DOC.115

foglietti anonimi circolanti all'indomani dell'8 settembre 1943


9 Settembre 1943


IL PROCLAMA DEL GOVERNO FASCISTA (POSTICCIO)


Italiani. Valorosi soldati dell'Esercito, della Marina, dell'Aeronautica e della Milizia.
Pietro Badoglio ha completato il suo tradimento. Colui, che, quale Capo di Stato Maggiore all'entrata in guerra dell'Italia, è responsabile della sua preparazione bellica, si propone di consegnare la Patria ai nemici.

Pietoso è il suo tentativo di addormentare la coscienza insorgente del popolo italiano con frasi insulse. La verità è che, se il tradimento si consuma, non soltanto l'Italia perderà irrimediabilmente il rango di grande potenza, ma perderà altresì tutti i frutti del Risorgimento, della prima guerra mondiale e della Rivoluzione fascista, di un intero secolo di battaglie e di sacrifici.

L'uomo che per anni ha ingannato il Duce e che ha pertinacemente puntato al potere attraverso la disfatta, intende ora attuare il mostruoso piano, per cui la Patria verrebbe mutilata per sempre. Una Patria senza Sicilia, senza Sardegna, senza possedimenti d'Oltremare, probabilmente senza la stessa Italia meridionale: ecco la prospettiva sinistra verso cui si vorrebbe spingere il destino del Paese.

E a questo scopo non si tenta già di uscire dalla guerra. Badoglio non soltanto si è impegnato a cessare le ostilità con i nemici, ma si è impegnato ad iniziarle contro la Potenza alleata ed amica, contro le agguerrite forze germaniche, accorse alla difesa dell'Italia ed al cui fianco i nostri combattenti hanno lottato fin qui in fedele cameratismo.

Le nostre Forze Armate dovrebbero, con un voltafaccia inaudito negli annali dell'onore militare, passare agli ordini di un generale straniero - il cui nome è Wilson - dovrebbero andare incontro a morte ingloriosa, trasformando, ben più che per il passato, il territorio nazionale in un campo di battaglia.

Italiani. Combattenti.
Il tradimento non si compirà. Si è costituito un Governo Nazionale Fascista, che opera nel nome di Mussolini. Il Governo Nazionale Fascista punirà inflessibilmente i traditori, i responsabili veri ed unici delle nostre sconfitte ed agirà con ogni mezzo per trarre l'Italia dalla guerra con l'onore intatto e con le possibilità della sua vita avvenire.

E' terminata la triste farsa di una sedicente libertà, imposta con lo stato d'assedio, con il coprifuoco e con la censura.
Il sangue purissimo degli squadristi e dei combattenti versato nei giorni dell'ignonimia ricadrà sul capo degli assassini in basso e soprattutto in alto.

Basta con lo slittamento verso il bolscevismo, basta con la riviviscenza dei vecchi uomini in un'Italia che vuole aprire le porte alla gioventù combattendo ed onorare i titoli conseguiti con il sacrificio e con il valore militare. Si stringono intorno alla nostra Bandiera insieme con i combattenti e con i giovani, le forze del Lavoro, la cui marcia sul terreno sociale, incominciata nel Fascismo, raggiungerà le sue mete.

Combattenti. Non obbedite ai falsi ordini del tradimento. Rifiutate di consegnarvi al nemico. Rifiutate di rivolgervi contro i vostri commilitoni germanici. Tutti coloro che lo possono fare continuino le operazioni al loro fianco. Gli altri raggiungano le loro case, nei paesi e nelle città, in attesa degli ordini che verranno prontamente impartiti.

Dalla sofferenza e dalla vergogna vogliamo che risorga un'Italia pura e potente.


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