DROGA o DROGHE?
INTERVENTO DI UN LETTORE
Carissimo Franco,
per la prima volta dopo decine e decine di pagine lette nel tuo sito, sento il bisogno di inviarti una "critica". Sto leggendo l'intenso 1969 e ci sono due argomenti che non mi convincono: AIDS e DROGA. Analizza questi due fenomeni con lo stesso rigore e la stessa mole di dati e controdati che hai usato per parlare dei neuroni: ti renderai conto che l'ignoranza e l'omologazione linguistica con cui "tutti" trattano questi argomenti � sintomatica di uno dei dati politicamente pi� significativi di questi ultimi decenni.
La disinformazione dell'informazione sulla "droga" e sull'"aids" ( uso queste parole fra parentesi perch� non condivido il significato che comunemente viene loro attribuito) hanno ottenuto quello che n� Hitler n� Mussolini n� nessun'altra dittatura esplicita sono riusciti ad ottenere: il controllo del comportamento intimo delle persone con il loro pieno consenso!!! Non dimenticher� mai la lettera che mi giunse molti anni fa ( spedita a milioni di padri di famiglia e immagino anche a te ) dall'allora ministro della Sanit� Donat Cattin in cui, nella pi� completa ignoranza medico-scientifica degna del pi� basso Medioevo mi-ci invitava all'astinenza! Ma come ti permetti!?! ( � rivolto ovviamente al ministro )
AIDS
Che il primo caso di aids sia del 1969 � molto discutibile: ti invito a leggere uno dei tanti libri di informazione "alternativa" sull'aids come ad esempio Aids la grande truffa di Luigi De Marchi e Fabio Franchi (ed. Seam1996) da cui ricavare sia una prima bibliografia che una diversa angolatura di opinioni scientifiche. Personalmente ricordo di aver visto in televisione su un canale Rai ( mi sembra il Terzo ) un premio Nobel, di cui non ricordo il nome, dichiarare che secondo le sue ricerche si poteva documentatamente affermare che l'aids esisteva da circa 200 anni e che comunque la sua opinione era che esisteva da millenni, come a dire da sempre.
Ho sempre avuto grande diffidenza sull'informazione sull'aids e sugli squallidi personaggi che vi speculano sopra. E' un'argomento come la droga dove difficilmente si riesce ad usare la ragione critica basti pensare alle speculazioni che si fanno sulla sieropositivit�. I morti di aids sono comunque molti meno di qualsiasi altra malattia come la malaria ad esempio. E poi vorrei sapere chi detiene le azioni delle maggiori industrie nazionali e multinazionali di preservativi.
DROGA
Tu, che hai letto e capito tanti libri e che ti soffermi spesso, giustamente "meravigliato", sull'etimologia delle parole o meglio sulla storia delle parole e quindi sul loro uso e abuso e ancora sul loro significato "politico" di valore aggiunto spesso per meschini obiettivi (non � certo il tuo caso) e che conosci bene gli uomini i loro limiti e la loro grandezza, non avresti dovuto usare questa parola con tanta leggerezza.
Come saprai su qualsiasi vocabolario droga significa spezie (cannella, fiori di garofano, ecc.) e non si usa quasi mai al singolare perch� indica una categoria di oggetti ed infatti a pochi metri da casa mia, a Roma, c'� un generico negozio di alimentari con l'insegna DROGHERIA. Tempo fa una compagna di scuola di mia figlia mi chiese se in quel negozio si vendesse la droga ! Questo significa che in pochi anni la parola droga ha cambiato radicalmente significato nell'incoscienza generale: � infatti usata impropriamente, complice l'omologazione del linguaggio e quindi degli strumenti del pensiero che tu ben conosci e descrivi, da tutte le categorie di persone a prescindere dal grado di cultura o di classe sociale. La data di questo cambiamento di significato � il 1989: l'anno della "nuova" legge sulle "droghe" (Russo-Jervolino) in Italia voluta da Craxi o meglio voluta da Bush e "suggerita" a Craxi in occasione del suo viaggio negli USA di quell'anno.
Al ritorno da questo viaggio improvvisamente "qualcuno" stabil� che in Italia esisteva "l'emergenza droga" e si cominciarono a contare i morti di eroina ad uno ad uno: 901, 902, 903! Emergenza!!! ( Oggi dopo nove anni di applicazione di questa legge i morti sono aumentati!) Quando l'alcool e il tabacco (monopolii di Stato) ne facevano e fanno decine di migliaia. Ci sono sempre dei morti che contano pi� degli altri quando ci sono decine e decine di migliaia di miliardi di interessi in palio (e in questo business non ci sono soltanto le varie mafie illegali ma anche quelle legali come ad es. i miliardi stanziati dalla suddetta legge per il "recupero" dei tossicodipendenti a centri, senza una reale qualificazione professionale e di cui si sa il numero di quanti entrano ma non quello di quanti smettono e nessuno dice che esistono ricerche che dimostrano che, se viene permesso l'uso controllato igienicamente e qualitativamente dell'eroina dopo alcuni anni un'alta percentuale di eroinomani smette definitivamente l'uso di questa sostanza mentre i metodi "dei centri" portano a continue ricadute).
Ma se Bush faceva la sua campagna "antidroga" sventolando sulle prime pagine dei quotidiani e sugli schermi dei telegiornali una bustina di crack , il "nuovo flagello" (oggi non se ne parla quasi pi�), in Italia droga significava eroina (sostanza che non � stata inventata da Tot� Riina ma sintetizzata nel 1889 dal dott. Heinrich Dreser della Bayer nell'ambito delle ricerche su analgesici alternativi all'oppio (usato negli sciroppi per la tosse e dato anche ai bambini fino a pochi anni fa) e alla morfina che non dessero dipendenza ed era in libera vendita nelle farmacie all'inizio del secolo e fu poi sostituita dall'aspirina).Ma se chi muore per "droga" muore nel 99% dei casi di eroina ( o meglio di "non-eroina" visto che il taglio di questa sostanza arriva al 90% a cui vanno aggiunte le precarie condizioni igieniche con cui vengono effettuate queste auto-iniezioni mentre se mettono il metanolo nel vino arrivano i Nas - i ricchi eroinomani non muoiono di eroina -) che c'entrano la cocaina (anche questa tagliata - le foglie di coca non hanno mai ammazzato nessuno - chi ricorda il Vin Mariani a base di coca, allora negli anni '20 legale, apprezzato ufficialmente anche da Papa Leone XIII e la Coca-cola!!! Originariamente due droghe in una!!! E la Coca della Buton che aveva fino a pochi anni fa e forse ancora oggi il permesso ministeriale di importare foglie di coca e -dopo la proibizione - di "decocainizzarle"!!!), la marijuana e l'hashish ( perch� non si dice la canapa e la resina di canapa? Questa pianta meriterebbe un discorso a parte: presente in qualsiasi farmacopea usata da millenni da milioni di individui in tutte le latitudini e longitudini, usata dall'idraulico (la stoppa), per fare corde e sacchi e tanti altri manufatti dal sapone alle tisane, come mangime per i canarini - i semi -, e che dire dei vari canapifici tuttora esistenti in Italia e le scarpe di lino, cotone, canapa della Superga e delle piantagioni della Modiano in Pakistan, Turchia e India con cui confezionava cartine col nome (e la sostanza) Cannabis Indica, in vendita solo all'estero? Cannabis indica e cannabis sativa - l'una sarebbe "droga" e l'altra no - non sono due piante diverse ma la stessa pianta che si sviluppa in climi diversi ), ed ancora il dietilammide dell'acido lisergico LSD ( basterebbero due nomi Leary e Fellini, ma molta psicologia e psichiatria ha seriamente considerato il potenziale oltre che terapeutico anche di stimolo a nuove associazioni neurali -"allargare la coscienza" dare il "boot" a nuove aree cerebrali - di questa sostanza ) insieme ai vecchi e nuovi allucinogeni (peyote, ammannita muscaria ed altri funghi, mescalina, semi di campanella, ecstasy, ecc.), e .. mi fermo qui ma l'elenco � lungo e stiamo parlando soltanto delle "droghe" illegali. Se a queste aggiungiamo gli psicofarmaci, l'alcool, il tabacco e un elenco di oggetti che a seconda della definizione (sempre ambigua) della parola dipendenza pu� arrivare fino al the, al caff�, al cacao, alla televisione, all'automobile, al gioco d'azzardo e , perch� no, al computer.
Insomma, dicevo, cosa hanno in comune tutte queste sostanze? Che vuol dire DROGA? Che cosa indica? Quantomeno bisognerebbe avere l'accortezza di usare il plurale. Ma poi perch�? Non c'� nulla che accomuni la canapa e l'eroina se non l'illegalit� momentanea. E pregiudizievoli e infondati sono i discorsi (e mi dispiace sentirli anche da te) che dicono "dallo spinello al buco ..". E poi le parole ci sono per chiamarle tutte queste sostanze, ci sono da decenni ricerche scientifiche sia universitarie che di enti e commissioni statali di tutto il mondo che si continuano ad ignorare. Il non voler far chiarezza su quest'argomento e continuare ad usare la parola droga come se avesse un significato univoco � un grosso errore.
La mia opinione � che "drogarsi" non � un reato ( come hanno "cantato" in coro Bush, Craxi e Rosa Russo-Jervolino) ma un bisogno comune indistintamente (sincronicamente e diacronicamente) a tutta l'umanit�, bisogno talmente evidente da doversi classificare fra i bisogni primari e irrinunciabili. Criminalizzare e non far chiarezza su questi argomenti continuer� soltanto a portare soldi nelle casse delle varie mafie legali e/o illegali.
Con affetto
Enrico
Vorrei per� aggiungere che l'uso di massa dell'eroina nei mercati italiani - se all'eroina ti riferisci - � da datare qualche anno dopo fra il 1973 e il 1974 in seguito alla scelta delle mafie ( legali e illegali ) di farne un "business". Tolsero dai mercati le cosiddette "droghe leggere" e iniziarono ad offrire eroina quasi gratis. E se i 250.000 ( credo che i veri tossicodipendenti siano molti meno, probabilmente intendi coloro che ne fanno uso e che non sono tutti tossicodipendenti anche se su queste parole ci sarebbe molto da discutere e da definire) colpiti dalla dipendenza (da eroina?) sono una grande piaga sociale che nome dai agli innumerevoli, innumerati e innumerabili alcolizzati (legali) che affollano le nostre esistenze con violenze (negli stadi, nelle famiglie, nelle relazioni umane), morti (cirrosi epatica, incidenti stradali - guidare ubriachi non � forse una delle pi� radicate abitudini nazionali ed internazionali? -) e danni sociali che solo la cecit� pu� non vedere???. E che dire dei comportamenti di milioni di "non-tossicodipendenti" in seguito allo sciopero dei lavoratori del Monopolio? Stecche di sigarette venduto minimo al triplo del loro prezzo? E milioni di persone che commettevano "atti illegali"? Cosa sarebbero stati capaci di fare i tabagisti - legali - pur di avere l'agognata sigaretta se non si fosse trattato di uno sciopero temporaneo ma di una legge dello Stato? E gli alcolizzati - e non solo loro- pur di avere una bottiglia? E i morti di alcool tagliato male ai tempi del Proibizionismo negli USA e ai tempi del "legalizionismo" in Italia -metanolo-? E come chiami i milioni di farmacodipendenti da barbiturici e schifezze varie e da medicinali oltre che inutili dannosi?
Mi fermo qui ma gli esempi sono innumerevoli; il vero problema � che se non si definiscono le parole "droga" e "dipendenza" e si danno per scontati i loro significati diventa impossibile fare discorsi e pi� si definiscono questi concetti e sempre pi� chiaramente viene a galla la complessit� del fenomeno e la sua onnipresenza. Come la prostituzione non � eliminata perch� non eliminabile togliendo le prostitute cos� la "droga" non si elimina togliendo-proibendo. Il problema non � nelle sostanze pi� o meno pericolose ma nei bisogni delle persone. E non si tratta - tranne una limitatissima e onnipresente minoranza che comunque � attratta dai rapporti distruttivi ed autodistruttivi - di patologie mediche o psichiatriche o psicoanalitiche ma di puro e semplice metabolismo basale (criminalizzato! ).
Interrompo perch� penso che dovresti riscriverla totalmente insieme a quella sull'aids applicando lo stesso metodo di informazione critica che hai usato per gli altri argomenti.)
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