Cronologia - FINO AL 2001 E...RITORNO
GUERRA CIVILE IN JUGOSLAVIAChi contro chi | In una societ� gravemente disgregata come quella jugoslava degli anni
'90, in cui i nazionalismi e gli odi etnici ebbero la meglio sulla ragione e sulla
solidariet�, la guerra jugoslava fu (ma il conflitto � ancora aperto su altri fronti)
una guerra di tutti contro tutti che coinvolse sia le etnie che le fedi religiose:
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LA SITUAZIONE |
Dopo la morte del maresciallo Tito (1980) la coesione della federazione jugoslava cominci� ad incrinarsi e il declino dei regimi comunisti nel resto dellEuropa orientale favor� le pressioni per una maggiore democrazia e autonomia. Nel 1990 la Jugoslavia abbandonava il sistema di potere monopartitico e il suo particolare socialismo autogestito. Di l� a poco fattori interni ed esterni portarono alla disgregazione; una dopo l'altra, Slovenia, Croazia, Macedonia e Bosnia-Erzegovina (1991-1992), che male avevano sopportato il predominio serbo, si dichiararono indipendenti. La separazione fu pacifica per la Slovenia e la Macedonia ma avvenne solo dopo una guerra feroce per la Croazia e si trasform� in un dramma per la Bosnia dove l'estremo frazionamento etnico e religioso aliment� una sanguinosa guerra civile che nessun accordo e neppure l'intervento dell'Onu riuscivano a fermare. Soltanto nel 1995 veniva raggiunto un precario equilibrio tutelato dalla massiccia presenza militare dei paesi della Nato. In ogni caso il compromesso che garantiva l'integrit� territoriale della Bosnia non poteva cancellare rancori e desideri di vendetta provocati da una guerra intestina che lasciava dietro di s� decine di migliaia di morti ed efferatezze di ogni genere. Ancora oggi, 1998, l'area non pu� essere considerata n� pacificata n� stabilizzata. Dopo la guerra serbo-croata e la guerra civile bosniaca, che potremmo considerare la terza e la quarta guerra balcanica, oggi sembra profilarsi una guerra serbo-albanese per il possesso del Kosovo (sarebbe la quinta guerra dei Balcani in questo secolo!) |
LE TAPPE DELLA GUERRA CIVILE |
1980 | Il Kosovo, provincia serba ma abitata da una popolazione in maggioranza albanese, rivendica lindipendenza dalla federazione jugoslava per poter riunirsi all'Albania, ma la Serbia risponde con violente oppressioni e si impone come potenza egemone, la sola capace di garantire lunit� della federazione jugoslava. |
1991 | La Slovenia, repubblica etnicamente omogenea, dichiara unilateralmente la propria indipendenza. Di fronte al sollecito riconoscimento del nuovo stato da parte della comunit� internazionale (il primo a riconoscere la nuova repubblica fu lo Stato del Vaticano) la Serbia accetta il fatto compiuto. |
1991, giugno | Nello stesso giorno anche la Croazia dichiarava unilateralmente la propria indipendenza. Ma la Croazia non era etnicamente omogenea e larmata serba intervenne a fianco della minoranza serba del paese che aveva proclamato fondato uno stato serbo indipendente dalla repubblica croata. La guerra si concluse, dopo violentissimi scontri e disumani episodi di �pulizia etnica�, con il riconoscimento dell'indipendenza della Croazia e l'espulsione della popolazione serba di Croazia. |
1992-94 | Terminata in Croazia, la guerra si sposta nella Bosnia-Erzegovina. Nel mese di marzo i musulmani di Bosnia, etnia di poco maggioritaria nella regione, proclamarono l'indipendenza. Dopo il referendum sullindipendenza, i serbi proclamano a loro volta la Repubblica del Popolo Serbo di Bosnia-Erzegovina dando inizio a una feroce guerra civile che oppose le milizie serbe a quelle mussulmane e croate. Lassedio di Sarajevo da parte dellesercito serbo divent� il simbolo di una guerra atroce e per certi versi assurda, nella quale il maggior numero delle vittime si cont� fra i civili. Fu la pi� crudele delle guerre civili, nel corso della quale serbi, croati e musulmani di Bosnia tentarono di eliminare qualsiasi presenza estranea nelle zone in cui prevaleva la propria etnia. Ogni mezzo fu ritenudo valido: violenze fisiche sulle persone, distruzione di villaggi, espulsione oltre confine e internamento in campi di concentramento delle popolazioni. |
1995 | Gli sforzi della diplomazia internazionale ottengono che i contendenti firmino la pace a Parigi. Tuttavia non fu possibile fare accettare alle parti in lotta una sistemazione definitiva dell'area; in verit� si tratt� piuttosto di un precario equilibrio tutelato dalla massiccia presenza militare dei paesi della Nato. l'accordo di pace era stato stabilito a Dayton, in Ohio (Stati Uniti d'America), tra i rappresentanti politici della Repubblica Federale di Jugoslavia, comprendente le repubbliche di Serbia e di Montenegro, e quelli della Bosnia e della Croazia. Il compromesso garantiva lintegrit� territoriale della Bosnia ma non poteva cancellare rancori e desideri di vendetta provocati da una guerra intestina che lasciava dentro di s� decine di migliaia di morti e crudelt� di ogni genere. La Bosnia fu suddivisa in due parti (una amministrata dai Serbi, laltra dai musulmani) ma le diverse etnie avrebbero formato una confederazione con capitale Sarajevo. |
La guerra civile jugoslava, ispirata al principio della
"pulizia etnica" cio� allo sterminio degli avversari, � stata la pi�
sanguinosa e disumana: milioni di persone sono state uccise e orrendamente mutilate,
milioni di donne sono state stuprate e violentate, migliaia sono stati deportati in campi
di concentramento, a milioni hanno dovuto abbandonare le case e le propriet�.
Neanche da questa guerra impareremo qualcosa?