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CRONOLOGIA

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ANNO 1913

vedi stesso periodo "RIASSUNTI STORIA D'ITALIA"


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Inizia in Italia l'epoca della "scioperomania"

Ristabilitosi molto precariamente l'equilibrio sui Balcani, Francia e Inghilterra (e in parte la Russia) videro in quel tacito consenso austriaco offerto all'Italia nel Mar Egeo, altri inquietanti futuri scenari espansionistici, dopo che la stessa Austria con il blitz di quattro anni prima aveva rotto i patti europei del 1878. L'Italia allora non solo non ottenne nulla ma perse Trento e Trieste, quindi i rapporti non erano quindi buoni eppure...
Il timore era questo: occupando la Bosnia sottoposta proprio alla Turchia, l'Austria poteva venire a trovarsi in possesso di quasi tutta l'area balcanica (anche se c'erano fortissime ostilit� della popolazione serba). Con un ipotetico appoggio dell'Italia (spinta ora dalla gratitudine) ora l'Austria a guerra finita, subito o in futuro, poteva rappresentare un problema non indifferente. Lo si temeva e si cerc� di saggiare le reazioni quando Francia e Inghilterra chiesero in luglio all'Italia di firmare un patto in sostegno della Grecia onde impedire una eventuale espansione dell'Austria fino ad Atene.
L'Italia non solo rifiut� ma rinsald� i patti con l'Austria con una convenzione navale sull'Egeo.
L'Austria sentendosi ora cos� appoggiata stabilisce la spartizione del territorio balcanico privando la Serbia dello sbocco al mare Adriatico, e rispolverando la vecchia intesa del '78 fatta con l' Italia, favorisce l'indipendenza dell'Albania, convinta che questo popolo anch'esso per gratitudine non avrebbe ostacolato i suoi progetti sia in Serbia e sia in Bosnia.


Il 2 agosto si concludono cosi' gli accordi e le intese fra due governi Austria e Italia, ma i rapporti si deteriorano e si complicano alla fine di agosto quando il luogotenente delle province austriache in Serbia e sul litorale italiano (quindi anche Trieste) vieta agli stranieri di occupare impieghi pubblici.
Sia i Serbi sia gli Italiani nella zona di Trieste sono antiaustriaci e con questo editto ricevono un vero affronto. I Triestini e i vicini sono al limite, i Serbi pure, e in Italia qualcuno vuole ben altro!
Lo vedremo nel prossimo anno..................

STORIA IT. - Dopo l' indignazione suscitata dall'eccidio di alcuni lavoratori che facevano pacifiche dimostrazioni a Parma, Ragusa e Roma, e dopo che a gennaio Mussolini con l'articolo "Assassinio di Stato" sul suo Avanti, scatena polemiche nel governo, lui stesso e va a promuovere una forte campagna di stampa contro il governo per "gli eccidi proletari" cui seguono altri scioperi antigovernativi, mentre la lotta si radicalizza,

A Napoli in febbraio altro grande sciopero antigovernativo e a Torino guidati dalla FIOM i metallurgici ne avranno per tre mesi di fila. Alcuni avevano accusato Mussolini di velleitarismo, ma ora PSI e CGdL, sono tutti d'accordo che se si verificheranno ancora "eccidi proletari" si ricorrer� a seri scioperi generali in tutto il Paese. Si impone insomma la linea imposta da Mussolini!

A Milano il 10 agosto per sostenere lo sciopero milanese, l'USI (in contrasto con l'ala rivoluzionaria di Mussolini) proclama uno sciopero generale su tutta Italia che � per� un fallimento. A renderlo tale � proprio Mussolini con tutta la nuova direzione socialista e la CGdL. Il 24 cade il governo e le nuove votazioni, questa volta con la nuova legge elettorale, si tengono il 2 novembre.

La NUOVA LEGGE ELETTORALE aumenta gli aventi diritto al voto e fa votare anche gli analfabeti oltre i 30 anni o fino a 21 se hanno fatto il militare. Diritti al voto 8.672.249, vota il 60,4% cioe' 5.238.037. Sono aumentati di molto gli elettori, ma le cose non cambiano molto, formano....
....una democrazia apparente e una libert� non utilizzata da 3.434.212 italiani rinunciatari (!) che forse prima e dopo lamentano restrizioni, malcontenti, imprecano e al momento buono, diventano pecore di un gregge; non hanno idee, o non hanno il coraggio di correre il rischio di sbagliare, stanno a casa e delegano altri (altrimenti poi con chi se la prenderebbero?).

Ma andiamo al dunque con i risultati: I vari socialisti ora hanno 79 deputati (52 il PSI di Turati, 19 i riformisti socialisti di Bissolati, 8 i sindacalisti) 73 i radicali, 17 repubblicani, mentre i cattolici disuniti partecipano e ottengono con tre correnti 20+9+6 deputati. Il clero plaude per aver loro contribuito a non far aumentare i sovversivi ma dura poco l'esultanza quando Gentiloni da un giornale afferma che i cattolici hanno sostenuto i deputati Liberali di uno Stato liberale.
Totale 283, che non bastano contro i 304 dell'ex governo Giolitti che cosi' riconquista la poltrona e subito inizia un discorso impostato sul laicismo, per andare opportunisticamente incontro agli anticlericali.

STORIA IT. La crisi italiana nel sociale, pi� i venti di guerra che circolano sempre di pi� nel Paese, oltre la grande crisi generalizzata che colpisce un po' tutti i Paesi europei, fa emigrare o fuggire 711.000 italiani lo scorso anno e 873.000 quest'anno, colpendo questa volta tutte le regioni nella stessa misura (comprese le regioni del Nord con 150.000 individui).
L'emigrazione di questi anni (poi quella del 1957 vedi) � storia di dolore, rimossa da una coscienza civile del Paese Italia. Pagine bianche della sua Storia, non certamente lasciate tali da coloro (18 milioni) che furono chiamati a viverla sulla propria pelle, con il famigerato umiliante e infamante "Passaporto Rosso" nelle varie intolleranti contrade del mondo.

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