Italiani. Valorosi soldati dell'Esercito, della Marina, dell'Aeronautica
e della Milizia.
Pietro Badoglio ha completato il suo tradimento. Colui, che, quale
Capo di Stato Maggiore all'entrata in guerra dell'Italia, è
responsabile della sua preparazione bellica, si propone di consegnare
la Patria ai nemici.
Pietoso è il suo tentativo di addormentare la coscienza insorgente
del popolo italiano con frasi insulse. La verità è
che, se il tradimento si consuma, non soltanto l'Italia perderà
irrimediabilmente il rango di grande potenza, ma perderà
altresì tutti i frutti del Risorgimento, della prima guerra
mondiale e della Rivoluzione fascista, di un intero secolo di battaglie
e di sacrifici.
L'uomo che per anni ha ingannato il Duce e che ha pertinacemente
puntato al potere attraverso la disfatta, intende ora attuare il
mostruoso piano, per cui la Patria verrebbe mutilata per sempre.
Una Patria senza Sicilia, senza Sardegna, senza possedimenti d'Oltremare,
probabilmente senza la stessa Italia meridionale: ecco la prospettiva
sinistra verso cui si vorrebbe spingere il destino del Paese.
E a questo scopo non si tenta già di uscire dalla guerra.
Badoglio non soltanto si è impegnato a cessare le ostilità
con i nemici, ma si è impegnato ad iniziarle contro la Potenza
alleata ed amica, contro le agguerrite forze germaniche, accorse
alla difesa dell'Italia ed al cui fianco i nostri combattenti hanno
lottato fin qui in fedele cameratismo.
Le nostre Forze Armate dovrebbero, con un voltafaccia inaudito negli
annali dell'onore militare, passare agli ordini di un generale straniero
- il cui nome è Wilson - dovrebbero andare incontro a morte
ingloriosa, trasformando, ben più che per il passato, il
territorio nazionale in un campo di battaglia.
Italiani. Combattenti.
Il tradimento non si compirà. Si è costituito un Governo
Nazionale Fascista, che opera nel nome di Mussolini. Il Governo
Nazionale Fascista punirà inflessibilmente i traditori, i
responsabili veri ed unici delle nostre sconfitte ed agirà
con ogni mezzo per trarre l'Italia dalla guerra con l'onore intatto
e con le possibilità della sua vita avvenire.
E' terminata la triste farsa di una sedicente libertà, imposta
con lo stato d'assedio, con il coprifuoco e con la censura.
Il sangue purissimo degli squadristi e dei combattenti versato nei
giorni dell'ignonimia ricadrà sul capo degli assassini in
basso e soprattutto in alto.
Basta con lo slittamento verso il bolscevismo, basta con la riviviscenza
dei vecchi uomini in un'Italia che vuole aprire le porte alla gioventù
combattendo ed onorare i titoli conseguiti con il sacrificio e con
il valore militare. Si stringono intorno alla nostra Bandiera insieme
con i combattenti e con i giovani, le forze del Lavoro, la cui marcia
sul terreno sociale, incominciata nel Fascismo, raggiungerà
le sue mete.
Combattenti. Non obbedite ai falsi ordini del tradimento. Rifiutate
di consegnarvi al nemico. Rifiutate di rivolgervi contro i vostri
commilitoni germanici. Tutti coloro che lo possono fare continuino
le operazioni al loro fianco. Gli altri raggiungano le loro case,
nei paesi e nelle città, in attesa degli ordini che verranno
prontamente impartiti.
Dalla sofferenza e dalla vergogna vogliamo che risorga un'Italia
pura e potente.