SCHEDE
BIOGRAFICHE PERSONAGGI |
ADRIANO
V - OTTOBONO FIESCHI |
ADRIANO V, Ottobono Fieschi, di Genova
( pontificato 1276-1276 )
Alla notizia della morte di Innocenzo V, Carlo d'Angiò in quel momento si trovava a Roma e non perse anche questa volta l'occasione di manovrare il Collegio dei cardinali a suo favore.
Come senatore spettava a lui la sorveglianza del conclave; e ricordò ai partecipanti alla lettera le disposizioni che Gregorio aveva lasciato sulla durata dello stesso. E le norme severe contenute, che applicò quando passati gli otto giorni senza avere i cardinali accennato ad alcun nome, fece servire loro a pranzo e cena solo pane e acqua.
Non sfuggì ai critici, e agli stessi partecipanti che tale trattamento fu riservato solo ai cardinali italiani, mentre i francesi consumavano lauti pasti.
Giovanni Gaetano Orsini che guidava il gruppo italiano, ne era indignato, e non dimenticò facilmente questo trattamento discriminatorio, se ne ricordò quando in seguito fu lui eletto papa: futuro Niccolò III.
L'11 luglio 1276, finalmente dai "reclusi" conclavisti venne fuori il nome del genovese OTTOBONO de FIESCO. Era sì italiano, ma era un filo-angioino, un fautore della politica antimperiale; del resto era un nipote di Innocenzo IV.
Lui era un semplice diacono nominato da suo zio, doveva quindi essere innanzitutto consacrato prete e diventare vescovo prima di essere incoronato papa. Ma a Roma in quel mese di luglio faceva un caldo torrido, e quasi tutti i cardinali furono d'accordo di rimandare le due cerimonie e la consacrazione a papa del Fieschi che già si era scelto un nome: ADRIANO V.
Lui stesso - avanti con gli anni, piuttosto malandato - lasciò Roma per un soggiorno a Viterbo. Ma a 38 giorni dalla sua elezione, morì in questa città il 18 agosto senza essere incoronato.
Fece però in tempo, nel giorno stesso dell'elezione, di abrogare quella singolare (e insopportabile) costituzione sul conclave, la "Ubi periculum", che il D'Angiò aveva imposto così duramente e anche in modo discriminatorio nei confronti degli italiani.Con la morte così prematura del neo eletto, bisognava fare per la terza volta in un anno un altro conclave. Fra l'altro i cardinali elettori erano rimasti solo in sette, perchè dai tempi di Gregorio X non vi erano state più nomine.
La "sede vacante" si protrasse fino a settembre quando - quasi sotto minaccia - venne fuori il nome di un portoghese...