ANNO 1972 - (
provvisorio)Il primo numero della rivista femminista.
Vedi FEMMINISMO 1972
CULTURA E COSTUME
(in costruzione)
*** FILM - Esce, regista BERNARDO BERTOLUCCI, Ultimo tango a Parigi. E' subito sequestrato per oltraggio al pudore per le inconsuete prestazioni erotiche con il burro dei due protagonisti, MARLON BRANDO e MARIA SCHNEIDER. In effetti il film non scandalizzò per nulla il pubblico. Chi scrive era presente alla prima assoluta in Italia, un test fatto a Porretta Terme, un piccolo centro di provincia sulla Porrettana bolognese, che reagì in sala molto divertito, ma nessuno si scandalizzò. Del resto il pubblico italiano non era costretto a vederlo. In Italia funzionavano già alcuni cinema a luci rosse e la stampa erotica era già diventata un consumo di massa. Non la pensavano così i censori che sul film si accaniranno per anni, fino al punto di fare il processo alle streghe, e condannando la pellicola - con la citazione-sentenza - "Sia messo al rogo". Una espressione di medievale memoria, pronunciata negli anni 1970!
Il film non era un hardcore, ma parlava della solitudine e della distanza fra i sessi dentro una società ipocrita. I due protagonisti si incontrano ed evitando di conoscersi persino per nome, concludono uno spregiudicato accordo per un estemporaneo rapporto soltanto fisico, poi l'uomo convinto di poter ricominciare una nuova vita dopo questa esperienza dove vive velatamente momenti di romanticismo intenso, va incontro soltanto a una tragica illusione. La stupenda fotografia, il tema musicale, la regia di Bertolucci, l'interpretazione di M. Brando, ci donano un opera indimenticabile, mai invecchiata. (*** stelle) -*** FILM - Gira invece SALVATORE SAMPERI, il film Malizia con LAURA ANTONELLI. Dopo il successo (limitato per il sequestro, ma diventato famoso per le polemiche) di Ultimo tango a Parigi, si tenta in Italia l'operazione di girare un film di cassetta con il filone dell'erotismo, dove l'ingrediente principale risulterà però essere solo il voyeurismo. Nessun spunto di carattere sociale, ma si accenna nel film solo al tormento di un adolescente davanti a un bel corpo femminile che elargisce tanta sensualità e disponibilità. Gli spettatori furono molti, gli incassi strepitosi, ma il film non aveva nessun contenuto. Sarà solo il capostipite di un filone erotico all'italiana, di durata breve. Si tentò infatti di bissare il successo con un seguito, con gli stessi attori e quasi la stessa trama (Malizia 2000) ma fu un clamoroso fallimento, gli italiani sono curiosi, ma poi si s-malizia-no subito. (0 stelle)
*** FILM - Esce sugli schermi Mimi metallurgico ferito nell'onore di LINA WERTMULLER che coglie il suo primo grande successo come regista con un film interpretato da GIANCARLO GIANNINI e MARIANGELA MELATO che pur grottescamente trasformano la storia di vari spunti sociologici molto seri ma anche molto divertenti. La storia ha come sfondo la Torino metallurgica, con il solito emigrante siciliano che si trasforma in un curioso militante di sinistra, ma che non rinuncia alla sua indole quando diventerà un corriere mafioso, né rinuncia al permissivismo continentale quando inizia con la sua egocentrica seduzione di maschio siciliano a conoscere la trasgressione cornificando la moglie e dividendosi tra questa e l'amante. (** stelle)
*** FILM - Esce nelle sale, regista ELIO PETRI, La classe operaia va in paradiso. Una grande interpretazione di GIAN MARIA VOLONTE' (Lulù, l'operaio comunista) e MARIANGELA MELATO. Il film nel clima italiano delle rivendicazioni sindacali, polemiche sul capitalismo, alienazioni della catena di montaggio e del cottimo, scioperi a oltranza, critica sulla cultura di massa, odio per i crumiri del lavoro e gli agnostici delle lotte politico-sociali, sembrò un'ironia a questi temi. La storia è quella di uno stacanovista della catena di montaggio che critica e rifiuta il sindacato come interlocutore ai suoi personali problemi, fino a quando dopo un incidente sul lavoro in una mano, si trasforma, ed è lui a fare l'estremista e a guidare gli scioperi a oltranza. Licenziato, chiede soccorso proprio al sindacato, poi riassunto, cambia ancora atteggiamento e si ritrova nuovamente nella catena di montaggio a fare lo sfruttato senza rendersene conto. Lulù insomma diventa alla fine una caricatura dell'operaio, che non fu per nulla gradito dalla sinistra. A distanza di anni, e dopo gli eventi, anche se non è cinema politico, rimane indubbiamente un film che focalizza, anche se lo ironizza, molto bene il problema delle lotte sindacali e la filosofia di alcuni italiani agnostici degli Anni Settanta. E' storia anche questa. (** stelle)
*** FILM - Esce il film di FRANCESCO ROSI, Il caso Mattei. Più che un film è una grande inchiesta sulla "misteriosa" morte del presidente dell'ENI, caduto col suo aereo all'indomani di importanti accordi petroliferi con i Paesi arabi e algerini che volevano svincolarsi dalle "sette sorelle" angloamericane. Ci sono infatti inserti televisivi, testimonianze dirette, interventi di giornalisti con le varie ipotesi della sua morte. Una lunga carrellata per ricostruire il "mistero", partendo dal momento in cui Mattei costruisce la sua folgorante carriera di spregiudicato manager dentro il mondo politico e imprenditoriale italiano; poi, diventato potente, inizia a dar fastidio a molti. Inizia una battaglia personale, svincolandosi dagli "equilibri" costruiti dai politici, trattandoli questi come subalterni, o peggio usandoli. Famosa la sua frase "Io i politici li uso come i taxi: salgo, li utilizzo, faccio la corsa, scendo, pago". - A interpretarlo troviamo GIAN MARIA VOLONTE', che enfatizza il carattere battagliero di Mattei, anche se non era per nulla così. (*** stelle)
*** FILM - Girato nel '71, arriva in Italia nella corrente stagione, dalla Cina, un film di grande successo: Dalla Cina con furore. E' l'inizio di un nuovo filone del tutto sconosciuto in occidente: quello dove sono presenti le arti marziali. Nel film citato, nella trama, sono in evidenza, due scuole antagoniste che si affrontano: quella cinese contro quella giapponese. Protagonista assoluto e vincente con la prima, troviamo il leggendario BRUCE LEE. (** stelle).
*** FILM - Proseguendo la stagione invernale precedente prosegue in gennaio il film di FRANCO ZEFFIRELLI, Fratello sole, fratello luna E la storia del poverello di Assisi, San Francesco. Bella la sceneggiatura, la fotografia, un po' meno la storia, dov'è assente la leggendaria mitezza e santità del personaggio, reso qui un po' troppo hippie. (* stella).
*** TEATRO - DARIO FO e FRANCA RAME mettono in scena Morte accidentale di un anarchico. Il protagonista, il commissario Cavalcioni, abbinato al titolo, ripropone la vicenda del Commissario Calabresi e la presunta colpevolezza sulla morte dell'anarchico Pinelli. La rappresentazione entra quindi a far parte di quel clima rovente dove i colpevolisti stanno massacrando il commissario con le accuse più infamanti, a mezzo stampa, nelle manifestazioni, con i manifesti. La campagna ha il suo esito tragico il 17 maggio, con l'assassinio di Calabresi. Molti in seguito riconosceranno essere stata questa una campagna infame. Ma dopo anni, quando un pentito si accuserà di essere stato lui l'esecutore dell'omicidio e farà i nomi degli organizzatori e mandanti, lo stesso FO, nel 1998 metterà in scena una ironica commedia con protagonista questo pentito dove vi appare come un mitomane, o un addestrato dagli inquirenti.
*** MUSICA LEGGERA- Al Festival di San Remo vince la canzone di NICOLA DI BARI I giorni dell' arcobaleno, mentre PEPPINO GAGLIARDI interpretando Come le nuvole si piazza al 2° posto. La giovanissima NADA presentando la canzone Re di denari si aggiudica il 3° posto. Fra le escluse finaliste la canzone Montagne verdi di MARCELLA.
FINE
(pagine in continuo sviluppo -(sono graditi altri contributi o rettifiche)