Cronologia - Storia - "Società e Lavoro" - Settembre 1999

UNA  DENUNCIA CLAMOROSA   ( MA SERVIRA? )

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MA QUESTO LO SANNO
A ROMA ?

"Il lavoro nero prolifera. Siamo di fronte a veri casi di caporalato.  Siamo al limite dello sfruttamento puro, che comporta elusione delle norme sul lavoro che danneggiano i lavoratori, ai quali spesso non sono versati i contributi per le prestazioni effettuate, e subiscono a loro insaputa un grave danno sia sulla retribuzione sia dal punto di vista assicurativo e previdenziale.

La provincia é invasa da queste forme di lavoro non tutelato, lavoratori mandati allo sbaraglio, mentre altri sfruttano e ci guadagnano. Non c'è alcuna forma di tutela, e anche per questo gli infortuni sono così frequenti e di una certa gravità.

Alle aziende conviene reclutare questa manovalanza perchè spesso estromette il lavoratore assunto regolarmente e può disfarsi in qualsiasi momento del personale inviato dalle cooperative.
Ci sono casi in cui in una stessa azienda operano contemporaneamente anche più cooperative.

A queste che operano con una parvenza di legalità si aggiunge il caporalato puro, difficile da individuare e colpire. Abbiamo scoperto l'attività di una sola persona .... che ha gestito e piazzato illegalmente oltre 5000 (cinquemila)  lavoratori in un giro di oltre 150 (centocinquanta) aziende. C'è complicità assoluta tra le parti per muovere un giro così vasto. Siamo carenti di forze disponibili (siamo soli in tre su  un vasto terriitorio) ad indagare a far emergere un fenomeno sommerso e diffuso, capace  di coinvolgere tutte le aziende industriali della provincia.

Per dare l'idea di quanto questi fatti siano attuali, possiamo dire che sono in corso indagini su una cooperativa "COLOSSALE", che distribuisce migliaia di lavoratori nelle diverse aziende del territorio".

(hanno parlato tre ispettori impegnati nelle indagini
(dichiarazione-denuncia sul giornale locale,  martedi 7 settembre, 1999
(naturalmente con quel "tutte" ne è nato un putiferio - "ma come si sono permessi?")

Un vero e proprio "asiento".  Pardon, "lavoro moderno, interinale".
Se uno gestisce 5.000 interini, l'altro -si afferma sopra- addirittura di più, bastano allora quattro o cinque "negrieri" per monopolizzare un intero territorio provinciale.

Chi paga la sanità, chi pagherà  le future pensioni a queste decine di migliaia di lavoratori, nessuno lo sa. Non vedono, non sentono, non parlano.

Si parla solo di fusione di banche, mentre la società sta "fondendo".
Questa denuncia fa seguito a quella di pochi giorni fa: il FAR-W-EST


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