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bizantino- cronologia.it
*** SI FORMA IL TIBET DEI MONACI
*** A GENOVA scoppia una rivolta popolare che depone il governo in carica retto dal vicario del re di Napoli, Roberto D’ANGIO’, appoggiato dal partito guelfo. Viene instaurata l’ultima diarchia ghibellina con RAFFAELE DORIA e GALEOTTO SPINOLA che vengono nominati capitani del popolo. Il loro governo seguirà una politica di eccessivo distacco dalle necessità degli artigiani e dei piccoli borghesi che costituiscono la componente più rilevante della popolazione genovese di quest’epoca, per cui dureranno in carica solo tre anni, fino al 1339, quando un’ennesima insurrezione popolare allontanerà anche loro dalla città . (by: Silvio Galletta)
*** In POLONIA il Re Casimiro III il Grande stipula con il Re di Boemia il Patto di Visegrad con il quale il sovrano boemo ottiene la Slesia ma rinuncia ad ogni pretesa alla corona polacca.
SI FORMA IL TIBET DEI MONACI
*** In CINA, prime rivolte di contadini (la setta dei turbanti rossi) contro i dominatori mongoli.
Avviene in questo periodo una delle più storiche modificazione dello sterminato territorio cinese posto a sud est; quello che è oggi a Nord del Nepal, il Tibet, grande come la stessa Mongolia (1.200.000 kmq). Il dominio assoluto è degli abati buddhisti lamaisti Pag-mo-gru che hanno trasformato da secoli (dal VI) questa regione in un potente regno, molto appartato (soprattutto a sud) e nella terra dei grandi monasteri, il cui centro è Lhasa, con subito alle spalle la grande catena Himalaiana e il tetto del mondo, il Chomolungma (Everest).
In questi anni non più efficacemente controllato dalla dinastia mongola cinese, nasce l’autonomia politica tipicamente teocratica del Tibet centrale. Ma la totale indipendenza e dopo tanti altri conflitti nei successivi trecento anni (con gli stessi monasteri) e con i mongoli (che comunque lasceranno sempre alla gerarchia lamaica il governo del paese) i monaci la conquisteranno solo nel 1655, al tempo del quinto Dalai Lama; ma durò nemmeno un secolo. E se già prima erano rimaste estranee alle assimilazioni etniche della grande civiltà cinese, nel vivere in isolamento su questo grande altipiano che è il più vasto ed elevato della Terra (in media 4000-5000 metri) ha fatto conservare non solo l’etnia a tutta la regione ma anche il singolare tipo di società , con limitate espressioni non solo artistiche culturali ma anche di sviluppo economico e -per scelta- del tutto assente quello tecnologico.
Nel 1720 i cinesi manciù riconquistarono il Tibet imponendovi un protettorato e un loro dalai lama, il settimo.
L’equilibrio locale si ruppe poi con gli inglesi “colonizzatori”; i pretesti furono subito trovati, ed occuparono militarmente il Paese nel 1903-4 per mettervi le loro basi commerciali, per sfruttare il territorio, oltre che gli abitanti in quelle zone di loro interesse; mentre i monaci li lasciarono alle loro attività religiose compreso un virtuale potere che dava loro la facoltà di poter amministrare il resto del Paese senza interferire con gli occupanti imperialisti.
Nel 1950 la Repubblica cinese, avanzando i suoi diritti volle riconquistare il territorio e ne assunse la direzione politica; ma dopo una (manipolata) rivolta anticinese, lo invase con le sue truppe rivoluzionarie, trasformando il Tibet in una regione autonoma della Nuova Repubblica Cinese nel 1959.
Alcune rivolte dei monaci e dei loro servi ci furono fino agli anni Sessanta, ovviamente appoggiate dagli inglesi, che vollero trasformare i conflitti in battaglie umanitarie etiche-religiose in difesa di una piccola minoranza che però aveva in mano il potere teocratico assoluto decisamente arcaico (fra l’altro con un lama fantoccio (gradito agli inglesi) quando invece la maggior parte della popolazione del Tibet (soprattutto le donne, cui era riservato il solo compito di fattrici senza unione matrimoniale) non godeva di nessun diritto civile, nè possedeva un metro di terra coltivabile o qualsiasi altro bene.
*** Costruzione del Ponte vecchio a Firenze seguendo una tradizionale tecnica architettonica cinese, ad archi, con sopra delle edicole, trasformate poi in eleganti negozi di gioiellerie. merito dell’introverso Cosimo, che nel 1560 per dare un tono alla città furono fatti sloggiare i Beccai (i macellai) per far posto alle botteghe dei migliori orefici fiorentini.
ANNO 1336
664 ANNI FA
*** LA LEGA CONTRO MASTINO DELLA SCALA
*** ABBANDONO DELLA CROCIATA
*** SPAGNA – Muore il re D’Aragona Alfoso IV. Sale sul trono il figlio Pietro IV.
*** GENOVA stipula un trattato di pace con l’Aragona che le assicura il controllo della Corsica. Si protarrà per altri 4 secoli, malgrado le varie rivolte indipendentiste ispirate dalla Francia.
Questo lungo dominio sarà possibile perchè il comune ligure affiderà il governo dell’isola ad una “Maona” genovese, cioè ad una società finanziaria imprenditoriale, secondo una linea di politica coloniale che sta già sperimentando con successo nelle regioni d’Oriente.
*** LEGA CONTRO MASTINO DELLA SCALA. Il 28 maggio scoppia la guerra della nuova Lega che si forma in Italia, dove si ribaltano le alleanze, contro Mastino Della Scala, a cui aderiscono Siena, Bologna, Perugia, Firenze e Venezia. Tutti si sentono minacciati dalla politica espansionistica di Mastino che, succeduto al padre Cangrande nel 1329, aveva iniziato subito ad allargare i territori sotto il suo dominio occupando Brescia e Parma. Si era spinto persino in Toscana dove aveva conquistato Lucca.
Inoltre aveva cominciato a costruire delle saline a Petta di Bo, una località al confine della laguna veneta, ostacolando così la navigazione fluviale ai danni di Venezia.
Una particolarità di questa guerra è il metodo innovativo usato dalla Repubblica di Venezia per arruolare le truppe del suo esercito. Infatti viene usato per la prima volta il sistema chiamato delle “cernide”, cioè il reclutamento obbligatorio di tutti i cittadini abili alle armi tra i 20 e i 60 anni.
Si anticipa così di molti secoli la moderna coscrizione obbligatoria, riuscendo ad organizzare un esercito di ben 40.000 uomini.
Il conflitto si sviluppa principalmente in territorio scaligero con diverse battaglie, vinte ora dall’una ora dall’altra parte, con alterna fortuna.
La svolta decisiva si avrà l’anno prossimo con l’allargamento della Lega ai Visconti di Milano, ai D’Este di Ferrara, ai Gonzaga di Mantova e ai re di Boemia e di Carinzia minacciati nei loro interessi nel Tirolo.
Mastino II, ormai circondato da ogni parte, inizierà le trattative di pace che si concluderanno nel 1339, grazie alla mediazione dell’Imperatore Ludovico il Bavaro.
*** ABBANDONO DELLA CROCIATA. Il Papa Benedetto XII convince il re di Francia, Filippo VI, a desistere dalla crociata, già in parte preparata, perchè ritiene che le condizioni politiche in Europa Occidentale siano talmente sfavorevoli da imporre la rinuncia.
Questa decisione del Pontefice provoca aspre critiche e profonda delusione tra molti personaggi che aspettavano di partire da lungo tempo.
Infatti la Corona francese si era impegnata già nel 1313, con Filippo IV, a partire per una nuova crociata , ma, malgrado la ferma volontà del sovrano, l’impresa non era iniziata per diverse cause tra cui le più importanti avevano riguardato gli interessi contingenti del papato.
Nel gennaio del 1323, il nuovo re di Francia, Carlo IV, aveva elaborato un piano particolareggiato, che prevedeva una crociata in tre tempi: un “primum passagium”, da fare subito per aiutare la Cilicia assediata dai musulmani; un “passagium particulare” da fare l’anno dopo; un “passagium generale” dopo molto tempo per liberare la Terrasanta.
Il conflitto era fallito per le difficoltà finanziarie della Francia di quel periodo che non avevano consentito di reperire i fondi necessari alla spedizione.
Salito al trono Filippo VI pianifica anch’egli un piano ambizioso che prevede tre diversi “passaggi” di cui l’ultimo, il “passagium generale” doveva avvenire appunto nell’agosto di quest’anno, con una spedizione capeggiata dal re stesso, come Capitano Generale della Chiesa. (by: Silvio Galletta)
*** Sulle navi europee compaiono per la prima volta i cannoni. Altra grande svolta questa volta nella lotta marinara. Soprattutto nell’assediare i porti da conquistare. Più tardi ne faranno largo uso le navi in ferro e a vapore inglesi, poi in seguito gli americani, assediando i grandi porti orientali. “O ci fate sbarcare o vi bombardiamo” .
*** PETRARCA inizia il suo Canzoniere mentre BOCCACCIO scrive Filocolo, Filostrato, Teseide.
*** Nasce LANDINO MASSIMO esponente dell’ Ars Nova in Italia
ANNO 1337
663 ANNI FA
*** A Bologna viene nominato Capitano Generale del popolo Taddeo Pepoli.
*** Muore il re di Sicilia Federico III D’Aragona e gli succede il figlio Pietro II, malgrado i tentativi promossi dal Papa, Benedetto XII, di far passare la regione sotto il dominio degli Angioini di Napoli.
INIZIA LA GUERRA DEI CENT’ANNI
*** Nel mese di maggio il re di Francia, FILIPPO VI, confisca la Guiana (o Aquitania) che il sovrano inglese regge come suo feudatario. La regione costituisce una perenne fonte di conflitto tra le due potenze, in quanto i tentativi espansionistici inglesi si scontrano continuamente con il desiderio francese di riassorbire il feudo.
Ad ottobre, il re d’Inghilterra EDOARDO III reagisce alla decisione francese proclamandosi “il vero e legittimo re di Francia” e apprestandosi alla guerra.
Le pretese al trono di Francia di Edoardo risalgono al 1328 quando, alla morte senza eredi di Carlo VI, voleva essere designato come legittimo successore in quanto figlio di una sorella di Filippo il Bello. I grandi nobili del regno scelsero invece FILIPPO di VALOIS, cugino del re defunto.
Ma la vecchia rivendicazione di Edoardo non è in realtà l’effettivo motivo della guerra, piuttosto è un pretesto per risolvere con le armi il continuo conflitto riguardante la sovranità della Guiana.
Durante l’estate le truppe inglesi sbarcano nelle Fiandre e si preparano all’assalto, mentre entrambi i contendenti cercano febbrilmente di stringere alleanze con altri paesi che consentano di aumentare la propria potenza militare.
L’inizio di questa guerra lascia presagire ai contemporanei uno scontro rapido con una conclusione a favore dei francesi, dal momento che la Francia è la potenza dominante in Europa, la cui gloria militare eclissa di gran lunga quella dell’Inghilterra come di qualunque altro paese, con i suoi 21 milioni di abitanti contro i poco più di 4 milioni d’inglesi.
Eppure Edoardo III lancia ugualmente la sfida perchè non può e non vuole rinunciare all’alleanza con le Fiandre e al possesso della Guiana, che gli consentono di mantenere una solida base d’appoggio sul continente proprio ai confini di quel regno retto con tanta arroganza da “Filippo di Valois che si definisce re dei Francia”.
Nessuno dei due sovrani può immaginare che stanno per dare inizio ad un conflitto che durerà più a lungo della vita di entrambi, una guerra che finirà per vivere autonomamente contro ogni tentativo di tregua o di trattativa intesi a fermarla, che si prolungherà nella vita dei loro figli, del loro nipoti e dei loro pronipoti, che porterà alla rovina entrambi i Paesi per le enormi spese militari e che avrà forti ripercussioni dannose per tutte le popolazioni d’Europa. (By: Silvio Galletta)
PRIMA FASE GUERRA DEI CENT’ANNI
1337 NOVEMBRE – Il conte di Derby sbarca in Fiandra
1338 GENNAIO – Giacomo van Artevelde capitano generale di Gand .
” LUGLIO Edoardo III sbarca ad Anversa
” SETTEMBRE . Edoardo III proclamato vicario dell’Impero a a Coblenza.
1339 APRILE – Lega di Gand con le altre città fiamminghe –
” OTTOBRE assedio di Cambriai, ma vi si rinuncia. Si avanza fino a Buironfosse, ma anche qui avviene una successiva ritirata.
1340 GENNAIO – Edoardo III a Gand si proclama re di Francia
” FEBBRAIO-GIUGNO rientro in Inghilterra di Edoardo III.
” GIUGNO (24) Battaglia navale a Sluys.
” LUGLIO l’assedio di Tournai fallisce.
” SETTEMBRE (25) – Tregua di Esplechin.
” NOVEMBRE (30) rientro in Inghilterra di Edoardo III.
1341 APRILE – Si apre il Parlamento . Muore Giovanni III di Bretagna: disputa per la successione
*** FRANCIA – Violente contestazioni studentesche (con morti e feriti) all’ Universita’ di Parigi contro i professori (che sono quasi tutti teologi) contrari all’introduzione dentro gli atenei di “sovversivi” testi che gli studenti si passano di mano in mano. Sono testi scientifici e filosofici non autorizzati che stanno invadendo l’Europa dopo le conquiste nella Spagna araba, e provengono dalle immense biblioteche musulmane; che hanno conservato, copiato o ulteriormente elaborato testi antichi provenienti da tutta l’area mediterranea e mesopotamica. ( Ne abbiamo parlato negli anni che vanno dal 600 al 1100).
Gli studenti occupano le aule universitarie decisi ad ottenere dai governanti delle libere autonomie sulle discipline di studio, che da alcuni anni vanno scoprendo. Ma il potere politico e clericale non si fa impressionare: invia l’esercito per sgomberare l’ateneo; negli scontri si registrano gravi incidenti con diversi morti e feriti.
La condanna è esemplare, e viene accompagnata da autorevoli dichiarazioni per giustificare la repressione: “presumono di perorare costoro con i libri di scienza degli infedeli saraceni! bruciateli ! tutti!”
Parigi assisterà ancora per quattro volte a un grande falò; uno di questi brucera’ per giorni e giorni per la grandissima quantità di libri requisiti e accatastati nelle pile. In fumo testi millenari che sono stati scovati soprattutto nelle case di studenti e professori dopo accurate perquisizioni. Seguono numerose condanne delle peggiori “teste di giovini bacate che inverminiscono le teste di altri sani giovini” (cioè degli amanti del sapere blasfemo e anticristiano).
*** IMPERO OTTOMANO – In Asia Minore con la conquista di Brussa (1326) e la conquista di Nicomedia in questo anno gli OTTOMANI completano il controllo su tutta la Bitinia. Lo Stato Ottomano inizia a darsi i suoi caratteri distintivi. Viene introdotto il fez come simbolo nazionale. L’esercito si articola in truppe leggere (akhingi) e in cavalleria di tipo feudale (guardia del Sultano composta da pascià ). Ci sono poi le truppe scelte che avranno il loro sviluppo nei secoli successivi: gli Spahi (Cavalleria) ed i Giannizzeri. Questo corpo militare ha una storia particolare. Il suo reclutamento derivava da un tributo che dovevano pagare tutte le famiglie cristiane dell’Impero. Ognuna di loro doveva dare un figlio maschio al serraglio del Sultano quando era ancora bambino. Lì veniva educato alla fede mussulmana in un modo più fanatico di quelli che mussulmani nascevano. Sotto una disciplina ferrea essi combattono per il “Signore di tutti i credenti”. Il corpo dei Giannizzeri, nel suo momento di massima espansione, arriverà a comprendere 100.000 uomini che costituiranno uno Stato nello Stato.
ANNO 1338
662 ANNI FA
*** LA COSTITUZIONE “LICET IURIS”
*** UNA NOVITA’ IN GUERRA: I CANNONI
*** GERMANIA – In agosto l’Imperatore, LUDOVICO il BAVARO, emana la costituzione “Licet Iuris”, con la quale afferma che l’imperatore non può essere giudicato dal papa, perchè la sua autorità deriva direttamente da Dio.
Questa posizione molto dura assunta da Ludovico è determinata dall’acuirsi dei vecchi contrasti che avevano portato alla sua scomunica e che non riescono a concludersi in una conciliazione, anche a causa dell’opposizione del re di Francia, Filippo IV, che in un’eventuale pace tra le due parti intravede la possibilità di un ritorno della sede pontificia a Roma.
Proprio per scongiurare tutto ciò, il sovrano francese aveva stretto un’alleanza con l’imperatore, ignorando che, a causa della scomunica, non avrebbe dovuto avere alcun rapporto con il Bavaro.
Questa mossa aveva provocato l’indignazione del Papa, che aveva biasimato apertamente il re, invitandolo a non offrire alcun credito a chi aveva meritato la condanna della Chiesa.
Queste accese ostilità nei confronti di Ludovico spingono i principi tedeschi a stringersi intorno al loro sovrano, dichiarando che lui aveva il diritto di assumere il titolo di imperatore anche senza l’approvazione del pontefice.
E’ grazie a questo appoggio e all’ausilio di un nutrito gruppo di teologi che fanno parte della sua corte, che Ludovico il Bavaro decide di emanare quella costituzione che mette in discussione il potere di supremazia dei successori di Pietro su principi e re.
*** Muore Teodoro Paleologo del Monferrato e gli succede il figlio Giovanni II che attuerà una politica ostile ai Savoia occupando Ivrea.
Riuscirà ad escludere dal Piemonte gli Angioni e contrasterà anche i Visconti conquistando più volte Asti.
*** CANNONI “RIBAUD”. All’inizio delle ostilità della Guerra dei Cent’anni, i francesi compiono un’incursione in Inghilterra, dove saccheggiano ed incendiano la città di Southampton.
In questa occasione usano per la prima volta dei piccoli cannoni inventati nel 1325, fatti di ferro, a forma di bottiglia, che sparano un dardo sempre di ferro con una testa triangolare.
Questo primo modello di cannone da campo viene chiamato dai francesi “ribaud”, ma si dimostra poco efficace, in quanto troppo piccolo per sparare un proiettile con forza sufficiente a provocare danni seri. (By: Silvio Galletta)
*** Il Conte Fazio Novello di Doronatico, capitano generale della Repubblica di Pisa, fonda la scuola universitaria chiamata “STUDIO PISANO” che sarà riconosciuta dal Papa, Clemente VI, nella bolla “In Suprema Dignitatis” pubblicata il 3 settembre 1343.
*** Il canonico di Reims DE MACHAUT pioniere dell'”ars nova” musicale francese, compone per la prima volta l’importante (la prima a 4 voci) “Messa notre dame”, una pietra miliare della musica.