CRONOLOGIA di
Parte settima
- nel contado fiorentino ci sono 1350 castelli 1.5.1300 scoperta una congiura dei Magnati contro i Priori, scoppiano tumulti vicino a S.Trinità. Vengono esiliati Corso Donati (a Massa Trabara) e Guido Cavalcanti. 5.1300 missione di Dante a S.Gimignano per l'elezione di un rappresentante da inviare alla ricomposta Lega Toscana 15.6.1300 fino al 15.8.1300 Dante fa parte dei Priori, massimo organo di governo. 23.6.1300 grande zuffa fra Grandi e Popolani. Dante propone il confino per i capi dei Bianchi e dei Neri, fra i quali Guido Cavalcanti, suo amico. 27.6.1300 Dante fa respingere la richiesta di Bonifacio VIII di ottenere il vicariato della Toscana. 1301 Cimabue a Pisa, membro della Compagnia dei Piovuti. Dipinge il San Giovanni Evangelista nel mosaico absidale del duomo 19.6.1301 parere contrario di Dante alla richiesta di Bonifacio VIII di prorogare la concessione del presidio di cavalieri fiorentini in aiuto del Papa, in guerra contro Margherita Aldobrandeschi (consuluit quod de servitio faciendo domino Papae nihil fiat). 9.1301 Bonifacio VIII tenta di rimettere al potere Corso Donati, inviando a Firenze Carlo di Valois. 10.1301 Firenze invia 3 ambasciatori a Roma, fra i quali Dante. Il Papa manda la risposta per gli altri 2 e trattiene Dante.ANNO 1300
11.1301 Carlo di Valois rovescia i Bianchi e conferisce il potere a Corso Donati. Dante lo saprà solo sulla via del ritorno.
27.1.1302 il Podestà Cante Gabrielli da Gubbio bandisce i Bianchi più compromessi da Firenze. Accusa Dante di baratteria, opposizione al papa, concussione e lo fa condannare a due anni di confino, all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e a 5000 fiorini piccoli di ammenda. Dante è contumace (forse in rientro da Roma)
10.3.1302 non essendosi presentato, Dante viene condannato al rogo con altri 14 imputati. Inizia l'esilio.
8.6.1302 Dante partecipa alla riunione nella pieve di S.Godenzo in Mugello per preparare i piani per una spedizione contro i Neri di Firenze. Partecipano anche alcuni ghibellini, fra i quale Lapo, figlio di Farinata degli Uberti. L'esito della spedizione fu negativo.
1302 Data presunta della morte di Cimabue. Viveva in via del Cocomero, nella casa che fu poi abitata da Giotto. Fu sepolto in Duomo con la lapide: Credidit ut Cimabos picturae castra tenere sic tenuit vivens nunc tenet astra poli.
1302 muore Arnolfo di Cambio
1302 nasce S. Andrea Corsini
1302 Dante, nominato capitano dell'esercito degli esuli, va a Forli' da Scarpetta degli Ordelaffi per organizzare una spedizione militare, ma anche la seconda battaglia del Mugello ando male.
1303 fino al 1305 Giotto affresca la Cappella degli Scrovegni a Padova
5.1303 fino al Marzo 1304 Dante a Verona ospite di Bartolomeo della Scala
1303 Benedetto XI invia a Firenze il cardinale Niccolo da Prato come paciere fra Bianchi e Neri, ma fallisce.
11.10.1303 muore Bonifacio VIII
1304 crolla il ponte alla Carraia per il sovraccarico di folla che assisteva a uno spettacolo in Arno.
29.7.1304 gli esiliati, Bianchi e Ghibellini, contro il parere di Dante, tentano di rientrare a Firenze ma vengono affrontati e sconfitti a Pulicciano (Lastra alla Loggia)
7.1304 fino all' estate 1306 Dante a Treviso ospite del conte Gherardo da Camino.
1306 Dante a Padova, Venezia e nella Marca Trevigiana. Riferimenti nell' Inferno:
XV, 7: le dighe dei Padovani lungo la Brenta
XXI,7: l' arzan
dé viniziani
XII,4: la ruina presso Rovereto sull'Adige
10.1306 Dante ospite dei conti Malaspina in Lunigiana. Inizia a scrivere l' Inferno (Boccaccio dice che i primi 7 canti li scrisse a Firenze). In un documento presso l'archivio di Sarzana del 6.10.1306 Dante, come procuratore dei Malaspina, conclude in Castelnuovo Magra la pace con il vescovo di Luni.
1307 Dante é in Casentino, ospite di Guido di Battifolle
1307 distruzione del campanile della Badia Fiorentina
1307 v fino agli inizi del 1309 Dante a Lucca, ospite di Gentucca (Purg. XXIV, 37)
1308 Corso Donati viene ucciso a colpi di lancia.
1309 viene edificata la chiesa di S.Barnaba per celebrare la vittoria di Campaldino
1309 Dante forse fa un viaggio a Parigi
1310 fino al 1320 Giotto affresca le cappelle Peruzzi e Bardi in S.Croce (quest'ultima fu imbiancata nel 1700).
1310 Arrigo VII di Lussemburgo si accinge a calare in Italia, per pacificarla.
Dante rientra da Parigi.
6.1.1311 Arrigo VII a Milano viene incoronato Re d'Italia. Dante con altri ghibellini si reca a rendergli omaggio.
1311 a Genova muore di peste Margherita, moglie di Arrigo VII
17.4.1311 Dante scrive una Epistola a Arrigo VII invitandolo ad affrettarsi a discendere in Toscana. Scrive anche ai fiorentini rimproverando di resistere all'imperatore.
9.6.1311 viene collocata sull'altare del duomo di Siena la Maestà di Duccio di Boninsegna.
(Adesso la parte centrale é al Museo. Sul gradino in basso si legge MATER SCA DEI SIS (CA)VSA SENIS REQUIEI / SIC DVCIO VITA (T)E QUIA PINXI(T) ITA. Alcune parti sono disperse in vari musei nel mondo).
1311 Firenze, orfana dei suoi maggiori rappresentanti e timorosa dei disegni dell'imperatore, concede l'amnistia agli esuli.
3.1312 Arrigo VII giunge a Pisa dove Dante va ad omaggiarlo ed incontra Petrarca giovinetto, accompagnato dal padre Petracco. Anzich verso Firenze, Arrigo VII punta direttamente su Roma.
15.6.1312 testamento di Ricuccio del fu Puccio del Mugnaio che lascia olio per il Crocifisso di Giotto in S.Maria Novella
29.6.1312 Arrigo VII incoronato imperatore in Laterano
9.1312 Arrigo VII pone l'assedio a Firenze. Dante non vi partecipa.
1313 Taddeo Gaddi inizia l'apprendistato con Giotto, col quale rimarrà 24 anni.
8.1313 Arrigo VII rinuncia all'assedio di Firenze.
24.8.1313 Arrigo VII muore di malaria a Buonconvento. Dispone che il suo cuore venga posto nell'arca della regina Margherita a Genova.
20.4.1314 muore Clemente V. Dante scrive ai cardinali in conclave esortandoli ad eleggere un papa italiano e a riportare il papato da Avignone a Roma.
1315 Simone Martini dipinge la Maestà per il Palazzo Pubblico a Siena
1315 viene proposto a Dante il rientro a Firenze in cambio di una somma di denaro e del pentimento in Battistero. Dante rifiuta e in una lettera ad un amico scrive: "Non est hec via redeundi ad patriam, pater mi; sed ali per vos ante aut deinde per alios invenitur que fame Dantisque honori non deroget, illam non lentis passibus acceptabo; quod si per nullam talem Florentia introitur, nunquam Florentia introibo."
15.10.1315 Dante è nuovamente condannato a morte e alla confisca dei beni.
1316 Dante è a Verona. Dedica il Paradiso a Cangrande della Scala e decide di chiamare COMMEDIA il poema.
1317 Andrea dell'Orcagna dipinge il polittico nella cappella degli Strozzi in S.Maria Novella
1317 Lippo Memmi dipinge la Maestà nel Palazzo Comunale di S.Gimignano
1317 Simone Martini affresca la cappella di S.Martino nella Basilica inferiore di Assisi.
1317 Simone Martini dipinge S.Ludovico di Tolosa, oggi al museo di Capodimonte a Napoli.
14.10.1317 muore Malatesta da Rimini
1317 e seguenti Giotto dipinge le Storie di S.Francesco nella Cappella Bardi in S.Croce.
1318-1319 muore Duccio di Boninsegna
1318 Dopo 8 anni veronesi, Dante va a Ravenna ospite di Guido Novello da Polenta e termina il Paradiso.
1319 Simone Martini dipinge il Polittico di S.Caterina, ora nel Museo S.Matteo di Pisa
1319
nasce AMBROGIO LORENZETTI 1319-1348
Figlio e allievo di Pietro. Opere: Allegorie del buono e del
cattivo governo nella sala dei Nove nel Palazzo pubblico di Siena. a Firenze: Trittico con
sotrie di S.Nicola.Madonna con Bambino e Santi nella chiesa di S.Procolo.
1332 Ambrogio Lorenzetti dipinge la Madonna con Bambino e i Santi Niccolò e Procolo e
Quattro storie di S. Niccolò per la chiesa di S.Procolo in Firenze. Ora agli Uffizi. Il
dipinto é firmato: AMBROGIUS LAURENTII DE SENIS MCCCXXXII
1342 Ambrogio Lorenzetti dipinge la Presentazione al Tempio per il duomo di Siena (Uffizi)
1342 Ambrogio Lorenzetti dipinge la Maestà, adesso nel Municipio di Massa Marittima.
1347 Ambrogio Lorenzetti risulta ancora iscritto all'arte Medici e Speziali di Firenze.
1348 muore a Siena di peste.
3.1.1320 Dante legge nella chiesa di S.Elena a Verona la sua "Questio de aqua et de terra"
1320 Gaddo di Zanobi Gaddi risulta iscritto all'Arte dei medici. A lui sono attribuiti le 6 storie (3 di Cristo e 3 del Battista) nelle due fasce più basse del penultimo spicchio figurato del battistero. Gli Operai dell'Opera del Duomo gli commissionarono il mezzo tondo a mosaico con l'Incoronazione della vergine sopra la porta principale del Duomo.
1320 Giotto parte per Napoli
1320 la nuova chiesa di S.Croce é aperta al pubblico.
1320 e seguenti il Maestro di Figline dipinge l'Assunta nella cappella Tosinghi e le vetrate nella cappella Bardi in S.Croce
1320 fino al 1325 Giotto dipinge le Storie di S.Giovanni Battista e S.Giovanni Evangelista nella cappella Peruzzi in S.Croce e le storie di S.Francesco nella cappella Bardi
1321 muore il vescovo di Firenze Antonio dell'Orso e Tino da Camaino gli fa il monumento funebre a sinistra del portale del Duomo.
7.1321 Dante va a Venezia per scongiurare una rappresaglia per attacchi di navi ravennati alla flotta di S.Marco.
1321 Nella notte fra il 13 e il 14 Settembre Dante, sulla via del ritorno, viene colto da febbri malariche nelle paludi di Comacchio e muore.
1322 Giovanni XXII richiama all'ordine i francescani e impone la rinuncia ai beni terreni.
1323 Michele Buonarroti, avo di Michelangelo, viene fatto prigioniero nella battaglia di Altopascio contro Castruccio Castracani. Morirà a Lucca in prigione.
1324 Simone Martini sposa Giovanna, sorella di Lippo Memmi.
5.10.1325 Castruccio Castracani mette Peretola a ferro e fuoco, sperando di far uscire i fiorentini dalle mura.
1327 Bernardo Daddi si immatricola all'Arte Medici e Speziali di Firenze.
1327 Taddeo Gaddi inizia gli affreschi della Cappella Baroncelli in S.Croce. All'ingresso un'iscrizione recita: IN NOMINE DOMINI ANNO MCCCXII DEL MESE DI FEBRAIO SI DIFIGHO ET CHOMINCIO QUESTA CAPPELLA PER BIVIGLIANO ET BARTOLO ET SALVESTRO MANETTI ET PER VANNI ET PIERO BANDINI DI BARONCELLI.
1327 e seguenti ...Giotto dipinge l'Incoronazione della Vergine sull'Altare della Cappella Baroncelli in S.Croce. é firmata in oro OPUS MAGISTRI IOCTI anche se hanno collaborato molto gli aiuti (Taddeo Gaddi e Maso di Banco). Nel '400 il pentittico fu trasformato, con il taglio delle cuspidi e l'incorniciatura, e costretto a vivere in una dimensione non sua. Il recente restauro ne ha riscoperto i colori originali. Se si tracciano linee ideali, seguendo la direzione degli sguardi, sui può costruire un reticolo geometrico, simmetrico dei 4 pannelli laterali, che riconduce a punti focali in ordine di importanza: S.Francesco, S.Pietro, S.Paolo, S.Ludovico di Tolosa e via via tutti gli altri in ordine di importanza. Le figure sono 126. Tranne i quattro suonatori intenti agli strumenti, tutti meno uno guardano verso il centro. Il primo della penultima schiera, nello scomparto di sinistra, guarda verso l'esterno. Ha l'aureola, quindi é un santo, ma ha uno strano copricapo che lo diversifica dagli altri. Chi é?
1328 Gaetano di Balduccio realizza il sepolcro Baroncelli, nella cappella omonima in S.Croce.
1328 Giotto inizia a lavorare a Napoli per Roberto d'Angio. Affrescò la chiesa di S.Chiara, poi imbiancata. Frammenti degli affreschi (Lamento sul Cristo morto) furono riscoperti nel 1945
1329
nasce ANDREA DELL'ORCAGNA (Firenze, 1329 - 1389) . figlio dello scultore Cione
ANDREA CIONI (Orcagna é corruzione di Arcagnolus). Pittore,
scultore e architetto. Allievo del fratello Nardo (Bernardo). Studiò scultura con Andrea
Pisano e pittura con Bernardo e Agnolo Gaddi
1317 Polittico nella Cappella degli Strozzi in S.Maria Novella
1343 iscritto alla gilda dei pittori
1352 iscritto alla gilda degli scultori
1355 fino al 1359 Orcagna realizza l'altare alla Madonna di Orsanmichele, la cui
costruzione fu deliberata dopo la peste del 1348.
1357 Affrescò col fratello Nardo il Paradiso e l'Inferno di Dante nella cappella Strozzi
in S.Maria Novella
fino al 1361 a Orvieto
1367 Trittico cuspidato con predella con storie di S.Matteo (Uffizi)
Madonna e Santi alla Galleria dell'Accademia
1368 l' Orcagna inizia il Cenacolo e la Crocifissione nel Refettorio di S.Spirito.
1376-1382 Loggia dei Lanzi. Trionfo della Morte e Giudizio Universale nel Camposanto di
Pisa. Trionfo della Morte e Giudizio Universale in S.Croce a Firenze. Refettorio di
S.Spirito.
1389 muore
22.1.1330 Andrea Pisano comincia a lavorare alla porta del Battistero, per conto dell'Arte dei Mercatanti. Giotto, prima di morire, aveva già fatto un bellissimo disegno.
2.4.1330 Andrea Pisano ha già terminato il modello in cera della porta del Battistero. La scritta dice " Andreas Ugolini Nini de Pisis Me Fecit A(nno) Domini M CCC XXX".
1330 Iacopo da Casentino dipinge il tabernacolo della Madonna per il palazzo dell'Arte della Lana a Firenze (Uffizi) Un frate lo mise ad imparare da Taddeo Gaddi, quando questi dipingeva la cappella delle stimmate al Sasso della Verna. Il tabernacolo del Palagio dell'Arte della Lana reca la scritta JACOBVS DE CASENTINO ME FECIT.
1330 Simone Martini dipinge Guidoriccio da Fogliano nel Palazzo pubblico di Siena
1330 Bernardo Daddi affresca la cappella Pulci in S.Croce.
1330 ricostruzione del campanile della Badia Fiorentina
1332 Ambrogio Lorenzetti dipinge la Madonna con Bambino e i Santi Niccolò e Procolo e Quattro storie di S. Niccolò per la chiesa di S.Procolo in Firenze. Ora agli Uffizi. Il dipinto é firmato: AMBROGIUS LAURENTII DE SENIS MCCCXXXII
1332 Giotto inizia ad affrescare la cappella della Maddalena nel Bargello con il Giudizio Universale. In basso a destra ritratto di Dante.
1333 il Comune di Firenze invia Giotto a Milano, da Azzone Visconti
24.3.1333 Andrea Pisano termina il primo battente della porta del Battistero. Entro la fine del 1333 fu dorato anche il secondo battente. I lavori di rinettatura durarono fino al 1336.
1333 Simone Martini dipinge l'Annunciazione tra i Santi Ansano e Giuditta, ora agli Uffizi. Firmata e datata SIMON MARTINI ET LIPPUS MEMMI DE SENIS ME PINXERUNT ANNO MCCCXXXIII.
4.11.1333 la piena distrugge il ponte alla Carraia, quello a S.Trinita e il Ponte Vecchio, primi irreparabili danni all'archivio di S.Croce. La chiesa di S. Maria a Peretola risulta interrata di 1 metro. Cade anche la colonna romana posta a fianco del Battistero, ove era l'olmo del miracolo di S.Zanobi. Non subisce gravi danni e viene rialzata.
1335 viene ricostruito il ponte alla Carraia a 5 arcate.
1335 un documento riporta come la chiesa di S.Maria a Peretola, grazie a numerose donazioni, sia divenuta ricchissima e ristrutturata.
1336 Simone Martini parte per Avignone, dove rimarrà fino alla morte (1344) e dipingerà la lunetta ed il timpano del portale di Notre-Dame di Avignone, oggi nel Palazzo dei Papi. Dipinse anche un S.Giorgio (di cui rimane una copia seicentesca) su commissione del cardinale Stefaneschi, committente anche di Giotto. Dipinse anche la miniatura del frontespizio del Virgilio per il Petrarca, ora alla Biblioteca Ambrosiana di Milano.
20.6.1336 viene inaugurata la porta di Andrea Pisano, che fu collocata verso il Duomo. Nel 1424 verrà spostata verso il Bigallo, per fare posto alla porta del Ghiberti, che verrà a sua volta sostituita dalle porte del Paradiso nel 1452. Rappresenta le storie della vita di San Giovanni Battista. I disegni preparatori furono fatti da Giotto.
8.1.1337 Giotto muore
1337 Andrea Pisano sostituisce Giotto come capomastro all'Opera del Duomo fino al 1340. Sono sue e di suo figlio Nino le formelle esagonali del campanile di Giotto, salvo quelle lato Duomo, che sono di Luca della Robbia. Fece anche i rilievi delle losanghe del secondo piano del campanile che raffigurano i 7 Pianeti, le 7 Virtù e le 7 Arti Liberali e i 7 Sacramenti, meno 1 fatto da Maso di Banco.
1337 Petruccio di Betto, senese, realizza il cancello in ferro battuto intorno all'altare di S.Miniato.
1340 Pietro Lorenzetti dipinge la Madonna in gloria (Uffizi)
1340 Maso di Banco affresca la cappella dei Bardi di Vernio in S.Croce.
1340 grande crisi in tutta Europa
1342 Simone Martini, ad Avignone, dipinge la tavoletta con la Sacra Famiglia, ora alla Walker Art Gallery di Liverpool.
1342 Ambrogio Lorenzetti dipinge la Maestà, adesso nel Municipio di Massa Marittima.
1342 Ambrogio Lorenzetti dipinge la Presentazione al Tempio per il duomo di Siena (Uffizi)
1342 iniziano i fallimenti dei mercanti fiorentini
1342 arriva il Duca d'Atene inviato di Roberto d'Angio il popolo che non aveva diritti civili (i salariati), organizza la prima lotta.
1342 cacciato il Duca di Atene Fu cacciato dal popolo grasso. Furono riconfermati gli Ordini di Giustizia e istituito il Monte dei Debiti. Entrarono nei confini fiorentini Prato, Pistoia, San Miniato. Fu fatta la pace con Pisa.
1343 muore Frà Bene di Buonarroto, domenicano di S.Maria Novella. Non fu uomo di lettere ma fu definito homus mechanicus perché si dilettava di lavori meccanici.
1343 Orcagna si iscrive alla gilda dei pittori
1343 i quartieri cambiano nome. Si ritorna alla divisione in quartieri:
est Porta S.Piero S.Croce
nord Porta del Vescovo o ad Aquilonem S.Giovanni
ovest Porta S.Pancrazio S. Maria Novella
sud Porta S. Spirito S. Spirito
30.6.1344 Simone Martini, ad Avignone, fa testamento. Morirà dopo pochi giorni.
1345 Neri di Fioravanti (Taddeo Gaddi secondo Vasari) ricostruisce ponte Vecchio.
1346
Nasce ad Arezzo SPINELLO ARETINO da Luca Spinelli.
(notizie dal 1373 - m.1411) Figlio di Luca Spinelli. Allievo
di Iacopo da Casentino
16.9.1375 viene commissionata a Spinello Aretino la decorazione della Cappella di
S.Francesco nella Pieve di Arezzo. Adesso rimane solo un pilastro affrescato.
1377 affresco della chiesa di S.Agostino, adesso nel Museo Diocesano di Arezzo
1384 é a Lucca dove dipinge una tgavola per il monastero di San Panziano, ora divisa fra
l' Ermitage di Leningrado e il Fogg Art Museom di Cambridge (Mass.)
1385 tavola di Monteoliveto. Madonna in Trono, Bambino e Santi nella 3. cappella dx in
S.Trinita
Crocifissione, nel piano II del palazzo Davanzati
1387 Storie di S.Benedetto nella Sacrestia di S.Miniato
1389 Trittico con storie di S.Caterina in S.Caterina all'Antella
1390 Affreschi con Storie dei Santi Efisio e Potito nel Camposanto di Pisa
1391 Trittico dell'Accademia di Firenze
1399 Polittico di S.Felicita a Firenze (adesso all'Accademia)
1400 circa Spinello Aretino affresca le pareti di S.Barnaba
1407 affreschi nella sala di Balia nel Palazzo Pubblico di Siena
1411 Marzo muore e viene sepolto ad Arezzo
1771 incendio nella Chiesa del Carmine. Distrutti gli affreschi nella cappella di
S.Giovanni Battista di Spinello Aretino, originariamente attribuiti a Giotto
1348 muore
BERNARDO DADDI (1290-1348 (Peste) - Allievo di Giotto.1350 Jacopo Talenti inzia la facciata di S.Maria Novella, per un legato di Messer Turino Baldesi. Non la termina.
1350
nasce AGNOLO di TADDEO GADDI ( Figlio di Taddeo Gaddi. (1350 - 1396)
1385 Agnolo Gaddi affresca la Cappella Maggiore di S.Croce
con La Leggenda della Croce, seguendo la duecentesca Leggenda Aurea di Jacopo da Varagine.
Su commissione della famiglia Alberti. Vasari apprezzò il colorito, ma dice che il
disegno fu trascurato. In realtà non tutto il dipinto é di mano di Agnolo, che, d'altra
parte, rompeva con i canoni giotteschi per trovare forme nuove di espressione. Di mano di
Agnolo sono gli affreschi più in basso, ossia quelli meglio osservabili. Seth, inviato
dal padre morente alla porta del Paradiso per chiedere l'olio dell'albero di misericordia,
riceve invece dall'arcangelo Michele un ramo di quell'albero. Al ritorno, Seth trova Adamo
già morto e pianta il ramo sul corpo del padre. Da notare il paesaggio illuminato da una
luce non direzionata, ma suggestivamente vagante. Il virgulto piantato da Seth sul corpo
di Adamo é cresciuto in un albero robusto. Il legno di questo albero é venuto in
possesso di Salomone, che ne vuole fare una trave per il suo tempio: Ma il legno si
rifiuta miracolosamente a tale uso e viene allora utilizzato come ponticello per un fiume
vicino. Nell'affresco vediamo la regina di Saba che, recandosi in visita da Salomone,
davanti al ponte ha il presentimento del sacro destino di quel legno, si inginocchia e lo
adora. Salomone, informato del fatto, fa sotterrare il legno. Probabilmente questo
affresco é stato realizzato da un allievo, su sinopia del maestro.
La composizione seguente raffigura l'estrazione del legno dalla piscina miracolosa che si
era formata attorno e la costruzione della croce con il legno stesso. Il dipinto é tutto
di bottega ed anche la composizione é trascurata, forse per l'eccessivo impegno
narrativo. Per comodità di descrizione, si é fatto ricorso alla prospettiva inversa, con
le figure in primo piano più piccole di quelle retrostanti. Di mano di Agnolo é
l'invenzione e la prova della Croce. Per merito di Sant'Elena imperatrice la croce, che
dopo la crocifissione di Gesù era stata seppellita, viene ritrovata e la sua autenticità
viene documentata dal miracolo della resurrezione di una donna defunta. Bello il paesaggio
sullo sfondo con le figurine ben delineate (il boscaiolo che torna a casa, il frate che
pesca dal ponte, il frate che attinge l'acqua al pozzo). Sulla parete opposta Sant'Elena
porta la Croce a Gerusalemme accompagnata da largo seguito e accolta da una folla di
fedeli genuflessi. Forse di mano di Agnolo sono solo le tre figure in primo piano a
destra. Sotto: la fuga di Cosroe, il re dei persiani che, invasa Gerusalemme, ne aveva
asportato la Croce e si era fatto adorare dal suo popolo. Molto di effetto e animato, é
sicuramente di mano di Agnolo. La composizione che segue unisce tre episodi: Cosroe
adorato dai cortigiani, il Sogno di Eraclio (che riceve l'ordine di recuperare la Croce) e
la Battaglia di Eraclio e Cosroe. Sicuramente di mano si Agnolo. L'ultimo affresco
raffigura la Decapitazione di Cosroe e il Trionfo di Eraclio, che, smontato da cavallo per
ordine dell'angelo, riporta la Croce a Gerusalemme vestito da pellegrino e a piedi scalzi.
Vasari copiò la testa di uno degli assitenti al supplizio di Cosroe per ornare il titolo
della Vita di Agnolo Gaddi.
1385 Agnolo Gaddi affresca la cappella Castellani in S.Croce con l'aiuto della bottega e, forse, dello Starnina Il lavoro probabilmente prese inizio dalla campata dell'altare, dove sulla parete destra vi é il Battesimo di Cristo. Sotto, in gran parte rovinata, i Discepoli di S.Giovanni che seguono Gesù. Il Battesimo é dipinto con grande luminosità di colori.
La lunetta con S.Giovanni a Patmos ricalca la lunetta di pari soggetto
dipinta da Giotto nella cappella Peruzzi.
Il Battesimo di Cristo. Il miracolo delle verghe e delle pietre. Lunetta con l'annuncio a
Zaccaria. Nel pilastro interno di destra Santi francescani e il martirio di una
santa, S.Lorenzo e S.Stefano. Sulla parete destra della prima campata le tre storie di
S.Nicola di Bari. Lunetta dell' Elemosina di S.Antonio sulla parete sinistra della campata
dell'altare. Parete sinistra della seconda campata: in alto Tentazione di S.Antonio, forse
dello Starnina.Sulla parete di fondo a sinistra dell'altare Storie di S.Antonio.
I dipinti di mano di Agnolo sono riconoscibili perché i paesaggi sono più soffusi ed
attenuati.
1392 Agnolo Gaddi affresca la Cappella del Sacro Cingolo nel Duomo di Prato
15.10.1396 muore Agnolo Gaddi. Nel registro dei Morti di Firenze, tenuto dagli Ufficiali della Grascia sio legge: "1396, die XV mensis ottobr. Angelus Taddey taddi (non Gaddi) pictor de populo Sancti Petri magioris Quarterio Santi Johannis, seppultus in ecclesia Sante Crucis. Retulit Dopninus Fortiori becchamortus: banditus fuit".
1352 Orcagna si iscrive alla gilda degli scultori. 1352 Roberto d'Oderisio, seguace napoletano di Giotto, affresca l'Incoronata 1355 nasce GHERARDO STARNINA (1355c-1413c)La cappella, originariamente, era dei Guidalotti, costruita per disposizione testamentaria del 1350 di Lapo di Lizio Guidalotti, che lasciò ai Capitani di Orsanmichele il compito di incassare i crediti e di finanziare la cappella, oltre al pagamento di fiorini 12 annui ai frati di S.Croce. I Capitani di orsanmichele ebbero difficoltà nell'incassare i crediti. Inoltre, dal 1350 al 1360, dovevano finanziare la costruzione del tabernacolo di Orsanmichele. Nel 1365, a causa dei mancati pagamenti, Giovanni da Milano abbandona il lavoro. Una scritta, del 1371, sul cancello, ne indica la successiva assegnazione ai Rinuccini.
Giovanni da Milano fu accettato dai fiorentini, avendo imparato la lezione di Giotto, ma apportò una nuova luminosità e trasparenza dei colori, nonché un sapiente uso del chiaroscuro. Molto ammirato il suo verde mela. In molte suppellettili sulle tavole brillava l'argento, oggi ossidato. Sul centro della volta un insolito Gesù, dipinto su di un disco ligneo come un sole, illumina tutta la cappella. Nelle vele della volta busti di Profeti, con rotoli didascalici. Nella lunetta di sinistra la Cacciata di Gioacchino sotto: Storie della Vergine: Le scene si caratterizzano per una inconsueta cura per l'illustrazione degli interni, anticipatrice dei pittori fiamminghi del '400. Sono incorniciate in un motivo geometrico stellato. In basso rimane lo spazio per la didascalia. La loro mancanza fa ritenere che qui si sia interrotto il lavoro di Giovanni da Milano. Nella lunetta di destra la Cena in casa Levi. Sotto: Storie di Maddalena.
30.11.1365 Andrea di Bonaiuto da Firenze affresca il Cappellone degli SpagnoliIl soggetto é tratto in massima parte dallo Specchio della Vera Penitenza, un'opera pia del pittore Passavanti, amico del committente, Buonamico di Lapo Guidalotti. Parete sinistra: Trionfo di S.Tommaso d'Aquino. Parete destra: la Strada per la salvezza con la cupola senza tamburo. Parete dell'altare: la Strada per il Calvario, la Crocifissione e la Discesa al Limbo. Nella volta: la Navicella, la Resurrezione, la Pentecoste e l'Ascensione. Sulla parete d'ingresso: Scene della Vita di S.Pietro Martire. In un primo momento l'opera era stata attribuita a Simone Martini, a Taddeo Gaddi e aiuti. Il contratto di commissione ad Andrea Bonaiuti fu ritrovato e pubblicato nel 1916 da I. Taurisano.
1365 si tiene in S.Croce il Capitolo Generale dell'Ordine. 1366 Giovanni da Milano diventa cittadino fiorentino. A lui Taddeo Gaddi aveva affidato i figli Agnolo e Giovanni. Giovanni da Milano verrà da loro aiutato nel dipingere la Pietà, ora all'Accademia di Firenze. 1366 Muore Taddeo Gaddi 1366 Andrea di Bonaiuto fa parte del comitato consultivo per la costruzione del Duomo di Firenze 1368 muore Andrea dell'Orcagna 1368 l' Orcagna inizia il Cenacolo e la Crocifissione nel Refettorio di S.Spirito. 1368 nasce Piccarda Bueri, futura moglie di Giovanni di Bicci dei Medici 1368 nasce Giovanni di Bicci capostipite dei Medici. Sposerà Piccarda Bueri. Padre di Cosimo il Vecchio 1370 nasce GENTILE DA FABRIANO Gentile di Niccolò di Giovanni di Massio. 1370c-1427)Ritorno
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