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( QUI TUTTI I RIASSUNTI )  RIASSUNTO ANNO 1921 (0)

L'anno lo iniziamo innanzitutto con una sintesi dei 12 mesi,
con le date e i fatti più significativi, poi li approfondiremo.

GENNAIO 1921

1 GENNAIO - A Fiume, dopo le giornate cosiddette del "Natale di Sangue" viene firmato l'accordo con i "ribelli": i legionari devono abbandonare la città entro cinque giorni. D'Annunzio assiste all'imbarco e al ritiro delle truppe; rimasto quasi solo lascierà Fiume il 18 gennaio. Intende ritirarsi dalla scena politica; incarica un amico di cercargli una villa sul Garda.
6 GENNAIO - Trieste e Zara sono ufficialmente annesse all'Italia.
13 GENNAIO - Attentato contro Lenin a Mosca durante il 18° congresso dei Soviet: il capo comunista resta illeso.
15-21 GENNAIO - A Livorno si svolge il XVII congresso nazionale del PSI. La corrente massimalista dei comunisti puri guidata da ANTONIO GRAMSCI, UMBERTO TERRACINI e AMEDEO BORDIGA si distacca dalla corrente riformista guidata da FILIPPO TURATIi, e da quella massimalista dei comunisti unitari guidata da GIACINTO MENOTTI SERRATI. La prima abbandona il congresso e continua gli incontri in un altra sede.
I Socialisti proseguono nei lavori e a fine congresso eleggono una direzione del PSI che è quasi tutta composta da massimalisti.
16 GENNAIO - Il sindaco socialista di Ferrara arrestato per l'omicidio dei quattro fascisti avvenuto il 20 dicembre.
19 GENNAIO - L'onorevole Matteotti assediato a Ferrara da una manifestazione fascista.
22 GENNAIO - Si è concluso il congresso socialista di Livorno: i secessionisti fondano il Partito Comunista d'Italia.
25 GENNAIO - Si è aperta la conferenza di Parigi: si discutono le riparazioni di guerra. - La Camera del lavoro di Bologna è incendiata dai fascisti.
26 GENNAIO - Conflitti tra socialisti e fascisti in Emilia: il governo ordina il disarmo di tutti i cittadini nelle province di Bologna, Modena, Ferrara.
27 Il generale Badoglio si dimette da capo di Stato Maggiore

FEBBRAIO 1921

18 FEBBRAIO - L'Osservatore Romano sconfessa le direttive di don Sturzo ai popolari milanesi.
23 FEBBRAIO - Approvata alla Camera l'abolizione del prezzo politico del pane.
26 FEBBRAIO - Si riunisce fino al 3 marzo a Livorno il congresso generale della CGdL. Prevale la corrente riformista con proposte per il governo
27 FEBBRAIO - La Germania dichiara di non accettare le condizioni per le riparazioni decise dagli alleati a Londra.
28 FEBBRAIO - Una squadra fascista devasta la Camera del lavoro di Trieste.

MARZO 1921

1 MARZO - Due giornate di scontri a Firenze tra socialisti e fascisti: 7 morti e un centinaio di feriti.
3 MARZO - MARZO - Thomas Woodrow Wilson lascia la Casa Bianca: gli succede il repubblicano Warren G. Harding.
8 MARZO - Respinte alla conferenza di Londra le proposte tedesche sulle riparazioni di guerra: comunicazione delle sanzioni alla Germania.
13 MARZO - Firmata a Londra l'intesa italo-turca per l'Asia Minore.
15 MARZO - L'on. Matteotti sequestrato dai fascisti a Ferrara e abbandonato in aperta campagna.
16 MARZO - La FIAT per la forte crisi (non fabbrica più materiale bellico) annuncia il licenziamento di 1500 operai e la riduzione dell'orario di lavoro per gli altri.
17 MARZO - Davanti alle proteste delle commissioni interne contro i licenziamenti, la FIAT decide la chiusura di alcuni stabilimenti. Gli operari protesteranno fino al 6 maggio, quando poi capitoleranno.
19 MARZO - La fortezza ribelle di Kronstadt è caduta in mano ai bolscevichi comandati da Trotzki in persona.
20 MARZO - A Trieste entusiastiche accoglienze alla squadra navale italiana. - Firmata la pace tra Russia e Polonia.
22 MARZO - Un'altra fabbrica chiusa a Torino: 1500 licenziamenti alla FIAT. - Nel plebiscito in Alta Slesia il popolo sceglie la Germania.
24 MARZO - Scoppio di una bomba e orrenda strage ieri sera al Teatro Diana di Milano: il primo bilancio è di 17 morti e di oltre ottanta feriti.
25 MARZO - Prime applicazioni della Nuova Politica Economica (NEP) decisa da Lenin: chiesta dalla Russia sovietica la ripresa dei rapporti commerciali con l'America.
29 MARZO - Repressione in Germania delle sommosse comuniste.
31 MARZO - Deciso con un decreto firmato il 7 aprile, lo scioglimento della Camera: le elezioni sono indette per il 15 maggio. Giolitti giustifica la decisione richiamandosi alla necessità di tenere le elezioni nei territori annessi di recente e affermando che la Camera uscita dalle votazioni del novembre 1919 non rappresenta più la volontà del paese. Spera di ottenere dalle nuove elezioni una maggiore rappresentanza delle forze liberali democratiche a discapito del PSI e del PPL. A tal fine favorirà, attraverso i blocchi nazionali, l'alleanza tra liberali e fascisti, nello sforzo di coinvolgere questi ultimi nel sistema parlamentare (il cosiddetto "listone".

APRILE 1921

5 APRILE - Arresti di anarchici e comunisti per la strage del Diana.
6 APRILE - La FIAT chiude tutte le officine in seguito al conflitto con gli operai sulla questione dei licenziamenti. - Mussolini visita Gabriele D'Annunzio nella villa del poeta a Gardone.
22 APRILE - Percosso a Torino il direttore di Ordine Nuovo, Antonio Gramsci, da un gruppo di fascisti.
27 APRILE - A Torino conflitti tra fascisti e socialisti: occupazione delle fabbriche e sciopero generale.

MAGGIO 1921

1 MAGGIO - Inizia la conferenza di Londra.
10 MAGGIO - Sanguinosa domenica pre-elettorale in Italia: 15 morti.
11 MAGGIO - La Germania accetta l'ultimatum della conferenza di Londra sulle riparazioni di guerra.
13 MAGGIO - Condannato a 4 mesi di carcere l'assessore che fece togliere i crocifissi dalla scuola.
15 MAGGIO - Elezioni generali in Italia- votano 6.701.496 elettori, il 58,4% degli aventi diritto, i socialisti ottengono 1.631 435 voti e 123 deputati; i comunisti 304 719 voti e 15 deputati; ì popolari 1.347.305 voti e 108 seggi; i repubblicani 124.924 voti e 6 seggi; alle liste di slavi e di tedeschi dei territori annessi da poco vanno 88 648 voti con 9 seggi; al Partito sardo d'azione (fondato nel 1919 dai cagliaritano Emilio Lussu, con un programma di rinnovamento sociale della Sardegna in direzione autonomistica) vanno 35.488 voti con 4 seggi. Gli altri voti a liste di blocchi (listone), che eleggono in tutto 265 deputati, di cui 35 sono fascisti e 10 nazionalisti, mentre gli altri sono divisi tra liberali, democratici, agrari e socialriformisti.
16 MAGGIO - Alle prime notizie sulla giornata elettorale in Italia, scontri con morti e feriti in tutto il Paese.
19 MAGGIO - I risultati elettorali: 35 fascisti entrano alla Camera nelle file dei costituzionalisti.
25 MAGGIO - Mussolini riafferma la tendenza repubblicana del fascismo.

GIUGNO 1921

4 GIUGNO - Il console italiano a Odessa arrestato dai bolscevichi. - L'Italia, esclusa dall'organizzazione dell'8a Olimpiade, si ritira dal Comitato Olimpico Internazionale.
6 GIUGNO - Abolite le tessere annonarie in Italia: completo ritorno al commercio libero fuorché per lo zucchero. - Rivoltellate a Torino contro l'on. De Vecchi: perquisizioni alla Camera del lavoro.
7 GIUGNO - Accordo italo-iugoslavo per Fiume: è formato un consorzio per la gestione del porto.
9 GIUGNO - Arrestati a Berlino due degli assassini di Rosa Luxemburg. - La Germania è ammessa nella Società delle Nazioni.
17 GIUGNO - Spaventosa carestia a Kiev: duemila morti per fame in un giorno.
21 GIUGNO - Nel suo primo discorso al Parlamento Benito Mussolini, eletto nella circoscrizione di Milano-Pavia e in quella di Bologna-Ferrara-Ravenna-Forlì nelle liste del blocco nazionale, tenta di avvicinarsi sia al PPI, rinnegando l'originario anticlericalismo, sia al PSI, ponendo le premesse per il successivo patto di pacificazione.
22 GIUGNO - Tumulti e pugilato alla Camera tra fascisti e socialisti: dimissioni del ministro del Lavoro, Labriola.
22 GIUGNO - II III congresso dell'Internazionale comunista a Mosca, che proseguirà fino al 12 luglio con la presenza delle delegazioni del PSI e del PCd'l, constata che i tempi non sono maturi per una rivoluzione mondiale e invita il PSI a espellere la corrente riformista.
26 GIUGNO - Sulla politica interna ed estera, nella discussione iniziata alla Camera il 20 giugno, il ministero Giolitti viene duramente contestato dai socialisti, dai comunisti, dai nittiani e dalle destre. I socialisti Filippo Turati e Giuseppe Emanuele Modigliani presentano una mozione contro il governo, che viene respinta con 234 voti contrari, 200 favorevoli e 6 astenuti. Giolitti chiede il voto di fiducia.
27 GIUGNO - Voto di sfiducia della Camera sulla politica estera del governo: Giolitti presenta le dimissioni al re, data la scarsa maggioranza ottenuta dal governo durante la votazione di fiducia del 26 giugno. Rifiuterà in seguito l'incarico di costituire il nuovo governo e indicherà come suoi possibili successori il presidente della Camera, Enrico De Nicola, che declinerà l'invito

LUGLIO 1921

2 LUGLIO - L'incarico di comporre il governo affidato al socialriformista Bonomi dopo il rifiuto di De Nicola.
A Milano su iniziativa di gruppi anarchici e repubblicani nascono gli Arditi del Popolo. Nell'organizzazione, aderiscono in un primo momento anche socialisti e comunisti, si configura come un gruppo armato che ha il fine di difendere le associazioni proletarie dalle violenze fasciste. Si diffonderà in breve tempo in Liguria, Emilia, Toscana, Umbria e Lazio.
2 LUGLIO - Su "Il Popolo d'Italia" Mussolini chiama le forze politiche a un patto di pacificazione. Già ci sono state alcune trattative tra i deputati fascisti Giacomo Acerbo e Giovanni Giuriati e i deputati socialisti Giuseppe Ellero e Tito Zaniboni, che hanno steso uno schema di accordo. Le trattative saranno però sospese, in quanto prima la direzione del PSI poi il consiglio nazionale fascista non le autorizzeranno.
4 LUGLIO - Varato il ministero BONOMI; risulta composto da due socialriformisti: il presidente del consiglio, che ha anche gli interni, e ALBERTO BENEDUCE al lavoro; tre popolari: GIULIO RODINO alla giustizia, GIUSEPPE MICHELI ai lavori pubblici, ANGELO MAURI all'agricoltura; tre democratici liberali (questo schieramento comprende deputati liberali di provenienza eterogenea, tra cui molti giolittiani): MARCELLO SOLERI alle finanze, GIUSEPPE DE NAVA al tesoro, GIOVANNI RANIERI alle terre liberate; tre appartenenti al gruppo della democrazia sociale (di cui fanno parte gli ex appartenenti al partito radicale, che in seguito alle lacerazioni interne cessa di esistere da quest'anno alcune liste di ex combattenti): GIUSEPPE GILARDINI alle colonie, LUIGI GASPAROTTO alla guerra, VINCENZO GIUFFRIDA alle poste e telegrafi. Partecipano poi al governo, a titolo personale, il deputato liberale di destra BARTOLO BELLOTTI all'industria, il fisico ORSO MARIO CORBINO all'istruzione, l'ingegnere EUGENIO BERGAMASCO alla marina e l'ambasciatore PIETRO TOMASI della Torretta agli esteri.
9 LUGLIO - Entra in vigore un decreto legge, emanato da Giolitti prima delle dimissioni, che rivede in senso protezionistico le tariffe doganali, rispondendo alle richieste avanzate in tal senso dagli industriali.
13-14 LUGLIO - A Treviso un migliaio di fascisti, provenienti-da molte regioni italiane, saccheggiano la sede della federazione provinciale repubblicana.
19 LUGLIO - Un'altra giornata di conflitti politici in Italia: 5 morti e una ventina di feriti nel Carrarese.
22 LUGLIO - A Sarzana (SP) 500 fascisti occupano la stazione e si preparano a entrare in città per imporre la liberazione di una decina di fascisti arrestati, ma sono attaccati dai carabinieri e dalla popolazione e lasciano sul terreno 18 morti e una trentina di feriti. Di fronte a questo episodio Mussolini, nel timore di un isolamento del fascismo, deciderà di riprendere le trattative per giungere a un patto con i socialisti. Anche il Consiglio Nazionale dei Fasci di combattimento è favorevole ad una tregua tra i partiti.
L'indignazione generale crea un allarme nel Paese.
Mussolini che � stato appena eletto a maggio in Parlamento, � infuriato. Ha il timore di essere subito emarginato, e lancia appelli di pacificazione ai Socialisti riformisti e ai Popolari. Saranno poi i primi ad accettare il 2 agosto un patto di collaborazione che per� non manterranno, mentre i secondi - i Popolari - pur non condannando i fascisti, tentano, al loro congresso del 20 OTTOBRE, proprio con i socialisti di formare una barriera al fascismo che � ormai dilagante. Troppo tardi, il 7 novembre nasce il PNF. Il 6 dicembre poi troviamo gli stessi popolari inaspettatamente a non pi� condannare apertamente le intimidazioni, ma anzi a lanciare messaggi d'alleanze. Mussolini inizia a non essere pi� solo! E ha dalla sua parte gi� una parte di cattolici; penna dopo penna avr�  l'intero pollo PPI;  con il contorno e poi al completo quando - l'ex eretico della Lima - s'inventer� i Patti Lateranensi del '29

23 LUGLIO - Il governo Bonomi ottiene la fiducia della Camera con 302 voti favorevoli e 136 contrari (tra cui, socialisti, comunisti e fascisti).
24 LUGLIO - La Camera vota la fiducia al governo Bonomi. Alla Camera Mussolini afferma di essere favorevole a una pacificazione e il 23 luglio lascerà intravedere la possibilità di una coalizione tra fascisti, socialisti e popolari.
25 LUGLIO - 9 comunisti e un fascista uccisi in un conflitto nel Grossetano.

AGOSTO 1921

2 AGOSTO - Il patto di pacificazione tra fascisti e socialisti viene concluso, anche grazie alla mediazione di De Nicola, che invano ha cercato di coinvolgere anche i comunisti, i repubblicani e i popolari. Firmato, tra gli altri, da Mussolini, Cesare Maria De Vecchi e Umberto Pasella per i fascisti, e da Giovanni Bacci, Elia Musatti e Oddino Morgari per i socialisti, il patto impegna le due parti a porre fine al clima di reciproca intimidazione, stabilisce inoltre che ogni deroga al patto debba essere sottoposta al giudizio di collegi arbitrali, formati in ogni provincia da due rappresentanti per parte, o del presidente della camera.
16 AGOSTO - Il congresso regionale dei Fasci emiliani e Romagnoli a Bologna, a cui presenziano anche rappresentanti cremonesi, mantovani e del Polesine, respinge il patto di pacificazione e chiede a convocazione di un congresso nazionale.
17 AGOSTO - Bonomi invita il ministro della giustizia Rodinò a prendere misure contro l'organizzazione degli Arditi del popolo. Anche il ministro degli interni si è espresso in tal senso in una circolare ai prefetti del 13 agosto. Nei mesi successivi l'organizzazione sarà notevolmente indebolita dai molti arresti operati tra gli aderenti.
18 AGOSTO - Mussolini sui «Popolo d'Italia» annuncia le sue dimissioni dalla commissione esecutiva dei Fasci, in segno di protesta contro le decisioni prese al congresso emiliano del 16 agosto. (Rifiuto della "pacificazione"). Poco dopo, anche il vicesegretario nazionale Cesare Rossi si dimetterà. Le dimissioni segnano il culmine della crisi interna al movimento fascista, che vede da qualche tempo un contrasto tra Mussolini, favorevole a dargli una collocazione in Parlamento non escludendo alleanze con le forze della sinistra, e i capi fascisti delle zone padane, legati alla borghesia agraria, sostenitori della lotta armata e violenta da condurre contro le associazioni di sinistra fino al loro completo annientamento.
20 AGOSTO - Muore Aleksandr Blok, il poeta della rivoluzione d'ottobre.
21 AGOSTO - II Vaticano contrario all'eventualità di una collaborazione cattolico-socialista.
21 AGOSTO - Un decreto legge sospende l'attuazione della legge sulla nominatività dei titoli del 24 luglio 1920, che avrebbe dovuto entrare in vigore il 1° luglio 1921. La sospensione nasce dalle pressioni dei gruppi finanziari e industriali, che si trovano in una situazione di grave crisi economica.
26-27 AGOSTO - II consiglio nazionale fascista, durante una riunione che si tiene a Firenze, respinge le dimissioni di Mussolini dalla commissione esecutiva dei Fasci. Riguardo al patto di pacificazione il consiglio non impone una linea precisa e lascia che la questione sia risolta autonomamente dai singoli Fasci.

SETTEMBRE 1921

1 SETTEMBRE - Scioperi degli operai tessili in tutta Italia: 20 stabilimenti chiusi a Torino; le fabbriche di Prato presidiate dalla polizia.
3 SETTEMBRE - L'Italia aderisce alla conferenza di Washington per il disarmo .
6 SETTEMBRE - Si registrano 66 fucilazioni a Pietrogrado per un complotto anti-bolscevico.
19 SETTEMBRE - Il governo sovietico chiede ai governi europei un prestito di 10 milioni di sterline.
22 SETTEMBRE - Spaventosa catastrofe in Germania: le fabbriche chimiche di Ludwigshafen saltate in aria; i morti sarebbero più di mille.
27 SETTEMBRE - Ancora tragici conflitti politici in Italia: il deputato socialista Di Vagno ucciso in Puglia; 5 morti e 25 feriti a Modena.
29 SETTEMBRE - La conferenza di Parigi garantisce l'indipendenza dell'Albania e riconosce i diritti italiani nella regione.

OTTOBRE 1921

5 OTTOBRE - Si è costituito in Germania il partito nazionalsocialista che rivendica la necessità di una politica antisemita.
10-15 OTTOBRE - Il XVIII congresso dei PSI a Milano vede ancora prevalere l'ala massimalista su quella riformista.
12 OTTOBRE - Complotto tedesco in Renania: arrestati 31 ufficiali dell'ex esercito imperiale.
16 OTTOBRE - Ultima giornata del congresso socialista: da Mosca giunge la scomunica e l'esclusione dalla III Internazionale.
18 OTTOBRE - Violenta ripresa della lotta fra i partiti: tre morti e vari feriti presso Empoli e nel Cremonese.
20-23 OTTOBRE - Il III congresso del PPI a Venezia discute del nuovo clima politico creato dal rafforzamento del fascismo e si pronuncia a favore di un'eventuale collaborazione con i socialisti e i democratici in funzione antifascista. La proposta di non ammettere la collaborazione con i fascisti non è però accompagnata da una condanna esplicita del movimento.
22 OTTOBRE - Otto feriti per una bomba a Parigi in un comizio per Sacco e Vanzetti. - Bologna: Albert Einstein tiene una serie di conferenze sulla teoria della relatività generale.
25 OTTOBRE - In Ungheria Re Carlo e la Regina Zita fatti prigionieri dopo la sconfitta dei loro seguaci.
26 OTTOBRE - I ribelli del Riff massacrano 800 soldati spagnoli in Marocco.
28 OTTOBRE - Il ministro del Tesoro De Nava annuncia un programma di economie per avviarsi al pareggio del bilancio in Italia. - Gli on. Mussolini e Ciccotti si battono a duello a Livorno: il combattimento sospeso al 15° assalto per le ferite riportate da Ciccotti.

NOVEMBRE 1921

3 NOVEMBRE - Re, combattenti e popolo accolgono a Roma la salma del Milite Ignoto. Affluiscono a Roma alcune migliaia di squadristi: Questi sfilando in città danno vita ad alcune violenze; chi porta la cravatta rossa, o non si toglie il cappello al passare dei gagliardetti, viene insultato e se risponde selvaggiamente picchiato. Il bilancio di sangue sarà di sei morti e 170 di feriti gravi e meno gravi.
7 -11 NOVEMBRE - Si svolge a Roma il III Congresso dei Fasci di Combattimento. Nasce il Partito nazionale fascista (PNF). La trasformazione del movimento in partito è accompagnata da un'accentuazione dei caratteri di destra, che emergeranno chiaramente nel programma steso dopo il congresso e nutrito di suggestioni nazionalistiche e di proposte conservatrici (dal rafforzamento dell'esercito al divieto di sciopero nei servizi pubblici. all'ordine pubblico). Il nuovo Comitato Centrale e la nuova Commissione Esecutiva (in seguito diventerà la direzione del partito) saranno composti, tra gli altri, da, DINO GRANDI (interessante la metamorfosi di Grandi - vedi "DALLA LIMPIDA FEDE ALLA OSCURA FRONDA"), GAETANO POSTIGLIONE e MASSIMO ROCCA. Segretario del partito sarà eletto MICHELE BIANCHI, ex sindacalista rivoluzionario. ACHILLE STARACE, ATTILIO TERUZZI, GIUSEPPE BASTIANINI sono vicesegretari. GIOVANNI MARINELLI ricopre la carica di segretario amministrativo.
Da notare che Mussolini non appare negli ordini dirigenti del partito. Sembra che egli stesso all'apertura del Congresso l'ha voluto affermando "Nella nuova organizzazione io voglio sparire, perché voi dovete guarire dal mio male e camminare da soli". Mussolini è più che soddisfatto dell'appellativo di "DUCE" che all'unanimità il congresso -per la prima volta- gli attribuisce.

Tutte le divergenze che erano sorte in agosto all'interno del movimento, ben presto scompaiono nei mesi successivi. Ma non del tutto, alcune rimarranno latenti fino al 25 luglio 1943.
Al momento del Congresso di Roma, il balzo è notevole! i Fasci sono 2200 con 320.000 iscritti. Scriverà Volpe " Il 1921 è l'arma che il Fascismo dai ristertti ambienti urbani dell'Italia settentrionale e centrale, irrompe nelle province e nelle campagne e si satura di forze borghesi e proletarie. E' l'anno che sorge l'organizazione militare e quella politica: fasci, squadre, sindacati. E Fasci e sindacati si vengono federando su basi provinciali, dopo i primi ragguppamenti regionali, che in alcuni casi non fecero buona prova" , quando il controllo di questi era finito in buona parte nelle mani dei vari "ras" locali, preoccupando Mussolini che invece va predicando che vuole essere il garante dell'ordine, e in vari modi cerca di guadagnarsi la fiducia dei benpensanti, della burocrazia di Stato, dei militari e... della stessa monarchia che solo un anno fa voleva scalzare.
11 NOVEMBRE - Giornate di scioperi e di sfilate a Roma. Scontri con due morti e centocinquanta feriti, durante il corteo di squadre di fascista.
13 NOVEMBRE - La conferenza di Washington inaugurata con un appello di Harding alla pace e un piano di disarmo.
21 NOVEMBRE - A Londra rottura delle trattative anglo-egiziane; timori di gravi ripercussioni. - La rivolta antibolscevica in Ucraina: 3000 comunisti uccisi in una sola città.
24 NOVEMBRE - La guerra civile a Belfast: 21 morti e 30 feriti.
24 NOVEMBRE - Viene costituito un consorzio delle banche di emissione, composto dal Credito italiano, dalla Banca commerciale e dal Banco di Roma, al fine di salvare la Banca italiana di sconto dalla grave crisi, legata a quella dell'Ansaldo dei fratelli Mario e Pio Perrone. Il consorzio si assume in un primo tempo l'impegno di aprire un credito fino a un massimo di 600 milioni a favore della banca, ma in seguito, di fronte alla sua enorme passività (circa 2 miliardi), ritirerà l'impegno.
29 NOVEMBRE - Durante una riunione dei demosociali, dei demoliberali e di altre correnti minori, viene annunciata la costituzione del gruppo della democrazia, cui aderiscono circa 150 deputati, tra cui Giolitti, Nitti e Orlando, al fine di formare un blocco di centro.

DICEMBRE 1921

3 DICEMBRE - In Russia ricompaiono negozi e industrie private.
7 DICEMBRE - La Camera approva la politica interna del ministero Bonomi: 251 favorevoli (quelli dei popolari e dei democratici), 105 contrari (dei socialisti e dei comunisti), 66 astenuti (fascisti, nazionalisti e liberali di destra). - Al termine del vivace dibattito su due mozioni, una presentata dai socialisti contro la repressione esercitata dal governo nei confronti delle associazioni operaie, l'altra dai nazionalisti, che chiedono al governo precise garanzie legislative riguardo alla regolarità dei servizi pubblici e contro il diritto di sciopero nel settore.
10 DICEMBRE - Conclusa la pace anglo-irlandese dopo una lotta di sei secoli: l'Irlanda diventa uno Stato autonomo nell'orbita dell'Impero britannico, con Parlamento e governo propri; soltanto la politica estera e la difesa navale e strategica restano affidate al governo inglese.
11 DICEMBRE - Alla conferenza di Washington concluso l'accordo per il Pacifico tra America, Giappone, Inghilterra e Francia.
13 DICEMBRE - Il vicepresidente del Consiglio provinciale di Cremona ucciso dai fascisti.
15 DICEMBRE - Annullata l'elezione dell'on. comunista Misiano alla Camera per la sua diserzione nel 1916.
16 DICEMBRE - L'Ulster dichiara di non voler far parte del nuovo Stato irlandese.
17 DICEMBRE - Inizia alle Assise di Milano il processo contro 15 terroristi anarchici.
22 DICEMBRE - A Firenze il Consiglio Nazionale fascista concreta il programma del movimento: Mussolini conferma il carattere antisocialista e antinternazionalista del partito.
28 DICEMBRE - Firmato a Roma l'accordo commerciale tra la Russia e l'Italia.
28 DICEMBRE - E decretata la moratoria per la Banca italiana di sconto. Nei mesi successivi si procederà alla liquidazione dell'istituto. La rinuncia a salvare la banca provocherà nuove accuse nei confronti del governo da parte dei settori nazionalisti e dei gruppi industriali legati ai Perrone.

... entriamo nel vivo dell'anno 1921

dopo la costituzione del PPI, a gennaio nasce il PARTITO COMUNISTA > > >

 

Fonti, citazioni, testi, bibliografia
PAOLO GIUDICI - Storia d'Italia - (i 5 vol.) Nerbini 1930
CONTEMPORANEA - Cento anni di giornali italiani
STORIA D'ITALIA Cronologica 1815-1990 -De Agostini
PUBBLICAZIONE NAZIONALE UFFICIALE, Il Decennale d. Vittoria, Vallecchi, 1928
ALBERTO CONSIGLIO - V.E. III, il Re silenzioso. 11 puntate su Oggi, 1950
MUSSOLINI, Scritti Politici. Feltrinelli
RENZO DE FELICE, Mussolini il fascista, Einaudi, 1996
A. PETACCO, Storia del Fascismo (6 vol.) Curcio
TAYLOR, Storia della Germania, Longanesi, 1980
PAOLO MONELLI, Mussolini piccolo borghese, Vallardi, 1983
ERIC HOBSBAWM, Il secolo breve, RCS, 1995
ZEEV STERNHELL, Nascita dell'ideologia fascista, Baldini & Castoldi, 1989
LELIO BASSO, Socialismo e rivoluzione, Feltrinelli, 1980
MACK SMITH, Storia del Mondo Moderno - Storia Cambridge X vol.
TRANFAGLIA-FIRPO - Storia dell'Età contemporanea- Garzanti
MONDADORI . Le grandi famiglie d'Europa - I Savoia. 1972
STORIA MONDIALE CAMBRIDGE - (i 33 vol.) Garzanti 
STORIA D'ITALIA, (i 14 vol.) Einaudi
+ AUTORI VARI DALLA BIBLIOTECA DELL'AUTORE  

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