I ROMANOV
1917 - Lo zar Nicola II, la zarina Alessandra, i figli Olga, Alessio, Tatiana, Anastasia, Maria.

LA RUSSIA ZARISTA

 

1) "Sua Maestà è un monarca assoluto, e non è obbligato a rispondere delle proprie azioni a nessuno al mondo, ma ha il potere e l’autorità di governare i propri stati e territori come un sovrano cristiano, secondo il suo desiderio e la sua benevolenza."

2) "Ai cittadini della Russia! Il governo provvisorio è stato abbattuto. Il potere statale è passato nelle mani dell’organo del Soviet dei deputati degli operai e dei soldati di Pietrogrado, al Comitato militare rivoluzionario.... La causa per cui il popolo ha lottato, l’immediata proposta di una pace democratica, l’abolizione della grande proprietà fondiaria, il controllo operaio della produzione, la creazione di un governo sovietico, questa causa è assicurata. Viva la rivoluzione degli operai, dei soldati e dei contadini !"

Le prime sono parole tratte dal Regolamento militare (cap. 3, art. 20) di Pietro il Grande del 1716, ancora perfettamente valide agli inizi del 1900 sotto il potere dello Zar  NICOLA  II ROMANOV.

Le seconde appartengono a LENIN, e costituiscono la dichiarazione del 25 ottobre 1917, con la quale il Soviet prendeva il potere, strappandolo a KERENSKIJ e al governo provvisorio.


(vedi LA STRAGE DEI ROMANOV )

I politicanti  poi blaterarono nel Paese, a Ginevra e altrove, dichiarando di aver fatto giustizia e che finalmente avevano dato la libertà al popolo.
Erano convinti i carnefici di aver risolto tutto facendo uscire di scena quelli che ormai non erano più già da mesi i protagonisti ma solo delle semplici e inutili vittime. Infatti, usciti di scena, la caotica situazione politica e gli sviluppi della guerra civile fecero precipitare la situazione. Vittime caddero poi anche gli stessi carnefici, il popolo ignorante che aveva applaudito,  quello civile considerato istruito, e gli stessi che avevano guidato la rivoluzione.
L'odio implacabile che s'era accanito contro i Romanov ebbe tanta influenza sull'opionione mondiale dei paesi "civili", da attenuare l'indignazione provocata da uno dei delitti più mostruosi che abbiano macchiato le pagine della storia moderna.


Siamo dunque ora arrivati alla
alle prime difficoltà del governo bolscevico:  alla GUERRA CIVILE.
Ma prima dobbiamo ritornare al 1905: 
Poi affronteremo la RIVOLUZIONE RUSSA
e subito dopo i primi anni del BOLSCEVISMO.

alla RIVOLTA DEL 1905  > > > >

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