FEBBRAIO 2000
La foto storica del mese
(Cronistoria del
mese- Testi di: GIACOMO PACINI
)
(la data dell' "ASSE"
LA
CARTOLINA RICORDO DEL MESE
>>>
(DAL MONDO E SPORT
IN FONDO AL MESE)
1 FEBBRAIO
- L'EUROPA
DA' L'ULTIMATUM A VIENNA: "NO A HAIDER NEL GOVERNO". E' una
decisione senza precedenti quella dell'UE; la presidenza di turno Portoghese
ha fatto sapere all'Austria che "qualora venga formato un governo col
FPOE (il partito di Haider): 1) non sara' piu' promosso ne' accettato alcun
contatto ufficiale a livello politico, 2) sara' negato qualunque appoggio
a candidati austriaci per posti di rilievo nelle organizzazioni internazionali,
3) gli ambasciatori austriaci nei paesi membri saranno ricevuti solo a livello
tecnico". Dopo una lunga discussione dunque, nell'ambito dell'UE e' passata
la linea dura sostenuta da Belgi e Francesi, "se va al potere un partito
xenofobo che non rispetta, ma anzi insulta i valori della famiglia europea
e' chiaro che con tale paese non si potranno avere relazioni identiche al
passato" si fa sapere dal Belgio. E TUTTAVIA A VIENNA E' ORMAI IMMINENTE
IL VARO DEL GOVERNO NERO-BLU (e curiosamente blu sono i colori di
Haider), con l'unione fra Popolari e estrema destra. Haider , appena venuto
a conoscenza del monito europeo, reagisce "siamo di fronte ad una gravissima
ingerenza che mi inorridisce, queste teste calde imparino a conoscerci e poi
a giudicarci". Piu' pacato il leader dei Popolari austriaci Schussel
"l'UE non giudichi in base ai pregiudizi" , poi conferma che ormai
l'alleanza con Haider e' cosa fatta "stiamo trattando le ultime questioni"
dice Schussel "presto stileremo il programma , ma posso garantire [e
a dire il vero e' proprio la necessita' di una simile garanzia a creare timori]
che tale programma sara' preceduto da una dichiarazione nella quale rassicureremo
sul rispetto dei diritti umani e sulla contrarieta' ad ogni forma di razzismo
e xenofobia"*** L'EFFETTO HAIDER IN ITALIA. Da piu' di un
anno la Lega ha intessuto rapporti con il leader nazionalista austriaco, che
in una recente manifestazione del Carroccio a Vicenza sali' sul palco
per salutare "Bossi e la Padania". (vedi cartolina) Il PPI attacca
"i Popolari europei sono stati fermi, Chirac e Aznar per primi, nel condannare
Haider, auspichiamo che Forza Italia faccia lo stesso e che sconfessi l'alleanza
con forze come la Lega che di Haider sono amiche". Da FI si risponde
"il PPI non deve dirci cosa fare, noi siamo in attesa di consultarci
coi Popolari Europei", per Fini "ne' il Polo ne' AN hanno niente
da spartire con Haider, anche se credo che l'UE sbagli ad ingerirsi negli
affari interni di uno stato".
2 FEBBRAIO -
AUSTRIA: FATTO L'ACCORDO POPOLARI- ESTREMA DESTRA.
Oggi il programma del nuovo Governo sara' presentato al presidente austriaco
Klestil, il quale non potra' che prenderne atto visto che la nuova coalizione
e' forte di 104 seggi su 183. Dunque, nonostante "l'ultimatum" dell'Europa
nascera' il governo col FPOE, ed anzi secondo i sondaggi i consensi verso
Haider sarebbero addirittura in crescita, molti austriaci hanno giudicato
"eccessiva" la presa di posizione europea. Schussel "vi assicuro
che non saremo contro l'Europa, saremo anzi aperti alle riforme", piu'
esplicito come suo solito Haider "si va verso un sistema aperto,
fuori dai vecchi equilibri, vogliamo un nuovo patriottismo, in questo mondo
globalizzato rischiamo di perdere le nostre radici". Prodi, presidente
della Commissione Europea , dice "al momento non ci saranno ritorsioni
contro Vienna, ma vigileremo sull'Austria, saremo guardiani dei principi di
liberta', democrazia e diritti umani". E grossi timori provengono da
Israele "l'Europa tenga gli occhi aperti, anche Hitler aveva la maggioranza
dei voti, quanto a Israele e' chiaro che non potra' avere rapporti con un
governo nel quale e' presente uno xenofobo razzista". Anche il Segretario
di Stato USA, Madeleine ALBRIGHT commenta "il monito dell'UE
verso Vienna e' stato giustissimo e pure gli USA dovranno rivedere le loro
relazioni con l'Austria. Non ci puo' essere comprensione verso chi giustifica
il nazismo". E IN ITALIA LA POLEMICA SI FA ROVENTE. D'Alema "Haider
e' una minaccia per l'Europa, e' in contrasto coi valori del trattato di Amsterdam
", poi restringe il discorso all'Italia e dice "da noi esiste una
simpatia di Bossi per Haider, il leader della Lega non ha mai fatto mistero
di indicare in Haider un modello; queste sono posizioni pericolose, se diventassero
dominanti ci allontanerebbero dall'Europa". Veltroni rincara
la dose "il silenzio di Berlusconi sulle decisioni dei popolari
europei e' eloquente, se fosse coerente romperebbe subito quell'ammucchiata
trasformistica con la Lega, non si puo' stare con chi dice che Haider
e' la sua stella polare". Immediata la replica di Berlusconi "non
mi servono le esortazioni di Veltroni per ribadire che sono contrario ad ogni
idea programma e simbolo che si richiami alle ideologie che hanno insanguinato
questo secolo. Ma Bossi non e' Haider ed io non voglio lezioni da chi governa
con Cossutta, la spia del KGB". E lo stesso Bossi contrattacca "io
non conosco Haider, in passato ho solo detto di ammirarlo perche' cercava
di cambiare le cose in Austria, la verita' e' che D'Alema sa che perdera'
e vuole sporcare la mia immagine; io vengo da una famiglia di partigiani,
ho parenti morti a Dachau, D'Alema si sciaqui la bocca prima di parlare di
me".
3 FEBBRAIO -
E' NATO IL GOVERNO HAIDER. Il leader populista in realta'
non entrera' nella compagine, ma ormai il nuovo esecutivo austriaco viene
identificato nella sua persona. A Vienna oltre 15 mila manifestanti sono scesi
in piazza contro la decisione del Presidente KLESTIL di dare il via
libera al nuovo governo. Klestil spiega "purtoppo non c'era niente da
fare, lo confesso ho la pelle d'oca, ma quali alternative avevo? Io
avrei preferito che l'FPOE avesse aspettato ad andare al Governo, accreditandosi
prima agli occhi dell'Europa come partito veramente democratico, ma non e'
stato possibile". Siamo di fronte quindi ad un caso rarissimo, e preoccupante,
di un Presidente che teme il Governo appena nato nel suo paese. HAIDER
intanto si gode il suo trionfo "e' fallita la mostruosa ingerenza dell'UE,
siamo alla svolta dopo 30 anni di immobilismo, governando la Carinzia ho fatto
vedere di essere un democratico, ma l'Europa deve tenere giu' le mani dalla
nostra politica". E SU HAIDER IL PPE SI SPACCA. L'italiano Letta,
il Ministro dell'Industria, afferma "il PPE ora va sciolto, ormai c'e'
di tutto dentro: prima l'ingresso di Berlusconi, poi il crollo della CDU,
ora l'incredibile decisione degli austriaci di allearsi con Haider, ormai
siamo un partito da rifondare", poi il Primo Ministro spagnolo AZNAR
fa sapere che i Popolari austriaci saranno esclusi dal vertice del PPE
che si aprira' domani a Madrid. Ma la CDU tedesca non ci sta "non esageriamo,
queste prese di posizione sono eccessive, giudichiamo Haider da come governa";
Francesi e Belgi ribattono "e' giusto sospendere gli Austriaci".
IN ITALIA INTANTO SCOPPIA IL CASO-FRIULI. La Lega ha presentato in consiglio
regionale del Friuli una mozione che esprime "solidarieta' all'Austria
ricattata dal governo dell'UE, Haider non ha mai messo in discussione i confini
e l'autorita' del nostro paese, anzi con lui abbiamo da sempre buoni rapporti".
Sono parole che trovano il pieno appoggio del Polo. VELTRONI attacca
"Berlusconi sconfessi quello che e' avvenuto in Friuli, esca dall'ambiguita'
e dica finalmente quello che pensa", e Castagnetti ribadisce "il
leader di FI e' in linea con quanto deciso dal PPE? Allora sconfessi i suoi
in Friuli" . Da FI si risponde "fate solo propaganda, voi ci volete
accostare ad Haider solo perche' avete paura di perdere". Nel centrosinistra
intanto l'unica voce dissonante e' quella del sindaco di Trieste Illy, che
dice "da governatore della Carinzia Haider non ha fatto nulla di antidemocratico,
percio' credo che sia davvero meglio aspettare prima di giudicarlo".
4 FEBBRAIO -
7 REFERENDUM AMMESSI, 14 BOCCIATI. E' giunto l'atteso
verdetto della Consulta sull'ammissibilita' dei referendum . Questi i 7 quesiti
sui quali voteremo 1)sull'abolizione della quota proporzionale 2)sull'abolizione
del finanziamento ai partiti 3)sulla decisione di sottrarre alla politica
le nomine del CSM 4)sulla separazione della carriere fra PM e giudici 5)sulla
proibizione di incarichi extragiudiziari ai magistrati 6)sull'abolizione dell'articolo
18 dello Statuto del lavoratori 7)sull'abolizione delle trattenute in busta
paga che gli enti previdenziali fanno a favore dei sindacati. E questi ultimi
due sono i soli ammessi dei cosiddetti "referendum sociali" sui
quali accesa era stata la disputa fra le forze politiche; respinti quelli
sulla liberalizzazione del collocamento, sull'abolizone del monopolio Inail
e sull'abolizione dei vincoli sui contratti di lavoro Part time. Nei primi
commenti delle forze politiche si esprime cautela , D'Alema "dei referendum
dobbiamo cogliere la spinta propositiva, anche se le riforme le fa il Parlamento",
Fini "siamo felici dell'ammissione dei nostri quesiti sul proporzionale
e sul finanziamento ai partiti, adesso penseremo alle elezioni del 16 aprile,
poi ai referendum". E' invece dura la reazione di Pannella "ce ne
hanno bocciati 13; non e' Vienna [riferimento al caso Haider] l'infamia d'Europa,
ma Roma. Adesso il popolo italiano scelga se vivere da servo o morire per
la liberta'". *** PAR CONDICIO, PRIMO SI ALLA CAMERA. E' in via
di approvazione la legge che introduce criteri di parita' assoluta negli spot
televisivi; oggi ha passato l' esame della Camera, adesso manca il si del
Senato, dopodiche' Ciampi apporra' la sua firma e la legge diventera' esecutiva.
*** PIROTECNICO IL DIBATTITO A MONTECITORIO. Duro scontro fra maggioranza
e opposizione, in un clima gia' avvelenato dal caso Haider. Fini "avete
perso le Europee e vi siete ricordati della Par Condicio, la avete usata come
capro espiatorio per la sconfitta, questa legge e' solo il vostro riflesso
incondizionato per la sconfitta di Bologna." Berlusconi, su un tema a
lui cosi' caro, sfodera tutti i suoi cavalli di battaglia "oggi, qui
in quest'aula se ne va un pezzo di liberta', ma sappiate che noi ci batteremo
con ogni mezzo contro una tale legge liberticida, contro la deriva di questo
regime illiberale e autoritario". Mussi nel suo intervento ironizza "ovunque
in Europa sono in vigore le leggi che abbiamo approvato oggi, forse in
Francia, Spagna, Germania e Inghilterra sono andati nottetempo al potere i
bolscevichi?" e poi diretto a Berlusconi "ma come? proprio lei che
impersona il piu' colossale concentrato di potere economico finanziario mediatico
e politico che si sia mai visto viene a parlare di privazione della liberta'?
Toto' direbbe : ma ci faccia il piacere!".
5 FEBBRAIO -
PANNELLA RIAPRE IL DIALOGO CON BERLUSCONI - Prima un nuovo attacco alla
Consulta "non ci fermeranno, la Corte Costituzionale e' come quella di
Versailles: serve il sovrano, ma noi abbiamo in cantiere altri 30 referendum.",
poi il leader radicale si rivolge a Berlusconi "Silvio", dice Pannella
"esprimiti a favore dei referendum, conquistiamo insieme le regioni e
ripartiamo per una vera campagna referendaria ed una rivoluzione liberale".
Ma da FI si risponde con freddezza "di un'intesa sui referendum ne discuteremo
piu' avanti". *** BASSOLINO SI CANDIDA ALLA REGIONE CAMPANIA. Con una
decisione a sorpresa, giunta dopo numerosi solleciti ed altrettanti rifiuti,
Bassolino annuncia "mi dimetto da Sindaco di Napoli, saro' io il candidato
del centrosinistra in Campania". Da tempo la maggioranze chiedeva la
sua candidatura in una regione che , specie alla luce del patto Bossi-Polo
al Nord, assume una grande importanza strategica. *** ESTERI. AUSTRIA.
HA GIURATO IL GOVERNO NERO-BLU Grande tensione fuori dal Parlamento, migliaia
di manifestanti hanno protestato per ore contro il nuovo Governo e si sono
avuti duri scontri con la polizia. Il Presidente Klestil, visibilmente imbarazzato
e corrucciato, prova a rassicurare "Haider rispettera' la democrazia,
ve lo garantisco".
6 FEBBRAIO -
HAIDER CONTINUA A FAR DISCUTERE LA POLITICA ITALIANA
Bossi afferma "il Governo che e' nato in Austria e' il segno del cambiamento
e Haider e' l'emblema del crollo del consociativismo in Europa, i grandi poteri
che credevano di poter dominare cominciano a perdere, presto sara' cosi' anche
in Italia". I DS rispondono "e' evidente che questa destra rischia
di farci finire fuori dall'Europa" . Nel Polo non si nasconde un
certo malumore per quanto detto da Bossi, per CASINI "se e'
vero che l'Europa ha esagerato, Bossi la deve comunque finire di scimmiottare
Haider verso il quale la condanna deve essere netta, per favore non facciamo
diventare il Polo un'armata brancaleone altrimenti con Bossi rompiamo subito".
Interviene allora Berlusconi "ribadisco che il mio no al razzismo e'
netto, ma il PPE che giustamente condanna Haider e i popolari austriaci, condanni
pure quelli italiani che stanno alleati con Cossutta e con gente che si dichiara
fiera di essere comunista e che ha tenuto rapporti di ogni tipo con una potenza
, l'URSS, che ha praticato una ideologia di morte e terrore". Dura la
risposta dei cossuttiani "il PCI e i comunisti sono sempre stati a difesa
della liberta', nessuna lezione da un uomo come Berlusconi", mentre per
il segretario del PPI Castagnetti "Berlusconi la deve finire di scambiare
la realta' con la fantasia, impari la storia ed anche, soggiungo, un pizzico
di educazione". *** RIESPLODE L'EMERGENZA CRIMINALITA'. Un killer condannato
per 7 omicidi, ed oggi in semiliberta', ha seminato il terrore a Milano sparando
a due agenti e asserragliandosi con tre ostaggi in un hotel per poi arrendersi
alla polizia. Nascono nuove polemiche sui permessi ai detenuti, per AN "la
legge Gozzini va rivista e subito, la sinistra e' incapace di tutelare l'ordine".
Per il Ministro Bianco "quello che e' successo a Milano e' vergognoso,
dobbiamo correre ai ripari, a giorni emetteremo nuove norme contro le scarcerazioni
facili". *** ESTERI. CECENIA. L'ORDINE REGNA A GROZNY. Trappola mortale
dei russi ai guerriglieri ceceni. Un'ufficiale infiltrato ha finto di offrire
una via di fuga ai ribelli facendoli finire sopra un campo minato. I morti
sono centinaia e il loro stesso capo, Basaev ,secondo fonti cecene avrebbe
perso una gamba. Le truppe russe sono poi riuscite ad entrare in forza nella
capitale cecena, Grozny, ormai ridotta ad un ammasso informe di macerie e
a piantare una bandiera su cio' che resta del palazzo del Governo. Ad un mese
dalle presidenziali, Putin, vede dunque trionfare la sua linea di fermezza;
i sondaggi lo danno oltre il 50%.
7
FEBBRAIO - PANNELLA: NUOVO APPELLO A
BERLUSCONI. "Caro Silvio, torna allo spirito del '94, altrimenti
sara' tutto inutile, lascia il piano mussolinista di un fascio di forze
create intorno al vuoto politico. Devi decidere: o con noi oppure coi
ribaltonisti Bossi e Buttiglione.". Stavolta risponde lo stesso BERLUSCONI
"un accordo coi radicali e' auspicabile" dice il leader del
Polo "entrambi vogliamo una rivoluzione liberale, percio' non possiamo
dividerci e rischiare di consegnare il paese alla sinistra, quella sinistra
che non cambia mai e che sta al potere solo grazie al mercimonio delle poltrone
e che oggi vuole imbavagliare il nostro diritto di propaganda". Poi aggiunge
"vedete, e' assurdo prendersela con gli spot, essi sono fondamentali,
ai partiti lo spot serve come serve alla Coca-Cola; togliete gli spot alla
Coca-Cola e vedrete che subito ne scendera' il consumo". *** ESTERI.
HAIDER TUONA CONTRO "I TRADITORI". "Voglio sapere chi c'e'
dietro l'ultimatum che l'UE ha lanciato contro l'Austria, voglio sapere se
dietro ci sono i Socialdemocratici di Klima [l'ex cancelliere], perche' se
cosi' fosse io voglio subito una commissione d'inchiesta che lo indaghi per
alto tradimento, tutti i traditori devono essere messi sotto inchiesta".
Poi una dichiarazione apparentemente conciliante "nel nuovo Governo chiameremo
a rendere conto quelle aziende austriache che nella guerra hanno sfruttato
il lavoro coatto", per poi precisare "guai a dimenticarsi pero'
degli austriaci fatti prigionieri dai russi, inoltre io credo sia giusto risarcire
gli ebrei perseguitati, ma nessuno deve dimenticarsi di tutti quei tedeschi
espulsi a forza dai Sudeti alla fine della guerra" ed infine "io
non credo si possano condannare collettivamente le SS, la responsabilita'
e' degli individui non dell'intero corpo delle WAFFEN SS". E GLI
USA ESPRIMONO "PREOCCUPAZIONE". La Albright fa sapere che "il
nostro ambasciatore a Vienna sara' richiamato in patria per consultazioni,
per adesso limiteremo i contatti col governo Austriaco, poi vedremo se saranno
necessari altri provvedimenti,ripeto, non ci puo' essere indulgenza per chi
non condanna il nazismo".
8
FEBBRAIO - STRAPPO NEL TRIFOGLIO. Boselli
divorzia da Cossiga. Il Consiglio nazionale dello SDI con 286 si e un
astenuto sancisce la rottura del rapporto con Cossiga dopo i suoi duri attacchi
al Governo e il suo riavvicinamento a Berlusconi. Boselli "noi siamo
critici con D'Alema, ma un partito socialista non puo' finire a destra e nemmeno
consentire ad un ex DC quello che in passato non e' riuscito neppure al PCI,
ovvero dividere i socialisti". Cossiga "mi dolgo di questa scelta,
ma l'idea del Trifoglio non muore, purtroppo devo constatare che Boselli sta
chinando il capo all'altare del centrosinistra" *** ESTERI. SERBIA: ALTRO
OMICIDIO ECCELLENTE. Il Ministro della Difesa Bulatovic e' stato falciato
da una raffica di mitra mentre si trovava in un ristorante. Bulatovic era
considerato un fedelissimo di Milosevic. Un mese dopo l'omicidio di Arkan,
dunque, un'altra morte oscura in Serbia. Belgrado parla di "terrorismo",
ma anche stavolta le cause del delitto sono ,e probabilmente resteranno, misteriose.
*** INTANTO LA CROAZIA SANCISCE LA SUA SVOLTA. Potrebbe essere l'addio definitivo
all'era del nazionalismo; Mesic (gia' oppositore di Tudjman e ultimo capo
di stato della Jugoslavia unita) e' stato eletto nuovo presidente croato.
TENSIONE IN MEDIO ORIENTE. Le milizie islamiche degli Hezbollah libanesi uccidono
il vicecomandante dell'armata israeliana del Libano meridionale. Israele fa
cosi' sapere che "un fatto di tale gravita' non restera' impunito, la
risposta sara' durissima". Tutto cio' rischia di essere un grave stop
al processo di pace: da tempo Israele medita di ritirarsi dal Libano del sud
occupato nel 1978, ma chiede che cio' avvenga senza alcuna interfernza degli
Hezbollah (da sempre sostenuti da Damasco).
9 FEBBRAIO -
BERLUSCONI "CON LA PAR CONDICIO LE PROSSIME
ELEZIONI SARANNO ILLEGITTIME". ED E' BUFERA. Si alza il tono della
polemica fra i Poli, e la Par Condicio e' ancora l'oggetto del contendere.
All'ora di colazione dai microfoni di Radio Anchi'io Berlusconi parte all'attacco
"le prossime elezioni regionali saranno illegittime, non saranno
libere, non saranno democratiche. Con la carenza di comunicazione politica
che ci hanno imposto i risultati saranno inaccettabili, stravolti, falsati."
. Ed aggiunge "la sinistra ha occupato la RAI e ormai a Mediaset restano
solo le isole di Fede e Liguori, la Par Condicio nasce nel liquido amniotico
di menzogna dei post-comunisti, di quell'oligarchia fattasi regime. Ma
volete un altro esempio? Sono stato costretto a vendere la Standa perche'
non ci davano piu' permessi per ingrandirsi". DURA LA REAZIONE DELLA
MAGGIORANZA. Veltroni "non c'e' paragone in passato con quanto detto
oggi da Berlusconi, si e' superato ogni limite, resta solo preoccupazione
e sorpresa per una totale perdita di responsabilita' e di controllo delle
parole". Per il Capogruppo al Senato dei DS, Angius "devono intervenire
i Presidenti di Camera e Senato, quello di Berlusconi e' l'attacco piu' grave
che un leader politico abbia mai portato contro il Parlamento e le regole
costituzionali della democrazia". Immediata la controreplica di FI "nessuna
lezione dai comunisti", per La Loggia "Berlusconi ha ragione
da vendere". Ma nel Polo emerge un certo imbarazzo, mentre per Fini
"la sinistra e' al solito bravissima a creare campagne demagogiche e
sconclusionate", Casini afferma che "le severe e giuste critiche
alla Par Condicio non devono diventare un attacco alle istituzioni".
Poi, dopo che l'intera maggioranza emette un comunicato in cui considera "inaudite
e gravissime le dichiarazioni di Berlusconi", all'ora di pranzo
arriva un comunicato del Cavaliere che dice "io non ho mai messo in dubbio
ne' mai sognato di farlo la legalita' delle prossime elezioni al cui verdetto
mi inchinero', ma ho voluto dire che il risultato sara' moralmente,
ma solo moralmente, illegittimo." MA LA POLEMICA NON SI ATTENUA. Per
Veltroni "un uomo politico che fa tali bruschi cambi di marcia che dice
parole sulla base della rabbia per poi rimangiarsele da' il senso che si e'
persa la misura". E Di Pietro "Berlusconi e' il solito imbroglione
politico". Ma Pisanu ribadisce "la sinistra non si smentisce mai,
si attacca a tutto pur di creare delle sceneggiate, basta pensare al caso
delle monetine a Castagnetti". In serata poi i presidenti di Camera e
Senato provano a chiudere il caso. Mancino "liberiamo il dibattito fra
i partiti da espressioni rimaste estranee almeno finora alla politica di un
paese democratico", e Violante "le critiche sono legittime, ma occorre
rispetto per ogni parte politica che si battera' alle prossime elezioni; elezioni
che " conclude Violante "in Italia sono sempre state libere dalla
caduta del fascismo". *** ECONOMIA. ANCORA RECORD A PIAZZA AFFARI. Il
Mib-Tel tocca il suo massimo storico con un +3,2%. A "tirare" sono
stati i ritorni di fiamma per titoli come l'ENI e Fiat (grazie anche a insistenti
voci su future alleanze internazionali). E sempre alla ribalta i titoli tecnologici;
Tiscali, azienda quotata da meno di quattro mesi e' arrivata ad una capitalizzazione
di 13,998 miliardi di Euro, valore incredibile se si pensa che la stessa Fiat
capitalizza 14,225 miliardi di Euro. **** ESTERI. ISRAELE ATTACCA HEZBOLLAH.
E' giunta la reazione ai pesanti attachi delle milizie islamiche ; missili
israeliani hanno distrutto tre centrali elettriche e colpito duramente le
basi dei guerriglieri. Scende di nuovo il gelo fra Israele e Siria.
CONTINUA
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