ANNO 1976 - MESE DI AGOSTO

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Politica di agosto. Si ha fretta di andare in vacanza. Ma il punto cruciale sono le richieste dei comunisti per assicurare un appoggio sia pure indiretto al governo.
ZACCAGNINI interpella i leader del suo partito: la decisione finale sar� alla fine presa dalla direzione.

6 AGOSTO - ANDREOTTI ha messo insieme un altro monocolore. Sale al Colle con la sua lista, dove i cambiamenti rispetto al precedente governo di Moro, sono pochi. Ma troviamo questa volta CIRIACO DE MITA alla Cassa del mezzogiorno (c'era prima Andreotti) , FORLANI agli esteri (c'era prima Rumor), PANDOLFI alle finanze, COLOMBO alle poste (era prima al tesoro),  TINA ANSELMI al lavoro, e qualche nome meno noto in alcuni ministeri minori, tutto il resto rimane immutato.
11 AGOSTO - Alla Camera Andreotti ottiene la fiducia con 258 s� (DC e SVP), 40 no (MSI, DP, PR), 303 astensioni 8 PCI, PSI, PRI,, PSDI, PLI). Non � una fiducia, ma quello che d'ora in avanti si chiamer� della "non sfiducia". Una invenzione tutta italiana, dove non viene tradita la vocazione alla politica machiavellica.

9 AGOSTO - Grosso dispiacere nell'ambiente vaticano per non essere riuscita la DC,  partito cattolico, a contenere il successo strepitoso dei comunisti nella citt� simbolo della cristianit�. Le responsabilit� si fanno cadere tutte su Moro con le sue aperture a sinistra. Roma dunque elegge con i voti del PCI del PSI e del PSDI il primo sindaco non democristiano: GIULIO CARLO ARGAN, un consigliere indipendente nelle file del PCI.

FINE AGOSTO

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