TABELLA BATTAGLIE NELLA STORIA
BATTAGLIA DI DIEN BIEN-PHU
Data: 13
MARZO - 7 MAGGIO 1954
Luogo: DIEN BIEN PHU (Localit� del Vietnam del Nord)
Esercito contro: FRANCESE e VIETMINH
Contesto: GUERRA INDOCINESE
Protagonisti:
CHRISTIAN de CASTRIES (Comandante francese di Dien Bien Phu)
PIROTH (Colonnello francese)
LALANDE (Colonnello francese)
VO NGUYEN, detto GIAP (Comandante supremo del Vietminh)
La battaglia:
Quando i francesi, dopo la seconda guerra mondiale, cercarono di riprendere il controllo dei loro possedimenti in Indocina, si trovarono di fronte a una crescente ondata di nazionalismo. Gli anni dal 1946 al 1954 furono funestati da una spietata guerra tra una potenza coloniale, la Francia, e i nazionalisti asiatici.
Dal 1946, Vo Nguyen, detto Giap, comandante supremo del Vietminh, ossia Fronte per l'indipendenza del Vietnam, aveva preso a concentrare le sue truppe sulle montagne del nord-est del Tonchino. Allo scoppio del vero e proprio conflitto, nel 1950, si ebbero le vittorie di Giap a Cao Bang e a Lang So, e successivamente la caduta di Dong Kh�, inutilmente quanto coraggiosamente difesa dai paracadutisti francesi, che ebbero seimila morti. Finalmente la Francia si accorse di trovarsi di fronte non tanto un capo guerrigliero, quanto un autentico e grande generale. Tanto pi� che ora dalla Cina di Mao cominciavano ad affluire, senza sosta, aiuti di ogni genere al Vietminh: armi, rifornimenti, istruttori e volontari.
Ora il generale Giap disponeva di formazioni regolari: sessanta battaglioni che formavano cinque divisioni armate di mortai pesanti, cannoni anticarro, mitragliatrici e armi leggere. Alla vigilia della battaglia di Dien Bien-Phu, Giap avr� a sua disposizione un totale di 125 mila soldati regolari contro i 189 mila uomini della Francia, tra militari della Legione Straniera, nordafricani, vietnamiti e reparti d'aviazione e di marina.
Nel maggio del 1953 arriva ad occupare il posto di comandante supremo d'Indocina il generale francese Henry Navarre. Egli si trov� immediatamente di fronte alla pericolosissima novit� dell'invasione del Laos da parte del generale Giap. Bisognava quindi, per prima cosa, tagliare le comunicazioni del nemico tra il Laos e il Tonchino e allontanare la lotta da Hanoi, da Hue, da Haipong. Scelse la zona dove concentrare una forza tale da tenere in scacco le unit� del Vietminh in un settore per esse, in quel momento, fondamentale: il territorio senza strade nel nord del Tonchino, a cavallo tra le frontiere del Vietnam e del Laos.
L'idea del generale Navarre era di piantare una spina nel cuore del nemico, in grado di tenerlo impegnato e nello stesso tempo di chiudergli la via laotiana. Per questo motivo egli fece fortificare una localit� chiamata Dien Bien Phu.
Dien Bien Phu era un villaggio al centro di una pianura lunga una decina di chilometri e larga sei, con qualche modesta altura; al centro di essa scorre il fiume Nam Yuma, largo circa cinquanta metri. Dien Bien Phu divenne una base aeroterrestre, rifornita da un ponte aereo che la collegava con Hanoi.
Il 21 novembre 1953, alle 10 di mattina, quattromila paracadutisti francesi, agli ordini del colonnello Bigeard, vennero lanciati su Dien Bien Phu. Sulla spianata intorno al villaggio sostavano poche decine di soldati del Vietminh che alla vista della massa di nemici che piovevano dal cielo, se la diedero a gambe.
I francesi cominciarono subito il lavoro per riattare il campo di atterraggio, si aprirono le casse di armi e munizioni, si attrezz� il villaggio a difesa. Dal giorno dopo cominciarono ad arrivare i grandi aerei da trasporto Dakota con i rifornimenti. Scaricavano cannoni, scavatrici, bulldozers, attrezzature ospedaliere, apparecchi per il collegamento radio, munizioni, viveri.
Ora era necessari fortificare immediatamente il territorio con i reparti del genio. I paracadutisti che si erano impadroniti di Dien Bien Phu vennero sostituiti da truppe della Legione Straniera, da nordafricani, da sudvietnamiti. A prendere il comando del campo trincerato arriv� il colonnello Christian de Castries. Egli si applic� subito a dare organicit� al campo. Fortific� sette capisaldi, ognuno su colline alte pochi metri, e a questi diede il nome di una donna. Cos� il caposaldo pi� a nord si chiam� Gabrielle, quello nell'ansa del fiume Beatrice, quindi Huguette e Dominique. Dietro la pista d'atterraggio Claudine e Eliane, e infine, pi� a sud, distante quattro chilometri dal centro, Isabelle, dove era concentrata l'artiglieria pesante.
A sistemazione conclusa, Dien Bien Phu era presidiata da sei battaglioni, cinquemila uomini. Ne sarebbero occorsi trenta, di battaglioni, per difendere un territorio di quarantacinquemila chilometri quadrati, ma per varie vicende le truppe di Dien Bien Phu non riuscirono mai a superare le tredicimila unit�.
Alla met� di febbraio del 1954 il generale Giap era riuscito a schierare intorno al campo trincerato francese il pi� grosso esercito che il Vietminh avesse mai avuto, rifornito quotidianamente da colonne di autocarri provenienti dalla Cina.
L'attacco di Giap a Dien Bien Phu cominci� il 13 marzo 1954. I soldati del Vietminh sembravano balzar fuori dalle viscere della terra. In realt� essi lavorarono ogni notte, da mesi, a scavare gallerie di avvicinamento ai bunker di de Castries, per evitare di avanzare allo scoperto e per cogliere il nemico di sorpresa. Chilometri e chilometri di gallerie sotterranee portarono quelle "talpe" fino in prossimit� delle prime linee dei francesi.
Il primo caposaldo a cadere fu Beatrice. Un mese prima il comandante dell'artiglieria di Dien Bien Phu, colonnello Piroth, aveva assicurato a de Castries che avrebbe spazzato via qualsiasi cannone dei viet.
Poco dopo la mezzanotte del 13 marzo anche Gabrielle era caduta, nonostante i francesi si battessero con grande coraggio e determinazione. I combattimenti erano violenti e brevi. I vietminh puntavano principalmente alla pista di atterraggio. Sapevano che, quando l'avessero presa, Dien Bien Phu sarebbe caduta.
Nelle due settimane successive al 13 marzo i vietminh riuscirono a impadronirsi anche di Huguette e Dominique. Ormai a Dien Bien Phu difettavano le munizioni, scarseggiavano i viveri. Dei tredicimla uomini della guarnigione, soltanto tremila erano ancora in condizione di combattere.
Il generale Giap ordin� l'ultimo assalto alle ore 17 di gioved� 6 maggio 1954. I francesi erano ristretti in un'area di due chilometri e i vietminh stavano a una distanza di cinquecento metri. All'alba del 7 maggio anche Claudine cadde, nonostante l'accanita resistenza dei francesi che si difendevano metro dopo metro. Alle 17 e 30 sopraggiunse la fine della resistenza. Non era possibile continuare. Il colonnello de Castries, promosso generale durante l'assedio, usc� dal suo bunker e si consegn� al nemico. Da quel momento era un prigioniero di guerra. La resistenza era durata esattamente cinquantasei giorni.
L'ultimo caposaldo a cadere fu Isabelle. L� continuarono a battersi ancora mille uomini della Legione, agli ordini del colonnello Lalande. Rifiutarono di arrendersi e, al calar della notte, tentarono un'ultima sortita. Speravano di riuscire ad aprirsi un varco verso la giungla dove avrebbero potuto trovare rifugio. Mezz'ora pi� tardi erano morti quasi tutti.
Nella battaglia di Dien Bien Phu le perdite dei francesi ammontarono a quattromila morti e cinquemila feriti.
Nell'aprile del 1955 la Francia ritiR� le sue residue truppe dall'Indocina.
Ecco come il generale Giap spiega tattica e strategia adottate nella vittoriosa guerra contro i francesi nel libro: "Guerra di popolo":
"...Se si pone la questione "com'� riuscito a vincere il popolo vietnamita?" la migliore risposta, la pi� esatta e la pi� completa, non pu� essere che questa: il popolo vietnamita ha vinto perch� la sua guerra di liberazione era una guerra di popolo.
Quando la resistenza si diffuse in tutto il paese, il partito comunista indocinese sottoline� nelle sue direttive che essa doveva essere opera di tutta la popolazione: in questa linea di condotta fu il segreto della vittoria. Guidando con una giusta strategia ed una giusta tattica la rivoluzione nazionale democratica, il nostro partito indic� al popolo gli obiettivi da raggiungere: l'indipendenza e la democrazia. Non bastava per� avere degli obiettivi conformi alle aspirazioni fondamentali del popolo. Bisognava fare il possibile per illuminare le masse popolari, educarle ed incoraggiarle, organizzarle nella lotta per la salvezza nazionale. Il partito si dedic� totalmente a questo lavoro, all'unificazione di tutte le forze nazionali, all'allargamento ed al consolidamento di un fronte nazionale unificato, il fronte Vietminh. Le necessit� della guerra popolare del Vietnam esigevano l'adozione di una strategia e di una tatttica adeguate, sulla base delle caratteristiche del nostro popolo e di quelle del nemico, delle condizioni concrete del campo di battaglia e del rapporto di forze a confronto. Questa strategia doveva essere la "strategia di una guerra di lunga durata""
( a cura di ENNIO
DALMAGGIONI )
& Francomputer
Bibliografia:
�MILES� - Fabbri Editori - fondamentale.
" Storia Universale Cambridge" - Garzanti Editori
"Grande storia Universale"- Curcio Editore