LA PAGINA DEL MESE - (26 Novembre, Il Giornale di Vicenza)

16 NOVEMBRE  - 10.000.000 OGGI AL VOTO - L'Ulivo punta alla vittoria. Il Polo alla rivincita. Grande attesa per Roma, Genova, Venezia, Napoli. Ma sembra che tutte le carte siano a favore dell'Ulivo nonostante ci siano tanti sorrisi e tante promesse dal Polo. Ma stando ai sondaggi per gli italiani queste elezioni non sono affatto una questione di vita o di morte. Le hanno prese tutti sottogamba. Il pericolo preannunciato "terribile" di un "regime rosso", sembra non scuotere nessuno, non siamo al 1948. La migliore raccomandazione per questo voto la fa SIMONA MARCHINI. E' quella piu' significativa visto il clima e i media: "Attenzione ai leader troppo sorridenti, ai troppi cordiali, ai troppo aggressivi, a quelli che parlano sempre e non vogliono essere mai interrotti. Delle promesse elettorali ormai diffidano tutti, la gente ha capito che c'e' il rischio che venga eletto quello che sa mentire meglio in televisione". - Non per nulla i curatori di immagine stanno facendo affari d'oro. Ti confezionano l'"uomo" come un "succoso budino alla crema", nell'ammaliante "consiglio per gli acquisti", nel "piu' amato degli italiani", con i drappi di damasco dietro, e nel "Come si vuole, e nel come si deve" di Robert Musil.(Non hanno inventato nulla!)

17 NOVEMBRE  - ELEZIONI . Stravincono i sindaci dell'Ulivo nella grandi citta'. RUTELLI a Roma il 60,7%. BASSOLINO a Napoli con il 74%. CACCIARI a Venezia il 66%. - L'Ulivo stupito "Successo oltre le previsioni". TARADASH e' caustico " E' andata peggio di come mi aspettavo. Purtroppo si dimostra che la "societa' civile" tanto invocata non si schiera con il Polo perche' non crede alla sua tenuta. - Dalle file del CDU "Il Polo va rivisitato dalle fondamenta". Cacciari lo va dicendo da tempo, "voglio accanto politici non la "societa' civile".

18 NOVEMBRE  - DOPO VOTO - Aria pesante nel Polo dopo la grande sconfitta. Tanti alibi nei "colonnelli" di Berlusconi che insistono " Stacchiamoci dalla destra". - MASTELLA "Questa leadership del centrodestra e' finita. La diarchia Fini Berlusconi pure. Il Polo non ci piace piu' cosi' com'e'". -

Ma tuona BERLUSCONI "Ma dove vanno? dove va il centro destra senza di me?".

CACCIARI "Adesso Berlusconi si faccia da parte, altrimenti saranno batoste". - MONTANELLI "Berlusconi sara' ancora lo stratega del Polo? - Lo spettro del regime (falce e martello e manette) agitato alla vigilia non ha funzionato, basta vedere l'astensione dalle urne. Se avessero creduto a questa eventualita' gli elettori vi sarebbero accorsi piu' massicciamente, sia quelli che lo paventano, sia quelli che se lo augurano". Uno spettro rosso che ha fatto flop. I comunisti non mangiano piu' bambini. Non sbagliamo epoca!

19 NOVEMBRE  - DOPO VOTO - Forza Italia si agita: a rischio la Bicamerale. Scende in campo COSSIGA. Dal "picconatore" una picconata a tutti e propone un Terzo Polo: "Non contro il bipolarismo. Nessun reducismo DC. Hanno detto che ho sfasciato la DC figuriamoci se penso di ricostruirla. Il Polo della liberta' e' un luogo fisico certo non uno spazio dove si fa politica. E tanto meno dove si fa l'opposizione. Perche' dovrebbero uscire dal centro destra per iscriversi al terzo polo? perche' la crisi di Forza Italia dovrebbe consigliare a molti di lasciare la nave. - Avremo dunque un partito di Cossiga? No io non sono indispensabile. Solo il Cavaliere lo e'.....- DELLA LOGGIA: "Cossiga sta tentando di contrastare il tentativo del PDS di rimarginare Alleanza Nazionale". - MIGLIO "L'alleanza AN-LEGA e' solo questione di tempo" - Ma AN e' con FI. - FINI non va' a prendere nemmeno un caffe' con BOSSI, ma LA RUSSA si sa per certo che ha un canale aperto con Bossi. E Bossi visto che va avanti il progetto di espansione di D'Alema e visto che il suo secessionismo sta fallendo deve guardare per forza o a Berlusconi o ad Alleanza Nazionale di Fini se non vuole scomparire. - TATARELLA spiega " Dentro FI c'e' chi spinge l'accordo con la Lega escludendo AN, e c'e' chi dentro AN ritiene che insieme alla Lega debba ragionare tutto il Polo".
Ma manca un tassello che a molti puo' ancora sfuggire, a chi non e' attento. E se FINI invece il caffe' lo sta gia' prendendo da un pezzo con D'Alema in gran segreto? Dove va il Polo, la Lega, il Ccd e compagnia bella? - A tenere il moccolo? - Tutto e' possibile. Nulla di improbabile. Nel 98 sono previsti fuochi artificiali. Forse a Febbraio, e si puo' azzardare anche la citta': Verona.

20 NOVEMBRE - GUERRA DEL LATTE - Scene di altri tempi sui televisori. Scene di altri tempi viste dalla finestra di chi scrive dopo averle viste in tutte le altre citta' d'Italia. A mille metri ci sono i Cobas dei produttori di latte. Le proteste contro il mancato rimborso delle multe ha paralizzato il Nord-Est. Bloccata l'autostrada, la ferrovia. E non e' finita' qui "Questa volta facciamo sul serio. Ad oltranza. Anche per tre mesi se e' necessario". Intanto le scene ricordano il '68. Intervento della polizia, scontri, lacrimogeni, manganellate, feriti, denunciati; e la tensione sale. I contadini parlano di provocazione violenta. Gli agenti rispondono che devono applicare la legge contro i blocchi stradali e quindi intervenire.

DOPO VOTO - Per ripicca o per altro, l'ostruzionismo dell'opposizione fa saltare la discussione generale sul testo approvato dalla Commissione della Bicamerale. Slitta tutto a Gennaio. I leader del Polo e dell'Ulivo temono che salti l'accordo di casa Letta sulla legge elettorale "la legge della crostata". - Intanto nel centrodestra si pensa a un coordinamento anti picconatore. - MACCANICO "Cossiga rischia un flop. Non ha senso una terza forza, a meno che non punti a fare il regista del centrodestra".

21 NOVEMBRE  - GIORNO NERO A PONTEDERA - PIAGGIO in Crisi. (Vedi anche 11 nov.). Da oggi 1430 operai messi in mobilita'. Falliti tutti gli incontri per non mettere in ginocchio una intera cittadina. I sindacati avevano proposto una riduzione di orario per salvare tutti i posti di lavoro, guadagnare meno ma portare a casa tutti almeno qualcosa. Nulla da fare, l'azienda ha respinto tutte le proposte. E' intervenuta anche la Regione per far lavorare tutti almeno 36 ore. Nulla da fare l'Azienda di GIOVANNINO AGNELLI ha respinto la proposta. Giornata di lutto oggi a Pontedera. 1430 operai a casa! Che significa con le loro famiglie quasi 5000 persone con un Natale davanti piuttosto nero. Una cittadina messa in ginocchio.

22 NOVEMBRE - ECONOMIA MONDIALE - Il "Financial Times" lancia l'allarme: "La crisi asiatica rischia di diventare globale. La nuova paura del mondo si chiama "deflazione". Quello asiatico e' stato un lungo boom sostenuto dal debito. E quello che si rischia oggi e' una deflazione da debito, con gli investitori che se ne vanno dalla regione, le monete che si svalutano, i prezzi di borsa e degli immobili che crollano. Deflazione significa caduta dei profitti societari e fallimenti a catena. Il rischio e' che la crisi finanziaria si trasmetta all'economia reale. Poi c'e' la realta' prevista da alcuni: "Un'era di deflazione" dovuta all'eccesso di capacita' produttiva che si sarebbe accumulata nel mondo. In effetti, ci sono settori in cui la capacita' produttiva globale supera la domanda. Se non si mette ordine nel sistema finanziario l'economia mondiale rischia di bruciare. I Paesi asiatici mettono sotto pressione le esportazioni giapponesi, cade la borsa di Tokio, i bilanci vanno in rosso profondo, lo yen si indebolisce, i capitali escono, la competizione dei prezzi che parte dalla svalutazione asiatica e giapponese colpisce le imprese occidentali, e la conseguenza e' che anche qui le borse scendono di nuovo; questo porta a un taglio dei consumi e rallenta ulteriormente l'economia.

Poi c'e' la telematica. Stiamo sperimentando le prime conseguenze di una economia di informazione globale. Quotidianamente scorrono grandi fiumi invisibili di denaro da banca a banca, da broker a broker, da paese a paese. La sola Clearing House Interbank Payment System muove attualmente una media di parecchi miliardi di dollari ogni giorno per via telematica. In una parola ci stiamo dirigendo verso il capitalismo programmato, verso il baratto elettronico non controllato dalle istituzioni ma gestito sui tasti dai bravi programmatori.

Scrive Kelly Kevin "La natura del denaro elettronico - invisibile veloce come un lampo, economico, capace di penetrare a livello globale - e' probabile che produca indelebili economie sotterranee, una preoccupazione che va ben oltre il mero riciclaggio di narcodollari. Nel mondo della rete, dove un economia globale affonda le sue radici nella conoscenza distribuita e nel controllo generalizzato, il denaro telematico non e' un opzione ma una necessita'. Stiamo diventando una societa' senza piu' denaro contante".

La transazione finanziaria telematica virtuale e' gia' una realta' e sta prosperando con il prosperare delle reti; ed evolvono in un groviglio sempre piu' complicato; inestricabile per alcuni gnomi della finanza del tutto a digiuno della tecnologia del software che fa girare i loro computer da poco sulle scrivanie. Il problema ora e' quanto puo' crescere questo fenomeno prima che i governi di tutto il mondo capiscano in tempo il nocciolo del problema, e prima che spuntino in qualche parte del globo (da un momento all'altro- contiamo non i mesi ma i giorni) delle banche sulla rete per le economie in nero, banche che offrirebbero transazioni non registrate come le banche svizzere di una volta.

Non dimentichiamo che e' solo da qualche anno che funziona la telematica per lo scambio di azioni in tutto il mondo. Funzionano ventiquattro ore al giorno alla velocita' della luce, ma le Borse seguitano a funzionare come cento anni fa; Cioe' mentre a Tokio si dorme a New York si "pigliano i pesci", e l'incontrario; con le informazioni "lampo". E prima o dopo salta tutto, il dominio delle istituzioni finanziarie, dove fino ad ora ci sono addetti che sanno solo far funzionare i tasti. Pochi i programmatori. Ma questi pochi stanno aumentando e hanno inserito programmini personali che permettono di acquistare e vendere con conti programmati in maniera differenziata a secondo dell'interesse piu' favorevole, o per giocare con i tassi di scambio, o per pagare i conti nella valuta che al momento (all'istante) e' di minor valore. Senza fare nessun sforzo cerebrale il programma segnala automaticamente al computer in tempo reale la piazza migliore per vendere comprare e fare in ventiquattro ore cento transazioni sul pianeta, scambi e cambi di una somma di denaro anonimo, invisibile, non fisico, veloce come la luce. Qualcuno ha gia' affermato che l'uso del denaro elettronico per il riciclaggio di denaro su scala globale e' gia' fuori dal controllo di chiunque. La diffusione di questa nuova tecnica e la velocita' dei personal computer sta sempre di piu' vanificando e rallentando la possibilita' di usare quella potenza di calcolo esistente nelle banche e che fino a ieri credevano nelle grandi risorse dei loro sistemi computativi e quindi credevano di avere sotto controllo tutta la dinamica dei mercati, che invece con questi mutamenti tecnologici, alcuni addetti del banking si accingono a governare al di fuori di ogni volonta' o supervolonta' politica ed economica.

In Giappone sono gia' saltate nel corso dell'anno tre banche (altre tre lo scorso anno), e non finisce qui! Prima della fine dell'anno sentiremo ancora qualche grosso "botto". Il controllo del governo e la volonta' politica (di uno Stato moderno) non potra' far nulla. Oppure potra' fare una sola cosa. Se prima salvava le banche prendendo ai cittadini, ora dovra' salvare i cittadini e buttare a mare le banche fino a ieri assistite, salvo naufragare tutti insieme e andare verso la decadenza annunciata. Annunciata dai computer! Se li facciamo funzionare bene ( qualcuno solo ora lo sta facendo) i computer con un relazionale incrociato scoprono i buchi clientelari, e anche delle vere voragini, e bisogna correre ai ripari. Si deve buttare a mare la zavorra per rimanere a galla e non far naufragio.

23 NOVEMBRE - LE 35 ORE - Ci avverte la Germania "Un'esperienza disastrosa". Wangenhaim ne parla come una tragedia. "Italia e Francia non ripetete i nostri errori! A noi sono costate oltre 200.000 posti di lavoro. Eravamo in crisi, recessione, nella unificazione e ci piegammo. Ma le nostre imprese hanno subito un colpo durissimo, poi sono state costrette a reagire e hanno risposto nel modo piu' classico: piu' macchine, meno uomini, e decentramento all'estero. Vanno impiantare in Polonia, in Cecoslovacchia, in Slovenia. L'Europa e' cambiata. Noi ora prendiamo esempio dall'Olanda non certo dal modello americano. Stiamo studiando la flessibilita' "a' la carte". L'Italia e la Francia ridurra' l'orario per legge? Gli industriali tedeschi si stanno fregando gia' ora le mani dalla contentezza, non credono alle loro orecchie; i loro due principali concorrenti si stanno avviando verso un suicidio economico annunciato. Quello dell'Italia e della Francia sono regali politici avventati, sono sicuro che ci ripenseranno".

24 NOVEMBRE  - DI PIETRO UN INCUBO per tutti. La proposta di formare un nuovo gruppo all'interno dell'Ulivo scatena un coro di no sia nel centrodestra che nel centrosinistra. Ma un SI' viene da D'Alema " In Italia c'e' liberta' d'associazione". - E Di Pietro subito riunisce a cena trentacinque senatori. Sono pronti a unirsi all'ex pm 11 senatori ulivisti. Obiettivo "Quello di sottrarre forza al Polo, al Ccd, al Cdu, agli scontenti di Forza Italia. - MARINI e' preoccupato di questo "ingombro" e corre da Prodi. Il progetto si inceppa. Bisogna ora attendere. - BIANCO del Ppi "Cosi' il centro diventa uno spezzatino, tanti cespuglietti senza alcun peso.
POLEMICHE POLO - Lo scontro finale sempre piu' vicino. FINI "Le cose devono cambiare, miglioriamo la nostra opposizione". - BUTTIGLIONE "Urge una ristrutturazione". - CASINI "Seguiamo con attenzione il progetto Cossiga".
POLEMICA ULIVO - Il segretario MARINI ce l'ha con D'Alema che da' consigli: "Al centro so pensare da solo. Accetto i suoi consigli quando si parla di politica, ma su come rafforzare l'area moderata, no".
POLEMICA A RIFONDAZIONE C. - COSSUTTA "scarica" Bertinotti. "Basta rotture, abbiamo avuto difficolta' tra i nostri elettori". Il nervosismo e' palpabile, ma BERTINOTTI gela tutti "Compagni si puo' fare di piu? Allora fatevi avanti" e rincalza "Se non si e' d'accordo si faccia un documento finale e misuriamo il consenso". Ma il consenso arriva senza documento dai cossuttiani e bertinottiani. Ma e' cominciata una battaglia?.
CRACK A TOKIO - Annunciato sopra appena tre giorni fa. Fallito il colosso YAMAICHI. Il comunicato molto patetico in diretta televisiva satellitare in un giorno di festa, con il presidente che piange e chiede scusa a tutti i giapponesi. - Afferma il direttore della Borsa di Tokio "Ora dobbiamo per forza cambiare. Basta salvataggi e sostegni a imprese, banche e finanziarie, bisogna affidarsi al mercato reale. L'alternativa e' la decadenza".- MARZOTTO, "In pericolo tutto l'Occidente se cade il bastione giapponese". - L'evoluzione della crisi asiatica non e' facilmente prevedibile. E' Chiaro comunque che il nodo e' Tokio. Se crolla questo bastione l'effetto domino con conseguenze molto serie anche per tutto l'occidente, Usa e Europa, diventa un rischio concreto". - Dopo la Thailandia, Hong Kong, la Corea, il Giappone; ora il prossimo Paese chi sara'?. Contiamo i giorni.

25 NOVEMBRE  - ADDIO AI BOT? - Addio alle certezze di un tempo con rendimenti da capogiro a due cifre. Incantesimi dello Stato "Campo dei Miracoli" con il 13% di rendimento ancora nel 1992. Ieri hanno toccato il minimo storico 4,75%. Il cittadino oggi da un lato e' felice per l'aggiustamento dei conti pubblici, ma dall'altro vede i risparmi rendere sempre meno. Il prossimo anno renderanno l'1% (rendimento netto e reale annuo al netto dell'inflazione e delle tasse). Se FAZIO abbassa il TUS come si prevede da un momento all'altro (fermo al 30 giugno a quota 6,25) prima della fine dell'anno i Bot tenderanno subito verso il 3%, che sottratto l'inflazione di quest'anno (1,8%) ecco che si arrivera' gia' appena sopra un misero 1%. D'ora in poi ci si deve abituare, per guadagnare qualcosa, a rischiare di piu' e a tenere costantemente sotto controllo i propri investimenti. Gli Italiani hanno provato con la Borsa (Telecom e Banco di Roma) nel periodo peggiore. Lo scenario mondiale degli ultimi mesi ha fatto gelare il sangue a molti, e a quelli piu' emotivi fatto saltare le coronarie. Ma il prossimo anno si rifaranno. Il 1998 per gli azionisti italiani (e soprattutto per i titoli italiani) sembra essere l'anno d'oro. (una performance dal 10 al 20%). Preferire i titoli italiani sembra raccomandabile per evitare le "turbolenze di maggio" quando ci sara' per la lira la fase di convergenza nell'Euro, e quindi di sicuro una mini svalutazione (1 %) con l'entrata nella parita' teorica del marco (990).

26 NOVEMBRE  - PROTESTE AL LETAME -La campagna esplode. Ai cobas del latte si sono aggiunti i cortei della Coldiretti, i produttori di olive. Si rivolta tutta l'agricoltura. I lanci di letame hanno fatto sulle Tv il giro del mondo. Da oggi - ha scritto un cronista - non sara' piu' possibile far finta di niente. Gli agricoltori di Vancimuglio hanno mandato a dire "ci siamo anche noi dentro questo Nord-est contadino che si vuole far scomparire del tutto. Vancimuglio e' a Vicenza, una provincia che aveva ancora nel 1961 il 72% delle case senza un gabinetto. Poi il Boom, da piccole a grandi aziende di artigiani, oggi tutti industriali. Reddito in rapporto alla popolazione piu' alto d'Europa. Esporta da sola quanto la Grecia. Ma la campagna come in tutte le parti d'Italia e' rimasta penalizzata da una programmazione cinica. Il governo da anni ha fatto una scelta epocale. Vuole far sparire l'agricoltura, non incentivarla e non assisterla perche' costa troppo. Non ha interesse a mantenere la nostra produzione. Conviene acquistare all'estero, in Polonia, in Ungheria, in Croazia. Una volta negli anni d'oro della "balena bianca" i contadini disfacevano i Governi e col voto in corrispettivo ricevevano contributi per attrezzarsi, ingrandirsi. Ora gli hanno detto producete troppo. Ora non contate nella odierna societa' europea piu' nulla.
Chi scrive li conosce tutti, abitano tutti attorno a casa mia. Ne capisco la rabbia. Il lancio di letame, ha una simbologia psicologica arcaica, e' una sfida e un disprezzo a tutta la societa' indifferente ai loro problemi. Credevano di essere usciti da pochi anni dal limbo della miseria e dalla pellagra dei loro padri, credevano che produrre tanto nella propria terra fosse la utopistica virtu' rincorsa da secoli, quella sognata da ogni loro padre. Invece gli hanno detto che il mercato non e' piu' quello, che semmai la virtu' e' nel produrre poco e guadagnare tanto, con "ogni mezzo". E qualche furbo (7000) lo ha fatto nel modo piu' sporco, non ha prodotto nemmeno un litro di latte e ha ricevuto prebende e soldi. Come nelle industrie se sei capace di licenziare sei bravo e fai salire il valore della tua azienda. Si e' rivoltato il mondo! . "Un mondo diventato di m..., ed io la m.... gli butto addosso", ha gridato quel trattorista che lordava l'autostrada, le macchine, i poliziotti, il questore e ogni cosa:......il mondo.

27 NOVEMBRE  - EUROTASSA - Scriviamo e mettiamo da parte- "L'impegno alla restituzione parziale di tale contributo non e' indicato nel testo di legge, ne' nella relazione di accompagnamento, ma e' scritto solo in un modo informale in un comunicato del ministero delle Finanze del 20 Nov.'96 . Non e' quindi una cambiale che il governo ha sottoscritto, ne' un vincolo formale, ma solo un impegno morale" Firmato CIAMPI. Questo dopo che qualcuno aveva interpretato troppo ottimisticamente alcune affermazioni gratuite e demagogiche. Forse fatte ai fini elettorali. Ora sappiamo che e' solo "un impegno morale".

28 NOVEMBRE  - DOPO IL GIAPPONE LA RUSSIA? - Disastro annunciato. - La "febbre asiatica" coinvolge e spaventa il Cremlino. La Russia sull'orlo della crisi finanziaria. Da ottobre la Borsa di Mosca ha perso il 40%. Washington corre ai ripari e prepara una iniezione di dollari per salvare piu' che la Russia gli investimenti americani fatti in Unione Sovietica. - L'Economist ritorna sulla scena giapponese ed esce con una copertina ironica: col Tamagiotchi. Il testo a fianco "La finanza giapponese e' come il pupazzetto virtuale, per almeno otto anni e' stato tenuto in vita artificialmente". - Lo ha alimentato a Bit, non a denaro vero e con la produzione reale. Solo a Bit. E chi di Bit colpisce di Bit perisce. Oggi questa e' la nuova legge!

29 NOVEMBRE - DENARO VIRTUALE - Dopo alcuni accenni fatti il giorno 22 eccoci all'esempio appena pubblicato da Il Mondo. - La strategia fiscale internazionale di RUPERT MURDOCH adottata per non pagare le tasse con le sue transazioni. (Murdoch e' l'Uomo del villaggio globale che fra poco colleghera' il 75% della popolazione mondiale). La sua organizzazione ha 789 unita' sparse in 52 Paesi, e fra questi molti paradisi fiscali. Grazie a un abile utilizzo di percorsi secondari della liquidita' in questi paradisi fiscali la sua colossale societa' versa in America come imposte sul reddito del capitale azionario appena un quinto rispetto ai suoi principali rivali statunitensi. Nel totale ha grandissimi profitti, ma questi sono realizzati solo dalle societa' situate nei paradisi fiscali dove non ci sono tasse o poche tasse, mentre negli altri Stati dove le imposte sono onerose, le societa' (che per forza vi devono risiedere per la loro attivita' e ricerca) hanno tutte registrate delle perdite e cquindi pagato poco o nulla. In pratica le ricerche vengono fatte nei Paesi dove si detraggono i costi, mentre si fanno convergere gli utili della societa che vende la vera produzione in altri Paesi dove non si pagano le tasse. Lo strano e' che i suoi diretti concorrenti (sempre nelle telecomunicazioni) si lamentano un po' ma non e' che fanno tanti commenti. Ognuno ormai ha i suoi segreti. Cioe' come fare con antenne e tanta strategia a evitare le imposte girando intorno al pianeta mille volte al giorno con tante transazioni e con tanti Bit che incanalano fiumi di denaro Bit. Non per nulla Murdoch ha una ghirlanda di satelliti intorno al pianeta, chi meglio di lui? L'uomo che forse Marshall McLuhan vide in sogno quando penso' al suo famoso "villaggio globale". Se l'informazione e' potere allora Murdoch e la sua New Corporation e' una delle entita' piu' potenti del pianeta. E appena gli altri capiranno come ha fatto, lo imiteranno. Basta un isola, quella di Cayman o le Fiji, per beffare tutti le banche e i governi del mondo. Alcuni politici stanno perdendo tempo a fare delle leggi stupide sulla rete e non si accorgono che un vulcano di Bit li sta sommergendo. In Italia poi non ne parliamo. Il 1� gennaio del 2000 il 50% delle aziende italiane avranno in crash i computer. E in piu' contemporaneamente ci sono (se a Maastricht va' tutto bene) gli ingrovigliatissimi cambi dell'Euromoneta. Si fermera' tutto. Per farli nuovamente funzionare, ci vorranno tecnici, non basteranno le benedizioni dell'Anno Santo e la provvidenza.

30 NOVEMBRE - ELEZIONI - ULTIME BATTUTE - All'Ulivo le grandi citta' (Palermo L. ORLANDO con il 60%. - Genova PERICU con il 51,4%), e due piccoli lampi del Polo nelle piccole: a Vibo e Caserta. - Varese resta la roccaforte della Lega e a Vicenza nelle provinciali Bossi fa il bis. - BOSSI "la Lega e' piu' forte e non si allea con il Polo. Berlusconi non e' piu' quello di una volta. Il voto dimostra che la gente non e' rassegnata". - POLO IN FIBRILLAZIONE, via ai "processi" interni dopo le sonore sconfitte. - LA LOGGIA " Ripartiamo da quello che eravamo nel '94".- SERGIO RICOSSA "Berlusconi ha gia' fatto tre miracoli (rotto il monopolio Rai, portato la destra nell'area delle persone accettabili, e vinto le elezioni nel '94) non credo che ne possa fare un altro. Ora deve organizzarsi, preparare la cultura della vera opposizione, ponendosi obiettivi a lungo termine senza fare tante polemiche. Solo cosi' puo' vincere fra quattro anni"


L'ARTICOLO DEL MESE CHE HA COLPITO DI PIU'. "POVERO PAPA!"

""""ANCHE I CREDENTI SONO FRASTORNATI DAI TANTI "MEA CULPA" DEL PAPA"
POVERO PAPA. Il Concilio Vaticano II aveva gia' aperto uno spiraglio a una revisione della storia, se non proprio a una richiesta di perdono, per il processo a Galileo. Poi, Giovanni Paolo II si e' spinto fino a supplicare misericordia, scorazzando per secoli dalle Crociate a Lutero, dall'Inquisizione all'Olocausto, dal rogo delle streghe alla tratta dei negri, e cosi' via.

POVERO PAPA. Lo stanno dileggiando. La cultura laica ha avuto un guizzo di intuizione di un coraggio non comune in lui, ma subito dopo ha iniziato quasi a divertirsi in pretese ingorde e capricciose. Gli hanno chiesto di domandare perdono perche' la Chiesa ha osteggiato il Risorgimento, perche' ha discriminato gli omosessuali, perche' non ammette i divorziati risposati alla comunione, perche' propone una morale coniugale ardua che sembra addirittura impossibile, perche' da Costantino in poi e' voluta diventare una potenza mondana, perche' si ostina ad annunciare il Vangelo, il che e' proselitismo e sopruso, ecc.

Tra non molto, vedremo espressa la volonta' di togliere i Comandamenti, o di cassarne almeno qualcuno; di vergognarsi di avere la Successione apostolica con tanto di Romano Pontefice, di Collegio Episcopale e di sacramenti; di presentare un Cristo che ha avuto l'improntitudine di morire per la nostra salvezza, su fino alla Trinita' e alla vita futura.

Non sto farneticando: gia' si e' teorizzato il diritto alla disobbedienza alla gerarchia ecclesiale in nome di una fede autentica, se, nella sua storia millenaria, pare che la Chiesa non ne abbia quasi azzeccata una.

POVERO PAPA. Anche i credenti sono frastornati. Hanno l'impressione - la paura, forse - di aver prestato fede a certezze dottrinali e a norme morali che ora sembrano vacillare. Certo, i cattolici acculturati sanno distinguere cio' che e' essenziale e cio' che e' accidentale nella Chiesa. Ma vi sono anche fedeli che lavorano otto ore al giorno e che percepiscono questa revisione e questo profondersi in "mea culpa" come una sorta di cancellazione o di rigetto di tutta una tradizione di fede che essi sanno popolata anche di santi. Qualche intellettuale virtuoso, che riesce a spaccare un capello in quattro, distingue nettamente tra la Chiesa e gli uomini di Chiesa - tra la "persona" della Chiesa e il suo "personale", direbbe Maritain -, e soggiunge che, a rigor di termini, uno non puo' colpevolizzarsi e supplicare perdono per dei peccati che non sono propri. E poi, si potra' parlare di errori -da valutare in termini storici, del resto -, ma con quale improntitudine un credente di oggi si erge a giudicare delle coscienze, distribuendo sentenze di colpevolezza e, quindi addossandosene la responsabilita'? Non e' da lasciare a Dio lo scandaglio, luminoso o tenebroso, del cuore? Si possono e si devono riparare le conseguenze della colpa. Ma ci si puo' pentire dei peccati di altri, magari di fratelli morti e stramorti e gia' giudicati da Dio?.

POVERO PAPA. Egli non si fa tutti questi problemi. E' attentissimo anche alle venature di santita' che attraversano la Chiesa. E, tuttavia, sente come l'obbligo di far proprie le vicende che han fatto soffrire, o morire addirittura persone innocenti di altri tempi. Aspira a una Chiesa purificata, nell'imminenza del Giubileo che apre il Terzo Millennio. Almeno si impunta per liberarsi e purificarsi lui stesso dal sordidume che pure ha intaccato membri della Chiesa: il male che investe tutti noi e che prepara materia di pentimento anche per la generazione che sale. Che cosa non fa la tensione di un padre - di un nonno - a comunicare la voglia di purezza e di perfezione?
POVERO PAPA. Tra tante incomprensioni. Quando inizieremo a chieder perdono a lui?. Cattolici e laici. (Alessandro Maggiolini.- Vescovo di Como. Intervento sul Corriere della Sera del 6 novembre 1997)

ALTRI TITOLI E SOTTOTITOLI SUI GIORNALI DEL MESE E SULLA RETE
1 Governo e sindacati firmano l�accordo sulla riforma delle pensioni.2 Vicino a Lecce sbarcano circa 8oo profughi, in gran parte curdi e pachistani.
3 Il governo, dopo l�opposizione del ministro dell�Interno Napolitano, decide di bloccare la riforma dei Carabinieri per dare loro maggiore autonomia e renderli la quarta forza armata.
4 Commercianti ed artigiani criticano la riforma previdenziale.
5 Alla Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai viene approvata da Verdi, Prc e Polo una risoluzione che censura il comportamento dei telegiornali delle reti pubbliche durante la crisi di governo.
Inizia a Palermo il processo a carico del parlamentare di Forza Italia Marcello Dell�Utri.
6 Il pentito Angelo Siino dichiara ai magistrati di Palermo che alcuni ufficiali del Ros dei carabinieri avrebbero fatto pressioni perch� accusasse il procuratore aggiunto di Palermo Guido Lo Forte di collusione con la mafia.
9 Alle elezioni suppletive nel collegio senatoriale del Mugello vince Di Pietro.
A Chignolo Po (Pavia) si insedia il parlamento padano, che nomina Formentini presidente.
11 Scoperto e disinnescato un ordigno a Roma vicino al luogo dove D�Alema e Di Pietro stavano tenendo un comizio a favore della candidatura di Rutelli.
14 Pannella, pur indebolito da una recente ischemia cerebrale, inizia uno sciopero della fame per denunciare la faziosit� dell�informazione nella televisione pubblica.
15 Si accende il dibattito sulla pedofilia dopo la confessione degli assassini del bambino Silvestro Delle Cave, scomparso a Nola (Napoli) lo scorso 8 novembre.
16 Elezioni amministrative in 421 Comuni e 5 amministrazioni provinciali. Vittoria dell�Ulivo nelle maggiori citt�. Riconfermati sindaci Rutelli a Roma, Cacciari a Venezia e Bassolino a Napoli.
18 Ad un convegno organizzato da centristi, presenti molti politici dell�ex pentapartito, Cossiga annuncia di voler dar vita ad un terzo polo di centro.
19 Sulle coste della Calabria sbarcano 374 clandestini curdi.
La procura di Caltanissetta iscrive sul registro degli indagati Lo Forte ed altri tre magistrati palermitani.
20 Nuova protesta degli allevatori, che bloccano il traffico ferroviario ed autostradale del nord Italia.
Viene rinviata al 13 gennaio prossimo la discussione in Parlamento del testo approvato dalla Bicamerale.
24 Vertice a Palazzo Chigi sul problema della riforma delle forze di polizia, suscitato dalle polemiche innescate dalle rivelazioni del pentito Siino.
La procura di Milano chiede l�archiviazione collettiva per i 79 militari della Guardia di Finanza accusati di associazione a delinquere.
Ha inizio l�offerta pubblica dei titoli della Banca di Roma.25 Manifestazioni degli allevatori in tutta Italia.
26 Dopo la fiducia posta dal governo sul decreto che scade il 29 novembre per la nuova Iva, il Polo e la Lega decidono di fare ostruzionismo. La discussione si protrarr� senza interruzioni.
27 Scontri tra forze dell�ordine ed allevatori, che per protesta avevano cosparso di liquame un tratto di autostrada vicino al loro quartier generale di Vancimuglio (Vicenza).
Il ministro dell�Istruzione Berlinguer firma il decreto che concede alle scuole maggiore autonomia.
28 Guido Rossi, presidente della Telecom Italia, si dimette per gravi disaccordi con l�amministratore delegato.
Il consiglio dei ministri vara un decreto legge per il rimborso pari all�80 % delle multe pagate dagli allevatori, che per� si dichiarano insoddisfatti.
29 Malgrado l�ostruzionismo dell�opposizione alla Camera diviene legge il decreto sulle nuove aliquote Iva (312 s� e nessun no).
30 Ballottaggi per le elezioni amministrative in 43 Comuni siciliani. Rieletti Orlando a Palermo e Bianco a Catania.


MESE DI NOVEMBRE - FINE


SCIENZA - TRAPIANTO DI TESTA - Grande sorpresa e polemiche sui giornali per il trapianto di ROBERT WHITE. Una testa di scimmia trapiantata sul corpo di un'altra scimmia. Ma non c'e' nulla di sensazionale. Gia' otto anni fa, nel 1989 era avvenuta la stessa operazione. Grandi reazioni negative legate a emozioni, valutazioni in ambito etico e non pochi problemi anche di ordine psicologico, psicobiologico e neuroscientifico. - Ma e' sempre stato cosi', ad ogni conquista della medicina. I giornali riportarono le stesse impressioni e lo stesso sgomento quando si fece la prima trasfusione di sangue nel non molto lontano 1910, e nel 1968 il primo trapianto di cuore artificiale. Nel sangue si vedeva la linfa vitale, nel cuore i sentimenti, poi ci rendemmo conto che il primo era una sostanza riproducibile sinteticamente e che il secondo riproducibile meccanicamente. Rimane ora l'ultima frontiera, quella di scoprire che il cervello e' un apparato Bio-Logico, un pezzo di hardware con inseriti alcuni programmi codificabili e decodificabili in quanti elettromagnetici, che si e', in una certa era dell'umanita' (la nostra) messo a studiare e a capire se stesso com'e' fatto. Ci torna in mente una frase di Maxwell "Le uniche leggi della materia sono quelle che la nostra mente deve architettare e le uniche leggi della mente sono architettate per essa dalla materia di cui e' composto l'universo. Un universo che ha creato una parte di se' stesso per studiare il resto di se".

CULTURA - - E' morta a 86 CAMILLA CEDERNA, la giornalista che con le sue inchieste scandalizzo' le borghesi degli anni boom. Ma il clamore lo suscito' nel 1971 con il libro "La carriera di un Presidente" (rifacendosi all'allora Capo dello Stato Giovanni Leone), raccontando senza alcun ossequio della personalita' e delle opere, i retroscena poco chiari del sesto presidente della Repubblica Italiana. Il libro accusato di diffamazione fu sequestrato, condannato al rogo, dopo che ne erano state vendute 700.000 copie. Ma ottenne il suo scopo. Il Presidente si dovette dimettere quando vennero fuori in modo piu' chiaro alcuni interessi privati dei suoi figli in operazioni finanziarie risultate ineccepibili legalmente ma moralmente scorrette.

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