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CRONOLOGIA

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( QUI TUTTI I RIASSUNTI )  RIASSUNTO ANNO 1920 (0)

L'ANNO PIU' DURO DEL DOPOGUERRA - LE DATE IN CRONO

L'anno lo iniziamo facendo innanzitutto una sintesi dei 12 mesi,
con le date e i fatti più significativi, poi li approfondiremo meglio.

GENNAIO 1920

1- Mussolini dopo aver subito la sconfitta elettorale, il 1° gennaio su "Il Popolo d'Italia", esce con un articolo dal contenuto poetico-letterario, ardito, fiducioso; � deciso a lottare, ha fede nel popolo e nel finale � anche sovversivo e irriverente. (Vi rimandiamo al primo link dell'anno 1920, dove abbiamo riportato il testo integrale)
1 - Nel corso di tutto il mese, l'attenzione è quasi sempre sulla questione Albania. All'inizio dell'anno, a Lushniè, un gruppo di delegati albanesi, si riuniscono a congresso e durante questo costituiscono un governo provvisorio a Tirana, rifiutando così il protettorato italiano; le intenzioni degli Albanesi sono quelle di formare uno Stato indipendente. Di riconoscere il nuovo governo viene fatta formale richiesta al Governo Italiano. Nitti accetta, ma il suo atteggiamento è così ambiguo e così esitante che gli albanesi decidono di cacciare fuori da Valona e dall'Albania i soldati italiani.
Il Paese, alla fine della guerra, era stato occupato da circa 70.000 soldati italiani, al comando del generale PIACENTINI. Messo sotto pressione, l'esercito italiano è costretto a ritirarsi sulla costa, attaccato da bande di Albanesi. Piacentini chiede al Governo rinforzi, ma Nitti tentenna.
1- La questione di Fiume - Il 18 dicembre del precedente anno, Gabriele D'Annunzio, nella speranza di mantenere il ruolo di "comandante", indice un plebiscito nella città, orientando con varie manifestazioni la votazione a proprio favore anche con azioni di intimidazione svolte dai troppo zelanti legionari a lui fedeli.
Fiume resta al centro di una confusa e vasta rete di intrighi e di fermenti eversivi. Si afferma che la città è abitata in prevalenza da italiani (85%), ma al plebiscito non votarono a favore di D'Annunzio anche se non proprio contro, perché accettarono invece la proposta di "modus vivendi" presentata dal governo italiano nel novembre del 1919, poi ratificata il 12 novembre di quest'anno (Trattato di Rapallo). D'annunzio con i fiduciari della città in un colloquio con il presidente del Consiglio Nitti non accetterà quest'accordo e manterrà il potere a Fiume fino al 24 dicembre, quando il governo italiano dopo un ultimatum al ribelle Comandante, inviò l'esercito per far sgomberare con le armi i legionari dannunziani e i seguaci dell'altro poeta, l'anarco-sindacalista DE AMBRIS, che alcuni affermano fece perfino qualche avances verso la Russia. Da questo momento sappiamo solo che diventerà un ostinato avversario di Mussolini e del suo fascismo; fu, infatti, poi costretto a vivere in esilio. Emigrò in Francia nel '22; poi divenne segretario generale della Lega italiana dei diritti dell'Uomo.
2- Nelle campagne Bolognesi e a Piacenza (poi si estenderanno in altre città dell'Emilia e in altre regioni) avvengono scontri nelle campagne con agricoltori socialisti che hanno formato un movimento di lotta per la stipulazione di nuovi patti agrari. L'intervento della forza pubblica inasprisce gli scontri, un carabiniere resta ucciso, otto feriti.
13- Successo: Il ministro del Tesoro Schanzer annunzia a Milano che la sottoscrizione del Prestito Nazionale ha già raggiunto i 7 miliardi di lire. ? Si apre il Consiglio nazionale socialista a Firenze: la mozione massimalista viene riconfermata. - In Romania dove si sta lottando per difendersi dai bolscevichi che vogliono proclamare la Repubblica Socialista, i rumeni marciano su Odessa.
17- Entrata in vigore il 10 gennaio, viene inaugurata a Parigi la Società delle Nazioni. - A Vienna avvengono manifestazioni a causa della carestia.
18- Paul Deschanel è il nuovo presidente della Repubblica francese. Elezione quasi unanime da parte dell'Assemblea Nazionale.
19- A Milano convegno dei socialisti "destri" e "centristi". Si esalta l'azione parlamentare contro il nullismo rivoluzionario.
20- I ferrovieri italiani proclamano lo sciopero generale. ? Millerand forma il nuovo governo francese.
24- I socialisti massimalisti bolognesi chiedono l'espulsione di Turati.
25- I Soviet offrono l'armistizio ai governi dell'Intesa.
28- Il Giappone invia truppe in Siberia per montare la guardia alle miniere di carbone.
30- Termina lo sciopero ferroviario in Italia; il Fascio dei ferrovieri costata la sconfitta del sindacato.

FEBBRAIO 1920

11- Le truppe bolsceviche conquistano Odessa: l'Ucraina chiede la pace e l'indipendenza al governo dei Soviet. ? A Vienna, comizi dei nazionalisti democratici per l'unione dell'Austria alla Germania.
16- Aspro intervento di Wilson sulla questione adriatica: il presidente americano afferma che "gli interessi iugoslavi sono lesi in favore dell'Italia".
24- Il Senato americano sconfessa l'opera del presidente Wilson: gli Stati Uniti si avviano verso 1'autoesclusione dalla Lega delle Nazioni.
25- Disordini nei paesi al di là del Piave per la lentezza dell'opera di ricostruzione delle zone devastate dalla guerra; nelle manifestazioni si registrano due morti a Pieve di Soligo.Viene indetto uno sciopero generale a Treviso.
28- Per ridurre i consumi alimentari il governo italiano decreta il tesseramento dei principali generi alimentari.

MARZO 1920

1- Di fronte allo sciopero di Torino degli operai metallugici che richiedono il riconoscimento dei consigli di frabbrica, gli industriali si organizzano. Rifiutano di cedere e riescono ad isolare il movimento, cui viene a mancare l'appoggio dei sindacati nazionali controllati dai riformisti. Cosa aveva detto Mussolini? "il capitalismo non ha compiuto il suo ciclo; è ancora capace di ulteriori svolgimenti, non è ancora esaurita la serie delle sue trasformazioni". Dalle già esistenti organizzazioni industriale, con una fusione di queste, gli industriali danno vita a una Confederazione Generale dell'Industria; La "Confindustria". (vedi il 20 marzo)
4- Scioperano nelle campagne della "bassa" lombardo?piemontese 150 mila contadini.
5- Elezione dell'ammiraglio Miklós (Nicola) Horthy a Governatore dell'Ungheria; disordini nel Paese: stato d'assedio a Budapest.
10- Aperta a Roma la crisi del governo Nitti.
14- Colpo di Stato a ?Berlino: il governo di Ebert, deposto, si rifugia a Dresda. - Con un rimpasto, che esclude i Popolari, viene formato in Italia il nuovo ministero Nitti.
18- Il governo Ebert ritorna a Berlino. Agitazioni comuniste e conflitti sanguinosi in tutta la Germania.
20- Una rappresentanza della Confindustria comunica al prefetto di Torino, che se ci saranno agitazioni operaie, loro risponderanno con la chiusura delle fabbriche; con la "serrata".
22- Le commissioni interne della Fiat, spostano di un'ora le lancette dell'orologio di controllo al fine di poter posticipare l'ingresso in fabbrica. I dirigenti licenziano i membri della commissione. Gli operai reagiscono con il cosiddetto "sciopero delle lancette". - Il presidente del Consiglio Nitti annuncia l'abolizione della censura in Italia. ? In Germania i comunisti s'impadroniscono del bacino della Ruhr.
29- A Torino viene proclamato lo sciopero generale. 120.000 lavoratori in città e provincia incrociano le braccia. La resistenza industriale è fortissima, assoldando crumiri e il Governo l'appoggia inviando in zona 50.000 soldati.
30-31- Il governo Nitti ottiene la fiducia della Camera: 250 voti contro 195. Contrari i nuovi alleati: i delusi Popolari; che promuovono un congresso l'8-11 aprile a Napoli.

APRILE 1920

2- L'Anatolia si ribella a Costantinopoli e rifiuta di eseguire gli ordini del governo centrale.
6- Conflitto nel Bolognese tra carabinieri e socialisti sulla questione agraria: cinque morti e numerosi feriti. ? L'esercito francese occupa Francoforte e Darmstadt.
8-11- Riuniti in congresso, i Popolari dichiarano di non poter sostenere il governo Nitti, incapace di sostenere i "sindacati bianchi", e di evitare a questi le aggressioni socialiste.
9- A Napoli tumultuoso inizio del 2° congresso nazionale del partito popolare; i "collaborazionisti" sono in maggioranza.
14- A Torino sciopero generale per il mancato accordo dei metallurgici; In Puglia invasioni delle terre.
18- Sale il prezzo dei giornali italiani: da 10 a 20 centesimi.
20- Davanti ad un altro sciopero generale nazionale, promosso dalla sezione socialista torinese guidata da Tasca e Terracini, la direzione del PSI respinge la proposta dichiarando che i tempi non sono ancora maturi per una grande "battaglia rivoluzionaria". D'Aragona inoltre, con gli industriali giunge a un accordo per diminuire i poteri delle commissioni interne nelle fabbriche.
24- I1 conflitto sindacale di Torino risolto: concluso l'accordo per i metallurgici e ripresa del lavoro.
27- Si chiude la conferenza di San Remo: le conclusioni comunicate alla Germania, rinviata la soluzione del problema adriatico tra Italia e Iugoslavia.
30- Firmato tra Russia e Italia l'accordo per il rimpatrio dei prigionieri italiani.

MAGGIO 1920

1- La festa del 1° maggio è turbata in Italia da violenze. Due bombe contro le guardie a Torino: un agente ucciso, uno moribondo, due cittadini morti e 40 feriti.
CGdL e PSI approvano la creazione di "Consigli di fabbrica" eletti solo da operai appartenenti ai sindacati, per intervenire, con potere decisionale, nelle questioni riguardanti l'organizzazione del lavoro e della produzione.
Segue l'VIII congresso della FIOM; Bruno Buozzi il segretario, con un memoriale chiede agli industriali un aumento salariale di circa il 40%, minimi di paga più alti, l'indennità di licenziamento e dodici giorni di ferie pagate all'anno.
7- Muore a Roma l'on. Leonida Bissolati.
8- Gramsci sul suo giornale "Ordine nuovo", con l'articolo "Per un rinnovamento del Partito Socialista", critica l'attuale PSI, e indica la sua trasformazione in "partito del proletariato rivoluzionario che lotta per l'avvenire della società comunista", e non ha timori di provocarne una scissione. Lenin dalla Russia, al II Congresso dell'Internazionale comunista del 23 luglio-6 agosto, approva la linea gramsciana. Iniziano a crearsi una corrente di astensionisti
10- A Firenze si svolge il convegno degli astensionisti del PSI; scontro fra Gramsci e Bordiga. La corrente intransigente viene sconfitta. Bordiga critica i consigli di fabbrica, chiamandoli anarcoidi-sindacalisti. (Bordiga ha pubblicato sul "Soviet" lo scritto "Dieci tesi sulla costituzione dei consigli operai", in cui sostiene la necessità della formazione di un partito comunista e della rottura con i riformisti. - Lenin ha invece pubblicato contro il settarismo e il dottrinarismo diffusi nella sinistra comunista "L'estremismo, malattia infantile del comunismo". - A sua volta Bernstein pubblica note polemiche contro il bolscevismo, e Trotskij risponde alla critica di Kautsky al bolscevismo con "Terrorismo e Comunismo".
11- 12- II passaggio dei popolari all'opposizione provoca la caduta del governo Nitti. Tentativo del Re di formarne uno con il cattolico Meda, che però rifiuta non essendoci una maggioranza solida intorno ai Popolari. Si tenta anche con Bonomi, che a sua volta non trova intesa con i cattolici. Non resta che affidarne la formazione di nuovo a Nitti.
22- Nitti con un rimpasto del precedente governo forma il nuovo ministero.
24- Al teatro "Lirico" di Milano si riunisce il II Congresso nazionale dei Fasci di combattimento. Dal nuovo programma mussoliniano, scompare il radicalismo. E non esiterà per i fini immediati, con il governo Giolitti (pacifista, neutralista, sdrammatizzatore) a ricercare l'intesa, cercando di catturare la fiducia dei benpensanti, oltre che della burocrazia di Stato, e forse anche della monarchia. Manovre che faranno infuriare D'Annunzio, il cui destino è già ormai segnato.
25- Manifestazioni di studenti nazionalisti a Roma nell'anniversario dell'entrata in guerra dell'Italia. Intervengono le Guardie Regie, per disperdere la manifestazione e negli scontri quattro guardie e un cittadino restano uccisi.
27- Sulla "Tribuna" compare un articolo di Giolitti che critica l'atteggiamento di Nitti con i nazionalisti, e prevedendo la fine del governo, espone il suo programma e cerca di migliorare i rapporti con la destra, smorzando certi toni. La destra al suo discorso di Dronero, lo aveva accusato di bolscevismo.

GIUGNO 1920

3- I1 governo italiano delibera l'istituzione del ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale.
3- Gli Albanesi consegnano a Piacentini un ultimatum, intimandogli di sgomberare con le sue truppe Valona.
3- Il governo italiano fissa il nuovo prezzo del pane a Lit. 1,50 al chilo.
8- Disordini per la scarsità del pane a Bari: numerosi i morti e feriti.
5-9- Attacco di bande albanesi contro le truppe italiane a Valona. La rivolta viene domata da Piacentini, che però chiede al governo nuove truppe per mantenere la piazza
12- Nuova crisi di governo. Nitti è costretto a dimettersi. L'Italia accusa tutti i mali di oltre sette anni di malgoverno; al capezzale viene chiamato il "dottore" Giolitti. IL suo programma prevede una serie di riforme tendenti a "sdrammatizzare" i rapporti fra capitale e lavoro, il risanamento del bilancio dello Stato e la sistemazione della questione Fiume.
13- La minaccia albanese a Valona: gli insorti sono respinti con l'intervento delle navi da guerra italiane. Ma l'isolato Piacentini chiede rinforzi militari al Governo.
15- PSI, e CGdL, diffondono un manifesto invitando gli operai ad opporsi con manifestazioni di protesta, all'invio di soldati in Albania e alla sua occupazione. Chiedendone inoltre l'abbandono.
17- Giolitti comunica ufficialmente la costituzione del nuovo governo. - Scioperi ferroviari in tutta Italia.
23- Conflitti e tumulti a Milano in occasione di una manifestazione socialista di solidarietà ai ferrovieri scioperanti: due morti.
24- Proclamato lo sciopero generale a Milano: atti di violenza in tutta la città, un brigadiere dei carabinieri massacrato dalla folla.
27- Ammutinamento dell'11° reggimento di bersaglieri ad Ancona e in partenza per l'Albania, e che rifiutano di partire. E' fomentato dagli anarchici, dai socialisti e dai repubblicani. Si erigono barricate, si assaltano armerie. Dopo due giorni al rivolta è domata. Ma nei giorni successivi per "solidarietà" ai militari si organizzano altre manifestazioni in varie città d'Italia.
27- Giolitti alla Camera afferma di essere favorevole all'indipendenza dell'Albania e respinge la proposta di inviarci altre truppe. Tuttavia esprime il timore che Valona e l'Albania può costituire un pericolo per l'Italia, qualora fosse occupata da una potenza nemica dell'Italia. E che quindi non bisogna abbandonare l'Albania fin quando non avrà un governo stabile.
30- Il PSI e la CGdL, con un manifesto si dichiara contraria agli atteggiamenti estremistici (come quelli di Ancona e collaterali), ma respinge programmi bellici sull'Albania. Come questo sia possibile, nessuno lo dice. Si limitano le agitazioni ma il problema Albania resta grave.

LUGLIO 1920

2- Sanguinoso conflitto tra contadini e proprietari terrieri presso Bari: 4 morti e 9 feriti.
10- La Camera italiana esprime la fiducia al governo Giolitti con 269 voti contro 146.
17- La pace tra l'Austria e le potenze alleate ratificata a Parigi.
19- Conflitto per i patti agrari presso Siena: 4 contadini morti.
21- Sciopero generale proclamato a Roma in seguito alla distruzione della tipografia dove si stampa l'edizione romana dell'Avanti! da parte di squadre fasciste.
23 luglio - 6 agosto- Si apre prima a Pietroburgo, poi continuerà a Mosca, il II Congresso dell'Internazionale comunista, (o Comintern). La novità contenuta nei ventuno punti della relazione, è la rottura con le correnti riformiste. Decisioni che provocano forti contrasti in Italia dentro i socialisti, con i comunisti puri che hanno accettato in blocco i ventuno punti. Non siamo ancora alla grande spaccatura, perché si spera di orientare ancora tutto il partito in senso rivoluzionario.
24- In Albania nuovo attacco alle truppe italiane guidate sempre da Piacentini, sempre più solo.

AGOSTO 1920

1- Riprese le relazioni diplomatiche tra Italia e Germania.
4- Firmato a Tirana l'accordo italo-albanese: l'Italia abbandona Valona e riconosce l'indipendenza dell'Albania conservando alcune basi per le sue navi.
11- Firmato a Sévres il trattato di pace tra le potenze alleate e la Turchia. Battaglia intorno a Varsavia: i
russi a 70 km dalla capitale.
12- In seguito all'accenno fatto alla Camera dall'on. Salvemini circa l'impiego illecito di parte dei fondi
raccolti con la sottoscrizione pro-Fiume, il direttore del Popolo d'Italia, Benito Mussolini, sfida a duello il parlamentare.
14- Mussolini e Salvemini si riappacificano e rinunciano al duello.
16-17- Al congresso della FIOM, si decide di adottare una linea dura, per ottenere miglioramenti economici e come arma di lotta viene scelto l'ostruzionismo; sospensione del lavoro a cottimo e gli scioperi bianchi; minuziosa osservanza delle norme di sicurezza, con il conseguente rallentamento della produzione. Interviene il nuovo ministro del lavoro, Labriola per conciliare le parti, ma gli industriali restano intransigenti
25- Raggiunto l'accordo anglo-egiziano: la Gran Bretagna riconosce l'indipendenza dell'Egitto e ottiene il diritto a mantenere una guarnigione militare nella zona del canale di Suez. - I russi bloccati a nord di Varsavia: 70.000 prigionieri in mano alle truppe polacche.
30- La delegazione laburista britannica reduce dalla Russia critica severamente il regime bolscevico.
31- In Italia gli operai metallurgici prendono possesso delle officine per prevenire una serrata industriale. Per quest'ultima presa di posizione, gli industriali si giustificano, affermando che sono stati provocati seri danni alla produzione, e che quindi preferiscono chiudere le fabbriche.
Gli operai rispondono con l'occupazione delle fabbriche a Milano, nei giorni successivi in Lombardia, in Piemonte e in Liguria. Sono coinvolti circa 500.000 lavoratori. Giolitti come ai bei tempi, tenta di stemperare le agitazioni, ignorandole; non adottando azioni di forza.

SETTEMBRE 1920

4-5- Dirigenti PSI e CGdL, in una riunione, per coordinare le lotte operaie, approvano la costituzione di "stati generali operai". Il giorno 9, durante una riunione, viene proposto dalla direzione del PSI, che la guida del movimento operaio, passi al Partito, in modo da estendere le lotte "all'intera massa proletaria". Il Consiglio del CGdL, respinge la proposta.
8- Disastroso terremoto in Italia: centinaia di vittime in Garfagnana e nella Lunigiana.
10- A Fiume proclamata da D'Annunzio la "Reggenza del Quarnaro" .
16- Rappresentanti degli industriali e rappresentanti degli operai metallurgici sono convocati a Torino da Giolitti. La riunione viene ripresa a Roma
20- Concluso a Roma l'accordo per la vertenza metallurgica con la mediazione del governo Giolitti. - Viene stipulato un accordo relativo alle rivendicazioni salariali e al controllo degli operai sulle fabbriche. Si decide anche di formare una commissione composta da sei rappresentanti della CGdL e se della Confindustria, con il compito di applicare l'accordo e di formulare delle proposte. - "Guardie Rosse" a Torino: vanno all'assalto della palazzina del cav. Agnelli, direttore generale della Fiat; che però viene difesa dalla forza pubblica.
24- Il congresso nazionale elegge Alessandro Millerand presidente della Repubblica francese al posto di Deschanel, dimissionario.
24- In una strana circolare è spedita dal capo dell'ufficio informazioni dello stato maggiore dell'Esercito, Camillo Califfi, ai vari uffici di propaganda dei comandi d'armata, si afferma che "I Fasci di combattimento sono da considerare "forze vive da contrapporre eventualmente agli elementi antinazionali e sovversivi" e che con essi "è necessario mantenere "contatti" seguendone l'attività". Sicuramente Mussolini ne è a conoscenza. Qualcuno i contatti li avrà pur presi.
26- Il referendum delle maestranze metallurgiche ratifica l'accordo di Roma con 127.904 voti a favore e 44.531 contro. Viene ordinato lo sgombero delle fabbriche.
28- Contrasti dentro il PSI. Alcuni dirigenti, nell'approssimarsi del Congresso, sono inclini all'espulsione dell'ala riformista, mentre altri pur accettando i 21 punti dell'Internazionale sono dell'opinione di tenere unito il partito.

OTTOBRE 1920

5- I bolscevichi nella guerra russo?polacca sono sbaragliate cadono prigionieri 10 divisioni con 43.000 uomini.
8- Decisa a Riga la cessazione delle ostilità tra russi e polacchi.
15- Un gruppo di Socialisti di sinistra, riuniti a Milano, formano una sola corrente del gruppo astensionista, e tracciano un Manifesto programma (firmato da Gramsci, Terracini e Bordiga) dichiarando di aderire al gruppo e alle decisioni del II congresso dell'Internazionale comunista.
22- A Bologna dopo alcuni tafferugli, arresto in massa dei delegati dell'Unione sindacale.
23- Gravissime le condizioni del Re Alessandro di Grecia dopo il morso di una scimmia idrofoba: ma alcuni - compreso il suo medico- hanno l'impressione che si tratti di un attentato.
26- Muore ad Atene il Re Alessandro di Grecia. - Il principe Paolo designato a succedere al trono greco.
30- Il Governo del Soviet dichiara lo stato d'assedio a Mosca per la minaccia di una controrivoluzione.

NOVEMBRE 1920

1- Nasce la Confederazione italiana dei sindacati economici, vicino al movimento fascista.
4- Il repubblicano Warren G. Harding è il nuovo presidente USA. Fautore di una politica isolazionistica e protezionistica, del liberalismo all'interno del Paese e del proibizionismo. Quest'ultimo è entrato in vigore il 6 gennaio con il XVIII emendamento della costituzione, che proibisce la fabbricazioneì, la vednita ed il trasporto nel paese delle bevande alcoliche. La legge ha subito provocato nel corso dell'anno alla nascita di una fiorente industria clandestina, in massima parte nelle mani di bande di gangster in lotta tra di loro per il controllo del mercato.
11-12- A Rapallo è raggiunto l'accordo tra Italia e Iugoslavia: Zara è riconosciuta italiana, mentre il resto della Dalmazia passa alla Iugoslavia. Fiume diventa Stato libero e sovrano.
17- L'America decide di non farsi rappresentare dall'Assemblea delle Nazioni di Ginevra.
19- Lotte nazionali in Boemia: gravi disordini antitedeschi a Praga. ?In Grecia si costituisce il nuovo governo Rhallys.
20- La Camera italiana accorda il voto amministrativo alle donne. Quello politico bocciato.
22- Tragico insediamento del sindaco socialista a Bologna, eletto alle ultime amministrative. 500 fascisti irrompono nella manifestazione. Negli scontri del tumulto si registrano 8 morti e 60 feriti.
27- La Camera approva il Trattato di Rapallo con 212 voti a favore, 15 contrari e 40 astenuti. Il Senato lo approva il 17 dicembre. D'Annunzio a Fiume viene invitato a sloggiare, ma il Poeta si rifiuta.
28-29- A Imola si svolge un convegno di comunisti "puri"; propongono di mutare il nome del PSI, in Partito Comunista Italiano (PCI). Inoltre afferma che è incompatibile all'interno del Partito, una corrente riformista.

DICEMBRE 1920

2- In seguito al rifiuto della Reggenza del Quarnaro di ritirare le sue truppe entro i limiti stabiliti dal trattato di Rapallo, il governo italiano ordina il blocco del litorale fiumano. D'Annunzio minaccia di proclamare la guerra contro l'Italia.
9- Il referendum in Grecia: tutto il Paese favorevole al ritorno di Re Costantino sul trono.
20- I propositi di resistenza a Fiume: alcuni carabinieri sono catturati dai legionari.
21- A Ferrara cruento conflitto tra socialisti e fascisti: 4 morti, tre fascisti e un socialista. Molte le bastonature di dirigenti socialisti da parte di squadre di fascisti.
24- A Fiume le truppe italiane al comando del generale Caviglia, si scontrano con legionari dannunziani e proseguiranno fino al 30. Inizia il cosiddetto "Natale di sangue", per quattro giorni si assiste a una guerra civile, con scontri fra l'esercito e legionari, poi quelli di Zara si arrendono; D'Annunzio avvia le trattative di pace con Caviglia. Il 18 gennaio si concludono e lo stesso giorno il Poeta-soldato abbandonerà Fiume.
30- Termina la crisi fiumana. Le ostilità sono sospese, ed è concessa l'amnistia a tutti i "ribelli", legionari.

Vediamo ora i singoli fatti (iniziamo con Mussolini il 1° gennaio) > > >
poi seguirà la situazione in generale dell'anno 1920

Fonti, Bibliografia
CONTEMPORANEA - (raccolta) Cento anni di giornali italiani
STORIA D'ITALIA Cronologica 1815-1990 -De Agostini
PUBBLICAZIONE NAZIONALE UFFICIALE, Il Decennale d. Vittoria, Vallecchi, 1928
CRONOLOGIA UNIVERSALE - Utet 
STORIA UNIVERSALE (i 20 vol.) Vallardi
CRONOOGIA in Storia del Fascismo, di A Petacco, Curcio
+ AUTORI VARI DALLA BIBLIOTECA DELL'AUTORE  

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