LA PRIMA GUERRA MONDIALE
RIEPILOGO
ALLA VIGILA |
di LUCA MOLINARI
Il Congresso di Vienna aveva strutturato una composizione geo-politica dell�Europa che rimase stabile, a parte le unificazioni italiana e tedesca, fino al XX secolo. Le tensioni politiche ed economiche accumulatesi nell�Europa continentale tra gli imperi Centrali ed il blocco anglo-franco-russo incrinarono la stabilit� europea dando origine a due diversi schieramenti militari:
� la �Triplice Intesa�, composta dalla Francia, dalla Russia e dallo Gran Bretagna ,
� la �Triplice Alleanza�, composta dall�Austria-Ungheria, dalla Germania e dall�Italia, anche se poteva apparire incoerente la presenza del Regno d�Italia a fianco dei suoi nemici storici, gli Austriaci; ci� � spiegabile solo con l�isolamento internazionale in cui Crispi aveva gettato la penisola.
L�epicentro delle tensioni era costituito dalla zona balcanica in cui si fronteggiavano le velleit� egemoniche austriache e quelle della Serbia spalleggiata dalla Russia zarista.
Nella primavera del 1914 un fanatico serbo ( Princip - vedi COME SCOPPIA UNA GUERRA MONDIALE ) uccise l�erede al trono d�Austria l�arciduca Francesco Ferdinando e ci� fu sufficiente a far scoppiare il conflitto.
Il governo di Vienna ritenne la Serbia responsabile del regicidio ed invi� al governo di Belgrado un pesante ultimatum le cui condizioni imponevano indagini della polizia austriaca in territorio serbo. Belgrado ritenne a rischio la propria sovranit� nazionale e rifiut� le condizioni imposte da Vienna: scoppi� la guerra che, con una reazione a catena, in poco tempo tutte le potenze europee, i virt� delle gi� citate alleanze internazionali, furono coinvolte nella guerra.
Furono impiegate, per la prima volta, nuove armi di distruzione di massa che colpirono anche la popolazione civile che, contrariamente a quanto avvenuto nelle guerre dei secoli precedenti fu duramente coinvolta nel conflitto.
La Germania, vera artefice del conflitto, si schier�, assieme all�Impero ottomano ormai morente a fianco dell�Austria; la Francia, paese in cui vi era un forte �revanscismo� anti-tedesco per i fatti del 1870 appoggi�, con l�Inghilterra che tornava ad occuparsi direttamente delle questioni europee rompendo cos� lo �splendido isolamento� caratteristico del periodo vittoriano; infine la Serbia che ebbe anche l�appoggio della Russia intenzionata a contrastare l�influenza asburgica nei Balcani.
Peculiare fu la posizione italiana; si fronteggiarono, infatti, due diversi schieramenti: da un lato i neutralisti (cattolici, la maggioranza dei socialisti ed i liberali giolittiani), contrari alla partecipazione al conflitto, e dall�altro lato gli interventisti (alcuni socialisti e democratici come Mussolini, Labriola e Bonomi, i nazionalisti di D�Annunzio e i liberali di destra di Salandra e Sonnino), favorevoli alla partecipazione, assieme alle potenze dell�intesa, al conflitto mondiale.
Con l�appoggio determinante ed incostituzionale di re Vittorio Emanuele II (si sfior� infatti quel colpo di stato regio attuato poi nel 1922) pass� la linea degli interventisti e l�Italia il 24 maggio 1915, in virt� dei Patti di Londra, entrava anch�essa nel conflitto mondiale.
Nettamente contrari alla guerra furono il Pontefice Benedetto XV che parl� di �Inutile strage� e la II Internazionale anche se quest�ultima ben presto fu travagliata e sconquassata da dubbi e divergenze che contribuirono a segnarne la fine.
Il Pontefice, oltre che da motivi umanitari e di Pax Christi temeva una ulteriore lacerazione in seno alla Chiesa cattolica poich� da Vienna si era fatto sapere che una presa di posizione vaticana anti-austriaca avrebbe provocato la �secessione� del clero austriaco rispetto a quello romano. (Questo accadr� anche allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Ndr.).
I socialisti, invece, si opponevano al conflitto in nome degli interessi dei lavoratori che erano ritenuti universali e non legati a quelli dei singoli stati e dei loro governanti borghesi o conservatori, ma quando la guerra raggiunse il suo apice la solidariet� internazionale dei partiti socialisti venne meno e in tutti i paesi belligeranti i rispettivi partiti socialisti (Spd in Germania, Sfio in Francia e Psi in Italia) entrarono a far parte dei governi nazionali di emergenza (detti �Unioni sacre�) votando le misure necessarie alla guerra (i cosiddetti �crediti di guerra�).
La guerra si trasform� da �guerra lampo� a dolorosa e sanguinosa �guerra di trincea� che cost� molti milioni di morti su entrambi i due differenti fronti.
Nel 1917 la Russia, travagliata dalla Rivoluzione bolscevica, usc� dal conflitto nel quale, per�, entrarono, a fianco dell�Intesa, i potenti Stati Uniti che stabilirono la definitiva superiorit� dell�Intesa le cui forze, nel 1918, costringevano gli Imperi centrali alla resa a cui seguirono umilianti e duri trattati di pace.
Bench� ufficialmente fosse una potenza vincitrice l�Italia si sent� umiliata (�vittoria mutilata�) e si posero le basi per l�affermazione del fascismo.
Dopo il conflitto, �Nulla fu pi� come prima�: all�orizzonte vi erano i tre grandi totalitarismi del XX secolo (fascismo, stalinismo e nazismo) la cui genesi fu un frutto diretto della Grande Guerra.
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