ANNO 1968 - (provvisorio)
( Anno 1968 - Quarta Parte )

10 Maggio 1968 - P.O. - giornale politico degli operai

16 MARZO - Gli americani in Vietnam compiono il massacro di My Lay. A inorridire non e' solo il mondo, ma anche i cittadini americani dove cominciano a prendere posizioni ostili, non solo l'opinione pubblica, ma anche i produttori. My Lay e' il caso piu' noto di genocidio di donne, vecchi e bambini fatto in Vietnam. Solo in seguito arriveranno filmati che diventeranno una vera onta dell'esercito americano.

22 MARZO - Prime grandi manifestazioni in Francia del movimento studentesco con occupazione dell'Universita' di Nanterre. Nelle sfilate dopo l'arresto di alcuni studenti la situazione diventa rovente con i vari scontri con la polizia che causano incidenti con molti feriti gravi e molti arrestati. Ma le manifestazioni sono in escalation anche nel resto della Francia. L'apice lo si tocchera' a Maggio a Parigi (vedi 10 e 11 maggio).

25 MARZO - "Roma - IL MOVIMENTO ATTACCA IL PCI . Un manifesto affisso alla facolt� di lettere e firmato "Movimento studentesco" denunzia il "tentativo del PCI di strumentalizzare la lotta degli studenti, rifiutandone i contenuti politici". Alle 11 uno studente, salito sulla scalinata del rettorato, ha annunciato la costituzione di un "Comitato studenti rivoluzionari" per "radicalizzare la lotta in senso antiborghese e antiriformista" (Ag. Ansa, ore 14.01)

30 MARZ0 - Le stesse rivendicazioni fatte dai lavoratori alla Pirelli Bicocca di Milano le fanno ora a Torino gli operai della Fiat. Chiedono piu' umani orari di lavoro e dicono basta alla produzione a cottimo. In pieno dissenso con i sindacati, ora, nel mondo operaio, stanno sorgendo dei gruppi autonomi. Anche qui i CUB: i Comitati unitari di base, che non prendono piu' ordini dai sindacati, considerati bidonisti. (vedi 3 febbraio).

31 MARZO - Le ondate di protesta contro la guerra in Vietnam aumentano. JOHNSON, il presidente degli Stati Uniti, improvvisamente sospende i bombardamenti e nello stesso tempo annuncia che non si presentera' alle elezioni presidenziali. Ormai la sua popolarita' nei sondaggi sta calando paurosamente e alcuni nelle manifestazioni ricordano che non e' un presidente eletto dal popolo, ma solo un vice diventato presidente e che si e' trovato rieletto sotto l'emotivita' dell'assassinio di John Kennedy. Poi il "fattaccio"!  Proprio il fratello dell'ex presidente, Bob, che  aveva annunciato pochi giorni prima, il 17 marzo, che si candidava contro Johnson, annunciando il suo programma "cessazione della guerra in Vietnam, perche' l'America sta attraversando un momento pericoloso". il 5 giugno verra' assassinato.

4 APRILE - Come se non bastassero le rivolte contro la guerra in Vietnam, a sconvolgere le citta' americane si aggiungono ora i negri. Viene ucciso MARTIN LUTHER KING, e la rivolta negra dilaga a New York, Chicago, Washington, Detroit. Enormi i danni, e tanti gli incidenti gravissimi. Mentre a Washington interviene l'esercito per difendere un'eventuale assalto alla Casa Bianca.

11 APRILE - La protesta arriva in Germania dove anche qui si sviluppano violente agitazioni studentesche contro alcuni provvedimenti che stanno inquietando tutti gli Stati coinvolti nelle agitazioni. Cioe' sospensioni delle garanzie democratiche e stato di emergenza in caso di una sovversione. Viene ferito gravemente il leader del movimento studentesco RUDY DUTSCHKE e le agitazioni raggiungono l'apice con grandiose manifestazioni. Come accadra' tra un mese in Francia, il governo fa appelli alla popolazione per isolare i provocatori, e in maggio sono approvate le tanto temute "leggi di emergenza". Significa far intervenire l'esercito per stroncare le rivolte. E ha l'effetto di calmare gli animi.

19 APRILE - Dopo uno sciopero nel settore tessile, a Valdagno, ai lanifici Marzotto, la manifestazione operaia assume aspetti rivoluzionari. Chiedevano anche qui', "basta lavoro a cottimo" e protestavano contro un piano di ristrutturazione che prevedeva numerosi licenziamenti. Il clima e' come nelle universita', di guerriglia. Viene abbattuta nella piazza centrale addirittura il monumento al fondatore della dinastia, Gaetano Marzotto. 42 operai sono arrestati. Ma questa volta sono tutti i Partiti della giunta locale a solidarizzare con gli operai, dando in massa le dimissioni.

25 APRILE - Roma - Questa volta gli studenti fanno sul serio e mettono in allerta i servizi segreti americani. Non sono avvenute semplici manifestazioni e cortei contro la guerra in Vietnam, ma hanno incendiato a Roma la sede della americana Boston Chemical, che produce il famigerato Napalm impiegato dagli Usa per carbonizzare interi villaggi vietnamiti.
Sono arrestati due responsabili, che in seguito verranno ancora alla ribalta. FRANCO PIPERNO e ANTONIO RUSSO.

30 APRILE - In America a New York, viene fatta sgomberare dalla polizia la Columbia University occupata dagli studenti da un mese. La rivolta e' sempre per lo stesso motivo. La famigerata coscrizione e invio in Vietnam dei giovani che hanno i voti piu' bassi.

1� MAGGIO - Festa dei lavoratori. - A Roma un'altra prima pagina di cronaca "dal fronte". Gli studenti questa volta intervengono per la prima volta nella storia di questa ricorrenza a migliaia a fianco dei lavoratori, a piazza San Giovanni, dove sta parlando un rappresentante della CGIL. Lo contestano apertamente e infine deve rinunciare al suo discorso per il baccano e per non far degenerare quella che doveva essere una festa dei lavoratori e non la rivolta degli studenti. Ma il diaframma si sta rompendo, gli studenti iniziano a solidarizzare con gli operai. E il sindacato ponendo scarsa attenzione ai fermenti condanna in blocco tutta contestazione. Come i partiti non ha affatto capito il sindacato, dove sta andando "la piazza", con i  lavoratori e gli studenti.

10-11 MAGGIO - A Parigi le rivolte studentesche diventano oceaniche. Le violenti dimostrazioni a Nanterre coinvolgono la Sorbona, che viene occupata dagli studenti, poi fatta sgomberare e chiusa dalle autorita'. L'errore e' gravissimo, gli studenti che prima erano asserragliati nelle singole Facolta' ora sono tutti riuniti nelle strade e nelle piazze in cortei che si scontrano ripetutamente con la polizia.
In questi due giorni la Francia sembra precipitare in una nuova rivoluzione.
Al quartiere latino si innalzano le barricate e le cariche della polizia causano incidenti e numerosi e gravi sono i feriti da entrambe le parti. Il 16 marzo  il movimento si estende anche ai lavoratori dove i sindacati proclamano lo sciopero generale, si ferma tutta la Francia, e qui la protesta va ad assumere un carattere preinsurrezionale.

Vengono occupate le grandi fabbriche. Il 24 siamo a un passo dalla rivolta insurrezionale. Si riunisce d'urgenza l'Assemblea Nazionale. Le truppe circondano Parigi pronte a intervenire, mentre ai Campi Elisi sfilano provocatoriamente contro gli studenti cortei di gollisti per sostenere la Repubblica dopo che De Gaulle (rientrato precipitosamente dalla Romania) ha rivolto un appello a tutta la popolazione invitandola a ristabilire l'ordine minacciando di far intervenire nelle strade di Parigi i carri armati. Il 30 viene sciolto il parlamento e indette nuove elezioni e De Gaulle ha pieni poteri.
Si va alle elezioni sfruttando l'ondata di paura che si e' diffusa nella borghesia, e  i gollisti trionfano, rivincono le elezioni, ma spostano questa volta il loro programma verso destra;  George Pompidou, pur delfino di De Gaulle viene messo da parte, De Gaulle chiama a collaborare i suoi vecchi nemici, addirittura gli esponenti dell'Oas, e gli estremisti di destra.
In Italia molti stavano osservando gli eventi in Francia, da una parte e dall'altra. Infatti il 31 a Roma a Campo dei Fiori, si svolgono per gli studenti francesi manifestazioni di solidarieta', ma piovono tutt'altro che fiori, piovono manganellate. Gli scontri, i caroselli e le cariche della polizia per togliere le barricate degli studenti, provocano venti feriti, decine di arresti e una cinquantina di denunce.

FRANCIA - I TITOLI DEI COMUNICATI Ansa dal 29 aprile al 24 giugno.
"Si parla di Rivoluzione" - "Daniel Cohn Bendit chiama alla rivolta" - Una notte di fuoco e di sangue" - Unit� fra studenti e lavoratori?" - "Una grande manifestazione di massa" - Gli studenti occupano la Sorbona" - "Gli operai occupano le fabbriche" - "La Borsa in ribasso" - "In agitazione anche gli agricoltori" - "De Gaulle anticipa il ritorno" - "Gli scioperi si estendono" - "Lunga file davanti alle banche per ritirare i risparmi" - "L'aviazione militare interviene negli aeroporti" - "Un Caos" - "Una Cancrena" - "Una citt� in stato di guerra" - "In sciopero anche la centrale nucleare" - "Il movimento ha coinvolto sette milioni di lavoratori" - "Parla De Gaulle" - "Un'altra notte di disordini" - "I sindacati scaricano gli studenti" - "De Gaulle annuncia un referendum" - De Gaulle in Tv: il Paese � sull'orlo di una paralisi"
"De Gaulle in TV: c'� la minaccia di una guerra civile" -  "Quattro ore misteriose di De Gaulle. Sembra abbia avuto incontri con alti comandanti militari" - "Spostamenti di truppe" - "Due reggimenti di paracadutisti spostati su Parigi" - "Previsto un richiamo alle armi"-  "Sciolte tutte le associazioni" - "La sorbona occupata dalla polizia" - "Elezioni referendum" - "De Gaulle sfida la Francia"
"Vince De Gaulle" - "Elezioni referendum per dare pieni poteri a De Gaulle - Socialisti nessun eletto, nessun ballottaggio - Sinistra nessun eletto, nessun ballottaggio - gollisti 43,65%, comunisti 20,03%, Psu 3,94; centro 10,34%". 
LA FRANCIA HA SVOLTATO DI NETTO A DESTRA.

Il prossimo anno poi De Gaulle chieder� pieni poteri; ma i francesi gli diranno di NO; e lui "sbatter� la porta". Il "grandeur" chiuder� senza stile alcune pagine della storia della Francia.
E ancora una volta "il popolo fa quello che vuole"
!!

19-20 MAGGIO - Si va in Italia con questo clima alle Elezioni Politiche. Un clima esterno e interno che sta provocando molta inquietudine nel potere esecutivo. In questi giorni, si svolgono migliaia di comizi nelle piazze; si temono incidenti gravi, sommosse, rivolte. Allertati tutti i comandi militari e le forze dell'ordine. Tutto l'organico nelle caserme. Anche quelli a casa appartenenti a reparti speciali sono all'erta. Ma non accade nulla. Le elezioni si svolgono regolarmente.

Ma c'e' una notizia ghiotta e molto curiosa in un angolino dei giornali. Un dignitario del Vaticano varcava la soglia delle Botteghe Oscure e portava un presente di Paolo VI a LUIGI LONGO. E si precisa "il dono offerto anche ai membri della direzione del PCI". (Paese Sera del 12 maggio 1968). (Ognuno dia il suo significato a questa "missione" - catto-comunista)

ELEZIONI POLITICHE
Si registra l'insuccesso dell'unificazione dei socialisti
con un risultato negativo clamoroso.
VOTI DC 39,1--PCI 26,9---PSI 14,5---PSIUP 4,4
PLI 5,8---PRI 2,0---MSI 4,5.

Il risultato e' clamoroso. L'unificazione socialista si rivela un fallimento colossale. I due partiti unificati rispetto alle precedenti elezioni politiche del 1963 (quando erano divisi) invece di guadagnare come erano fermamente convinti prendono il 5,1% in meno in Senato e il 5,4% alla Camera. Oltre un milione di voti in meno! Una disfatta! Il sogno di Saragat (un grande partito europeo, tale da poter competere con la DC) ha partorito dalla montagna un topolino morto. Un errore del genere, fra l'altro cosi' madornale e di questa misura e' possibile commetterlo solo se non si conosce affatto l'elettorato, gli italiani, e non si � capito nulla del proprio tempo. Ecco perchè poi "il popolo fa quello che vuole".

Un piccolo avanzamento invece lo fa il PCI con un 1,6%. Mentre La Malfa e' felice perche' dopo dieci anni recupera voti per ritornare in Senato (l'austerita' predicata ha dato qualche frutto). La destra invece perde voti e seggi (la "piazza" stranamente non ha pagato). Mentre la DC pur recuperando lo 0,8% alla Camera, convinta (dopo tanti "regali" alla classe media) di poter mirare molto piu' in alto, con questo misero avanzamento (nonostante sul suo giornale enfatizza la vittoria e si sbilancia pure... )

... lo considera negativo e da' tutta la colpa (!!!) ad Aldo Moro, che infatti non lo ritroviamo piu' a guidare il governo.
Che non sara' facile, visto che verra' chiamato alla guida GIOVANNI LEONE, ma anche lui non andra' molto lontano. Il suo governo fatto tutto di democristiani, al voto di fiducia si sono astenuti i socialisti che dentro le loro correnti si stanno lacerando con gli insulti reciproci per la "Caporetto" subita; ognuno d� la colpa all'altro, e nessuno fa autocritica.
Ma se nei socialisti ci sono fratture che non si saneranno piu', la sorpresa e' che inizia anche il dissenso fra l'unit� politica cattolica. 

La DC si spacca in 8 correnti, MORO (sfida) abbandona i dorotei e crea una sua corrente di sinistra, mentre  DONAT CATTIN ancora piu' a sinistra minaccia di fare un suo proprio partito dei lavoratori; mentre ANDREOTTI teme la svolta a sinistra e guarda a destra e oltre Atlantico (non dimentichiamo che Andreotti piu' tardi fece un aperto tentativo di apertura a destra con MALAGODI, mentre Moro dopo aver traghettato la DC nel centro sinistra prestera' poi molta attenzione al "compromesso storico" proposto da BERLINGUER).
La CIA, preoccupata dei fermenti della contestazione studentesca che e' ora mobilitata e di sostegno ai movimenti di lavoratori autonomi, allerta, per frenare le spinte verso l'"estrema sinistra" (e verso est) non solo le strutture controrivoluzionarie come la Gladio (di cui pochi ai vertici politici e dello Stato conoscono l'esistenza) ma altri 20 gruppi (la Rosa dei venti gruppi) apparati informativi e operativi e semi clandestini molto meglio organizzati strategicamente, in compartimenti stagni, perfino all'insaputa della stessa agitata destra del MSI a cui si daranno per alcuni anni ad ogni "botto" le responsabilita'. E sono talmente distaccati dalla destra, che alcuni di questi gruppi fanno capo addirittura (e paradossalmente) ai sovietici; quelli che non amano il PC italiano.

Alcuni di questi apparati in contrapposizione alla morotea "strategia dell'attenzione" imboccheranno decisamente la strada delle infiltrazioni onde essere subito pronti a uno stato di emergenza a carattere controrivoluzionario. Ma non era una situazione come quella greca dove sono andati al potere i colonnelli (che non dimentichiamo furono appoggiati dall'Alleanza Atlantica per impedire alla vigilia del voto la spinta a sinistra, come nel 1944, dove Churchill cinicamente a quel tempo si era giustificato: "avevamo pagato il nostro prezzo alla Russia, e non dovevamo esitare a sbarazzarci di quella gente". Infatti il tentativo allora dei partigiani rossi fu subito soffocato nel sangue; li bombardarono, li mitragliarono e se ne sbarazzarono. Purtroppo alle elezioni del '67 stavano risorgendo dalla cenere (vedi 21 Apr. '67) (e vedi 9 ottobre 1944).
(ma non era certo una situazione come quella Italiana in questo 1968)

29 MAGGIO - Ai socialisti non basta litigare internamente e questo senza riconoscere i propri reciproci errori; ma alcuni esponenti del partito contestano perfino la DC che ritengono immobilista, ambigua, non certo proiettata verso una serie di riforme sociali. Hanno in parte ragione, ma e' solo un alibi verso le colpe esterne per giustificare le proprie colpe all'interno per la cocente sconfitta elettorale. Ma i problemi restano e sono interni. E presto verranno a galla.

1� GIUGNO - L'Universita' di Roma e' nuovamente rioccupata. Altri gravi incidenti si verificano con gruppi della destra. La polizia fa le cariche e con la forza sgombra le Facolta', ma sul terreno si contano molti feriti,  e verranno denunciati piu' di cinquanta studenti.

5 GIUGNO - In America durante un comizio viene ucciso BOB KENNEDY, candidato democratico alle elezioni presidenziali che era sceso in lizza il 14 marzo scorso contro Johnson, con un suo preciso impegno pacifista: far cessare la guerra in Vietnam. Anche qui come per il fratello, sono rimasti sconosciuti fino ad oggi i mandanti dell'omicidio. Se neri, bianchi, contestatori della sua politica pacifista o una manovra per creare anche qui una strategia della tensione.

6 GIUGNO - GIORGIO AMENDOLA del PCI critica dal settimanale Rinascita gli studenti in lotta, la ritiene "un semplice rigurgito di infantilismo". E' uno dei tanti a non rendersi conto del fenomeno. Fra l'altro � poco coerente con LONGO dello stesso partito che sempre su Rinascita pochi giorni prima aveva invece solidarizzato con gli studenti. Ci si meraviglia poi che alcuni gruppi si dissociano da una linea di partito quando questa linea palesemente non esiste negli stessi vertici del partito. Si brancola nel buio con delle considerazioni soggettive. E non aveva torto nemmeno Pasolini quando alcune frange della sinistra le aveva bollate come una "sinistra fascistoide". Inoltre una corrente di destra era anche dentro la sinistra, quindi non solo nelle file della DC.

Ma ci attende ora la "battaglia" a Milano; la "battaglia di via Solferino".

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