Doc. 1809
_________________________________________________________
Garibaldi: proclama ai preti buoni (del 14 maggio (o 11) 1860
Ai preti buoni
Comunque sia, comunque vadano
le sorti dell'Italia, il clero che fa oggi causa comune coi nostri nemici,
che compra soldati stranieri per combattere Italiani, sarà maledetto
da tutte le generazioni.
Ciò che consola però e che promette non perduta la vera religione
di Cristo, si è di vedere in Sicilia i preti marciare alla testa del
popolo per combattere gli oppressori.
Gli Ugo Bassi, i Verità, i Guzmarolli, i Bianchi non son tutti morti;
ed il di che sia seguito l'esempio di questi martiri, di questi campioni della
causa nazionale, lo straniero avrà cessato di calpestare la nostra
terra, avrà cessato di essere padrone dei nostri figli, delle nostre
donne, del nostro patrimonio e
di noi!
G. GARIBALDI
(1) L'autografo non porta data: è scritto sul rovescio della pagina
che contiene l'autografo del proclama ai Romani: il CIAMPOLI, (op. Cit., pag.
147) lo data da Salemi, 14 maggio 1860; lo XIMENES (op. Cit., pagg. 103-104)
lo dà da Marsala in data 11 maggio e porta nel 1° periodo la variante
seguente: "Comunque sia, comunque vadano le sorti d'Italia, il Clero
fa oggi causa comune coi nostri nemici, che compra soldati stranieri per combattere
Italiani. Sarà maledetto da tutte le generazioni".
ALLA PAGINA DI PROVENIENZA - TABELLA DOCUMENTI SU CD - HOME PAGE