PRESENZA DELLA POPOLAZIONE STRANIERA IN ITALIA
ATTUALE E NEI PROSSIMI ANNI
I DATI SONO RICAVATI DAI QUOTIDIANI REGIONALI CHE RIPORTANO LE
STIME DELLE QUESTURE LOCALI
Estratto in riassunto dal Libro-Agenda "Fino al 2001 e...ritorno" di
Francomputer
Popolazione Italiana 1997 (totale diogni età) |
Presenze Stranieri |
Str. % tot. su Pop. Italiana 2000 |
Str.% fascia età lavoro |
Pop. locale presente nel 2025 |
Str. Nel 2025. + nuovi arrivi per carenza fasce it. in età lavoro |
% stranieri nel 2025 in età lavoro |
PIEMONTE(4.290.000 | 170.000 |
3,9% |
13,8% |
3.263.000 |
680.000 |
43,4 |
LIGURIA (1.666.000) | 79.000 |
4,7% |
13,1% |
1.143.000 |
316.000 |
57,5 |
V. AOSTA (114.000) | 4.100 |
3,4% |
11,8% |
93.880 |
16.400 |
36,3 |
LOMBARDIA (8.829000) | 354.000 |
4,0% |
12,0% |
7.466.000 |
1.416.000 |
39,5 |
VENETO (4.363.000) | 149.000 |
3,4% |
11,3% |
3.767.000 |
596.000 |
32,9 |
TRENT.A.A. (885.000) | 48.000 |
5,4% |
16,0% |
868.000 |
192.000 |
46,0 |
FRIULI (1.192.000) | 64.000 |
5,3% |
16,1% |
948.000 |
256.000 |
56,2 |
TOSCANA (3.510.000) | 166.000 |
4,7% |
13,4% |
2.701.000 |
664.000 |
47,2 |
EM. ROM. (3.898.000) | 182.000 |
4,6% |
13,4% |
2.951.000 |
728.000 |
47,4 |
UMBRIA (804.000) | 51.000 |
7,2% |
19,0% |
643.000 |
204.000 |
63,0 |
MARCHE (1.426.000) | 46.000 |
3,2% |
9,2% |
1.037.000 |
184.000 |
34,1 |
LAZIO (5.029.000) | 254.000 |
5,0% |
15,1% |
4.682.000 |
1.016.000 |
41,7 |
ABRUZZO (1.238.000) | 29.000 |
2,3% |
6,7% |
1.089.000 |
116.000 |
20,4 |
MOLISE (326.000) | 2950 |
0,9% |
0,9% |
284.000 |
11.800 |
7,9 |
CAMPANIA (5.590000) | 114.000 |
2,0% |
5,9% |
6.302.000 |
456.000 |
12,3 |
PUGLIE (3.985.000) | 38.000 |
0,9% |
2,7% |
4.173.000 |
152.000 |
6,2 |
CALABRIA (2.036.000) | 19.000 |
0,9% |
2,7% |
2.086.000 |
76.000 |
2,9 |
BASILICATA (606.000) | 3.950 |
0,6% |
1,8% |
554.000 |
15.800 |
0,4 |
SICILIA (4.960.000) | 138.000 |
2,7% |
7,5% |
5.142.000 |
552.000 |
18,2 |
SARDEGNA (1.637000) | 13.900 |
0,8% |
2,6% |
1.621.000 |
55.600 |
5,8 |
TOTALE ITALIANI 56.384.000 |
1.925.900 |
3,4 % |
9,1 % |
50.813.880 |
7.703.600 |
19,4 |
IT. NORD (21.344.000) |
868.100 |
4,06% |
13,4 % |
17.541.000 |
3.472.400 |
41,4 |
IT.CENTRO 16.234.000 |
730.950 |
4,50% |
12,1 % |
13.382.000 |
2.923.000 |
42,0 |
IT. SUD (18.818.000) |
326.850 |
1,7% |
4,4 % |
19.229.000 |
1.307.000 |
11,5 |
(*)
apparentemente non quadrano le somme, per il semplice fatto che gli stranieri nati
in Italia sono registrati anagraficamente come cittadini italiani anche se non sono di
origine "italiana". Ma prendendo nei grandi "centri" alcune
percentuali dei nati in queste condizioni siamo arrivati con dei coefficienti ad
estenderla su tutta la popolazione straniera presente. Dove emergono semmai dati in
difetto, perchè negli ultimi tempi é in atto un forte incremento nella costituzione o
nella ricostituzione dei nuclei familiari stranieri nel nostro Paese, quasi interamente in
età procreatrice, e rispetto all'Italia tre volte superiore ai dati nazionali del tasso
di fecondità normalmente conteggiati x 1000. (tasso di fecondità italiano è del
1,3, quello straniero del 3,9) Mentre nella popolazione straniera
abbiamo l'incontrario: un regime di alta natalità e una trascurabilissima fascia nella
popolazione anziana, quindi con un incremento demografico triplo. LA TABELLA TIENE CONTO SIA DELLE FASCE DI
ETA' DEGLI ITALIANI E DEGLI IMMIGRATI PRESENTI E QUELLI FUTURI; I TASSI
DI FECONDITA'; L'ATTUALE NATALITA' DI ENTRAMBI; E L'INVECCHIAMENTO SOPRATTUTTO
DELLA POPOLAZIONE ITALIANA. Risparmiano molto, guadagnano da 1.8 a 3 milioni. "Sono il 25% della popolazione, ma ancora più evidente nei capannoni dei terzisti. Le grandi concerie delegano all'esterno alcune fasi. Ogni padroncino ha 10-15 dipendenti extracomunitari. Il 52% degli imprenditori ritiene gli immigrati una risorsa per le imprese - altrimenti destinate tutte a chiudere per mancanza di manodopera - e questa percentuale sale addirittura al 70% nelle province di VI e TV". (Dichiarazione di Danielo Marini, della Fondazione Corazzin, sul Giornale di Vicenza) "L'anagrafe lavora a pieno ritmo, il 70 % dei certificati si fanno per gli extracomunitari, che continuano ad arrivare. Non passa giorno che non firmi domande di ricongiungimento delle famiglie lasciate ai loro paesi" (Dichiarazione sindaco di S. Pietro, su Giornale di Vicenza) In una scuola vicentina é già nata una forte polemica se era il caso di mettere nelle aule il crocefisso (per non offendere la sensibilità dei musulmani che le frequentano); "per il momento" ha "vinto" il conservatorismo. A San Pietro nelle scuole materne e nelle elementari il 33% é già composto di figli di immigrati.
I locali veneti diverranno una minoranza, reclameranno, naturalmente faranno del nazionalismo, ma gli stranieri in maggioranza, detteranno le leggi, chiederanno poi una autonomia, uno Stato indipendente, e in caso di ostilità dei veneti, si appelleranno all'ONU - (tipo Kosovo). ____________________________________ LA VITA MEDIA HA UN COEFFICIENTE MOLTO SINGOLARE E COSTANTE QUELLA CHE RIENTRA NELLA MEDIA E CHE VA DA 70 A 80 ANNI, E' DEL 98/99% CHI SUPERA GLI 80 ANNI E ARRIVA FINO A 90, HA QUESTA FORTUNA SOLO 1 SU 100 ( 1,0 % ) CHI SUPERA I 90 ANNI E ARRIVA FINO A 100, HA QUESTA FORTUNA SOLO 1 SU 1000 ( 0,1 % ) CHI SUPERA INVECE I 100 ANNI, HA QUESTA FORTUNA SOLO 1 SU 10.000 ( 0,01 % ) (sembra che il Padreterno abbia un matematico a servizio) PER VARI INCIDENTI MORTALI LA MEDIA E' DI 1 SU 10.000 ANNO ( 0,01 % ) PER I SUICIDI LA PERCENTUALE ANCHE QUESTA E' QUASI SEMPRE
COSTANTE NEL TEMPO LE GUERRE? DI TUTTI GLI ITALIANI NATI NEGLI ULTIMI 100 ANNI, E' MORTO A CAUSA DEI CONFLITTI ACCADUTI NELLO STESSO PERIODO: 1 SU 100 ( 1,0 % )
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L'IMMIGRAZIONE OGGI IN ITALIA (anno 2006)
Secondo le anticipazioni del Dossier statistico sull'immigrazione Caritas/Migrantes 2006 alla fine del 2005, la popolazione immigrata in Italia è arrivata a superare, seppure di poco, i 3 milioni di unità, tenuto conto dei 180.000 immigrati extracomunitari venuti per inserirsi e dei nuovi nati in Italia da entrambi i genitori stranieri: ricordiamo che la stima del “Dossier” per la fine del 2004 era di 2.786.340 soggiornanti regolari, pertanto nell'arco di un anno si è registrato un aumento di circa 300.000 immigrati.
La riflessione sui paesi di arrivo evidenzia che la Romania si è confermata il primo paese per numero di visti ricevuti, più di 40.000 e in prevalenza per motivi di lavoro. A seguire troviamo Albania, Stati Uniti, Marocco, Cina, Ucraina, India, Filippine e Iugoslavia, ma con motivi d’ingresso molto differenziati tra di loro.