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< vedi stesso periodo "RIASSUNTI STORIA D'ITALIA"

ANNO 1893
LO SCANDALO DELLA BANCA ROMANA  -  I Personaggi politici di questo periodo

19 GENNAIO - Le notizie sui giornali, iniziate lo scorso fine anno, sono amplificate e aumentate in questi primi giorni di gennaio. Lo scandalo nel mondo bancario, impressiona tutti gli italiani e si ingigantisce quando alla Banca Romana (gi�  ex Banca Pontificia) dove lo scandalo � scoppiato, sono arrestati il governatore e il cassiere; il 22 si procede all'arresto del direttore anche del Banco di Napoli che era scomparso dopo aver lasciato un ammanco nella banca di alcuni milioni; e pochi giorni dopo anche il direttore del Banco di Sicilia  � accusato di aver usato somme enormi per uso privato; poi pochi giorni dopo sulla  scena piomba anche  il giallo: il vice direttore del Banco di Sicilia che ha accusato di abusi il suo direttore viene assassinato e dopo pochi giorni, a   febbraio muore misteriosamente anche un membro della commissione.  Il discredito su tutto il sistema bancario italiano � rilevante ed inquietante. Perfino la moneta stessa che � in circolazione � guardata con diffidenza, quando la stampa rivela che per immettere i 40 milioni dei 65 abusivamente stampati, � stato usato lo stratagemma di duplicare il numero  di serie dei biglietti gi� in circolazione. Ognuno nel tastare un biglietto si chiede se quello che ha in mano � uno di quelli "fantasma", se la copia, oppure l'originale.
Giolitti e tutto il governo non possono sottrarsi alla richiesta di nominare una commissione d'inchiesta per fare piena luce nel mondo bancario, anche se molti avversari, indicano proprio Giolitti e Crispi come uno dei tanti beneficiati. Il primo nega, mentre CRISPI sulla stampa, in una intervista, lo smentisce e ammette che  entrambi erano a conoscenza dei fatti, ma di aver taciuto per non far aggravare  - con notizie cos� destabilizzanti -   ulteriormente la crisi economica del paese.

  1. Vedi anche l'importanza che ebbe la Loggia Massonica di LEMMI. Erano 300 i deputati iscritti nella P2.

20 GENNAIO - Altro grande disagio, questa volta sociale, e questo ancora pi� drammatico,  sono le notizie che arrivano dalla Sicilia, da  Caltavoturo di Palermo. Il movimento dei Fasci Siciliani,  che si sta diffondendo  nelle citt� e nelle campagne, in una manifestazione spontanea popolare di protesta per l'eccessivo fiscalismo delle amministrazioni, per la revisione dei patti agrari, e  rivendicazione di terre da coltivare che sono  in mano  ai "galantuomini tiranni",  drammaticamente si conclude in una tragedia. La polizia nella carica uccide  undici dimostranti e ne ferisce  una quarantina. Vasto cordoglio e accese polemiche in tutta la nazione, fra chi � indignato per le anarchiche rivolte di alcuni "banditi", e chi � invece solidale con i "poveracci" barbaramente aggrediti dai "servi dei tiranni".

20 MARZO - Alla Camera   GIOLITTI, in piena "bufera", presenta il progetto sul riordino del sistema degli istituti di emissione (che aveva concepito � reso noto gi� in dicembre - e forse fu proprio questo a scatenare le rivelazioni). Il disegno  (che diventer� legge il 10 agosto)  prevede l'istituzione della Banca d'Italia, con la riunione e fusione di quattro banche di emissione in un solo istituto. Non rientrano nel progetto  le due banche del sud, il Banco di Napoli, e il Banco di Sicilia, che seguitano (chissa sotto quale pressione) a conservare il privilegio dell'emissione di moneta.

21 MAGGIO - In Sicilia, a Palermo, il movimento dei Fasci  costituisce il Partito socialista siciliano. I dirigenti socialisti del nord prendono per� le distanze dalle masse aderenti al movimento e dai dirigenti che hanno chiesto:  l'adesione al partito e di  intervenire al prossimo congresso del Partito dei lavoratori italiani a Reggio Emilia. Questo cauto (e quasi ostile) atteggiamento dei socialisti � dovuto al fatto che il movimento siciliano si presenta troppo anarchico, e temono i dirigenti che tragiche  rivolte come quella avvenuta a gennaio a Caltavoturo, possa portare  un inasprimento della repressione del governo anche nel nord  e compromettere gli interessi della lotta di classe dei lavoratori occupati nella grande industria o nella grandi aziende agricole. In sostanza � una chiusura alle masse siciliane considerate pi� arretrate rispetto alle moderne rivendicazioni socialiste come le desidera Engels scrivendo alla Kuliscioff, la collaboratrice di Turati.

La Sicilia dunque se gi� � stata penalizzata dal disinteresse della classe politica fin da quando � stata creata l'unit� d'Italia  (patti agrari disattesi) , � abbandonata quest'anno anche da chi afferma di lottare per i bisogni espressi dalle masse di lavoratori;  si crea cio� una distinzione quando queste masse  si rivelano - paradossalmente-  essere pi� arretrate delle altre come condizione economica, perch� pi� oppresse e proprio per questo  pi� portate a rivolte spontanee che i socialisti di Turati (ora) non gradiscono. Temono di compromettersi alleandosi con quelli che a Roma hanno chiamato "briganti" fino ieri, e "cospiratori dello Stato"  oggi.

Ma non � assolutamente cos�, perch� in  Sicilia,  nei Fasci Siciliani non ci sono solo  masse di gleba analfabeta proletaria rurale che rivendicano con le ribellioni le terre dei "tiranni" da coltivare e meno gabelle feudali;  ma ci sono artigiani, commercianti, contadini,  braccianti, mezzadri e piccoli proprietari (perfino donne e bambini)  dunque un ampia compagine sociale, che lotta ora unita ed � in rivolta contro la crisi economica che paralizza l' isola. E se prima si era formato un movimento solo di protesta, la tensione ora � salita, e si sta trasformando in una irruenta rivolta popolare, una vera insurrezione, che sta allarmando  i politici di Roma.

Giolitti nel corso dell'anno, pi� liberale, garantisce l'ordine senza fare dura repressione, n� impedisce alle opposizioni di riunirsi. CRISPI invece appena forma il suo governo alla   fine di quest'anno, indubbiamente forte anche di questo atteggiamento di chiusura dei socialisti,  fin dalle sue prime battute, attua una immediata  politica repressiva durissima, bollando il movimento come una "gang di banditi", "cospiratori dello Stato". In pochi mesi, iniziando il rpossimo gennaio, con un vero e proprio stato d'assedio sull'isola,  far� eseguire pi� di duemila arresti,  disintegrando tutto il movimento, e buttando in galera tutti i dirigenti. Sono cos� salvi i "tiranni", che indisturbati possono  continuare a condizionare l'intera economia dell'isola. E' la prima grande frattura dell'Italia unita, perch� questi provvedimenti sono giustificati, pubblicizzati e fatti apparire dalla stampa all'opinione pubblica come interventi repressivi per stroncare "bande di criminali". Non bastava la precedente parola spregiativa  di "brigantaggio" rivolta ai fedeli soldati (e cittadini) borbonici; ora sono bollati anche come "banditi" e "cospiratori dello Stato", mentre invece stanno conducendo legittime   rivendicazioni democratiche n� pi� e n� meno come le masse del centronord, anche se con  dimostrazioni pubbliche diverse. (Ma anche molto simili a quelle che scoppieranno in Toscana, l'insurrezione armata in Lunigiana del 13 gennaio 1894- Crispi pose anche l� lo stato d'assedio, poi quando fu oggetto di un attentato, quattro giorni dopo lo tolse, anche se propose subito dopo le "tre leggi antianarchiche" di stampo dittatoriale, peggiore di quelle emanate successivamente dal fascismo con il codice Rocco; che a quelle di Crispi si ispir�).

29 GIUGNO - A Parma le camere del lavoro in occasione del Congresso si costituiscono in federazione.

1 LUGLIO - A Corleone si riuniscono in congresso gli aderenti al movimento dei Fasci Siciliani. Le motivazioni e la natura del movimento guidato da GIUSEPPE De FELICE GIUFFRIDA,  le abbiamo gi� lette sopra. Ma a Roma alcuni (i protettori dei latifondisti) si stanno organizzando. I latifondisti dell'isola, molto inquieti cercano i pi� equivoci appoggi politici. E li trovano! visto poi come andranno le cose all'inizio del prossimo anno.

6  AGOSTO - In Romagna tutte le associazioni del Partito socialista rivoluzionario (arnarchico - quello nato a Lugano il 4 gennaio '91) si riuniscono a Imola,  prendono la decisione di aderire al Partito dei Lavoratori di Turati  (il futuro Partito socialista italiano) e di partecipare compatti al Congresso che si terr� a settembre.

2 SETTEMBRE - Congresso a Reggio Emilia del Partito dei lavoratori di Turati, che inizia a chiamarsi Partito Socialista dei lavoratori Italiani, poi perder� il "lavoratori" per chiamarsi   solo PSI. La discussione principale � l'atteggiamento da tenere con i siciliani; la proposta che predomina � una chiusura al movimento dei Fasci Siciliani. Gli ex  rivoluzionari si sono imborghesiti, non vogliono l'adesione dei siciliani al partito perche troppo anarchici. - E per i fasci, quest'atteggiamento mantenuto dai socialisti � una vera e propria condanna  a morte dell'intero movimento. Infatti, pur capeggiato da uomini  di orientamento socialista, che chiedevano le stesse cose come in Romagna o in Lombardia ecc, il movimento  � abbandonato, e quasi compatito proprio dai socialisti, e creer� la convinzione a Crispi (e lo far� credere a tutti gli italiani) che il movimento � una vasta cospirazione tesa a sovvertire lo Stato. In poche settimane il governo Crispi distrugge il movimento con lo stato d'assedio sull'isola e l'arresto di quasi tutti i "cospiratori". Reggio Emilia, questo danno ha provocato! Una guerra dei poveri, vinta dai poveri meglio (ambiguamente) guidati dell'altra met� dell'Italia. Una ferita che non si rimarginer� pi�. Un movimento indipendentista (MIS con il suo esercito EVIS) nascer� alla fine della guerra con FINOCCHIARO (che non era un uomo qualunque - vedi 1945).  Ma anche questo seguir� la stessa sorte; a Roma il suo movimento (verr� stroncato, e chiamato anch'esso "banditismo" (il famoso bandito GIULIANO , che non era altro che un separatista. La sua morte uno dei tanti oscuri misteri italiani).

24 NOVEMBRE - Alla riapertura della Camera la commissione incaricata a indagare sugli scandali delle banche, legge la relazione d'inchiesta. Non viene accusato apertamente Giolitti di aver preso i soldi, ma viene riferito che non poteva sapere della relazione Alvisi-Biagini che aveva scoperto lo scandalo, inoltre lo biasima peraver proprio Giolitti  nominato senatore il direttore della Banca Romana. La Relazione conclude affermando che deve indagare alcuni personaggi coinvolti e aprire un'inchiesta anche parlamentare.  GIOLITTI, per consentire la massima libert� delle indagini, si dimette dal governo.

28 NOVEMBRE - Viene incaricato a formare il nuovo governo ZANARDELLI. E' per� osteggiato sia dalla destra sia dalla sinistra. Entrambe chiedono un governo forte per affrontare la questione siciliana, fatta apparire come il male pi� peggiore d'Italia. Si dimentica tutto il resto!

8  DICEMBRE - Il re d� l'incarico per formare il nuovo governo a CRISPI, che d� vita a una  coalizione chiedendo ai partiti una "tregua di Dio" per far fronte alla difficile situazione politica interna e soprattutto per la questione siciliana. Su quella Crispi � intenzionato a concentrarsi. E' la sua ossessione.

9 DICEMBRE - Il discorso di CRISPI � ancora nell'aria e,  invece della "tregua di Dio", sulla Sicilia si abbatte il,   "castigo di Dio", con una inaudita violenza  scatta la repressione.   Nelle numerose manifestazione di protesta in varie citt� e paesi contro le tasse e i dazi di consumo, intervengono le forze dell'ordine, e negli scontri a fuoco si contano decine di morti. Ma � solo l'inizio del "castigo divino", cio� "il castigo crispino".

15 DICEMBRE - Appena prende i poteri di governo CRISPI, si prende anche  il ministero degli interni e per i fatti siciliani propone subito una repressione che il governo vota a favore 342 (destra e sinistra, socialisti moderati e anarchici) contro 45 e con 22 astenuti. Subito dopo la Camera d� anche l'autorizzazione a porre con un Corpo d'Armata in stato di assedio tutta la Sicilia. (Quindi non sono pochi i dissidenti, non sono proprio per nulla "quattro banditi" come si vuol far credere, visto che si impiega un intero  corpo d'armata!)
E' inviato sul posto ai primi di gennaio il Generale Lavriano, che inizia (nonostante una democratica richiesta inviata dagli anarchici siciliani a Crispi) una repressione spietata operando migliaia di epurazioni e arresti fino all'agosto '94. In Sicilia scorre in ogni luogo il terrore,  e l' animosita e il rancore  verso il governo diventa esplosiva e irreversibile. 

A riprova di questo nuovo corso � interessante riportare un brano tratto da un articolo che GIOLITTI scrisse poi nel ‘900 sulla Stampa di Torino da cui emerge la propensione a considerare le ragioni delle masse popolari e di conseguenza la condanna per il metodo dell’indiscriminato "pugno di ferro" di  Francesco CRISPI:
"Quando confronto il nostro sistema tributario con quello di tutti i Paesi civili, quando osservo le condizioni delle masse rurali in gran parte d’Italia e le paragono con quelle dei Paesi vicini, resto compreso d’ammirazione per la longanimit� e la tolleranza delle nostre plebi, e penso con terrore alle conseguenze di un possibile loro risveglio. Io deploro quanti altri mai la lotta di classe. Ma, siamo giusti, chi l’ha iniziata? "

 

*** Scrivono: B.SHAW, O.WILDE, ROSTAND, T. MANN, CECHOV.

*** Compone DVORAK, RACHMANINOV, DE FALLA. CARLO MARX completa IL CAPITALE, mentre FREUD pubblica i suoi primi studi di Psicoanalisi.

*** In Italia grande successo di SALGARI, PIRANDELLO, PASCOLI, CARDUCCI, SVEVO, GIACOSA.  D'ANNUNZIO pubblica Il Piacere.
*** Compone: LEONCAVALLO, CATALANI, MASCAGNI .

*** Nasce la  VIROLOGIA, IVANOVSKI ipotizza i VIRUS (ma si vedranno solo del 1930)

*** I KRUPP con DIESEL costruiscono IL 1� MOTORE DETTO motore D

*** Mentre MAYBACH e DAIMLER inseriscono il 1� CARBURATORE nella loro auto MERCEDES.

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