Francomputer
CRONOLOGIA di
Michelangelo
anno per anno
Biografia
cronologica - (164 pagine - 304 K -
Autore: PAOLO PICCARDI
già autore di
< < CRONOLOGIA STORICA (1500 anni)
DI FIRENZE
< < LA MAIOLICA AI TEMPI DI DELLA
ROBBIA
< < RICERCHE STORICHE
SU GIOTTO
< < LA CRONOLOGIA DEL GHIRLANDAIO
Antecedenti:
1197 compare
nella storia di Firenze il primo Buonarrota. Fu uno dei protagonisti di una
guerra civile fra clero e popolo, con barricate intorno a S.Maria Novella, per
impedire l'arrivo di un nuovo Rettore, ritenuto indegno. La famiglia del Buonarroti
apparteva alla piccola nobiltà fiorentina, anche se in seguito a Michelangelo
piacque l'ipotesi, errata, che la sua famiglia discendeva dai conti di Canossa.
1323 Michele
Buonarrota, avo di Michelangelo, viene fatto prigioniero nella battaglia di
Altopascio contro Castruccio Castracani. Morirà a Lucca in prigione.
1343 muore
Fra' Bene di Buonarrota, domenicano di S.Maria Novella. Non fu uomo di lettere
ma fu definito homus mechanicus perchè si dilettava di lavori meccanici.
1380 Buonarrota
diventa Priore di Firenze
1395 Buonarrota
presta al Comune 4500 fiorini per la guerra contro Gian-Galeazzo Visconti
1444 nasce
Ludovico di Lionardo di Buonarrota, padre di Michelangelo.
1449 Lionardo,
nonno di Michelangelo, è in miseria e deve vendere la casa in piazza Peruzzi.
1449 nasce
Lorenzo il Magnifico dei Medici, figlio di Piero il Gottoso
15.4.1452
nasce Leonardo da Vinci Figlio illegittimo di Piero di Antonio Vinci e di Caterina,
che poi sposerà Attaccabriga di Piero del Valle di Vinci. Da quel momento Leonardo
vivrà nella casa del padre.
1460 nasce
a Monte S. Savino Andrea Contucci, detto il Sansovino. Figlio di contadini ed
egli stesso pecoraio in gioventù, fu molto umile e chiese a Michelangelo di
poter lavorare al suo servizio. Anche il suo allievo Jacopo Tatti (Firenze 1486)
fu soprannominato Sansovino.
1460 Antonio
Manetti, discepolo di Brunelleschi completa S.Lorenzo
18.8.1464
l'Opera del Duomo commissiona una statua gigantesca ad Agostino di Duccio, il
quale inizia a lavorare il blocco di marmo di 9 braccia (o lo fa iniziare da
Bartolomeo di Piero, detto Baccellino), traforandolo e sciupandolo. Solo il
16.8.1501 verrà commissionata l'opera a Michelangelo.
1464 Piero,
anche lui gottoso, succede al padre Cosimo, che gli aveva affiancato due consiglieri:
Diotisalvi Neroni (che gli fa chiedere il rimborso delle somme prestate da Cosimo)
e l'ambizioso Luca Pitti (che si fa costruire sul colle di Boboli un palazzo
più grandioso di quello mediceo di via Larga.
1466 Muore
Donatello. I bassorilievi del pergamo di S. Lorenzo vengono malamente completati
dall' aiuto Bertoldo.
1468 nasce
Alessandro Farnese, futuro papa Paolo III
1469 nasce
Francesco Granacci
1469 muore
Piero il Gottoso padre di Lorenzo dei Medici
1470 Leon
Battista Alberti termina la facciata di S.Maria Novella Inserisce le vele, simbolo
dei Rucellai e il portale. Bernardo di Giovanni Rucellai si fece seppellire
davanti al portone centrale, come dimostra la fascia in porfido inserita nello
scalino. Fu la prima volta che si incisero lettere in un materiale tanto duro.
1471 Nasce
Michelangelo Merrisi da Caravaggio
1472 Leonardo
da Vinci è iscritto ufficialmente nel libro rosso dei creditori e debitori della
Compagnia dei pittori, quindi è già alla bottega del Verrocchio
1472 Domenico
e Davide Ghirlandaio affrescano la cappella Vespucci (2. a dx) in Ognissanti
con i committenti protetti dalla Madonna della Misericordia
1472 muore
Leon Battista Alberti
1472 nasce
Pietro Torrigiani
1.1.1475
Ludovico Buonarroti, dopo 3 mesi come podestà di Chiusi, si trasferisce a Caprese
per altri 3 mesi.
6.3.1475
Nascita di MICHELANGELO
da Ludovico di Leonardo di Buonarrota Simoni (1444-1534) e da Francesca di
Neri del Miniato del Sera (?-1481). Il padre Ludovico era comandato per un
anno Podestà nel Castello di Chiusi e di Caprese, allora nell' aretino, vicino
al sasso della Verna. L'oroscopo di Michelangelo prevedeva gli aspetti benefici
di Mercurio e Venere nella casa di Giove.
30.3.1475
Ludovico Buonarroti termina l'anno di podestà a Caprese e torna nella sua casa
a Settignano, dando Michelangelo a balia dalla moglie di uno scalpellino.
1475 nasce
a Firenze Giovan Francesco Rustici pittore
1475 in piazza
S.Croce si svolge la giostra vinta da Giuliano de' Medici, che la dedico' a
Simonetta Vespucci. Fu raccontata dal Poliziano nelle "stanze", rimaste
incompiute.
1475 viene
realizzato il chiostro di S.Lorenzo, seguendo il progetto di Brunelleschi
1475 Benedetto
da Maiano realizza il pulpito di S.Croce, il più bello del rinascimento, su
incarico del ricchissimo mercante Piero Mellini. L'idea era stata di Brunelleschi,
che mori' prima di realizzarlo.
1475 nasce
Giovanni figlio di Lorenzo dei Medici (futuro Papa Leone X)
28.4.1478
Jacopo de' Pazzi viene catturato in Casentino e la sera stessa impiccato sotto
la ringhiera di Palazzo Vecchio. E' il primo ricordo di Michelangelo, che era
in collo ad assistere.
1478 Antonio
Rossellino realizza il rilievo della Madonna con Bambino sul 1. pilastro a destra
di S.Croce.
1478 Giorgione
nasce a Castelfranco Veneto.
26.4.1478
Raffaello Sansoni, nipote di papa Sisto IV, fatto cardinale a soli 16 anni,
si ferma a Firenze prima di andare a studiare all'Università di Pisa. L'attentato
ai fratelli viene stabilito ai piedi dell'altare in Santa Maria del Fiore, durante
la Messa, il segnale sarebbe stato l'Elevazione. Franceschino dei Pazzi e Bernardo
Bandini si sarebbero occupati di Giuliano, due preti di Lorenzo. Giuliano morì,
Lorenzo riuscì a salvarsi, grazie al sacrificio di Francesco Nori, che gli fece
da scudo col suo corpo. Nemmeno un'ora dopo Franceschino de' Pazzi e il prete
Francesco Salviati penzolavano impiccati dalle finestre del Palagio del Capitano.
A Francesco Nori è dedicato il monumento funebre al primo pilastro della navata
di S.Croce. In suo onore Bernardo Rossellino scolpi' la Madonna del latte, racchiusa
in una mandorla contornata di cherubini. Sotto al rilievo vi e' un'acquasantiera
in marmo con candelabro in bronzo, posante su una base recante l'iscrizione
di dedica al Nori.
1478 nasce
Giulio, futuro Papa Clemente VII Figlio naturale di Giuliano, fratello del Magnifico,
avuto con una ragazzo di Borgo Pinti, forse figlia di un corrazzaio, dirimpettaia
di Giuliano da San Gallo, che fara' battezzare col nome di Giulio e che rivelerà
la sua esistenza al magnifico solo dopo la morte di Giuliano, che prenderà il
fanciullo in casa come un figlio. La sua insegna era un sole, un cui raggio
attraversava una sfera di cristallo e diventava fuoco dall'altra parte, con
la scritta: "Candor illesus". Era il più abile e di carattere dei
fanciulli di casa Medici e fu sempre lui il factotum. Sostituì anche il Magnifico
alla testa delle truppe pontifice contro il duca di Urbino. Fece finta di aver
ridato la libertà a Firenze, dando retta a tutti, ma amministrando saggiamente
lui. Si rese conto che il potere andava preso e tenuto con la forza ed annegò
nella palude dell'accademia neoplatonica degli orti Oricellari gli intellettuali
contestatori, quali Luigi Alamanni, Jacopo da Diacceto, Iacopo Nardi, Niccolo'
Machiavelli, che tentarono una congiura, da lui sventata alla vigilia dell'elezione
a papa. Luigi Alamanni e Iacopo da Diacceto furono decapitati. Machiavelli dovette
scappare. Leone X lo fara' cardinale per averlo vicino. Divenne papa col nome
di Clemente VII e si dimostro' onestissimo, giusto e parsimonioso.
3 1479 viene
ultimato il tetto di S.Spirito
1480 il Cronaca
rientra a Firenze da Roma e, con i suoi entusiastici racconti, si guadagna il
soprannome.
1480 Lorenzo
riforma l'ordinamento repubblicano, la Repubblica è governata da Trenta cittadini,
in pratica è sempre il Magnifico Lorenzo che comanda.
1480 Domenico
del Ghirlandaio affresca il Cenacolo e S.Girolamo per Ognissanti
1480 Botticelli
affresca S.Agostino nel suo studio in Ognissanti
1480 viene
costruita la cupola di S.Spirito su progetto di Salvi d'Andrea
1480 Lorenzo
il Magnifico compra il Giardino di San Marco, dove raccoglie i marmi antichi,
che riceve da ogni parte del mondo. Affida la scuola di scultura a Bertoldo,
allievo di Donatello.
1481 muore
Francesca di Miniato del Sera, madre di Michelangelo
1481 il Cronaca
prosegue i lavori di Palazzo Strozzi Realizza il cornicione sullo zoccolo che
stacca dal bugnato della parete e il cortile del secondo piano formante una
galleria a tutto sesto, in asse con quelli sottostanti, ma ciechi.
1481 muore
Agostino di Duccio pittore fiorentino
1481 Piero
di Cosimo va a decorare la cappella Sistina al seguito di Cosimo Rosselli
1481 Mino
da Fiesole termina il monumento funebre del Conte Ugo di Toscana nella Badia
fiorentina
1482 Michelangelo
viene mandato a scuola di grammatica presso Francesco da Urbino, detto il Greco
perchè esperto in tale lingua. Michelangelo non fu diligente e ricevette molte
battute dal padre e dal maestro perchè preferiva fare forca ed andare a studiare
disegno. Fece amicizia con Francesco Granacci (1469 - 1543), allievo del Ghirlandaio,
che gli portava, di nascosto, i disegni del maestro da copiare.
1482 Luca
Signorelli inizia a dipingere nella Cappella Sistina.
1482 sono
di questo anno i primi documenti che indicano il nome del pittore Pietro Vannucci,come
"Perugino"
20.2.1482
muore Luca della Robbia e viene sepolto in S.Pier Maggiore
25.4.1483
Leonardo sottoscrive con Giangaleazzo Visconti il contratto per la Vergine delle
Rocce
1486 nasce
a Firenze Andrea del Sarto
22.11.1485
Lorenzo il Magnifico, dissestato per il fallimento di alcuni banchi da lui tenuti
e debitore di una grossa somma ai cugini Lorenzo e Giovanni di Pierfrancesco,
con atto notarile e per il tramite di arbitri, cede la sua parte di Cafaggiolo
ai cugini. Per pareggiare le partite, i fratelli Lorenzo e Giovanni cedettero
a Lorenzo il Magnifico quattro poderi che possedevano al Poggio a Caiano, dov'è
la villa da lui fatta edificare.
1485 Agnolo
Poliziano prende i voti e si laurea in scienze economiche
1486 Nasce
a Firenze Jacopo Tatti, soprannominato il Sansovino come il suo maestro, Andrea
Contucci. Lavoro' anche per Michelangelo.
1486 nasce
a Venezia Sebastiano Luciani, che sarà detto del Piombo perchè quando gli verrà
affidato l'ufficio incaricato di apporre il sigillo alle bolle papali.
1486 Domenico
Ghirlandaio inizia ad affrescare l'abside di S.Maria Novella per conto di Giovanni
Tornabuoni
1487 nasce
Baccio Bandinelli. Fino da giovanissimo sogno' di superare Michelangelo, ma
gli mancava tutto, fuorchè la tenacia e l'odio. Fu costretto ad imitarlo nei
soggetti e nel gigantismo, credendo che la grandezza del Buonarroti consistesse
nelle grandi misure delle statue, facendo sculture enormi, ma senza forza ne'
anima, ne' perfezione anatomica. Fece molte statue di Ercole, un Bacco, un David,
un Adamo ed Eva, un Cristo morto ed una Pietà con un autoritratto nel Nicodemo.
Si distinse da Michelangelo anche perchè fu sempre mediceo. Corse il rischio
di essere ucciso dai fuoriusciti fiorentini a Roma, credendolo una spia dei
Medici.
- 1488 Giuliano
da Sangallo elabora il progetto del palazzo di Napoli per Ferrante d'Aragona
Re di Calabria.Il palazzo non venne mai costruito.
1.4.1488
Vista la passione di Michelangelo per il disegno, il padre si decide a firmare
un contratto con Domenico Ghirlandaio per l' apprendistato del figlio, il quale
doveva essere già abbastanza bravo, perchè il Ghirlandaio, contrariamente alle
consuetudini, accetta di corrispondere un salario.
Il contratto, riportato sui libri di Domenico, così recita: "1488. Ricordo
questo dì primo d'aprile, come io Ludovico di Lionardo di Buonarota acconcio
Michelagnolo mio figliuolo con Domenico e Davit di Tummaso di Currado per anni
tre prossimi a venire con questi patti e modi: che 'l detto Michelagnolo debba
stare con i sopra detti detto tempo a imparare a dipignere et a fare detto essercizio,
e ciò i sopra detti gli comanderanno, e detti Domenico e Davit gli debbon dare
in questi tre anni fiorini ventiquattro di sugello, el primo anno fiorini sei,
el secondo anno fiorini otto, il terzo fiorini dieci: in tutto la somma di lire
novantasei".
Avvenne che un altro allievo del Ghirlandaio mostrò a Michelangelo un disegno
alcune donne vestite, riprese da un disegno del maestro. Michelangelo prese
una penna più grossa e ripassò una di quelle per mostrare come avrebbe dovuta
essere, ed è significativo osservare sia come il giovanetto perfezionò il disegno,
sia la forza d'animo nel correggere un disegno del maestro. Vasari ricevette
questa carta dal Granacci e la mostrò nel 1550, a Roma a Michelangelo, che si
commosse nel rivederla e, modestamente, disse che sapeva più di disegno da giovane,
che da vecchio.
Michelangelo fu molto apprezzato anche nella copia colorata di una incisione
su rame di Mattia Schongauer (1455 - 1591). Comprava pesci bizzarri, per poter
riprodurre le scaglie iridescenti su diavoli ed altre figure fantastiche. Gli
piaceva anche copiare disegni di maestri antichi, invecchiandoli con il fumo
ed altre cose, per farli apparire autentici.
1488 Tiziano
Vecellio nasce a Pieve di Cadore
1488 muore
Clarice, moglie di Lorenzo il Magnifico, di tisi
- 1489 Lorenzo
il Magnifico emana un provvedimento relativo alla concessione di una sorta
di esenzione fiscale "per quelle case che di nuovo si fabbricassero entro
5 anni nè luoghi dove non sia casa nè alcun principio"Inizia così una politica
tendente a favorire lo sviluppo della città di Firenze ed a facilitare l'acquisizione
di suoli edificatori che a quel tempo,erano quasi tutti di proprietà di organismi
religiosi.Non è escluso che questa politica servisse al Magnifico per ottenere
terreni da utilizzare per la realizzazione di una sua residenza principesca
progettata da Giuliano da Sangallo il cui disegno è conservato nel foglio
ua282 del gabinetto dei disegni e delle stampe degli uffizi.
1489 la pieve
di Gropina viene assegnata in beneficio al Poliziano
1489 nasce
Antonio Allegri detto il Correggio da Pellegrino de Allegris e Bernardina Ormani
1489 a 16
anni Piero de' Medici sposa Alfonsina degli Orsini conti di Tagliacozzo e d'Alba,
nella Reggia di Napoli
1490 Domenico
Ghirlandaio, aiutato dal fratello David, da Sebastiano Mainardi, da Francesco
Granacci e da Michelangelo giovanissimo, termina la decorazione della Cappella
centrale di S.Maria Novella. L'opera e' divisa in 6 quadri per parte, oltre
alle lunette. La spesa (1000 fiorini) fu sostenuta da Giovanni Tornabuoni, che
e' dipinto al naturale accanto al finestrone a destra, mentre a sinistra vi
e' la moglie, Francesca di Luca Pitti. Domenico Ghirlandaio potrebbe avere ritratto
Michelangelo in un pilastro, nel San Giovanni con una canna in mano che lascia
la città per ritirarsi nel deserto. La faccia è tonda, gli orecchi appuntiti,
l'espressione seria, non normale nei dipinti di fanciulli del Ghirlandaio. Un
giorno Domenico Ghirlandaio si dovette assentare e Michelangelo, quindicenne,
ne approfittò per dipingere un ponte, con alcuni banchi, masserizie e persone
al lavoro. Al ritorno il maestro esclamò: "Questo giovane ne sa più di
me".
1490 Lorenzo
il Magnifico si duole del fatto che i giovani hanno passione per la pittura
e non se ne trovano disposti a scolpire. Chiede quindi al Ghirlandaio due giovani,
da poter ospitare in San Marco e vengono selezionati Michelangelo e Francesco
Granacci.
Quando arrivarono nel giardino di San Marco, vi trovarono il Torrigiani che
stava facendo alcune figure di terra, sotto la guida del Bertoldo. Michelangelo,
per emulazione, si mise subito a modellare altre figure, conquistandosi l'attenzione
di Lorenzo.
Il suo primo lavoro in marmo fu il volto di un vecchio fauno, copiando un modello
antico, rovinato dal tempo, modificandone la bocca, che fece aperta, in modo
da mostrare la lingua e i denti. Quando Lorenzo la vide, per burlarlo, lo rimproverò
facendogli osservare che i vecchi non possono avere tutti i denti. Michelangelo,
mentre Lorenzo proseguiva la sua visita al giardino, sveltamente ruppe un dente
e trapanò la gengiva, aspettando che Lorenzo gli ripassasse davanti.
Il Magnifico, colpito dalla sveltezza e dalla semplicità d'animo del giovane,
chiese al padre Ludovico di poterlo affiliare, tenendolo nel palazzo di via
Larga, con gli altri figli.
Fino alla morte di Lorenzo il Magnifico, Michelangelo fu quindi ospitato in
via Larga, sedette al tavolo di Lorenzo, ricevette 5 ducati al mese ed un mantello
paonazzo. Al padre, il quale, in pratica vendette il figlio, fu assegnato un
impiego in Dogana.
Su indicazione del Poliziano, fece in marmo la battaglia di Ercole con i centauri
(fino da tempo del nipote Leonardo è esposta alla Casa del Buonarroti a Firenze).
Imitò anche Donatello, facendo una Madonna in bassorilievo,
regalata poi dal nipote Lionardo a Cosimo I.
Oltre
alla frequentazione del giardino di San Marco, Michelangelo copiò gli affreschi
di Masaccio alla Cappella Brancacci (i disegni sono esposti adesso Graphische
Sammlungen di Monaco e all' Albertina di Vienna).
Fu
in quel periodo che il Torrigiani, mosso da invidia o, più probabilmente,
esasperato dalle critiche di Michelangelo, con un pugno gli fratturò il
naso "come un cialdone", facendolo cadere come morto e sfigurandolo
permanentemente.
1490 Giuliano
da Sangallo realizza Palazzo Gondi in piazza S.Firenze
1490 Leonardo
realizza un modello in cera di grandi proporzioni del cavallo per il monumento
a Francesco Sforza
1491 nasce
Bindo Altoviti Sempre fautore della libertà e protettore degli artisti.
Nel 1517 si farà fare un ritratto da Raffaello, uno dei suoi più belli. Gli
fece dipingere anche la Madonna dell'Impannata (una copia anche nella Cappella
Corsini in S.Spirito).
Si fece ritrarre anche da Francesco Salviati e da Santi di Tito. Benvenuto Cellini
gli fece il busto, adesso negli USA, ed una medaglia con il suo volto e nel
verso una donna appoggiata ad una colonna. Michelangelo gli regalo' alcuni cartoni
della Sistina.
Fu nel Consiglio dei Dugento ai tempi dell'ultima Repubblica Fiorentina. Scappato
a Roma, accumulo' enormi ricchezze come banchiere ed aiuto' i fuoriusciti fiorentini
compreso il tirannicida Lorenzino, nel 1537.
Nel 1555, quando Cosimo I mosse contro Siena, assoldo' un piccolo esercito a
sue spese per prendere di sorpresa i fiorentini in Val di Chiana, ma fu sconfitto
a Marciana. Rientro' a Roma e mori' nel 1556, dopo che Cosimo I gli aveva confiscato
tutti i beni.
Si fece fare un bellissimo palazzo presso il ponte S.Angelo, che fece decorare
dal Vasari.
1491 Girolamo
Savonarola viene eletto Priore di San Marco. Michelangelo comincia ad assistere
alle sue prediche.
1491 Michelangelo
e il Torrigiani copiano gli affreschi di Masaccio dalla cappella Brancacci.
Si trovano adesso al Graphische Sammlung di Monaco e all'Albertina di Vienna
1491 muore
Albert Durer
7.1492 Michelangelo
compra un blocco di marmo per scolpire un Ercole.
1492 muore
Piero della Francesca
3 1492 viene
resa pubblica l'elezione avvenuta 3 anni prima del diciassettenne Giovanni de'
Medici a cardinale. Viene vestito di rosso nella Badia Fiesolana e parte subito
per Roma, dove vive in un palazzo di famiglia, passato in seguito alla vedova
del Duca Alessandro e perciò chiamato Palazzo Madama. Ora ospita il Senato
8.4.1492
Lorenzo il Magnifico muore: la pace a Firenze e nel mondo finisce. Lascia 3
figli maschi: Piero (1472), Giovanni (1475) futuro papa col nome di Leone X,
Giuliano (1479). E 3 figlie: Lucrezia (sposa un Salviati), Maddalena (sposa
in Cibo), Contessina (sposa un Ridolfi, muore a37 anni). Piero eredita dal padre
una città sobillata dal profeta di sciagure fra' Girolamo Savonarola, avvelenata
dall'invidia dei cugini Lorenzo e Giovanni di Lorenzo il Vecchio, fratello di
Cosimo Pater Patriae.
Michelangelo,
uscito da via Larga, viene ospitato in S.Spirito da, priore, che gli consente
di scorticare i cadaveri per studiarne l'anatomia. Per riconoscenza, scolpisce
il crocifisso in legno, adesso alla Casa Buonarroti.
1 1493 per
incarico di Piero, Michelangelo scolpisce una statua di neve nel cortile di
via Larga.
1494 Michelangelo,
al quale Piero non aveva commissionato opere, ma solo chiesto alcune consulenze
per la valutazione di cose antiche, vende la statua di Ercole ad Alfonso di
Filippo Strozzi.
1494 nasce
Jacopo Carrucci, detto Pontormo. Sara' allievo di Leonardo da Vinci, poi dell'Albertinelli
o di Andrea del Sarto. Sara' lodato da Raffaello e da Michelangelo. Copio' una
parte dei cartoni della battaglia di Cascina.
- 1494 A
due anni dalla morte di Lorenzo, si arriva al completo fallimento delle compagnie
dei Medici,banchieri sin dal XIII secolo;Piero de Medici si trova completamente
senza mezzi finanziari.
5 1494 Contessina
di Lorenzo il Magnifico, a 16 anni, sposa Piero Ridolfi
9.1494 Carlo
VIII re di Francia entra dalla Alpi, la sua meta è Gerusalemme, ma prima Napoli.
La sua fu chiamata guerra del gesso, perchè i suoi uomini lo precedevano
a segnavano col gesso i migliori alloggi e osterie dove poteva fermarsi. Gli
piaceva mangiare, bere, dormire e non combattere.
21.9.1494
Savonarola tiene in Duomo una terribile e sconvolgente predica per l'approssimarsi
di Carlo VIII. Vi assistono Michelangelo e Pico della Mirandola.
29.9.1494
muore Agnolo Poliziano di un accesso di furore per un amore non corrisposto.
10 1494 Michelangelo
19enne fugge a Venezia probabilmente con il Granacci e con il Cardiere, suonatore
di liuto del Magnifico. Da Venezia, dove non aveva avuto buona accoglienza,
Michelangelo si rifugia a Bologna, dove, per non avere acquistato il permesso
di entrare, viene fermato dalle guardie e multato di 50 bolognini, che non possiede.
Viene salvato da Giovan Francesco Aldovrandi, che si trovava a passare per caso
e lo ospita in casa sua per un anno.
L'Aldovrandi gli chiese se se la sentiva di scolpire le statue di una angelo
e di San Petronio, che mancavano per il completamento di un'arca scolpita a
suo tempo da Giovanni Pisano e da Niccolò dell'Arca. Michelangelo scolpì le
statue e ne ottenne trenta ducati.
L' Aldovrandi ospitava volentieri il Buonarroti, sia per i bei disegni che gli
faceva, sia per l'accento toscano con il quale gli leggeva Dante, Petrarca,
Boccaccio ed altri poeti toscani.
11.1494 Piero
va a Pisa, incontra a Carlo VIII e gli concede tutto: Pisa e Livorno, approvvigionamenti
e denaro, i castelli di Sarzanello, Motrone, Ripafratta. I Seguaci di Savonarola
screditano la sua politica.
7.11.1494
Carlo VIII entra in Firenze e si insedia in Palazzo Medici, da cui erano stati
portati via in fretta i libri più preziosi e nascosti nel Convento di San Marco.
In palazzo Medici era rimasta Alfonsina, moglie di Piero, con il figlioletto
Lorenzo di due anni. Fugge a Bologna, dove non viene accolto dal Bentivoglio,
Venezia e Urbino, dove Elisabetta Gonzaga, vedova di Guidobaldo di Montefeltro,
l'accoglie come un figlio e lo alleva fino a 4 anni.
Pier Capponi minaccia Carlo VIII di far suonare la campane fiorentine, in risposta
alle trombe francesi.Dopo 10 giorni Carlo VIII lascia Firenze, si ferma per
poco a Roma e prosegue a Napoli, dove viene accolto festosamente dalla popolazione.
Decide però di non proseguire per Gerusalemme, ma di tornare in Francia.
28.11.1494
alla partenza dei francesi il Savonarola prende il comando di Firenze. Piero
viene cacciato e il suo palazzo saccheggiato, per avere ceduto a Carlo VIII
Sarzana, Pietrasanta, Pisa e Livorno senza l'autorizzazione, Giovanni e Lorenzo
di Pierfrancesco rientrano a Firenze, riacquistano tutti i diritti perduti e
si fanno chiamare Popolani
1494 Ludovico
il Moro succede a Giangaleazzo Visconti
1495 il Cronaca
viene nominato capomastro e sovrintendente ai lavori in Duomo e in Palazzo Vecchio,
dove inizia il salone dei '500.
8.3.1495
nasce il Rosso Fiorentino.
1495 Leonardo
dipinge il Cenacolo in S.Maria delle Grazie
1495 Giuliano
da Sangallo interrompe la costruzione della Sagrestia di S.Spirito per andare
a Roma. Proseguono il progetto originale Antonio del Pollaiolo e Salvi d'Andrea
10 1495 Michelangelo,
dopo un anno, si rese conto che presso l' Aldovrandi stava perdendo tempo e
decise di tornare a Firenze, dove fece un San Giovannino per Lorenzo di Pierfrancesco
(Cafaggiolo) ed affrescò la Pietà nella chiesa di S.Maria a Marcialla.
Fece anche un cupido dormiente, del quale si racconta una storia, non ben conosciuta
nei suoi esatti termini:
Il cupido dormiente fu mostrato da Baldassarri del Milanese a Pierfrancesco
che, giudicatolo, gli disse: "se tu lo mettessi sotto terra sono certo
che passerebbe per antico, mandandolo a Roma acconcio in maniera che paresse
vecchio, e ne caveresti molto più che a venderlo qui".
Si dice che Michelangelo lo invecchiò e non c'è da meravigliarsi, perchè aveva
in passato dimostrato di saperlo fare. Si dice anche che il Milanese lo portasse
a Roma e lo sotterrasse in una sua vigna per venderlo al cardinale San Giorgio
per 200 ducati. Altri dicono che lo vendette un incaricato del Milanese, che
scrisse a Pierfrancesco di dare a Michelangelo solo 30 scudi, che più non ne
aveva avuti, ingannando sia Pierfrancesco che Michelangelo.
Si dice anche che il cardinale seppe la verità, restituì il putto che, giunto
finalmente nelle mani del Duca Valentino, fosse da lui donato alla marchesa
di Mantova, dove ancora oggi si trova.
Comunque, il fatto giovò alla reputazione di Michelangelo, che fu chiamato a
Roma, dove stette circa un anno presso il cardinale San Giorgio, il quale, non
apprezzando l'arte, non diede quasi nessun incarico a Michelangelo.
1496 Michelangelo
a Roma presso il cardinale di San Giorgio, il cui barbiere si dilettava di pittura,
ma non possedeva abilità nel disegno. Gli disegnò un cartone di S. Francesco
che riceve le stimmate. Il barbiere lo dipinse su di una tavoletta, che si trova
ancora nella prima cappella a sinistra della chiesa di S.Piero a Montorio.
Iacopo Galli, gentiluomo romano, gli fece fare un cupido in marmo e un Bacco
di palmi 10 con una tazza nella mano destra e nella sinistra una pelle di tigre
ed un grappolo di uva che un satirino cerca di mangiare. L'abilita' di Michelangelo
si vede nel modellato delle membra, unendo la sveltezza della gioventù del maschio
con la carnosità e tondezza della femmina. La scultura di trova adesso al Bargello.
Stando a Roma Michelangelo si esercitò e migliorò molto nello studio dell'arte,
superando in bellezza e perfezione quanto di antico vi era in Roma.
1496 Antonio
del Pollaiolo e Salvi d'Andrea terminano la Sagrestia di S.Spirito su progetto
di Giuliano da Sangallo.
10.8.1497
Michelangelo risponde alle insistenti richieste del padre, inviandogli soldi
e dicendogli che continuerà ad aiutarlo, anche se dovesse farsi schiavo.
3.4.1498
Un breve di Alessandro VI vieta le predicazioni di Savonarola
7.4.1498
muore Carlo VIII
23.5.1498
viene giustiziato Savonarola
(Particolare della Pietà - Basilica di S.Pietro, Vaticano, Roma)
26.8.1498
viene stipulato il contratto fra Michelangelo e il cardinale di San Dionigi,
pseudo-ambasciatore francese, con la garanzia di Jacopo Galli, per la realizzazione
di una Pietà in marmo, da collocare in San Pietro, per 450 ducati
- 6.8.1499
muore il cardinale di San Dionigi, senza poter vedere, per pochi mesi, compiuta
la Pietà di Michelangelo in San Pietro. nella Cappella di Santa Petronilla
(già tempio di Marte) e nel 1749 spostata nella prima cappella a destra.
La perfezione di tale scultura per il disegno, la grazia e la pulitezza è
massima, nella bellezza delle membra con una ricerca di muscoli, vene, nervi.
Tutto l'insieme è dolcissimo, con un' armonica concordanza nelle congiunzioni
delle membra.
Un giorno che Michelangelo entrò in San Pietro vide un gruppo di visitatori
lombardi che lodavano tale statua ed uno di essi disse che era stata fatta
dal Gobbo di Milano. Michelangelo entrò di notte in San Pietro e vi intagliò
il proprio nome sulla cintola che attraversa il petto della Madonna: ANGELUS
BONAROTUS FLORENTINUS FACIEBAT.
Una copia, realizzata da Nanni di Baccio Bigio, si trova nella seconda cappella
a destra di S. Spirito i Firenze.
L'opera fu molto ammirata anche se qualcuno volle osservare che la Madonna
era troppo giovane rispetto all'età dimostrata da Cristo.
Giovan Battista Strozzi il vecchio (1505-1571) scrisse:
Bellezza
et onestate,
e doglia e pieta in vivo marmo morte,
deh, come voi pur fate,
non piangete sì forte,
che anzi tempo risveglisi da morte,
e pur, mal grado suo,
nostro Signore e tuo
sposo, figliolo e padre,
unica sposa sua figliuola e madre.
1499 Luca
Signorelli dipinge il Giudizio Universale nel Duomo di Orvieto
1500 vengono
inviate in vari Paesi, che ne avevano fatto richiesta, anche al re d' Inghilterra,
la pianta, le istruzioni e le costituzioni dello Spedale degli Innocenti.
1500 nasce
Benvenuto Cellini
1500 a Roma
Michelangelo assiste alle lezioni di Copernico, alle quali partecipa anche Alessandro
Farnese, futuro Paolo III. Il fratello Buonarroto, che è andato a trovarlo,
dice che vive in miseria.
1500 Lorenzo
il Popolano, del ramo di Lorenzo il Vecchio, commissiona a Sandro Botticelli
la Nascita di Venere e Il trionfo della Primavera per la villa di Castello.
3 1501 Pier
Soderini viene fatto Gonfaloniere di Firenze.
1501 Michelangelo
riceve da due fiamminghi l'ordine per una madonna col bambino, in marmo, per
la chiesa di Notre Dame a Bruges. Verrà inviato a Bruges nel 1504. Napoleone
la fece trasportare in Francia, ma poi fu restituita. La Madonna tiene il Bambino
sulle ginocchia, ma guarda, meditabonda, da un'altra parte.
5 1501 Michelangelo
rientra a Firenze. Viene coinvolto in un fatto di sangue con uno dei Lippi e
si rifugia in S.Spirito, dove ricomincia a sezionare morti, compreso, per sbaglio,
quello di Neri Corsini. La famiglia si inalbera e solo Pier Soderini riesce
a fargli avere il perdono.
Sempre nel
Maggio Michelangelo riceve dal cardinale di Siena (poi Pio III), figlio della
sorella di Pio II, l'incarico di fare 15 statue per il cardinale di Siena, destinate
all'altare Piccolomini del Duomo di Siena, costruito dal Bregno. Ne fece solo
4 (S.Paolo, S.Pietro, S.Gregorio e S.Pio).
16.8.1501
Pier Soderini affida a Michelangelo il marmo sciupato, giacente all'Opera del
Duomo. I fiorentini avevano pensato in un primo tempo di affidarlo a Leonardo
da Vinci e adesso si cercava di farlo scolpire da Andrea Contucci di Monte San
Savino.
Era un grande blocco di marmo di nove braccia che, malauguratamente, nel 1464,
era stato iniziato da Agostino di Duccio, il quale pensava di ricavarne un gigante.
Agostino aveva cominciato col fare il foro fra le gambe, ma aveva lavorato talmente
male che il marmo ne risultava storpiato e gli Operai di Santa Maria del Fiore,
ritenendolo irrecuperabile, lo avevano abbandonato già da 36 anni.
Il 26enne Buonarroti valutò il blocco rovinato e, ritenendo di poterne ricavare
qualcosa di utile, si decise a chiederlo agli operai e al Soderini, i quali
glielo dettero come cosa inutile, il 16 Agosto 1501, con incarico di iniziare
i lavori il 1� Settembre e di terminarli entro due anni.
David
Michelangelo
fece un modello di cera di un simbolo della Signoria: un David giovane, con
la frombola in mano per significare che, come egli aveva difeso il suo popolo
e lo aveva governato con giustizia, così chi governava quella città dovesse
animosamente difenderla e giustamente governarla.
Costruì una palizzata che impedisse la vista e portò a termine il lavoro,
lasciando che si vedessero nelle estremità del marmo alcune delle prime scalpellate
di Agostino di Duccio. E certo fu miracolo quello di Michelangelo far risuscitare
uno che era morto.
- 28.2.1502
viene deliberato che Michelangelo riceverà per il David 400 fiorini d'oro.
- 2.8.1502
Michelangelo riceve dalla Signoria l'incarico di fare un David di bronzo da
regalare al favorito del re di Francia. Michelangelo fu aiutato nella fusione
da Benedetto da Rovezzano. Finì nel castello di Bury, poi in quello di Villeroy,
da dove sparì. Resta solo il disegno, ora al Louvre. A margine del disegno
Michelangelo scrisse: "Davicte cholla fromba et io choll'arco".
- 1.3.1503
si inizia a costruire il campanile di S.Spirito su progetto di Baccio d'Agnolo
- 24.4.1503
l'Arte della Lana commissiona 12 statue per l'Opera del Duomo. Michelangelo
abbozzerà il San Marco. L'Opera del Duomo fa murare dal Cronaca una casa perchè
Michelangelo possa scolpire le 12 statue degli apostoli.
- 1503 Piero
de' Medici (padre di Lorenzo ) affoga nel Garigliano senza essere tornato
in patria..
- 10.1503
Pier Soderini affida a Leonardo l'incarico di affrescare una delle pareti
del salone dei '500. Per la preparazione dei cartoni gli viene dato n salario
mensile e una sala a S.Maria Novella.
- 12.1503
Papa Alessandro VI Borgia muore e Giuliano della Rovere diventa papa col nome
di Giulio II.
- 1504
Pier Soderini affida a Michelangelo l'affresco sull'altra parete del Salone
dei '500. Per preparare i cartoni gli viene dato un salario mensile e una
stanza nell'ospedale dei Tintori di Sant'Onofrio. Michelangelo prende a soggetto
la Battaglia di Cascina del 1364, quando i soldati fiorentini sentono la tromba
dell'attacco contro i pisani, mentre stanno bagnandosi nel fiume. Il soggetto
offre a Michelangelo la possibilità di dipingere una sterminata composizione
di corpi nudi nei più diversi movimenti, dimostrando la sua perfetta conoscenza
dell'anatomia e la perfezione del disegno. A questi cartoni si ispirarono
tutti gli artisti contemporanei, non solo fiorentini.
- 14.5.1504
il David viene rimosso dall'Opera del Duomo Della commissione che deve decidere
la nuova collocazione fa parte il Sansovino.
- 8.6.1504
il David viene portato sull'arengario di Palazzo Vecchio
- 8.9.1504
il David viene sistemato definitivamente sull'arengario di Palazzo Vecchio.
Alcuni fanatici favorevoli ai Medici, fra i quali Baccio Bandinelli, lo presero
a sassate.
- 1504 cessano
i finanziamenti pubblici per il completamento di S.Croce, che rimane senza
facciata.
- 1504 Sansovino
viene chiamato a Roma da Giulio II. Fa la tomba di Pietro Manzi in S.Maria
d'Aracoeli.
- 1505 Michelangelo
ebbe una stanza nell' ospedale de' Tintori a Sant'Onofrio, dove iniziò i cartoni,
impedendo a chiunque di vederli. Quando i cartoni furono terminati, suscitarono
la meraviglia di quanti poterono ammirarli, e furono studiati da Aristotile
da San Gallo, Ridolfo Ghirlandaio, Raffaello Sanzio, Francesco Granacci, Baccio
Bandinelli , Alfonso Berugetta, spagnolo, Andrea del Sarto, il Francia Bigio,
Iacopo Sansovino, il Rosso, Maturino, Lorenzetto, il Tribolo fanciullo, Iacopo
da Puntormo e Pierono del Vaga. Tutti artisti che rimasero influenzati da
dale dipinto, che raffigurava molte persone sorprese dalla battaglia, mentre
si stavano bagnando in Arno, quindi in parte svestite, eseguite con tecniche
varie, a carboncino, a tratteggio, con lumeggiature eccetera.
Dopo essere stati trasportati nel salone dei '500, i cartoni vennero esposti
nella sala del Papa nel convento di Santa Maria Novella. Infine, pervennero
nel Palazzo dei Medici in via Larga, da Giuliano, duca di Nemours, dove vennero
studiati dagli artisti suddetti, il più bravo dei quali si dimostrò essere
Baccio Bandinelli, che aveva addirittura contraffatto la chiave della stanza,
per disporre di maggior tempo per copiarli.
Il Perugino vede i cartoni di Michelangelo e si scandalizza. Michelangelo
lo ingiuria e finiscono davanti agli Otto, che danno ragione a Michelangelo.
Durante i tumulti del 1512, in occasione della deposizione di Pier Soderini,
Baccio Bandinelli divise i cartoni in più parti e li trafugò. Le ipotesi sulle
cause del gesto furono molteplici: per averli presso di sè, per impedire agli
altri artisti di studiarli, per fare un favore a Leonardo da Vinci, a cui
i cartoni di Michelangelo avevano tolto molta reputazione o, forse, più probabilmente,
per invidia.
Alcuni pezzi furono conservati nella casa di Mantova di Uberto Strozzi. Il
18.11.1575 Guglielmo Sangalletti, ambasciatore di Francesco I de' Medici,
scriveva in merito all'eventualità di acquistarli.
- 3.1505
Michelangelo viene chiamato a Roma da Giulio II, forse su consiglio di Giuliano
da Sangallo. Riceve un viatico di 100 ducati. Giulio II gli commissiona la
sua tomba. Michelangelo scriverà a Giuliano da Sangallo: "Se la s'ha
a fare, la dev'essere la più bella del mondo". Contemporaneamente, Giulio
II decide l'ampliamento di S. Pietro.
- 4.1505
Michelangelo torna a Firenze dove riceve dal papa 1000 ducati, a mezzo di
Alamanno Salviati.
Michelangelo, con due garzoni, si recò a Carrara, dove stette 8 mesi, per
scegliere i marmi ed ebbe dal fiorentino Alamanno Salviati l'acconto di 1000
scudi. Mentre sceglieva i marmi eseguì alcune sculture, invitato da tanta
disponibilità di marmi. Terminata la scelta, i blocchi furono imbarcati e
trasportati a Roma, dove occuparono metà della piazza S. Pietro., intorno
a S.Caterina e fra la chiesa e il corridoio che va a Castello, dove Michelangelo
aveva attrezzato il locale dove eseguire le sculture.
- 1505 Taddeo
Taddei ordina a Michelangelo un tondo in marmo con la Madonna con bambino,
adesso a Londra. Il Bambino si rifugia nel seno materno, spaventato dall'arrivo
di San Giovannino. La Madonna guarda San Giovannino e non Gesù.
- 1505 Sansovino
fa la tomba di Ascanio Sforza in S.Maria del Popolo a Roma.
- 1505 Leonardo
termina il cartone della battaglia di Anghiari ed inizia a dipingere la parete
del salone dei 500.
- 14.1.1506
viene rinvenuto in una vigna di Roma il Laocoonte. La vigna di Felice de Freddis
era presso il Castello d'acque delle Sette Sale, fra le rovine delle Terme
di Tito. Fra i primi ad accorrere furono Michelangelo e Giuliano da Sangallo.
Fu portato in vaticano ed alloggiato in una nicchia fatta dal Bramante. Il
Laocoonte, descritto da Plinio, fu scolpito da Agesandro di Rodi con i figli
Polidoro e Atenodoro. La perizia fu fatta da Michelangelo e da Giovan Cristoforo
Romano, un protetto del Bramante. Risulto che, contrariamente a quanto affermato
da Plinio, il gruppo è composto di più pezzi e furono trovate 4 commettiture
molto ben dissimulate.
- 27.1.1506
Michelangelo compra un podere in luogo detto Capiteto, nel popolo di S.Stefano
di Pozzolatico. Annota che rende 7 moggia di grano, 2 moggia di biade, 60
barili di vino, 20 barili d'olio, 10 ducati di frutta, 2 cataste di legna.
- 17.4.1506
Michelangelo si arrabbia col Papa che non lo riceve, per il pagamento del
trasporto dei marmi a Roma. Michelangelo parte per Firenze e dà ordine di
vendere tutte le masserizie di Roma. Si ferma a Poggibonsi, dove viene raggiunto
dai messi del papa. In seguito Michelangelo dirà che correva anche il rischio
di essere ucciso. Non si sa da chi o perchè.
- 1506 Michelangelo
riprende l'esecuzione dei cartoni del Salone dei '500 e delle statue per l'Opera
del Duomo.
- 1506 Bartolomeo
Pitti ordina a Michelangelo il tondo in marmo con la madonna e bambino, adesso
al Bargello. La Madonna non guarda i due putti.
- 1506 Angelo
Doni ordina il tondo a Michelangelo. Angelo Doni, nato nel 1476 da una famiglia
di popolani, che si era arricchita con la tessitura in Borgo de' Tintori.
Si dice che fosse tirchio, tanto che quando Michelangelo gli mandò il tondo,
con una fattura per i 70 ducati pattuiti, lui rispose al messo che ne bastavano
40. Michelangelo, che non poteva soffrire i mancatori di parola, mando a riprendere
la pittura, tanto che il Doni fu costretto a pagare il doppio per tenerla,
ossia 140 ducati. E' una delle poche Madonne che guarda il Bambino, anche
se non proprio in viso, ed il suo sguardo traluce una rassegnata mestizia.
E' una costante che forse ricorda l'infanzia disertata di amor materno di
Michelangelo.
- 1506 Angelo
Doni ordina a Raffaello il ritratto suo e di sua moglie Maddalena, ora alla
Galleria Palatina. Lui appare come un asciutto capitano d'industria, occhi
e naso grossi, lunga capigliatura nera fino alle spalle. Lei era bruttina
e Raffaello arricchì moltissimo i panneggi ed i gioielli. Bellissima la perla,
che riprende l'ovale ed il colore del volto.
- 1506 Michelangelo
a Roma per la tomba di Giulio II. Il papa si era fatto costruire un ponte
levatoio per poter seguire assiduamente l'andamento dei lavori e, così facendo,
divenne molto familiare del Buonarroti, che, per tale motivo, si attirò numerose
invidie.
Il progetto subì 5 modifiche, nel tempo. La tomba doveva essere a forma di
parallelepipedo, di un quadro e mezzo, ossia con due lati di 12 braccia e
le altre due di 18. Prevedeva una serie di nicchie di fuori, torno a torno,
divise da figure che con la testa tenevano la prima cornice e ciascuna figura
sormontava in maniera bizzarra un prigione, che poggiava i piedi su di un
rialzo del basamento. Dentro le nicchie avrebbero dovuto trovare posto le
Vittorie. Sui canti della prima cornice avrebbero dovuto essere collocate
4 statue raffiguranti La Vita Contemplativa, La Vita attiva, S. Paolo e
Mosè. Sopra la cornice, il monumento andava degradando a gradoni, con
un fregio in bronzo di putti ed altri ornamenti. Sulla sommità, le statue
del Cielo e di Cibele, dea della terra, avrebbero dovuto sostenere
una bara. L'interno doveva essere una sorta di tempio a forma ovale, nel centro
del quale doveva essere collocato il sepolcro. In tutto, erano previste 40
statue.
Per fuggire l'aria malsana di Roma, Michelangelo ordinò che alcuni blocchi
fossero portati a Firenze, dove avrebbe potuto operare meglio.
Atlante
In
realtà furono eseguite solo una Vittoria, eseguita nel 1532 e successivamente
donata dal nipote Leonardo Buonarroti a Cosimo I ed adesso collocata nel salone
dei '500 di Palazzo Vecchio, due prigioni, eseguiti fra il 1512 ed
il 1513, che nel 1544 Michelangelo regalò a Roberto Strozzi, che, a sua volta,
nel 1550, li regalò a Francesco I di Francia, dove si trovano, adesso, al
Louvre, ed altri 4 prigioni, non finiti, adesso all'Accademia e denominati
Lo Schiavo Barbuto, Lo Schiavo Giovane, L' Atlante e Lo Schiavo che si
desta.
- 18.4.1506
Giulio II mette la prima pietra del nuovo S.Pietro, con l'opposizione dei
cardinali che non volevano distruggere la vecchia basilica. Giulio II scelse
il progetto di Bramante.
In quei giorni, Giulio II non aveva voluto o potuto ricevere Michelangelo,
che aveva dovuto pagare di tasca propria il trasporto dei marmi da Carrara.
Indispettito dall' ennesimo rifiuto dei palafrenieri di lasciarlo entrare
dal papa per esigere la somma dovuta, Michelangelo monta a cavallo e parte
per Firenze, dando incarico ai suoi garzoni di vendere ai giudei tutte le
masserizie e di raggiungerlo a Firenze.
- Si ferma
solo a Poggibonsi, in territorio fiorentino, dove viene raggiunto da 5 corrieri
del papa, che usano tutti i mezzi per convincerlo a tornare indietro. Michelangelo
acconsente solo a scrivere due righe per annunciare al papa che non sarebbe
rientrato a Roma, non ritenendo di essersi meritato il trattamento ricevuto.
- 8.7.1506
Giulio II manda un breve a Pier Soderini per riavere a Roma Michelangelo,
che ha ancora paura. Soderini scrive al papa che bisogna aver pazienza, altrimenti
Michelangelo va via da Roma e da Firenze. Infatti medita di andare a Costantinopoli.
Per costruire il ponte sul Bosforo, come richiesto caldamente da Bayazid II,
figlio di Maometto II il Conquistatore, il cui fratello aveva vissuto a Roma
e, sembra, sia stato fatto avvelenare da Alessandro II, per conto del fratello.
- 5.9.1506
Michelangelo si muove da Firenze per andare a Orvieto a incontrare il papa.
Ci ripensa e torna indietro.
- 10.11.1506
dopo la fuga di Giovanni Bentivoglio, Giulio II entra trionfalmente in Bologna
- 26.11.1506
Michelangelo a Bologna da Giulio II.
Non ebbe neppure il tempo di cambiarsi gli stivali che fu condotto alla presenza
di Giulio II, al cui cospetto si inginocchiò. Il Papa lo rimproverò: "In
cambio di venire tu a trovare noi, tu hai aspettato che venghiamo a trovare
te?". Il Buonarroti chiese perdono a voce ferma, per non avere potuto
sopportare di essere cacciato via. Un cardinale della corte intervenne, chiedendo
al Papa di perdonarlo, perchè tale gente è ignorante di ogni cosa che non
sia la loro arte. Il Papa si infuriò e, percuotendo il cardinale con una mazza,
gli disse: "Ignorante sei tu che gli di' villania, che non gliene
diciàn noi" e lo fece buttare fuori a spintoni dal palafrenieri.
Avendo sfogato la sua collera sul cardinale, perdonò Michelangelo, gli fece
doni e gli commissionò una statua in bronzo, con la sua immagine, di 5 braccia
di altezza.
- 1506 Andrea
Mantegna muore a Mantova
- 22.1.1507
Giulio II va a casa di Michelangelo a vedere la nascita della forma in terra
della sua statua per la facciata di S.Petronio. Finito il prototipo di terra,
chiede al Papa se deve mettere un libro nella mano sinistra; Giulio II gli
risponde: "Mettivi una spada, che io non so lettere" e gli
lascia 1.000 scudi sul banco di Antonmaria da Lignano
- 22.2.1507
Giulio II parte da Bologna per Roma. La forma in terra della statua di Michelangelo
è già terminata.
- 28.4.1507
Michelangelo è pronto per gettare in bronzo la statua di Giulio II. Chiama
esperti fonditori, che tali non si dimostreranno. Il bronzo si fredda a metà
gittata e la fusione dovrà essere ripetuta.
- 1507 Benedetto
da Rovezzano realizza la tomba di Oddo Altoviti nella chiesa di Ss. Apostoli
- 24.12.1507
Michelangelo si innamora di una bolognese. Le dedica un sonetto, che invia
al fratello Buonarroto.
Quanto
si gode, lieta e ben contenta
di fior, sopra crin d'or d'una, grillanda,
che l'altro innanzi l'uno all'altro manda,
chome ch'il primo sia a baciar la testa!
Contenta è tutto il giorno quella vesta
che serra el pecto et poi par che si spanda,
e quel c'oro filato si domanda
le guance e'l collo di tocchar non resta.
Ma più lieto quel nastro par che goda,
dorato in punta, con sì facte tempre,
che preme e toccha il pecto ch'egli allaccia.
E la schietta cintura, che s' annoda,
mi par dir seco: qui vo' stringer sempre.
Or che farebbon dunche le mie braccia?
- 21.2.1508
viene scoperta sulla facciata di S.Petronio la statua in bronzo di Giulio
II di Michelangelo. Alle ore 15, come prescritto dagli astrologi. Molta musica
e fuochi in piazza. Giulio II appare seduto, con il manto e la tiara. Una
mano stanca tiene le chiavi, ma l'altra si erge, forse benedicente, ma più
probabilmente minacciosa.
Il Francia ammira la statua, ma si esprime male (sembra che apprezzi più il
bronzo che l'opera). Michelangelo si rivolse al figlio del Francia e gli dice:
"Tuo padre è più- bravo a fare figure vive che dipinte".
I bolognesi non apprezzano l'atteggiamento troppo minaccioso del papa, più
in atto di maledizione che di benedizione. Michelangelo risponde ridendo "E
per la maledizione è fatta". Riceve altri 300 scudi.
- 27.2.1508
Michelangelo rientra a Firenze. La famiglia aspetta a gloria i suoi soldi.
Pier Soderini lo incarica di fare Ercole e Caco, da collocare accanto al David.
Il modellino alto cm.41 è alla casa Buonarroti.
- 1508 il
David di bronzo di Michelangelo viene mandato in Francia.
- 1508 lo
zio paterno di Michelangelo, Francesco, muore lasciando il suo banco in stato
di dissesto. Michelangelo ed il padre rinunciano all'eredità. Michelangelo
parte per Roma.
- 1508 Raffaello
vede i primi dipinti del Pontormo e lo loda.
- 10.5.1508
Pier Soderini prega il Marchese di Carrara, Alberigo Malaspina, di serbargli
un certo blocco di marmo per l'Ercole di Michelangelo, sperando che Giulio
II lo lasci libero di lavorare anche per Firenze.
Creazione
- 10.5.1508
Michelangelo inizia a dipingere la volta della Cappella Sistina Fino dal 1506
Giulio II aveva in mente tale pittura. Bramante aveva insistito, per distogliere
Michelangelo dalla sculture della tomba di Giulio II e cimentarlo nell'affresco,
specialità nella quale non aveva esperienza. Il progetto del papa era di dipingere
i 12 apostoli. Michelangelo preferì la creazione dell'Universo, la creazione
e la caduta dell'uomo, il peccato e il castigo dell'uomo, ossia tutti gli
eventi che avevano reso possibile e necessaria la venuta di Cristo. La volta
è di mt. 20x13. Compresi i pennacchi e le lunette il totale è di 300 mq.
A Bramante fu affidato l'incarico di allestire i ponteggi, che furono sospesi,
per mezzo di corde, al soffitto, che dovette essere ripetutamente perforato.
Michelangelo chiese come potevano essere, in seguito, tappati i buchi della
volta. Dalla risposta del Bramante, "E' vi si penserà poi",
comprese che o il Bramante valeva poco, o che fosse in malafede. Riuscì, quindi,
ad ottenere dal Papa, alla presenza del Bramante stesso, di rifare i ponteggi
a suo gradimento. Disegnò come dovevano essere fatti, senza toccare il muro,
nella maniera che fu poi presa ad esempio da altri costruttori, compreso il
Bramante. Al legnaiolo che costruì i ponteggi lasciò i canapi avanzati, che
bastarono a pagare la dote della figlia.
Giuliano da San Gallo stimò l'opera dovesse costare 15.000 ducati. Michelangelo
iniziò ad affrescare la volta il 10.5.1508 e la terminò il 31.10.1512.
Non avendo dimestichezza con la pittura a fresco, chiamò da Firenze il Granacci,
Giuliano Bugiardini, Iacopo di Sandro, l' Indaco il Vecchio, Agnolo di Domenico
ed Aristotile e li mise ad iniziare l'opera. Apprese i segreti dell'arte,
ma non fu soddisfatto della qualità delle pitture, tanto che dopo pochi giorni
decise di disfare tutto quanto i collaboratori avevano eseguito, di chiudersi
nella Cappella e di lasciare fuori gli altri, sia dalla Cappella che da casa
sua, tanto che essi, con vergogna, se ne tornarono a Firenze.
Anche durante l'esecuzione dell'opera, Michelangelo ebbe diverbi con Giulio
II, che voleva andare a vedere l'affresco, contro la volontà del pittore.
Una volta finse di partire da Roma, ma in realtà si nascose all'interno della
cappella e, quando il Papa vi si introdusse, lasciò cadere alcune tavole dall'alto,
col rischio di colpirlo. Dovette fuggire e solo appellandosi ai buoni uffici
del Bramante trovò il coraggio di ripresentarsi al lavoro.
Un giorno, Michelangelo si accorse che nelle parti dipinte stavano comparendo
delle muffe. Ciò era causato dal fatto che la calce, che a Roma veniva fatta
con il travertino, che non secca velocemente, mescolato con la pozzolana,
che è color ocra, risultava scura, liquida e con tendenza a fiorire durante
l'essicazione. Michelangelo, disperato, voleva abbandonare l'opera, ma il
Papa mandò a chiamare Giuliano da San Gallo, che gli insegnò il metodo per
eliminare le muffe.
- 1508 Michelangelo
scrive al padre perchè gli trovi a Firenze un fanciullo "figliolo di
buone persone e povero, che fussi uso agli stenti, che fussi per venire e
star qui meco per fare tutte le cose di casa, cioe' comperare e andare attorno
dove bisogna e se 'l tempo gli avanzassi, potrebbe imparare. Dopo un anno
si lamenta di "questa merda secca di questo fanciullo" il quale
vorrebbe imparare l'arte e non far altro. Michelangelo avrà molti aiuti, ma
alcuni più come allievi che come servi: Pietro paesano, Antonio Mini, Ascanio
Condivi, Daniele da Volterra e Tiberio Calcagni. Altri nomi che appaiono sono:
Niccolo' da Pescia, Jacopo, Antonio da Castel Durante, Antonio, Riccardo Franzese,
Silvio Falconi da Magliano, Gabriello, Pier Luigi Gaeta e altri. L'unico che
lo servi' fedelmente per 25 anni fu Francesco Amadori di Castel Durante, dal
1530 fino alla morte, nel 1555.
- 12.1508
Pier Soderini prega Giulio II di consentire a Michelangelo di lavorare all'Ercole
per Palazzo Vecchio.
Fine 1508 Raffaello inizia a dipingere le Stanze in Vaticano
- 1509 nasce
a Volterra Daniello Ricciarelli, futuro allievo di Michelangelo.
- 1509 Michelangelo
scrive a casa lamentandosi che sta facendo un lavoro che non è il suo e a
Giovanni da Pistoia un sonetto.
I'
ho già fatto un gozzo in questo stento,
come fa l'acqua a' gatti in Lombardia
...
c'a forza 'l ventre appicca sotto 'l mento.
La barba al cielo e la memoria sento
in sullo scrigno e 'l petto fo d'arpia,
e 'l pennel sopra 'l viso tuttavia
mel fa, gocciando, un ricco pavimento.
E' lombi entrati mi son nella peccia,
e fo del cul per contrappeso groppa,
e' passi senza gli occhi muovo invano.
Dinanzi mi si allunga la corteccia
e per piegarsi addietro si raggroppa
e tendomi com'arco soriano.
...
La mia pittura morta
difendi ormai, Giovanni, e 'l mio onore,
non sendo in loco bon n io pittore.
- 1509 Filippo
Strozzi il giovane vende l'Ercole di Michelangelo a Giovan Battista della
Palla, agente di Francesco I, per il Jardin d'Estaing a Fountainbleu. La statua
è andata perduta.
- 1509 muore
Caterina Sforza, moglie di Giovanni de' Medici il Popolano, non vuole essere
sepolta fra i Medici in San Lorenzo, ma fra le monache, nella cappella delle
Murate. Lascia il figlio Ludovico, detto come il padre Giovanni, poi dalle
Bande nere (inizialmente bande bianche, divenute nere dopo la morte del suo
protettore, Leone X)
- 1510 Andrea
del Sarto affresca il chiostro dello Scalzo, via Cavour, 69
- 1510 Andrea
del Sarto affresca il chiostro della SS.Annunziata
- Fine 1510
Lutero a Roma. Vede i lavori di ampliamento di S.Pietro e di realizzazione
della tomba di Giulio II.
- 1511 Michelangelo
deve andare fino a Bologna per farsi dare un po' di soldi da papa, accampato
vicino a Mirandola.
- 1511 Raffaello
dipinge la Scuola di Atene
- 1511 nasce
vicino a Firenze Bartolomeo Ammannati
- 30.7.1511
Giorgio Vasari nasce ad Arezzo da Antonio e Maddalena Tacci
- 8.1511
Giulio II, impaziente, fa scoprire la prima metà della volta della Cappella
Sistina. Raffaello si propone per terminarla.
- 30.12.1511
Giovanni Bentivoglio rientra a Bologna. La statua in bronzo di Giulio II fu
fatta a pezzi e col bronzo il duca Alfonso d'Este di Ferrara fece una colubrina
col nome di Giulia, per disprezzo. Si salvo la testa, in seguito andata perduta.
- 1511 Giovan
Francesco Rustici dipinge il gruppo con la predica del Battista sulla porta
settentrionale del battistero fiorentino.
- 20.6.1512
Michelangelo compra un appezzamento di terra in località Lo Stradello, nel
popolo di S.Stefano in Pane, a Rifredi.
- 14.7.1512
a causa di un temporale, il campanile a vela rovina sopra la chiesa di S.Croce
- 1512 Michelangelo
compra un podere in località La Loggia, nel popolo di S.Stefano in Pane, a
Rifredi.
- 1512 Baccio
Bandinelli straccia i cartoni della Battaglia di Cascina di Michelangelo e
chiede ai Medici il marmo che Pier Soderini aveva dato a Michelangelo per
fare una statua da collocare accanto al David. Lo ottiene e comincia a sbozzare
un Ercole.
- 1512 Sebastiano
del Piombo si tasferisce a Roma, chiamato da Agostino Chigi. Lavora alla Farnesina
e si avvicina a Raffaello, ma non gli sarà mai amico. Con questa comune antipatia,
fu amico di Michelangelo, che gli passava i disegni. Infatti Raffaello era
bravo nel disegno e nel colore, Michelangelo era bravo nel disegno e Sebastiano
nel colore. Michelangelo sperava di infastidire Raffaello contrapponendogli
Sebastiano, aiutato dai suoi disegni, che, però, amava la bella vita e lavorava
poco. Ebbe due figli naturali.
- 1512 Michelangelo
scrive a casa che non ha una lira e che non gli rompano le scatole, perchè
lui da 12 anni sta stentando in qua e in là per provvedere a loro.
- 1512 l'esercito
della lega Santa formato da spagnoli, veneziani e romani si scontra a Ravenna
con l'esercito francese e Giovanni de' Medici deve farsi combattente, ma purtroppo
l'esercito papale comandato da Marcantonio Colonna viene sconfitto. La morte
del condottiero francese Gastone di Foix rovescia le sorti della guerra e
al posto dei francesi subentrano gli spagnoli. Firenze paga la tradizionale
fedeltà ai gigli di Francia con l'immediata soggezione alla Spagna e col ritorno
della famiglia Medici.
- 1512 un
esercito di spagnoli e napoletani passa l'Appennino tosco emiliano, mette
a ferro e fuoco il Mugello, entra con un buco nel muro a Prato dove uccide
tutta la popolazione. Giovanni de' Medici non riesce a fermare il comandante
Raimondo di Cardona.
- 1512 dopo
il sacco di Prato Lorenzo, figlio di Piero e Alfonsina, rientra a Firenze,
dopo 18 anni di assenza, con il resto della famiglia. Governo malvolentieri
e in modo arrogante, nonostante Leone X gli raccomandasse modestia e temperanza.
Lorenzo a Firenze era chiamato "il Magnifico Merda". La guerra che
condusse contro i generosi duchi di Urbino fu una vergogna. Con un forte esercito
Lorenzo espugnò la rocca di Montefeltro. Lo zio Leone X, per debolezza, lo
nominò duca dio Urbino. E' un atto di nepotismo che papa Leone X critica,
ma che non ha potuto evitare.
- 1512 a
Firenze riecheggia il grido di "palle palle..." e vengono ridipinti
gli stemmi dei Medici. Chi aveva beni appartenuti ai Medici doveva restituirli.
Solo la Giuditta di Donatello, con l'ammonimento contro i tiranni rimase in
piazza della Signoria, spostata sotto la Loggia dei Priori.
- 10.1512
Giulio II minaccia Michelangelo di buttarlo giù dal palco se non finisce la
volta della cappella Sistina.
Michelangelo potè completare la volta, che richiese in tutto 20 mesi di lavoro
solitario, che comprendeva anche la macinazione dei colori, continuamente
pressato dalle insistenze del Papa, al quale, una volta, rispose che l'opera
sarebbe stata finita "quando io arò satisfatto a me nelle cose dell'arte"
"E noi vogliamo" rispose il papa "che satisfacciate a noi
nella voglia che aviamo di farla presto", giungendo alla minaccia
di buttarlo giù dal palco. La mattina di Ognissanti 1512 la Cappella veniva
riaperta al pubblico, con il rammarico di Michelangelo, che non aveva avuto
il tempo di apportare le rifiniture a secco, specialmente nei panneggi e nel
cielo ultramarino.
Spesso
il Papa diceva: "Che la cappella si arricchisca di colori e d'oro, che
l'è povera" e Michelangelo rispondeva: "Padre Santo, in quel tempo
gli uomini non portavano addosso oro, e quegli che son dipinti non furon mai
troppo ricchi, ma santi uomini, perch'egli sprezaron le ricchezze".
Michelangelo ricevette, in più riprese, 3.000 scudi. Solo di colori ne aveva
spesi 25. Soffrì molto l'aver dovuto dipingere in posizione scomoda e per
molti mesi riuscì a leggere solo tenendo il foglio al di sopra del capo. Vasari
fa notare che per dipingere la volta del Salone dei '500 si costruì una speciale
sedia, che gli permetteva di lavorare stando quasi sdraiato, senza dover piegare
eccessivamente la testa.
L'opera prevede sei peducci per banda laterale, più uno per ciascuna delle
bande più strette, nei quali Michelangelo dipinse Profeti e Sibille. Nel mezzo
la Creazione del Mondo, fino al Diluvio ed alla Inebriazione di Mosè. Non
vi appaiono prospettive nè paesaggi fermi, ma figure in movimento, condotte
con la massima perfezione di disegno nei corpi nudi e nei panneggi. Vi si
ammirano modi nuovi d'aria e terribilità di espressioni delle numerose figure
di ogni età, tante da costituire una completa rassegna dell'abilità pittorica
di Michelangelo.
Nell'affresco
si vedono varie fronde di rovere, in omaggio al Papa e, in nove dei dieci
medaglioni, dipinse, ad imitazione di sculture in bronzo, scene tratte dal
Libro dei Re.
Nella
prima scena è rappresentato Dio che divide la luce dalle tenebre. Si sostiene
da sè solo e mostra amore insieme ad artifizio.
Nella
seconda Dio crea il sole e la luna. E' di terribile aspetto con mirabile
prospettiva delle membra, sostenuto da molti putti. Nella stessa scena vi
è la benedizione della terra e la creazione degli animali.
Segue
la creazione di Adamo, sotto vi è la creazione di Eva da una costola di
Adamo dormiente. Si deve ammirare come l'abilità del pennello ha diversamente
modellato il corpo dormiente di Adamo da quello vigilantissima di Eva, così
voluta dalla benedizione divina.
Nella
cacciata dal Paradiso terrestre Michelangelo ha saputo dipingere mirabilmente
il dispiacere di Adamo, unito alla paura della morte, la vergogna e la viltà
di Eva in atteggiamento di raccomandarsi, con le braccia giunte al petto
ed il viso rivolto verso l'Angelo inviato dal Dio adirato dimostra più la
paura della giustizia che la speranza della misericordia divina.
La scena
del Diluvio pullula di figure e di volti terrorizzati alla ricerca di scampo.
La pietà di alcuni che, aiutandosi l'un l'altro a tirarsi sopra un masso
cercano scampo. Fra questi è perfettamente rappresentato uno che abbraccia
un altro mezzo morto, nel tentativo di salvargli la vita.
L'ebrezza
di Noè lo rappresenta seminudo, mentre un figlio lo irride e gli altri due
cercano di coprirlo.
Se in
queste scene fu mirabile, forse nelle 5 Sibille e nei 7 Profeti, di 5 braccia
l'uno, Michelangelo si superò.
Geremia
sta a gambe incrociate, un gomito sul ginocchio ed una mano alla barba.
L'altra mano in grembo e la testa chinata in atto di malinconia ed amarezza
per il suo popolo. La Sibilla Persica, che gli sta sotto, verso la porta,
dimostra la sua vecchiaia con le carni esangui ed il libro troppo vicino
alla vista affaticata.
Il vecchio
profeta Ezechiele con movenza bellissima e molto ben abbigliato, tiene in
mano un rotolo di profezie e sembra voler parlare di cose alte e grandi.
Due putti, dietro, gli tengono i libri.
Segue
la Sibilla Eritrea, che, a differenza della precedente, tiene il libro lontano
dagli occhi e sembra pensierosa di cosa deve scrivere, mentre un putto le
attizza la lucerna. La figura appare molto ben fatta, sia per l'espressione
del viso, che per i panneggi e la perfezione delle braccia nude.
Segue
il profeta Gioele, nel cui volto si è voluto ravvisare il ritratto del Bramante,
in atto di leggere con molta concentrazione una carta..
Sopra
la porta della cappella vi è Zaccaria, il quale è tanto preso dalla ricerca
in un libro di qualcosa che non trova, sembra indifferente al disagio provocato
dallo stare con una gamba alta ed una più bassa. Il semplice panneggio ben
si addice a questo potente vecchio.
La Sibilla
Delfica mostra alcune scritte rivolte all'altare che sta dall'altro lato.
Sopra
vi è il profeta Isaia, vero compendio di tutti i trattati di disegno e di
pittura. Ha una mano dentro al libro che stava leggendo, per non perdere
il segno, mentre l'altra sorregge la gota, cogitabondo ed appena distolto
dai putti che da dietro lo stanno chiamando.
La Sibilla
Cumana è una vecchia bellissima che con grazie legge un libro attorniata
da due putti.
Daniele
con avidità incredibile copia certe cose da un libro, sostenuto da un putto
che gli sta tra le gambe.
La Sibilla
Libica, dopo aver scritto un volume, tratto da molti libri, è in atto di
levarsi in piedi, con attitudine molto femminile, mentre, contemporaneamente,
chiude il libro.
Le quattro
storie negli angoli, rappresentano David che taglia la testa al gigante,
fra la meraviglia dei soldati; Giuditta che mette in una cesta sorretta
da una vecchia fantesca la testa di Oloferne, il cui busto ancora si risente.
Segue la vivacissima scena di Mosè con i serpenti, con grande animazione
e moltitudine di espressioni. La scena di Assuero, con alcune figure che
mangiano e prendono la decisione di liberare il popolo ebreo. Da notare
la perfetta prospettiva e le membra, che paiono uscire dalla parete.
L'ultima
figura della cappella è quella terribile di Giona, che pare veramente piegarsi
all'indietro, benchè dipinto nella parte che unisce la parete alla volta.
Quando
la volta fu definitivamente scoperta, grande fu la meraviglia ed il Papa
dimostrò con munificenza di denari e di favori di saper ben apprezzare l'arte
di Michelangelo, il quale aveva imparato come le sfuriate di Giulio II,
alla fine, si risolvevano sempre in suo favore, come quando, una volta,
chiese al Papa licenza di andare a Firenze ed un po' di soldi. Il Papa gli
chiese: "Be', questa cappella quando sarà fornita?". "Quando
potrò, padre santo". Il papa, che aveva una mazza in mano, lo percosse
esclamando "Quando potrò, quando potrò: te la farò finire bene io".
Ma poi gli mandò subito a casa il servo Cursio con 500 scudi, per paura
che non tornasse più da Firenze.
- 20.2.1513
muore Giulio II.
- 11.3.1513
viene eletto Papa Giovanni de' Medici col nome di LEONE X. Firenze festeggia
i Medici con grandi fiaccole e fuochi, bruciando anche i tetti di alcune case.
Erasmo da Rotterdam disse che con un papa Medici sarebbe cominciata "l'età
dell'oro" per gli intellettuali e si sarebbe irradiata in tutto il mondo.
Non vuole abitare nelle stanze di Giulio II, che giudica marrano, giudeo e
circonciso. Decide di trasferirsi nelle stanze del 2. piano, che fara' affrescare
da Raffaello.
- 1513 Michelangelo
assume una serva bolognese
- 1513 nasce
Lionardo di Buonarroto Buonarroti, nipote di Michelangelo
- 1513 Pontormo
20enne dipinge sull'arco della SS.Annunziata la Fede e la Carità. Michelangelo
lodò l'opera con queste parole: "Questo giovane sarà anco tale, per
quanto si vede, che, se vive e seguita, porterà quell'arte in cielo".
- 6.5.1513
Michelangelo stipula con gli esecutori testamentari di Giulio II un nuovo
contratto per una nuova versione della tomba del papa, con sole 3 facce.
- 9.7.1513
Michelangelo stipula un contratto con Antonio di Pontassieve per le cornici
della tomba di Giulio II e riprende a scolpire il Mosè e i prigioni.
- 8.1513
Michelangelo, dall'orto della sua casa a Roma, vede e disegna una strana stella
a tre code.
- 1513 Leone
X non si decide a commissionare opere a Michelangelo, troppo terribile per
lui, adiposo, sensuale e mondano
- 1513 Leonardo
è a Roma presso Giuliano de' Medici, fratello di Leone X
- 7.4.1514
Michelangelo compra per 70 fiorini d'oro una casetta dall' ospedale di S.Maria
Nuova.
- 14.6.1514
Michelangelo firma un contratto per il Cristo di S.Maria della Minerva. Benchè
nel Maggio 1513 si fosse impegnato con Giulio II di non prender altri impegni
importanti, si compromise, con Bernardo Cencio, canonico di S.Pietro, con
Mario Scappuccio e con Metello Vari dei Porcari per un Cristo al naturale
con una croce in mano, per 200 ducati d'oro, da fare in 4 anni.
- 1514 Andrea
del Sarto dipinge la Nascita della Vergine per la Ss.Annunziata
- 1515 Michelangelo
compra un podere a S. Maria a Settignano
- 1515 Giovanni
da Udine va a Roma per vedere le pitture di Michelangelo e di Raffaello, del
quale diventerà allievo.
- 1515 Michelangelo
conosce Jacopo Sansovino e gli affida alcuni incarichi alle cave di marmo
di Carrara.
- 1515 Michelangelo
conosce Menighella (Domenico di Terranova Bracciolini), mediocre pittore,
che userà per molti anni come esattore e al quale regalerà molti disegni.
- 1515 Michelangelo
prende come allievo Piero Urbano di Pistoia, presentato dallo zio prete Cecchetto.
Gli affiderà anche incarichi di fiducia presso le cave di Carrara e Serravezza.
- 4.1515
Michelangelo vede il ballatoio di Baccio d'Agnolo della cupola del Brunelleschi.
Fa interrompere i lavori. Fece un suo modello, che non fu messo in esecuzione
dalla commissione, di cui faceva parte Giulio de' Medici.
- 16.6.1515
Michelangelo compra 1400 ducati di rame per fondere statue commissionate da
Leone X. Non si è mai saputo quale potesse essere il soggetto e la destinazione
delle statue.
- 1515 muore
a Roma, a 36 anni, Contessina Ridolfi, figlia di Lorenzo il Magnifico.
- 1515 nasce
Vincenzo Borghini
- 1515 Giuliano
de' Medici sposa la diciassettenne Filiberta di Savoia, giovane zia di Francesco
I di Francia, che nomina Giuliano Duca di Nemours.
- 11.1515
in S.Lorenzo vengono frettolosamente collocati, anche se incompiuti, per la
visita di Leone X, i due pulpiti di Donatello, proseguiti, dopo la morte del
maestro, da Bellando e dal Bertoldo, ma terminati solo nel '600 in legno dipinto
a imitazione del bronzo. Durante la visita Leone X esprime il desiderio di
fare una facciata per San Lorenzo e ordina progetti a Raffaello, Jacopo e
Andrea Sansovino, Giuliano da San Gallo e Baccio d'Agnolo. Solo alla fine
del 1516 chiamò anche Michelangelo, che si trovava a Carrara a cavare marmi
per la tomba di Giulio II.
- 17.3.1516
a 37 anni, muore Giuliano de' Medici duca di Nemours. Lascia un figlio, Ippolito,
avuto da una vedova di Urbino, che verrà adottato e protetto dagli zii papi,
Leone X e Clemente VII. Anche la moglie di Giuliano, Filiberta morirà giovane,
a 26 anni, nel 1524.
- 5.1516
Leone X commissiona a Michelangelo un progetto per la facciata di San Lorenzo.
Michelangelo fara' realizzare il modello a Baccio d'Agnolo, esperto legnaiolo,
che doveva essere di pasta buona, dimenticandosi l'affronto della 'gabbia
di grilli' della cupola del duomo e la bocciatura del suo progetto per la
facciata di S.Lorenzo. Michelangelo disprezzerà però il modello, definendolo
'una cosa da fanciulli'. Leone X chiede anche a Jacopo Sansovino un progetto
per la facciata di S.Lorenzo. Non viene scelto e per consolarlo Michelangelo
e Clemente VII gli fanno sperare che collaborerà alle statue della facciata.
Non avendo ricevuto alcuna commessa, scriverà una letteraccia a Michelangelo,
senza ricevere risposta.
- 1.6.1516
Lorenzo a capo di un forte esercito entra nel Ducato di Urbino, con poca gloria
e molto biasimo. Francesco Maria della Rovere, cacciato dal suo ducato, iniziava
la lotta per la riconquista della sua terra. Una palla randagia ferisce Lorenzo
alla testa.
- 8.7.1516
Michelangelo stipula un nuovo contratto con gli eredi di Giulio II per un
nuovo progetto di tomba, più ridotto.
- 6.11.1516
Michelangelo, non potendo eseguire una pittura per Pier Francesco Borghini,
la affida ad Andrea del Sarto.
- 1516 Muore
Giuliano da Sangallo
- 1516 Giovanni
dalle Bande Nere sposa Maria Salviati, figlia di Jacopo, marito di Lucrezia
de' Medici
- 13.12.1517
Metello Vari scrive a Michelangelo ricordandogli che doveva consegnare il
Cristo per S.Maria della Minerva in 4 anno, ma sono già passati e anni e 7
mesi. Michelangelo non risponde neppure. In realtà Michelangelo aveva già
fatto il Cristo, ma a meta' lavoro aveva dovuto abbandonarlo per un difetto
interno del marmo. Rifarà il lavoro dopo molto tempo e, forse, di malavoglia.
- 29.12.1517
Tramite Piero Urbano, Michelangelo manda a Leone X il modello in legno della
facciata di S.Lorenzo con i modellini di sua mano delle statue in cera.
- 1517 Andrea
del Sarto dipinge la Madonna delle Arpie (Uffizi), nata come gruppo scultoreo
(la Madonna e' su di un piedistallo), affiorante dal buio del fondo alla luce
che lo sfiora, a piani successivi, rendendo il colore quasi cangiante.
- 1517 Lutero
pubblica le tesi di Wittenberg e si ha la scissione protestante.
- 1517 Leone
X istituisce i Monti di Pietà, a vantaggio delle classi più povere. In seguito
alla scoperta del nuovo continente alza la voce contro la schiavitù degli
indiani
- 1517 Leone
X va a Bologna a incontrare il re di Francia Francesco I per trattare la pace.
Si ferma a Firenze. Il Vasari nella sala di Leone X ritrae il corteo papale.
Nelle Stanze Vaticane Raffaello ritrae il papa mediceo sotto le spoglie di
Leone Magno, che ferma Attila.
- 19.1.1518
viene commissionata a Michelangiolo la facciata di S.Lorenzo. Leonardo indispettito
parte per la Francia Michelangelo si impegna a terminarla in 8 anni per 40.000
ducati d'oro in oro larghi. Michelangelo perse moltissimo tempo a Carrara
a cavare i marmi. Fu obbligato da Leone X a trovare i blocchi a Pietrasanta,
sul monte Altissimo, proprietà di Firenze e perse tantissimo altro tempo per
mancanza di strade e per il boicottaggio dei signori di Carrara. Riusci' a
portare a Firenze solo 4 marmi.
- 2.7.1518
Menighella ferisce un'oste a Roma e fugge. Sebastiano del Piombo scrive a
Michelangelo di proteggerlo.
- 14.7.1518
Michelangelo compra dal Capitolo di S.Maria del Fiore un terreno in via Mozza,
adiacente ad altro che già possedeva, per fabbricarvi una casa e lo paga 170
ducati d'oro.
- 1518 Bartolommeo
Tromboncino musica un madrigale di Michelangelo, che viene stampato a Napoli
Com'aro'
dunque ardire
Sanza vo' ma', mio ben, tenermi in vita,
S' io non posso al patir chiedervi aita?
- 10.1518
Michelangelo manda a Carrara e a Pietrasanta Topolino, che vi rimarrà molto
a lungo a combattere con cavatori e navicellai.
- 15.10.1518
viene rifatto il campanile di S.Miniato su progetto di Baccio d'Agnolo
- 20.10.1518
20 fiorentini, fra i quali Michelangelo, Jacopo Nardi e Luigi Alamanni supplicano
Leone X di fare tornare a Firenze le spoglie di Dante. Michelangelo scrive:
"Io Michelagniolo Scultore il medesimo a Vostra Santità supplico offerendomi
al DIVIN POETA fare la sepoltura sua condecente, e in loco onorevole in questa
Città".
- 21.12.1518
Michelangelo scrive a Leonardo del Sellaio rammaricandosi di aver mancato
di parola con Metello Vari e di non avere neppure iniziato il Cristo per S.Maria
della Minerva.
- 1518 Luca
di Andrea della Robbia esegue i pavimenti della Loggia di Raffaello in Vaticano.
- 2.5.1519
muore Leonardo da Vinci nel castello di Amboise. Vi fu sempre una grande differenza
di pensiero e di stile fra lui e Michelangelo, che al suo cospetto signorile
e raffinato si sentiva come un operaio, benchè dentro di sè fosse conscio
della sua superiore grandezza.
- 27.10.1519
Michelangelo compra un podere nel popolo di S. Michelangelo a Rovezzano, in
luogo detto il Fattoio e lo paga 600 fiorini d'oro.
- 1519 Alessandro
Farnese diventa sacerdote, abbandona le amanti Ruffilla e Lola, dalle quali
aveva avuto 4 figli. Diventa un riformatore convinto. Sara' tacciato di nepotismo.
- 1519 Piero
Urbano si ammala gravemente a Carrara e Michelangelo lo va a trovare. Lo strappa
alla morte e lo fa trasportare a spalle a Serravezza, dove lo affida a Topolino
per la riportarlo a Pistoia.
- 1519 Michelangelo
fa il modello del suo progetto per S.Lorenzo. E' entusiasta dell'incarico
e rifiuta l'invito di Tommaso di Nolfo, mercante fiorentino, di andare in
Turchia con la promessa di molti denari.
- 1519 Nasce
Caterina, futura regina di Francia. La madre Maddalena muore di parto, a 18
anni. Il padre è Lorenzo di Pietro il fatuo.
- 1519 nasce
Cosimo, figlio di Giovanni dalle Bande Nere e di Maria Salviati. Alla morte
del padre cresce con la madre fra i cipressi del Trebbio e i pendii di Monte
Morello.
- 1520 Michelangelo
compra un altro pezzo di terra a S. Maria a Settignano.
- 20.3.1520
con un suo breve Leone X disobbliga Michelangelo dall'esecuzione della facciata
di S.Lorenzo. Probabilmente fu Baccio Bandinelli a brigare per far togliere
la commessa a Michelangelo.
- 8.10.1520
il conte Alessandro di Canossa scrive a Michelangelo a proposito di una presunta
parentela. Scrive di aver rintracciato un Simone di Canossa che nel 1250 fu
Podestà di Firenze, capostipite dei Simoni, poi Buonarroti. La notizia non
è vera, ma probabilmente Michelangelo ci credette.
- 1520 per
portare avanti la cupola di Michelangelo Leone X dette mandato ai banchieri
fiorentini di raccogliere i fondi necessari, concedendo una speciale "indulgenza".
Molti dei predicatori incaricati di pubblicizzarla e raccogliere le offerte
lo fecero malamente. Martin Lutero affisse sulla porta della Chiesa di Wittemberg
le sue tesi. Quando a Leone X comunicano le Tesi di Lutero, sbuffa che sono
baruffe di frati.
- 1520 Muore
Raffaello. Immenso dolore di Leone X per il suo pittore preferito.
- 1520 Magellano
doppia il Capo di Buona Speranza
- 1521 Michelangelo
si ammala di mal francese.
- 23.4.1521.
Contratto per la Sacrestia Nuova di San Lorenzo.
Michelangelo strutturò la sacrestia non modificando l'impostazione di base
che il Brunelleschi aveva ideato per la sacrestia vecchia, ma fu molto innovativo
nelle cornici, nei capitelli e in tutti gli altri ornamenti.
Eseguì una Madonna, che accavalla le gambe e tiene in grembo Gesù, che con
leggiadro movimento si volta verso di lei per essere allattato ed ella si
porge verso di lui. La statua è collocata fra il San Cosma del Montorsoli
e il San Damiano di Raffaele da Montelupo.
Fece la statua di Giuliano, duca di Nemours in fiero atteggiamento, curando
tutti i particolari, dal volto alla corazza, ai calzari. La statua, alla quale
Michelangelo ancora lavorava nel 1536, fu terminata dal Montorsoli. Quella
di Lorenzo, in atteggiamento pensoso, mostra una perfetta esecuzione delle
membra.
Il sepolcro di Giuliano comprende anche la statua della Notte, che fu terminata
nel 1531, e quella del Giorno, completata nel 1533.
Il sepolcro di Lorenzo è completato dalle statue dell'Aurora e del Crepuscolo,
compiute fra il 1524 ed il 1526, ma terminate nel 1531.
L'Aurora sembra colta nell'atto di svegliarsi e di accorgesi, con dolore,
che gli occhi di Lorenzo sono chiusi per sempre.
La Notte raggiunge la perfezione nell'arte della scultura, rappresentando
perfettamente l'abbandono del corpo durante il sonno. Giovan Battista di Lorenzo
Strozzi scrisse:
La
Notte che tu vedi in sì dolci atti
Dormir, fu da un angelo scolpita
In questo sasso; e perchè dorme, non ha vita:
Destala, se no 'l credi, e parleratti.
Così rispose Michelangelo:
Grato mi è il sonno, e più l'esser di sasso
Mentre che il danno e la vergogna dura
Non veder, non sentir mi è gran ventura:
Però non mi destar, deh parla basso.
Maggior
distacco dai canoni classici dell'architettura, codificati dal Vitruvio, Michelangelo
lo dimostrò nella Biblioteca Laurenziana, disegnando la scala, le finestre,
il partimento del soffitto, le mensole.
- 8.1521
Michelangelo finalmente invia a Roma la statua di Cristo per S.Maria della
Minerva a mezzo Piero Urbano perchè] la rifinisse e la collocasse.
- 6.9.1521
da Roma, Sebastiano del Piombo scrive a Michelangelo che Piero Urbano si sta
comportando male. La cosa viene confermata anche da altri. Michelangelo licenzia
Piero Urbano e non lo vorrà mai più vedere. Gli dice che spende soldi in vestiti,
taverne e puttane. Inoltre, nel rifinire il Cristo per S.Maria della Minerva
lo ha sciupato, accorciandogli il piede destro e tagliando i diti. Ha accorciato
anche le dita della mano destra, quella che tiene la croce. Ha rotto una narice
del naso e ha sciupato la barba.
- 19.10.1521
Il Cristo viene finalmente collocato in S.Maria della Minerva, dopo che Michelangelo
ha dato incarico a Federigo Frizzi di rifinirlo e di rimediare i danni arrecati
da Piero Urbano. Del Frizzi non sappiamo niente, ma dalle lettere di Michelangelo
si apprende che godeva della sua stima e che non volle niente per la sistemazione
del Cristo, anche se Michelangelo gli mando' 4 scudi. Michelangelo gli fece
fare anche il tabernacolo dove doveva essere collocato il Cristo.
- 1.12.1521
papa Leone X muore, a soli 45 anni, in occasione dei festeggiamenti per la
presa di Milano da parte degli spagnoli, fu infatti colpito da una polmonite.
- 1521 alcuni
degli accademici degli orti oricellari si accorsero che il Cardinale Giulio
tradiva costantemente la libertà repubblicana da essi ambita, tentarono una
congiura, ma Iacopo da Diacceto e Lodovico Alamanni lasciarono la testa sul
ceppo.
- 1521 alla
morte di Leone x non viene eletto papa Giulio, ma il fiammingo Adriano Dedel,
precettore di Carlo V, col nome di Adriano VI. Non si può muovere subito da
Tolosa e viene incoronato solo a fine Agosto. Vorrà distruggere gli affreschi
della volta della Cappella Sistina, secondo lui una ammucchiata di ignudi.
Durerà solo 1 anno. Leone X viene sepolto in S.Maria sopra Minerva
- 27.4.1522
Giovanni da Udine scrive da Venezia a Michelangelo, rispondendo ad una sua
lettera con la quale gli annuncia un periodo di riposo a Venezia. Si rallegra
e lo aspetta.
- 1522 Michelangelo
fa un disegno, ora agli Uffizi, con un putto che orina dall'alto in un vaso,
forse uno schizzo per il Baccanale dei fanciulli. Sotto c'e' un verso del
Petrarca e la scritta "Io vi prego che non mi facciate disegnare stasera
perchè] e' non c'e' el Perino".
- 1522 Michelangelo,
cacciato Piero Urbani, prende il sedicenne Antonio Mini come allievo, presentato
da Antonio Gondi.
- 1522 Benedetto
da Rovezzano realizza per la chiesa del Carmine il monumento a Pier Soderini,
ultimo Gonfaloniere della Repubblica Fiorentina
- 1523 Giovanni
da Udine viene chiamato a Firenze da Leone X per dipingere una loggia del
Palazzo Medici su disegno di Michelangelo.
- 1523 Giulio
di Giuliano de' Medici diventa papa col nome di Clemente VII.
- 14.9.1523
muore di malaria Adriano VI e non fa in tempo a far distruggere gli affreschi
della volta della Cappella Sistina.
- 1523 il
Rosso Fiorentino affresca Lo Sposalizio di Maria (una delle prime opere manieriste)
in fondo alla navata sinistra di S.Lorenzo, accanto alla porta del chiostro
- 1.1.1524
Michelangelo annota che torna a lavorare da lui Monna Agnola.
- 1524 Andrea
Sansovino chiede a Michelangelo di poterlo servire a Firenze. Dice che ha
una promessa del papa. Michelangelo viene a sapere che non e' vero e non lo
chiama.
- 1524 Michelangelo
scrive a Sebastiano del Piombo di raccomandare Jacopo Sansovino per la tomba
del Duca di Sessa
- 1524 Antonio
Mini fa un disegno, ora al British Museum, copiandone uno di Michelangelo.
Il maestro scrive a margine: "disegnia Antonio, disegnia Antonio,
disegnia, non perder tempo".
- 5.1525
Michelangelo scrive di aver passato una serata in allegria con amici, fra
i quali Luigi Pulci.
- 16.7.1525
Michelangelo assume Monna Lorenza, che pero' ha una figlia e vuole andare
a casa propria tutte le sere, lasciandolo solo.
- 1525 Il
giovanissimo Raffaello di Baccio da Montelupo, mancino, va a Roma e, mentre
disegna davanti al Colosseo, viene osservato da Michelangelo e da Sebastiano
del piombo, ambedue mancini solo nelle cose di forza, non nel disegno. Lo
prendono a benvolere. Michelangelo gli fara' fare il San Damiano nella Sacrestia
Nuova.
- 23.12.1525
Clemente VII scrive a Michelangelo raccomandandogli di finire la Sacrestia
Nuova e la Biblioteca.
- 1525 Il
Montorsoli, fanciullo, comincia a lavorare in S.Lorenzo con Michelangelo.
- 1525 nasce
a Douai lo scultore fiammingo Jean Boulon, noto come Giambologna.
- 4.1526
Giovanni da Udine chiamato a Roma da Clemente VII che lo vuole incaricare
di fare gli stucchi nella sagrestia nuova. Il sacco di Roma costringe Giovanni
da Udine a partire da Roma.
- 6.10.1526
Rosso Fiorentino scrive a Michelangelo. Il Rosso, che da giovane aveva copiato
La Battaglia di Cascina, nel 1526 ando' a Roma e vide la potenza delle nuove
pitture di Michelangelo. Ne rimase sconvolto, ma non volle imitarlo pedissequamente.
Queste sue osservazioni furono riferite a Michelangelo come una forma di biasimo,
tanto che il Rosso ritenne opportuno scrivergli una lettera in cui si professa
suo ammiratore e lo prega di non prestare orecchio alle malelingue degli invidiosi.
- 1526 muore
Giovanni dalle bande nere, in seguito ad una ferita riportata sul campo, mentre
combatteva per conto dei francesi i tedeschi. Una palla lo colpì ad una gamba,
che gli causo infezione in tutto il corpo. Aveva 28 anni
- 1527 Daniele
da Volterra arriva a Roma ed inizia come aiuto di Piero del Vaga, per poi
passare a Michelangelo. Una delle sue prime e più importanti opere fu una
Deposizione in una cappella di Trinità dei Monti. In basso, a stucco, fece
due ritratti di Michelangelo: mentre scaccia alcuni satiri insieme al pittore
Fra Bastiano e mentre si guarda in uno specchio. La cosa non piacque a Michelangelo,
che successivamente rifiuto' di stimare altre sue pitture in S.Trinità dei
Monti, dicendo che non aveva tempo.
- 1527 al
passaggio del Lanzichenecchi dal Valdarno, diretti a Roma, alcuni giovani
repubblicani tentarono una rivolta, asserragliandosi in Palazzo vecchio, dove
il cardinale Passerini riuscì a snidarli. Chi ci rimise il braccio fu il David
di Michelangelo, colpito da una panca gettata dal ballatoio. Dopo 3 giorni
il l17enne Francesco Salviati e Giorgio Vasari, sfidando i soldati, raccolsero
i pezzi e li nascosero in casa Salviati. Cosimo I farà fare il restauro.
- 6.5.1527
ha inizio il "sacco di Roma" da parte dei lanzichenecchi di Carlo
V. Clemente VII vi assiste chiuso in Castel Sant'Angelo. Nel frattempo Enrico
VII, re d'Inghilterra, minaccia lo scisma se Roma non gli concede il divorzio
da Caterina d'Aragona, per sposare Anna Bolena. Firenze, scontenta della pavidità
di Clemente VII e dell'inettitudine del suo reggente a Firenze, cardinale
di Cortona, appena giungono notizie del sacco di Roma e, fuggito il cardinale
di Cortona con i giovani Ippolito e Alessandro de' Medici, formano un governo
popolare e nominano gonfaloniere Niccolo' Capponi. Michelangelo, che lavorava
alle tombe dei Medici, consegna la chiave della Sacrestia Nuova a Pietro di
Filippo Gondi per nasconderci le cose sue e di sua sorella. Baccio Bandinelli
fugge da Firenze.
- 17.5.1527
Ippolito abbandona Firenze, scortato dal marito di Clarice, ultima figlia
di Piero di Lorenzo. Cosimo I viene mandato a Venezia, custodito dal prete
Francesco Riccio di Prato
- 1527 Vasari
torna ad Arezzo, mentre i Medici vengono cacciati da Firenze. Michelangelo,
incautamente, afferma che il Palazzo di via Larga avrebbe dovuto essere abbattuto
per far posto a una "piazza dei muli", riferendosi ai bastardi Ippolito
e Alessandro.
- 1527 Montorsoli
va a farsi frate a Camaldoli.
- 1528 i
rappresentanti del popolo fiorentino eleggono Gesù Cristo Re della città e
sperano nell'intervento di Francesco I contro l'esercito di Carlo V, che da
5 mesi assedia la città. Per la sua difesa Michelangelo costruisce i bastioni
dalla parte di San Miniato, i fiorentini fanno terra bruciata e distruggono
tutto. Si salva solo la Cena dipinta da Andrea del Sarto nel Monastero di
san Salvi. Taluni sostengono che si starebbe meglio sotto le palle che sotto
il popolo... I fiorentini beffardamente giocano al pallone in Piazza Santa
Croce e suonano i pifferi sui tetti della chiesa. Intanto la peste incombe.
La resa fu concordata a Gavinana. Costò solo 80.000 fiorini d'oro e la garanzia
di nessun saccheggio.
- 2.7.1528
Muore di peste Buonarroto fra le braccia del fratello.
- 22.8.1528
Michelangelo riottiene il famoso marmo datogli da Pier Soderini e poi abbozzato
da Baccio Bandinelli. Comincia a fare un Sansone con due filistei, che deve
abbandonare quando tornano i Medici.
- 1528 il
marchese del Vasto di Avalos ottiene un cartone della Maddalena ai piedi del
Cristo risorto da Michelangelo e da questi viene consigliato di farlo dipingere
dal Pontormo. Alessandro Vitelli ne fece fare una copia allo stesso Pontormo.
- 1528 Piloto
orefice porta Michelangelo a vedere Benvenuto Cellini mentre cesella una grande
medaglia d'oro per il senese Girolamo Marretti. Michelangelo lodo' tanto l'opera,
che il Cellini rimase sempre un ammiratore del Buonarroti.
- 3.10.1528
il gonfaloniere Niccolo' Capponi convoca Michelangelo per il mattino seguente
a S.Miniato per studiare nuove fortificazioni.
- 21.12.1528
Michelangelo assume Ginevra, che aveva assistito Buonarroto sul letto di morte.
1529 - Muore Andrea Contucci nel suo paese natale, Monte San Savino,
da cui
aveva preso l'amato soprannome di Sansovino.
- 14.9.1529
Michelangelo assume Caterina.
- 1529 Michelangelo
deposita al Monte 104 fiorini al 7%, a favore del nipote Lionardo.
- 10.1.1529
Michelangelo nominato magistrato dei Nove della Milizia.
- 6.4.1529
Michelangelo nominato Governatore generale delle fortificazioni cittadine.
Non pote' realizzare le sue fortificazioni di S.Miniato perchè] il Capponi
lo distrasse con missioni fuori città.
- 1529 il
giovane Donato Giannotti, segretario dei Dieci, conosce Michelangelo. Nato
a Firenze nel 1492, frequento' giovanissimo gli Orti Oricellari. La loro amicizia
continuò anche a Roma.
- 5.1529
Capponi manda Michelangelo a Pisa e Livorno per studiare le fortificazioni
dell'Arno.
- 6.1529
Capponi rimanda Michelangelo a Pisa per le fortificazioni dell'Arno.
- 28.7.1529
Capponi manda Michelangelo a Ferrara perchè il duca Alfonso gli mostri il
suo sistema di difesa e per verificare se tale sistema fosse applicabile a
Firenze.
- 9.9.1529
Michelangelo rientra a Firenze da Ferrara. Presta alla repubblica 1000 scudi.
Non ha tempo per stare dietro alle tombe medicee ed alla statua dell'Ercole.
- 21.9.1529
Michelangelo si accorge che Malatesta Baglioni ha collocato le artiglierie
fuori dei bastioni e senza difesa. Chiede spiegazioni a Mario Orsini, che
gli risponde: "Sappi che costui e' d'una casa, che tutti sono stati traditori
ed egli ancora tradirà questa città". Michelangelo informa il gonfaloniere
Carducci, fervente amante della libertà, che pero' non capisce e caccia Michelangelo,
il quale, sollecitato e sobillato da Rinaldo Corsini, che gli prospetta una
immediato ritorno dei Medici, scappa immediatamente a Venezia a cavallo, accompagnato
dal Corsini, da Antonio Mini e dal Piloto orefice. Ha intenzione di proseguire
per la Francia. Ognuno ha un giubbone imbottito di scudi.
Si fermano a Ferrara, in una locanda, non sapendo che il duca Alfonso I d'Este
avesse dato ordine di segnararli i nomi di tutti gli stranieri, timoroso degli
avvenimenti connessi con l'assedio di Firenze.
Saputo del suo arrivo, il duca fece prelevare e condurre a corte Michelangelo,
che era molto irritato per l'essere stato riconosciuto, per non avere doni
da offrire al duca e per i 12.000 scudi lasciati nella locanda. Vedendolo
molto selvatico, il duca lo colmò di doni e di gentilezze, pregandolo di chiedergli
quanto desiderava ed invitandolo a restare presso di lui, almeno per la durata
della guerra. Michelangelo, vinto da tanta cortesia, si volse verso i suoi
due accompagnatori e disse al duca che aveva con sè 12.000 scudi, che avrebbe
messo volentieri a disposizione del Duca, ma che avrebbe desiderato partire
quanto prima. Il duca rifiutò l'offerta e tentò ancora una volta di trattenerlo
e facendogli visitare il palazzo ed ammirare un suo ritratto, di mano del
Tiziano. Alla fine, Michelangelo riuscì a tornare alla locanda, dove l'oste
aveva ricevuto l'ordine di servirlo nel migliore dei modi, e, successivamente
a partire per Venezia.
- 25.9.1529
Michelangelo, dopo una breve sosta a Ferrara, giunge a Venezia, ospitato dal
fiorentino Bartolommeo Panciatichi.
- 30.9.1529
Michelangelo, fuggito da Firenze, viene dichiarato ribelle. Andrea del Sarto
viene incaricato di dipingere i ribelli sotto forma di impiccati sulle pareti
di Palazzo vecchio. Non volendo fare la fine di Andrea del Castagno, che fu
chiamato "Andrea degli impiccati", fece finta di far fare le pitture
all'allievo Bernardo del Buda, anche se le fece lui stesso. Ritardo il ritratto
di Michelangelo fino a quanto il bando fu tolto.
- 10.10.1529
a Venezia, Michelangelo incontra Tommaso Soderini e Niccolò Capponi, di ritorno
dall'inutile ambasceria presso Carlo V. Rimproverato aspramente da Michelangelo,
il Capponi fu colto da violentissima febbre e mori' in 7 giorni.
- 13.10.1529
Galeotto Giugni, oratore fiorentino, uomo burbero, zotico e iroso, ma di animo
libero, generoso e grande, su incarico della repubblica, invita Michelangelo
a Ferrara e lo prega di tornare a Firenze.
- 20.10.1529
la Signoria fiorentina affida a Bastiano, scalpellino amico di Michelangelo,
un salvacondotto per farlo rientrare da Venezia in piena sicurezza.
- 24.10.1529
i soldati di Orange hanno completato l'accerchiamento di Firenze.
- 10.11.1529
il duca Alfonso di Ferrara consegna a Michelangelo un salvacondotto per attraversare
il suo ducato, sulla strada del ritorno a Firenze.
- 11.11.1529
Michelangelo parte da Venezia per rientrare a Firenze, con un salvacondotto
della Signoria fiorentina, uno del duca Alfonso di Ferrara e con una lettera
del Giugni.
- 1529 Ludovico
Buonarroti nominato podestà di Castelfranco per la Repubblica, ma, per paura
dell'assedio di Firenze, diserta e si rifugia a Pisa.
- 1529 Ippolito,
figlio naturale di Giuliano, è fatto cardinale.
- 23.11.1529
viene revocato il bando di ribelle contro Michelangelo e mutato in interdizione
dal Consiglio Maggiore per 3 anni, ma con facoltà di richiedere l'ammissione
ogni anno.
- 1530 Carlo
V, in guerra contro Clemente VII e i suoi alleati, pone Firenze in stato di
assedio, bombardandola dalle colline vicine a S.Miniato. Anche a causa della
peste, la popolazione si era ridotta della meta'. 44.000 morti giacevano insepolti
fuori delle mura. Per rincuorare i cittadini, alcuni giovani decisero di leggere
e commentare una orazione alla milizia: Luigi Alamanni in Santa Croce. Pier
Filippo Pandolfini in San Lorenzo Pier Vettori in S. Maria Novella Bartolomeo
Cavalcanti in Santo Spirito e altri altrove.
- 17.2.1530,
in segno di scherno, viene organizzata la prima partita di calcio in costume.
Per farsi sentire meglio durante il giuoco del calcio, misero trombetti sui
tetti delle case.
- 22.2.1530
Michelangelo sale sulla cupola per osservare gli assedianti.
- 3.8.1530
a Gavinana muore Francesco Ferrucci. Nella stessa battaglia muore Filiberto
di Chalois, 28 anni, principe d'Orange. il suo corpo fu portato alla Certosa
e poi in Francia. La madre, alla quale un'indovina aveva predetto la morte
del figlio alle porte di Firenze, volle fargli una tomba suntuosa e dette
l'incarico a Conrad Meyr, che chiamò ad aiutarlo un certo Giovanbattista Mario
o Mariotto di Firenze.
- 13.8.1530
i francesi entrano a Firenze. Saccheggiano anche il tesoro di S.Croce. Michelangelo
si nasconde, prima in casa del Bugiardini, poi nel campanile di S.Niccolo',
infine nei sotterranei di S.Lorenzo. La sua casa sarà saccheggiata dagli emissari
di Baccio Valori e Michelangelo ridotto in miseria. Approfittando della confusione,
l'Ammannati e Nanni di baccio Bigio entrano in casa di Antonio Mini e rubano
molti disegni di Michelangelo. Scoperti, vengono condannati dagli Otto e solo
l'intercessione di Michelangelo, su insistenza di Giovanni Norchiati, zio
del Montorsoli, li risparmiò da una pena severa. Michelangelo scolpirà l'Apollo
per Baccio Valori, per essere risparmiato e per avere la grazia da Clemente
VII. Non contento della statua, Baccio Valori chiese anche i disegni per un
palazzo.
- 29.1.1531
un banchiere fiorentino, Orlando Dei, per ingraziosirsi gli Orange, manda
a Michelangelo, tramite Giovanbattista Mariotto una lettera chiedendogli di
consigliare lo scultore concittadino su come progettare al meglio la tomba.
Fu mandato a quel paese.
- 1531 Antonio
Mini si innamora di una ragazza dei Caccini (stessa famiglia dello scultore
Giovan Battista) povera, senza dote e di facili costumi. Su invito della famiglia
lo manda in Francia. Per convincerlo gli regala la Leda, che avrebbe dovuto
vendere ad Alfonso di Ferrara, dicendogli di venderla al re di Francia e a
farsi una dote con il ricavato.
- 7.1531
Alessandro de' Medici, figlio naturale del futuro papa Clemente VII con la
serva di casa Medici a Roma, entra a Firenze come padrone. Carlo V lo nomina
Duca di Firenze.
- 1531 Michelangelo
compra una casa in Macel de' Corvi: Una loggia ed un orto, una stanza a pianterreno,
usata come laboratorio, tutta sbreccata dalle schegge di marmo, un tinello
ed una cantina. Al piano superiore una camera con un letto di ferro ed un
pagliericcio, una credenza per i panni ed una cassapanca con chiave per i
denari ed i disegni. Piena di ragnatele. un'altra camera da letto. A capo
delle scale aveva disegnato uno scheletro, con questa scritta:
Io
dico a voi, c'al mondo avete dato
l'anima e 'l corpo e lo spirito insieme:
In questa cassa oscura e' 'l vostro lato.
Vi
abito' sempre, quando visse a Roma. Benchè ricco, visse sempre da povero, contrariamente
agli altri artisti suoi contemporanei. Delle condizioni della sua abitazione
scrisse:
D'intorno
a l'uscio ho mete di giganti,
che chi mangi uva o ha preso medicina
non vanno altrove a cacar tutti quanti
E ho imparato a conoscer l'orina
e la cannella ond'esce, per quei fessi
che innanzi di' mi chiaman la mattina.
Gatti, carogne, canterelli o cessi,
che n'ho per masserizia o men viaggio
non vien a mutarmi mai senz'essi.
Fino
al 1902 i resti della casa di Michelangelo erano al n. 212 del vicolo de'
Fornari, poi furono demoliti per il monumento a Vittorio Emanuele II.
- 9.1531
Michelangelo ammalato e depresso.
- 12.1531
Clemente VII, Michelangelo e Giovanni da Udine riprendono le trattative per
gli stucchi della Sagrestia Nuova. Michelangelo fa avere le misure a Giovanni
da Udine tramite Sebastiano del Piombo. Michelangelo non era molto contento
dell'intromissione di Giovanni da Udine, sia perchè] amico di Raffaello, sia
perchè] pittore aggraziato di animali, piante e nature morte, che Michelangelo
non sopportava.
- 23.12.1531
Antonio Mini scrive a Michelangelo da Lione, contento dell'accoglienza dei
fiorentini cola' residenti.
- 1532 nasce
a Firenze Tiberio Calcagni. Sara' allievo di Michelangelo.
- 1532, per
fare fronte agli impegni derivanti dal nuovo contratto per la tomba di Giulio
II, stipulato con gli eredi, Michelangelo deve vendere alcune proprietà, ma
nessuna di quelle suddette.
- 1532 Clemente
VII, in cambio della sua liberazione, deve incoronare a Bologna Carlo V re
d'Italia e Imperatore del Sacro Romano Impero (lo ritrae il gruppo marmoreo
nel salone dei 500).
- 5.1532
Alessandro de' Medici si fa proclamare duca di Firenze. Sue preoccupazioni
principali domare i fiorentini e sottometterne le mogli. Cerco' di ingraziosirsi
i popolani umiliando le famiglie grandi.
- 1532 Lo
scultore Pierantonio, che aveva aiutato Michelangelo nelle tombe, gli fa conoscere
lo scultore Tommaso Cavalieri o del Cavaliere, giovanissimo e bellissimo.
Michelangelo si innamora e lo prende con se'. Lo prende a modello per il volto
del Cristo Giudice. Il figlio primogenito Emilio del Cavaliere sarà il tenore
della prima Camerata de' Bardi.
- 4.10.1532
Giovanni da Udine arriva a Firenze, durante l'assenza di Michelangelo e in
breve tempo dipinge la volta della sacrestia nuova con fogliami ed ornamenti
vari di stucchi ed oro.
- 1532 Ottaviano
de' Medici fa fare al Bugiardini il ritratto di Michelangelo, ora perduto,
del quale esistono molte copie.
- 1532 Baccio
Bandinelli convince Clemente VII a ridargli il marmo che aveva cominciato,
passato poi a Michelangelo. Fa l' Ercole e Caco posto a fianco del David.
Benvenuto Cellini dirà che "se gli si tolgono i capelli non gli rimane
testa sufficiente per un cervellino, che ha lo sguardo di un lionbue che non
guarda Caco, ma che tempo fa e il corpo sembra un saccaccio di poponi appoggiato
a un muro".
- 1533 Costanzo
Festa e Jean de Conseil, parigino, cantori e compositori della cappella pontificia,
mettono in musica alcuni madrigali di Michelangelo.
- 27.5.1533
Alessandro de' Medici chiede a Michelangelo di accompagnare il Vitelli a decidere
il sito migliore per edificare la Fortezza. Michelangelo si rifiuta, col pretesto
che attende disposizioni dal papa. Alessandro fara' decidere ad un astrologo,
fra' Giuliano Buonamici da Prato e il progetto affidato a Pier Francesco da
Viterbo. La fortezza fu chiamata, inizialmente, Alexandra.
- 1533 Michelangelo
invia a Clemente VII, tramite Sebastiano del Piombo, una supplica per riottenere
da Alessandro de' Medici 1100 ducati ingiustamente sottrattigli dal duca amante
di tasse e balzelli. L'intervento del papa sarà positivo.
- 1533 Michelangelo
disegna un Fetonte e lo fa colorare dal Salviati.
- 1533 Bartolomeo
Bettini ottiene dall'amico Michelangelo 58enne il cartone di una sensuale
Venere baciata da cupido e lo fa dipingere dal Pontormo (Uffizi). Alessandro
de' Medici pero' volle tale quadro per se' e ciò dispiacque a Michelangelo.
- 17.7.1533
da una lettera di Sebastiano del Piombo a Michelangelo sappiamo che Clemente
VII non si dimostro' soddisfatto delle decorazioni della volta della sacrestia
nuova fatte da Giovanni da Udine. Le trovava troppo povere e bianche, mentre
avrebbe preferito colori vivi e belli. Michelangelo si rifiuto' di ubbidire
alla richiesta di Clemente VII di fare arricchire la decorazione.
- 1533 Michelangelo
regala a Ottaviano de' Medici una testa di Clemente VII dipinta da Sebastiano
del Piombo.
- 1533 Michelangelo
si fa aiutare da Montorsoli nella rifinitura della statua di Giuliano di Nemours
(calzari, armatura e ornamenti).
- 1533 Antonio
Mini, 27enne, muore in Francia, forse di crepacuore per essere stato defraudato
da Giuliano Bonaccorsi, tesoriere di Francesco I, del quadro della Leda di
Michelangelo.
- 1533 Lorenzaccio
è a Roma protetto da Clemente VII. Rompe alcune teste alle sculture dell'arco
di Costantino e scappa a Firenze protetto dal Duca Alessandro, altro libertino,
figlio naturale di Clemente VII.
- 1533 Caterina
de' Medici, figlia di Lorenzo Duca di Urbino, viene inviata da Clemente VII
in Francia, a sposare Francesco I, ebbe 10 figli, per 12 anni fu regina, reggente
per i figli minorenni Carlo e Francesco; regina madre durante il regno del
figlio Enrico III. Porto in Francia il gusto per i buoni odori, l'Acqua di
S.M. Novella (detta di Colonia), le cuffie e i pizzi di Firenze. La moda,
la cucina, la corrispondenza, la cultura. Morì il 5 Gennaio 1589.
- 1534 nella
denunzia dei redditi, Michelangelo dichiara tutti i beni suddetti, più due
case in via Ghibellina e una in via Mozza.
- 2.3.1534
Paolo III incarica Michelangelo di dipingere nella cappella Sistina una Resurrezione
(che poi sarà il Giudizio Universale)
- 1534 Michelangelo
a Firenze vede l'Ercole dell'invidioso Bandinelli, contrapposto al suo David,
per opera di Baccio d'Agnolo. E' contrariato dell'accostamento.
- 20.9.1534
Michelangelo parte e il 23 arriva a Roma. Lascia definitivamente a Firenze,
chiamato da papa, per paura del duca Alessandro e dopo la morte del padre.
Aveva paura che la morte del papa gli avrebbe tolto la protezione contro la
vendetta di Alessandro. Il papa morirà dopo 2 giorni, il 25.9.
- 12.10.1534
Alessandro Farnese diventa papa Paolo III Convoca immediatamente Michelangelo,
il quale gli risponde che non può assumere nuovi incarichi fino a quando non
avrà terminato la tomba di Giulio II. Il papa infuriato gli fa presente che
da 30 anni aspetta di essere servito da lui e che non ha molto più tempo.
Michelangelo medita di fuggire nel genovese, presso la Badia del vescovo di
Aleria, creatura di Giulio II e suo amico. Penso' anche di andare a Urbino
dal duca che insisteva per vedere finita la tomba di Giulio II e lo minacciava.
Il duca di Urbino era nemico di Paolo III e lo avrebbe protetto.
- 1534 Montorsoli
fa la statua di Alessandro de' Medici per la SS.Annunziata e ritarda il viaggio
a Roma, da dove lo chiama Michelangelo.
- 1534 muore
Antonio Allegri detto il Correggio
- Inizi 1535
Michelangelo, restato a Roma a scolpire le statue per la tomba di Giulio II,
e prendendo tempo con Paolo III, riceve la visita improvvisa del papa col
suo seguito. Viste le statue terminate, il cardinal Gonzaga esclama che una
sola di queste e' sufficiente. Paolo III si impegna a far accettare al duca
di Urbino le 3 statue, più altre tre che verranno affidate ad altri scultori.
Incarica Michelangelo di dipingere il Giudizio Universale.
-
GIUDIZIO
UNIVERSALE
- 16.4.1535
Vengono montati i ponteggi per il Giudizio Universale.
Per proteggere
l'affresco dalla polvere, Michelangelo fece un cornicione di mattoni scelti
e ben cotti, aggettanti mezzo braccio.
Nell'
affresco si vedono le molteplici maniere di ritrarre non solo il corpo umano,
ma anche le passioni e le sensazioni, andando direttamente al nocciolo dell'arte,
trascurando gli abbellimenti coloristici e le minuzie dei particolari.
A tre
quarti dell' opera. Paolo III andò a vedere come procedeva il lavoro, accompagnato
dal maestro di cerimonie Biagio da Cesena, il quale si disse scandalizzato
per le molte figure nude, ritenendole più confacenti ad una osteria che
ad una cappella papale.
Per vendetta
Michelangelo lo ritrasse, a memoria, nella figura di Minosse attorniato
dai diavoli e non volle cambiarlo, nonostante le proteste del cerimoniere.
- 1.9.1535
Paolo III nomina Michelangelo supremo architetto, scultore e pittore del palazzo
apostolico, aggregandolo fra i suoi familiari, con tutti gli onori e prebende.
Gli assegna anche 1200 scudi d'oro annui a vita, da ricavare per meta' dalla
Camera Apostolico e per metà dalle entrare della gabella del Po presso Piacenza.
- 1536 Rosso
Fiorentino riceve 8 lire e 7 s. per aver trasportato la Leda di Michelangelo,
quella rubata al Mini, a Fointainbleu.
- 1537 Michelangelo
da' in dote alla nipote Francesca il potere di Capiteto a Pozzolatico.
- 1537 Piero
Aretino scrive a Michelangelo una descrizione del Giudizio Universale, come
lo vedrebbe lui. I cartoni erano pero' già terminati e Michelangelo glielo
comunica per lettera.
- 1537 i
fuoriusciti fiorentini vengono sconfitti a Montemurlo. Michelangelo, ottenuta
la grazia da Clemente VII, non si era unito a loro.
- 1537 Litigio
di Michelangelo con Sebastiano, che gli aveva preparato la parete del Giudizio
Universale per pittura a olio anzichè a fresco. Sdegnato Michelangelo fece
buttare giù l'intonaco dicendo: "che non voleva farlo se non a fresco,
e che il colorire a olio era arte da donna e da persone agiate e infingarde,
come Fra Bastiano". Questo episodio interruppe l'amicizia fra i due.
- 1537 Lorenzaccio
con un sicario uccide il duca Alessandro. Fugge a Bologna, poi a Venezia.
I fuoriusciti fiorentini non lo aiutano Il nuovo Duca, Cosimo I, dichiara
ribelle Lorenzaccio
- 1537 Cosimo
I, figlio di Giovanni dalle Bande Nere, grazie all'appoggio di Francesco Guicciardini,
viene eletto Duca di Firenze. Guicciardini, poi estromesso da Cosimo, si rifugia
nella sua villa ad Arcetri, dove scrive il suo capolavoro storico poi intitolato
'Storia d'Italia'.
- 11.7.1538
Michelangelo presta a Piero Bonaguisi 420 fiorini d'oro al 7%.
- 1538 La
statua di Marco Aurelio viene posta sul Campidoglio, ancora da sistemare.
Michelangelo ne disegna il basamento.
- 1538 Michelangelo
(63) incontra Vittoria Colonna (46), vedova, che passava di convento in convento.
Di lei abbiamo un ritratto di Sebastiano del piombo. Furono grandi amici e
si scambiarono lettere di ammirazione e poesie.
- 1540 Michelangelo
ricompra dalla nipote Francesca, per 700 ducati, il podere di Capiteto a Pozzolatico.
- 1540 Bartolomeo
Ammannati scolpisce la Vittoria, adesso al Bargello
- 1540 Cosimo
fa trasformare da Vasari la sala del Consiglio di Savonarola in salone delle
Udienze.
- 1.1541
Michelangelo cade malamente dall'impalcatura del Giudizio Universale e si
ferisce ad una gamba. Si chiude in casa sua, a Macel de' Corvi, e non vuole
fare entrare nessuno. Solo l'amico medico fiorentino Baccio Rontini riesce
ad entrare e non lo lascia fino a completa guarigione. Nel 1532 il Rontini
aveva guarito il Vasari, che, per riconoscenza, gli aveva dipinto una serie
di piante medicinali.
- 1.11.1541
Viene scoperto il Giudizio Universale. Vi appare un Cristo terribile
che, seduto, volge uno sguardo malevole verso i dannati, con grande timore
della Madonna, che si stringe nel manto. Vi sono infinite figure: i Profeti,
gli Apostoli, Adamo, come primigenio e San Pietro, come fondatore della chiesa.
San Bartolomeo appare scorticato, San Lorenzo è nudo ed intorno moltissime
figure esprimo la gioia di essere ammessi alla beatitudine eterna. Sotto i
piedi di Cristo appaiono i sette angeli con la tromba, descritti da San Giovanni
Evangelista, che intonano la sentenza, facendo arricciare i capelli degli
ascoltatori. Due angeli hanno il libro delle vite in mano e vicino appaiono
i sette peccati capitali, sotto forma di diavoli che trascinano all'inferno
le anime che cercano di salire in cielo.
Si vedono i morti che riassumono dalla terra le loro carni e, aiutati dai
vivi e dai beati, iniziano l'ascesa verso il cielo. Caronte batte il remo,
mentre i diavoli afferrano chi tenta di salire sulla barca. Il volto terribile
rimanda ai versi di Dante:
Caron
demonio, con occhi di bragia,
loro accennando, tutte le raccoglie:
batte col remo qualunque si adagia.
L' opera
attrasse ammiratori da ogni dove. Vittoria Colonna gli scrisse una lettera
elogiativa e Michelangelo le dedicò il disegno di una Pietà, adesso al Gardner
Museum di Boston
- 1541 Marcello
Venusti, di Como, allievo di Pierino del Vaga e poi discepolo di Michelangelo,
fa una copia del Giudizio Universale, richiesta dal cardinale Gonzaga. La
compro' invece il Cardinale Farnese. E' adesso al Museo Nazionale di Napoli.
La copia piacque a Michelangelo, che dette al Venusti alcuni disegni da dipingere:
l' Annunciazione, in S. Giovanni in Laterano e la Sacra Famiglia, al Museo
di Vienna. Fu probabilmente Tommaso del Cavaliere a presentarlo a Michelangelo
- 1542 Nanni
di Baccio Bigio esegue due copie della Pietà di Michelangelo,una delle quali
e' in S.Spirito. Il suo vero nome era Giovanni di Bartolommeo Lippi, fiorentino.
Ammiratore di Michelangelo, da giovane si fece ladro per rubare, con l'Ammannati,
alcuni suoi disegni. Studio' scultura con Raffaello da Montelupo. Dal 1540
si era trasferito a Roma.
- 11.1542
Michelangelo comincia ad affrescare la cappella Paolina con la Crocifissione
di S.Pietro e la Visione di S.Paolo sulla via di Damasco. Fu criticato per
avere ritratto un S.Paolo anziano, mentre avrebbe dovuto essere un giovane.
In realtà inizia per Michelangelo un periodo di malinconia, difficolta' e
di misticismo, confermato anche dalla corrispondenza con Vittoria Colonna
e che terminerà con le preghiere in rima e con la Pietà Rondanini. Impiego'
8 anni a terminare gli affreschi
- 12.11.1543
Vasari consegna a Bindo Altoviti una Venere che bacia un cupido, da lui dipinta,
su disegno di Michelangelo
- 1543 il
fiammingo Jacob Arcadelt musica alcuni madrigali di Michelangelo e ne pubblica
quattro a Venezia.
- 1543 Vasari
dipinge pale di altare a Firenze e a Roma. Frequenta Michelangelo che gli
consiglia di studiare l'architettura. Lui lo prende come un complimento.
- 8.1.1544
muore a Roma Francesco Bracci, figlio di un fuoriuscito fiorentino. Godette
dell'amicizia di Michelangelo. Lo zio Luigi del Riccio fece fare a Michelangelo
il disegno della tomba, che fu poi eretta nella chiesa di Aracoeli. Gli chiese
anche un busto del fanciullo, che Michelangelo fece fare al fidato Urbino.
- 6.1544
Michelangelo si ammala gravemente. Per poterlo curare lo tolgono dalla casa
del Macel de' Corvi ed ospitato nel Palazzo Strozzi di Roma. Guarirà a fine
Luglio.
- 1544 Vasari
dipinge una Venere per Bindo Altoviti, su disegno di Michelangelo. Lavora
pure a Lucca e a Napoli.
Mose'
- 1.1545
finalmente Michelangelo può innalzare in S.Piero in Vincoli la tomba di Giulio
II. Le 40 statue si sono ridotte a 3, ma forse solo il Mosè è degno di Michelangelo,
mentre la Vita Terrena e quella Contemplativa sono opere stanche della vecchiaia.
- 1545 arriva
a Roma il 20enne marchigiano Ascanio Condivi. Forse fu chiamato dal marchigiano
Annibal Caro. il suo primo protettore fu Lorenzo Ridolfi, che gli fece fare
un busto di Silla in bronzo, destinato al palazzo Ridolfi di Firenze. Conobbe
Michelangelo e divenne suo discepolo e amico. Ne scrisse la biografia, su
suggerimento del Buonarroti, che si era sentito tradito da quella del Vasari
del 1550. Per quella del 1568, Vasari saccheggio' la biografia del Condivi.
- 1545 il
20enne Giambologna mostra al 70enne Michelangelo una sua statuetta e cosi',
in vecchiaia, racconto' l'episodio: Avendo un giorno fatto un modello di mia
invenzione, il quale avevo finito, come noi usiamo dire, con l'alito, l'andai
a mostrare al gran Michelangelo, il quale, presolo in mano, tutto me lo guasto',
secondo pero' quello che parve a lui, attitudinandolo di nuovo, tutto il contrario
di quello che io avevo fatto e mi disse: "Or va' prima ad imparare a
bozzare e poi a finire".
- 10.5.1545
Michelangelo scrive al nipote Lionardo di trovargli un nuovo commento alla
Divina Commedia, scritto da Alessandro Vellutello di Lucca.
- 12.7.1545
un incendio distrugge il tetto della cappella Paolina. Michelangelo si raccomanda
di ripararlo immediatamente per evitare che la pioggia guasti gli affreschi,
ormai a meta'. Comunque, scontento del papa, che gli ha tolto gli appannaggi,
medita di andare via da Roma.
- 1545 Paolo
III 77enne da' inizio al Concilio di Trento. Iniziato, da giovane, presso
la corte di Lorenzo il Magnifico alle teorie neoplatoniche, in vecchiaia approverà
la regola della Compagnia di Gesù e dara' inizio alla Controriforma, fustigato
dalle critiche di Calvino e di Lutero e, forse, memore delle prediche del
Savonarola.
- 1545 Pontormo
comincia ad affrescare in S.Lorenzo una imitazione della cappella Sistina,
cercando di imitare e superare Michelangelo. Dopo 10 anni di lavoro si accorse
di avere fallito e mori' di crepacuore.
- 11.1545
Piero Aretino, contrariato perchè Michelangelo non gli ha regalato un disegno,
gli scrive condannando i nudi del Giudizio Universale. Lo consiglia di prendere
esempio dalla pudicizia fiorentina, che ha apposto una foglia di fico dorata
al suo David.
- 19.3.1546
Michelangelo viene fatto cittadino romano, insieme a Tiziano. Inizia a progettare
la sistemazione del Campidoglio. In quel periodo scrive:
Che
giova voler far tanti bambocci,
se m'han condotto alfin come colui
che passo' il mar, e poi affogo' nei mocci?
L'arte pregiata, ove alcun tempo fui
di tanta opinion, mi rec'a questo:
povero, vecchio, e serv'in forza altrui:
ch'io son disfatto, s'i non muoio presto.
ed un frammento:
Con
tanta servitù, con tanto tedio,
e con falsi concetti e gran periglio
dell'alma, a scolpir qui cose divine.
- 1546 il
Bronzino arriva a Roma con una borsa di studio di Cosimo I per 2 anni. Dira'
che ha goduto dell'amicizia di Michelangelo, che in effetti, successivamente
gli manderà i suoi saluti per il tramite del nipote Lionardo. Il Bronzino
era di natura docile e quieta ed era impossibile liti gare con lui. Una volta,
pero' scrisse a Benedetto Varchi un saggio, nel quale sosteneva il primato
della pittura sulla scultura. Michelangelo commento' che avrebbe scritto meglio
la sua serva.
- 1546 per
incarico di Cosimo I, il vescovo Tornabuoni scrive al Lottini di riferire
a Michelangelo che, se accetta di rientrare a Firenze, sarà nominato membro
del Senato dei 48.
- 1546 Vasari
inizia a scrivere Le Vite
- 1546 muoreAntonio
da Sangallo detto il GIOVANE, nipote di Giuliano e di suo fratello Antonio
da Sangallo detto il VECCHIO. Giuliano(1445-1516)\ Antonio detto il vecchio(1455-1534)\
Antonio detto il giovane (1483-1546) e viene chiesto a Michelangelo di eseguire
il cornicione di Palazzo Farnese e di curare le difese del Borgo.
- 1546 Vasari
a Roma affresca il salone grande del palazzo della Cancelleria con il ciclo
delle Imprese di Papa Paolo III su commissione di Alessandro Farnese e su
proposta del letterato Paolo Giovio. La realizzazione duro' pochissimo e fu
denominata "la sala dei 100 giorni". Quando Michelangelo fu portato
a vedere l'opera e gli dissero quanto poco era durata, commento' "E si
conosce".
- 1546 Donato
Giannotti pubblica I Dialoghi Dei Giorni Che Dante Consumò Nel Cercare Il
Paradiso E L'Inferno, nei quali riporta i discorsi di Michelangelo sull'argomento,
che conosceva molto bene.
- 1546 Cellini
scrive a Benedetto Varchi che considera Michelangelo il maggior pittore di
tutti i tempi. Scrive anche un sonetto:
Solo
una fronda della tua corona
Angel Michel, divin, solo immortale,
Ricco, mi mostra, e d'altro non rivale.
- 1546 muore
Ottaviano de' Medici, che era stato allontanato dal suo ufficio da Cosimo
I, per sospetto di irregolarità amministrative.
- 2.1547
Michelangelo assume Caterina, che si ammala per 2 mesi e gli costa 9 scudi
d'oro fra medico e assistenza. Non le vuole pagare il salario.
- 1547 Muore
Sebastiano del Piombo. Michelangelo intercede per fare affidare l'ufficio
del piombo a Guglielmo della Porta, scultore e figlio di un amico di Sebastiano.
Michelangelo aveva già favorito Guglielmo, quando Paolo III volle far rifare
le gambe dell'Ercole Farnese. Quando le gambe originali furono ritrovate,
Michelangelo consiglio' di lasciare quelle rifatte, tanto erano state ben
eseguite.
- 1547 Lorenzaccio,
dopo essere scappato a Costantinopoli e Parigi, torna a Venezia dove viene
ucciso dai sicari di Cosimo I
- 1547 Michelangelo
viene nominato architetto della Fabbrica di S.Pietro. Vuole mantenere la pianta
quadrata del Bramante e commissiona un modello (perduto) a Dionisio Piccardo,
al Rambao e ad altri. Inizia a progettare la cupola. Paolo III lo incarica
di innalzare l'obelisco in mezzo alla piazza S.Pietro, ma rifiuta. L'aveva
portato a Roma Caligola, intorno al 40 ed aveva ornato per secoli il Circo
neroniano. Di tutti quelli portati da Caligola, era l'unico che non si fosse
rotto. Michelangelo, benchè esperto ideatore di argani, temendo di essere
tradito da fessure interne del blocco, che era lungo 25 metri e pesava 1.060.000
libbre e conscio di quanto tempo avrebbe dovuto perdere, rifiuto'
- 1547 muore
Giovan Simone, fratello di Michelangelo
- 1547 il
frate sfratato Ochino critica i nudi del Giudizio Universale, più consoni
ad un teatro che ad una cappella.
- 1547 Alessandro
di Canossa va a Roma a trovare il "parente" Michelangelo
- 5.1548
Michelangelo ha coliche renali. Solo nel marzo 1549 espellerà i calcoli, dopo
le cure di Realdo Colombo, ma Michelangelo crede più nell'effetto delle orazioni
che delle medicine.
- 1548 giunge
a Roma la notizia dell'assassinio di Lorenzaccio. Donato Giannotti suggerisce
al cardinale Niccolo' Ridolfi, figlio di Contessina di Lorenzo il Magnifico,
di far terminare a Michelangelo la testa di Bruto.
- 1549 Nanni
di Baccio Bigio viene incaricato, per favore del cardinal Farnese, di riparare
il ponte di S.Maria, detto ponte rotto. Michelangelo progetta le riparazioni,
ma Nanni, entrato a far parte del gruppo sangallesco, nemico del Buonarroti,
realizza un suo progetto, insufficiente. Michelangelo, passando a cavallo
sul ponte riparato, insieme a Giorgio Vasari, gi suggerisce di affrettarsi,
perchè] sente troppe vibrazioni e non si fida. Il ponte crollerà nel 1557.
- 1549 arriva
a Roma il pittore senese Marco del Pino, 24enne. Era stato allievo del Beccafumi.
A Roma lavoro' con Daniele da Volterra, amico di Michelangelo. Il Buonarroti
gli dette dei suggerimenti tecnici, e sono gli unici che conosciamo: "..dovesse
sempre fare la figura piramidale serpentinata, & moltiplicata per uno,
doi & tre. Et in questo precetto parmi che consista tutto il secreto de
la pittura. Imperocchè la maggior grazia & leggiadria che possa havere
una figura e' che mostri di muoversi, il che chiamano i pittori furia della
figura. E per rappresentare questo moto non vi e' forma più accomodata che
quella de la fiamma del foco, al quale secondo che dicono Aristotele &
tutti i Filosofi, e' elemento più attivo di tutti, & la forma de la sua
fiamma e' più atta al moto di tutte. Perchè] ha il cono & la punta acuta
con la quale par che voglia rompere l'aria, & ascendere a la sua sfera.
Si' che quando la figura havra' questa forma sara' bellissima".
- 10.11.1549
muore Paolo III. Michelangelo commenta solo "Bisogna aver pazienza".
Il nipote, cardinale Farnese, ordina a Michelangelo di realizzare la sua sepoltura.
Michelangelo consiglia di affidare il lavoro a Guglielmo della Porta, il quale
progetto' di collocarla in mezzo a S.Pietro. Michelangelo rifiuta il permesso
e il della Porta diventa suo acerrimo nemico.
- 1549 Eleonora
dà incarico a Bartolomeo Ammannati di ingrandire Palazzo Pitti (aveva solo
7 finestre) e costruire un cortile monumentale. Niccolò Pericoli, detto il
Tribolo, disegno il giardino di Boboli.
- 1549 Michelangelo
si ammala del mal della pietra.
- 1550 Bartolomeo
Ammannati sposa una gentile poetessa, Laura Battiferro di Urbino, che diventera'
amica di Michelangelo.
- 1550 Tiberio
Calcagni arriva a Roma, protetto da Donato Giannotti e da Francesco Bandini.
Lo presentano a Michelangelo che lo prende a ben volere e, anche se non aveva
grandi qualità artistiche, si avvalse della sua opera.
- 4.2.1550
il cardinale Niccolo' Ridolfi, figlio di Contessina di Lorenzo il Magnifico,
che tutti pronosticavano nuovo papa, durante il conclave muore avvelenato,
si dice dal Lottini. Gian Francesco Lottini nacque a Volterra nel 1512.
1529 viene accusato dell'assassinio di un volterrano per motivi carnali.
- 1530 processato
per aver ferito gravemente un compagno Riesce a diventare segretario di Cosimo
I, che nel 1542 lo caccia per sfacciata sodomia, ma lo riprende poco dopo
per i bassi servigi.
- Nel 1548
lo manda a Venezia e Lorenzino viene pugnalato da due sicari, uno dei quali,
Bebo, era di Volterra. Ando' a Roma, segretario del cardinale Ascanio Sforza
e durante il conclave viene avvelenato il cardinale Ridolfi.
- Nel 1555
brigo' per favorire il cardinale Santafiora e lo sdegnato Paolo IV lo fece
rinchiudere in Castel Sant'Angelo.
Al conclave del 1559 fu segretario di Giovannangelo dei Medici, poi Pio IV.
Mori' nel 1572.
Scrisse gli Avvenimenti Civili, pubblicati nel 1574 e I Conclavi dei Pontefici,
pubblicato in francese nel 1703.
- 22.2.1550
Giovan Maria del Monte diventa papa col nome Giulio III. Pensava più ai piacere
propri che a quelli della cristianità. Per non avere fastidi, accondiscendeva
a tutte le richieste e voci' facendo prosciugo' le casse del Vaticano. Nel
1527, durante il sacco di Roma, fu preso fra gli ostaggi papali e poichè il
riscatto tardava ad arrivare, fu trascinato per 3 volte in Campo de' Fiori
davanti alla forca. Fece lavorare pochissimo Michelangelo, chiedendogli molti
disegni e progetti, senza fargli realizzare niente, anche per l'invidia dei
sangallesi. Lo tratto' con amichevolezza ed una volta lo fece sedere accanto
a se', ma il Buonarroti si schermiva, anche perchè il papa si nutriva di piccantissimi
agli e cipolle.
- 1550 Michelangelo
termina gli affreschi della cappella paolina ed inizia i lavori di sistemazione
del Campidoglio. I lavori dovevano essere proseguiti da Tommaso del Cavaliere,
ma, invece, molti altri si avvicendarono ed il progetto iniziale fu modificato.
Se ne conserva una incisione, dell'architetto parigino Etienne Duperac, pubblicata
in Roma nel 1575 e più volte ristampata.
- 1550 Vasari
a Roma dal nuovo Papa Giulio III. In collaborazione con Bartolomeo Ammannati
decora la cappella con la tomba del cardinale Antonio del Monte in San Piero
in Montorio. Rimane in stretto rapporto con Michelangelo.
- 1550 Francesco
Salviati affresca la Sala delle Udienze in Palazzo Vecchio
- 1550 esce
a Firenze la prima edizione delle Vite del Vasari
- 25.9.1551
l' Urbino si sposa e porta in casa di Michelangelo la moglie e la serva. Il
figlio che nascerà berrà battezzato Michelangelo, che sarà il padrino.
- 10.2.1552
Michelangelo scrive al nipote Lionardo dicendogli che vuol fare testamento
lasciando tutto a lui ed al fratello Gismondo, con la clausola che, se resteranno
senza eredi, tutti i beni dovranno andare all'opera di S. Martino, dei poveri
vergognosi.
- 1552 Cosimo
I, cercando di far tornare Michelangelo a Firenze, gli fa scrivere dal Cellini,
che poi andrà di persona a Roma, senza riuscire nel suo intento.
- 1552 Federigo
Ginori desidera una medaglia con un Atlante da regalare ad una sua amica napoletana
e chiede un disegno a Michelangelo, il quale gli consiglia di farsi fare anche
un modello in cera da Benvenuto Cellini. Giuliano Bugiardini porto' il disegno
di Michelangelo a bottega di Benvenuto, dove c'era anche il Ginori, che scelse
il modello del Cellini.
- 1552 Michelangelo
scrive a Benvenuto Cellini dicendogli di aver visto un suo busto in bronzo
di Bindo Altoviti, esprimendo ammirazione, perchè lo aveva sempre conosciuto
come un cesellatore di piccole cose.
- 1552 Michelangelo,
in risposta alle inesattezze delle Vite del Vasari, suggerisce ad Ascanio
Condivi la sua biografia, che inizia parlando delle origini di Canossa
- 1553 Giulio
III chiede a Michelangelo e al Vasari le tombe per due sue antenati, da collocare
in S.Pietro a Montorio. Vasari propone che a farle sia Bartolomeo Ammannati.
Michelangelo non vorrebbe, memore del furto giovanile dell'Ammannati, ma Vasari
butta la cosa in scherzo, facendogli notare che se avessero cercato denari
sarebbero stati da condannare, ma che avendo rubato i suoi disegni, avrebbe
dovuto esserne orgoglioso. Michelangelo, forse memore di quanta gola gli facevano
i disegni del Ghirlandaio che il Granacci gli portava di nascosto, accondiscese.
- 4.1553
Michelangelo assume Vincenza da Tivoli.
- 1553 esce
la biografia di Michelangelo scritta dal Condivi, in riposta alle inesattezze
del Vasari.
- 1.1.1554
Michelangelo assume Lisabetta di Castel Durante e Vincenza, figlia di un pizzicarolo
di Macel de' Corvi e stipula un contratto impegnandosi a pagarle una dote
di 50 scudi d'oro in oro se si sarà comportata bene per 4 anni. Ma nel Settembre
1555, non si sa perchè, il fratello viene a riprendersela e, dietro minacce,
Michelangelo le paga una dote di 25 scudi.
- 1554 muore
a Tours Giovan Francesco Rustici pittore fiorentino
- 15.3.1554
Benvenuto Cellini compra a Gropina un podere dai fratelli Antonio e Giovanni
di Loro.
- 20.9.1554
Su incarico di Cosimo I, Vasari scrive a Michelangelo, cercando di convincerlo
a rientrare a Firenze, promettendogli che non lo faranno affaticare. Michelangelo
risponde spiegandogli le ragioni che lo trattengono a Roma.
- 1.10.1554
prendono servizio da Michelangelo la madre della Lisabetta suddetta e una
Lucia di Castel Durante.
- 6.10.1554
viene posta la prima pietra della Chiesa del Gesù, alla presenza di Ignazio
di Loyola e di Michelangelo, che aveva fatto gratuitamente il progetto e che
volle scendere personalmente nella fossa per sistemare bene la pietra. Michelangelo
aveva offerto gratuitamente "per pura devozione" il pro getto a
S. Ignazio, che aveva frequentato, ma non fu mai realizzato, per l'opposizione
dei proprietari degli edifici vicini (l'Altieri e il Muti). Fu condotta a
termine con i disegni del Vignola e del progetto michelangiolesco si e' persa
ogni traccia.
- 23.3.1555
muore Giulio III di gotta e per gli stravizi. Non avrà una vera tomba. Le
sue ossa sono racchiuse in un modesto sarcofago nei sotterranei di S.Pietro
con la sola scritta "Papa Giulio III"
- 1555 Cosimo
I muove per fare guerra contro Siena. Bindo Altoviti, da Roma, arma un piccolo
esercito personale per prenderlo di sorpresa in Val di Chiana. A Marciana
verrà sconfitto, costretto a rientrare a Roma ed i suoi beni confiscati.
- 1555 Muore
di crepacuore Pontormo, accortosi di avere fallito nell'imitare Michelangelo
negli affreschi el coro di S.Lorenzo. Tali affreschi furono completati dal
Bronzino e raschiati nel 1738. Ci restano solo alcuni disegni preparatori
ed una recente ricostruzione, basata su di un quadro che rappresentava la
chiesa come era internamente, all'epoca del completamento degli affreschi.
Il giorno dello scoprimento dell'opera la critica si divise: i favorevoli
ammiravano i colori e la profondità, i critici, controriformisti, non approvavano
le figure.
- 1555 Michelangelo
scrive all'Ammannati una lettera di elogio per l'architettura del Bramante,
che odiava personalmente, perchè di carattere affine.
- 1555 Cosimo
I affida a Vasari la decorazione di Palazzo Vecchio che vuole destinare a
propria residenza. Vasari si fa aiutare da: Cristoforo Gherardi Lo Stradano
(Jan van der Straet) Marco da Faenza, specialista in grottesche Prospero Fontana
(bolognese) Jacopo Zucchi Giovan Battista Naldini Francesco Morandini detto
il Poppi Consulente per il programma iconografico e' il letterato Vincenzo
Borghini
- 31.7.1556
muore Ignazio di Loyola e viene chiamato Jacopo del Conte a ritrarlo. L'unica
effigie autentica di S.Ignazio e' di mano dell'autore del ritratto di Michelangelo.
- 15.9.1556
L'esercito del Duca di Alba saccheggia Anagni. Il papa Carafa Paolo IV, che
pensava di avere un esercito sufficiente a contrastare gli spagnoli, si spaventa
e teme un nuovo sacco di Roma.
- 20.9.1556
Michelangelo scappa da Roma con Sebastiano Malenotti, primo aiuto per la Fabbrica
di S.Pietro ed i due servi di nome Antonio, alla volta di Loreto, ma si ferma
a Spoleto.
- 20.10.1556
Michelangelo, visto che si stanno facendo trattative di pace, rientra a Roma.
Al nipote Lionardo, vergognandosi di confessare che ancora una volta era scappato,
scriverà che, essendosi rallentati i lavori in S.Pietro, aveva deciso di fare
una gita che desiderava da tempo.
- 1556 Michelangelo
conosce Sofonisba Anguissola e le regala un disegno, con il quale lei dipingerà
la Pietà che adesso e' a Brera. n. 1528 a Cremona. Allieva di Bernardino Campi.
1556 arriva a Roma e conobbe il Vasari, il Salviati e Michelangelo. 1559 invitata
in Spagna dal re ed accolta come una regina. fece ottimi ritratti ai reali.
1585 diviene cieca e si ritira a Palermo. 1526 Van Dyck le fa il ritratto
1625 muore a Palermo
- 1556 Daniele
da Volterra va a Firenze e Michelangelo lo raccomanda al Vasari. Durante il
suo lungo soggiorno fiorentino, copio' in gesso le statue della sacrestia
nuova.
- 1556 muore
Bindo Altoviti
- 8.5.1557
Cosimo I scrive direttamente a Michelangelo: "Poichè la qualità dei
tempi e la relazione degli amici vostri ci danno qualche speranza che voi
non siate del tutto alieno dal volere dare una volta sino a Firenze per rivedere
un poco, dopo tanti anni, la patria e le cose vostre, quel che a noi sarebbe
di tanto piacere quanto l'abbiamo sempre molto desiderato, ci e' parso con
questa nostra dovervene esortare e pregare, come ve ne esortiamo e preghiamo,
con tutto il cuore, persuadendovi di avere a essere visto gratissimamente
da noi. Ne' vi ritenga dubbio che noi siamo per gravarvi di alcuna sorta di
fatica o fastidio, che bene sappiamo il rispetto che oramai si deve cosi'
all'eta' come alla singolarità della virtù vostra, ma venite pure liberamente
e promettetevi di avere a passare quel tempo che vi tornerà bene dimorarci,
a tutto vostro arbitrio e soddisfazione perchè a noi basterà assai vedervi
di qua e nel resto tanto piacere avremo quanto ne sentirete voi maggiore recreazione
e quiete, ne' penseremo mai se non a farvi onore e comodo". Michelangelo
risponde che non può lasciare Roma "sono in maggior fatica e fastidio
circa le cose della fabbrica ch'io fussi mai" e dalla lettera traspare
più il fastidio e la noia dell'insistenza del duca, che non l'onore dell'invito.
Gli fa presente che spera di liberarsi l'anno prossimo. Scrive anche al Vasari
dicendo che e' vecchio, stanco e che non può lasciare i lavori della fabbrica
di S.Pietro.
Pietà - Duomo di Firenze
- 1557 Michelangelo,
insoddisfatto della sua opera, fa in pezzi la Pietà che sta scolpendo per
la propria tomba. Il servo Antonio lo prega di non buttare i pezzi e Michelangelo
glieli regala. Tiberio Calcagni racconta il fatto al Bandini, il quale compra
da Antonio i frammenti per 200 scudi d'oro e li fa portare nella sua vigna
di Monte Cavallo, dando incarico al Calcagni di risistemarla. Il che fu fatto,
con i consigli di Michelangelo, che si recava spesso nelle vicinanze a trovare
Daniele da Volterra. La Pietà si trova adesso nel Duomo di Firenze e dimostra
le non grandi capacita' dell'allievo: studi recenti hanno confermato che la
ricomposizione del gruppo fu sbagliata e l'angelo di sinistra, opera di Tiberio
Calcagni, contrasta con il resto del gruppo. Nella testa del Nicodemo, Michelangelo
abbozzo' l'autoritratto.
- 1.8.1557
Benvenuto Cellini inaugura la sua casa a Gropina, dove inizierà a dettare
l'autobiografia ad un fanciullo, ricompensato con mezzo scudo d'oro al mese.
- 1557 crolla
il ponte di S.Maria, riparato da Nanni di Baccio Bigio in modo contrario alle
indicazioni di Michelangelo.
- 1557 Ludovico
Dolce, in un suo libro a favore del Tiziano, critica le oscenità del Giudizio
Universale.
- 1557 crolla
il ponte a S.Trinita di Taddeo Gaddi
- 1558 Michelangelo
fa un modello in terra della Biblioteca laurenziana e lo manda a Bartolomeo
Ammannati, perchè la mostri a Cosimo I.
- 1558 risale
probabilmente a questo periodo la Pietà detta di Palestrina, perchè fino al
1938 era nella cappella di S.Rosalia nel palazzo Barberini di Palestrina,
poi spostata alla Galleria dell'Accademia. Non esiste alcun documento su quest'opera.
Si e' favoleggiato che Michelangelo l'avesse scolpito direttamente in una
cava di Carrara. In realtà è ricavata da un blocco romano dell'eta' imperiale:
in uno spigolo e' ancora visibile il dentello di una foglia d'acanto. Al momento
del trasferimento alla Galleria dell'Accademia, fu liberata da uno sgraziato
drappeggio secentesco.
- 1558 Su
insistenza di Donato Giannotti, Tommaso del Cavaliere e Francesco Bandini,
Michelangelo realizza un modello in terra di S.Pietro e lo fa fare in legno
da Giminiani di Battista di Carrara e da Giacono dei Conti. Il modello e'
nel Museo Petriano.
- 4.1558
Michelangelo assume Laura e Benedetta di Castel Durante.
- 1559 diventa
papa Pio IV dei Medici di Milano.
- 1559 Muore
Enrico II. La moglie Caterina di Francia chiede una statua equestre in bronzo
a Michelangelo, ill quale propone venga affidata a Daniele da Volterra, il
quale fara' solo il cavallo. Diventerà la statua equestre di Luigi XIII, distrutta
a Parigi durante la rivoluzione.
- 6.1559
Michelangelo assume Girolama di castel Durante.
- 1559 su
incarico di Cosimo I Ammannati costruisce il ponte a S.Trinita.
- 1559 Vasari
termina la decorazione del Quartiere degli Elementi in palazzo Vecchio.
- 1560 Pio
IV nomina cardinale il nipote 21enne futuro S. Carlo Borromeo. Sara' il primo
vero Segretario di Stato.
- 3.1560
Michelangelo manda a Firenze Tiberio Calcagni, per mostrare a Cosimo I i disegni
ed un modello in terra del progetto per la chiesa di S.Giovanni dei Fiorentini,
eseguito dal Calcagni con la sua supervisione.
- 9.4.1560
Vasari scrive a Cosimo I riferendogli che Michelangelo ha ancora una volta
rifiutato di tornare a Firenze e gli manda a dire di essere contento che il
duca può contare su di un grande artista come il Vasari. Nello stesso anno,
Cosimo I, accompagnato dalla moglie Eleonora di Toledo, si reca a Roma ed
incontra Michelangelo.
- 8.1560
Michelangelo scaccia la Girolama e annota "che mai non ci fusse venuta".
- 10.9.1560
Michelangelo offre a Pio IV le sue dimissioni da sovrintendente della fabbrica
di S.Pietro, sapendo che lingue malevoli riportano commenti negativi sul suo
operato. Ha 85 anni e vorrebbe finire di tribolare. Il papa non accetta e
gli conferma la sua benevolenza.
- 1560 Nella
gara per l'assegnazione del Nettuno per piazza della signoria, viene prescelto
l'Ammannati al Cellini, il quale scrive a Michelangelo, a Roma, pregandolo
di riparare all'ingiustizia. In realtà Michelangelo aveva già visto il disegno,
che l'Ammannati gli aveva inviato per il tramite del Vasari e gli era piaciuto.
Michelangelo mandò Leone Leoni a vedere i modelli e Leoni gli riporto' che
ormai il marmo era già nella bottega dell'Ammannati. Al concorso aveva partecipato
anche Giambologna e il Danti.
- 1560 Bartolomeo
Ammannati realizza la bugnatura del cortile interno di palazzo Pitti
- 1560 Cosimo
I affida a Vasari la fabbrica degli Uffizi
- 5.4.1561
Bartolomeo Ammannati scrive a Michelangiolo che sta lavorando al Nettuno e
che "sono per questa cosa in tanto fastidio che ne sospiro ogni ora"
e gli manda il libro di poesie della moglie, stampato a Firenze nel 1560 e
che il Buonarroti gli aveva richiesto.
- 6.4.1561
per Pasqua, Lionardo va a trovare Michelangelo, che gli raccomanda di fare
molte elemosine a Firenze.
- 18.6.1561
viene posta la prima pietra della porta Pia, disegnata da Michelangelo. I
lavori di muratura furono affidati a Pier Luigi Gaeta.
- 29.8.1561
Michelangelo ha un malore mentre sta lavorando in Macel de' Corvi. Cade tramortito
e si sparge la voce che sia morto. Si riprenderà in poco tempo
- 1561 Michelangelo
assume Caterina Mulattieri, che lo assisterà fino alla morte.
- 6.9.1561
Scipione Saurolo, teologo, scrive a San Carlo Borromeo di intercedere presso
Pio IV per eliminare i nudi del Giudizio Universale. Non verrà esaudito.
- 1561 Vasari
affresca le stanze di Eleonora in Palazzo Vecchio con lo Stradano
- 1561 Cosimo
I regala al Vasari la casa di Borgo Santa Croce, che inizia a decorare.
- 19.4.1562
Cosimo I risponde negativamente alla richiesta di Nanni di Baccio Bigio, che
vorrebbe sostituire Michelangelo nella direzione della fabbrica di S.Pietro.
Afferma che non lo fara' mai finche' Michelangelo vivrà.
- 11.7.1563
Daniele da Volterra scrive a Lionardo Buonarroti: "... lui per vecchio
sta assai comodamente, non si vede che nella persona egli abbia difetto altro
che nelle gambe che sono deboli e alle volte or l'una or l'altra un poco enfiate;
del resto egli sta assai bene".
- 8.8.1563
Michelangelo davanti al giudice. Un vignaiolo, che faceva lavori di scasso
in un podere di Orazio Muti, presso S.Vitale, trovo' un tesoretto di monete
e medaglie d'oro antiche. Invece di avvertire il Muti, arraffo' le monete
e fuggi' a Venezia. Nella fretta ne lascio' alcune nella buca ed il Muti,
comprendendo quello che era successo, avverti' tutti i cambiavalute ed orefici
di Roma. Dopo pochi giorni, Michelangelo mando' Pier Luigi Gaeta a cambiare
alcune monete d'oro fuori corso. Il cambiavalute lo denuncio' e Michelangelo,
88enne, fu trascinato davanti al giudice e prese la cosa in scherzo, motteggiando
gli accusatori ed il giudice, fino a quando un cardinale, avvertito dal Gaeta,
non venne a liberarlo dall'impiccio.
- 8.1563
Viene assassinato Cesare di Castel Durante, primo aiuto, nella fabbrica di
S.Pietro, di Michelangelo, che manda in sostituzione Pier Luigi Gaeta, giovanissimo,
ma di sua fiducia. I deputati della fabbrica, pero', mandano via il Gaeta
e spargono la voce che Michelangelo, a causa dell'eta', non ha più intenzione
di curarsi della Fabbrica. Michelangelo manda Daniele da Volterra a smentire
le voci presso il cardinale Ferratino, il quale promette di nominare lo stesso
Daniele, quale successore. Si rimangia pero' la parola e nomina Nanni di Baccio
Bigio, il quale entra da padrone nel cantiere ed inizia immediatamente a modificare
pericolosamente il progetto. Michelangelo, che non andava più nel cantiere,
era pero' costante mente informato ed un giorno, incontrando Pio IV in piazza
del Campidoglio, gli espone le sue ragioni. Il papa lo convoca per il giorno
seguente in Aracoeli, dove riunì la deputazione, che rinfacciò a Michelangelo
molti errori di pro gettazione. Il papa ordinò una ispezione a Gabrio Serbelloni,
che si concluse in modo favorevole per Michelangelo e con la cacciata di Nanni
di Baccio Bigio.
- 1563 Paolo
Veronese davanti al tribunale dell'Inquisizione di Venezia per le nudità della
Cena in casa Levi, si difende ricordando i nudi del Giudizio Universale di
Michelangelo.
- 1563 Vasari
inizia la decorazione della volta del Salone dei 500 con i consigli del Borghini
e dell'Adriani
- 1563 Vasari
fra i promotori della fondazione dell'Accademia delle arti e del disegno.
Michelangelo verrà nominato presidente onorario.
- 21.1.1564
La Congregazione del Concilio, su istigazione di Pio IV, decide la copertura
delle nudità del Giudizio Universale di Michelangelo
- 5.2.1564
Michelangelo comincia a stare male. Non vuole stare a letto perchè non trova
quiete.
MORTE
DI MICHELANGELO
- 18.2.1564
muore Michelangelo. Al suo capezzale ci sono Tommaso del Cavaliere, Diomede
Leoni, il servo Antonio e Daniele da Volterra, al quale Michelangelo chiede
di scrivere a Lionardo di venire a Roma.
-
Lascia
incompiuta la Pietà Rondanini. Vi lavorava nelle ultime sue notti insonni,
al lume di una candela di sego di capra. Fu ricavata da una grossa colonna
romana. Vi e', oltre al Cristo morto, una sola figura di donna, che ha
appena la forza, nella debolezza del suo dolore, di non far cadere lo
scarno e penzolante cadavere divino. La testa della Madre, ravvolta e
chiusa in un elmetto di pietra, mostra, nelle fattezze appena segnate,
un immoto e quasi umile dolore. Il Salvatore sembra che sia stato improvvisamente
consunto e compresso dall'agonia del supplizio, il costato par che s'
allunghi e si restringa nella lenta caduta; il volto non ha bocca, ma
gli occhi socchiusi son reclinati verso terra, come se cercassero l'oscurità
e il riposo del sepolcro.
-
"......Nessun
artista ha mai saputo rappresentare, come in questa Pietà, l'angosciosa
solitudine di quel momento breve ma tremendo che sta tra il grido della
Passione e il saluto della Resurrezione, quando tutto par che sia finito
e nulla possa ricominciare, quando pare, per poche ore, che l'immolazione
del Figlio sia stata inutile tragedia. Quali pensieri, quali immagini
furon presenti alla fantasia del moribondo, in quel tetro giorno di febbraio,
che il sole non rischiarò mai, che la notte intenebrò prima del solito?
Non pensò certo, lo sconfitto vecchio, alle opere che lasciava, alla fama
che l'aveva accompagnato fin dalla gioventù. Forse gli tornarono alla
memoria coloro ch'egli aveva amato ed erano spirati nelle sue braccia,
il fratello Buonarroto, il padre Ludovico, l'amico, più che servo, Urbino.
-
Forse
rivide, nella remotissima luce della puerizia, la madre morta, forse colei
che non aveva osato baciare, neppur morta, sulla bocca. ma forse il moribondo
non vide neppure i morti e volle stornare da se' quell'orrenda faccia
che con tanta terribilità aveva dipinto nel Giudizio. Cerco', io penso,
di congiungere se stesso morente col Dio vivente, d'immedesimarsi con
Cristo, con lo spasimo ed il dilanio di Cristo. Cristo solo era apparso
sempre il mallevadore della sua fede, il ricompratore della sua anima
con moneta di sangue. In quella visione si placo', si abbandono', si sommerse
lo spirito dell'eterno savonaroliano, del creatore cristocentrico.
-
I
quattro uomini si inginocchiarono, continuando a mormorare, tra le lacrime,
le grandi parole latine della liturgia. Sopra il lettuccio povero lo scultore
dei giganti e dei colossi non era più che un immoto cadavere magro, cosi'
minuto che si sarebbe potuto credere d'un bambino se non fossero apparse,
fuor delle coperte, una barba bianca, una bocca triste, una fronte solcata,
e soprattutto due mani ossute e nerbute, nodose e gonfie, due mani grosse,
enormi, potenti mani di annoso artiere e di favoloso demiurgo, le due
stracche mani che avevan dissepolto un popolo e risuscitato un mondo.
E ora, distese, inerti, pesanti, potevan finalmente riposare per sempre".
(Giovanni Papini)
- 2.1564
appena morto Michelangelo, Nanni di Baccio Bigio si rivolge a Cosimo I per
avere la direzione della fabbrica di S.Pietro. Gli verrà concessa, ma il suo
intervento tradirà il progetto iniziale del Bramante, continuato da Michelangelo.
La grandezza di Michelangelo e l'importanza dell'opera architettonica più
famosa e grandiosa del tempo, configuravano i colpi bassi che gli venivano
inferti, non le solite beghe fra artisti invidiosi, ma un vero e proprio attentato
al suo prestigio ed amareggiarono gli ultimi anni della sua vita e la "tragedia
di S.Pietro", si concluse con una vera e propria sconfitta. Michelangelo
voleva tornare alla concezione bramantesca della croce greca, coronata, nel
suo mezzo, dalla cupola, ma non vi riusci'. Per colpa dei predecessori e dei
continuatori del Buonarroti, la basilica non ha la perfetta armonia del quadrato
che si solleva nel cerchio d'una sfera, quale l'avevano sognata Bramante e
Michelangelo.
-
Dal
Sangallo al Maderno, tutti gli architetti che si avvicendarono nell'opera
la ridussero ad un colosso, nelle misure, ma privo di quella grandiosità
che non nasce dal gigantismo degli elementi, ma dall'unita' luminosa di
un progetto sublime. Un esempio e' dato dalla facciata, che Michelangelo
aveva come un ciclopico peristilio, formato da quattro sole colonne, altissime,
che sarebbero state un maestoso invito al maggior tempio della cristianità
e non avrebbe turbato la visione della mole retrostante e della cupola.
Maderno, pur giurando fedeltà al progetto Michelangiolesco, realizzo'
una facciata goffa e pesante. Neppure la cupola corrisponde al progetto
originale. Bramante aveva previsto una bassa calotta, simile a quella
del Pantheon. Sangallo avrebbe voluto rialzarla, ma di poco.
-
Michelangelo,
che da sempre era stato affascinato dalla cupola del Brunelleschi, aveva
capito che solo una simile costruzione aerea avrebbe potuto coronare la
basilica. Quando mori', solo una parte del gigantesco tamburo era stata
costruita. La parte alta non corrisponde al progetto. Delle quattro cupole
minori ne sono state costruite solo due, mentre le altre sono state sostituite
dagli incongrui campanili del Bernini. San Pietro, concepito all'alba
del '500 come un nudo gigante giovanile del Rinascimento, e' divenuto,
a poco a poco, un mediocre colosso guarnito e talvolta deturpato dalle
ambizioni del barocco. Ma la morte libero' Michelangelo dall'assistere
agli ultimi atti della sua ultima tragedia.
- 20.2.1564
il corpo di Michelangelo viene deposto nella chiesa dei S.Apostoli a Roma.
Lionardo arriva a Roma con una lettera di raccomandazione di Cosimo I per
l'ambasciatore fiorentino. Raccoglie la pingue eredita' e organizza il trasporto
della salma a Firenze. Temendo, non si sa perchè, di poter essere ostacolato,
nasconde il corpo di Michelangelo in un rotolo di panni e lo carica su un
barroccio con altra mercanzia. Dopo 3 settimane arriverà a Firenze.
- 10.3.1564
arriva a Firenze, in una balla di mercanzia, il corpo di Michelangelo Buonarroti,
trafugato a Roma dal nipote Leonardo. Viene depositato nella compagnia dell'Assunta,
dietro S.Pier Maggiore. Dopo due giorni viene trasportato in S.Croce, di notte,
dagli artisti dell'Accademia, in mezzo ad una folla immensa, al lume delle
torce.
- 17.3.1564
Daniele da Volterra scrive al Vasari: "In questo tempo mi trovo si' tribolato
per esser privo di tanto consiglio e dolcezza insieme; certo io giudicavo
dovermi dolere molto la morte di un tanto padrone e padre ma non mai tanto,
come fa, essendo piaga antiveduta".
- 14.7.1564
dopo numerosi rinvii, verranno fatti in S. Lorenzo i fastosi funerali di Michelangelo.
La chiesa era irriconoscibile, avendo il Borghini commissionato a tutti gli
artisti quadri con la vita di Michelangelo, da appendere davanti alle cappelle
laterali. il catafalco era altissimo, macchinoso e bislacco. Cosimo I non
presenzio' personalmente. Venne immediatamente relazionato dal Vasari, subito
dopo la cerimonia. Quando il corpo viene riportato in S.Croce, il Borghini
fa aprire la cassa ed il corpo di Michelangelo appare incorrotto, Nel '700
il senatore Filippo Buonarroti fece fare una ricognizione della salma ed il
corpo fu trovato, anche questa volta, intatto, vestito col lucco di velluto
verde all'antica, mostrava un volto sereno e riconoscibile.
- 7.12.1565
muore Tiberio Calcagni
- 1565 a
Vasari viene affidata la costruzione del Corridoio Vasariano
- 1565 Vasari
termina la pittura del soffitto del Salone dei 500
- 1565 Bartolomeo
Ammannati costruisce il primo dei 2 chiostri di S.Spirito.
- 4.4.1566
muore Daniele da Volterra. Negli ultimi tempi modello', a memoria, due busti
di Michelangelo. La copertura dei nudi del Giudizio Universale di Michelangelo
viene completata da Girolamo da Fano. Altre coperture furono aggiunte successivamente,
sotto Sisto V e Clemente XIII. Gregorio XIII e Clemente VIII pensarono addirittura
di imbiancare a calce tutta la parete.
- 1567 Bartolomeo
Ammannati realizza il ponte a S.Trinita
- 1567 Vasari
termina il Palazzo dei Cavalieri a Pisa
- 1567 Vasari
inizia la ristrutturazione di S.Croce.
- 1568 Vasari
inizia a dipingere le pareti del Salone dei 500 collaborano lo Stradano, lo
Zucchi e il Naldini
- 1568 Esce
a Firenze, Giunti, la seconda edizione delle Vite del Vasari
- 1.1568
Cosimo I autorizza l'abbattimento dei cori centrali delle chiese fiorentine
e concede alle nobili famiglie fiorentine il permesso di edificare cappelle.
- 1571 muore
Benvenuto Cellini
- 1574 viene
sistemata la tomba di Michelangelo in S. Croce. Il disegno architettonico
e' del Vasari. la statua della Pittura ed il busto di Michelangelo sono di
Battista Lorenzi, la statua della Scultura e' di Valerio Cioli, la statua
dell'Architettura e' di Giovanni Bandini, La Pietà e' pittura di Battista
Naldini.
- 27-8-1576
Tiziano Vecellio muore a Venezia
- 1585 Fontana
comincia ad innalzare l'obelisco egizio in piazza S.Pietro. occorreranno 900
operai e 2 anni di lavoro.
- 1740 fra
Livorno e Civitavecchia affonda una nave e viene perduta anche la Divina Commedia
illustrata a mano da Michelangelo, di proprietà dello scultore e architetto
fiorentino Antonio Montauti.
- 1834 la
statua di San Marco di Michelangelo, abbozzata, viene spostata dall'Opera
del Duomo alla Galleria dell'Accademia.
- 1873 il
Tondo Pitti viene spostato nel Bargello
- 1873 il
David viene spostato alla Galleria dell'Accademia
- 1879
rimossa l'antica cornice dell'affresco della Pietà
di S.Maria a Marcialla
venne alla luce la sigla di Michelangelo Buonarroti Fiorentino: BMF
(dal
GIUDIZIO UNIVERSALE - Cappella Sistina, Vaticano, Roma)
La
Pietà (San Pietro - Roma - particolare)
______________________________________
(Se vi è stato tutto questo utile e
gradito mandateci almeno un saluto)
Ritorno a
Cronologia di Città e Personaggi
Ritorno a Cronologia