- Il dopo MILLE
- Dopo il
1000, l'imporsi di forti monarchie nazionali nei vari paesi europei
e il consolidamento dei confini che ne segui' pose fine alle scorrerie
e alle invasioni dei popoli barbari. Si apri' cosi' un periodo di relativo
benessere: la vita, le comunicazioni, gli scambi furono resi piu' sicuri.
All'aumento della popolazione si accompagno' una ripresa dell'agricoltura,
dell'artigianato e del commercio, che doveva soddisfare le aumentate
necessita' della popolazione stessa. Le citta', prima praticamente escluse
dalla chiusa economia feudale, con lo sviluppo dell'artigianato e del
commercio, ritornarono ad essere i centri della vita. Anche politicamente
il loro peso crebbe perche' vi risiedevano i vescovi, che dalle lotte
per le investiture avevano ricavato prestigio e potere. La rinascita
commerciale fece circolare il denaro: nacquero le banche e ando' formandosi
una nuova classe cittadina, la borghesia.
Il sentimento religioso fu l'elemento dominante della vita medievale.
Il desiderio di rinnovamento spirituale contro la decadenza morale del
clero creo' movimenti di eresia che lottarono contro la crescente corruzione.
Alla ripresa della vita economica si accompagno' anche la ripresa della
vita culturale; sorsero numerose universita' in tutte le parti d'Europa;
furono fondati due nuovi grandi ordini monastici, i domenicani e i francescani,
che pur fedeli alla Chiesa, cercarono di rigenerare i costumi.
Le arti, in particolare quelle figurative, ricevettero dalla rinascita
delle citta' un grande impulso creativo. Le piu' importanti cattedrali
di stile romanico o gotico sorsero in questo periodo in varie parti
d'Europa.
Contemporaneamente dalla dissoluzione del latino nascevano le nuove
lingue europee, ognuna delle quali dava vita a una diversa letteratura.
In Italia, l'opera di Dante da' una grande sintesi poetica delle conoscenze
filosofiche e scientifiche medievali.
- L'eta' comunale
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- In Italia
la rinascita politica e civile che si era verificata in tutta Europa
dopo il 1000 fu caratterizzata da un'accresciuta importanza delle autonomie
cittadine. Le citta' si contrapponevano ormai apertamente al potere
che l'impero germanico esercitava sul nord della penisola e quello bizantino
sul
meridione, dove esistevano anche territori controllati da Arabi e Normanni.
-
- Meno evidente
fu questo fenomeno nei territori dell'Italia centrale, in gran parte
appartenenti alla Chiesa. La formazione e lo sviluppo delle autonomie
cittadine fu dovuto alla debolezza del regime feudale in Italia, incapace
di consolidarsi in un unico regno, e al risveglio delle attivita' artigianali
e commerciali connesso con l'aumento della popolazione.
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- Le prime
forme d'autonomia cittadina, le REPUBBLICHE MARINARE, vennero realizzate
da alcune citta' della costa: Amalfi, Pisa, Genova e Venezia, per citare
soltanto le maggiori. Arricchite dai commerci marittimi, queste repubbliche,
tranne venezia che avra' lunghissima e fortunata vita, vennero poi piu'
volte in contrasto e si eliminarono a vicenda, mentre altre flotte appartenenti
a popoli piu' uniti e potenti, come Normanni e Arabi, estendevano il
proprio controllo sul Mediterraneo. Intanto la tendenza all'associazione
portava nelle citta' alla creazione del COMUNE, dapprima controllato
dalle famiglie nobili piu' potenti, poi anche in mano d'una nuova classe,
costituita da ricchi mercanti e imprenditori, la borghesia.
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- L'espansione
dell'Occidente cristiano
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- Nel XII
secolo dai territori dell'Europa cristiana, che avevano subito fino
a pochi decenni prima continue invasioni, si irradio' verso paesi piu'
lontani e mono civili un ampio movimento di conquista e di civilizzazione.
Cosi' le popolazioni tedesche si spinsero verso oriente; i Normanni
dalla Francia passarono alla conquista dell'Inghilterra e fondarono
un nuovo regno nell'Italia meridionale e in Sicilia.
- La Spagna
cristiana, intanto, iniziava una guerra di liberazione del suo territorio
dagli Arabi.
- La conquista
della Palestina da parte di un nuovo popolo, i Turchi, che si erano
sostituiti agli Arabi nel governo dell'impero islamico, provoco' una
serie di spedizioni militari, chiamate crociate, che dai paesi cristiani
d'Europa si spinsero per via di terra e di mare verso i luoghi sacri
della cristianita' per liberarli.
Le crociate non produssero risultati duraturi, tuttavia ebbero grande
importanza storica: esse rappresentano da un lato il culmine dell'esperienza
cavalleresca e ne realizzarono l'aspirazione civilizzatrice; dall'altro
favorirono lo sviluppo degli scambi commerciali con il ricco Oriente.
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- Delle crociate
si ricordano soprattutto la prima, che porto' alla conquista di Gerusalemme
(che fu poi di nuovo perduta), e la terza, che mise di fronte il grande
sovrano arabo Saladino a tre grandi re: Riccardo Cuor di Leone, Federico
Barbarossa e Filippo II Augusto.
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