DA
20 MILIARDI ALL' 1 A.C. |
1
D.C. AL 2000 ANNO x ANNO |
PERIODI
STORICI E TEMATICI |
PERSONAGGI E PAESI |
ANNO 1840 160 ANNI FA -
PROUDHON - - I
Personaggi politici di questo periodo
VEDI ANCHE I RIASSUNTI DI QUESTO PERIODO IN STORIA D'ITALIA
*** LA RICOMPARSA DI
MAZZINI
*** NAPOLI SFIORA LA COLONIZZAZIONE INGLESE
*** NAPOLI PRIMA CITTA' ILLUMINATA A GAS
*** MILANO - LA PRIMA FERROVIA - MILANO-MONZA
*** FERROVIE - I PRIMI GRANDI PROGETTI - E I RITARDATARI
*** SVILUPPO DEL CAPITALISMO
*** A PARIGI, PIOMBA UN AUTODIDATTA - PROUDHON
*** CABET FONDA LA "REPUBBLICA D'ICARIA"
*** NASCONO I "DIRITTI D'AUTORE" DELLE
OPERE DELL'INGEGNO
*** A DISPENSE LA PRIMA PUNTATA DEI "PROMESSI SPOSI"
Iniziamo con una panoramica generale dell'intero anno
Passate le calamit� (colera e alluvioni), stupefatti dalle innovazioni scientifiche (A Torino Carlo Alberto anche lui come Leopoldo di Toscana, ha voluto il suo grande prestigioso Congresso di 400 scienziati), rallegrati dalle conquiste tecnologiche e dalle applicazioni della meccanica, e con gli entusiasmi per le ferrovie (quest'anno anche Milano dopo Napoli, inaugura il 17 AGOSTO il primo tratto della MI-VE, con la Milano-Monza), la questione mazziniana non � affatto passata in secondo piano anche se una profonda crisi in effetti c'� stata negli ultimi due anni. Comunque quest'anno, con nuove energie e anche con una nuova pi� attenta osservazione della societ�, GIUSEPPE MAZZINI da Londra, ristabilisce i rapporti con gli affiliati della Giovine Italia sulla penisola.
MAZZINI vivendo i grandi fermenti e le conquiste operaie in Inghilterra, portate avanti con una grande partecipazione popolare, finora sconosciute in Europa, scopre (lui piuttosto elitario, anche nel linguaggio) la potenzialit� della forza politica e la nuova dialettica -modesta ma fortemente comunicativa- all'interno del movimento operaio, masse che in Italia non sono ancora nella stessa misura presenti. A breve termine Mazzini verso questa direzione inizier� a marciare, con la "questione sociale" sempre davanti a s�. Un tema che in Inghilterra sta gi� condizionando l'intera economia ma anche tutta la politica, in una concertazione sempre pi� assidua, per non essere la stessa politica spazzata via. Infatti, se i "vecchi" conservatori Tories, sono gi� stati da tempo clamorosamente scavalcati dai liberali Whigs, questi ultimi hanno pure loro grossi problemi con il movimento operaio castrista, che insoddifatto delle modeste riforme attuate, pur raccogliendo un milione di firme, si sono visti respingere proprio dal governo "liberale" la People's Charter. Insoddisfatti e ostili fino al punto da scatenare gravi tumulti a Birmingham e nel Galles; una frustrazione che rimette nuovamente in lizza i Tories che -sperimentata sulla loro pelle la prima disfatta- ritorneranno il prossimo anno al governo (con PEEL) dopo aver (accortamente) mutuato qualcosa dai liberali per non commettere gli stessi errori. (Non dobbiamo dimenticare che tra i conservatori c'� la nuova borghesia industriale, ovviamente, liberoscambista)
Oltre quindi al progetto principale della liberazione nazionale, Mazzini non sottovalutando la dirompente Questione sociale che sta emergendo in superficie, con vero tempismo, dentro l'alveo della Giovine Italia, crea e fa fluire una nuova sezione: L'Unione degli operai italiani. Non una sezione separata, con studi diversi da quelli politici, ma integrati con particolare attenzione proprio alle politiche dello sviluppo, soprattutto quelle economiche e doganali in discussione in questi ultimi due anni fra tutti gli Stati europei, che mirano alle importazioni ed esportazioni in un sistema comune, preannunciando a breve termine accordi fra gli Stati, che assumeranno non solo valore commerciale tra privati capitalisti, ma presto - secondo Mazzini - assumeranno a dimensione prevalentemente politica. Insomma: "saranno le strutture economiche, i trasporti, la produzione, le materie prime, le banche, a modificare e a condizionare le politiche dei Paesi". Non saranno di certo i reazionari e antiquati governi antiliberali a fermare questi progressi che (il "moto" � inarrestabile) si muoveranno d'ora in avanti nella direzione di una economia integrata, con il libero scambio, fuggendo come la peste quella autarchica. Chi tenter� di attuare quest'ultima non creda di bloccare l'economia degli altri Paesi, ma si sgancer� da questi in una forma autolesionistica e con gravi danni per il proprio Paese. Sempre che non accada di peggio; cio� guerre, d'ora in avanti economiche". Chi ha le materie prime e non vuole cederle non potr� pi� dormire tranquillo nel suo piccolo "orticello."
(Purtroppo per come andranno le cose in seguito, e per salvaguardare antiquati latifondisti locali, questo sganciamento sar� per alcuni Paesi una triste realt�. Perderanno quel "treno" che quest'anno e non solo metaforicamente, si � appena messo in moto. E rischieranno pure di essere colonizzati).Le frasi di Mazzini (quelle sopra in corsivo) erano ancora nell'aria, quando il Regno delle Due Sicilie sfiora proprio una guerra con l'Inghilterra per le materie prime. Con il grande sviluppo della chimica, lo zolfo era indispensabile alla produzione, e la Sicilia borbonica era l'unica fonte europea. I Borboni lo zolfo volevano monopolizzarlo, imponendo esose condizioni, che dagli altri furono ritenute inaccettabili.
Gli inglesi con una flotta militare si dirigono sul porto di Napoli. Ma Ferdinando usa la maniera forte e sequestra nei suoi porti le navi mercantili inglesi. Per rappresaglia, la Marina inglese non solo al largo blocca tutte le navi di ogni nazionalit� tra la Sicilia e la Campania impedendo uscite e entrate, ma si prepara a iniziare un vero e proprio conflitto assediando il porto di Napoli.
E' la Francia a intervenire come mediatrice per evitare un conflitto che ha gi� un sicuro vincitore. I Borboni possedevano solo 20 navi da guerra, gli inglesi 800.
Il 26 aprile Ferdinando II, con i cannoni inglesi gi� quasi puntati su Napoli e sulla Sicilia, sar� costretto a pi� miti consigli e a firmare una convenzione "gradita" agli inglesi. Altrimenti poteva finire come in Cina, il prossimo 1842. I cinesi furono assediati, dovettero aprire i porti, firmare il trattato "iniquo" di Nanchino, cedere agli inglesi Canton (Honk Kong) e pagare anche le spese di guerra che l'Inghilterra aveva sostenuto.Nel corso di quest'anno si vedr� anche un altro tipo di intervento ostruzionistico (di chiusura mentale). L'Austria per evitare una eventuale concorrenza nella sua economia interna, e indirettamente nel Lombardo-Veneto, si oppone al proseguimento della progettata ferrovia GE-TO che i progettisti (ma soprattutto gli economisti) di Carlo Alberto intendono costruire unendo cos� la Liguria e il Piemonte sabaudo con la Lombardia austriaca, quindi Milano. L'Austria dunque si oppone al progetto; ma ritarder� solo l'opera, perch� l'idea ormai si � mossa, cammina, corre anche senza l'immediata costruzione della ferrovia e del treno; i governi cadono, possono perdere le guerre, e i "treni" della storia anche se non ancora costruiti, metaforicamente ripartono.
Le funzione militari delle ferrovie si rivelarono infatti determinanti. Un "arma" trategica durante la Prima e la Seconda guerra d'Indipendenza in Italia. In quest'ultima, nel 1859, le truppe francesi alleate del Piemonte in ferrovia piombarono su Susa e in ferrovia con la sabauda TO-MI piombarono sugli austriaci in Lombardia rendendo poi possibili le vittorie di Palestro e Magenta.
L'Italia rese semplicemente la pariglia agli austriaci che con la ferrovia VE-MI (anche se non completa) fecero fallire la Prima guerra d'Indipendenza del 1848-49. La ferrovia agli austriaci fu decisiva per la ritirata ma subito dopo per la controffensiva. Infatti, quando il tentennante Carlo Alberto finalmente tra tanti dubbi si decise a scendere in campo la sera del 22 marzo del 1848 conquistando il mattino seguente Milano, fece l'errore fatale, di non continuare subito l'offensiva verso Brescia e Verona, per impossessarsi della ferrovia MI-VE che ormai completa serv� per rafforzare gli austriaci . Sembra incredibile che nessuno abbia pensato che la ferrovia era per gli austriaci l'arma pi� micidiale. Si ritirarono senza avere perdite fino a Peschiera, ma in pochi giorni a tergo - mentre Carlo a Milano era gi� intento a contare i voti con il plebiscito - piombarono dall'Austria, e dal Veneto su Verona e poi a Peschiera, migliaia di vagoni carichi di rinforzi. Fu una disfatta per i piemontesi; che furono rincorsi dagli austriaci di Radetzky (82 enne ma sveglio) fino a Novara dopo aver riconquistato Milano.
*** FRANCIA -"" FRANCIA: Il regime orleanista ha ormai scontentato tutti, sia sulla destra che sulla sinistra. Gli ambienti pi� reazionari non hanno simpatia per la monarchia nata sulle barricate e che ha rovesciato il re legittimo. Gli ambienti pi� progressisti e repubblicani sono scandalizzati dalla politica della monarchia di luglio che ha finito per sacrificare i moti insurrezionali all'estero per essere ammessa nel salotto buono della politica europea. Inoltre all'interno non c'� stata una grande democratizzazione. Per ovviare a questo situazione, che potremmo chiamare oggi deficit di legittimit�, il governo Thiers conduce una politica estera avventuristica in Oriente e sul Reno che finisce solo per esasperare i nazionalisti tedeschi gettando le basi dell'inimicizia franco-tedesca. Sempre per ovviare al deficit di legittimit� il governo ottiene dalla Gran Bretagna la traslazione in Francia delle spoglie di Napoleone sepolte a Sant'Elena. Le spoglie vengono collocate sotto la Cupola degli Invalidi con una cerimonia sotto la neve molto suggestiva. Tuttavia questa cerimonia non riesce a togliere sostenitori al pretendente bonapartista Luigi Napoleone che pi� volte tenta di recuperare il trono venendo sempre arrestato e riuscendo sempre a fuggire. Con la caduta di Thiers e l'avvento al potere di Guizot il regime orleanista riceve una pi� netta sterzata a destra che condurr�, per reazione, alla rivoluzione del 1848. (By: Pier Paolo Chiapponi) ""
I FATTI DELL'ANNO IN CRONO
15 GENNAIO - In tutto il Regno di Sardegna (di Carlo Alberto di Savoia) entra in vigore il nuovo codice penale. Un commissione di giuristi intanto sta legiferando quello di procedura criminale che vedr� la luce nel 1848, e quello di procedura civile che andr� in vigore nel 1855. Sono tutti ispirati ai codici napoleonici del 1810 e s'inquadrano nel progetto di riforma generale voluto da Carlo Alberto, avviato nel 1838 con il codice civile.
FEBBRAIO - Napoli dopo la prima ferrovia costruita in Italia, � la prima citt� ad adottare - tramite lampioni a gas - una illuminazione pubblica nelle pi� importanti strade cittadine.
20 MARZO - Nuova ondata di repressioni nello Stato Pontificio - Tocca alla citt� di Viterbo pagare il pesante contributo con ventisette cittadini arrestati, processati e condannati a pene durissime; dai quindici ai venti anni di galera, solo per essere sospettati di essere affiliati alla Giovine Italia.
21 MARZO - A Napoli questo � il primo giorno d'inizio di un braccio di ferro tra i Borboni e gli Inglesi. Per trentotto giorni la tensione reciproca tra i due contendenti � altissima. Si sfiora un dramma che avrebbe potuto avere per la futura Italia delle ripercussioni perfino epocali. Gli inglesi se entravano a Napoli, con la potenza navale che avevano a disposizione, non se ne andavano pi�. L'avrebbero trasformata in una "Honk Kong" del Mediterraneo.
APRILE - Da Londra dopo mesi e mesi di silenzio, ricompare GIUSEPPE MAZZINI tentando di ricostituire la Giovine Italia, quell'associazione entrata in crisi alcuni anni fa dopo infelici, ma perch� improvvisati, tentativi di cospirazioni o di rivolte, tutte naufragate in un bicchier d'acqua, e alcune anche in modo biasimevole.
Influenzato dai movimenti operai inglesi, anche Mazzini tenta di costituire una trade di tipo inglese. Fonda infatti l'Unione italiana degli operai.22 MAGGIO - E' il diabolico METTERNICH a inventare il marchingegno della tutela e la diffusione delle opere letterarie, artistiche e scientifiche. A Vienna si firma la famosa convenzione dei DIRITTI D'AUTORE. Il primo sovrano italiano che aderisce � Carlo Alberto re di Sardegna. Nel corso dell'anno aderiranno anche tutti gli altri stati italiani.
18 GIUGNO - Nel Regno delle Due Sicilie, Ferdinando II, fa abolire la mendicit�. Crea dei luoghi in cui vengono ricoverati i poveracci, cercando di fornire i mezzi di sostentamento o un lavoro. Qualcosa del genere era gi� stato creato da Elisabetta I in Inghilterra nel lontano 1599, ma questa indegna "patente di povert�" era stata abolita sei anni fa. In sostanza era una legge repressiva per i vagabondi, ma era anche un modo per "fare pulizia", far sparire l'ozio e i fannulloni, fonte di numerosi mali dentro la societ�, controllare i rnadagi, conoscerli uno a uno. Stessi provvedimenti li aveva poi presi papa LEONE XII, nel 1823 nei riguardi degli sbandati, ma anche qui era una solidariet� strumentale, i bisognosi dovevano raccogliersi tutti sul sagrato delle chiese.
28 LUGLIO - Oltre aver promulgato il codice civile e penale, Carlo Alberto manda in vigore anche quello penale militare. Punisce anche lui con il duro carcere i duellanti, e severissime sono le pene per il furto di cose sacre anche se questo avviene in territori nemici (una legge pure questa di Napoleone, quando a Lodi i suoi spogliarono chiese e conventi). Fra le punizioni, ci sono anche quelle corporali, fino a 1800 colpi di frusta.
17 AGOSTO - Il primo tratto della ferrovia MI-VE, � inaugurata a Milano. 13 chilometri per il momento fino a Monza, alla velocit� di 38 chilometri all'ora. Linea che entra in funzione per il pubblico con 6 corse giornaliere. La gita al Parco Reale di Monza (questa l'attrattiva) diventa come Castellammare a Napoli: la cosiddetta "gita fuori porta" che fa subito moda. Si registra subito una grossa affluenza di pubblico fin dai primi giorni con circa 3000 passeggeri al giorno. Un successo che diventa non solo commerciale per il trasporto delle merci, ma interessante per il trasporto dei passeggeri . Del resto le ferrovie in Inghilterra progettate essenzialmente per i trasporti dei minerali ferrosi, del carbone e delle varie merci (La Machester-Liverpool fu inaugurata nel 1830) con il traffico dei passeggeri per diporto si rivel� anche questo un grosso affare. Fino al punto che rappresentarono un terzo delle entrate e quindi il sorprendente fenomeno incoraggi� i progettisti nel fare ferrovie anche tra una citt� e l'altra per questi motivi. Con questi precedenti � chiaro che non mancarono imitatori che attratti anche dai guadagni.
Proprio la Gran Bretagna (all'inizio le ferrovie erano finanziate da denaro pubblico, e con qualche partecipazione privata) per dare una forte accelerazione alla rete ferroviaria, opt� per l'impresa privata che visti i primi successi le compagnie non fecero fatica a trovare i finanziatori. Le ferrovie per molto tempo resero ai risparmiatori e agli speculatori un costante dieci per cento del capitale investito. Questa scelta verso il capitale privato port� l'Inghilterra nel 1861 ad avere una fittissima rete ferroviaria di 14.600 chilometri.
(quasi pari a quella Italiana di cento anni dopo. All'inizio della Seconda guerra mondiale, nel 1940, l'Inghilterra ne possedeva 34.000 km, gli USA 420.000 km, mentre l'Italia era ferma ai 16.402 km).
Insomma la ferrovia iniziava a spostare la gente anche se ne non aveva alcuna necessit�. E le stazioni che sorsero sempre pi� magnifiche, sontuose, con i famosi buffet, divennero presto quello che era stato una volta per la polis l'agor�, e nei i paesi e nelle citt� il sagrato della chiesa. Il "ci vediamo al buffet (bar, caff�) della stazione" sostitui il "ci vediamo in piazza". anche per chi non partiva ma doveva concludere un qualsiasi affare, anche di cuore.10 SETTEMBRE - Dopo Monza, Carlo Alberto rompe gli indugi e da' il suo consenso per la formazione di una societ� privata (segue il modello inglese) che riunisce banchieri, commercianti e industriali, per preparare gli studi di una ferrovia Torino-Genova, e una Torino-Milano. Quest'ultima poi incontr� l'opposizione austriaca.
Come abbiamo gi� accennato in precedenza, poich� l'industria inglese manteneva l'esclusiva sulle forniture di macchinari ferroviari, in connessione con i lavori della TO-GE, vennero posti le basi di un azienda siderurgica a Genova-Sampierdarena. Che all'inizio nel '46 oper� come azienda in appoggio alle inglesi, poi ag� autonomamente, quando l'azienda in ascesa cambi� proprietario e prese il nome Ansaldo. Tutto il futuro materiale rotabile dell'Italia Unita, usc� poi da questa grande azienda.15 SETTEMBRE - Altro grande appuntamento di 400 scienziati. Questa volta organizzato da Carlo Alberto a Torino. Sono quindici giorni di incontri che provocarono entusiasmi pari a quelli di Pisa lo scorso anno, soprattutto negli ambienti liberali. Naturale che ogni questione scientifica - pur se era stato fissato in precedenza di non entrare nella sfera politica - che finissero sempre ad avere anche risvolti politici. Questo accadeva soprattutto parlando di agraria, di medicina pubblica, di programmi scolastici, di territorio e di comunicazioni.
Gli Austriaci per motivi economici e lo Stato Pontificio per motivi religiosi non vedevano bene questi incontri. Il primo per motivi economici-politici, il secondo per motivi religiosi, temevano che questi "pensieri in libert�" favorissero lo sviluppo del liberalismo. Quello che combattevano da tre decenni.
In effetti, quello che temevano si stava proprio verificando. A questi congressi non si riscopriva solo la scienza di Galileo (ricordiamoci del monumento inaugurato a Pisa - quasi un sfida!) ma gli incontri e le numerose riviste che sorsero accanto a questi simposi, stavano preparando la nuova classe dirigente, con al loro fianco i nuovi capitalisti che nelle nuove invenzioni e nelle nuove tecnologie gi� vedevano, non solo progresso e "poderosi strumenti di pubblica e privata prosperit�" (come affermava Cattaneo) ma anche un modo per mettere insieme nuove ricchezze. Pi� che attenti alle relazioni scientifiche, si concentravano sulle relazioni economiche degli affari legati alle nuove tecnologie, affari che in altri paesi erano gi� una realt�.
I congressi mentre si moltiplicavano in numero e partecipazione (in quello di Napoli del '45 parteciparono 2427 scienziati), aumentavano in forma esponenziali gli osservatori che "prendevano", "imprendevano" , e si trasformavano in "imprenditori", di quella che d'ora in avanti sar� l' attivit� economica "organizzata" scientificamente; dall"Economia e dalla Sociologia, due "scienze" che hanno appena ricevuto lo scorso anno il battesimo, ma era gi� in corso da una decina d'anni una rivoluzione epocale sull'intero pianeta.CONCLUDIAMO L'ANNO ACCENNANDO
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