ANNO 1968 - (provvisorio)
CULTURA E COSTUME
(in costruzione)
*** Due gli avvenimenti di grande importanza sul piano del costume e della mentalita' della societa' di fine anni sessanta. Una negativa che "mal si concilia con la realta' del mondo di oggi" scrivera' La Stampa il 29 luglio a proposito della enciclica di Paolo VI, la Humana vitae, e l'altra positiva quando il 19 dicembre la Corte costituzionale abolisce il primo e secondo comma dell'art.559 del codice penale, che stabiliva le pene per la donna adultera e il suo correo; e il secondo comma dell'art. 151 che non ammetteva la separazione per adulterio del marito. E' il primo piccolo ma grande passo verso l'istituzione del divorzio, che riconosce alla donna la parita' di diritto (e dignita') dell'uomo a separarsi dal congiunto se gli è infedele.
L'altra questione delicata dove e' stato invece chiamato il capo della Chiesa Cattolica a decidere in merito all'uso dei contraccettivi (e in primo piano la "pillola") non riceve la stessa comprensione che invece dal Papa il mondo cattolico si aspettava. La Stampa cosi' commenta il giorno dopo a firma di Vittorio Gorresio "Un documento che mal si concilia con la realta' del mondo di oggi. Il divieto e' piu' drastico del previsto. L'enciclica e' dura, la pillola non e' lecita. La lunga attesa dei cattolici per la decisione del papa non ha contribuito a creare quell'atmosfera di serena obbedienza o remissione, che avrebbe giovato alla Chiesa in una causa tanta controversa e delicata. C'e' chi non ha aspettato, e oggi si ha quindi l'impressione che il divieto papale sia arrivato un po' tardi.
Non riesce facile conciliare il documento vaticano con la mentalita' moderna, o per dir meglio con la mentalita' di oggi. Una di queste e' indubbiamente che i contraccettivi sono di uso tanto largo che la loro condanna appare arduo da applicare, e' improbabile che basti frenare il consumo, facendolo considerare peccato".
(nessuno ha dimenticato che non era peccato frequentare una casa di tolleranza. Ndr.)Si torna nel documento a mettere l'accento sulla procreazione come fine primario ed esclusivo del matrimonio. E c'e' un punto, addirittura in cui l'amore fisico e' degradato a mancanza di rispetto per la donna qualora non sia destinato al fine unico della prole: ed e' un concetto difficile da condividere, anche dal punto di vista morale"
Il movimento femminista (ma meglio sarebbe dire "Movimento di liberazione della donna") si sta preparando a entrare sulla scena italiana di questa "realta' del mondo di oggi"; lo fara' con una mobilitazione collettiva, manifestazioni, sfilate, cortei, rivolte. E se per gli studenti l'anno da ricordare e' il '68, per la donna sara' il '69 e il '72 a essere ricordato come l'anno dell'emancipazione femminile.
Il Movimento punta quasi esclusivamente sulla contraccezione, sull'aborto e sul divorzio, fondamentalmente come una liberta' della donna, senza il controllo statale e tanto meno quello religioso, che stabilisce questo � morale e quest'altro no. Una legislazione - affermano le donne del movimento -su queste liberta', non costringerebbe nessun cattolico e nel nostro movimento ci sono cattoliche -se e' veramente cattolico- a rinnegare i suoi principi, ma la stessa legislazione non puo' impedire (e lo Stato dovrebbe difendere la sua sovranita' nella sfera che gli e' propria) ai non credenti di ricorrervi a pieno titolo e con diritto.
Il 21 aprile del 1967, fra l'altro, il Consiglio Superiore della Sanita' aveva dato parere favorevole all'uso della "pillola", ed era il primo passo per togliere le norme restrittive sulla propaganda e sul commercio dei farmaci anticoncezionali sul territorio italiano. L'enciclica del papa fu dunque interpretata come un'ingerenza.
Non solo ma anche dentro la Chiesa c'erano correnti di pensiero diverse. Sempre nel 1967 in Civilta' Cattolica, i Gesuiti, non avevano preso posizioni drastiche, e il resto dei cattolici -leggendole- le aveva interpretate come una liberta' di coscienza individuale. Ecco perche' l'enciclica arrivava in ritardo.
Paolo VI adduceva anche alla non certezza scientifica del farmaco, ma gli scienziati risposero "in nessuna scienza c'e' la certezza, inoltre le teorie scientifiche non devono di sicuro essere confermate dalla Chiesa, e' semmai l'ultima a doverlo fare, da Galileo in poi; non e' certo la scienza materia di discussione della Chiesa".COSTUME - Il comune senso del pudore � decisamente cambiato in Italia in questo '68; alcuni attenti giudici (anche se ancora pochi) seguono l'evoluzione del costume; questo dopo l'anno della prima foto di un casto pube di una fanciulla su una rivista, subito sequestrata. Rivista che ando' a scandalizzare gli ipocriti, i moralisti che si erano sempre abbeverati a una morale bigotta o erano diventati tali per opportunismo politico. Se la presero tanto per un casto pube che qualcuno ironicamente disse "fanno gli intransigenti e gli scandalizzati perche' forse devono rimuovere il loro vergognoso complesso di essere da quel pube usciti dopo un amplesso maldestro della propria madre... lucciola".
Intervengono alcuni giudici del "nuovo regime" che recitano la parte; con zelo ordinano sequestri, processi, falo', e certi intellettuali, sempre pronti a salire sul carro che "fa la storia" si affiancano allo sdegno del potente, che da' loro da vivere, e scrivono tante scemenze. Basta leggere sui giornali dell'epoca alcune grandi firme.
Sono piu' intellettuali e sociologi i cronisti di alcuni giornali di provincia. Sapientemente con le loro notizie in cronaca fotografano l'ambiente, la vera "realistica" nuova societa'. Sono loro a permettere che si allentino i cordoni, sono i primi a capire (seguendo i -banali ma mica tanto- fatti quotidiani, che il cambiamento della mentalit� e' un processo inarrestabile.Del resto, il mondo dei consumi preme. In qualche nicchia di alcune redazioni c'e' ancora qualche bigotto, ma per fortuna altri capiscono, e sono i giornalisti attenti, che sanno che � cambiato il comune senso del pudore, e certi processi li trasformano abilmente in vere e proprie barzellette. Faranno (ecco qui la grande abilita' e intelligenza del cronista) sempre piu' spesso notizia quei magistrati che hanno preso certi provvedimenti che non il fatto in se stesso incriminato; anzi per quest'ultimo c'� sempre pi� comprensione, se non addirittura complicit� e solidariet� con la vittima. Il costume sta cambiando: rileggendo oggi le pagine interne dei giornali ci si accorge che furono proprio questi cronisti a determinare i grandi cambiamenti, dalle borgate della grande citt� fino all'ultimo paese di provincia.
Come non ridere e compiangere quel magistrato che ha fatto sequestrare i manichini da una vetrina; e come non essere solidale con il povero malcapitato negoziante!
*** COSTUME - L'edonismo si fa strada anche in Italia. La cura del corpo -per essere in salute e per piacere- e' una filosofia che inizia a fare proseliti anche in Italia. A Milano si apre il primo tempio della bellezza del corpo, con lo slogan "sempre in forma". E' il primo Body building, l'"American Conturella".
*** LIBRI - Potere operaio (Sofri) di Pisa pubblica Contro la scuola di classe. Il saggio e' un altro contributo per lottare contro quel disagio gia' denunciato (1967, vedi) da Don Milani con le sue esperienze a Barbiana e la sua celeberrima Lettera a una professoressa (una vera denuncia) sulla totale incapacita' della scuola di padroneggiare il processo di unificazione per colpa di impreparazione, inadeguatezza e ritardi culturali che incrostano uomini e strutture.
*** LIBRI - Anche in Germania RUDI DUTSCHKE dal volume collettivo La ribellione studentesca, esce con un suo saggio dove il titolo e' tutto un programma: Le contraddizioni del tardo capitalismo, gli studenti antiautoritari e il loro rapporto col Terzo Mondo.
*** LIBRI - FRANCO BASAGLIA pubblica la sua famosa raccolta di saggi sull'esperienza dell'Ospedale psichiatrico di Gorizia, L'istituzione negata, dove critica l'istituzione sanitaria manicomiale italiana. Basaglia con queste tesi sull'antisegregazione sara' l'ispiratore della famosa legge n. 180 che nel 1978 dopo un iter parlamentare sofferto, abolira' tutti i manicomi.
*** LIBRI - ALBERTO BEVILACQUA pubblica e vince il premio Strega con il romanzo L'occhio del gatto.
*** FILM - PIER PAOLO PASOLINI esce con il suo film Teorema. Presentato alla Mostra di Venezia contro la sua volonta'. Le contestazioni studentesche c'erano anche a Venezia, come c'era anche la polizia a reprimerle. Questo clima poliziesco Pasolini non lo gradiva, ed era anche contro il mercinomio dei premi: Gli era stato assicurato dal direttore della mostra Chiarini che il Festival sarebbe stato senza premi e senza polizia. Cosa che poi non avvenne.
Il film nonostante le proteste di Pasolini venne comunque proiettato solo per i critici, ma Pasolini per contestare Chiarini, che preferiva produttori ad autori, alla proiezione invito' tutti ad abbandonare la sala. Nacquero polemiche, incidenti, interventi della polizia.
Teorema sconcerto' per il suo contenuto. Eros e religiosita' si sommavano. Inoltre per la prima volta c'era sullo schermo un nudo maschile integrale. Pasolini dopo le sue "intellettuali" proteste, venne accusato non di "provocazione intellettuale" ma di propinare con il suo film delle oscenita' per motivi di cassetta, "commerciali".
Nonostante premiato dalla Office Catholique International, il film provoco' le critiche di Paolo VI. Il 13 settembre alla prima di Roma la Procura della Repubblica ordino' il sequestro del film per oscenita' e Pasolini venne poi processato il 24 novembre a Venezia dov'era stato per la prima volta presentato il film. (** stelle)*** FILM - STANLEY KUBRICK presenta 2001, odissea nello spazio. Uno straordinario film di fantascienza realizzato non solo con tanta magia del cinema ma anticipa tanta tecnologia del futuro. Il tema trattato e' il legame che unisce l'Uomo al Tempo e allo Spazio, i suoi rapporti con la tecnologia e il suo utilizzo. Nel film facciamo infatti la conoscenza (e questo a un anno prima dell'arrivo dell'uomo sulla Luna e dieci anni prima dei primi Personal Computer) di HAL 9000, l'inquietante computer di bordo della missione. (ricordiamo che il nome Hal e' un omaggio alla IBM, e sono le singole lettere che precedono quelle di questo marchio: hI, aB. lM).
Spettacolari e molto suggestive le scene, di grande forza visiva, fra l'altro accompagnate dalle note di Mozart e dal famoso Cosi' parlo' Zarathustra di J. Strauss; ma non certo facile la comprensione della conclusione del film che affronta la dimensione spazio-temporale dell'unico sopravvissuto ibernato durante la missione. Kubrich stesso dichiaro' "Ognuno e' libero di speculare a suo gusto sul significato filosofico e allegorico del film. Io ho cercato di rappresentare una esperienza visiva che aggira la comprensione, per penetrare con il suo contenuto emotivo direttamente nell'inconscio".
Insomma il film, che ancora oggi miete successi di pubblico ad ogni ripresentazione, anche in Tv, e' ricco di inquietanti riferimenti alla condizione umana e a quella esistenziale. (**** stelle)*** FILM - SERGIO LEONE esce con il film C'era una volta il West. Un western di tre ore, ambizioso, sullo stile americano, ma non un grande capolavoro. A cimentarsi nel soggetto pero' ci sono tre grandi autori; Sergio Leone, Bernardo Bertolucci e Dario Argento; un grande musicista Ennio Morricone; e tre grandi attori, Charles Bronson, Henry Fonda e la nostra Claudia Cardinale. (** stelle)
*** MUSICA LEGGERA La TV trasmette Canzonissima 68, viene seguita da circa 22 milioni di spettatori. Mattatori della trasmissione. Mina, Walter Chiari e Paolo Panelli. San Remo � invece seguita da 21 milioni di spettatori.
*** MUSICA LEGGERA - ENZO IANNACCI canta una canzone singolare che avra' un grande successo: Vengo anch'io, no tu no.
*** MUSICA LEGGERA- A San Remo vince quest'anno SERGIO ENDRIGO in coppia con ROBERTO CARLOS con Canzone per te, mentre al 2� posto ORNELLA VANONI in coppia con MARISA SANNIA interpretano Casa Bianca, e al 3� posto finisce ADRIANO CELENTANO e MILVA con Canzone. Ma e' grande il successo che ottiene FAUSTO LEALI con Deborah
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