa delle Liberta'''.

DOPO ELEZIONI - 14 APR - SCHEDE CONTESTATE SOLO 5.266. Il ministero dell'Interno rende noto che ''Il numero delle schede contestate si riduce da 43.028 a 2.131 per la Camera dei deputati, e da 39.822 a 3.135 per il Senato della Repubblica'', spiegando che ''il primo, provvisorio calcolo delle schede contestate e' frutto di un errore materiale''.

DOPO ELEZIONI - 14 APR - D'ALEMA, PARLIAMO DI QUIRINALE. PRODI, PARLIAMO DELLA PRESIDENZA DELLE DUE CAMERE - In un'intervista al Corriere della sera, il presidente dei Ds, Massimo D'Alema, invita Silvio Berlusconi ad abbassare i toni e a ''fermarsi nella sua strategia della tensione''. In quel caso, dice D'Alema, e' possibile un dialogo per il Quirinale. In ogni caso, il primo banco di prova per un dialogo sara' la scelta per il Quirinale. Una scelta su cui, per D'Alema, ''il centrosinistra deve ricercare il confronto piu' aperto, cercare il massimo di convergenza possibile come avvenne nel 1999. Quando noi diciamo metodo Ciampi ci riferiamo ad una cosa concreta''. Infine, un progetto: ''Vanno fatti subito i gruppi unici dell'Ulivo sia alla Camera sia al Senato. E dopo l'autunno va avviata la fase congressuale dei Ds per avere il mandato alla costituzione del partito democratico. Che non e' - sostiene - una somma di burocrazie ma un processo aperto alla societa' civile e alla cultura''. ''Porte aperte - spiega ancora - a tutta l'area socialista, che fu parte fondativa di questo progetto. Mi pare che la Rosa nel Pugno fosse solo un cartello elettorale''. ''Riscontro perfetta sintonia - commenta Romano Prodi - con quanto Massimo D'Alema ha detto oggi nell'intervista al Corriere della Sera'' e aggiunge che il ''confronto dovra' avvenire innanzitutto in occasione della nomina del nuovo capo dello stato. Quanto alle presidenze delle due Camere, ho gia' espresso con chiarezza il nostro orientamento a che siano guidate da due esponenti del centrosinistra, cosi' come fece il centrodestra dopo le elezioni del 2001. Ribadisco che occorre, infine, che da parte dei nostri avversari venga riconosciuta senza incertezze la vittoria della coalizione che ho l'onore di guidare''.

18 APR - CIAMPI SI RITIRA? Il Corriere della Sera pubblica un colloquio informale con il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. ''Sono convinto - dice Ciampi - che sette anni quassu' siano gia' tanti. Raddoppiarli significherebbe...si', forse, una specie di monarchia repubblicana. In ogni caso non mi ritiro affatto: faro' il senatore a vita e ci mettero' lo stesso impegno che ho sempre cercato di assicurare in tutti gli incarichi che mi sono stati affidati. In quella veste continuero' a seguire gli sviluppi politici e istituzionali del Paese... e daro' il mio contributo''. Più tardi, una nota dell'ufficio stampa del Quirinale precisa che ''il testo comparso oggi sul Corriere della Sera e' una libera ricostruzione di un incontro privato tenutosi il 3 aprile scorso al Quirinale con l'autore e l'editore di un saggio sulla Presidenza della Repubblica''.

18 APR - ICI RIDOTTA ? - Il sindaco di Roma, Walter Veltroni, annuncia il progetto di ridurre l'aliquota Ici sulla prima casa, a partire dal 2007, dal 4,9 al 4,7 per mille a Roma e nei comuni del Lazio. Il sistema delle agevolazioni verra' ampliato, con l'obiettivo di estenderlo fino a farne beneficiare 250.000 famiglie contro le attuali 50.000.

DOPO ELEZIONI - 19 APR - CASSAZIONE CONFERMA VITTORIA UNIONE. La Corte di Cassazione conferma la vittoria dell' Unione alle elezioni politiche per la Camera dei deputati. Dopo la verifica dei risultati elettorali, la Cassazione ha attribuito all' Unione 19.002.598 voti e alla Casa per le Liberta' 18.977.843 voti. L'Unione ha quindi vinto per 24.755 voti. Il totale generale dei voti validi e' pari a 38.153.343 voti. Nel verbale della Cassazione si sottolinea che ''nessuna lista non collegata ha superato i quorum'' stabiliti dalla legge elettorale.
L'Ufficio elettorale centrale nazionale della Cassazione, in relazione al reclamo presentato dall'ex ministro leghista Roberto Calderoli, rileva che la nuova legge elettorale ''non prevede tra i requisiti di ammissibilita' di una lista e del suo eventuale collegamento in una coalizione quello della presentazione in una pluralita' di circoscrizioni elettorali''.
La Cassazione attribuisce quindi alla coalizione guidata da Romano Prodi i 44.589 voti conseguiti nella circoscrizione Lombardia 2 dalla lista 'Lega per l'Autonomia. Alleanza Lombarda. Lega Pensionati'. ''Si e' finalmente conclusa la vicenda elettorale. - commenta Romano Prodi - Gli italiani non hanno piu' dubbi sulla nostra vittoria percio' ora dobbiamo continuare a lavorare per dare vita a un governo forte'' e aggiunge:''Lavoreremo per meritare la fiducia che i nostri elettori ci hanno manifestato e per guadagnarci la fiducia di quanti hanno legittimamente deciso di votare per l'altra coalizione''.

DOPO ELEZIONI - 20 APR - DAGLI USA - . Rispondendo a una domanda nel corso del briefing quotidiano, il portavoce per il Dipartimento di Stato americano Sean McCormack dice:''Intendiamo lavorare con il governo Prodi''. La dichiarazione di McCormack appare la prima presa d'atto ufficiale Usa dei risultati delle elezioni politiche italiane del 9 aprile, con la vittoria di Romano Prodi e la sconfitta di Silvio Berlusconi.
Il giorno dopo il presidente degli Stati Uniti George W. Bush ha telefonato al lader dell'Unione Romano Prodi ''per esprimere le proprie congratulazioni per la vittoria alle elezioni del 9 e 10 aprile''.

21 APR - BERLUSCONI, D'ALEMA AL QUIRINALE? Silvio Berlusconi, al termine di una cena elettorale di Forza Italia a Trieste, ai giornalisti che gli chiedono la sua opinione sull'ipotesi di una candidatura di Massimo D'Alema al Quirinale, risponde:''Io credo che l'Italia scenderebbe in piazza''. Berlusconi dice anche ''Non ho fatto e non faro' nessuna telefonata a Prodi; perche' dovrei fargli gli auguri di buon governo, sarebbe contro gli interessi del paese''.

DOPO ELEZIONI - 21 APR - 340 SEGGI A PRODI, 277 A BERLUSCONI. - L'Ufficio elettorale centrale nazionale costituito presso la Cassazione, ultimato il lavoro sulla ''distribuzione dei seggi nelle circoscrizioni'', assegna 340 seggi alla coalizione guidata da Romano Prodi e 277 a quella guidata da Silvio Berlusconi. I dati per la Camera dei deputati confermano quelli gia' resi noti dal Viminale. L'Ufficio elettorale centrale ha attribuito, per la coalizione guidata da Prodi, 220 seggi all'Ulivo, 41 a Rifondazione comunista, 18 alla Rosa nel pugno, 16 ai Comunisti italiani, 16 a Di Pietro Italia dei Valori, 15 alla Federazione dei Verdi, 10 a Udeur e 4 alla Svp. Per la coalizione guidata da Silvio Berlusconi, 137 seggi a Forza Italia, 71 ad Alleanza nazionale, 39 all'Udc, 26 alla Lega Nord e 4 alla Democrazia cristiana Nuovo Psi. (Comunicato diramato ai giornali dall'Ansa)

DOPO ELEZIONI - 23 APR - BERLUSCONI, DURERANNO !!! - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in un colloquio dalla Sardegna con 'Repubblica' e 'Corriere della Sera', mostra i suoi timori sulla tenuta della nuova maggioranza di centrosinistra:''Dureranno, dureranno. Il potere unisce e questo li portera' a governare per i prossimi cinque anni. Dureranno cinque anni e forse anche di piu''.

DOPO ELEZIONI - 28 APR - CAMERA E SENATO. Si riunisce per la prima volta il Parlamento della XV legislatura. Sia Camera che Senato votano per la prima volta per eleggere i presidenti, ma senza successo. In nessuna delle tre votazioni, Fausto Bertinotti riesce a raggiungere la maggioranza richiesta. I suoi voti passano da 305 a 295 voti nelle tre votazioni, scendendo solo perche' di volta in volta vota qualche deputato in meno. Le schede bianche, espressione della Cdl, calano mentre parallelamente aumentano i voti per Massimo D'Alema, votato da deputati di centrodestra per confondere le acque. Al Senato, dove l'Unione ha una maggioranza ridottissima, Nella prima votazione Franco Marini si ferma a 157 voti, 5 in meno del quorum richiesto, quelli di Giulio Andreotti sono 140, la Lega vota il proprio candidato, Roberto Calderoli, che ottiene 15 voti. Tra i senatori di centrosinistra c'e' chi accusa l'Udeur, i cui voti pero' sono solo tre, come evidenzia Clemente Mastella. Poco prima del secondo scrutinio la Lega annuncia che votera' per Andreotti. Andreotti sale a 156 voti, anche se Calderoli ne ottiene uno. Franco Marini sembra raggiungere i 162 voti del quorum richiesto e dai banchi dell'Unione parte un applauso, ma tre schede riportano il nome di 'Francesco Marini'. Dopo una lunga consultazione dell'ufficio di segreteria, composto dai sei senatori piu' giovani (quattro dell'Unione e due della Cdl), che non raggiunge l'unanimita', il presidente temporaneo, Oscar Luigi Scalfaro, annulla la seconda votazione e decide di farla ripetere in serata, tra le critiche del Centrodestra. Alla ripetizione del secondo scrutinio, che si conclude a tarda sera, arriva una nuova doccia fredda per l'Unione: 161 voti per Franco Marini, piu' ancora una scheda con il solo cognome (nulla perche' c'e' anche un senatore omonimo col cognome Giulio Marini, di Forza Italia).

29 APR - GIANNI LETTA FA PARTE DELLA ROSA PER QUIRINALE. ''Gianni Letta fa parte della rosa per il Quirinale''. Lo afferma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

29 APR - ELEZIONE PRESIDENTE CAMERA: Il segretario del Prc Fausto Bertinotti e' eletto presidente della Camera. Bertinotti, al quarto scrutinio, ottiene 337 voti. La maggioranza richiesta era di 305 voti. Dai banchi del centrosinistra il risultato della votazione e' stato sottolineato da un lungo applauso. Questo il risultato della votazione letto in Aula dal presidente provvisorio Fabio Mussi: presenti e votanti 609; maggioranza assoluta dei voti 305; hanno ottenuto voti: Bertinotti 337; D'Alema 100; Gerardo Bianco 3; Berlusconi 2; Cota 2, Cossiga 2; Gardini 2. Voti dispersi 11, schede bianche 144, schede nulle 6. Nel suo discorso di insediamento, Bertinotti dice che è una necessita' storica valorizzare il ruolo del Parlamento per scongiurare il rischio di un distacco del paese reale delle istituzioni. Sono un uomo di parte, dice, che non teme il conflitto politico ma che crede nel dialogo e che ritiene necessario per ''progettare il futuro del Paese'' andare alle ''radici piu' profonde delle nostre culture''. Cita l'azionista Piero Calamandrei, uno dei padri della Costituzione, e Don Milani, e rivendica due date fondamentali della nostra storia recente, il 25 aprile (''la radice della nostra Repubblica'') e il primo maggio. Un discorso che lascia tiepida l'opposizione di centrodestra che applaude solo il passaggio sul Capo dello Stato e i ringraziamenti al predecessore Casini. Unanime e caloroso invece l'applauso per i caduti di Nassiriya.

29 APR - ELEZIONE PRESIDENTE SENATO: Franco Marini e' eletto nuovo presidente del Senato. Nella terza votazione, Marini ottiene 165 voti, tre piu' del quorum previsto, Giulio Andreotti 156 voti, una scheda era bianca. Hanno partecipato alla votazione tutti i 322 senatori aventi diritto. Nel suo discorso di insediamento, Marini dice: ''Non sarebbe giusto non sostenere che prevalentemente sono stato eletto dalla maggioranza politica che ha vinto le recenti elezioni; ma saro' il presidente di tutto il Senato'', ma richiama a "un piu' maturo senso di responsabilita' e di impegno nella ricerca delle soluzioni piu' efficaci ai nostri problemi''. Marini lambisce la gaffe quando ringrazia l'ex ministro Tremaglia per il suo impegno in favore della legge sul voto degli italiani all'estero (che involontariamente ha permesso all'Unione di raddrizzare l'esito al Senato) e si leva un mormorio tra i banchi della Cdl. "Non mi pare adeguata questa ironia - replica subito - perche' il ringraziamento e' sincero. Infatti, abbiamo realizzato un obiettivo storico importante per il nostro Paese''.

MAGGIO

3 MAG - BERLUSCONI, DIO NON VOGLIA CHE SINISTRA CONQUISTI QUIRINALE. Nel corso di una manifestazione elettorale per Alemanno (candidato sindaco a Roma), Silvio Berlusconi dice:''Hanno ora conquistato la maggioranza in Parlamento, la presidenza delle due Camere, e Dio non voglia che conquistino anche la suprema carica dello Stato''. ''Ci sarebbe davvero - aggiunge ancora Berlusconi - il pericolo di una dittatura della minoranza e non credo che gli italiani ci stiano''.
Poi dichiara:''Ho gia' proposto Letta come candidato al Quirinale per la Cdl, gli alleati sono d'accordo''.

3 MAG - RIELEZIONE DI CIAMPI? - Ciampi conferma pubblicamente la sua 'non disponibilita'' ad un rinnovo del mandato, anticipata nel messaggio di commiato di fine d'anno. "Non ritengo - scrive Ciampi - infatti, data l'eta' avanzata, di poter contare sulle energie necessarie all'adempimento, per il lungo argo di tempo previsto, di tutte le gravose funzioni proprie del Capo dello Stato''.

5 MAG - ELEZIONE AL QUIRINALE: . In un'intervista al "Financial times", il presidente Ds Massimo D'Alema dice:''E' certamente difficile per me essere accettato per il Quirinale'' ma ''al di la' della propaganda io sono un sostenitore del mondo occidentale''.

5 MAG - ELEZIONE AL QUIRINALE: Roberto Maroni, al termine del vertice della Lega a casa di Bossi a Gemonio, dice che per il Quirinale ''Voteremo Umberto Bossi, e' il candidato della Lega''.

6 MAG - ELEZIONE AL QUIRINALE - . Il presidente di An, Gianfranco Fini, dichiara:''Non si puo' dire, come ha fatto Prodi, che la Cdl non ha manifestato disponibilita' sui nomi proposti. Cio' per la semplice ragione che al momento l'Unione ha presentato una sola candidatura. Sulla quale non e' possibile per la Cdl convergere''. Il nome proposto dall'Unione è quello di Massimo D'Alema.

7 MAG - ELEZIONE AL QUIRINALE: . Romano Prodi e i leader dei partiti dell'Unione, d'intesa con Massimo D'Alema, decidono di proporre la candidatura alla presidenza della Repubblica del senatore a vita Giorgio Napolitano, ex presidente della Camera.

8 MAG - ELEZIONE PRESIDENTE REPUBBLICA: . Alla fine del primo scrutinio dell'elezione per il nuovo presidente della Repubblica, Gianni Letta, votato dalla Cdl, ottiene 369 voti, mentre le schede bianche (la maggior parte dell'Unione votava scheda bianca) sono 438. I 24 voti dell'Italia dei Valori vanno a Franca Rame, i 17 della Rosa nel Pugno a Adriano Sofri (che pero' ne avuti altri 6). I 27 voti a Massimo D'Alema provengono invece, probabilmente, dal centrodestra.

9 MAG - ELEZIONE PRESIDENTE REPUBBLICA: . Ancora senza successo i tentativi del Parlamento in seduta comune di eleggere il presidente della Repubblica al secondo e terzo scrutinio. Nella seconda votazione le schede bianche sono 724, Bossi (votato dalla Lega) ottiene 38 voti, D'Alema (ancora votato da qualcuno del Centrodestra) 35 voti. Nella terza votazione sono 770 le schede bianche. Il piu' votato e' Massimo D'Alema, con 31 voti. Alcuni voti sono insoliti o ironici, come una scheda per Luciano Moggi e 3 voti per Maria Gabriella di Savoia.

10 MAG - GIORGIO NAPOLITANO ELETTO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. Il Parlamento in seduta comune, integrato con i rappresentanti delle Regioni,elegge presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, 80 anni, Ds, ex presidente della Camera. Napolitano ottiene 543 voti. La maggioranza richiesta era di 505 voti. Quasi assenti i franchi tiratori. A Napolitano sono mancati appena 4 voti dei 547 sui quali poteva contare. Compatto anche il centrodestra. Le schede bianche sono state 76 in meno dei 423 grandi elettori di Fi, An e Udc. Ma 10 sono stati gli astenuti (tutti di Forza Italia), e cioe' gli elettori che non hanno ritirato la scheda, 5 gli assenti della Cdl. Mentre altri quattro voti dell'opposizione sono andati a Bossi, aggiungendosi ai 38 leghisti. Ci sono poi i 7 voti di Giuliano Ferrara, i 6 di Gianni letta e i 5 di Berlusconi. Restano 39 schede che ciascuno puo' 'riconoscere' liberamente tra le 10 di D'Alema, le 3 di Pininfarina e Di Piazza, le 14 nulle e i 10 voti dispersi. Napolitano ottiene anche i voti di tutti e sette i senatori a vita.

14 MAG - FORMAZIONE GOVERNO: . Il leader dell'Unione Romano Prodi continua il suo lavoro per arrivare all'incarico di formare il Governo con una lista quasi pronta. Il nodo maggiore sembra essere la richiesta di Emma Bonino e Clemente Mastella di avere il ministero della Difesa. La soluzione probabile sembra però essere quella di affidare la Difesa a un ulivista come Parisi.

15 MAG - DIMISSIONI DI CIAMPI. Carlo Azeglio Ciampi si dimette dalla carica di presidente della Repubblica.. Le dimissioni hanno effetto dal momento in cui il presidente neoeletto Giorgio Napolitano avra' prestato giuramento.

15 MAG - IL NUOVO PRESIDENTE GIURA. Si svolge in Parlamento, riunito in seduta comune, la cerimonia del giuramento del nuovo presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. La parte dell'emiciclo alla sinistra dello scranno presidenziale e' pienissima mentre la parte destra e' semivuota. Napolitano si presenta con un discorso improntato al dialogo tra le forze politiche nell'epoca del bipolarismo e chiede ''il reciproco riconoscimento'' dei poli nell'ambito di un bipolarismo che sia ''maturo'' anche in Italia, indica la strada del confronto in Parlamento, la possibilita' di una ''limpida convergenza'' su alcuni temi. Promette che cerchera' in ogni modo di favorire ''piu' pacati confronti tra le forze politiche'', esercitando il suo ruolo di garante e promettendo ''imparzialita''', ''moderazione e persuasione morale''.Per Napolitano, la lotta contro il terrorismo fondamentalista islamico va combattuta senza accettare la ''logica dello scontro di civilta'''. Il governo e il Parlamento - dice anche - dovranno ''definire le soluzioni per il rientro dei militari italiani dall'Iraq''. Napolitano cita anche papa Benedetto XVI e il suo messaggio di auguri, gli rivolge un ''deferente ringraziamento'', e sostiene che deve ''laicamente riconoscersi la dimensione sociale e pubblica del fatto religioso e svilupparsi concretamente, in Italia, la collaborazione tra Stato e Chiesa cattolica in molteplici campi in nome del bene comune''.

16 MAG - GOVERNO: Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, conferisce al leader dell'Unione Romano Prodi l'incarico di formare il nuovo governo, a sole 24 ore dall'insediamento al Quirinale e dopo otto ore di consultazioni.

17 MAG - IL NUOVO GOVERNO. Il leader dell'Unione Romano Prodi scioglie la riserva e sale al Quirinale per presentare la lista dei ministri che compongono il suo secondo Governo, a 10 anni esatti dal primo. Il Governo è formato da 25 ministri oltre a Prodi, ra cui ci sono tre ex presidenti del Consiglio, 14 'matricole', 8 ministri senza portafoglio, sei donne. Tra i ministri ci sono 20 deputati, solo due senatori, tre 'tecnici'. E ancora: 9 ministri Ds, 6 della Margherita, 2 prodiani (piu' Padoa Schioppa e Amato), uno ciascuno a Prc, Idv, Udeur, Verdi, Rosa nel Pugno e Pdci. Vicepresidenti del Consiglio sono Massimo D'Alema (che è anche ministro degli Esteri) e Francesco Rutelli (Beni culturali). Giuliano Amato è all'Interno, Clemente Mastella alla Giustizia, Livia Turco alla Salute, Parisi alla Didesa, Padoa Schioppa all'Economia. Le altre donne, ministri senza portafoglio, sono Linda Lanzillotta, Emma Bonino, Barbara Pollastrini, Giovanna Melandri e Rosy Bindi. Sono cinque i ministeri 'spacchettati' e uno quello 'accorpato': Attivita' Produttive (ora Sviluppo Economico), perde Commercio Estero (che va con le Politiche Europee) e Turismo (ai Beni Culturali); Infrastrutture, che perdono i Trasporti; Beni Culturali, che perdono lo Sport; Istruzione, che perde Universita' e Ricerca Scientifica; Welfare, da cui sono stati ricavati tre ministeri, Lavoro, Politiche Sociali e Politiche della Famiglia. Invece sono accorpati in una sola responsabilita' ministeriale gli incarichi per i Rapporti con il Parlamento e le Riforme. Nel pomeriggio il Governo giura al Quirinale. 'C'e' un grande desiderio di coesione del Paese e noi - dichiara Prodi - mettiamo in campo una squadra di governo molto piu' coesa di quanto possa sembrare, senza distinzioni particolari, fatta non di singoli individui, come avviene, appunto, in una vera squadra''.

18 MAG - GOVERNO: . La squadra di governo si completa con la nomina dei sottosegretari, nove dei quali saranno viceministri. Quattro i sottosegretari alla Presidenza del Consiglio: Enrico Letta, Enrico Micheli, Fabio Gobbo e Ricardo Franco Levi. Ancora in sospeso la nomina di un probabile viceministro per gli italiani all'estero.

18 MAG - PRODI AL SENATO. , Romano Prodi presenta il suo Governo al Senato. ''Il nostro paese - dice - ha bisogno di una forte scossa, cosi' come il nostro sistema produttivo. E il governo ritiene di avere politiche appropriate a questo fine''.Prodi dice anche che la guerra e l'occupazione militare del paese sono state ''un grave errore'' che il centrosinistra non ha condiviso e annuncia il ritiro delle truppe, anche se ''nei tempi tecnici'' e dopo una consultazione con le parti interessate. Prodi sostiene che ci dovra' essere ''una correzione'' dei conti dello Stato, ma ''non vi e' piu' spazio per correzioni affidate a manovre straordinarie, non vi sono possibili miracoli di ingegneria finanziaria''. Prodi fa capire che il suo governo cambiera' registro sul rapporto con la magistratura. ''Noi vogliamo ridare serenita' ai giudici italiani''. In cambio, ha detto, i magistrati dovranno ''compiere ogni sforzo per migliorare l'efficienza della macchina giudiziaria''. Per quanto riguarda l'amnistia, Prodi ha detto che il governo proporra' al Parlamento un provvedimento per ''alleggerire l'attuale insostenibile situazione delle carceri''. Il presidente del Consiglio conferma che al referendum di giugno l'Unione votera' contro la devolution, riforma ''sbagliata e dirompente'' e propone invece una ''larga collaborazione'' al centrodestra per cambiare la legge elettorale e aggiornare la Costituzione. Sul conflitto di interessi, Prodi dice che la legge attuale sara' cambiata, perche' inadeguata e che la legge dell'Unione sara' ''rigorosa'' anche se non ''punitiva''.

9 MAG - LA FIDUCIA IN SENATO: Il Senato vota la fiducia al governo Prodi con 165 sì e 155 no. Non ci sono stati astenuti. La maggioranza utile per la fiducia era di 161 voti. Il plenum di Palazzo Madama e' di 322 senatori. Non ha partecipato al voto, come da prassi, il presidente Franco Marini. Era invece assente il senatore del Movimento per le Autonomie, che si e' presentato con il centrodestra alle elezioni, Giovanni Pistorio. Tutti i sette senatori a vita hanno votato per la fiducia al governo Prodi, tra i fischi provenienti dal Centrodestra. Silvio Berlusconi dichiara che ''i senatori a vita hanno fatto qualcosa che era profondamente immorale secondo la coscienza della nostra parte politica'' (ma anche il suo Governo, nel 1994, ottenne la fiducia al Senato solo grazie al voto determinante dei senatori a vita).

22 MAG - RITORNANO IN BALLO I BROGLI -. A 'Porta a porta', Silvio Berlusconi minaccia ''Il ritiro immediato di tutti i deputati e senatori della Cdl, con il conseguente, necessario scioglimento delle Camere'' nel caso in cui, se la verifica del voto di aprile ribaltasse il risultato elettorale, il capo dello Stato si rifiutasse di indire nuove elezioni.

23 MAG - FIDUCIA ALLA CAMERA - La Camera vota la fiducia al governo Prodi con 344 voti a favore e 268 contrari. Quattro voti in meno del previsto per l'Unione, perchè alla votazione non ha partecipato Antonio Di Pietro, che, pur essendo alla Camera, al momento del voto era al telefono per risolvere un problema ministeriale, e non si sono presentati Gianluca Bressa (Margherita), Vincenzo De Luca (Ds) e l'esponente della Rosa nel Pugno Bruno Mellano, subentrato proprio oggi al suo compagno di partito Marco Cappato, che ha optato per il Parlamento Europeo. Assenze anche nella Casa delle Liberta', che non ha raggiunto il suo potenziale massimo di 281 voti a causa delle assenze di tredici parlamentari: otto di Forza Italia, uno dell'Udc e quattro deputati dell'Mpa su cinque. Nella sua replica, Prodi lancia l'allarme conti pubblici, che ''sono in una fase di peggioramento, forse piu' critica ancora del 1996, quando furono fatti grandi sforzi per entrare nell'euro. Inflazione a parte, i conti pubblici ricordano la situazione dei primi anni '90''. Prodi mostra ancora di credere al dialogo con l'opposizione:''Noi non arroccheremo nella nostra maggioranza, anche perche' sarebbe una decisione sterile'', sottolinea rispondendo all'invito al dialogo venuto dal centrista Bruno Tabacci. Il presidente del consiglio esprime soddisfazione per l'elezione di deputati del centrodestra nelle giunte di Montecitorio :''E' il segno che la volonta' di dialogo tra maggioranza e opposizione permane, almeno in alcuni campi''. Prodi risponde alle critiche di chi dice che il centrosinistra intende cancellare tutte le riforme varate dal governo Berlusconi: ''Non abbiamo intenzione di procedere a inutili distruzioni. Vogliamo migliorare quello che e' stato fatto, anche cancellando le parti dei provvedimenti che giudichiamo non condivisibili, ma sempre nella continuita' amministrativa. Vogliamo intervenire con riforme radicali, che chiedono anche una discontinuita', ma guidati dall'intenzione del dialogo''. Prodi conferma il no al referendum sulla devolution, ma apre ancora a una ''larga intesa'' sull'aggiornamento della Costituzione e la modifica della legge elettorale che, dice Prodi con una battuta, ''sembra che oggi non abbia piu' padre ne' madre, visto che viene criticata da tutti''

24 MAG - BERLUSCONI SENATORE A VITA? - ''Non sanno piu' cosa pensare per farmi fuori'', risponde ridendo Silvio Berlusconi ai giornalisti che gli domandano un commento alla possibilita' di farlo diventare senatore a vita.

25 MAG - BERLUSCONI, ATTENTA SINISTRA - A Napoli, Silvio Berlusconi dichiara:''Stiano attenti i
signori della sinistra, perche' se dovessimo portare in piazza l'Italia che io vedo in giro intorno a me in tutte le regioni, male sarebbe per loro''. Berlusconi dice di avere ''paura dell'odio seminato dalla sinistra'' nei suoi confronti. Tuttavia, aggiunge, ''sono loro a dover aver paura se tirano troppo la corda, perche' questa Italia non accettera' che questi signori vadano avanti a comportarsi come si sono comportati e che trasformino in cose vere tutte le minacce che stanno facendo contro le nostre riforme e contro la nostra azione di governo''.

25 MAG - REFERENDUM: BERLUSCONI SUL REFERENDUN COSTITUZIONALE - Parlando a Caserta, il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, chiede al Centrodestra il massimo impegno sul referendum costituzionale del 25 giugno ''per mandare a casa, anzi - ha precisato - diciamo per mandare un segnale a questa sinistra che dice di essere maggioranza nel Paese''.

28 MAG - ELEZIONI AMMINISTRATIVE: AL VOTO QUASI 20 MILIONI DI ITALIANI. Si vota, fino alle 15 del 29 maggio, per le elezioni regionali in Sicilia, le comunali in grandi città come Roma, Milano, Napoli e Torino e altri 19 comuni capoluogo, le provinciali in 8 province.

29 MAG - ELEZIONI AMMINISTRATIVE, RISULTATI : . Alle elezioni amministrative vota solo il 71,2% contro l'80,6% delle precedenti. La Cdl, con Totò Cuffaro (53%) che batte Rita Borsellino (41,6%), vince le regionali in Sicilia, dove Nello Musumeci supera il 5%. A Milano Letizia Moratti, con il 52%, batte Bruno Ferrante (47%), ma i voti del Centrodestra sono in calo. A Roma, netta vittoria di Walter Veltroni (61,4%) su Gianni Alemanno (37,1%). A Torino, successo ancora più ampio per Sergio Chiamparino (66,6%) su Rocco Buttiglione (29,5%). Anche a Napoli successo dell'Unione, con Rosa Russo Iervolino, confermata sindaco con il 57% contro Franco Malvano (37,8%). Nelle otto Province in cui si votava, l'Unione batte la Cdl 5 a 3, strappando al centrodestra Reggio Calabria e riconfermandosi alla guida delle Province di Mantova, Lucca, Ravenna e Campobasso. La Cdl si afferma, invece, nelle Province di Pavia e Imperia e nella roccaforte leghista di Treviso.
Nei successivi ballottaggi del 12 GIUGNO, i candidati di centro sinistra prevalgono, fra i comuni capoluogo, a Caserta, dove governava il centro destra, a Rovigo, che passa all'Unione per soli 15 voti di differenza, a Catanzaro ed a Salerno, dove pero' e' il dissidente Vincenzo De Luca, dei Ds ma sostenuto da liste civiche, a prevalere sul candidato ufficiale della coalizione. In controtendenza il risultato di Belluno, che passa alla Cdl. Il centro destra si conferma al primo turno al comune di Cagliari ed alla provincia di Trapani.

GIUGNO

1 GIU. - GOVERNO COMPLETO CON NOMINA VICE MINISTRI - Il consiglio dei ministri provvede alla nomina a vice ministri di dieci sottosegretari: Ugo Intini (Sdi), agli Esteri; Patrizia Sentinelli (Prc), agli Esteri; Franco Danieli (Margherita) agli Esteri con delega per gli italiani all'estero; Marco Minniti (Ds), Interno; Mariangela Bastico (Ds) Istruzione; Angelo Capodicasa (Ds); Infrastrutture, Cesare De Piccoli (DS), Trasporti; Sergio D'Antoni(Margherita), Sviluppo Economico; Vincenzo Visco (Ds), Economia; Roberto Pinza (Margherita), Economia.

7 GIUGNO - FOLLINI E L'ITALIA DI MEZZO - La direzione dell'Udc conferma la scelta per il si' al referendum costituzionale del 25 e 26 giugno. Marco Follini, che sollecitava la scelta per la liberta' di voto, smentisce l'intenzione di lasciare il partito e annuncia, con Bruno Tabacci, la fondazione dei ''circoli dell'Italia di mezzo'', per rappresentare quel paese che ''oggi rischia di essere stritolato nella morsa del bipolarismo''

7 GIUGNO - CONFERMATO RITIRO IN IRAQ - Il ministro degli esteri, Massimo D'Alema, in visita in Iraq, conferma che il ritiro del contingente italiano sara' un ''processo graduale che si concludera' entro l'autunno''. Ma Prc, Pdci e Verdi insistono per il ritiro immediato. Per contro, l'ex presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, il ritiro ''e' una fuga dalle responsabilita', che rischia di apparire come un cedimento ai ricatti dei criminali''.

10 GIUGNO - BERLUSCONI, ELEZIONI DA RIFARE - L'ex presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, intervistato per la trasmissione Rai 'Telecamere', torna a mettere in discussione la regolarita' delle elezioni politiche, sostenendo che ''sono state falsate da molte irregolarita'''. Nell'intervista, Berlusconi ha anche attaccato il governo, accusandolo di voler ''mettere le mani nelle tasche degli italiani'' ed ha affermato che il dialogo sulle riforme sarebbe possibile solo in caso di vittoria del si' al referendum confermativo del 25 giugno.

14 GIUGNO - BOSSI AVVERTE - , Il segretario della Lega, Umberto Bossi, avverte che se il referendum del 25 e 25 giugno dovesse bocciare la riforma costituzionale vorrebbe dire che ''il paese non cambiera' mai piu' democraticamente'', per cui ''bisognera' trovare altre vie''. (Quali? non lo dice ! e nascono le prime polemiche).

15 GIUGNO - BERLUSCONI DIFENDE BOSSI - Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, difende Umberto Bossi dalle polemiche che la maggioranza ma anche esponenti dell'opposizione gli hanno rivolto per il riferimento alle ''altre vie'' da seguire se dovesse fallire la via democratica alla riforma costituzionale. Per Berlusconi, le polemiche sono ''forzate e ipocrite''. (ma altre vie moderate oltre quelle democratiche non ci sono)

16 GIUGNO - CIAMPI, VOTERO' NO - Il presidente emerito della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, annuncia il proprio no al referendum costituzionale, perche' convinto ''della validita' dell'equilibrio e dell'impianto costituzionale di fondo della nostra Costituzione''. Per il no sono schierati anche gli altri ex presidenti Francesco Cossiga e Oscar Luigi Scalfaro.

20 GIUGNO - NAPOLITANO SUL REFERENDUM - - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in visita a Napoli, auspica che ''qualunque sia l'esito del voto del 25 e 26 giugno'' la materia delle riforme costituzionali torni in Parlamento ''alla ricerca del piu' largo consenso''. Il presidente della Repubblica si e' rivolto anche al governo e all'opposizione chiedendo al primo di usare ''un metro di giudizio non distruttivo'' rispetto all'azione del governo precedente, ed alla Cdl di fare opposizione senza escludere ''nell'interesse generale temi di necessaria e possibile convergenza''

21 GIUGNO - REFERENDUM, PER BERLUSCONI CHI NON VOTA NON E' DEGNO - Manifestazione della Cdl a Roma per il si' al referendum con Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini, Roberto Calderoli e Lorenzo Cesa. Polemiche per una frase di Berlusconi che afferma: ''Nessun italiano puo' sentirsi degno di essere tale se domenica non sara' andato a dare il proprio si' alla riforma costituzionale che dara' a questo paese piu' democrazia e liberta'''. Successivamente, a fronte del montare delle polemiche, l'ex presidente del consiglio precisa il proprio pensiero, dicendo che ''un cittadino italiano deve sentire il dovere di partecipare all'ammodernamento del paese''.

25 GIUGNO - VOTAZIONI PER REFERENDUM - Nella prima delle due giornate di votazioni per il referendum costituzionale, l'affluenza alle urne e' stata del 35 per cento. Il dato e' gia' piu' alto dell'affluenza per il referendum costituzionale del 2001, quando si votava in un solo giorno e la partecipazione al voto fu del 34,1 per cento.

26 GIUGNO - ESITO REFERENDUM, RIFORMA RESPINTA COL 61,3 PER CENTO DI NO - Il referendum sulla conferma della riforma costituzionale approvata nella scorsa legislatura ha avuto esito negativo: i voti per la conferma sono stati il 38,7 per cento, quelli contrari il 61,3 per cento. Il si' ha prevalso solo in due regioni, la Lombardia e il Veneto, ma e' rimasto minoritario anche nel nord. Alla consultazione, per la quale non era necessario alcun quorum di votanti, ha partecipato il 52,3 per cento degli aventi diritto. Era dal 1995 che un referendum, abrogativo o confermativo, non vedeva la partecipazione della maggioranza degli elettori.

27 GIUGNO - LEGA RINVIA RADUNO PONTIDA - Dopo l'esito negativo del referendum costituzionale, la Lega Nord ha deciso di rinviare il tradizionale raduno di Pontida che era in programma del domenica 2 luglio

29 GIUGNO - PADOA SCHIOPPA ANNUNCIA MANOVRA DA 7 MILIARDI - Il ministro dell'economia, Tommaso Padoa Schioppa, annuncia una manovra da 7 miliardi e ne preannuncia una da 40 miliardi da realizzare con la prossima finanziaria.

LUGLIO

1 LUGLIO - IL PARTITO DEMOCRATICO DI SINISTRA, NASCE O NO?- La sinistra Ds avverte che non intende aderire al progetto di partito democratico, con la Margherita, e chiede che a decidere sia il congresso dei Democratici di sinistra. Il coordinatore, Fabio Mussi, nella relazione all'assemblea della componente di minoranza dei Ds, avverte che se il partito democratico dovesse nascere prima del congresso de Ds, ''quello non sara' il nostro partito''. Voci contrarie al partito democratico si alzano anche nella Margherita, soprattutto nella componente che viene dal Ppi.

3 LUGLIO - NAPOLITANO A MILANO - Ha incontrato il segretario della Lega Nord, Umberto Bossi. Ha poi detto di aver ascoltato da Bossi ''parole di grande realismo e responsabilita' sui temi delle riforme'', ribadendo poi l'invito a dialogare per intervenire sulle istituzioni con ''ponderazione, concretezza e anche gradualita'''. Da parte della Lega, come ha riferito Roberto Maroni, c'e' stato apprezzamento per Napolitano, anche se resta lo ''scetticismo'' sulla possibilita' di fare altre riforme dopo il fallimento di quella respinta con il referendum costituzionale.

4 LUGLIO - FIDUCIA AL SENATO - Il governo ha ottenuto la fiducia chiesta al Senato sul decreto legge per lo ''spacchettamento'', ossia la ripartizione delle competenze fra i ministri. A favore hanno votato 160 senatori, uno contro. La Cdl, per protesta contro la scelta di porre la questione di fiducia, non ha partecipato al voto.

11 LUGLIO - D'ALEMA MINACCIA DIMISSIONI - Il ministro degli esteri, Massimo D'Alema, parlando a Bruxelles ad un incontro con i parlamentari europei italiani, ha avvertito che il suo mandato e' ''a disposizione'' nel caso in cui la politica da lui condotta non fosse condivisa, o che gli si chiedesse di fare ''stravaganze che non sono nel mio dna''. L'avvertimento del ministro degli esteri arriva mentre nell'Unione e' in corso un confronto, ancora senza soluzione, legato alla possibilita' che otto senatori (nelle fila di Prc, Pdci e Verdi), votino contro il decreto sulla missione in Afghanistan.

12 LUGLIO - BERLUSCONI e MISSIONE AFGHANISTAN - La Cdl, annuncia Silvo Berlusconi, e' pronta ''a dare il nostro si' totale e incondizionato al rifinanziamento della missione in Afghanistan'', di fronte alle difficolta' che incontro la maggioranza. In precedenza, solo l'Udc aveva
annunciato voto favorevole.

13 LUGLIO - MISSIONE AFGHANISTAN - - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, apprezza la disponibilita' dell'opposizione a votare per il finanziamento della missione in Afghanistan, ma avverte la maggioranza che ''si potrebbero aprire problemi politici abbastanza delicati'' in caso di divisioni al suo interno nel voto. ''A me - ha precisato il capo dello stato - tocca solo aspettare e vedere''.

13 LUGLIO - SPROPORZIONATA REAZIONE ISRAELE IN LIBANO - - Il ministro degli esteri, Massimo D'Alema, definisce ''sproporzionata'' la reazione di Israele, che ha attaccato in Libano a seguito degli attacchi, a loro volta giudicati ''inaccettabili'' da parte dei militanti di Hezbollah. La posizione di D'Alema, in sintonia con quella espressa dalla presidenza finlandese di turno della Ue, e' criticata dal centro destra; per Silvio Berlusconi, ''bisogna capire'' la scelta di Israele.

13 LUGLIO - BERLUSCONI, RESTO IN POLITICA E A CAPO DELLA CDL - Silvio Berlusconi rivendica la propria posizione di guida dell'opposizione, e di essere l'unico in gradi di tenerla unita.
Dopo che Pierferdinando Casini, dell'Udc, aveva detto che Berlusconi era il leader scelto per le elezioni ma che ora rappresenta solo Forza Italia, Berlusconi ha avvertito che intende restare in politica perche' ritiene di non essere ''fungibile come leader che tiene unito il centro destra''.

17 LUGLIO -IL PARTITO DEMOCRATICO - Il Consiglio nazionale dei Democratici di sinistra e l'Assemblea federale della Margherita hanno approvato documenti che, in termini diversi, danno via libera alla costruzione del partito democratico e prevedono la convocazione dei rispettivi congressi
di partito per il 2007. Le posizioni all'interno dei due partiti, pero', non sono pacifiche. Fra i Ds, il documento con cui e' stata approvata la relazione del segretario Piero Fassino ha avuto il voto contrario della sinistra, ma anche l'astensione di Gavino Angius, finora considerato vicino a Massimo D'Alema. Nella Margherita, sono i Popolari come Ciriaco De Mita ad aver avanzato le maggiori perplessita, anche se il documento finale e' stato approvato all'unanimita'.

17 LUGLIO - ALLARGARE LA MAGGIORANZA - Enrico Letta, sottosegretario alla presidenza del consiglio, ha invitato a lavorare per ''allargare questa maggioranza'' perche' ''non possiamo pensare di durare cinque anni in Senato con i voti dei senatori a vita''. Letta, che parlava all'Assemblea federale della Margherita, ha sollecitato una ''forte azione di convincimento verso i settori moderati''.

18 LUGLIO - FINI, CDL - AN - PER IL PER PARTITO UNITARIO - IL 2009 - L'esecutivo di An ha approvato il documento con cui il presidente del partito, Gianfranco Fini, ha indicato le elezioni europee del 2009 come momento per un partito unico della Cdl e per entrare nel Partito popolare europeo. Al Ppe, un tempo partito dei democristiani europei, aderiscono attualmente partiti della Cdl, come Forza Italia e l'Udc, e all'Unione, come i Popolari-Udeur.

18 LUGLIO - D'ALEMA:, REAZIONE ISRAELE LEGITTIMA MA NON PROPORZIONATA - Il ministro degli esteri, Massimo D'Alema, ha espresso alla Camera la posizione del governo sulla crisi mediorientale, definendo ''legittima'' ma ''al di la' di ogni ragionevole proporzione'' la reazione israeliana agli attacchi dal Libano e dai territori dell'Autorita' nazionale palestinese.

19 LUGLIO - AFGHANISTAN, LA CAMERA APPROVA MISSIONE - Con una votazione quasi unanime (549 voti a favore, 4 contrari), la Camera ha approvato il disegno di legge che rifinanzia le misisoni all'estero, compresa quella in Afghanistan, la piu' controversa. Il testo passa al Senato, dove il dissenso annunciato di alcuni esponenti dell'Unione rischia di mettere la maggioranza in condizione di dipendere dal sostegno dell'opposizione per far passare il provvedimento.

21 LUGLIO - FIDUCIA SU AFGHANISTAN - - Il Consiglio dei ministri ha autorizzato la questione di
fiducia sul disegno di legge che rifinanzia le missioni all'estero che che una parte dei senatori dell'Unione minaccia di non votare per contrarieta' alla missione in Afghanistan. Il miinstro per i rapporti col parlamento, Vannino Chiti, avverte che ''o si dimostra che la maggioranza c'e', o si torna al voto''.

25 LUGLIO - SENATO E DECRETO BERSANI - La fiducia chiesta dal governo sul decreto che contiene le misure per la competitivita' e il fisco, e la 'manovra bis', e' stata votata dal Senato a notte inoltrata, dopo un giorno di polemiche da parte dell'opposizione contro le misure e contro il nuovo ricorso alla fiducia. I voti a favore sono stati 160, quelli contrari 53, nessun astenuto.

27 LUGLIO - INDULTO, LA CAMERA APPROVA, UNIONE E CDL DIVISE - Il provvedimento di indulto, che condona tre anni di pena ai carcerati, e' stato approvato in prima lettura alla Camera dove e' stata raggiunta la necessaria maggioranza dei due terzi; i vot a favore sono stati 460 (il quorum era di 420), i contrari 94 e le astensioni 18. Nessuno dei due poli ha votato in modo compatto. La Cdl si e' divisa fra favorevoli (Forza Italia e Udc) e contrari (Lega e An). Meno netta ma piu' profonda la divisione dell'Unione, dove l'Italia dei valori ha votato contro (dopo aver manifestato davanti alla Camera con il ministro Antonio Di Pietro in testa) e, a sopresa, il Pdci ha deciso all'ultimo momento di astenersi.

27 LUGLIO - FIDUCIA PER L'AFGHANISTAN, FRA LE POLEMICHE - Il Senato approva, ma con una votazione contestata dall' opposizione, la prima delle due questioni di fiducia poste dal governo sul decreto che finanzia le missioni all'estero. Sull'articolo 2 (che riguarda in particolare la missione
in Afghanistan e sul quale il governo ha posto la fiducia per avere il voto dei senatori dissidenti di Prc, Pdci e Verdi) ci sono stati 159 votanti, tutti a favore, perche la Cdl non ha partecipato al voto. Secondo le opposizioni, la votazione non era valida perche' non avrebbe partecipato la meta' piu' uno dei senatori (318, mentre altri quattro non vanno conteggiati perche' in missione). Per il presidente, Franco Marini, invece, la votazione e' valida perche' lo stesso presidente, pur non votando, e' presente e va conteggiato.

28 LUGLIO - AFGHANISTAN, APPROVATO CON SECONDA FIDUCIA - Il Senato approva definitivamente il decreto sulle missioni all'estero con il secondo dei due voti di fiducia chiesti dal governo per ottenere il si' dei dissidenti. I votanti sono stati 161, tutti a favore, mentre la Cdl (che aveva vota a favore alal Camera dove la questione di fiducia non era stata posta), non ha partecipato al voto per protesta.

29 LUG - INDULTO: APPROVATO CON 245 SI', 56 NO, 6 ASTENUTI. Il Senato, con la richiesta maggioranza dei due terzi, approva definitivamente il ddl sull'indulto. A favore votano 245 senatori, contro 56, 6 gli astenuti. L'indulto prevede uno sconto di pena di tre anni per chi ha commesso reati fino al 2 maggio 2006, ma con molte esclusioni. Non riguardera' i reati di terrorismo (compresa l'associazione eversiva) strage, banda armata, schiavitu', prostituzione minorile, pedo-pornografia (vale anche la semplice detenzione di materiale pornografico), tratta di persone, violenza sessuale, sequestro, riciclaggio, produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, usura. Nessuno sconto di pena nemmeno per chi e' stato condannato per mafia, ma potra' beneficiarne chi ha violato l'articolo '416-ter' del codice penale sul voto di scambio, quello che punisce chi chiede i voti alla mafia in cambio di denaro. Lo sconto di pena sara' condizionato alla ''buona condotta'' fuori dalla cella: se il 'reo', nei cinque anni successivi alla concessione dell'indulto, torna a commettere reati punibili con condanne non inferiori a due anni, si vedra' revocare il beneficio. Dopo la firma del presidente Napolitano, a legge è pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 31 luglio ed entra in vigore l'1 agosto

30 LUG - ISRAELE-LIBANO: DIFFICILE SOLUZIONE - Il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, incontra Gerusalemme le autorità israeliane e il segretario di stato Usa Condoleezza Rice. Per D'Alema la fase e' ancora ''molto complicata'' e la posizione israeliana e' ''cosi' intransigente'' da rendere difficile l'ipotesi che si possa ''rapidamente sbloccare la situazione''.

AGOSTO

1 AGO - MANCINO ELETTO VICEPRESIDENTE. L'ex presidente del Senato Nicola Mancino e' il nuovo vicepresidente del Csm, eletto all'unanimita' alla prima votazione. Non ha votato come di consueto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che presiedeva la seduta.

1 AGO - LE SCUSE DI PRODI - Nel suo intervento all'assemblea dei deputati dell'Ulivo, il presidente del Consiglio, Romano Prodi, riferendosi al ricorso continuato al voto di fiducia, chiede ''scusa per le difficolta' in cui ci si e' trovati. Il Parlamento si e' trovato in situazione di non potersi esprimere a fondo, com' e' sua natura e noi dobbiamo lavorare perche' la situazione cambi e perche' la cooperazione tra governo e Parlamento sia sempre piu' forte e fattiva''.

2 AGO - MANOVRA: CAMERA CONFERMA FIDUCIA A GOVERNO. La Camera, con 327 si' e 247 no, conferma la fiducia al governo Prodi sulla Manovra bis. In precedenza, standing ovation e cori da stadio per Silvio Berlusconi. Al termine del suo intervento i parlamentari di An, Lega e Forza Italia battono le mani, gridano ''Silvio-Silvio'' e, a un certo punto, parte il coro del''po-po-po''. Non partecipano invece all'esultanza Pier Ferdinando Casini e gli altri deputati dell'Udc.

3 AGO - CASINI SUL GOVERNO - Secondo il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini ''Questo governo e' troppo gracile per far fronte agli impegni di carattere internazionale e nazionale. Nelle parole di Fini e di Berlusconi c'e' questa consapevolezza. Non ci limitiamo piu' a un ostruzionismo che sarebbe sterile testimonianza ma entriamo in campo per chiedere una fase nuova''. ''C'e' bisogno - ha detto Casini - di aprire una fase politica nuova perche' questi pochi mesi sono bastati a tutti per capire che il governo Prodi e' troppo gracile per affrontare le temperie del momento sul piano sia nazionale che internazionale''.

3 AGO - DEFINITIVO SI ALLA CAMERA - La Camera approva definitivamente la manovra contenuta nel decreto Bersani-Visco. I voti a favore sono 278, 193 quelli contrari, due gli astenuti.

3 AGO - RUTELLI, SUL PARTITO DEMOCRATICO. Il settimanale "L'Espresso" pubblica alcune dichiarazioni del leader Dl Francesco Rutelli secondo il quale il percorso verso il Partito democratico deve essere rapido. ''Credo - sottolinea il leader della Margherita - che gia' nella seconda parte del 2006 dovremo dare dei segnali tangibili del fatto che non si tratta di una liturgia ma di un processo reale''. E aggiunge . ''Dobbiamo formare non solo in Europa ma a livello internazionale, un'alleanza di centrosinistra. Intanto perche' una componente socialista da sola e' minoritaria e poi perche' in tutti i Paesi i socialisti sono alleati con altre componenti di volta in volta
verdi, liberali, cattoliche popolari, regionaliste. Nessuno chiede ai socialisti - conclude - di ammainare le loro bandiere ma in societa' cosi' complesse ci vogliono anche altre culture e altre sensibilita' per conquistare la maggioranza''.

4 AGO - BERLUSCONI, CASINI? - ''Che vuole che le dica... E' agosto. Alleato mio non ti conosco...''. Il leader della Cdl Silvio Berlusconi risponde cosi' a un cronista che gli chiede un giudizio sulle dichiarazioni del leader dell'Udc Casini circa la necessita' di una nuova fase politica.

4 AGO - IL NUOVO GOVERNO: PRODI: ''In questi primi ottanta giorni non abbiamo fatto il giro del mondo ma abbiamo cominciato a fare girare l'Italia''. Lo dice Romano Prodi facendo un consuntivo del lavoro del governo nei primi mesi di legislatura. ''Senza dare ascolto agli uccelli del malaugurio - prosegue Prodi - che sin dal primo giorno ci predicevano una fine imminente''.

4 AGO - LA FINANZIARIA - Nella Finanziaria ci sara' ''l'abbattimento di cinque punti del cuneo fiscale''. Lo dice il presidente del Consiglio, Romano Prodi, che aggiunge: ''Confermo l'impegno solenne per una misura fondamentale per ridare ossigeno all'economia''.
Poi il 7 agosto aggiunge: ''Questa e' pura lotta all'evasione. Sanno che non facciamo condoni e quindi la gente e' saggia''. commentando cosi' con i giornalisti la notizia dell'aumento delle entrate nei primi sei mesi che sul raddoppio degli introiti della lotta all'evasione fiscale.

8 AGO - PRODI SULL'INDUSTRIA I INDUSTRIA? ''Naturalmente e' chiaro che ogni boccata d'ossigeno e' un fatto positivo'' dice il presidente del Consiglio, Romano Prodi, commentando il dato sull'aumento della produzione industriale di giugno. Ma - avverte Prodi - ''Una rondine non fa
primavera. C'e' da lavorare molto e soprattutto c'e' da cambiare il ritmo della crescita di produttivita' del sistema. Non prendiamo gli aggiustamenti congiunturali come un cambiamento del paese. Questo sarebbe un grandissimo errore''.

9 AGO - LEGGE ELETTORALE: - Nel giorno del suo compleanno, il presidente del Consiglio, Romano Prodi, sulla necessita' di un nuovo sistema elettorale afferma:''penso che saremo d'accordo tutti''. ''Vedo tanti pentimenti - ha aggiunto - non credo che nemmeno nel centrodestra questa instabilita' naturale che la legge elettorale voleva portare sia di gradimento''. ''Noi siamo riusciti ugualmente ad avere la maggioranza - ha detto ancora Prodi - ma tutti capiscono che e' un sistema che mette a rischio la stabilita' di un paese''.

10 AGO - CASINI, E LE ACCUSE DI TRADIMENTO. - In un'intervista a "Panorama", il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, riferendosi alle sue recenti aperture per arrivare in autunno ad accordi bipartisan tra maggioranza e opposizione, dichiara:''Nel centrodestra prevale il vecchio vizio di non disturbare il manovratore, perche' tutto va bene. Disturbare il manovratore, invece, era proprio l'obiettivo che mi proponevo. Se pensano di intimorirmi con l'evocazione dei tradimenti, vuol dire che come argomenti politici sono davvero a zero''.

12 AGOSTO - LEGGE ELETTORALE: - Clemente Mastella, ministro della giustizia e segretario dei Popolari-Udeur, frena sull'ipotesi di rivedere la legge elettorale (avanzata dal presidente del consiglio, Romano Prodi). Mastella paventa ''un accordo tra pesci grandi per mangiarsi i pesci piccoli'', ossia un accordo fra i partiti maggiori dei due poli a danno di quelli minori.

13 AGOSTO - PER IL LIBANO UN VERTICE - Il presidente del consiglio, Romano Prodi, ha presieduto la riunione con i ministri interessati (Massimo D'Alema, Francesco Rutelli, Giuliano Amato e Antonio Parisi, oltre al sottosegretario alla presidenza del consiglio Enrico Letta) per preparare le decisioni sulla partecipazione italiana alla missione in Libano decisa dall'Onu. Nell'occasione, Prodi ha parlato di ''grande occasione di coesione politica per tutto il paese''.

14 AGOSTO - MISSIONE IN LIBANO - Il presidente del consiglio, Romano Prodi, raccoglie un si' condizionato alla partecipazione italiana alla missione in Libano da alcuni dei principali esponenti dell'opposizione. Nelle telefonate al presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, a quello di An, Gianfranco Fini, ed all'ex presidente della Camera, Pierferdinando Casini, Prodi ha espresso le intenzioni del governo, ma la Cdl vuole di chiarezza sulle regole di ingaggio per i militari e sugli intenti del governo.

15 AGOSTO - MISSIONE IN LIBANO - Umberto Bossi, segretario della Lega, esprime forti perplessita' verso la partecipazione italiana alla missione in Libano, sulla quale gli altri partiti della Cdl si sono mostrati disponibili. Per Bossi, il problema e' che la missione ''costa un sacco di soldi''.

16 AGOSTO - LA FOTO DI D'ALEMA E GLI UOMINI DI HEZBOLLAH - - Esponenti dell'opposizione e della comunita' ebraica, ma anche qualcuno nella maggioranza, criticano il ministro degli esteri, Massimo D'Alema, fotografato a Beirut mentre viene preso sotto braccio dal deputato di Hezbollah Hussein Haji Hassan. Per la Farnesina, si tratta pero' di ''polemiche strumentali'' che suscitano ''solo sconcerto e risultano palesemente infondate e fuorvianti''.

17 AGOSTO - MISSIONE IN LIBANO . IL SI' DI BERLUSCONI - Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, pone due condizioni all'approvazione della partecipazione italiana alla missione in Libano: questa dovra' portare ''al disarmo delle milizie terroriste'' e i soldati italiani dovranno essere inviati nel quadro di una ''missione con obiettivi politicamente chiari e con regole d'ingaggio precise''. ''Su questa base - afferma Berlusconi in una nota - e' possibile una intesa tra maggioranza e opposizione''. L'impegno italiano per il disarmo di Hezbollah e' invece escluso dal presidente del consiglio, Romano Prodi, per il quale questo e' un problema dei libanesi (Oltre che essere estremamente rischioso).

18 AGOSTO - MISSIONE IN LIBANO: - Le commissioni riunite esteri e difesa di Camera e Senato hanno approvato una risoluzione che approva l'impegno per la partecipazione italiana alla missione in Libano. La prima parte della risoluzione e' stata approvata all'unanimita'; la seconda parte, che fa riferimento esplicito alla partecipazione italiana alla missione nell'ambito della risoluzione 1701 dell'Onu, ha registrato invece l'astensione della Lega.

21 AGOSTO - MISSIONE IN LIBANO - Alcuni giornali hanno pubblicata un'inserzione dell'Unione delle comunita' islamiche in Italia (Ucoii), che paragona il comportamento dell'esercito israeliano in LIbano a quello della Germania nazista.

25 AGOSTO - BERLUSCONI AL MEETING DI RIMINI DEI CL - Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha lanciato a Comunione e Liberazione un invito per fondare i ''Circoli della liberta''', strutture che siano la base del costruendo partito unico della Cdl. Tanti applausi ma non e' stato pero' accolto dalla dirigenza del movimento.

28 AGOSTO - MISSIONE IN LIBANO - Il consiglio dei ministri approva all'unanimita' il decreto per la partecipazione italiana alla missione dell'Onu in Libano, che prevede a regime l'impegno di 2.500 soldati e uno stanziamento di 220 milioni. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha detto di prevedere ed auspicare ''una convergenza molto ampia in Parlamento'' per la sua approvazione, ''anche per dare un sostegno ai nostri militari''.

28 AGOSTO - POLEMICHE PER IL GRANDE CENTRO - Il segretario dei Popolari-Udeur, Clemente Mastella, solleva una piccola tempesta nella Cdl affermando che, prima delle elezioni, aveva raggiunto un accordo, poi saltato, con Pierferdinando Casini perche' i due partiti si presentassero assieme al centro. Sarebbe stato poi Casini a tirarsi indietro, perche', secondo quanto riferito da Mastella, preferiva restare nella Cdl per puntare a ''fare il successore di Berlusconi''. Le rivelazioni di Mastella provocano agitazione nella Cdl (a Berlusconi viene attribuito il giudizio di ''traditore'' per
Casini), ma il portavoce dell'Udc, Michele Vietti, definisce il tutto un caso di ''panna montata''.

29 AGOSTO - PROPOSTA UNA MANOVRA FINANZIARIA DA 30 MILIARDI - Il ministro dell'economia, Tommaso Padoa Schioppa, annuncia che la manovra legata alla finanziaria sara' da 30 miliardi, e non piu' da 35, grazie ''alle maggiori entrate tributarie''. lo ha detto a Telese Terme, alla festa del Campanile dei Popolari-Udeur.

30 AGOSTO - FOLLINI E LA CDL - L'ex segretario dell'Udc, Marco Follini, sollecita il proprio partito a considerare chiusa l'esperienza della Cdl. Intervenendo ad un dibattito sul bipolarismo alla festa dei Popolari-Udeur, a Telese Terme, Follini ha criticato le attuali coalizioni ed auspicato una ristrutturazione del sistema politico attorno a quattro aree: ''una destra populista, un centro moderato, una sinistra riformista ed una sinistra antagonista.''

31 AGOSTO - LA FINANZIARIA - Il consiglio dei ministri discute sulle linee della finanziaria, illustrate dal ministro dell'economia, Tommaso Padoa Schioppa, in vista della manovra che dovra' essere varata alla fine di settembre. Per il presidente del consiglio, Romano Prodi, l'impegno e' di rimettere i conti in linea con gli impegni europei nel 2007, e nella discussione ''c'e' stata grande coesione, ma ci sono state anche posizioni diverse''.

31 AGOSTO - PRODI E LA COALIZIONE - Il presidente del consiglio, Romano Prodi, esclude di poter guidare in questa legislatura un governo espressione di una maggioranza diversa o con un programma diverso da quello dell'Unione; intervenendo alla Festa nazionale dell'Unita, a Pesaro, Prodi non ha invece escluso a priori che l'attuale maggioranza possa allargarsi ad esponenti attualmente all'opposizione.

31 AGOSTO - CONFLITTO INTERESSI - Doppia iniziativa e molte polemiche sul conflitto in interessi: la Cdl alza un fuoco di sbarramento contro l'iniziativa dei capigruppo della maggioranza, che hanno sottoscritto una proposta di riforma della legge approvata nella scorsa legislatura.

SETTEMBRE

1 SETTEMBRE - FASSINO INVOCA IL RIGORE -- Il segretario dei Ds, si schiera per una finanziaria ''di rigore'', avvertendo che altrimenti il rischio e' il ''declino'' del paese. Per contro, i sindacati ed alcuni partiti della maggioranza ritengono che, come dice il segretario del Prc, Franco Giordano, non si possono fare tagli ''tantomeno su capitoli decisivi come quelli della sanita' e delle pensioni''.

2 SETTEMBRE - CONFLITTO INTERESSI (PIAZZALE LORETO?)- Fedele Confalonieri, presidente del gruppo Mediaset di proprieta' di Silvio Berlusconi, attacca i progetti di legge sul conflitto di interessi. ''Da quello che so, il testo di legge sara' punitivo nei confronti di Mediaset'', afferma Confalonieri in un'intervista alla 'Repubblica'. ''Il piazzale Loreto di Berlusconi - secondo Confalonieri - rischia di diventare lo smantellamento delle sue televisioni''.

3 SETTEMBRE - MASTELLA E IL CONFLITTO IN INTERESSI - Il segretario dei Popolari-Udeur, Clemente Mastella, prende le distanze dall'accelerazione imposta dalla maggioranza alla revisione della legge sul conflitto di interessi. E' ''intempestivo'' - dice - affrontare oggi il problema del conflitto di interessi perche' bisogna invece perseguire il dialogo con l'opposizione. Nella stessa occasione, Mastella ha anche chiesto che le pensioni non siano oggetto di manovre legate alla finanziaria.

3 SETTEMBRE - PENSIONI, PRODI CONFERMA RIFORMA - Il presidente del consiglio, Romano Prodi, conferma che il governo intende proseguire sulla riforma delle pensioni. Intervenendo a Cernobbio (Como) agli incontri promossi dallo studio Ambrosetti, Prodi ha precisato che le decisioni saranno prese ''solo dopo amplissima discussione. Ma dobbiamo essere meno rigidi sull'eta' pensionabile''.

4 SETTEMBRE - PRODI, SULLA FINANZIARIA - - Al termine di una giornata dedicata ad incontri con gli esponenti della maggioranza e dei sindacati, il presidente del consiglio, Romano Prodi, afferma che per la fine del mese sara' pronta una manovra ''comune e condivisa'', assicurando che il governo ''non ammazzera' il paese''. Per Prodi le difficolta' vengono in particolare dai due partiti comunisti, il Prc e il Pdci, contrari ad interventi sulle pensioni ed a manovre che pesino sulla spesa sociale. Il giorno seguente, Prodi ha comunque ribadito che l'importo della manovra deve restare di 30 miliardi, respingendo cosi' le richieste di alleggerirla, o di ''spalmare'' gli effetti anche sulla finanziaria dell'anno prossimo.

5 SETTEMBRE - BERLUSCONI NON VA AL CONFRONTO CON RUTELLI - Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha rinunciato all'ultimo momento all'annunciato confronto con Rutelli in occasione della festa nazionale della Margherita, a causa di una ''tracheite''.

6 SETTEMBRE - ANCORA POLEMICHE SUL PARTITO DEMOCRATICO - La collocazione internazionale del costruendo partito democratico fa litigare i Ds, per i quali la soluzione naturale e' l'adesione alla famiglia socialista, e la Margherita, che la rifiuta. La polemica viene riaperta da un incontro a Strasburgo, fra il segretario Ds, Piero Fassino, e Martin Schulz, presidente del Pse al parlamento europeo. In un'intervista alla Repubblica, Schulz afferma di vedere con favore la costituzione del partito democratico e l'adesione al Partito del socialismo europeo, che e' pronto ad accogliere chi viene dalla Margherita a condizione che sottoscrive l'impegno a riconoscersi nel programma del Pse. Queste parole provoca la reazione di esponenti della Margherita, che accusano Schulz di ''socialismo reale''.

7 SETTEMBRE - FOLLINI, SE UDC RESTA IN CDL ME NE VADO - L'ex segretario dell'Udc Marco Follini annuncia che se il suo partito restera' nella Cdl, ''lo fara' senza di me''. Follini esclude pero' il passaggio alla maggioranza, e sostiene la necessita' di un sistema politico non piu' legato all'attuale rigido bipolarismo.

8 SETTEMBRE - ATTENTATO IN AFGHANISTAN - Esponenti del Prc, del Pdci e dei Verdi sollecitano la maggioranza a considerare la necessita' del ritiro delle truppe italiane dall'Afghanistan, dopo che quattro militari sono rimasti feriti in un attentato. L'ipotesi e' respinta dal resto della coalizione, oltre che dall'opposizione.

8 SETTEMBRE - GRATUITE CRITICHE DALL'UE - Il commissario europeo agli affari economici, il
socialista spagnolo Joaquin Almunia, ha sollecitato il governo italiano ad agire con piu' decisione sui conti pubblici. Tommaso Padoa Schioppa, ha risposto che l'Italia e' sicura di rispettare gli impegni assunti. Per Massimo D'Alema, il tono dei rilievi di Almunia e' ''sgradevole'', e il commissario avrebbe dovuto stare piu' attento ai ''pasticci che ci ha lasciato l'ineffabile professor Tremonti''

8 SETTEMBRE - BERTINOTTI, NO A RIFORMA PENSIONI - il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, esprime netta contrarieta' all'ipotesi, definita ''assurda'', di inserire nella legge finanziaria la riforma del sistema pensionistico. E ha definito ''assurdo'' anche ''proporre per tutti l'aumento dell'eta' pensionabile''.

9 SETTEMBRE - MISSIONE IN LIBANO - Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, frena sul voto favorevole della Cdl alla missione in Libano: ha sostenuto che le regole di ingaggio non rispettano piu' la nostra visione'', e che ''questa missione sta cambiando rispetto al momento in cui
noi abbiamo dato la nostra approvazione''

11 SETTEMBRE - ANNIVERSARIO DELL?ATTACCO ALLE TORRI GEMELLE - Nel quinto anniversario dell'attaco contro gli Stati Uniti dell'11 settembre, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha invitato a ''rinnovare l'impegno comune a fronteggiare la logica del terrore'', affermando che l'Italia ''si stringe ancore una volta attorno al popolo americano''. In Senato anche il
presidente Franco Marini ha detto che ''di fronte a fatti cosi' gravi ci sentiamo tutti americani, ieri come oggi''. Il discorso filo-americano e' stato molto apprezzato da vari esponenti dell'opposizione.

13 SETTEMBRE - MISSIONE LIBANO - Faccia a Faccia, alla Festa nazionale dell'Unita' a Pesaro, fra il ministro degli esteri, Massimo D'Alema, e il presidente di An, Gianfranco Fini. Al termine, entrambi i partecipanti si sono detti piu' ottimisti sulla possibilita' che la missione in Libano abbia il voto di entrambi gli schieramenti in parlamento.

17 SETTEMBRE - FASSINO, SUL PARTITO DEMOCRATICO - Il segretario dei Ds, Piero Fassino, ha chiuso la Festa nazionale dell'Unita' a Pesaro con un forte invito a procedere alla costituzione del partito democratico. Per Fassino, ''non si sta a lungo in mezzo al guado'', e ''noi indietro non vogliamo tornare''.

17 SETTEMBRE - MARONI E LA CDL - - Roberto Maroni ha annunciato che la Lega considera ''di fatto sciolto'' l'accordo politico con la Cdl, dove ''ci sono partiti che fanno l'occhiolino alla sinistra e sostengono le loro proposte''.

20 SETTEMBRE - PRODI ALL'ONU - Il presidente del consiglio, Romano Prodi, e' intervenuto all'assemblea delle Nazioni unite, a New York, negando che esista uno ''scontro di civilta''' con l'Islam e rivendicando l'impegno europeista del suo governo, la scelta per il multilateralismo e l'alleanza con gli Stati Uniti. Prodi ha poi avuto un incontro con il presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, sulla questione dello sviluppo della tecnologia nucleare, che rivendica dichiarando di volerla usare a scopi pacifici.

21 SETTEMBRE - BERLUSCONI ASPETTA LA CADUTA DEL GOVERNO - - Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, annuncia una ''opposizione severa in parlamento'', ma e' convinto che il governo Prodi possa cadere per ''implosione interna alla maggioranza''. Per contro, Berlusconi garantisce la tenuta della Cdl e garantisce ( dopo l'uscita di Maroni il giorno 17) che non la Lega ''non c'e' nessuna turbolenza''.

25 SETTEMBRE - PRODI E LA FINANZIARIA - Il presidente del consiglio, Romano Prodi conferma ai senatori dell'Ulivo le cifre della finanziaria, che dovra' essere da 30 miliardi, per poter rispettare l'impegno a riportare al 2,8 per cento il rapporto fra deficit e prodotto interno lordo.

26 SETTEMBRE - MISSIONE IN LIBANO APPROVATA - La Camera approva il decreto che finanzia la missione nel sud del Libano, con 507 voti a favore e 20 contro. Con la maggioranza hanno votato i deputati dell'Udc, di Forza Italia e di An, Solo la Lega ha votato contro. Il decreto e' quindi passato all'esame del Senato.

30 SETTEMBRE - FINANZIARIA, MANOVRA DA 33,4 MILIARDI - Al termine di giornate di tensione nella maggioranza, il governo annuncia il varo di una manovra finanziaria da 33,4 miliardi. L'approvazione del consiglio dei ministri e' arrivata dopo una discussione di due ore.

OTTOBRE

1 OTT - CASINI, CDL E'FINITA - In un'intervista al Resto del Carlino, il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini dice , senza mezzi termini, che l'esperienza della Cdl e' archiviata. ''La Casa delle liberta' - ha detto l'ex presidente della Camera - e' finita. Non l'ho detto solo io, lo hanno detto tutti. Tutti assieme pero' - ha proseguito - abbiamo il compito di tenere alte le ragioni degli elettori che non hanno votato per il centrosinistra''. Casini ha quindi riconosciuto che il centrodestra, nonostante le difficolta' della maggioranza, non e' pronto a nuove elezioni. ''Come si puo' pensare che dopo quattro mesi dalla caduta elettorale, siamo di nuovo pronti a rimetterci in piedi?

1 OTT - PRODI E LA FINANZIARA - Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, a Milano alla festa per i 100 anni della Cgil, afferma con forza:''Questa e' una finanziaria che porta allo sviluppo della giustizia sociale, che aiuta i piu' deboli e non si vergogna di farlo''. All'accusa del Centrodestra di una manovra penalizzante per il ceto medio, Prodi ha replicato: ''Dopo anni di difficolta' sara' il ceto medio a guadagnare. Ci saranno meno imposte per chi guadagna fino a 40 mila euro l'anno. Il 90% dei contribuenti, quindi, avra' un calo delle imposte''.

3 OTT - FINANZIARIA E BERLUSCONI - Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ritiene molto difficile modificare il testo della finanziaria ed annuncia una opposizione collettiva ''su tutta la linea'' ad iniziare dall'aula parlamentare per andare fino alle piazze ( "su tutta la linea" !! )

3 OTT - FINANZIARIA E : PADOA-SCHIOPPA - Il ministro dell' Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, illustrando la legge finanziaria, afferma che ''non vi e' altra via'' per lo sviluppo ''se non recuperare la produttivita' e per questo serve un nuovo patto sociale che riguardi sia il settore pubblico che quello privato''. Sul fronte dei conti pubblici dice che ''abbiamo trovato un'eredita nascosta e forse per questo piu' maligna''. ''Per la prima volta dal dopoguerra - aggiunge - la nostra economia e' in una situazione allarmante''.

4 OTT - FINANZIARIA E LE MODIFICHE - Una nota di Silvio Sircana, portavoce del presidente del Consiglio, annuncia che ''l'articolo della Finanziaria relativo al finanziamento delle missioni militari all'estero verra' ritirato''.

4 OTT - FINANZIARIA E LE MODIFICHE - Nasce il 'tavolo dei volonterosi', per modifiche 'bipartisan' alla finanziaria. Ne fanno parte Daniele Capezzone, presidente della commissione Attivita' Produttive della Camera, Paolo Messa, curatore di 'Formiche', Sandro Bondi, coordinatore nazionale azzurro, Nicola Rossi, economista di area Ds, Bruno Tabacci, ex-presidente della Commissione Attivita' Produttive della Camera, Marco Follini, ex-segretario Udc, Mauro Del Bue, esponente del Nuovo Psi, Francesco Nucara, leader del Pri, Pino Pisicchio (Idv), presidente della commissione Giustizia della Camera e Aldo Scarabosio, presidente della commissione Industria del Senato.

4 OTT - GIUSTIZIA: Il Senato approva per alzata di mano il maxi-emendamento presentato dal governo al ddl Mastella e poi approva tutto il provvedimento, con 159 si e 148 no. Il ddl Mastella, che sospende il decreto Castelli sui concorsi dei magistrati fino al 31 luglio del 2007 e modifica le norme sugli illeciti disciplinari e la riorganizzazione delle Procure, deve ora passare all'esame della Camera. Il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, esulta e parla di ''vittoria del Parlamento'', mentre il presidente del Senato, Franco Marini, si augura che lo stesso confronto con la CdL, duro ma positivo, ''possa ripetersi anche per la finanziaria''.

7 OTT - FINANZIARIA E PRODI - Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, parlando al seminario di Orvieto sul Partito democratico, dice:''E' chiaro che nella finanziaria procederemo a correzioni tecniche e ad adattamenti ma non rinunceremo assolutamente ai tre obiettivi di equita', risanamento e sviluppo''. ''Il dibattito parlamentare - assicura il presidente del Consiglio - sara' approfondito. Certo e' difficile credere all'opposizione che parla di una manovra alternativa di soli tagli visto che in cinque anni hanno fatto crescere di 90 miliardi la spesa pubblica ordinaria''.

7 OTT - PARTITO DEMOCRATICO: Il Partito democratico riceve il via libera dai gruppi dirigenti Ds e Dl nel seminario di Orvieto. Il nuovo soggetto, ha sottolineato Prodi sorridente, ''e' gia' in noi'' dopo 10 anni di comune esperienza nell'Ulivo. Ora il percorso di nascita dovra' essere ''compatibile'' con i due partiti maggiori, che con Massimo D'Alema e altri dirigenti hanno messo i paletti, visto che il partito democratico non puo' nascere a prescindere dal loro impegno. ''Non mi convince - dice D'Alema - un partito di cittadini e del leader'' e ricorda che le primarie sono state un momento straordinario, ma aggiunge: ''So che se non ci fosse stata la sezione dei Ds o il circolo della Margherita le primarie non si sarebbero potute svolgere''.

8 OTT - PARTITO DEMOCRATICO: ''La fusione non puo' avvenire in un giorno solo''. Romano Prodi e' molto soddisfatto delle conclusioni del convegno di Orvieto sul Partito democratico e precisa: ''Non dovra' essere una mia decisione, bensi' dei partiti''. Ma le difficolta' ci sono sia nei Ds sia nella Margherita.

10 OTT - LA FINANZIARIA E I TAGLI - Il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, ai rappresentanti di Comuni, Province e Comunita' montane nel corso del vertice a palazzo Chigi per concordare alcune modifiche alla Finanziaria 2007, prospetta minori tagli per 500 milioni ai Comuni, e minori tagli per 100 milioni alle Province. Padoa-Schioppa sarebbe stato perentorio nella sua proposta: "prendere o lasciare" avrebbe detto il ministro rivolto a Sindaci e Presidenti di Provincia.

10 OTT - SCONTRO CASINI E FOLLINI ''E' un amico e lo stimo. Sono certo che le nostre strade prima o poi si rincontreranno''. Pier Ferdinando Casini, al suo arrivo alla riunione del Consiglio nazionale dell'Udc, commenta cosi' le notizie secondo cui Marco Follini che si appresterebbe a lasciare il partito.

12 OTT - TV: CONSIGLIO MINISTRI APPROVA DDL GENTILONI. - BERLUSCONI, SE CI TOLGONO RETI E' BANDITISMO. ''Non ci credo, sarebbe un atto di banditismo e non sarebbe piu' una democrazia quel Paese in cui una parte politica andasse al governo e intendesse colpire l'avversario attraverso le sue aziende e le sue proprieta' private. Non ci credo''. Cosi' Silvio Berlusconi, a Campobasso per la campagna elettorale regionale, risponde a chi gli fa notare che il governo, con la riforma Gentiloni, potrebbe togliere una rete a Mediaset.

15 OTT - AN: STORACE CHIEDE CHIARIMENTO POLITICO. Francesco Storace rilancia con forza la proposta di convocazione del congresso di An e accusa Fini di non volerlo per paura di essere messo in minoranza. Ancora alludendo ad una scissione l'esponente di An ha chiarito che lui tiene all'unita' del partito, ''ma questa e' una cosa che tutti devono conquistarsi''.

17 ott - BERLUSCONI, GOVERNO E FINANZIARIA - Secondo l'ex presidente del consiglio, il centro destra deve restare compatto perche' e' possibile far cadere il governo Prodi sulla finanziaria. Berlusconi si e' detto convinto anche che il disegno di legge sul sistema televisivo del ministro Paolo Gentiloni abbia lo scopo di ''affondare'' il gruppo Mediaset, ma che non riuscira' ad essere approvato al Senato.

17 OTT - MISSIONE LIBANO: - Il Senato ha approvato definitivamente il decreto legge per la missione italiana in Libano. Ci sono stati 272 voti a favore, 15 contrari e due astenuti.

18 OTT - FOLLINI LASCIA L' UDC -Il segretario dell'Udc Marco Follini, ha deciso di lasciare il partito per fondare il movimento dell' 'Italia di mezzo'. Secondo Follini, l'Udc ha sbagliato a tenersi ''ben dentro i confini della Cdl'', invece di rimettere in discussione la configurazione della coalizione e dell'intero sistema politico bipolare. Follini, che rimane all'opposizione, ha deciso di
entrare nel gruppo misto del Senato.

19 OTT - BENEDETTO XVI - A Verona all convegno della Chiesa italiana, il Papa ha sottolineato che la Chiesa non e' un ''agente politico'' e che tocca ai laici agire su questo terreno. Inoltre ha ribadito il 'no' al riconoscimento di unioni diverse dal matrimonio, la difesa della vita dal concepimento alla fine naturale, ed ha lamentato il mancato riconoscimento della scuola cattolica.

20 OTT - CDL E LA PIAZZA - Il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, annuncia che non partecipera' alla manifestazione contro la finanziaria convocata dalla Cdl a Vicenza per il giorno seguente. Secondo Cesa, l'opposizione deve costriure ''un'alternativa al governo Prodi attraverso un percorso diverso'' da quello delle manifestazioni di piazza. Con Berlusconi annunciano la loro presenza a Vicenza Umberto Bossi e Gianfranco Fini, anche se il presidente di An afferma che ''non e' scontata'' la leadership di Berlusconi in caso di elezioni anticipate".

21 OTT - BERLUSCONI IN PIAZZA ATTACCA - - Dal palco della manifestazione di Vicenza contro la
finanziaria, Silvio Berlusconi attacca il governo (''mai come questa volta possiamo dire piove, governo ladro'', ha detto commentando le avverse condizioni atmosferiche), e tornando a criticare l'elezione di Giorgio Napolitano: ''Questi signori, che hanno vinto delle elezioni taroccate, hanno arrogantemente messo le mani sulle istituzioni: il presidente della Repubblica e' uno di loro'', ha detto Berlusconi. Per l'Udc, che non era rappresentata a Vicenza dai vertici del partito, Pierferdinando Casini ha preso le distanze, definendo Napolitano ''garante'' di tutti gli italiani, ed ''imbecilli'' i leghisti che, a Vicenza, hanno fischiato l'inno nazionale.

21 OTT - PARTITO DEMOCRATICO - Alla direzione dei Ds al progetto del partito democratico, il
segretario, Piero Fassino, ha anche lanciato un ammonimento contro il rischio di ''separazioni e scissioni''.

24 OTT -NUOVA LEGGE ELETTORALE - Un comitato presieduto dal professor Giovanni Guzzetta, ha depositato presso la Cassazione tre proposte di referendum sulla legge elettorale. La prima proposta prevede di assegnare il premio di maggioranza al partito piu' votato, e non alla coalizione come prevede la legge attuale. Per i promotori, cio' contribuirebbe a passare dal bipolarismo al bipartitismo. Una seconda proposta spinge i partiti piu' piccoli a confluire in quelli piu' grandi alzando le soglie di sbarramento al 4 per cento alla Camera e all'8 per cento al Senato. La terza proposta vuole impedire la possibilita' di candidarsi contemporaneamente in piu' circoscrizioni.

26 OTT - DECRETO FISCALE, FIDUCIA AL GOVERNO - La Camera ha approvato il decreto fiscale collegato alla finanziaria, sul quale il giorno prima era stata posta la questione di fiducia. Al termine di un dibattito che ha visto molte interruzioni e contestazioni, i voti a favore sono stati 327, quelli contrati 227. Si tratta dell'ottava questione di fiducia (di cui cinque al Senato e tre alla Camera) chiesta e ottenuta dal governo dall'inizio della legislatura.

27 OTT - BERLUSCONI E LE LARGHE INTESE - Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, definisce ''sempre valida'' l'ipotesi di un governo di larghe intese, per sostituire quello guidato da Romano Prodi e sostenuto dall'Unione con un ministero sostenuto da entrambi i poli, o comunque dalle forze principali al loro interno. La proposta, respinta dalla maggioranza, ha il consenso dell'Udc e, in termini piu' generali, di An, ma l'opposizione della Lega.

29 OTT - BERLUSCONI IN PIAZZA CONTRO IL REGIME' - Silvio Berlusconi, presidente di Forza Italia, annuncia per il 2 dicembre a Roma una grande manifestazione contro ''il regime'' e la finanziaria del governo Prodi. Alla manifestazione annunciano la loro adesione An e la Lega, ma non l'Udc; secondo l'ex presidente della Camera Pierferdinando Casini, ''non servono manifestazioni di massa per mandare via Prodi''.

NOVEMBRE

2 NOV - FINANZIARIA ANDREOTTI E LA FINANZIARIA - ''Non lo so... Vedremo come arrivera' dalla Camera. Vediamo anche se ci saranno degli emendamenti''. Il senatore a vita Giulio Andreotti, interpellato al Senato se votera' la legge finanziaria, non si sbilancia.

2 NOV - RADICALI IN LITE AL CONGRESSO. La relazione del segretario dei Radicali Italiani, Daniele Capezzone, apre il V Congresso del partito, che si svolge a Padova. Rivolto a Marco Pannella, Capezzone dice:''Guarda, Marco, che e' una sfida per me continuare a ritenere di potere e quindi volere lavorare insieme a te. E, insisto: per me la sfida e' quella di sottrarmi alle banalita', alle scontatezze e alle frette dell'attor giovane. Ma anche per te, che pure sei un gigante, esistono altre banalita', altre scontatezze, altre frette a cui spero che tu voglia e quindi possa sottrarti. Sono cazz..., sono affari tuoi, perche' io non me ne vado''.
Il 5 novembre il Congresso dei Radicali italiani elegge segretario Rita Bernardini, con 182 voti a favore 27 bianche e 24 nulle. Completano il vertice tutto al femminile il nuovo tesoriere Elisabetta Zamparutti e il nuovo presidente Maria Antonietta Coscioni.

5 NOV - LA CONDANNA A MORTE DI SADDAM - Nel giorno della sentenza che condanna a morte per impiccagione dell'ex rais iracheno Saddam Hussein, la politica italiana si schiera compatta contro la pena capitale. Con un'unica eccezione, il leghista Roberto Calderoli.

8 NOV - PRODI E LA RIFORMA DELLA COSTITUZIONE - Una riforma della Costituzione e' ''assolutamene necessaria'' perche' in Italia ''l'iter legislativo e' troppo pesante'' ed il ''problema maggiore risiede nel sistema di bicameralismo perfetto'', ma ''nell'immediato e' impossibile'' avviare questo processo perche' la riforma costituzionale ''e' stata bloccata da un referendum popolare''. Lo ha sottolineato il premier Romano Prodi in un'intervista al settimanale francese 'L'Express' nella quale ha precisato che per una riforma della Costituzione ''occorrera' attendere''.

9 NOV - STORACE CONTRO FINI - Si riaccende lo scontro interno ad Alleanza Nazionale tra Gianfranco Fini e il leader della minoranza, Francesco Storace, che torna alla carica chiedendo il congresso e le dimissioni del presidente del partito. L'ex presidente della Regione Lazio attacca il leader in un'intervista a ''Panorama'' dal titolo quanto mai esplicito: ''Caro Fini, e' ora che ti dimetti''.

12 NOV - CASINI E LE LARGHE INTESE- Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc, ai microfoni del Tg3 e' ritornato sul tema delle larghe intese: ''la possibilita' di un'imminente crisi dell'esecutivo - ha
detto Casini - ci puo' sempre essere, ma io soprattutto mi augurerei che ci fosse l'assunzione di una responsabilita' seria da parte tutte le forze che vogliono la modernizzazione dell'Italia'' e ha poi aggiunto: ''questo bipolarismo divide, ma ci sono tante persone ragionevoli dall'una e dall'altra parte, che dovrebbero assumersi la responsabilita' di modernizzare il Paese e di fare scelte su un'agenda limitata che ormai non sono piu' differibili''.

17 NOV - AN E STORACE. - Dopo giorni di schermaglie Gianfranco Fini ha deciso che Francesco Storace non fa piu' parte dell'esecutivo del partito. La goccia che fa traboccare il vaso e' l'intervista di Fini a 'Panorama', oggi in edicola, che provoca la reazione di Storace. Ma Fini reagisce replicando: non si puo' cercare, come fa Storace, ''la polemica ad ogni costo''. E fa sapere, con una nota del partito, che il suo ex collaboratore e' fuori dall'Esecutivo.

18 NOV - FINANZIARIA E FIDUCIA - Con 331 voti favorevoli e 231 contrari la Camera conferma la fiducia al governo approvando il maxiemendamento alla legge Finanziaria.

20 NOV - NAPOLITANO L'EX COMUNISTA DAL PAPA. Incontro ufficiale in Vaticano tra Benedetto XVI ed il presidente Giorgio Napolitano: la prima di un ex comunista. Il colloquio privato dura 25 minuti. Benedetto XVI si e' associato all'auspicio del presidente della Repubblica all'inizio del suo mandato: Chiesa e Stato sono chiamati entrambi a servire l'uomo. ''Ci sono, certo, - afferma Napolitano - scelte che appartengono alla sfera di decisioni dello Stato, alla responsabilita' e all'autonomia della politica. Ma avvertiamo come esigenza pressante ed essenziale il richiamo a quel fondamento etico della politica''. ''Il nostro principale assillo - ha proseguito - e' rinsaldare l'unità della Nazione e la coesione della societa' italiana: per tale compito sappiamo di poter contare, Santita', sulla Sua speciale sensibilita' e sollecitudine''.

21 NOV - BERLUSCONI LASCIA ? - ''Non ho nessuna intenzione di venire meno alle responsabilita'
che mi hanno affidato gli elettori: nessun progetto di abbandono''. Cosi' Silvio Berlusconi, smentisce quanto gli viene attribuito oggi dal quotidiano ''Libero'' in una sorta di conversazione-intervista. L'ex premier chiarisce quindi che si e' limitato a dare la sua disponibilita' ad un governo di larghe intese, senza porre condizioni personali. Secondo Berlusconi, che smentisce anche altri particolari pubblicati sul giornale, sono gli uomini della sinistra che, stanchi ormai di Prodi e convinti della necessita' di porre fine al suo governo, si stanno interrogando su chi debba assumersi la responsabilita' di farlo cadere.

25 NOV - POLEMICA TRA FINI E CASINI. Tra i due potenziali eredi della leadership del centrodestra, Gianfranco Fini e Pier Ferdinando Casini, e' scontro totale: a dividerli non e' solo la mobilitazione contro la finanziaria ma anche il giudizio sui brogli elettorali e le prospettive generali del centrodestra. Da Montecatini Gianfranco Fini attacca l'Udc accusandolo di ''infantilismo'' spiegando che per battere Prodi bisogna fare opposizione ovunque. L'ex presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, da Verona, replica a stretto giro sottolineando che la manifestazione di Roma rafforzera' Prodi nel nome dell'antiberlusconismo.

26 NOV - BERLUSCONI COLTO DA MALORE - Silvio Berlusconi e' colto da malore durante il
suo intervento dal palco del convegno organizzato da 'Il circolo dei giovani' a Montecatini. Si parla di un lieve collasso. Tornato nella sua villa di Macherio, dove viene sottoposto ai primi accertamenti, Berlusconi in serata, per precauzione, viene trasferito e trattenuto per la notte al San Raffaele di Milano. Il giorno dopo, dal reparto dell'ospedale dove e' ricoverato Berlusconi, il portavoce Paolo Bonaiuti annuncia che il presidente sta bene e assicura che malgrado il protrarsi del ricovero sara' presente alla manifestazione di piazza di Roma il 2 dicembre. Il 28 novembre il primario di terapia intensiva del San Raffaele, Alberto Zangrillo, comunica che gli esami clinici confermano che Berlusconi e' in perfetta salute e che il giorno dopo sara' dimesso dall'ospedale, cosa che puntualmente si verifica.

DICEMBRE

1 DIC - TERMINA LA MISSIONE ITALIANA IN IRAQ - Il tricolore italiano e' stato ammainato a Nassiriya, alla presenza del ministro della Difesa, Arturo Parisi. Con questo atto, e dopo circa tre anni e mezzo dal suo inizio, si conclude formalmente la missione italiana in Iraq.

2 DIC - LA MANIFESTAZIONE A ROMA CONTRO LA FINANZIARIA. Grande manifestazione di Forza Italia, An, Lega e altre formazioni minori della Cdl a Roma per protestare contro la finanziaria. Assente l'Udc che si smarca dagli alleati e organizza, sempre contro la finanziaria di Prodi, una propria manifestazione a Palermo. Tre i cortei nella capitale che raccolgono, secondo gli organizzatori, piu' di 2 milioni di persone venute da ogni parte d'Italia, circa 700 mila secondo la polizia. Prodi e' il bersaglio principale di slogan e striscioni in piazza. Il premier, tuttavia, dice di non essere preoccupato. . L'ex premier, intanto, si rivolge alla folla di Piazza San Giovanni dal palco della manifestazione: ''Vogliamo mandare a casa un governo che distrugge la fiducia dei cittadini nello stato, che spreca le risorse e riduce la liberta' di ciascuno di noi''. Nel suo discorso il presidente di FI non manca di chiedere il riconteggio di tutte le schede elettorali. Intervengono anche gli altri leader: per il presidente di An, Gianfranco Fini, chi indebolisce Berlusconi fa il gioco di Prodi e lancia un appello a essere uniti, mentre il leader della Lega, Umberto Bossi, sostiene che la gente vuole tornare a votare. I leader dell'Udc da Palermo, intanto, sottolineano che 'la Dc esce dalla subalternita'' e fanno appello a rilanciare un centro moderato.

3 DIC - PRODI E LA MANIFESTAZIONE A ROMA - ''Ma ieri veramente io ho sentito solo esprimere insulti...''. Cosi' Romano Prodi ha risposto a Bologna ai cronisti che gli hanno chiesto se il governo debba o meno tenere conto del malessere espresso nella manifestazione della Cdl a Roma. ''Noi - ha aggiunto - andiamo avanti con il nostro programma. Si vedranno i suoi frutti: non c'e' altro che da andare avanti con serenita'''.

3 DIC - BERLUSCONI E CASINI -L'ex premier avverte Casini di procedere a un rientro in tempi rapidi rifacendosi alla parabola del figliol prodigo. Altrimenti, ha avvertito: 'il vitello grasso sara' mangiato con qualcun altro'. Il giorno dopo Casini rifiuta l'allusione di Berlusconi e, in un'intervista al Tg, senza dare alcuna spiegazione, replica: ''Io non devo tornare da nessuna parte'. Intervistato da 'Otto e mezzo', poi, Casini afferma ancora: ''La Cdl non ha piu' senso: i vertici se li facciano Berlusconi, Fini e Bossi''. Il 5 dicembre il leader centrista, ospite di Ballaro', torna sulle parole dell'ex premier che si e' detto pronto ad aspettare che l'Udc torni nella Cdl a patto che lo faccia alla svelta: ''La sera della manifestazione - ha replicato Casini - Berlusconi ha detto che aspettava me per ammazzare il vitello grasso''; il giorno dopo ha dichiarato che il vitello non puo' aspettare e che io mi devo sbrigare. Io non accetto ultimatum da nessuno nemmeno da Berlusconi. Puo' rivolgersi ad altri in questo modo non a me''.

6 DIC - IL DOPO ELEZIONI E I BROGLI - La Giunta per le elezioni del Senato decide quasi all'unanimita' di ricontare le schede bianche e nulle in 7 regioni (Calabria, Campania, Lazio,
Lombardia, Puglia, Sicilia e Toscana) e di fare controlli a campione su quelle valide custodite nei tribunali. Berlusconi insiste sulla necessita' di ricontare tutte le schede, non solo le bianche e le nulle, e definisce la decisione della giunta 'un fatto positivo'. Il 14 la giunta della Camera da' il via libera al riconteggio delle schede. Alla coalizione di Prodi - si apprende il 20 dicembre - toccano 166 voti in piu'. Mentre per Berlusconi ce ne sono 11 in meno. Quindi il distacco dalla CdL, anche se di poco, aumenta: 177 voti si vanno ad aggiungere ai gia' noti 24.755. Per arrivare ad una differenza totale tra i due schieramenti di 24.932. A favore dell' Unione.

10 DIC - PRODI CONTESTATO AL MOTOR SHOW. Il presidente del Consiglio Romano Prodi e' accolto da forti contestazioni e da una bordata di fischi dagli spettatori del Motor Show di Bologna, molti dei quali gli hanno urlato 'buffone'.

10 DIC - IL DOPO ELEZIONI E I BROGLI - Il presidente di FI Silvio Berlusconi insiste e ribadisce la
convinzione che la CdL abbia vinto le elezioni. Cosi' come, prosegue l'ex premier, si sono verificate assolute irregolarita' nel voto degli italiani all'estero.

11 DIC - PRODI FISCHIATO - ' I fischi di ieri al Motor Show, secondo il segretario dei Ds, Piero Fassino, sono stati ''il frutto di un gruppo di persone organizzate''.
Al Consiglio nazionale il segretario Ds, Piero
Fassino, il giorno 13, rilancia la necessita', di un'Agenda di riforme per ''salvarsi dalla decadenza e dal declino''. Per questo, sottolinea Fassino, a partire dal nuovo anno occorre aprire ''tavoli di confronto con le parti sociali per 5 grandi priorita': pensioni, mercato del lavoro, efficienza e produttivita' delle pubbliche amministrazioni, liberalizzazioni, federalismo fiscale''. Il segretario della Quercia, inoltre, annuncia che il prossimo congresso di primavera segnera' l'avvio per il Partito democratico.

13 DIC - BERLUSCONI E CASINI - ''Per quanto riguarda Casini, aspettiamo cosa ritiene di fare: piu' che lasciare la porta aperta, la mano tesa e l'ingrassamento quotidiano del vitello, cosa possiamo fare?''. Cosi' Silvio Berlusconi, presentando il libro di Bruno Vespa, ha risposto a chi gli chiedeva quale sia il giudizio del leader dell'Udc sulla Federazione delle Liberta'. Il Cavaliere ha poi aggiunto che all'idea della Federazione Fini e Bossi sono entusiasti.

14 DIC - IL DOPO ELEZIONI E I BROGLI - La Giunta delle elezioni della Camera ha istituito il Comitato di verifica nazionale per ricontare tutte le schede bianche, nulle, contestate e valide. Secondo l'ex premier Berlusconi si tratta di un ''primo passo che va nella giusta direzione'' anche se tardivo e che portera' al ribaltamento del risultato. Il giorno dopo Prodi, replicando a Berlusconi a proposito del 'ribaltone' commenta: ''Lui fa sempre le previsioni e poi le sbaglia''.
In effeti ci sono molti dubbi. (Se come si dice le schede bianche sono state rese valide opponendo il voto, non si capisce come possano essere individuate e cambiare il risultato. E' insomma tempo perso. Non serve a nulla.

17 DIC - BERLUSCONI NEGLI USA PER IMPIANTO PACEMAKER. Il presidente di FI Silvio Berlusconi e' volato negli Stati Uniti. Il 18 si apprende che Berlusconi e' a Cleveland, in Ohio, dove e' sottoposto ad un impianto di pacemaker. L'intervento, perfettamente riuscito. Berlusconi rientra in Italia il 22.


20 DIC - NAPOLITANO INTERVIENE - C'e' il pericolo, denuncia il Capo dello Stato, rivolgendosi ad entrambi gli schieramenti, di una crisi democratica causata dalla stanchezza degli elettori per certe logiche di contrapposizione che appaiono ormai eccessive e dal condizionamento del Parlamento da parte dell'esecutivo. In altre parole, Napolitano chiede uno stop alla prassi dei maxiemendamenti che finiscono per riscrivere completamente la legge Finanziaria.

26 DIC - PANNELLA CONTRO LA CONDANNA A MORTE DI SADDAM - Marco Pannella ha iniziato lo sciopero della fame e della sete per chiedere al Governo, come ha gia' fatto al momento della prima condanna a morte del dittatore iracheno.

28 DIC - MESSAGGIO DI PRODI DI FINE ANNO - Il 2007 sara' ''un anno di svolta'', promette Romano Prodi nella conferenza stampa di fine anno. Il presidente del Consiglio rivendica il lavoro fin qui fatto e chiede a tutti, maggioranza e opposizione, ''coraggio, coesione e generosita''' per rimettere in marcia l'Italia. I due grandi obiettivi del governo, sottolinea il premier, sono la crescita e l'equita'. ''L'economia - dice - si ricomincia a svegliare dopo cinque anni di crescita zero''.

28 DIC - BERLUSCONI CONTRO PRODI - ''Addebitare ai governi precedenti le colpe e le responsabilita' delle proprie azioni e' un atteggiamento politicamente e moralmente scorretto. Lo afferma il leader dell'opposizione Silvio Berlusconi commentando le parole di Prodi nella conferenza stampa di fine anno. ''Cio' e' tanto piu' grave e inammissibile - prosegue il presidente di FI - in quanto sono sotto gli occhi di tutti gli effetti positivi dell'azione del governo che ho avuto l'onore di presiedere per un'intera legislatura, e di cui l'attuale governo beneficia grandemente''.

29 DIC - SONDAGGIO FINE ANNO - Berlusconi e Prodi sono, nel bene e nel male, al centro dei
pensieri degli italiani nel 2006 superando anche la storica vittoria ai Mondiali. La vittoria di Prodi alle elezioni e il duello televisivo tra i due leader sono le notizie piu' importanti.

31 - DIC - DISCORSO DI NAPOLITANO DI FINE ANNO - Primo messaggio di fine anno del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano agli italiani. Il discorso, di dieci cartelle, dura diciotto minuti. Tra i passaggi piu' importanti il monito ai cittadini a non allontanarsi dalla politica, un appello ai due schieramenti ad abbassare i toni e evitare un confronto politico troppo esasperato, un richiamo all'importanza del Mezzogiorno per il rilancio del Paese.

FINE ANNO 2006

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