(QUI IL MEMORIALE DI SANT'ELENA INTEGRALE)
NAPOLEONE 3
(in continua costruzione)
1805
2 APRILE - Viaggio in Italia di Napoleone.
8 MAGGIO - Dopo visite in Piemonte e in Lombardia, Napoleone raggiunge Milano
26 MAGGIO - Napoleone diviene Re d'Italia e l'incoronazione avviene nel Duomo di Milano, città che diventa Capitale dell'Italia. Eugenio Beauharnais (figlio di Giuseppina, la moglie di Napoleone) viene nominato vicerè.
4 GIUGNO: La Repubblica Ligure viene aggiunta all'Impero. Lucca diviene Repubblica, governata dalla sorella di Napoleone, Elisa, moglie del Principe Felice Baciocchi.
Formazione della terza coalizione contro Napoleone composta da Inghilterra, Austria, Russia, Svezia e l'ex Regno di Napoli.
11 LUGLIO - Napoleone rientra a Fontainebleau.
3 AGOSTO - Napoleone trascore l'intero mese al Campo di Boulogne con i suoi soldati. Fino al 24 settembre é a St. Cloud.
24 SETTEMBRE - Napoleone lascia St. Cloude per andare a prendere il comando della Grande Armata.
14 OTTOBRE - Vittoria di Napoleone ad Elchingen; il 19 ad Ulm. Qui dopo la vittoriosa battaglia cattura 30.000 prigionieri.
21 OTTOBRE - L'Ammiraglio inglese Nelson distrugge la flotta francese a Trafalgar ma muore durante la battaglia.
12 NOVEMBRE - Murat conquista con uno stratagemma Vienna, e credendo di giocare il generale russo Bagatrion con un falso armistizio, Murat a sua volta fu ingannato. I russi si prestarono al gioco solo per riorganizzarsi e a unirsi poi il 20 novembre con l'altra armata russa del generale Kutusov. L'azione fece solo infuriare Napoleone "avete gettate al vento tutti i vantaggi che avevamo ottenuto, non ho parole per esprimere tutto il mio disappunto". Nonostante questo errore e con una inferiorità numerica di 1 a 2 Napoleone il....
17 NOVEMBRE era a Znaim al comando di 53.000 uomini contro gli 86.000 di Kutusov, e con la Prussia che dava segni di voler entrare in guerra con altri 200.000 uomini. Tutto considerato le condizioni non sembravano per nulla propizie al Corso.
23 NOVEMBRE - Napoleone rinuncia a inseguire Kutusov. La situazione appariva potenzialmente disastrosa. Napoleone improvvisamente decise che doveva forzare gli alleati a condurre un attacco contro una posizione e in un momento preciso, entrambi da lui scelto.
24 NOVEMBRE - Camminando sulla strada principale di Wischau a tre chilometri da Brunn, su un'anonima pianura con un'altrettanto anonima collina a fianco della strada, si concentrarono tutte le sue energie mentali per questa grande sfida. Scese da cavallo, esaminò in silenzio per molti minuti il territorio, salì sulla piccola collina a cono tronco, poi alla fine si rivolse ai suoi generali: "Esaminate bene questo territorio, perchè questo sarà il vostro campo di battaglia". Il campo che sarebbe diventato il campo di battaglia di Austerlitz. La grande trappola per gli austro-russi.
25 NOVEMBRE - Napoleone con scaltrezza e un'attenta preparazione ha deciso tutte le mosse preliminari. Le più importanti sono: la messa in scena con postazioni fasulle; poi chiedendo continui incontri con il nemico cercherà di enfatizzare ulteriormente l'apparente debolezza. Con espressione solenne ascoltò anche una lezione di politica europea di un certo conte Dolgorouki, e prima che si allontanasse - in modo che vedesse e riferisse - diede ordine ai suoi di abbandonare la cittadina di Austerlitz, le alture di Pratzen, di vagare nel disordine, e dare l'impressione di un esercito in sfascio.
26-29 NOVEMBRE - I francesi con la precisa regia e strategia di Napoleone, in perfetta armonia organizzano una grande babele e recitano il panico; in perfetto ordine organizzano il disordine e il caos. La scena si svolge in un "teatro" all'aperto, davanti a una collina.
30 NOVEMBRE - Sulla piccola collina, a Zurlan, Napoleone mette il suo posto di comando. Tutti ubbidiscono agli ordini più strani. Anche se pochi potevano immaginarlo, Napoleone con uno dei suoi stratagemmi più geniali stava per condurre i soldati della santa Russia e dell'Austria imperiale nelle sue braccia.
Con una macchina da stampa mobile, si decide di far stampare l'ordine da distribuire e leggere a ogni reparto: "Le posizione che occupiamo sono formidabili.....Soldati, dirigerò personalmente tutti i vostri battaglioni; e se, con la vostra abituale audacia, riuscirete a portare disordine e confusione fra le file del nemico, rimarrò a distanza; ma se la vittoria sarà in dubbio anche solo per un momento, il vostro Imperatore si esporrà in prima linea".
1 DICEMBRE - L'intera giornata Napoleone la trascorre osservando il nemico che stava comportandosi come Napoleone aveva previsto. "Domani marceranno verso le nostre batterie, e noi gli piomberemo ai fianchi. Prima di domani sera quell'esercito sarà mio!".
2 DICEMBRE - La Battaglia di Austerlitz.
Ore 1.00 Napoleone, con le ultime direttive e ordini termina la riunione del suo Stato maggiore .
Ore 1.30 Napoleone con le fiaccole passa in rassegna tutti i suoi soldati.
Ore 2.00 false schermaglie nella vicina Sokolnitz procurano un falso allarme, ma Napoleone non vuole dubbi. Monta a cavallo e va di persona a esaminare la situazione così da vicino, da incappare in una pattuglia di cosacchi; e costretto a fuggire al galoppo. Alle 2.30 rientra nel campo, torna il silenzio. Manca un ora e mezza all'ora X.
Ore 4.00 tutti i francesi in una fitta nebbia prendono le proprie posizioni assegnate per la battaglia .
Ore 8.30 gli alleati occupano i villaggi vicini e richiamano indietro i soldati dalle colline di Pratzen.
Ore 9.00 I francesi occupano le colline di Pratzen praticamente abbandonate, come previsto.
Ore 10,00 primo contatto dei due eserciti. I russi austriaci iniziano ad essere attaccati ai fianchi.
Ore 12.00 i francesi completano l'occupazione dell'altopiano Pratzen e Napoleone si sposta a Starè. Non resta che aspettare che la trappola scatti al primo accenno di attacco.
Ore 13.00 i russi attaccano e contrattaccano e cadono nella trappola; la tenaglia francese si chiude.
Ore 15.00 buona parte dell'esercito alleato viene messo in fuga o distrutto.
Ore 15.30 Ultimo atto. Mentre l'ala sinistra tenta di battere in ritirata scegliendo il lago ghiacciato di Satschan Napoleone dal Pratzen dominando questa via di fuga, fa portare 25 cannoni e ordina di sparare sul lago per rompere il ghiaccio. Finiscono inghiottiti nelle acque gelide 2000 russi e 38 squadre di artiglieria (altre fonti parlarono di 20.000 - ma realisticamente si ipotizza la prima cifra)
Ore 16.00, la sconfitta è totale. 11.000 i morti russi, 4.000 i caduti austriaci. Le perdite francesi, 1300 morti (fonti russe riferiscono in 9.000 le vittime francesi). Sui dati dei prigionieri il generale Thiebald riferisce: " Fino all'ultima ora non prendemmo alcun prigioniero, non potevano correre rischi, non potevano fidarci, e quindi non lasciammo dietro noi nessun nemico vivo. Solo alle 16,30 esercitammo maggiore pietà. Perfino Napoleone soccorse i feriti, dando loro del brandy con le sue stesse mani.
La vittoria di Napoleone è schiacciante e incredibile. La terza coalizione è di fatto letteralmente annientata.
Ore 16.30, sul campo di battaglia scende la neve, come a voler coprire il grande mattatoio.
Pur nella sua tragicità, Austerlitz é' una delle più grandi battaglie della storia; considerata una delle più alte prove del genio tattico di Napoleone. In questa battaglia mostrò pienamente le sue capacità di imporre al nemico il terreno dello scontro, ma soprattutto l'abilità del comando anche quando Napoleone impartiva istruzioni che tutti - soldati, ufficiali e anche molti esperti vecchi generali - ritenevano in cuor loro insensate. Dimostrazione quindi di una sconfinata fiducia, ma anche di una preparazione meticolosa fino al più piccolo dettaglio. "Spesso non sapevamo cosa facevamo, ma sapevano che tutto quello che facevamo - eseguendo ciecamente gli ordini - era stato con estrema precisione calcolato da Napoleone. E ogni cosa si stava compiendo come lui aveva previsto - diranno poi i reduci. - Napoleone era a fine battaglia distrutto dalla fatica più dei suoi stessi soldati. Aveva campeggiato all'aperto per otto giorni e otto gelide notti, e nell'ultima, finita la battaglia con la neve che scendeva, era fradicio come loro, e come loro senza un fuoco acceso. Solo verso mezzanotte gli uomini riuscirono ad accenderne uno.
Ore 24.00 - Al campo a quest'ora tarda, con la bandiera bianca si presentò il principe Lichtenstein per accordarsi su un incontro preliminare di Napoleone con l'Imperatore austriaco. Una volta partito, Napoleone iniziò a dettare il suo messaggio di vittoria al suo esercito. Giunse solo alle prime due righe poi fu sopraffatto dalla stanchezza.
3 DICEMBRE - Ore 6.00 - Napoleone il giorno dopo si svegliò di buon'ora, diede uno sguardo sulla pianura immacolata coperta di neve che aveva sepolto ogni cosa, e sul lago che aveva inghiottito uomini e animali, si sedette alla scrivania, ricevette gli ultimi rapporti di tutti gli ufficiali che confermavano che il nemico era in piena ritirata, poi volle parlare direttamente ai suoi soldati. Fece loro un lungo discorso. Prima riservò le più grandi accuse agli inglesi, poi li ringraziò: "Soldati sono fiero di voi. Avete onorato la Francia. Quando il popolo mi ha incoronato, io ho confidato in voi per conferirle un valore. Quando tornerete vi basterà dire "io ero con lui alla battaglia di Austerlitz", e poi racconterete con orgoglio che in meno di quattro ore abbiamo battuto e disperso un esercito di 100.000 uomini comandato dagli imperatori di Russia e Austria."
Napoleone non li ringraziò solo a parole. Il 7, ancora ad Austerlitz, furono promulgati due decreti per dare a loro premi e ricompense. Due milioni di franchi in oro da distribuire fra gli ufficiali e i soldati. E non dimenticò i caduti. Le vedove avrebbero ricevuto una pensione a vita. I figli orfani sarebbero stati adottati formalmente dall'imperatore, i ragazzi potevano aggiungere al loro nome "Napoleone", studiare nelle scuole speciali e ricevere un posto di lavoro, mentre alle ragazze era in serbo una dote per il matrimonio pagata dallo Stato.
3 DICEMBRE - Ore 8.00 - L'Imperatore austriaco Francesco II torna a chiedere formalmente un colloquio con Napoleone mentre i francesi occupano Austerlitz e i dintorni e sono nonostante i disagi, nuovamente pronti a iniziare l'inseguimento dei russi e degli austriaci per annientarli del tutto.
4 DICEMBRE - ORE 14.00. Colloquio di due ore fra Napoleone e un arrogante Francesco II, che "vuole" un armistizio e che nell'incontro ha rifiutato sdegnato l'abbraccio spontaneo di Napoleone, che non si scompone e di rimando gli indirizza un rimprovero pungente "Mi chiedete l'armistizio nello stesso giorno che avete deciso di attaccarmi". L'austriaco non immagina neppure lontanamente che quel "piccolo" uomo, cinque anni dopo sarà suo genero. Quando uscirà dalla tenda, meno arrogante di quando vi era entrato, permise che Napoleone lo abbracciasse. Fra cinque anni sarà suo suocero, ma dopo altri cinque lo combatterà.
Più elegante invece il commiato dello zar con un messaggio affidato a un ufficiale: "Dite al vostro comandante che me ne sto andando. Ditegli che ha fatto miracoli... che la battaglia ha fatto aumentare ancor più la mia stima di lui; che è un uomo prescelto da Dio; e che ci vorranno cent'anni prima che il mio esercito potrà eguagliare il suo". (non mantenne nemmeno lui la parola, dopo soli dodici mesi lo tradirà).
15 DICEMBRE: a Schoenbrunn, la Francia firma un trattato con la Prussia che s'impegna a non intervenire in nessun conflitto futuro in cambio della allettante offerta di Hannover. Federico Guglielmo III (con intenzioni non ancora chiare) non manterrà i patti già il prossimo anno, entrando nella quarta coalizione. Dando inizio così a una delle campagne militari più drammatiche della storia moderna! E anche se subì una cocente sconfitta a Jena, il prussiano cambiò il corso della storia. Senza la Prussia contro, Napoleone se proprio non avrebbe invaso e vinto l'Inghilterra, certamente l'avrebbe isolata dal resto dell'Europa; e la Russia e l'Austria non avrebbero mai più avuto il coraggio di combatterlo nè insieme nè tantomeno da sole.
26 DICEMBRE: Pace di Presburgo. L'Austria é costretta a cedere a Napoleone tutti i territori veneti, avuti a Campoformio che vengono uniti al Regno d'Italia, inoltre deve rinunciare a ogni influenza in Germania, dove i ducati di Baviera e di Wuertemberg, con ingrandimenti territoriali, si costituivano in regni indipendenti. La Baviera - prima era entrata nella coalizione, poi si era improvvisamente alleata con la Francia - a fine guerra raccoglie i copiosi frutti del voltafaccia e si permette di cedere in regalo il Tirolo. (Inutile la successiva sollevazione del popolo tirolese nel 1809, guidata da Andreas Hofer, cinicamente tradito dai Bavaresi, che per l'ennesima volta avevano prima incitato i tirolesi a combattere col ferro e col fuoco (coi forconi e i bastoni) Napoleone per difendere la propria terra, poi i bavaresi passarono dalla parte opposta e per ottenere l'indipendenza donarono ai francesi il Tirolo. (vedi anno 1809 - la leggenda di ANDREAS HOFER)
28 DICEMBRE - Napoleone lascia il territorio di guerra per rientrare a Parigi. L'Europa ha un'altra mappa, che subirà ulteriori cambiamenti. Per poi ritornare - sconfitto Napoleone - com'era prima del 1805, e in molti casi addirittura com'era prima della Rivoluzione francese. Molti regnanti e i loro nobili ebbero l'impressione che l'era napoleonica era stata solo una fastidiosa parentesi, un fenomeno passeggero. Invece fu la Restaurazione una parentesi. E anche una delle più brutte pagine della Storia d'Europa. In pieno Ottocento, con il mondo in una sconvolgente evoluzione, i preistorici regnanti d'Europa volevano far ripiombare questa nel Medioevo. Furono tanto ostinati nel pretendere con la presunzione l'esclusiva della guida dell'Europa, quanto incapaci di esercitarla.
1806
26 GENNAIO - Napoleone rientra a Parigi. Le manifestazioni di giubilo infiammano tutta la Francia. Mentre i nemici (anche in casa) già si chiedono dove vuole arrivare Napoleone. A Londra il suo acerrimo nemico, il primo ministro Willim Pitt, dopo Austerlitz, ha consigliato i suoi aiutanti di arrotolare la mappa d'Europa e metterla via; "Non ci servirà per i prossimi sette anni". L'egemonia francese sull'Europa era ormai una realtà. Pitt, ci morirà dal dispiacere il prossimo anno, annegando la sua amarezza nell'alcool. Ma sbagliò di poco la malinconica osservazione: di anni - con Napoleone padrone dell'Europa - ne passarono invece dieci, e Pitt non potrà vedere nel 1815 Waterloo e il taglio delle ali di quell' "aquila" che era volata più alta di tutti. Pitt lo hanno dimenticato o ne hanno ignorato l'esistenza quasi tutti. Napoleone anche se per i successivi cento anni se ne parlò poco perchè scomodo, é invece ancora sulla bocca di tutti e vi rimarrà ancora per molti secoli e millenni. Di questo Napoleone ne era più che sicuro. L'"aquila" tornerà infatti a volteggiare per l'Europa nel 1848. Del resto nelle sue ultime righe del Memoriale, aveva scritto "confisco a mio vantaggio le due forze in ascesa del XIX secolo, il liberalismo e il nazionalismo". La gioventù che io lascio é opera mia. Ed essa vendicherà abbastanza gli oltraggi ch'io soffro, colle chiare opere che da lei usciranno"
Tanti storici e una grande quantità di scrittori di molti Paesi (compresa l'Italia) a partire dal 1815 - l'ultimo con le gesta di Napoleone - preferiranno raccontare che nulla dovevano allo straniero. Invece anche i più accaniti nemici di Napoleone hanno dovuto assorbire qualche cosa del suo prodigioso pensiero e, per abbatterlo, hanno dovuto servirsi di lui e delle sue ide e così riconoscere e consacrare la sua "vittoria".
15 FEBBRAIO - Giuseppe Bonaparte é nominato da Napoleone re di Napoli.
5 GIUGNO - Luigi Bonaparte fratello di Napoleone è re d'Olanda. Il ducato di Guastalla viene assegnato alla sorella Paolina. Mentre all'altra sorella Elisa passa dal Principato di Lucca a quello di Massa e Carrara. Viene altresì formata, con un Atto costituzionale, la Confederazione del Reno, di cui Napoleone diviene protettore. Vi entra anche la Baviera, che in seguito si schiererà contro Napoleone nel 1813 (dopo Lipsia) e che per questo fu premiata al Congresso di Vienna (1815) salvando la sua indipendenza.
25 SETTEMBRE - Napoleone lascia St. Cloud per mettersi alla testa della Grande Armata nella campagna contro la Prussia; quasi una punizione per il clamoroso voltafaccia.
8 OTTOBRE: La quarta coalizione é quindi composta da Inghilterra, Prussia, Russia, Svezia, e dichiara guerra a Napoleone.
14 OTTOBRE. Napoleone sconfigge completamente i Prussiani a Jena ed Auerstag.
27 OTTOBRE: Napoleone entra a Berlino.
21 NOVEMBRE - Napoleone proclama il "Blocco continentale" a tutte le merci inglesi.
A Parigi viene eretto l' Arco di Trionfo. Grandi lavori di sistemazione a Champ Elisè
25 NOVEMBRE - Napoleone lascia Berlino per preparare la campagna contro la Russia.
19 DICEMBRE - L'esercito francese entra nella città di Varsavia. Il 20 viene accolto dalla popolazione come il liberatore della Polonia, e per la fine del giogo prussiano.
26 DICEMBRE - Battaglia a Pultusk. 1807
4 FEBBRAIO - Battaglia di Allestein.
8 FEBBRAIO - Battaglia di Eylau. Napoleone passa tutto il mese di marzo a Osterode, e i mesi di aprile e maggio a Finkenstein.
26 MAGGIO - Capitolazione di Danzica.
14 GIUGNO - Battaglia di Friedland. I russi vengono definitivamente sconfitti.
19 GIUGNO - Napoleone entra vittorioso a Tilsitt.
25 GIUGNO - Colloqui dei due imperatori sul Niemen.
7-9 LUGLIO: Pace di Tilsitt. Pace fra la Francia, la Prussia e la Russia. La Francia ottiene le isole Jonie ed impone alla Russia di chiudere i suoi porti alle navi inglesi.
22 LUGLIO - Napoleone crea il Granducato di Varsavia.
27 LUGLIO - Napoleone fa il suo rientro in Francia, a St Cloud.
16 AGOSTO - Napoleone riceve una deputazione dalla Westfalia che offre la corona di questo regno a Gerolamo Bonaparte, l'altro fratello di Napoleone.
3 SETTEMBRE: Seconda edizione del Codice civile chiamato "Codice napoleonico".
16 OTTOBRE - Viaggio in Italia. Napoleone vi si trattiene fino al 31 dicembre. Soggiorna a Udine nella villa Antonini. Seduce la bella contessina Margherita. Tre giorni di passione che fruttano a lei la nomina a dame di corte e al marito quella di ciambellano imperiale a Milano.
19 NOVEMBRE: L'Esercito francese invade il Portogallo, e con la complicità degli spagnoli il 30 novembre cade Lisbona. 1808
20 FEBBRAIO - Murat viene eletto luogotenente dell'Imperatore per prendere il comando delle truppe francesi in Spagna. Ma il paese - aiutato dagli inglesi - inizia a insorgere.
2 APRILE - Decreto di Napoleone che annette al Regno d'Italia Urbino, Ancona e Macerata, che appartenevano alla Santa Sede. Per Napoleone Ancona è un'importante porto strategico. Meglio di Venezia. Per un motivo, pensa ai Balcani e all'Oriente. Chi ha i Balcani ha le porte aperte per l'Oriente, una barriera con la Russia, e la testa di ponte contro i turchi. Pensa a Roma, e all'impero Romano.
14 APRILE - Napoleone raggiunge Bayonne.
20 APRILE - Napoleone riceve il principe delle Asturie, figlio di Carlo IV re di Spagna.
5 MAGGIO - Convinti da Napoleone sia Carlo IV che il principe suo figlio rinunciano alla corona di Spagna.
10 MAGGIO - La Spagna viene occupata dai francesi.
4 GIUGNO - Giuseppe Bonaparte è proclamato re di Spagna. Ma continuano le insurrezioni popolari, fino al punto di far fuggire il re dal suo palazzo.
1 AGOSTO - Gioacchino Murat (cognato di Napoleone, marito di Carolina), diviene re di Napoli in sostituzione di Giuseppe ora re di Spagna. Ma nello stesso giorno....
1 AGOSTO - .....un corpo di spedizione inglese al comando del Generale Wellesley (futuro Duca di Wellington), sbarca in Portogallo. Iniziano una serie di sconfitte dei generali francesi nella Penisola iberica. Napoleone deve prendere in considerazione l'idea di scendere personalmente in Spagna per riprendere in mano la situazione e risistemare il fratello (inetto) sul trono. La guerriglia anti francese continua.
14 AGOSTO -Napoleone è a St Cloud.
22 SETTEMBRE - Viaggio di Erfurt. Il 2 Ottobre riceve Goethe. Il 6 ottobre é a Weimar. Qui la sera offre un grande ricevimento e un grande pranzo a tutti i re suoi alleati e vassalli. Seguono i colloqui con Wieland.
29 OTTOBRE - Napoleone parte da Parigi per mettersi alla testa della spedizione di Spagna.
3 DICEMBRE - L'esercito alla guida di Napoleone stabilisce il campo davanti a Madrid in mano agli insorti. La città si arrende il giorno dopo.
30 DICEMBRE - Brutte notizie per Napoleone. Sono quelle della preparazione dell'esercito austriaco e la distribuzione degli armamenti. E' angosciato nell'apprendere gli intrighi di Fouchè, di Talleyrand, e sorpresa, scopre anche gli intrighi di Murat. L'Austria con la quinta coalizione si è alleata con l'Inghilterra; hanno tutti ripreso in mano le armi, dichiarano guerra alla Francia. 1809
23 GENNAIO - Napoleone arriva a Parigi alle 8 del mattino. Si svolge la famosa infuriata scena con Talleyrand e Fouchè.
13 APRILE - Napoleone lascia Parigi per prendere il comando della Grande Armata nella seconda campagna contro l'Austria.
22 APRILE - Fulminee vittorie di Napoleone a Thann, Abensberg, Landshut. Segue la battaglia di Eckmull: il giorno dopo viene conquistata Ratisbona.
10 MAGGIO - Napoleone arriva a minacciare il castello imperiale di Schoenbrunn.
17 MAGGIO - Napoleone anche sui campi di battaglia con un decreto annette all'Italia, Roma e lo Stato della Chiesa. Il 6 luglio manderà in esilio Pio VII a Savona. "Roma è sempre stato il centro del mondo - scriverà - Roma è al centro del Mediterraneo, Roma significa Impero.
13 MAGGIO: Napoleone entra a Vienna, ma prosegue la sua offensiva il ...
5-6 LUGLIO - ...con la vittoria a Wagram, imponendo all'Austria la Pace di Schoenbrunn il....
14 OTTOBRE : Pace e Trattato di Schonbrunn. L'Austria é costretta ad accettare altre pesanti
condizioni dettate da Napoleone: La Baviera che si è schierata con Napoleone, riceve Salisburgo e cede al regno d'Italia l'Alto Adige e il Trentino fino al confine di Salorno (che scatenò la rivolta di Andreas Hofer - Vedi in CRONOLOGIA anno 1809) ). Mentre l'Istria e la Dalmazia vanno direttamente alla Francia. Napoleone in questa circostanza é abbastanza forte per infliggere alla V coalizione antifrancese una tremenda sconfitta, ma cadde nel machiavellico tranello di Metternich. Per fermarlo non c'era un esercito al mondo valido. L'Inghilterra era forte sui mari, ma le guerre si combattevano nella terraferma con centinaia di migliaia di uomini e quelli di Napoleone erano alla prova dei fatti i migliori d'Europa. Austerlitz insegnava, Jena riconfermava . Nessuno avrebbe fermato Napoleone. Non c'era altra soluzione che imparentarsi con tenente di artiglieria corso. Francesco II, di nobili natali asburgici doveva bere il calice amaro.
26 OTTOBRE - Napoleone lascia L'Austria, fa il suo rientro a Fontainebleau.
17 DICEMBRE: promulgazione del Codice penale.
14 DICEMBRE: Alle dieci di sera fa riunire il Consiglio per redigere il testo dell'atto di divorzio. Napoleone e Giuseppina (con la quale non ha avuto figli) firmano l'atto che annulla il loro matrimonio. Metternich ha progettato il suo diabolico piano. Un'alleanza parentale con gli Asburgo. Un maquillage della monarchia in decadenza; un occasione per non farla suicidare, e per molti nobili decaduti ritagliarsi una porzione di benefici dal nuovo "potente". "Quando aprii a loro il mio palazzo, si precipitarono dentro in mille a fare la questua" (Memorie di N.).. Napoleone di elemosina ne fece fin troppa: creò 31 duchi, 451 conti, 1500 baroni. Solo nell'impero tedesco c'erano 112 staterelli e 350 signorie("volevo unire il Vecchio al Nuovo" dirà quando si trovò schierata la stessa Austria a combatterlo - "ma fu un grosso errore, che mi costò caro" Memorie di N.).. Con grande abilità Metternich riesce ad accostarsi a Napoleone con un trattato in cui l'Austria si inserisce addirittura nel sistema difensivo napoleonico; e convince perfino la Prussia a farlo con chissà quali promesse. - Forse questa: "intanto facciamo alleanze, poi al primo traballamento gli daremo la spallata". Quello che poi effettivamente accadde.
L'errore di Napoleone: entrato nei salotti, perse tutta la forza espansiva della rivoluzione, senza peraltro acquistare la forza delle monarchie. Mentre alle monarchie era possibile compiere la manovra inversa (con la purezza di stirpe, diritto divino, legittimità secolare, populismo, elargizione di elemosina, feste retoriche, ecc): quella di mettersi alla testa dei movimenti nazionali (creati paradossalmente da Napoleone) e dirigere contro Napoleone queste forze fino ad annientarlo. Una volta ottenuto lo scopo ristabilire l'ordine e tornare sul trono. E anche questo puntualmente accadde. 1810
27 FEBBRAIO - Napoleone annuncia al Senato di aver mandato un'ambasceria alla Corte di Vienna per chiedere la mano di Maria Luisa.
23 MARZO - Napoleone rispondendo a un atto simile del Congresso degli Stati Uniti, ordina la confisca di qualsiasi nave americana che faccia scalo in un porto francese o dei paesi alleati.
27 MARZO - Napoleone va incontro a Maria Luisa: i sovrani si incontrano davanti alla chiesa di Courcelles. Gli asburgo hanno capitolato? No, hanno solo rimandato.
1 APRILE - Napoleone sposa civilmente la figlia dell'Imperatore d'Austria Maria Luisa (Luigia).
2 APRILE - Il piccolo corso, il grande soldato della rivoluzione, a St. Cloud si unisce anche con il matrimonio religioso con la nobile Maria Luisa d' Asburgo, ripudiando Giuseppina, la donna che gli era stata data dalla rivoluzione, sposata due giorni prima dall'inizio della sua grande avventura italiana, quando il tenente di artiglieria era solo un soldato, un valoroso soldato, ma un soldato. L'INTERA STORIA DI MARIA LUISA D'AUSTRIA - La sposa del" nemico" 27 APRILE - Fino al 31 giugno Napoleone compie un viaggio in Belgio.
1 LUGLIO - Ha luogo la famosa festa data dall'ambasciatore di Austria, Schwazemberg, durante la quale scoppia il terribile incendio che provoca la morte di molte persone, fra queste l'ambasciatrice.
9 LUGLIO - Luigi Bonaparte é costretto ad abdicare (proprio lui comprando e vendendo merci con gli inglesi (per non mandare in rovina il Paese) ha rotto il blocco imposto dal fratello). Il regno d'Olanda con un decreto (capestro) di Napoleone viene annesso all'Impero.
15 AGOSTO - A Parigi viene eretta la colonna di Piazza Vandome. (l'impero Romano non è per nulla assente. La colonna é simile a quella di Traiano, mentre Napoleone sta intanto riscoprendo e tessendo elogi a Diocleziano, riscoprendo Claudio, e perfino ammirando Nerone, e ha in antipatia Tacito, lo storico che secondo lui non ha raccontato la verità.
8 OTTOBRE: Il Duca di Wellington costringe la ritirata dei francesi da Lisbona.
13 NOVEMBRE - Le città anseatiche condividono la sorte dell'Olanda. Annesse all'Impero.
31 DICEMBRE - Alessandro I rompe il blocco continentale imposto da Napoleone. La Francia rompe i rapporti diplomatici con la Russia. 1811
20 MARZO - Ore 9.20, nascita del figlio legittimo di Napoleone e Maria Luisa. Napoleone Francesco (nome del nonno Imperatore Francesco I), l'erede al trono viene soprannominato "l'Aiglon" e porta il titolo di "Re di Roma" (morirà a 21 anni di tisi il 22 luglio 1832).
25 APRILE - Tutti vescovi di Francia e d'Italia sono convocati a un concilio nazionale che avrà luogo a Notre Dame.
9 GIUGNO - battesimo del re di Roma.
19 SETTEMBRE fino al 11 novembre, viaggio ufficiale in Olanda di Napoleone accompagnato dall'imperatrice Maria Luisa. 1812
1 GENNAIO - In Inghilterra assediata dal blocco continentale delle merci voluto da Napoleone, si verificano violente manifestazioni di operai disoccupati ridotti alla fame. Ma la causa della mancanza di occupazione é data soprattutto dai nuovi macchinari azionati dalla forza vapore. Gli operai esasperati distruggono le fabbriche e i nuovi macchinari. Strumentalizzata la protesta si cerca incanalarla nel più smisurato nazionalismo, attribuendo tutte le colpe a Napoleone e al blocco continentale.
16 GENNAIO - Napoleone istituisce il ministero per l'industria ed il commercio.
8 FEBBRAIO - Napoleone è a St. Cloud per impartire gli ordini alla Grande Armata.
24 FEBBRAIO - Napoleone conclude l'alleanza con la Prussia.
14 MARZO - Napoleone conclude l'alleanza con l'Austria.
15 MARZO - La sesta coalizione contro la Francia e i suoi alleati è formata dalla Russia che ha come alleata ora l'Inghilterra. La Svezia, cui Principe reggente è l'ex maresciallo francese Bernadotte, volta le spalle a Napoleone ed entra nella coalizione antifrancese
9 MAGGIO - Napoleone parte da St. Cloud con Maria Luisa la mattina alle ore 6 per andare a prendere il comando della Grande Armata nella guerra contro la Russia.
Una campagna che dovrebbe durare secondo i suoi esatti calcoli nemmeno un mese. Ai soldati
sono stati distribuiti viveri per cinque giorni e i convogli che seguono hanno scorte per soli 25
giorni.
16 MAGGIO - Napoleone é a Dresda. lascia la città il giorno 29 alle ore 15,30 per raggiungere l'Armata in movimento.
7 GIUGNO - L'Armata giunge a Danzica.
13 GIUGNO - L'Armata occupa Konisberg.
23 GIUGNO - Napoleone inizia l'invasione della Russia con 600.000 uomini (Italiani, tedeschi, svizzeri, polacchi, olandesi e con un contingente Austriaco e uno Prussiano)
24 GIUGNO - L'Armata compie il passaggio del Niemen.
28 GIUGNO - Napoleone entra a Wilna dove resta fino al 16 luglio.
28 LUGLIO - L'Armata di Napoleone giunge ed occupa Witebsk. Vi resta fino al 13 agosto. E' già in ritardo e la meta é ancora lontana! La distanza coperta é già enorme, animali e uomini sono già sfiancati, i convogli di viveri sono già vuoti e tardano i rifornimenti. Le requisizioni, e infine i saccheggi procurano quasi nulla nelle città che trovano svuotate di tutto e spesso anche deserte.
16 AGOSTO - Napoleone arriva davanti a Smolensk. Vi resta fino al 24 agosto.
30 AGOSTO - Sosta dell'Armata a Wiasma, dove é arrivata il giorno prima. Ci si prepara per la grande avanzata sulla Moskova.
7 SETTEMBRE - Battaglia sulla Moskova, a Borodino. I francesi subiscono gravi perdite. E' entrato in scena il generale KUTUZOV, nominato comandante in capo di tutto l'esercito russo. Uno stratega che ha come alleato il "generale freddo" in anticipo, e la micidiale rasputina il fango che si forma nelle prime nevicate con il terreno non ancora gelato.
14 SETTEMBRE - Entra a Mosca dove resta fino al 19 ottobre. Napoleone ha occupato con le sue truppe una città completamente disabitata e strategicamente lasciata in fiamme dalla popolazione rendendola inabitabile e senza risorse. Napoleone senza rifornimenti e con l'ostinata resistenza dello Zar a non trattare con lui, con l'inverno che incombe, il....
19 OTTOBRE - La mattina alle 6 di questo giorno Napoleone lascia il Cremlino ed inizia la drammatica ritirata nella steppa, mai lasciata in pace dai continui martellamenti dei russi
24 OTTOBRE - Battaglia di Malojaroslawetz, una sconfitta evitata dal contingente italiano. Che non evita prò una disastrosa ritirata. (Nelle condizioni, e come numero di morti, la drammatica ritirata degli italiani è molto simile a quella dell'Armir, del 1942-43 - La descrizione degli scampati, sembra essere della stessa penna).
6 NOVEMBRE - Riceve dal conte Daru la notizia della congiura del generale Malet che ha tentato un colpo di Stato, spargendo la voce della morte di Napoleone in Russia.
10 NOVEMBRE - Napoleone arriva a Smolensk. Vi resta fino al 14.
20 NOVEMBRE - L'Armata in ritirata é nella città di Orscha, mentre la temperatura inizia a farsi proibitiva, la fame aumenta, e i soldati sono ormai vestiti di stracci e senza scarpe.
27 NOVEMBRE - L'Armata napoleonica affronta il passaggio della Beresina; la battaglia continua tutto il giorno seguente. Attaccata dai russi più volte ai fianchi, l'Armata piomba nel caos. Il 5 dicembre riceve il colpo di grazia finale. Napoleone ha già perso nella ritirata 500.000 uomini, i 100.000 scampati avanzando nella neve provano a cercare scampo raggiungendo il territorio austriaco. Ma sia i Prussiani sia gli Austriaci con un voltafaccia si accordano con lo Zar. Napoleone ha ora nemici davanti, dietro e all'interno del suo stesso esercito. Infatti, molti suoi soldati sono austriaci e prussiani. In conclusione, l'esercito francese non esiste più. E dei 70-80 mila italiani non ne rimarrà vivo nemmeno uno.
5 DICEMBRE - Alla sera alle ore 8, Napoleone abbandona i resti della Grande Armata per correre in Francia. Il 10 dicembre- Napoleone é di passaggio a Varsavia.
18 DICEMBRE - Arriva a Parigi alle 11 del mattino. Un brutto mattino L'impero sta crollando, e gli avvoltoi sono tutti pronti a saltare sulla preda; la grande coalizione contro la Francia si rafforza con chi ha già tradito Napoleone o lo sta tradendo (militari, funzionari, amministratori, parenti compresi). 1813
4 MARZO - La Prussia ex alleata di Napoleone, dichiara guerra alla Francia. Si forma la settima coalizione antifrancese: Inghilterra, Russia, Prussia. Questi ultimi all'inizio sono subito poco fortunati.
2 MAGGIO: Napoleone nonostante il precario esercito, vince a Lutzen e a Bautzen (il 20-21 maggio) i Prussiani, e non dà affatto tregua ai russi.
4 GIUGNO - Napoleone stipula con Russia e Prussia un armistizio a Pleswitz, ma lo attende un altro tradimento dai genitori di sua moglie: gli Asburgo.
26 GIUGNO - A Dresda Napoleone incontra e ha un ambiguo colloquio con Metternich.
12 AGOSTO - L'Austria dichiara guerra alla Francia. Ed entra a far parte della coalizione antinapoleonica.
26-27 AGOSTO - Napoleone anche in questa circostanza non si perde d'animo: vince gli austriaci a Dresda. E' la sua ultima vittoria. Poi anche la Baviera abbandona Napoleone.
7 SETTEMBRE - Napoleone abbandona Dresda, si prepara per la prossima battaglia.
16-19 OTTOBRE - Nella battaglia di Lipsia (chiamata battaglia delle Nazioni), Napoleone viene sconfitto. E' l'inizio della caduta dell'Impero. La confederazione del Reno si dissolve, e quello che è rimasto della Grande Armata si ritira sul Reno.
9 NOVEMBRE - Napoleone rientra precipitosamente in Francia, a St. Cloud. Ora deve affrontare tutti gli ex amici, il corpo legislativo, i molti che lui ha beneficiato, tutti pronti ad azzannarlo.
5 DICEMBRE - L' esercito francese é respinto oltre il Reno. La coalizione respinge le proposte di Napoleone: che desidera una pace con il riconoscimento dei confini "naturali" della Francia.
21-25 DICEMBRE - Gli eserciti della coalizione alleati o ex alleati dei francesi, ormai tutti coalizzati contro Napoleone attraversano il Reno e invadono il territorio francese. 1814
1 GENNAIO - Napoleone riceve i grandi corpi dello Stato. Inveisce contro il corpo legislativo, che si è schierato con l'opposizione. Napoleone non intendere cedere a intimidazioni o a pressioni "Avete voluto coprirmi di fango: ma io sono uno di quegli uomini che si fanno uccidere, non di quelli che si fanno disonorare".
24 GENNAIO - Napoleone nomina il fratello Giuseppe luogotenente generale dell'Impero. il giorno dopo Napoleone lascia Parigi per mettersi alla testa dell'esercito. Ha inizio la Campagna di Francia. Ora Napoleone e il suo esercito combattono per non essere distrutti in casa propria, visto che la Francia è attaccata contemporaneamente dai 5 eserciti nemici coalizzatisi.
25 GENNAIO: commiato dalla moglie Maria Luisa ed il figlio, che Napoleone non rivedrà più. Comunque vince in qualche modo i Prussiani a Brienne.
1� FEBBRAIO - Sconfitta dei francesi a La Rothière nella battaglia di Champaubert, il giorno dopo, Battaglia di Montnirail
10-15 FEBBRAIO: vittorie francesi a Champaubert, Montmirail, Chateau Thierry e Vauchamps, sui prussiani comandati da Blucher.
17-18 FEBBRAIO: vittorie di Mormant, Villeneuve e Montereau sugli austriaci.
20 FEBBRAIO - Defezione di Murat che pensa soprattutto a mettere in salvo il suo regno di Napoli.
9 MARZO -Sconfitta di Napoleone a Laon da parte dell'esercito prussiano.
20 MARZO - Vittoria austriaca sui francesi, ad Arcy sur Aube.
30-31 MARZO - Napoleone cerca di correre in difesa della capitale. Ma a Fromenteau lo attende la notizia che Parigi ha già capitolato. I coalizzati sono già entrati e l'hanno occupata. Napoleone rientra a Fontainebleau.
6 APRILE: In Italia gli Austriaci occupano Milano e proclamano l'annessione della Lombardia e del Veneto all'impero austriaco. I Savoia riprendono possesso del Piemonte. Termina il Regno d'Italia di Napoleone. La sorte di Napoleone però non è stata ancora decisa.
Mentre Maria Luisa col Re di Roma si era ritirata a Blois, Talleyrand a Parigi convinceva lo Zar di Russia che l'unica soluzione saggia era il richiamo dei Borboni. Alessandro l'avrebbe anche preso in considerazione una pace diretta con Napoleone, ma alla fine si arrese ai suggerimenti dello scaltro Talleyrand. Si informò Napoleone, rimasto a Fontainebleau con i resti dell'esercito, che gli alleati non avrebbero trattato con lui e che chiedevano la sua abdicazione. Indignato Bonaparte minacciò di mettersi ancora alla testa dei suoi fedeli e di marciare su Parigi. Ma i Marescialli erano di parere contrario. Anzi Ney, a nome dei compagni, disse brutalmente a Napoleone che l'abdicazione era ormai inevitabile. Amareggiato per l'abbandono dei suoi luogotenenti, Bonaparte firmò una dichiarazione, in cui diceva di ritirarsi in favore del figlio e dell'Imperatrice. Ma ormai lo Zar a Parigi aveva deciso per il richiamo dei Borboni e non voleva sentir parlare di reggenza. Rimase sordo alle calorose perorazioni dei rappresentanti di Napoleone. L'Imperatore, all'annuncio che gli veniva imposta un'abdicazione assoluta, parve ancora una volta deciso a ricorrere alle armi. Per ventiquattr'ore tentò di convincere i suoi generali a seguirlo. Alla fine, abbandonato quasi da tutti, si decise al gran passo: il 6 aprile firmò l'abdicazione senza condizioni. Ecco il testo ufficiale:
« Avendo le potenze alleate dichiarato che l'Imperatore Napoleone era il solo ostacolo al ristabilimento della pace in Europa, l'Imperatore, fedele ai suoi giuramenti, dichiara di rinunziare per sé e per i suoi eredi ai troni di Francia e d'Italia, perché non v'è alcun sacrificio personale, sia pure quello della vita, che egli non sia pronto a fare nell'interesse della Francia ».
Lo stesso giorno il Senato a Parigi acclamò il ritorno di Luigi XVIII. Fra i generali e i grandi dell'Impero si verificò una vera corsa, per arrivare primi a rendere omaggio al nuovo re.
La notte antecedente alla partenza (fissata per il 20 aprile) perfino il fedele cameriere privato Constant se n'andò, seguito dal mamelucco Roustan, che era al servizio di Napoleone dagli anni della memorabile impresa d'Egitto. Ormai intorno a lui tutti fuggivano in cerca di altri protettori.
12 APRILE - Napoleone, rimasto solo a Fontainebleau, nella notte tra il 12 e il 13 aprile tenta di avvelenarsi. Ma il tossico, che portava con sé dai tempi della ritirata da Mosca, aveva perduto ogni potere. Bonaparte sopravvisse e si preparò ad affrontare l'esilio: gli era stata riconosciuta la sovranità dell'isola d'Elba.
20 APRILE - Napoleone prima di mettersi in viaggio per l'Isola d'Elba, fece riunire nel cortile la Guardia imperiale per l'ultimo saluto. Rivolse ai suoi fedelissimi parole semplici e commoventi. Baciò per tutti il generale Petit mentre intorno i soldati singhiozzavano.
Non così fuori. Il viaggio in vettura attraverso la Francia fu un calvario. Nelle regioni del Sud, Napoleone venne insultato e minacciato di morte. A Orgon quando vi arrivò, nella piazza i cittadini stavano impiccando un fantoccio rappresentante l'ex imperatore, e interruppe la manifestazione per scagliarsi contro la carrozza che recava Napoleone in carne e ossa.
Decise così di imbarcarsi a Saint-Tropez, per evitare altre manifestazioni minacciose, prese imbarco sulla fregata inglese Undaunted ancorata al posto di Saint-Raphael, che levò l'ancora all'alba del 29 aprile.
4 MAGGIO: Napoleone giunge all'Isola d'Elba e prende dimora a Portoferraio.
L'accoglienza sembra che non sia stata molto felice. Un foglio italiano illustrò il suo sbarco a Portoferraio, mentre gli isolani danno un ironico benvenuto all'imperatore che ha fatto subire la prigioni e l'esilio a tanti altri con la frase " Maestà, ora tocca a voi".
Ma all'Elba Napoleone non rimase inoperoso, nei dieci mesi permanenza riorganizzò , aprendo nuove strade, costruendo edifici di pubblica necessità e dando nuovo impuldo alle miniere e alle saline. La sua attività sbalordiva coloro che gli stavano intorno. Il colonnello inglese Campbell disse di lui "Sta realizzando il moto perpetuo".
24 MAGGIO: Pio VII fa ritorno sul trono dello Stato Pontificio e a Roma viene subito ristabilito il Tribunale dell'Inquisizione. (di lavoro ne avrà moltissimo)
1� NOVEMBRE: inizio del Congresso di Vienna, tramite il quale si ristabiliscono le regole e le competenze territoriali degli stati. Ma non mancano i contrasti fra l'Inghilterra e l'Austria, e fra la Russia e la Prussia. 1815
1 MARZO - Napoleone, con 1000 granatieri della sua scorta, fugge dall'Isola d'Elba a bordo della nave "Incostante"; raggiunge Cannes sulle coste francesi. Iniziano i 100 giorni.
Sbarca nel golfo di Juan. Il 4 MARZO arriva a Digne; il 7 MARZO é davanti a Grenoble.
Qui incontrò una iniziale resistenza da parte delle truppe di stanza in tale città. Il comandante della guarnigione rimase fedele aglimordini del Re. I suoi soldati impedivano l'entrata di Napoleone nella città con i fucili spianati. Napoleone non si scompose e si avvicinò ai soldati "se c'è un uomo che voglia uccidere il suo imperatore, ecco il momento". Le truppe ostili fuorono conquistate da questo gesto coraggioso, e non solo fecero entrare in città Napoleone fraternizzando con la Guardia, ma subito dopo giunse il colonnello Labedoyere alla testa del suo reggimento per inneggiare all'imperatore e mettersi a sua disposizione.
il 10 MARZO entra a Lione sempre accolto dagli entusiasmi dei cittadini. (vedi i proclami in altre pagine).
Molti marescialli che erano stati svelti a voltargli le spalle nel momento della caduta, quando si accorsero che Luigi XVIII aveva le ore contate, cambiarono nuovamente bandiera e tornarono ferventi napoleonici; perfino Ney.
Questo perchè in Francia il ritorno dei Borboni aveva, dopo i primi mesi, suscitato un vivo malcontento. L'Arroganza degli ex emigrati, il ritorno a forme e usi che la repubblica aveva cancellato, mal disposero l'animo di molti francesi verso Luigi XVIII e la sua corte. ESplose infatti qualche tumulto e qualcuno iniziò a rimpiangere il regime napoleonico.
13 MARZO - Mentre Napoleone veniva accolto in Francia con entusiasmo, i suoi nemici affilavano già le spade e al congresso di Vienna misero Napoleone "fuori della legge", "pertturbatore della pace del mondo". Inghilterra Ruissia, Austria e Prussia rinnovarono subito l'alleanza militare per dare una severa lezione a Napoleone e ai Francesi che lo avevano accolto.
17 MARZO - Napoleone per nulla intimorito, tentò in ogni modo di conservare la pace, ma alla fine fu costretto addirittura a prendere l'iniziativa, per evitare alla Francia una guerra sul suo territorio. In questo giorno arriva a Autun, poi a Axerre dove il giorno dopo é raggiunto dal maresciallo Ney.
20 MARZO - Napoleone rientra a Parigi portato dalla folla in trionfo alle Tuileres; alle 9 di sera è pronto a riorganizzare l'esercito francese. Le truppe della coalizione mandate ad affrontarlo disertano e si uniscono a lui. Luigi XVIII fugge. L'Europa delle teste coronate è di nuovo in allarme, tuttavia si preparano a scatenare la guerra definitiva.
22 APRILE - Napoleone promulga l'Atto addizionale.
1 GIUGNO - Grande cerimonia al Campo di Maggio.
12 GIUGNO : Napoleone, compresa la necessità di battere il nemico lontano dalla Francia che aveva bisogno di pace, porta l'esercito in Belgio, prima contro gli Inglesi, poi contro i Prussiani. Con grande sorpresa e inquietudine dei coalizzati, in pochi giorni - il 15 - è già a Charleroi, alle porte di Bruxelles.
16 GIUGNO: Sconfigge i Prussiani a Ligny, Battaglia di Fleurus. Per non restare separato dai Prussiani di Blucher, il generale inglese Wellington è costretto anch'egli a ritirarsi, cosicchè Napoleone guadagna terreno.
18 GIUGNO - La battaglia cominciò alle ore undici e mezza. Attraverso fasi alterne con terribili cariche di cavalleria e con cannoneggiamenti tambureggianti, la linea inglese nel tardo pomeriggio sembrava piuttosto compromessa. Nonostante l'ottimo piano strategico e tattico, Napoleone viene trattenuto sul campo di battaglia di Waterloo dalle truppe di Wellington che pur ormai al tracollo, ricevono l'aiuto dei Prussiani. E' il rovescio della situazione. Napoleone viene sconfitto.
Grouchy era stato incaricato di tenere a bada i Prussiani di Blucher, per dar modo a Napoleone di liquidare prima Wellington, poi avrebbe affrontato i Prussiani. Invece, alla fine della giornata, quando il generale inglese aveva già esclamato "E' necessario che arrivi la notte oppure Bloucher a salvarci", poco dopo arrivò veramente il generale prussiano con le sue truppe fresche, mentre Grouchy non solo non gli aveva dato nessun fastidio, ma -atteso da Napoleone- neppure comparve sul campo di battaglia. Si era fatto intanto buio, e per Wellington le tenebre e Blucher furono la salvezza. Infatti, riconobbe che soltanto l'intervento in extremis di Blucher aveva tramutato la sua sconfitta i8n una vittoria.
Per Napoleone invece scattò la trappola mortale. Davanti all'irreparabile catastrofe, alcuni battaglioni resistevano con commovente ma inutile eroismo. Perfino lo stesso Napoleone volle entrare nel quadrato della Guardia, forse con il proposito di lottare fino alla disperazione e trovarvi la morte. Ma sembra che Soult, l'abbia fermato con queste parole: "Sire, i nostri nemici oggi sono già abbastanza felici!".
Fra i tanti fedelissimi, l'eroismo del generale Jacques Pierre Cambronne rifulse a Waterloo. Resistette ad oltranza agli inglesi, ed esasperato per le intimazioni di resa del nemico, in un impeto di rabbia, rispose con la celebre esclamazione: "M....". Poco dopo una palla di cannone lo colse in pieno in fronte.
(vedi in CRONOLOGIA anno 1815)
I Francesi persero 25.000 uomini, 20.000 gli inglesi, 4000 i Prussiani.
20 GIUGNO: Napoleone riesce a raggiungere Parigi. Le ore che precedettero la sua abdicazione furono fra le più drammatiche della sua esistenza. Quando giunse il mezzogiorno del 22, la Camera decise di inviargli una deputazione per chiedergli il documento. La Fayette, uno dei vice-presidenti della Camera, urlò a Luciano fratello di Napoleone "Dite a Napoleone di inviarci la sua abdicazione, altrimenti gli manderemo la sua deposizione".
Il 22 pomeriggio Napoleone abdica per la seconda volta a favore di suo figlio, sotto il nome di Napoleone II, imperatore dei Francesi. Ma lo fece con scarsa convinzione.
N onostante l'abdicazione i Francesi furono costretti a vedere i nemici nella loro città. Le truppe inglesi, con sadico piacere si accamparono ai Campi Elisi, e Luigi XVIII poteva fare ritorno alla Tuileres e gli ex amici di Napoleone come d'incanto erano nuovamente amici dei Borboni.
24 GIUGNO - Napoleone si trasferisce alla Malmaison.
25 GIUGNO - Decide di fuggire negli Stati Uniti d'America dove sarebbe ben accolto, ma alla fine, pensando all'onestà dell'Inghilterra e al diritto di ospitalità, nulla temendo, decide di consegnarsi agli Inglesi come prigioniero.
29 GIUGNO - Napoleone prende la via dell'esilio. Il 3 LUGLIO é a Rochefort. Avrebbe tutto il tempo per decidere di lasciare la Francia. Ma questo tempo non lo utilizza bene. Nel frattempo a Parigi si oppongono che Napoleone lasci la Francia, ed inoltre gli inglesi hanno già bloccato il porto di Rochefort .
8 LUGLIO - Napoleone s'imbarca sulla fregata La Saale.
9 LUGLIO - Manda alcuni parlamentari a bordo dei bastimenti inglesi.
14 LUGLIO - Napoleone scrive la famosa lettera al principe reggente d'Inghilterra (vedi in Proclami e Discorsi politici sul CD)
15 LUGLIO - Napoleone è fatto prigioniero e viene imbarcato sul Bellerofhonte. - Gli inglesi hanno già deciso la sua sorte, invece di dargli il salvacondotto per l'America, gli comunicano che è stato condannato all'esilio; la sua nuova residenza sarà su un' isola inaccessibile: l'Isola di Sant'Elena. Gli viene comunicato sulla nave la sua destinazione. Napoleone è indignato "Sono venuto liberamente Aa pormi sotto la protezione inglese, invece ora si stanno violando i sacri diritti dell'ospitalità"
7 AGOSTO - Napoleone è costretto a trasbordare e ad imbarcarsi sul Northumberland la nave che deve condurlo nell'isola, nell'esilio senza ritorno.
15 OTTOBRE - Napoleone, dopo 70 giorni di navigazione, arriva a Sant'Elena. L' isola che sarà la sua tomba, in vita come nella morte. Una vita con accanto una enorme tristezza e una morte avvenuta dopo sei anni in un inquietante squallore.
VI RIMANDIAMO ALLE COMMOVENTI MA ANCHE FIERE 1500 PAGINE
DEL SUO MEMORIALE
Per gli Stati che l'avevano combattuto, fu la fine di un incubo. Ci fu subito il ripristino delle monarchie spodestate dall'ondata rivoluzionaria. E ci fu la spartizione dell'Europa, dove prevalse il criterio dell'equilibrio fra le grandi potenze.
Le aspirazioni nazionali dei popoli non sono tenute in nessuna considerazione; sfruttando il nazionalismo ognuno ha fatto combattere il suo popolo solo per riconquistare il trono, e sono tutti decisi con la Restaurazione ad applicare tutti i più severi provvedimenti reazionari. Alcuni andranno oltre questa severità, come lo Stato Pontificio: spietato fino al 1871 e continuamente a chiamare gli Austriaci in Italia ad ogni sommossa.
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Il 16 OTTOBRE 1815, DOPO SETTANTA GIORNI DI NAVIGAZIONE
NAPOLEONE HA MESSO PIEDE A SANT'ELENANAPOLEONE SULLA NAVE, IL GIORNO 14, HA GIA' INIZIATO A DETTARE AL SUO MAGGIORDOMO -CONTE DI LAS CASES- IL SUO "MEMORIALE".
1500 PAGINE. DOVE...
"LO STORICO DI NAPOLEONE E' NAPOLEONE STESSO"
QUI IL MEMORIALE DI SANT'ELENA > > >
1821: 5 MAGGIO - NAPOLEONE MUORE all'età di 51 anniI fatti dei singoli anni, in CRONOLOGIA
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