ANNO 1971 (provvisorio) (Parte Terza)
L'inizio di tanti mali. Crisi monetaria mondiale decennale
L'Italia inizia con il 10% d'inflazione ma corre verso il 22%.
Per chi ha fatto i mutui per la casa � una manna dal cielo.
CRONOLOGIA DEI FATTI
- 1971
-
14 GENNAIO
- Dopo i vari interventi della Commissione parlamentare
sui servizi segreti vengono portati a conoscenza i risultati ottenuti riguardo
al fallito colpo di Stato del 1964 (vedi 1964). La commissione parlamentare
anche se non ha potuto prendere visione del piano "Solo"
per i tanti segreti di Stato (gli "omissis") invocati dal
governo, conclude i suoi lavori e presenta la sua relazione finale che viene
sottoscritta dalla DC, PSI, PSU, e PRI. Documento dove si esclude che a quell'epoca
vi sia mai stato un tentativo di colpo di Stato. Nello stesso tempo si avanzano
delle proposte per formare una commissione per il riordino dei servizi segreti.
(al governo c'e' Rumor e agli interni Restivo). (ad ogni cambio di guardia
un riordino dei Servizi! Nessuno si chiede cosa andranno a fare i "mandati
a casa". A fare la calza o a mettersi a servizio di qualcuno?)
Ma in parallelo si erano concluse anche le altre tre relazione dell'opposizione
- della sinistra in particolare - che dicevano e sapevano ben altro. Che il
golpe nel '64 c'era stato (tutti ignorano ancora quello dello scorso 7 dicembre
di Borghese) e che erano accaduti quel giorno dei fatti gravissimi:
oltre a una struttura eversiva guidata del generale De Lorenzo (solo =
di carabinieri), c'era a fiancheggiarla (o a contrastarla) anche una
fantomatica struttura parallela ai servizi segreti, ancora pi� potente. Cos�
autorevole e molto bene organizzata dall'alto che li aveva fatti (!) desistere.
Su questa fantomatica struttura segreta di cui nessuno sapeva il nome (non
distinguendo i politici gli appartenenti alla Cia, Sid, Sifar ecc.- Una ignoranza
abissale) si discusse per anni, ed emerger� come un'ombra ad ogni processo
sui presunti organizzatori e autori della "strategia della tensione"
e quindi colpevoli di attentati e stragi, a partire da Piazza Fontana. Verr�
debolmente alla luce quando: a) Nel 1973 verr� incriminato Giannettini; b)
Quando nei suoi confronti verr� spiccato un mandato di cattura il 14 agosto
del 1974, dopo che il 20 giugno era stato riconosciuto come agente informatore
del Sid dal ministro della difesa Andreotti; c) Quando arresteranno nel 1976
il capo dell'uffico D del SID per aver fatto fuggire il medesimo Giannettini.
d) E quando nel processo di Catanzaro Giannettini nel 1979 fu condannato all'ergastolo
con Freda e Ventura per la strage di Piazza Fontana (ma poi assolti il 1�
agosto 1985 dalla Cassazione)
Se ne parlo' ancora il 18 ottobre 1990 quando esplose con tante polemiche
dentro le massime autorit� istituzionali della repubblica il "caso Gladio",
e finalmente si scopr� il nome di questa struttura: appunto la " Gladio".
Una organizzazione clandestina dei Servizi volta a contrastare anche con mezzi
militari, l'avanzata del comunismo. (ma ogni governo nero-rosso, bianco o
giallo, fa la stessa cosa, in ogni regime)
A curare i tanti omissis durante l'inchiesta del piano Solo dal
1966 al 1969 c'era il sottosegretario alla difesa Francesco Cossiga, che fu
proprio lui poi nel 1990 a difendere la legittimit� della "misteriosa"
organizzazione paramilitare che, da quanto emerse, solo lui, Taviani e Andreotti
ne conoscevano l'esistenza.
Abbiamo riportato gi� in altre pagine negli scorsi anni cos'era la Gladio.
Non una struttura ideata o a disposizione delle autorit� di governo, anzi
la maggior parte dei politici non ne sapevano nulla; ecco perch� tante accuse
di alcuni partiti alla stampa compiacente che parlavano di deviazioni dei
servizi segreti ad ogni fatto di sangue (accuse da destra, da sinistra e dal
centro). Probabilmente qualcuno ne avvertiva la presenza ma era qualcosa di
sfuggente (ne' poteva essere diversamente se era segreta! Con tanta gente
losca in giro; trasformista)
Le basi per la costituzione di questa organizzazione erano state poste nel
1956 con un accordo italo-americano sottoscritto in gran segreto il 26 novembre
non dal governo italiano ma da due esponenti politici Si trattava di una "rete
clandestina post-occupazione" i cui uomini con specifici compiti dovevano
vigilare, informare o nel momento piu' critico, una parte, quella operativa,
entrare in azione come forza in caso di presa del potere della sinistra o
di una invasione dell'Italia da parte dell'Urss o qualsiasi altra iniziativa
come quella terroristica. Come in effetti avvenne, anche se la sinistra parlamentare
non fu per nulla coinvolta, anzi venne l'imbarazzo quando le bande cominciarono
(il 17 giugno '74 a PD - col il primo fatto di sangue) a fregiarsi di "rosso",
anche se il Pci sapeva benissimo che venivano dalle sue fila (con quale
ideologia in testa, saperlo non � facile).
In sostanza questa organizzazione segreta doveva agire ne' pi� ne' meno come
avevano agito i gruppi di partigiani durante la guerra, che erano strutture
paramilitari "clandestine" appoggiate, aiutate e foraggiate dagli
angloamericani, nonostante i gruppi della Resistenza in buona parte appartenessero
alla sinistra. Soltanto che questa volta la sinistra stava dall'altra parte
della barricata, c'era in Europa la guerra fredda, e la vigilata questa volta
era proprio la sinistra, non la "destra fascista" del '43-'45).
Questo tipo di accordi erano stato fatti subito dopo la fine della guerra,
ma se prima rientravano nella normale sfera politico-militare dell'Alleanza
atlantica, dopo, nel 1956 uscirono fuori da quel campo d'azione, o meglio
crearono una struttura parallela a quella esistente che comunque rimase in
piedi alla "luce del governo", il Sid. E i motivi erano le non chiare
posizioni dei governi in Italia, che si erano avvicendati con un partito di
maggioranza molto volubile e poco affidabile (Fanfani segretario della DC,
finita l'era degasperiana, aveva prima nel 1956 nel modo pi� assoluto escluso
accordi con i partiti di sinistra, poi nel '57 aveva reclamato l'autonomia
politica della DC dalla gerarchia ecclesiastica; subito dopo a Vallombrosa
aveva sfumato nei confronti del PSI; e addirittura nel '58 proprio lui and�
a formare un governo di centrosinistra. Il tutto in due anni, creando non
pochi imbarazzi e dissensi dentro il suo partito. (Rumor, Taviani, Colombo,
Sarti, Morlino, ecc.) Ma erano passati dieci anni, e Fanfani in mezzo ai nuovi
rampanti dopo il '59 cominci� a contare sempre meno. Come abbiamo gi� letto
in precedenza. Non gli gli diede molto peso.
Gli americani (in piena fobia anticomunista nel loro paese) avevano ragione
a non fidarsi. Troppi i personaggi che "mutavano" direzione. Li
consideravano poco affidabili. E capiter� infatti che anche se premier, o
ministri degli Interni o della Difesa, alcuni uomini politici italiani non
seppero mai nulla dell'esistenza della Gladio fino al 1990; neppure
il potente Fanfani e neppure Rumor e C.
A conoscenza erano solo un paio di politici, i piu' affidabili secondo gli
americani. E visto che la Gladio rimase segreta per 34 anni, la fiducia era
stata a quanto pare ben riposta in chi ne faceva parte.
A far parte della Gladio non erano dei "rambo" ma dei normalissimi
particolari cittadini (di fede e di provate capacit�) che si muovevano disinvoltamente
sul territorio nazionale nell'ambito di attivit� che non avevano nulla a che
fare con gli apparati militari, ma comunque svolgevano delicati incarichi
parallelamente al proprio lavoro senza destare i minimi sospetti. Uomini itineranti
o mobili. Potevano essere degli autentici rappresentanti e giornalisti che
giravano l'Italia, oppure dei semplici autentici studenti che frequentavano
le universit� e si mischiavano in mezzo ai mille estremisti di destra o di
sinistra, nelle aule, nei covi, e anche dentro nelle caserme e addirittura
tenevano sotto controllo i "Palazzi" (vedi la parte finale del 7
luglio). Quel che � certo, visto la stabilit� che si mantenne nel Paese nonostante
alcuni momenti che sembrarono drammatici e destabilizzanti, svolsero i compiti
nel modo migliore e fortunatamente con moltissimo equilibrio anche se dovettero
guardarsi le spalle dai colleghi delle varie "schegge".
Infatti alla normale partitocrazia, che si era pero' ultimamente trasformata
in correntocrazia, rimasero quelli del Sid, ma soprattutto si affiancarono
quelli che dal Sid erano stati cacciati e mandati a casa dai nuovi "potenti"
delle emergenti correnti. E ogni capo corrente entrando con le altre in contrasto
creo' dalla sua poltrona con alcune "schegge" il suo "partito
traversale" dentro le maggiori istituzioni dello Stato al fine non solo
di impedire l'ingresso al governo della sinistra, ma indebolire e contrastare
con ogni mezzo alcuni capi corrente che alla sinistra facevano gli occhi dolci
(non a caso, finita l'" era Leone" -che congelo' per sette anni
i sogni dei "ribelli" DC) alla vigilia di un'apertura al PCI, eliminarono
Moro; e non a caso contro queste forze politiche che si opponevano a una seconda
Repubblica caratterizzata in senso presidenziale, negli Anni Novanta si scaten�
il "picconatore" Cossiga. Insomma, molti recitarono negli "anni
di piombo" che ci aspettano, una grande sceneggiata. Comparvero addolorati
nei funerali delle vittime, o si scagliarono indignati contro il clima del
terrorismo attribuendolo alla destra, ai reazionari di sinistra o a disegni
eversivi dei servizi.
Una gran bella sceneggiata! Il tutto appoggiato da una buona parte della stampa
in mano alle correnti, che se non si schieravano, direttore e giornalisti
dalla sera alla mattina li mandavano "a spasso", come al Corriere
o al Gazzettino e tanti altri).
L'aspetto inquietante delle rivelazioni, dei depistaggi, delle coperture,
e il sapere il coinvolgimento dei servizi, fece stampare per anni quintali
di carta da giornale, con tante faziosit�. Quelli del centro (di destra) sempre
ipocritamente battevano sul tasto che si volevano creare le condizioni favorevoli
al colpo di destra; lanciavano il sasso ma poi ritraevano la mano quando si
chiedeva loro qualcosa di piu' ; quelle di destra dicevano a quelli del
centro che erano azioni per far ricadere la colpa sul MSI. Mentre la sinistra
qualificava la presenza dentro le BR di sedicenti gruppi mossi da fantomatici
servizi segreti per dare allo Stato la possibilit� di organizzare nuove forme
di repressione (tesi che venne sempre rifiutata da tutti i brigatisti (Valerio
Morucci sul Manifesto del 25 ottobre 1993 seccamente dir� "Eravamo
comunisti, non qualcosa d'altro").(ma la sua � una opinione, per�
valida quanto le altre. Inoltre parlare al plurale � molto azzardato; poco
o nulla sapeva degli altri con i quali allora conviveva, e forse neppure lo
sa oggi)
La realt� era che in questo periodo, l'Italia dopo aver rimosso la guerra,
uscita dalle umiliazioni morali, sofferte quelle economiche, stava attraversando
con la generazione che aveva voluto dimenticare e con quella che queste situazioni
non le aveva vissute, un periodo di profonda trasformazione sociale, culturale,
economica, religiosa e di costume; e in un modo uniforme, mai avvenuto in
passato.
Alcune forze intendevano opporsi a questo cambiamento, a questo passaggio
dell'Italia (uno degli ultimi paesi d'Europa) nella condizione di paese occidentale
avanzato, e queste forze non venivano dall'esterno ma dall'interno ed erano
legate al fenomeno del terrorismo per opporre la "resistenza"
a questo "nuovo" , a questa "rivoluzione moderna". "Era
come se tutta la societ� italiana avesse quelle et� stesse, cio�, nascendo
e modellandosi. Nel bene e nel male. Era cominciata la rivoluzione "moderna"
e il moderno � assieme suggestivo e lancinante; crea e lacera; ti fa impazzire
di gioia e di desiderio e poi ti lascia nella pi� cupa disperazione"
scrive GIAMPIERO MUGHINI oggi, che allora aveva vent'anni.
Invece il "vecchio" la forza contraria veniva dai politici provenienti
da una borghesia provinciale (che prima non contava nulla); veniva dagli accademici
arroccati alla cultura "baronale", e veniva anche dagli intellettuali
(!?) che non avevano capito nulla di quel momento che stavano vivendo, e ce
lo descrivevano cos�: "Studenti matti, estremisti e provocatori, una
minoranza di facinorosi, giovanottelli allergici al sapone e al rasoio. Sotto
la loro rivoluzione culturale il mio naso (*) avverto puzzo piu' di Bakunin
che di Mao, cioe' alibi ideologico di quello che noi, ragazzi (!!!!!!, Ndr)
altrettanto turbolenti, ma non meno presuntuosi, chiamavamo cagnara, caciara,
buriana, ammoina, quarantotto. Possono contare sulla nostra solidariet�. (!!!,
Ndr) Gli chiediamo solo di dissociarsi con piu' risoluzione degli altri, quelli
che si chiamano rivoluzionari, ma che in realta' sono solo dei disertori.
Indro Montanelli anno 1968, 6 marzo, Corriere della Sera". (*)
Quello di "Turatevi il naso ma votate DC", Giornale Nuovo (Cefis),
Elezioni Giugno 1976 (ed era gia' scoppiato lo scandalo Lockheed).
VINCENZO VINCIGUERRA, quello che il prossimo 31 maggio sara' l'autore della
strage di Peteano (il 12 settembre 1979 confesser� le proprie responsabilita'
e sara' condannato) riveler� legami con una struttura parallela ai servizi
segreti, dipendente dell'Alleanza atlantica e conosciuta da alcuni vertici
politici e militari. In una intervista a ZAVOLI dir� "Eravamo (anche
lui parla al plurale. Ndr) impegnati in una attivit� politica contro un
sistema di partiti che non poteva trovare il nostro favore....Dalla analisi
della nostra azione, si arriva alla conclusione di uno scontro frontale con
lo Stato...Questa � la guerra che i tecnici degli stati maggiori, chiamano
non ortodossa. La guerra che ha per obiettivi le menti, le coscienze, i cuori
e gli animi degli uomini, non i territori. La guerra non ortodossa non risponde
alle regole della guerra classica. Questo degli agguati, degli attentati,
non � che un mezzo, uno dei tanti impiegati in questo tipo di guerra anche
dai militari in uniforme ai quali, pero' nessuno rimprovera l'adozione di
certi metodi".
GIANFRANCO BERTOLI un altro sotto processo per la strage alla Questura di
Milano nel '73, anche lui si confessa: "... si servirono di me, perch�
a quei tempi non si ammetteva il terrorismo di sinistra e serviva il pericolo
fascista..... Che cosa penso di quegli anni? che il pericolo fascista era
volutamente sovradimensionato".
((Nel 2010- 2030 forse conosceremo nei minimi dettagli, questa Italia buia,
del "terrorismo ancora in cerca d'autori" e dei mandanti, ma se
su un computer gia' oggi si fa un relazionale incrociato di fatti e nomi (le
carriere politiche, le connivenze, le lotte intestine, le beghe personali,
i torti, i voltafaccia di ognuno e i conniventi) la chiave di molti misteri
apre gi� qualche porta della verit�, non quella ufficiale, ma quella che ognuno
con un grande collage pu� farsi da se' .
Perfino i brigatisti, compresi quelli sul delitto Moro sanno molto di pi�
di quel che dicono. Ma continuano a tacere, a coprire, o a non poter dire
quello che non sanno. Ma - si chiedono in molti - se i brigatisti erano "rossi"
e Moro stava portando i comunisti alla Camera l'11 marzo 1978, perche' mai
avrebbero dovuto uccidere Moro?
Forse perche' era l'uomo che stava... "trovando soluzioni tra
le forze non democratiche nonostante sia l'atteggiamento del nostro governo
statunitense nei confronti dei partiti comunisti in alcun modo mutato. I leader
democratici devono dimostrare fermezza nel resistere alla tentazione".
Comunicato Dipartimento di Stato USA all'Italia del 12 gennaio 1978, dopo
la Relazione dell'Ambasciatore GARDNER. 58 giorni prima dell'11 marzo, 60
giorni prima del rapimento di Moro; 118 giorni prima della sua esecuzione.
Forse? � molto improbabile.
Infatti l' "assassinio di Moro" provoc� l'effetto boomerang: la
Camera e il Senato insieme quasi all'unanimit� per la prima volta nella storia
della repubblica vot� a favore del governo "Moro"; poi dopo pochi
giorni si apr� la campagna diffamatoria contro il centro-destrista Leone;
dopo 20 giorni si approv� la legge sull'aborto; l'8 luglio al Quirinale sal�
un capo socialista della Resistenza (Pertini); e il 27 agosto Craxi scrisse
il nuovo Vangelo socialista. Un en plein.
La
CIA non poteva aver commesso tutti questi errori! I comunisti nemmeno, infatti
(e non c'entravano per nulla) sulla comprensibile indignazione persero 1.500.000
di voti alle politiche e 2.300.000 alle europee. Chi ha eliminato allora politicamente
Aldo Moro? Bisogna aspettare il 2010-2030!)
Ma
andiamo avanti nella cronaca di quest'anno.
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