ANNO 1926
CULTURA E COSTUME
Dopo la morte di RODOLFO VALENTINO, si svolgono a New York i funerali del popolare attore. Vi partecipano 500.000 persone.
SCIENZA E SCOPERTE
*** GUGLIELMO MARCONI stabilisce il primo collegamento costruendo il primo ponte radiofonico ad onde corte tra Londra e Sydney in Australia.
*** GODDARD un inventore americano con la passione per i razzi inventa un propellente liquido per i suoi vettori. Goddard ne prover� altri e ogni volta brevetta il sistema. Seguita ad offrirli all'amministrazione militare Usa senza esiti. Poi nel 1957 con l'evento Sputnik russo, gli americani si ricorderanno di lui e acquisteranno dagli eredi circa 300 suoi brevetti, ottenuti con le sue preziose ricerche sui propellenti, che furono poi molto importanti per la conquista dello Spazio.
*** PAULI enuncia il principio d'esclusione (quando un'orbita � completa gli elettroni devono trovare posto su altre orbite - i n. di spin );
*** SCHOROEDINGER con la meccanica ondulatoria mette una solida base alla fisica atomica che servir� in seguito ai futuri fisici nucleari.
*** FLEMING scopre la PENICILLINA, il 1� ANTIBIOTICO, che viene per� utilizzato per la prima volta sull'uomo solo nel 1941 in un'infezione da ferita; ma non era il primo, i cinesi 2000 anni prima gi� conoscevano le muffe prodotte dal latte e ci curavano appunto le ferite.
*** 10 APRILE - Umberto Nobile con il dirigibile Norge parte da Ciampino per compiere la trasvolata del Polo Nord.
8 MAGGIO - Norge è giunto a Kings Bay, nelle isole Spitzbergen, base della spedizione polare.
12 MAGGIO - Amundsen e Nobile navigano da ieri nel cielo del Polo. -- Ultimissime; il telegramma di Nobile a Mussolini « L'ordine ricevuto di lasciar cadere la bandiera italiana sul Polo Nord è stato eseguito oggi 12 maggio alle ore 1,30 di Greenwich ». Il viaggio continua verso l'Alaska.
16 MAGGIO - II Norge è sceso ieri alle 13,20 in un villaggio dell'Alaska. II volo transpolare si è concluso con un completo successo.
*** 25 APRILE - La prima rappresentazione della Turandot, viene diretta, alla Scala di Milano, da Arturo Toscanini. L'opera, che Giacomo Puccini aveva lasciata incompiuta al momento della sua morte, era stata completata da Franco Alfano, sulla base degli appunti lasciati da Puccini. Toscanini, giunto al terzo atto dopo l'aria "Tu che di gel sei cinta", depone la bacchetta e rivolgendosi al pubblico dice: "Qui il maestro è morto", provocando nella sala una profonda commozione.
FINE - ANNO 1926