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TERRORISMO ISLAMICO VISTO
DAGLI OCCIDENTALI
DUE TESI A
CONFRONTO
Giovanni De Sio Cesari
www.giovannidesio.it
(QUESTO
E GLI ALTRI ARTICOLI SULL'ISLAM RIPORTATI DA "CRONOLOGIA"
SONO STATI TRADOTTI E PUBBLICATI ANCHE IN AMERICA)
Indice.
Il problema l'America Il terrorismo Interventi militari Dopo gli interventi
Sinistra occidentale e araba
IL PROBLEMA
I pareri e le interpretazioni sugli attuali
avvenimenti connessi al �terrorismo islamico � e all�intervento militare americano
in Medio Oriente sono moltissime in tutto l�Occidente. Praticamente ciascuno
osservatore ( e non osservatore) ha una sua opinione, come d�altronde è naturale
che sia su un argomento tanto complesso e coinvolgente. Tuttavia, malgrado
la diversità pressocchè infinita delle posizioni tutte comunque tendono
a polarizzarsi in due precise direzioni.
La prima polarizzazione si ha intorno
concetto che il �cosi detto terrorismo islamico� è essenzialmente un pretesto
colto dagli Americani per portare avanti una politica che mira a interessi
di potenza, economici, anche ad affari privati
Una seconda polarizzazione si ha
invece intorno al concetto che gli Americani stanno combattendo una guerra
difensiva contro una minaccia potenzialmente distruttiva e globale costituita
dal terrorismo
Nell�ambito di ciascuna delle
polarizzazioni sono possibili infinite variazioni e gradazioni: tuttavia fra
le due polarizzazioni è estremamente difficile trovare una posizione
mediana di sintesi se non, forse. a livello pratico,operativo Ci troviamo
cioè di fonte a una di quelle situazioni storiche in cui due concezioni, due
universi mentali inconciliabili si trovano al confronto. Cosi è avvenuto fra
liberalesimo e Reazione nella prima meta dell�800 o fra comunismo e democrazia
borghese nella prima metà del secolo successivo : si poteva essere liberali
o reazionario, comunista o democratico non l�uno e l�altro insieme. La profonda
differenza però sta che poi in effetti la distinzione delle due diverse posizioni
sugli avvenimenti legati al terrorismo non prefigurano affatto due diverse
società come avveniva per i movimenti ora ricordati: in realtà nessuno mette
in dubbio le istituzioni parlamentari, o il laicismo, nessuno soprattutto,
fra gli Occidentali, condivide neppure un pò i fini e gli ideali di
al-Qaeda.
In questa sede noi cercheremo di
presentare con la maggiore oggettività possibile, gli elementi essenziali
delle due polarizzazioni senza alcuna intenzione di manifestare
preferenze per una di esse. Nell'ultimo paragrafo invece esprimiamo il nostro
parere sulla validità della prospettiva occidentale.
Per semplice comodità di esposizioni e
senza alcuna altro intento o sottinteso indicheremo con il termine �1^TESI�
la prima polarizzazione (guerra imperialistica degli USA ) e con
� 2^ TESI� invece la seconda polarizzazione (guerra difensiva contro
il terrorismo).
Le due tesi divergono sulla interpretazioni
dei singoli avvenimenti,danno più importanza ad alcuni e non ad altri,
valutano diversamente l�entità di ciascuno elemento. Ci sembra pure essenziale
alla comprensione di tutte le posizioni tener conto che, in effetti,
ciascuna delle due prospettive si iscrive all� interno di un universo concettuale
che valuta differentemente la politica americana in generale nell�ultimo secolo
e, in particolare, la sua politica nel Medio Oriente. La differenza
di valutazione sulla reale minaccia del terrorismo, su interventi militari
in Afganistan e in Iraq è profondamente influenzata dall�dea generale
che si ha della funzione dell�America e della sua politica. Inizieremo
quindi da queste ultime per poi esaminare la valutazione del terrorismo, degli
interventi militari e e del dopoguerra in Iraq.
SU
LA FUNZIONE DELL�AMERICA
LA
POLITICA AMERICANA
Si tratta della valutazione generale della
politica americana nell�ultimo secolo che coinvolge indirettamente anche la
funzione del capitalismo, della borghesia, del liberismo in generale. Si tratta
di una funzione sostanziata dallo sfruttamento dei più poveri e dal
conseguente uso della forza per reprimere i loro diritti o al contrario
la politica americana ha permesso il progresso ,la libertà la democrazia nel
mondo ? E� dissenso sulla visione propria di tutta la storia recente
1^ TESI
La politica americana è stata sempre
finalizzata agli interessi economici dell�America o meglio dei grandi
trust ( multinazionali) e per sostenerli gli USA
sono sempre intervenuti in tutti i paesi del mondo attraverso
la corruzione dei ceti dirigenti, oscuri complotti orchestrati
dalla Cia e alla fine, se questi non sono stati sufficienti, con interventi
armati diretti. La difesa della democrazia è stata sempre
solo un pretesto. Si fa una puntigliosa ricostruzione di tutti gli
interventi americani, dallo sterminio degli indiani all�intervento
in Iraq.
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2^ TESI
A parte le esagerazioni e falsificazioni
si sostiene che vi è stata coincidenza fra gli interessi americani
e il progresso in generale. La democrazia e il benessere in qualunque
paese sono un vantaggio anche per gli USA. Corruzione , guerre civili,
instabilità politica e miseria dipendono da cause locali ( soprattutto
per mancanza di democrazia e modernità), non dagli Usa. Si nota
come vi sia negli Usa una forte tendenza isolazionista (riluttanza
a intervenire nelle due guerre mondiali) che è venuta meno con la
constatazione che il mondo è tutto interdipendente e quindi
a volte non si può non intervenire.
Si rileva pure che i due
mostri del '900, il Nazismo e il comunismo reale sono
stati debellati proprio dall�impegno americano. In particolare,
contro il comunismo, si è combattuto in molte guerre locali
e l�intervento americano va visto nell�ambito di una politica di contenimento
alla espansione armata del comunismo.
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POLITICA MEDIO
ORIENTALE
Anche in questo caso le tesi guardano un
insieme non facilmente definibile di fatti avvenuti negli
ultimi 50 anni. Per alcuni gli americani hanno condotto una politica
solo rivolta ad accaparrarsi il petrolio, per i secondi invece hanno
cercato di stabilizzare una situazione difficile
1^ TESI
Tutto l�assetto politico del Medio
Oriente è stato studiato al fine di agevolare il predominio europeo
( da Francia e Inghilterra da cui poi gli USA avrebbero ereditato
il predominio). Per accaparrarsi il petrolio gli Usa hanno appoggiato
i peggiori dittatori e fatto alleanza con i governi più retrivi. Anche
l�appoggio ad Israele è in funzione di una politica che
vuole contenere gli arabi. In questo modo si sono impadroniti delle
ricchezze petrolifere lasciando nella miseria gli arabi che quindi
motivatamente odiano gli USA e a volte insorgono.
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2^ TESI
L�instabilità del Medio Oriente
dipende da fattori interni (lotte fra le varie fazioni, reciproche
rivalità) non dalla politica occidentale che invece sarebbe interessata
alla sua stabilità. Gli USA non vogliono impadronirsi del petrolio
ma semplicemente vogliono assicurarsi che il suo flusso non
si interrompa per motivi politici. Il petrolio non è importante solo
per gli USA ma per tutto il mondo (anche per i paesi poveri) e comunque
esso viene venduto a prezzi di mercato. La maggior parte dei
governi arabi ( quelli nazionalisti ) si appoggiarono sempre più a
Mosca e si considerarono in contrasto con gli USA ma non per questo
il prezzo del loro petrolio fu più caro per gli Occidentali. Non è
colpa degli USA se poi i proventi vengono usati in spese folli e per
armamenti invece di essere usato per il benessere dei popoli.
L�appoggio ad Israele non favorisce in nessun modo gli USA ma viene
dato per motivi ideali o di contiguità civile.
L�odio degli arabi
più tradizionalisti dipende dl fatto che essi rifiutano la libertà,
la democrazia e le altre conquiste moderne: odiano gli USA non
per quello che� fa� ma per quello che �è�: vi sono però moltissimi
arabi che invece hanno compreso le conquiste moderne e sono naturali
alleati dell�America
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SU
IL
TERRORISMO
L�11 settembre
2001
Tutti concordano sulla sua gravità e tutti
lo condannano senza riserve. La divergenze nascono però quando si affronta
il significato e il valore di quell�azione. Per alcuni si tratta di un fatto
occasionale, preso poi a preteso dagli USA, per altri invece di
una manifestazione di un movimento ampio, minaccioso e soprattutto pericoloso.
1^ TESI
Per quanto possa esser grave l�episodio,
alla fine si tratta solo di un piccolo gruppo di fanatici e
sconsiderati che non rappresentano che se stessi e pochi altri.
Capita in ogni società e in ogni civiltà : in Occidente ci sono
i terroristi baschi, l�IRA e le Brigate Rosse ma non per questo l�America
è entrata in guerra. Qualcuno si spinge anche a sospettare che, in
fondo, i servizi segreti potevano anche evitare la strage ma
non lo hanno fatto proprio per creare questo pretesto.
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2^ TESI
L�attentato dell� 11 settembre
è stato solo un anello di tanti altri episodi. Esiste nel mondo arabo
una parte consistente che guarda all�Occidente con odio e ad
al-Qaeda come a un modello da seguire. I terroristi non sono
degli isolati: hanno appoggio in molti ambienti, controllano
alcuni governi (Afganistan) ,possono avere aiuti da molti governi
nemici dell�Occidente. Non si tratta di uno dei tanti attentati
che purtroppo vi sono nel mondo ma di una vera e proprio attacco militare:
gli USA si sentono in guerra, chiedono addirittura che tutta la NATO
si senta in guerra.
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PERICOLOSITA
DEL TERRORISMO
Alcuni ritengono il terrorismo un pericolo
estremamente remoto, per altri invece esso invece è gravissimo, mortale.
1^ TESI
Il pericolo non va enfatizzato:
non c�è in Occidente un terrorismo diffuso Non ci sono
stati altri episodi gravi se non quello di Spagna causato, d�altra
parte, dalla guerra in Iraq. I molto allarmi delle polizie sono
esagerati o finalizzati soprattutto a mantenere
un clima di tensione e paura che giustifichi gli interventi
militari
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2^TESI
La pericolosità del terrorismo
è grandissima: se solo un piccolo numero di islamici decidesse
di seguire gli appelli di al-Qaeda in Occidente ci sarebbe il caos
politico ed economico. I pericoli diventano poi enormi se
si pensa che i terroristi potrebbero usare armi di sterminio di massa
(bombe atomiche sporche) che ormai il progresso scientifico rende
relativamente agevole procurarsi.
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MEZZI PER
COMBATTERLO
Tutti ritengono che esso vada combattuto:
ma le differenze sorgono per quanto riguarda i mezzi.
1^ TESI
Bastano i normali mezzi di repressione
di reati. Si può intensificare la prevenzione delle forze dell�ordine
ma senza andare al di là dei limiti della legalità democratica : superarli
significherebbe una vittoria del terrorismo stesso. Soprattutto però
bisogna rivedere la politica verso i paesi arabi: un atteggiamento
più equo, una minore ingerenza , una politica pacificatrice, soprattutto
in Palestina, sono la vera arma vincente nella lotta al
terrorismo perché inciderebbe sulle sue cause profonde. Ogni
interventismo bellicista invece alimenta invece le cause profonde
e potrebbe ottenere, al massimo. risultati momentanei ma alla
lunga farebbe solo ingigantire il fenomeno.
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2^TESI
Il terrorismo nasce al di fuori
dell�Occidente e della sua cultura. Non è possibile combatterlo efficacemente
senza intervenire nell�area da cui esso proviene. Nel modo islamico
vi è una lotta fra estremisti e moderati e l�America deve sostenere
i secondi , abbattere ogni governo che possa aiutare il terrorismo.
Si tratta di una vera e propria guerra anche se diversa dalle precedenti,
lunga e difficile ma inevitabile. Non si vede d�altra parte realisticamente
quale mutamenti dovrebbe assumere la politica americana al di là di
enunciazioni vaghe e teoriche. Ogni cedimento americano sarebbe poi
visto dai terroristi come una propria vittoria e quindi lo farebbe
crescere.
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LEGGI
SPECIALI
Il problema dibattuto è se, per combattere
il terrorismo, occorre varare leggi speciali o è sufficiente una corretta
e rigorosa applicazione di quelle esistenti.
1^ TESI
Emanare leggi speciali sarebbe
una vittoria del terrorismo. Non si deve stravolgere la legalità democratica,lo
stato di diritto, i nostri principi di libertà individuali.
Non si può nemmeno considerare gli �islamici� in generale come
persone sospettabili . Questi atteggiamenti in effetti incrementano
il terrorismo non lo riducono.
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2^TESI
La minaccia terroristica è nuova,
non prevista sufficientemente nelle leggi. Come punire o anche
detenere persone come gli aspiranti shaid (Kamikaze) che desiderano
morire in attentati suicidi nella convinzione di raggiungere
cosi il paradiso? Le deterrenze previste dai nostri ordinamenti giuridici
(praticamente la detenzione) non hanno alcuna potere dissuasorio su
di essi. L�ergastolo può intimorire un rapinatore non certo
un kamikaze. Soprattutto poi la presunzione di innocenza,
la non punibilità delle intenzioni, le misure alternative, non sono
efficaci con i terroristi. E� stato rilevato che se i dirottatori
dell�11 settembre fossero stati arrestati un momento prima di iniziare
la loro azione sarebbero stati imputati di reati minori, probabilmente
avrebbero riottenuto subito la libertà. E non è possibile processarli
dopo
Trovare poi prove, testimonianze,
che reggano in tribunali sarebbe difficilissimo e gli attentatori
possono poi agevolmente fuggire all�estero
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SU
INTERVENTI
MILITARI
INTERVENTO IN
AFGANISTAN
In realtà, di fronte all�atteggiamento
di al-Qaeda, le proteste furono piuttosto deboli e su questioni di principio
più che su motivazioni specifiche. Comunque nessuno stato vi si oppose veramente.
1^ TESI
Non ci sono prove che la responsabilità
sia di al-Qaeda. Comunque la guerra è uno strumento inaccettabile
e controproducente. Si potrebbe ottenere la collaborazione degli Afgani
con mezzi politici e pacifici. La pronuncia dell'assemblea dei notabili
afgani in pratica invita bin Laden a lasciare il paese. Si dovrebbe
insistere su questa strada.
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2^TESI
Anche se al-Qaeda non fosse il
mandante certamente ha approvato l�azione terroristica che si
è ispirata ai suoi principi. è una base di pericolosi terroristi,
controlla indirettamente il governo afgano e quindi è indispensabile
eliminarla.
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INTERVENTO IN
IRAQ
Per quanto deboli furono le opposizioni
all�impresa afgana tanto forti furono le opposizioni all�invasione dell�Iraq.
Imponente furono le manifestazioni contro l�intervento americano in tutto
il mondo e la maggioranza degli stati, fra cui anche importantissimi alleati
come Francia e Germania, si dichiararono assolutamente contrari.
1^ TESI
Non vi è nessun motivo per l�attacco.
Saddam Hussein è un dittatore esecrabile ma non c�entra con il terrorismo,
anzi è sempre stato contrario violentemente all�estremismo religioso.
Non possiede armi di sterminio di massa e comunque è compito dell�ONU
accertarsene. L�interevento è del tutto al di fuori della legalità
internazionale , un atto di banditismo e un sopruso del più forte
La guerra in Iraq finirebbe con fare esplodere maggiormente il terrorismo.
Essa è dovuta alla volontà imperialistica americana e soprattutto
è funzionale ad alcuni interessi economici di grandi trust americani
a cui sono strettamente collegati uomini chiave dell�amministrazione
americana.
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2^TESI
Saddam Hussein comunque costituisce
un pericolo per gli USA perchè può dare aiuto ai terroristi , può
fornire soprattutto loro le tanto temute armi di sterminio di massa
che nascostamente possiede anche se l�ONU non è riuscita a scoprirle.
Soprattutto si vuol creare in Iraq una democrazia nella convinzione
che solo se in Medio Oriente essa si affermerà il terrorismo
perderà la sua base politica e culturale . Non si può parlare sostanzialmente
di aggressione perchè sono stati gli Americani ad essere stati
aggrediti l�11 settembre ed ora essi conducono una legittima guerra
difensiva per la propria sicurezza e sopravvivenza.
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LEGALITA'
DELL�INTERVENTO E ONU
A prescindere da cavilli legali,
appare chiaro che l�ONU non ha affatto autorizzato l�intervento USA
in Iraq come invece fece nel '92 e lo stesso segretario dell�ONU ha parlato
di �illegalità� dell�intervento americano. Le due tesi danno diverso
valore a questi fatti
1^ TESI
Gli USA, agendo contro l�ONU, hanno
dato un colpo gravissimo a quell�ordine internazionale che essi affermano
di voler difendere. Come possono poi pretendere il rispetto
del diritto internazionale se essi per prima lo violano. Come parlare
di �paesi canaglia� ( che aiutano il terrorismo) se proprio essi per
primi agiscono fuori della legalità, e propongono semplicemente il
diritto del più forte. L�ONU. sia pure con tutti i suoi limiti,
è pur sempre il massimo organo internazionale e comunque l�intervento
americano è contrario a tutte i suoi principi che gli USA stessi hanno
sottoscritto e sostenuto ( almeno teoricamente ) fin dalla sua
fondazione che ammettono guerre di difesa ma non guerre preventive
( sarebbe concetto troppo vago e indefinito).
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2^TESI
Al di là della pura formalità, nella sostanza, gli
USA sono gli aggrediti (dal terrorismo ) e la loro azione è una difesa.
Le guerre preventive sono necessarie per la presenza di armi di sterminio
di massa. Non è pensabile che PRIMA i terroristi ne facciano
uso e DOPO gli USA possano reagire ( sarebbe troppo tardi).
Soprattutto però si contesta che l�ONU da sempre non ha mai risolto
i problemi . non ha mai fatto veramente cessare una guerra. Non è
riuscita a fermare i massacri in Ruanda o nei Balcani , non ha poteri
effettivi Che forse l�ONU sarebbe in grado di difendere gli
USA dai terroristi? Sarebbe bello che l�ONU garantisse tutti
i paesi ma poichè non è in grado di farlo ogni paese ha il diritto
di difendersi autonomamente. Il diritto internazionale è in ritardo
sulla realtà effettiva perchè tiene conto delle guerre tradizionali
ma non di quelle fatte attraverso il terrorismo.
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INTERESI
ECONOMICI
La guerra in Iraq è mossa dai motivi che
vengono addotti oppure è solo la copertura di interessi economici dei grandi
trust?
1^ TESI
Gli interessi economici in
gioco sono grandissimi e sono il vero ed unico motivo della guerra.
Gli Usa vogliono semplicemente controllare il petrolio del Medio Oriente
anche in relazione agli interessi cinesi e dell� Asia centrale russa.
Si tratta quindi di una guerra per il petrolio quindi, non per il
terrorismo. In particolare, puntigliosamente, si sottolineano
gli interessi personali di singoli e importanti esponenti dell�Amministrazione
americana che configurerebbero almeno un conflitto di interessi ma
più specificamente una vera e propria conduzione politica per
interessi personali. Da questa prospettiva quindi i morti in
Iraq dall�una o dall�altra parte sono vittime degli interessi
petrolifici ( blood for oil) o peggio di interessi privati;
assassinati per il bussiness più che caduti in guerra!. L�indignazione
che solleva questa interpretazione va al di la di qualunque altra
interpretazione in chiave politica.
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2^ TESI
Effettivamente gli
USA sono interessati al libero commercio del petrolio ma è interesse
legittimo non solo degli USA ma di tutto il mondo (compreso
il terzo modo che sarebbe ancora più drammaticamente colpito ) che
tale vitale fonte non diventi arma di ricatto in mano a terroristi
o altri potentati irresponsabili. Non avrebbe senso per gli USA fare
una guerra per impadronirsi del petrolio iracheno: costerebbe molto
meno comprarlo a prezzi di mercato. Certamente ogni guerra (come qualsiasi
altro avvenimento importante ) sposta enormi interessi economici ma
questo non significa che gli interessi economici ne siano la causa.
Certamente la Seconda Guerra Mondiale ha portato a rivolgimenti
economici incalcolabili ma non si può dire che
essa sia esplosa per
calcoli economici. Sono falsità o esagerazioni gli interessi personali
di esponenti dell�Amministrazione. Bisogna tener conto che negli USA,
in genere, gli esponenti politici provengono ( a differenza
dell�Europa) da famiglie ricche, inserite nell�economia internazionale.
|
SU
DOPO
GLI INTERVENTI
LE ARMI DI STERMINIO
DI MASSA
Costituirono il motivo specifico
della guerra ma di esse non si è trovata alcuna traccia e quindi ormai si
è sicuri che Saddam non le possedesse affatto
1^ TESI
Le autorità american hanno mentito
al loro popolo e al mondo. Si è accertato quindi che la guerra
era del tutto inutile e pretestuose le sue motivazioni
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2^TESI
Anche se è vero che
Saddam non possedeva le armi tuttavia le autorità americane credevano
che le avesse: la colpa ricade su i servizi segreti che hanno sbagliato.
Ma a parte ciò la guerra era ugualmente indispensabile: le strutture
dello stato potevano agevolmente procurare armi da consegnare ai terroristi,
E vero che nel passato erano stati avversari di Saddam ma è anche
vero che il comune odio per gli USA creava fra di essi una alleanza
strategica pericolosissima. In ogni caso la caduta di Saddam
ha creato una maggiore sicurezza per tutto il mondo arabo .
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LA DEMOCRAZIA IN
IRAQ
Gli USA dichiarano che intendono portare
la democrazia in Iraq con la prospettiva che essa si allarghi a tutto il modo
arabo con un effetto domino la qualcosa è stata violentemente contestata.
1^ TESI
Se fosse vero allora la tesi dell�instaurazione
della democrazia, gli Usa dovrebbero portare la guerra a tutte
le infinite dittature del mondo. moltissime delle quali invece sono
apertamente sostenute proprio dagli USA che d�altra parte, in tempi
anteriori e non lontani, appoggiarono Saddam Hussein e lo stesso bin
Laden. Inoltre non è pensabile che la democrazia possa essere
imposta con la guerra che è proprio la negazione della democrazia.
Essa si potrà instaurare in Medio Oriente quando i tempi saranno maturi
con un processo interno, spontaneo e graduale cosi come è avvenuto
in Occidente. In Iraq, in particolare, per la frammentazione
etnico religiosa è di difficile attuazione.
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2^TESI
Gli USA non possono imporre la
democrazia in tutto il mondo ma vogliono promuoverla in Medio Oriente
perchè la sua mancanza la minaccia direttamente in quanto sviluppa
il terrorismo e non si può aspettare magari dei secoli perchè
essa si maturi. Non è vero che la guerra non possa instaurare
la democrazia: in Germania, Italia e Giappone si è proprio affermata
in seguito a una guerra che le ha liberate alle dittature. In Iraq
potrebbe avvenire lo stesso anche perchè si tratta di un paese abbastanza
evoluto e laico.
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EFFETTI SUL
TERRORIMO
Quali sono stati gli effetti sul terrorismo
degli interventi militari in Afganistan e soprattutto in Iraq? La valutazioni
divergono radicalmente anche perchè non è possibile saper cosa sarebbe accaduto
se quegli interventi non si fossero verificati.
1^ TESI
Gli interventi sono stati disastrosi:
il terrorismo è aumentato a dismisura. In Iraq in particolare non
era si era mai manifestato e invece ora ha assunto aspetti imponenti.
Le vicende quindi confermano le conseguenze nefaste delle guerre.
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2^TESI
ll terrorismo è stato fondamentalmente
battuto . Esso non si è più manifestato in Occidente tranne
che negli attentati di Madrid. Le minacce di bin Laden
sono rimaste senza effetto. Soprattutto si è dimostrato che l�America
interverrà con estrema decisione e quindi è tramontato del tutto
il sogno degli estremisti di conquistare il potere nelle nazioni islamiche.
Bin Laden controllava una nazione, ora è un fuggitivo e ricercato
che controlla solo qualche caverna. L�estremismo islamico è
combattuto con vigore non solo in Occidente ma anche e soprattutto
nei paesi arabi dove l�intervento americano ha dato sicurezza e forza
ale correnti contrarie e moderate. Ci vorranno ancor anni perchè
il terrorismo si spenga dappertutto ma è stato tolto ad esso l�elemento
fondamentale: la speranza della vittoria.
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LE VITTIME
CIVILI
Gli interventi militari hanno causato
un gran numero di vittime civili del tutto innocenti. Può aver questo
fatto qualche giustificazione? Ovviamente i pareri divergono
1^ TESI
è del tutto inaccettabili che tanti
civili e soprattutto bambini siano stati uccisi negli interventi americani.
Si fa molto scalpore e giustamente per le vittime del terrorismo
ma non si contano i morti innocenti fatti dalle armi americane genericamente
considerati � danni collaterali�
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2^TESI
Le vittime in Afganistan e Iraq
sono in numero molto minore rispetto a quelle che si ci sarebbe
state, per la guerre civili in Afganistan e per la repressione
in Iraq, La morte dei civili è dovuta essenzialmente al fatto che
i terroristi deliberatamente si mescolano ai civili in
modo che sia impossibile colpirli senza far delle vittime civili.
Se si spara su truppe americane da un palazzo o da un ospedale
queste non possono rispondere senza colpire gli abitanti civili o
i malati: la colpa ricade sui terroristi non sugli americani che non
colpiscono mai deliberatane dei civili, cosa che invece fanno i terroristi.
Gli americani sono dispiaciuti ma non sempre riescono a non fare vittime
civili.
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TORTURA
Grandissimo impressione hanno fatto le
notizie sulle torture usate dagli americani nel carcere di Abu Ghraib . Tutti
le hanno condannato ma con importanti distinguo.
1^ TESI
Si tratta di fatti che svelano
la vera natura dell�intervento americano. Non è imputabile a poche
persone deviate ma è l�esecuzione di direttive che vengono dall�alto,
fino dalle massime autorità che non potevano non sapere come invece
fingono. Hanno minato la credibilità degli USA e compromesso
irrimediabilmente la possibilità di un appoggio dei moderati
iracheni. Anzi hanno giustificato poi ogni altro eccesso dei terroristi.
La punizioni per i responsabilità sono solo formali, assolutamente
inadeguate e si fermano solo ai primi gradini.
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2^TESI
Si articola su due direttrici.
Da una parte si limita la responsabilità a pochi esecutori e
mandanti che avevano ecceduto. Certi eccessi sono quasi inevitabili
in una guerra ma non vanno imputati a tutta la nazione se essa
è in grado di individuare e punire i responsabili . Si accentua il
fatto che le democrazie possono autocorreggersi. Da un�altra direttrice
, sia pure a livello non ufficiale, si fa presente che le convenzioni
internazionali fanno riferimento a guerre tradizionali con eserciti
chiaramente individuabili. Il terrorismo. la guerriglia richiedono
metodi diversi che sono stati sempre utilizzati in tutti questi tipi
di guerre. Pure in questo caso in fondo si tratta di un ritardo del
diritto internazionale sulla realtà effettiva.
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GUANTANAMO
Dopo l�intervento in Afganistan un certo
di numero di prigionieri furono portati a Guantanamo , base militare USA a
Cuba. e qui detenuti in condizione di massima sicurezza ma in una situazione
giuridica assolutamente anomala.: non sono prigionieri di guerra e quindi
non si applicano ad essi le convenzioni internazionali (andrebbero soprattutto
liberati a fine guerra) e nemmeno detenuti comuni e quindi non hanno
le garanzie previste per essi dalle leggi ordinarie Le divergenze nascono
sulla valutazione di questi fatti.
1^ TESI
Si tratta di un fatto che non ha
precedenti nella storia recente. A distanza di tre anni queste
persone restano detenute in una situazione assolutamente illegale.
Non hanno imputazioni specifiche vere e proprie , nè giudici,
nè avvocati , nessun controllo della pubblica opinione sulla
loro reale situazione ma sono in balia delle autorità militari. Per
la maggior parte non si tratta di terroristi ma di semplici persone
prese con le armi in mano in un paese in cui tutti portano armi. Non
solo non vi sono giustificazioni giuridiche ma nemmeno politiche.
Le condizioni sono allucinanti, molti sono ormai affetti da gravi
turbe mentali. Le condizioni di prigionia sono tanto insopportabili
che in effetti equivalgono alla tortura. Tutto quello che si ricava
dalle loro�confessioni� non ha valore perché è come se fosse
stato estorto con la tortura.
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2^TESI
Si tratta di una situazione giuridica
anomala perchè la lotta al terrorismo è anomala. Non è possibile lasciare
liberi dei terroristi che naturalmente continuerebbero a fare attentati.
Non è possibile giudicarli in tribunali ordinari perchè la giurisdizione
ordinaria sarebbe del tutto inefficace. Come detenere o punire
degli uomini che desiderano solo uccidersi uccidendo altri ( shaid,
Kamikaze), come dimostrare la loro colpevolezza in tribunali ordinari
di situazioni assolutamente atipiche. Non è vero che le condizioni
siano inumane ma solo di grande sicurezza. Non vi sono torture:i detenuti
ricevano un vitto conforme alle prescrizioni islamiche,
possono liberamente pregare, vi è addirittura una indicazioni
nelle celle per la direzione della Mecca. Certamente essi si
sono comportati molto peggio per prigionieri della loro
stessa fede e popolo. Tutti quelli che collaborano, nella misura in
cui dimostrano di essere meno pericolosi, migliorano le loro condizioni
di prigionia e poi sono liberati. Si tratta tutti di pericolosi
e fanatici terroristi: coloro che hanno dimostrato nei fatti, collaborando,
di non esserlo, hanno ottenuto la libertà.
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RESISTENZA
IRACHENA
Il problema è se si può parlare di una
� Resistenza � irachena in qualche modo paragonabile a quella
dei paesi occupati dalla Germania nella Seconda Guerra Mondiale
o si tratta solo di bande terroristiche più o meno vicine all�estremismo di
Al-qaeda: Va notato che in questo caso vi sono molte posizioni intermedie
che sfumano l�uno o l�altro delle due interpretazioni.
1^ TESI
Gli americani hanno invaso l�iraq:
è del tutto legittimo e naturale che gli iracheni combattano
contro l�occupazione straniera allo stesso modo che i paesi europei
reagirono e lottarono contro la occupazione nazista: abbiamo
quindi una �Resistenza� irachena alla quale possiamo quindi dare tutti
i caratteri (positivi) delle Resistenza italiana ed europea.
Alcuni poi distinguono la presenze di bande legate più o meno ad
al-Qaeda da quelle semplicemente patriottiche. Ritengono quindi che
la vittoria della Resistenza Irachena non sia la vittoria di al-Qaeda
anzi sia l�unico mezzo per estrometterla dall�Iraq.
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2^TESI
Guerriglia e terrorismo sono
esplose non quando gli americani hanno conquistato il paese
( allora avrebbero potuto qualificarsi come resistenza) ma quando
gli americani hanno annunziato che se ne sarebbero andati dopo
la elezione di un governo democraticamente eletto. Che senso avrebbe
una guerra per cacciare gli americani se questi cercano
di andare via?. E� come se nella Seconda Guerra Mondiale i tedeschi
volessero andare via dall�Italia appena avessimo eletto un governo
democraticamente e noi combattessimo per non fare le elezioni
. L�avremmo chiamata resistenza ? Si nota poi che la maggior parte
delle vittime sono iracheni. Si tratta solo di gruppi di al-Qaeda
che perseguono i loro fini o di bande terroristiche che
cercano di assicurarsi un pezzetto di potere appena gli americani
se ne saranno andati : non rappresentano affatto il popolo iracheno.
Sono essi, in conclusione, che impediscono il ripristino della sovranità
irachena con elezioni democratiche, che non permettono agli
Americani di ritirarsi perchè essi non possono lasciare una
paese preda del caos e della violenza.
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AUTORITA
IRACHENE
Si può parlare di autorità irachene
insediate a Bagdad o si tratta solo di semplici agenti americani, al
soldo della CIA.
1^ TESI
Il governo provvisorio è formato
da persone che non hanno alcuna credibilità, non
rappresentano reali forze irachene. Si tratta di personaggi senza
alcun prestigio, di delinquenti comuni ( accusati anche di truffe
o omicidi), semplici esecutori degli ordini americani, senza alcun
prestigio personale , dei �traditori� al soldo degli stranieri
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2^ TESI
In Iraq non si è avuto mai la democrazia
e negli ultimi 20 anni la dittatura di Saddam ha liquidato ogni personalità
appena appena indipendente. E� difficile per questo trovare personaggi
che abbiano un qualche rilievo non legati a Saddam. Bisogna ricorrere
a fuoriusciti che hanno perso contatto con la realtà irachena da molti
anni. Occorre ricostituire una società civile, formare esponenti
che abbiano un minimo di preparazione: per questo occorrerebbe
del tempo. In realtà il popolo sarebbe favorevole alla democrazia
ma manca una classe dirigente in grado di guidare la difficile
transizione: l�occupazione americana deriverebbe proprio dalla necessità
di dare un pò di tempo perché questa classe si formi. Effettivamente
al potere sono istallati personaggi che hanno collaborato con la CIA
ma si fa rilevare che tutta la opposizione fu aiutata dalla
CIA nella speranza, poi fallita, che rovesciasse il regime di Saddam.
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I
GLI OSTAGGI E LE
DECAPITAZIONI
Nessuno in realtà giustifica propriamente
la presa di ostaggi, soprattutto le decapitazione provocano una generale e
genuino orrore. Tuttavia le opinioni divergono su cause e valutazioni.
1^ TESI
E� stato l�intervento militare
che ha esasperato provocando questi orrori che comunque
si respingono. Si fa soprattutto notare che il numero di ostaggi uccisi
è ben minore delle tante vittime innocenti degli attacchi americani
che invece non hanno spazio nei media. Qualcuno affaccia anche l�ipotesi
che, almeno in alcuni casi, si tratta di provocatori legati più o
meno direttamente agli Americani.
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2 ^ TESI
Questi episodi rivelano il vero
volto delle bande che operano in Iraq. Non si tratta tanto del numero
di uccisi ma del fatto che essi mostrano le esecuzioni con compiacimento,
come un azione meritevole di emulazione. Mostrano la barbarie contro
la quali si sono mossi gli Americani.
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SU
SINISTRA
OCCIDENTALE E SINISTRA ARABA
Le due correnti di cui abbiamo sommariamente
indicati gli argomentazioni più comuni , a nostro parere sono
accomunate dal fatto di essere tutte interne al mondo occidentale stesso.
Nella generale ignoranza e disconoscimento dalla cultura , della mentalità,
della realtà popolare del modo arabo gli Occidentali ragionano
con le proprie categorie mentali come se il mondo arabo fosse �in toto�
riconducibile a quello occidentale. Si disconosce cioè proprio la causa prima
dei tragici avvenimenti del Medio Oriente e del terrorismo, non ci si
cura molto di sapere cosa effettivamente pensino le masse arabe. Pare che
per la destra e per la sinistra in fondo nascere a Bagdad o a Cabul non comporta
grandi differenze dal nascere a Londra o a Detroit. Il mussulmano è
solo un cristiano che prega in una moschea invece che in una chiesa , che
legge il corano al posto del vangelo.: dettagli in fondo di non grande importanza.
Ognuno può pregare come gli pare e leggere quello che gli piace ! Non
ci si rende conto di quello che ogni visitatore appena appena attento coglie
subito: Parigi è come una Milano in cui si parla francese ma Il Cairo
o Teheran sono un altro mondo.
In realtà nessuno in Iraq si richiama a
una coscienza nazionale irachena perchè esistono sciiti e sunniti e Caldei
e Curdi, a loro volta divisi in innumerevoli clan e consorterie ma non gli
�iracheni � che sono solo una invenzione delle potenze coloniali europee
Gli americani non sono tanto lo �straniero�
come i Tedeschi per Francesi nel 40, quanto i �cristiani�, in un mondo
concettuale che divide tutta l�umanità in due categorie: mussulmani e infedeli.
.
Moqtaba Sadr non parla di �Resistenza�
ma dichiara di voler guidare al martirio i suoi seguaci seguendo l�esempio
di Ali ucciso a Karbela nel 661 d. C.
Coloro che rapiscono gli ostaggi
non cercano giustificazioni nelle Convenzioni di Ginevra ma nell�esempio delle
decapitazioni avvenute a Badr per ordine di Maometto
Gli sciiti fanno coincidere
democrazia e Shari�ah perchè se democrazia significa governo
del popolo allora il popolo è per la shari�ah , laicità e la libertà religiosa
sembrano cose incomprensibili.
Nel passato gli occidentali non si
resero conto che le correnti integraliste religiose erano nemici del mondo
occidentale. Le aiutarono perchè impegnati nella lotta al comunismo e le considerarono
loro alleate. Si ricorda che bin Laden ricevette aiuti economici
da parte del Pakistan (quindi indirettamente dagli Americani ) fino
a pochi giorni prima dell�attacco alle Twin Towers . In realtà i regimi laici
che guardavano verso Mosca erano pur sempre più vicini all�Occidente
perchè comunque il socialismo, la sinistra sono parte del mondo occidentale.
Analogamente sta avvenendo ora: la
sinistra, nella sua opposizione alla politica americana, non si rende conto
che in effetti i movimenti antiamericani nel mondo arabo sono movimenti profondamente
nemici di tutto quello che la sinistra indica come valori. L�integralismo
arabo è molto più a destra di qualunque destra europea: pur tuttavia
riceve comprensione proprio dalla sinistra europea. Esiste anche una sinistra
araba di orientamento socialista ma è praticamente disconosciuta dalla sinistra
occidentale e tende paradossalmente ad appoggiare gli Americani perchè
comunque gli Americani sono sempre più vicini alla sinistra socialista dei
movimenti islamici integralisti
Quasi nessuna risonanza ha avuto
in Occidente l�atteggiamento dei comunisti iracheni. Il Partito Comunista
Iracheno fa parte del governo provvisorio, ha affiancato anche il governatore
americano approvandone praticamente tutti gli atti, compresi gli attacchi
a Falluja.
L�altra fazione comunista, il Partito
Operaio Comunista ha rifiutato ogni collaborazione con gli Americani
ma si oppone ancora con altrettanto vigore �al fascismo islamico costituito
dalle bande di fanatici religiosi che vorrebbero tornare a una
visione oscurantista, da incubo medioevale� commiste a residui seguaci
di Saddam.
In
verità è circolato anche un appello alla Resistenza dei comunisti iracheni
ma appare un evidente falso
In
conclusione ci pare che la sinistra occidentale rifaccia gli stessi
errori che fece la destra americana: appoggiarono quei movimenti intrinsecamente
violentemente anti occidentali che che una volta affermatasi poi si
sono rivolti contro l'America stessa. Se nel mondo arabo prevalessero, non
dico al-Qaeda ma seguaci di Moqtaba Sadr o di Komeini tutto
il mondo si sposterebbe piu a destra, le conquiste civili care alla sinistra
arretrerebbero pericolosamente.
I
comunisti iracheni lo hanno ben compreso, la sinistra occidentale molto meno.
SU
settembre
2004
di
GIOVANNI DE SIO CESARI
http://www.giovannidesio.it/
(QUESTO E GLI ALTRI
ARTICOLI SULL'ISLAM RIPORTATI DA "CRONOLOGIA"
SONO STATI TRADOTTI E PUBBLICATI ANCHE IN AMERICA)
il
"PIANETA ISLAM"