Fino al 2001 e...............ritorno Danzica 1� agosto 1939- iniziò così la "Seconda Guerra Mondiale" con la declamata "..nell'intervento
militare di Hitler c'è una conscia saggezza, e nel testo del
documento una pagina di storia: é la liberazione di un popolo
che vive a Danzica; il 90% di origine tedesca,
ma dal 1918 subisce l'oppressione della Polonia, che respinge la proposta
di Hitler basata su una ragionevole soluzione: l'autodeterminazione,
cara a tutte le democrazie. |
La prima guerra "umanitaria della storia". Poi finì con 50 milioni di "morti per Danzica"; ma diedero la "libertà" (!?) a 400.000 profughi. |
( Card n. 71 - del 30 - 05 -1999 )
( Hitler - discorso delle ore 10, del 1� settembre, 1939 - dopo poche ore dall'invasione)
"Dalle 5,45 rispondiamo al fuoco......Colui che di propria iniziativa si distacca dalle regole di condotta da questa GUERRA UMANITARIA, non può aspettarsi da noi null'altro che un ugual trattamento. Condurrò questa battaglia, contro chiunque, fino a quando i diritti non saranno garantiti. Chi crede di potersi opporre a questo imperativo, sarà abbattuto. I tedeschi espulsi da quel territorio torneranno ad esercitare il loro diritto di voto. Io stesso sono pronto a dare la vita".
(Il discorso in audio, dal Reichstag, trasmesso in diretta negli USA)(richiede plug-in RealAudio(r) o RealPlayer(r))
"Seit 5.45 Uhr wird jetz zaruckgeschossen....Wer selbst sich von den Regeln einer...
HUMANEN KRIEGFUHRUNG....
.... entfernt, kann von uns nichts andres erwarten, als dass wir den gleichen Schritt tun. Ich werde diesen Kampft, ganz gleich gergen wen, so lange fuhren, bis die sicherheit des Reiches und bis seine Rechte gewaahrleistet sind ........"
( se prendiamo anche oggi abbastanza acriticamente per buone le motivazioni "umanitarie" dell' intervento , non c'è nulla di nuovo sotto il sole! I personaggi parlano e agiscono allo stesso modo).
Una cosa é certa, che Hitler non si era mosso solo con lo scopo umanitario, per difendere i diritti "umanitari" dei cittadini Sudeti o di Danzica, ma li usò per ben altri scopi. Idem, idem, idem.
Nella storia non si è mai vista una guerra disinteressata, soprattutto quando il costo é altissimo (come quella attuale per il Kosovo - per il momento in termini monetari, un miliardo per ogni kosovaro per difendere (!?) il suo diritto (molto astratto; primo perchè non se ne farà nulla di questo diritto e non sarà tutelato; secondo perchè fra pochi mesi i kosovari saranno del tutto dimenticati e abbandonati nel micidiale inverno albanese-kosovaro; rientrati o no.Faranno la fine dei Sudeti, la conquista che precedette l'ora fatale di Danzica: i Sudeti furono espulsi dai vincitori. Si scatenò una guerra mondiale per difendere quel territorio, finirono per essere cacciati tutti (circa 3 milioni - tanti erano diventati in pochi anni, moltiplicandosi, o con le migrazioni selvagge)
La "storia" e la Questione dei Sudeti è molto simile a quella degli Albanesi-"Kosovari". Piccoli gruppi di miseri contadini di origine tedesca si erano stanziati fin dal periodo della Riforma, nelle regioni montuose di frontiera della Boemia Cecoslovacca. Poi a partire dal XVIII secolo, assecondati dagli Asburgo, su questo territorio, ininterrottamente, vi emigrarono in massa, da minoranza presto divennero una maggioranza col nome non di Boemi (la regione) o Cechi (la nazione), ma si scelsero un nome: Sudeti (come la zona montuosa occupata con l'emigrazione - un'area di circa 300 per 60 km, con monti, valli e altipiani , grande e molto simile come morfologia al Kosovo, comprese le miniere). Da etnicamente mista, la zona si trasformò presto etnicamente tedesca, fino al punto di influenzare e poi avere la padronanza del governo locale, spodestando così gli amministratori, le tradizioni, la lingua e la cultura ceca. Questa incessante migrazione e conseguente modificazione etnico-culturale del territorio, alla fine causò attriti, e nella seconda metà del Novecento divamparono violente lotte nazionaliste ceche, che però si spensero durante il conflitto della prima guerra mondiale con l'impero asbugico smembrato.
Dopo il 1918, i Sudeti con la sconfitta dell'impero asburgico, a Versailles (contemporaneamente al Kosovo) ottennero una notevole autonomia, che fece ulteriormente crescere l'immigrazione tedesca. Poi non si accontentarono dell'autonomia, pretesero di più, volevano il distacco dalla Cecoslovacchia, ed iniziarono a combattere per l'indipendenza. A erigersi paladino di queste pretese, irruppe Hitler. Fu un buon pretesto per intervenire a difesa del diritto "umanitario" del popolo Sudeto. "Sono pronto a scatenare una guerra pur di liberare i Sudeti". La scatenò! Morirono per Danzica e per i Sudeti. Ma non per dar loro l'indipendenza ma per annettere il territorio alla Germania, e di già che c'era Hitler invase l'intera Boemia e la Moravia, per poi proseguire la sua "Guerra Umanitaria" per liberare i tedeschi a Danzica, un altro pretesto per prendersi la Polonia, dividerla con gli alleati (in questa circostanza) russi.
Tutte le altre nazioni accorsero in soccorso. Hitler poi perse tutto. La regione dei Sudeti venne reincorporata nella Cecoslovacchia, e in base alle decisioni delle potenze vittoriose, i Sudeti (3 milioni) furono tutti espulsi in massa in Germania. Persero tutto. I vincitori per nulla "umani" non lasciarono nemmeno quelli che vi erano arrivati quattro secoli prima.
Così i Sudeti furono beffati con il primo intervento "umanitario", e nuovamente truffati con il "filantropico" secondo intervento.
Si ritrovarono senza la capra e il cavolo! Gli invasori o liberatori, entrambi li avevano solo usati!
Allo stesso modo, beffate oltre 50 milioni di vittime. Tutti prese in giro Qualcuno non sapeva neppure dove doveva sparare se davanti, indietro, a destra, a sinistra, sugli amici ex nemici, sui nemici ex amici, o se doveva nel dubbio spararsi lui dalla vergogna e dal disonore, per gli infamanti tradimenti, passando da una bandiera a un'altra; slealtà suggerite o comandate dai "saggi". Che in una maniera o l'altra poi vinsero!
( Card n. 71 - del 30 - 05 -1999 )