ECONOMIA |
Il bilancio del 1880 si era chiuso con un avanzo di 42 milioni (differenza tra le entrate e le spese effettive); in verit� si dovrebbe parlare di un disavanzo di una ventina di milioni (movimento capitali) ma la finanza era in condizioni discrete, con le entrate in aumento e l'emisione della rendita arrestata. Vi erano tuttavia incertezze per i bilanci futuri: l'abolizione della tassa sul macinato avrebbe sottratto al fisco 70 milioni all'anno; la Camera persisteva nella consuetudine, poco rigorosa, di autorizzare nuove spese senza preoccuparsi della loro copertura finanziaria.
Agostino Magliani, il ministro delle finanze, inaugur� il nuovo decennio proponendo di abolire il corso forzoso della lira. Il progetto comportava la ripresa dell'emissione dei prestiti ma il ministro faceva conto su nuovi avanzi di bilancio che avrebbe destinato al graduale annullamento dei 340 milioni di biglietti che sarebbero rimasti in circolazione dopo la ripresa dei pagamenti in moneta metallica. Il Bilancio definitivo del 1881 prevedeva di restare attivo nonostante la graduale abolizione della tassa sul macinato, l'esecuzione di grandi opere pubbliche e una generosa dotazione d iquasi tutti gli enti pubblici.
In verit� le previsioni del ministero non erano sbagliati: almeno in relazione alle entrate e alle spese effettive, escludendo le spese per le costruzioni ferroviarie, il bilancio presentava un avanzo di 29 milioni. Purtroppo la spesa crebbe al di l� di ogni controllo e il Parlamento, volendo assicurare il pareggio senza rinunciare ad ulteriori spese, autorizz� il governo ad avvalersi, se necessario, del credito fino a ristabilire l'equilibrio delle entrate con le spese.
Di che natura fossero gli artifici ai quali fece ricorso il governo per ottenere il pareggio apparente del bilancio � dimostrato dalla legge n.134 del 7 aprile 1881. Volendo dimostrare che l'abolizione del corso forzoso non avrebbe costituito aggravio per il bilancio, Magliani aveva inserito nel bilancio del 1881 un onere annuale del prestito pari a 35 milioni; a fronte del debito stavano tuttavia appena 16 milioni di economie, peraltro presunte; occorreva dunque trovare altri 20 milioni di lire. Il governo pens� di trovarli intervenendo sul sistema pensionistico del personale civile e militare dello Stato (nel 1880 erano stati pagati 62 milioni lire e si prevedeva di spenderne molto di pi� negli anni successivi). Fu creata una Cassa pensioni, quale gestione autonoma della Cassa depositi e prestiti, che avrebbe dovuto pagare le pensioni fino al 31 dicembre 1881 attingendo i mezzi ad un fondo finanziato dagli interessi di 24,7 milioni di rendita! La legge fu approvata unicamente grazie al prestigio personale di cui godeva Magliani; di fatto essa non fu applicata ma raggiunse il suo scopo reale, cio� di permettere il pareggio formale del bilancio.
Alle nuove opere pubbliche e alle spese militari si provvide emettendo obbligazioni dell'asse ecclesiastico, alle costruzioni ferroviarie con anticipazioni degli appaltatori.
Il bilancio del 1881 si chiuse con un avanzo di 49 milioni che diventava per� un disavanzo di 47 milioni considerando le costruzioni ferroviarie, ma gli oneri della finanza statale erano ormai tali che lo steso Magliani prevedeva per il 1882 un avanzo inferiore ad un milione di lire (ottenuto provvedendo a molte spese con debiti). Qualcuno cominciava ad ammettere che abolire la tassa del macinato era stato un errore.
I provvedimenti contro il disavanzo
- La legge n.1445 del 6 luglio 1883 modific� alcuni dazi doganali, raddoppi� i diritti erariali sul consumo di alcool e aggrav� ulteriormente il regime fiscale degli zuccheri
- La legge n.1455 dell'8 luglio 1883 modific� la legge di contabilit� del 1869:
1) era abolito la duplicit� del bilancio (la discussione e l'approvazione del bilancio sarebbero spettate ad una sola Camera);
2) veniva stabilito che l'anno finanziario cominciava il 1� luglio e terminava il 30 giugno;
3) nel mese di novembre il ministro delle finanze doveva presentare:
- il bilancio di previsione del prossimo esercizio;
- il consuntivo dell'esercizio concluso il 30 giugno;
- una legge di assestamento del bilancio in corso, contenente le proposte di variazione da introdursi per effetto delle nuove leggi, dei prelevamenti dai fondi di riserva e delle nuove necessit� verificatesi;4) il vuoto creatosi tra il bilancio del 1883, che si chiudeva al 31 dicembre secondo la vecchia normativa e il bilancio del 1884, che sarebbe iniziato, secondo la nuova normativa, il 1 luglio 1884, era colmato da un esercizio provvisorio di sei mesi.
Il bilancio del 1883 si chiuse con un avanzo inferiore al milione di lire (con 88 milioni di spesa per le costruzioni ferroviarie); quello del semestre 1884 registrava un disavanzo di 9 milioni (47 milioni di costruzioni ferroviarie); il 1884-1885 si chiuse con un avanzo di 4 milioni (73 di spese ferroviarie). Aumentavano le spese militari e quelle relative all'impresa coloniale; crescevano gli oneri per le opere pubbliche; nel frattempo si registrava un arretramento delle entrate a causa degli effetti della epidemia di colera, della caduta dei prezzi e dei rediti, dei riflessi sull'economia nazionale delle crisi internazionali.
Il quadro era aggravato dalla protesta degli agrari, i quali, minacciati dalla concorrenza francese, chiedevano una attenuazione degli oneri fiscali:
esenzione dall'imposta di ricchezza mobile dei redditi dell'impresa agricola; riduzione del carico erariale sui terreni; riduzione del prezzo del sale.Non erano richieste da poco: per accontentare gli agrari, l'erario avrebbe dovuto rinunciare ad entrate pari a 60 milioni di lire! Il ministro delle finanze, dichiar� che in quel momento non era in alcun modo possibile ascoltare le loro richieste, a meno di gettare la finanza nazionale nel pi� profondo dissesto.
La LEGGE SUL CATASTO
La legge n.3682 del 1� marzo 1886, regolata con i decreti n.4871 del 2 agosto 1887 e n.5755 del 6 agosto 1888, disponeva la formazione di un catasto geometrico, particellare, uniforme, fondato sulla misura e sulla stima.
La misura avrebbe rilevato la figura e l'estensione delle singole propriet� e delle diverse particelle catastali rappresentandole con mappe planimetriche collegate a punti trigonometrici. La particella catastale era costituita da una porzione continua di terreno o da un fabbricato, situati in un medesimo comune, che appartenessero allo stesso possessore e fossero della medesima qualit� e classe o avessero la stessa destinazione.
La stima dei terreni avrebbe dovuto stabilire la rendita imponibile, sulla quale sarebbe stata calcolata l'imposta, ovvero la parte del prodotto totale del fondo che rimaneva al proprietario, al netto delle spese e delle perdite eventuali. Il reddito lordo dei terreni di ciascuna qualit� e classe, sul quale era determinata la rendita imponibile, era costituito dal complesso dei prodotti naturali e propri del fondo, cio� quelli ottenuti spontaneamente dal fondo stesso o dalla sua coltivazione, considerando il fondo in uno stato di ordinaria e duratura coltivazione, secondo gli usi e le condizioni locali, senza tener conto di una straordinaria diligenza o trascuranza e sulla base della media del dodicennio 1874-1885. La valutazione dei prodotti era fatta sulla media dei tre anni di minor prezzo compresi nel dodicennio 1874-1885.
Il catasto cos� formato sarebbe rimasto invariato sino alla revisione generale che sarebbe stata effettuata a 30 anni dalla sua attivazione; qualsiasi aumento o diminuzione fosse avvenuta nel prodotto o anche nella produttivit� del fondo, l'imposta sarebbe rimasta quella calcolata sull'estimo catastale che rimaneva invariabile.
Effettive ordinarie | Effettive straordinarie | |||||
anno | Entrate | Spese | Avanzo | Entrate | Spese | Avanzo |
1881 1882 1883 1884, 1� 1884-85 1885-86 1886-87 1887-88 1888-89 1889-90 |
1272,4 1292,7 1325,4 625,1 1404,6 1398,5 1444,2 1487,2 1490,1 1542,9 |
1140,4 1181,1 1212,9 630,7 1277,4 1301,1 1335,2 1397,5 1443,9 1509,7 |
132,0 111,6 112,5 24,4 127,2 97,4 109,0 89,7 46,2 33,2 |
8,6 8,9 9,4 2,9 8,9 10,6 9,3 12,8 10,8 19,7 |
89,2 117,6 121 36,1 132,3 131,5 126,3 175,4 291,4 127,3 |
-80,6 -108,7 -111,6 -33,2 -123,4 -120,9 -117,0 -162,5 -280,6 -107,6 |
BILANCIO dello STATO
dal 1881 al 1889-90
(in milioni di lire)
( Un grazie agli ALLIEVI
ISTITUTO
"JACOPO RICCATI" - di TREVISO )