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< una Antologica sulla vita e le opere di G. Leopardi
Lettere
raccolte e ordinate da Prospero Viani
( digitalizzate dall'opera originale pubblicata
nell'anno 1860 )
in continua successione tutte le pagine >
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qui sotto
in ordine cronologico e a scelta
INDICE GENERALE
Frontespizio: pag. 1
Prospero Viani: Ai nobili signori Conti Carlo, Paolina, Pierfrancesco Leopardi - pag. 5
NOTE: Tratti cronologici di lettere di Pietro Giordani - pag.11
NOTE. Tratti cronologici di lettere del Conte Carlo Leopardi (fratello di Giacomo) - pag. 14
in ordine cronologico
dalla lettera n. 1 del 6 aprile 1816 ( Leopardi ha 18 anni e non è ancora mai uscito dal "Borgo" )
alla lettera n. 546 (*) del 27 maggio 1837 (18 giorni dopo - il 14 giugno L. a 39 anni muore a Napoli).
(*) è l'ultima lettera, indirizzata al padre ( dove scrive "il termine della mia vita non è molto lontano")inoltre
lettere (97) di Pietro Giordani a Giacomo Leopardi (dal 1817 al 1829)
lettere (3) di Pietro Giordani alla contessa Paolina Leopardi (dal 1927 al 1832)
lettere (6) di Pietro Colletta a Giacomo Leopardi (dal 1828 al 1830)___________________________________________________
La casa Leopardi a Recanati a metà Ottocento
La biblioteca di Casa Leopardi
Il conte MONALDO Leopardi (1776-1847), scrittore ortodosso e legittimista fra i più tenaci e intransigenti:
La Contessa ADELAIDE Antici, di nobile famiglia, religiosissima: moglie di Monaldo, madre di Giacomo.
Monaldo era cattolico praticante, ligio ai principi religiosi e politici e fedelissimo al potere temporale del papa, e che, per così dire si respiravano atmosfera tradizionalista della sua casa e della sua classe sociale. Principi e atmosfera che furono inculcati e vi respirò anche Giacomo fin dalla sua tenera età. Esempio ne è l "Orazione agli Italiani in occasione della libertà di Piceno" (1815 - , in cui il diciassettenne Leopardi si rallegra per la vittoria austriaca contro Murat.I conti Leopardi, una delle più antiche ed illustri famiglie marchigiane, possedevano il più ampio e sontuoso palazzo della piccola cittadina di Recanati; qui nacque la sera del 29 giugno 1798 il loro primo figlio: Giacomo. Nel 1799 nascerà il secondo, Carlo; nel 1800, Paolina. Nel 1803, Luigi che vivrà soltanto nove giorni.
L'anno della nascita di Giacomo fu drammatico per i Leopardi. Monaldo (aveva poco più 24 anni) in seguito a un colpo di mano dei conservatori (che abolirono la improvvisata repubblica e allontanarono i Francesi che la sostenevano) fu nominato governatore della città . Ma per il rientro dei Francesi con poderosi rinforzi, Monaldo esercitò il suo potere non più di ventiquattrore. In contumacia fu condannato a morte. Fuggito da Recanati, dovette rifugiarsi in campagna, portando con sé la moglie incinta di Carlo e Giacomo di un anno. In seguito la condanna gli fu revocata, i Leopardi poterono così tornare in città e nella propria casa. Ma la situazione finanziaria era nel frattempo precipitata. Per le sue ambizioni non solo intellettuali ma anche politiche Monaldo si era impegolato di debiti. Fu interdetto, e l'amministrazione dei suoi beni passò nelle mani di sua moglie Adelaide, che s'impegnò a pagare i creditori nel giro di quarant'anni.
In questa situazione disastrata crebbero i tre figli. Nel 1807 un sacerdote riminese, don Sebastiano Sanchini, si assunse la cura della loro educazione; questa per Giacomo durò sino al 20 luglio 1812, quando quattordicenne concludeva i suoi studi più o meno regolari. Il resto fu solo lavoro accanitissimo di autodidatta nella fornitissima biblioteca del padre. Giacomo aveva appreso assai bene il latino dal suo maestro, imparò il greco da sé. Con la sua precocità culturale fuor di ogni regola, seguirono i primi componimenti di poesia, di erudizione in genere, e di filologia in particolare.
I primi lavori del giovanissimo erudito furono pubblicati in gran parte sullo "Spettatore italiano", periodico dell'editore milanese Stella (vedi sotto le numerose lettere) che sarà uno dei personaggi principali della biografia letteraria leopardiana. Nel 1917 aveva avuto inizio anche la corrispondenza ben presto divenuta amicizia, di Giacomo con uno dei "patriarchi" del classicismo italiano, Pietro Giordani. (vedi sotto le numerose lettere).
Nel 1818 Monaldo permise a Giacomo di fare un viaggio fino a Macerata, in compagnia proprio del Giordani. Era quella la sua prima uscita dal "natio borgo selvaggio". Non solo, ma le nuove letture (specialmente di Illuministi francesi) iniziarono ad allontanare il pensiero del giovane dalla fede religiosa e dalla metafisica tradizionale. Inizia l'insofferenza di Giacomo a respirare l'atmosfera della casa paterna e nel luglio 1819 (pochi giorni prima ha compiuto 21 anni, quindi è divenuto maggiorenne) si procura un passaposto, e vuole fuggire da Recanati, allontanarsene. Il padre scopre a tempo il progetto e lo sventa. La smania di evasione ora diventa angoscia, solitudine, Giacomo vuole lasciare la casa paterna ad ogni costo, vuol guadagnarsi la vita con la penna in una grande città.Sulla tentata fuga sventata dal padre anticipiamo subito questa accorata sua lettera del luglio 1819 (che contiene una grande coscienza di sé e del proprio valore). Dopo il fatto, in casa non si parlavano, e così gli scrisse questa lettera; essa è rispettosa, ma è piuttosto sferzante, soprattutto quando la chiude con "se la sorte non ha voluto ch'Ella si possa lodare di lui (di questo suo figlio), non ricusi di concedergli quella compassione che non si nega neanche ai malfattori".
(La sintassi dello scritto riprodotto sotto è letterale)
"Mio Signor Padre. Sebbene dopo aver saputo quello ch'io avrò fatto (il tentativo di fuga - Ndr.), questo foglio le possa parere indegno di esser letto, a ogni modo spero nella sua benignità che non vorrà ricusare [rifiutare] di sentire le prime e ultime voci di un figlio che l'ha sempre amata e l'ama, e si duole infinitamente di doverle dispiacere. Ella conosce me, e conosce la condotta ch'io ho tenuta fino ad ora, e forse, quando voglia spogliarsi d'ogni considerazione locale, vedrà che in tutta l'Italia, e sto per dire in tutta l'Europa, non si troverà altro giovane, che nella mia condizione, in età anche molto minore, forse anche con doni intellettuali competentemente [notevolmente] inferiori ai miei, abbia usato la metà di quella prudenza, astinenza da ogni piacer giovanile, ubbidienza e sommissione [sottomissione] ai suoi genitori, ch'ho usata io. Per quanto Ella possa aver cattiva opinione di quei pochi talenti che il cielo mi ha conceduti, Ella non potrà negar fede intieramente a quanti uomini stimabili e famosi mi hanno conosciuto, ed hanno portato di me quel giudizio ch'Ella sa, e ch'io non debbo ripetere. Ella non ignora che quanti hanno avuto notizia di me, ancor quelli che combinano [concordano] perfettamente colle sue massime, hanno giudicato ch'io dovessi riuscir qualche cosa non affatto ordinaria, se mi fossero dati quei mezzi che nella presente costituzione del mondo, e in tutti gli altri tempi, sono stati indispensabili per fare riuscire un giovane che desse anche mediocri speranze di sé. Era cosa mirabile come ognuno che avesse avuto anche momentanea cognizione di me, immancabilmente si maravigliasse ch'io vivessi tuttavia [ancora) in questa città, e com'Ella sola fra tutti, fosse di contraria opinione, e persistesse in quella irremovibilmente. Certamente non l'è ignoto che non solo in qualunque città alquanto viva, ma in questa medesima, non è quasi giovane di 17 anni che dai suoi genitori non sia preso di mira, affine di collocarlo in quel modo che più gli conviene: e taccio poi della libertà ch'essi « tutti » hanno in quell'età nella mia condizione, libertà di cui non era appena un terzo quella che mi s'accordava ai 21 anno. Ma lasciando questo, benché io avessi dato saggi di me, s'io non m'inganno, abbastanza rari e precoci, nondimeno solamente molto dopo l'età consueta, cominciai a manifestare il mio desiderio ch'Ella provvedesse al mio destino, e al bene della mia vita futura nel modo che le indicava la voce di tutti. Io vedeva parecchie famiglie di questa medesima città, molto, anzi senza paragone meno agiate della nostra, e sapeva poi d'infinite altre straniere, che per qualche leggero barlume d'ingegno veduto in qualche giovane loro individuo, non esitavano a far gravissimi sacrifici affine di collocarlo in maniera atta a farlo profittare de' suoi talenti. Contuttoché si credesse da molti che il mio intelletto spargesse alquanto più che un barlume, Ella tuttavia mi giudicò indegno che un padre dovesse far sacrifizi per me, né le parve che il bene della mia vita presente e futura valesse qualche alterazione al suo piano di famiglia. Io vedeva i miei parenti scherzare cogl'impieghi che ottenevano dal sovrano, e sperando che avrebbero potuto impegnarsi con effetto anche per me, domandai che per lo meno mi si procacciasse qualche mezzo di vivere in maniera adattata alle mie circostanze, senza che perciò fossi a carico della mia famiglia. Fui accolto colle risa, ed Ella non credé che le sue relazioni, in somma le sue cure si dovessero neppur esse impiegare per uno stabilimento competente [per trovare una degna sistemazione] di questo suo figlio. Io sapeva bene che i progetti ch'Ella formava su di noi, e come per assicurare la felicità di una cosa ch'io non conosco, ma sento chiamar casa e famiglia, Ella esigeva da noi « due » il sacrifizio, non di roba né di cure, ma delle nostre inclinazioni, della gioventù, e di tutta la nostra vita. Il quale essendo io certo ch'Ella né da Carlo né da me avrebbe mai potuto ottenere, non mi restava nessuna considerazione a fare su questi progetti, e non potea prenderli per mia norma in verun modo. Ella conosceva ancora la miserabilissima vita ch'io menava per le orribili malinconie, ed i tormenti di nuovo genere che mi procurava la mia strana immaginazione, e non poteva ignorare quello ch'era più ch'evidente, cioè che a questo, ed alla mia salute che ne soffriva visibilissimamente, e ne sofferse sino da quando mi si formò questa misera complessione [divenni di così debole costituzione], non v'era assolutamente altro rimedio che distrazioni potenti, e tutto quello che in Recanati non si poteva mai ritrovare. Contuttociò Ella lasciava per tanti anni un uomo del mio carattere, o a consumarsi affatto in istudi micidiali, o a seppellirsi nella più terribile noia, e per conseguenza, malinconia, derivata dalla necessaria solitudine, e dalla vita affatto disoccupata, come massimamente negli ultimi mesi. Non tardai molto ad avvedermi che qualunque possibile e immaginabile ragione era inutilissima a rimuoverla dal suo proposito, e che la fermezza straordinaria del suo carattere, coperta da una costantissima dissimulazione, e apparenza di cedere, era tale da non lasciar la minima ombra di speranza. Tutto questo, e le riflessioni fatte sulla natura degli uomini, mi persuasero, ch'io benché sprovveduto di tutto, non dovea confidare se non in me stesso. Ed ora che la legge mi ha già fatto padrone di me, non ho voluto più tardare a incaricarmi della mia sorte. Io so che la felicità dell'uomo consiste nell'esser contento, e però più facilmente potrò esser felice mendicando, che in mezzo a quanti agi corporali possa godere in questo luogo. Odio la vile prudenza che ci agghiaccia e lega e rende incapaci d'ogni grande azione, riducendoci come animali che attendono tranquillamente alla conservazione di questa infelice vita senz'altro pensiero. So che sarò stimato pazzo, come so ancora che tutti gli uomini grandi hanno avuto questo nome. E perché la carriera di quasi ogni uomo di gran genio è cominciata dalla disperazione, perciò non mi sgomenta che la mia cominci così. Voglio piuttosto essere infelice che piccolo, e soffrire piuttosto che annoiarmi, tanto più che la noia, madre per me di mortifere malinconie, mi nuoce assai più che ogni disagio del corpo. I padri sogliono giudicare dei loro figli più favorevolmente degli altri, ma Ella per lo contrario ne giudica più sfavorevolmente d'ogni altra persona, e quindi non ha mai creduto che noi fossimo nati a niente di grande: forse anche non riconosce altra grandezza che quella che si misura coi calcoli, e colle norme geometriche. Ma quanto a ciò molti sono d'altra opinione; quanto a noi, siccome il disperare di se stessi non può altro che nuocere, così non mi sono mai creduto fatto per vivere e morire come i miei antenati. Avendole reso quelle ragioni che ho saputo della mia risoluzione, resta ch'io le domandi perdono del disturbo che le vengo a recare con questa medesima e con quello ch'io porto meco. Se la mia salute fosse stata meno incerta avrei voluto piuttosto andar mendicando di casa in casa che toccare una spilla del suo. Ma essendo così debole come io sono, e non potendo sperar più nulla da Lei, per l'espressioni ch'Ella si è lasciato a bella posta più volte uscire disinvoltamente di bocca in questo proposito, mi son veduto obbligato, per non espormi alla certezza di morire di disagio in mezzo al sentiero il secondo giorno, di portarmi [comportarmi] nel modo che ho fatto. Me ne duole sovranamente, e questa è la sola cosa che mi turba nella mia deliberazione, pensando di far dispiacere a Lei, di cui conosco la somma bontà di cuore, e le premure datesi per farci viver soddisfatti nella nostra situazione. Alle quali io son grato sino all'estremo dell'anima, e mi pesa infinitamente di parere infetto di quel vizio che abborro quasi sopra tutti, cioè l'ingratitudine. La sola differenza di principii, che non era in verun modo appianabile, e che dovea necessariamente condurmi o a morir qui di disperazione, o a questo passo ch'io fo, è stata cagione della mia disavventura. È piaciuto al cielo per nostro gastigo che i soli giovani di questa città che avessero pensieri alquanto più che Recanatesi, toccassero a Lei per esercizio di pazienza, e che il solo padre che riguardasse questi figli come una disgrazia, toccasse a noi. Quello che mi consola è il pensare che questa è l'ultima molestia ch'io le reco, e che serve a liberarla dal continuo fastidio della mia presenza [qui il poeta allude palesemente al primo tentativo di fuga da Recanati j, e dai tanti altri disturbi che la mia persona le ha recati, e molto più le recherebbe per l'avvenire. Mio caro Signor Padre, se mi permette di chiamarla con questo nome, io m'inginocchio per pregarla di perdonare a questo infelice per natura e per circostanze. Vorrei che la mia infelicità fosse stata tutta mia, e nessuno avesse dovuto risentirsene, e così spero che sarà d'ora innanzi. Se la fortuna mi farà mai padrone di nulla, il mio primo pensiero sarà di rendere quello di cui ora la necessità mi costringe a servirmi. L'ultimo favore ch'io le domando, è che se mai le si desterà la ricordanza di questo figlio che l'ha sempre venerata ed amata, non la rigetti come odiosa, né la maledica; e se la sorte non ha voluto ch'Ella si possa lodare di lui, non ricusi di concedergli quella compassione che non si nega neanche ai malfattori".
Recanati: senza data, ma comunque a fine di luglio 1819 (dopo il tentativo di fuga).
(cfr. in Antologia della letteratura Italiana, a cura di Luigi Ferrante - vol IV dei 14 volumi. Fabbri Ed. 1965)
Se già questa lettera (con un Leopardi appena ventenne) è struggente,
quella che segue (la n. 464 - con un Leopardi trentenne) ghermisce alla gola il lettore.
Assistiamo non solo all'inizio ma al compimento della tragedia; finite le belle Illusioni, il Dolore fisico, il Nulla davanti a sè, gli disperdono ogni speranza, gli devastano il cuore, gli intristiscono l'anima, gli uccidono la fede; ormai cosciente di tutto questo prende "commiato dalle lettere e dagli studi", e reagisce con un semplice "Non mi so più dolere". "Il mio corpo già non esiste più" - "Amici, Addio".Sono solo 25 righe, ed è questa una breve lettera scritta il 15 dicembre 1830, in Firenze, "agli amici suoi di Toscana", ai quali il Leopardi dedicava affettuosamente l'edizione fiorentina dei suoi "Canti". Ed è un dolororissimo canto, ventilato dalla nera ala della morte.
" La lettera prende le mosse dal volume di poesie ch'egli dona agli amici: quel volume non prepara e non schiude, per lui, l'avvenire: racchiude frammenti, non più luminosi, del passato, dinanzi all'oscurissimo vuoto del futuro. Cercò egli di consacrare in esso il proprio dolore, chè dolore e poesia si rendono sacri a vicenda : e con esso ora egli "prende comiato dalle lettere e dagli studi" é un commiato senza possibilità di ritorno, e chi pensi che « le lettere e gli studi » costituivano tutto il suo mondo, e che il poeta ha ora appena più di trent'anni, sentirà tutto lo strazio di quel commiato, che é un piangente addio alla propria vita, ancora a mezzo del suo corso normale, ed al mondo.
E chiude definitivamente in quel libro la sua più viva speranza, troncata, e la sua più certa convinzione, distrutta; aveva sperato che gli studi lo sostentassero nella vecchiezza : ora gli studi son finiti nella impossibilità, e il male fisico e il presentimento gli gridano che la vecchiaia non verrà; aveva creduto che, perdendo tutti gli altri beni e piaceri della vita, avesse acquistato un bene che da nessuna forza, da nessuna sventura gli fosse tolto: ora anche quel supremo bene gli é tolto dalla fatalità che nega alle vittime fin la gioia di lottare; tolto del tutto, a trent'anni. E qui l'infelicità di quest'uomo condannato, ghermisce alla gola il lettore, con la tragica calma dell'espressione che la denuda. Egli sa di non potersi più dire vivo, e non ha neppure la consolazione di essere vicinissimo alla morte: quella infermità, che privandomi della mia vita (privandomi: la bieca violazione di un diritto; e il della «mia» vita fa sentire ancora di più lo straziato diritto di quel possesso) non mi dà speranza della morte: un inanimato freddo cencio di vita, a cui é negato l'unico dono che gli si possa fare: la morte! Nessuna delle possibilità attive della vita gli é rimasta : non che continuare gli studi, non ha potuto neppur rivedere le pagine di quel libro in bozze, e per emendarle, gli è convenuto servirsi degli occhi e della mano d'altri.
Terribile espressione potente, che non solo ti presenta in un corpo ancora vivo la paralisi di quegli organi (gli occhi e la mano) che più gli sono indispensabili perché si creda ancora vivo, ma anche ti fa pensare possibile ed evidente l'assurdità di una sostituzione materiale di quegli organi, quasi una trasfusione chirurgica di membra altrui; e questa misera cosa, che ancor rimane del corpo di un uomo, costretto, per rivedere la propria opera, a implorare l'elemosina degli occhi d'altri e di una mano d'altri, ti dà una pena infinita e ti spaura.
E vi è di più, chè la tragica dantesca evidenza delle espressioni é continua in questa breve lettera. Non mi so più dolere - aggiunge il Leopardi -; e la coscienza che ho della grandezza della mia infelicità, non comporta l'uso delle querele. Ho perduto tutto: sono un tronco che sente e pena.
Finché la infelicità non é grande, o finché almeno non si ha la consapevolezza della sua grandezza, si geme, si implora aiuto, si grida, perché un lenimento é ancora possibile; ma quando si ha la coscienza di un'infelicità così grande da togliere qualsiasi speranza e qualsiasi possibilità, non si sente più né l'istintivo bisogno né lo stimolo di lamentarsi, e quando ancora si avverte, lo si evita, come un'acre inutilissima umiliazione; quel non mi so più dolere é pieno di tragico silenzio, tanto più tragico in quanto non é conseguenza d'una rassegnazione persuasa e volontaria, ma di una disperata rinunzia per ineluttabile impossibilità. Ho perduto tutto: sono un tronco che sente e pena. Terribile bellezza rappresentativa ed espressiva; ho perduto tutto dispoglia già d'ogni dono e d'ogni ornamento e di ogni cosa necessaria, che prima pur si possedeva; sono un tronco dà esistenza misteriosamente umana alla materia inanimata, o forse meglio dà allo spirito umano la consapevolezza di essere materia inanimata: e questo potrebbe essere giovamento o fine del dolore fisico e spirituale; ma no: che sente : tutto lo strazio é in questa condanna di dovere e potere ancora sentire, e poiché non può sentire se non l'infelicità, ecco quel sente legato indissolubilmente al continuo penare: e pena finché sentirà, finché quel tronco esisterà. Della vita qui non resta se non una miseria pressoché informe, ancora capace unicamente di soffrire: e la sofferenza é l'unico segno della sua esistenza.
Dopo questa fiammante espressione della coscienza della propria sventura, la consolazione della compagnia e dell'affetto dei suoi amici, alla quale il poeta attribuisce così grande valore da poter compensare con essa ogni sua speranza perduta, non persuade gran che, e fa l'impressione che non sia del tutto sincera. Comunque, essa é un languido barlume di ultima luce, che subito si spegne nella oscurità della morte incombente: perderà -- pensa egli, convinto e sicuro - anche quella consolazione, e prestissimo, quando sarà costretto a tornare al suo borgo selvaggio, dove assai meglio abitano i sepolti che i vivi. E' un vivo, egli, ancora, o é già un sepolto? Il mio corpo già non vive più: un sepolto vivo. E l'addio finale é un funebre rintoccar di campana, su questa fossa interrata, donde filtra ancora un sottile gemito di vivo..."
(da "Gli Epistolografi" a cura di A. Gustarelli - Vallardi 1930)
Partiamo dall'inizio di questo lungo e travagliato percorso del Poeta, che mette a nudo le travagliate vicende, le miserie fisiche e l'infelicità inconsolabile dell'anima.
Un percorso che inizia a 18 anni e termina a 39.
Queste lettere sono ben lontane dal possedere quei pregi d'arte perfetta che hanno le prose leopardiane; ma in compenso, hanno pregi di scioltezza, di immediatezza, di natuaralezza, di vivacità che sarebbe ingenuità voler trovare nelle meditate prose letterarie e filosofiche; e tutte ricostruiscono con sufficiente compiutezza il carattere dell'autore e le vicende, particolarmente quelle interiori e tragiche della sua vita.PRIMA RACCOLTA
(anni 1816 - 1827 - volume primo)
lettera 1 - All'abate Francesco Cancellieri, a Roma - Recanati, 6 aprile 1816 - pag. 17
2 - All'Abate. Angelo Mai, a Milano - Recanati, 31 agosto 1816 - pag. 19
3 - A Giuseppe Acerbi, Dir. Biblioteca Italiana, a Milano - Recanati, 17 nov. 1816 - pag. 20
4 - Ad Antonio Fortunato Stella, a Milano - Recanati, 6 dic. 1816 - pag. 21
5 - Ad Antonio Fortunato Stella, a Milano - Recanati, 24 gen. 1817 - pag. 22
6 - Al cav. Vincenzo Monti, a Milano - Recanati, 21 febbraio 1817 - pag. 23
7 - All'Ab. Angelo Mai, a Milano - Recanati, 21 febbraio 1817 - pag. 24
8 - A Pietro Giordani, a Milano - Recanati, 21 febbraio 1817 - pag. 24
9 - A Pietro Giordani, a Milano - Recanati, 21 marzo 1817 - pag. 25
10 - A Giuseppe Acerbi, a Milano - Recanati, 21 marzo 1817 - pag. 28
11 - Al conte Francesco Cassi, a Pesaro - Recanati, 18 aprile 1817 - pag. 29
12 - A Pietro Giordani, a Milano - Recanati, 30 aprile 1817 - pag. 30
13 - Al conte Francesco Cassi, a Pesaro - Recanati, 5 maggio 1817 - pag. 39
14 - A Pietro Giordani, a Milano - , Recanati 30 maggio 1817 - pag. 40
15 - All'abate, Angelo Mai, a Milano - Recanati 2 giugno 1817 - pag. 46
16 - A Pietro Giordani, a Milano - Recanati 28 giugno 1817 - pag. 47
17 - A Pietro Giordani, a Piacenza - Recanati 14 luglio 1817 - pag. 48
18 - Agli Accademici di scienza ed Arti di Viterbo - Recanati 25 luglio 1817 - pag. 49
19 - A Pietro Giordani, a Venezia - Recanati 8 agosto 1817 - pag. 50
20 - A Pietro Giordani, a Venezia - Recanati 11 agosto 1817 - pag. 52
21 - A Pietro Giordani, a Piacenza - Recanati 29 agosto 1817 - pag. 53
22 - All'Ab. Angelo Mai, a Milano - Recanati 5 settembre 1817 - pag.54
23 - A Giuseppe Acermi, a Milano - Recanati 12 settembre 1817 - pag. 55
24 - A Pietro Giordani, a Piacenza - Recanati 26 settembre 1817 - pag 56
25 - A Pietro Giordani, a Piacenza - Recanati 10 ottobre 1817 - pag. 58
26 - Al conte Francesco Cassi, a Pesaro - Recanati 17 ottobre 1817 - pag. 60
27 - A Giuseppe Acerbi, a Milano - Recanati 20 ottobre 1817 - pag.61
28 - A Pietro Giordani, a Piacenza - Recanati 27 0ttobre 1817 - pag. 61
29 - All'Ab. Angelo Mai, a Milano - Recanati 10 novembre 1817 - pag. 62
30 - A Pietro Giordani, a Piacenza - Recanati 21 novembre 1817 - pag. 63
31 - A Pietro Giordani a Piacenza - Recanati 5 dicembre 1817 - pag. 66
32 - A Pietro Giordani, a Milano - Recanati 22 dicembre 1817 - pag. 68
33 - A Pietro Giordani, a Milano - Recanati 29 dicembre 1817 - pag. 70
34 - A Pietro Giordani, a Milano - Recanati 16 gennaio 1818 - pag. 72
35 - A Pietro Giordani, a Milano - Recanati 13 febbraio 1818 - pag. 75
36 - A Pietro Giordani, a Milano - Recanati 2 marzo 1818 - pag. 76
37 - All'Ab. Angelo Mai, a Milano - Recanati 20 marzo 1818 - pag. 78
38 - Ad Antonio Fortunato Stella, a Milano - Recanati 27 marzo 1818 - pag. 79
39 - A Pietro Giordani, a Milano - Recanati 3 aprile 1818 - pag. 79
40 - A Pietro Giordani, a Piacenza - Recanati 24 aprile 1818 - pag. 80
41 - A Pietro Giordani, a Vicenza - Recanati 25 maggio 1818 - pag. 81
42 - A Pietro Giordani, a Vicenza - Recanati 1 giugno 1818 - pag. 82
43 - A B. G. Sonzogno, a Milano - Recanati 27 luglio 1818 - pag. 83
44 - A Pietro Giordani, a Bologna - Recanati 31 luglio 1818 - pag. 84
45 - A Pietro Giordani, a Bologna - Recanati 14 agosto 1818 - pag. 84
46 - A Pietro Giordani, a Bologna - Recanati 21 agosto 1818 - pag. 85
47 - A Pietro Giordani, a Bologna - Recanati 31 agosto 1818 - pag. 86
48 - A B. G. Sonzogno, a Milano - Recanati 4 settembre 1818 - pag. 87
49 - A Pietro Giordani, a Piacenza - Recanati 19 ottobre 1818 - pag. 88
50 - A Pietro Giordani, a Piacenza - Recanati 9 novembre 1818 - pag. 89
51 - A Pietro Giordani, a Piacenza - Recanati 27 novembre 1818 - pag. 90
52 - A Pietro Giordani, a Piacenza - Recanati 14 dicembre 1818 - pag. 92
53 - A Pietro Giordani, a Milano - Recanati Natale 1818 - pag. 93
54 - A Pietro Giordani, a Piacenza - Recanati 18 gennaio 1819 - pag. 94
55 - Al conte Giulio Perticari, a Roma - Recanati 8 febbraio 1819 - pag. 96
56 - A Giuseppe Grassi, a Torino - Recanati 8 febberio 1819 - pag. 97
57 - Al Cav. Vincenzo Monti, a Milano - Recanati 12 febbraio 1819 - pag 98
58 - Al Cav. Dionigi Strocchi, a Bologna - Recanati 12 febbraio 1819 - pag. 99
59 - All'Ab. Angelo Mai, a Milano - Recanati 15 febbraio 1819 - pag. 100
60 - A Pietro Giordani, a Piacenza - Recanati 16 febbraio 1819 - pag. 100
61 - A Pietro Giordani, a Piacenza - Recanati 19 febbraio 1819 - pag. 101
62 - Al Marchese Massimiliano Angelelli, a Bologna - Recanati 19 febbraio 1819 - pag. 104
63 - A Cesare Arici, a Brescia - Recanati 8 marzo 1819 - pag. 105
64 - Al Conte Giulio Perticari, a Roma - Recanati 12 marzo 1819 - pag. 107
65 - Al Conte Francesco Cassi, a Pesaro - Recanati 15 marzo 1819 - pag 109
66 - A Pietro Giordani, a Piacenza - Recanati 15 marzo 1819 - pag 109
67 - A Pietro Giordani, a Piacenza - Recanati 19 marzo 1819 - pag 110
68 - Al conte Ettore Pallastrellia, a Piacenza - Recanati 22 marzo 1819 - pag. 111
69 - Al conte Agostino Calciati, a Piacenza - Recanati 22 marzo 1819 - pag. 112
70 - A Pietro Giordani, a Piacenza - Recanati 22 marzo 1819 - pag. pag. 112
71 - A Pietro Giordani, a Vicenza - Recanati 19 aprile 1819 - pag. 115
72 - A Giuseppe Montani, a Lodi - Recanati 19 aprile 1819 - pag. 115
73 - A Pietro Giordani, a Vicenza - Recanati 26 aprile 1819 - pag. 116
74 - Al conte Leonardo Trissino, a Vicenza - Recanati 26 aprile 1819 - pag. 117
75 - A M. L. a Firenze - Recanati 21 maggio 1819 - pag. 117
76 - A Pietro Giordani, a Vicenza - Recanati 28 maggio 1819 - pag. 118
77 - A Pietro Giordani, a Vicenza - Recanati 4 giugno 1819 - pag 118
78 - A Pietro Giordani, a Vicenza - Recanati 21 giugno 1819 - pag. 120
79 - A Pietro Giordani, a Milano - Recanati 26 luglio 1819 - pag. 121
80 - Al conte Saverio Broglio d'Aiano, a Macerata - Recanati 29 luglio 1819 - pag. 121
81 - A Pietro Giordani, a Milano - Recanati 20 agosto 1819 - pag. 122
82 - Al conte Leonardo Trissino, a VIcenza - Recanati 23 agosto 1819 - pag. 123
83 - A Pietro Giordani, a Milano - Recanati 13 settembre 1819 - pag 123
84 - Al conte Leonardo Trissino, a Vicenza - Recanati 27 settembre 1819 - pag. 124
85 - A Pietro Giordani, a Milano - Recanati 1° ottobre 1819 - pag. 125
86 - A Pietro Giordani, a Milano - Recanati 19 novembre 1819 - pag. 125
87 - A Pietro Giordani, a Piacenza - Recanati 10 dicembre 1819 - pag. 126
88 - A Pietro Giordani, a Piacenza - Recanati 17 dicembre 1819 - pag. 127
89 - A Monsignor Angelo Mai, a Roma - Recanati 10 gennaio 1820 - pag. 128
90 - A Pietro Giordani, a Piacenza - Recanati 14 gennaio 1820 - pag. 129
91 - A Pietro Giordani, a Piacenza - Recanati 14 febbraio 1820 - pag.130
92 - Al Principe Don Pietro Odescalchi, Dirett. Giorn.Arcadico - R. 3 marzo 1820 - pag.130
93 - A Pietro Giordani, a Piacenza - Recanati 6 marzo 1820 - pag. 131
94 - A Pietro Giordani, a Piacenza - Recanati 20 marzo 1820 - pag. 132
95 - All' Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 7 aprile 1820 - pag. 133
96 - All' Avv. Pietro Brighenti. a Bologna - Recanati 21 aprile 1820 - pag. 135
97 - A Pietro Giordani, a Piacenza - Recanati 24 aprile 1820 - pag. 137
98 - All' Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 28 aprile 1820 - pag. 138
99 - A Pietro Giordani, a Piacenza - Recanati 12 maggio 1820 - pag. 140
100 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 26 maggio 1820 - pag. 141
101 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 9 giugno 1820 - pag. 143
102 - A Pietro Giordani, a Piacenza - Recanati 9 giugno 1820 - pag. 144
103 - A Pietro Giordani, a Piacenza - Recanati 30 giugno 1820 - pag. 145
104 - A Mons. G. Zacchia Pres. Acc.mia Truentina, Ascoli - R. 10 luglio 1820 - pag. 146
105 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 17 luglio 1820 - pag. 146
106 - Al conte Leonardo Trissino, a Vicenza - Recanati 31 luglio 1820 - pag. 148
107 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 4 agosto 1820 - pag. 148
108 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 14 agosto 1820 - pag. 150
109 - A Pietro Giordani, a Piacenza - Recanati 14 agosto 1820 - pag. 151
110 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 28 agosto 1820 - pag. 151
111 - Al conte Leonardo Trissino, a Vicenza - Recanati 28 agosto 1820 - pag. 153
112 - A Pietro Giordani, a Piacenza - Recanati 4 settembre 1820 - pag. 153
113 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 18 settembre 1820 - pag. 154
114 - Al conte Leonardo Trissino, a Vicenza - Recanati 13 ottobre 1820 - pag. 155
115 - A Pietro Giordani, a Milano - Recanati 20 ottobre 1820 - pag. 155
116 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 20 ottobre 1820 - pag. 156
117 - Al conte Leonardo Trissino, a VIcenza - Recanati 23 ottobre 1820 - pag. 156
118 - A Mons. Angelo Mai, a Roma - Recanati 27 ottobre 1820 - pag- 157
119 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 30 ottobre 1820 - pag. 158
120 - Al conte Giulio Perticari, a Pesaro - Recanati 30 ottobre 1820 - pag. 159
121 - Al conte Francesco Cassi, a Pesaro - Recanati 30 ottobre 1820 - pag. 159
122 - A Bartolommeo Borghesi, a Savignano - Recanati 6 novembre 1820 - pag. 159
123 - Al conte . G. Antonio Rovella, a Cesena - Recanati 20 novembre 1820 - pag. 160
124 - A Pietro Giordani, a Piacenza - Recanati 20 novembre 1820 - pag. 160
125 - A Monsignor Angelo Mai, a Roma - Recanati 24 novembre 1820 - pag. 161
126 - A G. B. Sonzogno, a Milano - Recanati 27 novembre 1820 - pag. 161
127 - A Giuseppe Grassi, a Torino - Recanati 1° dicembre 1820 - pag. 162
128 - A G. Antonio Roverella, a Cesena - Recanati 8 dicembre 1820 - pag. 162
129 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 8 dicembre 1820 - pag. 163
130 - A Pietro Giordani, a Piacenza - Recanati 5 gennaio 1821 - pag. 164
131 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 19 gennaio 1821 - pag. 164
132 - Al conte Leonardo Trissino, a Vicenza -Recanati 26 gennaio 1821 - pag. 165
133 - Al conte Leonardo Trissino, a Vicenza - Recanati 19 febbraio 1821 - pag. 166
134 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 2 marzo 1821 - pag. 166
135 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 26 marzo 1821 - pag. 167
136 - All'abate Francesco Cancellieri, a Roma - Recanati 16 aprile 1821 - pag. 168
137 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 11 maggio 1821 - pag. 169
138 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 28 maggio 1821 - pag. 170
139 - A Pietro Giordani, a Milano - Recanati 18 giugno 1821 - pag. 170
140 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 22 giugno 1821 - pag. 171
141 - A Pietro Giordani, a Milano - Recanati 13 luglio 1821 - pag. 172
142 - A Pietro Giordani, a Milano - Recanati 6 agosto 1821 - pag. 174
143 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 10 settembre 1821 - pag. 175
144 - A Pietro Giordani, a Milano - Recanati 26 ottobre 1821 - pag. 175
145 - Al Can. Ignazio Guerrieri, a Fermo - Recanati 29 ottobre 1821 - pag. 177
146 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 2 novembre 1821 - pag. 177
147 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 11 febbraio 1822 - pag. 178
148 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 1° marzo 1822 - pag. 178
149 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 14 ottobre 1822 - pag. 179
150 - Al Conte Carlo Leopardi (fratello di Giacomo) - Roma 25 novembre 1822 - pag. 179
151 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Roma 29 novembre 1822 - pag. 181
152 - Alla contessa Paolina Leopardi (sorella di Giacomo) - Roma 3 dicembre 1822 - pag. 182
153 - Al Conte Carlo Leopardi (fratello di Giacomo) - Roma 6 dicembre 1822 - pag. 183
154 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Roma 9 dicembre 1822 - pag. 186
155 - Al Conte Carlo Leopardi (fratello di Giacomo) - Roma 16 dicembre 1822 - pag. 188
156 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Roma 20 dicembre 1822 - pag. 190
157 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Roma 27 dicembre 1822 - pag. 191
158 - Al Conte P. Francesco Leopardi (fratello di Giacomo) - Roma 27 dicembre 1822 - pag. 192
159 - Alla contessa Paolina Leopardi (sorella di Giacomo) - Roma 30 dicembre 1822 - pag. 193
160 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Roma 4 gennaio 1823 - pag. 194
161 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Roma 5 gennaio 1823 - pag. 195
162 - Al Conte Carlo Leopardi (fratello di Giacomo) - Roma 6 gennaio 1823 - pag. 196
163 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Roma 13 gennaio 1823 - pag. 197
164 - Al Conte Carlo Leopardi (fratello di Giacomo) - Roma 18 gennaio 1823 - pag. 198
165 - Al Conte Carlo Leopardi (fratello di Giacomo) - Roma 22 gennaio 1823 - pag. 199
166 - Alla contessa Paolina Leopardi (sorella di Giacomo) - Roma 28 gennaio 1823 -pag. 201
167 - Al Conte P. Francesco Leopardi (fratello di Giacomo) - Roma 4 febbraio 1823 - pag. 202
168 - Al Conte Carlo Leopardi (fratello di Giacomo) - Roma 5 febbraio 1823 - pag. 203
169 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Roma 15 febbraio 1823 - pag. 204
170 - Al Conte Carlo Leopardi (fratello di Giacomo) - Roma 20 febbbraio 1823 - pag. 205
171 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Roma 7 marzo 1823 - pag. 206
172 - Al Conte Carlo Leopardi (fratello di Giacomo) - Roma 12 marzo 1823 - pag. 207
173 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Roma 15 marzo 1823 - pag. 209
174 - Alla contessa Paolina Leopardi (sorella di Giacomo) - Roma 19 marzo 1923 - pag. 210
175 - Al Conte Carlo Leopardi (fratello di Giacomo) - Roma 22 marzo 1823 - pag. 211
176 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Roma 2 aprile 1823 - pag. 214
177 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Roma 5 aprile 1823 - pag. 216
178 - Al Conte Carlo Leopardi (fratello di Giacomo) - Roma 5 aprile 1823 - pag. 217
179 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Roma 16 aprile 1823 -pag. 218
180 - Al Conte Carlo Leopardi (fratello di Giacomo) - Roma 19 aprile 1823 - pag. 219
181 - Alla contessa Paolina Leopardi (sorella di Giacomo) - Roma 19 aprile 1823 - pag. 219
182 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Roma 23 aprile 1823 - pag. 221
183 - A Mr. Jacopssen a Bruges (Pays Bas) - Recanati 23 giugno 1823 - pag.222
184 - Al barone G.B. Niebuhr a Berlino - Recanati 10 novembre 1823 - pag. 225
185 - All'Avv- Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 21 novembre 1823 - pag. 227
186 - All'Avv- Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 5 dicembre 1823 - pag. 228
187 - Al Cav. Reinhold. Ministro di S.M. Re dei Paesi Bassi, a Roma - Rec. dic. 1823 - pag. 230
188 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 5 marzo 1824 - pag. 231
189 - Al marchese Giuseppe Melchiorri, a Roma - Recanati 5 marzo 1824 - pag. 232
190 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 3 aprile 1824 - pag. 232
191 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 15 maggio 1824 - pag. 233
192 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 4 luglio 1824 - pag. 235
193 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 3 agosto 1824 - pag. 236
194 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 23 agosto 1824 - pag. 236
195 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 3 sttembre 1824 - pag. 237
196 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 15 ottobre 1824 - pag. 238
197 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 29 ottobre 1824 - pag. 239
198 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 22 novembre 1824 - pag. 239
199 - Al marchese Giuseppe Melchiorri, a Roma - Recanati 22 dicembre 1824 - pag. 240
200 - All'Ab. Melchiorre Misserini, a Roma - Recanati 15 gennaio 1825 - pag. 241
201 - A A. F. Stella , a Milano - Recanati 13 marzo 1825 - pag. 243
202 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 18 marzo 1825 - pag. 244
203 - A Pietro Giordani, a Firenze - Recanati 6maggio 1825 - pag. 245
204 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 6 maggio 1825 - pag. 247
205 - A A. F. Stella , a Milano - Recanati 18 maggio 1825 - pag. 248
206 - A A. F. Stella , a Milano - Recanati 19 giugno 1825 - pag. 252
207 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Bologna 19 luglio 1825 - pag. 252
208 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Bologna 22 luglio 1825 - pag. 253
209 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Bologna 26 luglio 1825 - pag. 254
210 - Al Conte Carlo Leopardi (fratello di Giacomo) - Milano 31 luglio 1825 - pag. 254
211 - Al Conte Antonio Papadopoli, a Bologna - Milano 6 agosto 1825 - pag. 256
212 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Milano 8 agosto 1825 - pag. 257
213 - Al Conte Antonio Papadopoli, a Bologna - Milano 19 agosto 1825 - pag. 258
214 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Milano 24 agosto 1825 - pag. 258
215 - Al Conte Antonio Papadopoli, a Bologna - Milano 31 agosto 1825 - pag. 259
216 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Milano 7 settembre 1825 - pag. 260
217 - Alla contessa Paolina Leopardi (sorella di Giacomo) - Milano 7 settembre 1825 - pag. 261
218 - Al Conte Carlo Leopardi (fratello di Giacomo) - Milano 7 settembre 1825 - pag. 262
219 - Al marchese Giuseppe Melchiorri, a Roma - Bologna 3 ottobre 1825 - pag. 263
220 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Bologna 3 ottobre 1825 - pag. 263
221 - A A. F. Stella , a Milano - Bologna 5 ottobre 1825 - pag. 264
222 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Bologna 10 ottobre 1825 - pag. 265
223 - Al Conte Carlo Leopardi (fratello di Giacomo) - Bologna 10 ottobre 1825 - pag. 266
224 - Alla contessa Paolina Leopardi (sorella di Giacomo) - Bologna 19 ottobre 1825 - pag. 267
225 - Al Dottor Francesco Puccinotti, A Recanati - Bologna 17 ottobre 1825 - pag. 267
226 - A A. F. Stella , a Milano - Bologna 21 ottobre 1825 - pag. 268
227 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Bologna 24 ottobre 1825 - pag. 269
228 - Al Conte Carlo Leopardi (fratello di Giacomo) - Bologna 28 ottobre 1825 - pag. 270
229 - Al Cav. Luca Mazzanti, Governatore di Recanati - Bologna 31 ottobre 1825 - pag. 271
230 - Al Conte Carlo Leopardi (fratello di Giacomo) - Bologna 9 novembre 1825 - pag. 272
231 - A A. F. Stella , a Milano - Bologna 16 novembre 1825 - pag- 273
232 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Bologna 23 novembre 1825 - pag. 274
233 - Al Conte Carlo Leopardi (fratello di Giacomo) - Bologna 23 novembre 1825 - pag. 275
234 - Alla contessa Paolina Leopardi (sorella di Giacomo) - Bologna 23 novembre 1825 - pag. 276
235 - A Luigi Stella , a Milano - Bologna 27 novembre 1825 - pag. 277
236 - Al Conte Antonio Papadopoli, a Roma - Bologna 30 novembre 1825 - pag. 278
237 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Bologna 5 dicembre 1825 - pag. 278
238 - Al Conte Carlo Leopardi (fratello di Giacomo) - Bologna 9 dicembre 1825 - pag. 279
239 - Alla contessa Paolina Leopardi (sorella di Giacomo) - Bologna 9 dicembre 1825 - pag. 280
240 - A Luigi Stella , a Milano - Bologna 18 dicembre 1825 - pag. 281
241 - Al Conte Antonio Papadopoli, a Napoli - Bologna 19 dicembre 1825 - pag. 282
242 - Alla contessa Paolina Leopardi (sorella di Giacomo) - Bologna 19 dicembre 1825 - pag. 283
243 - Al Conte P. Francesco Leopardi (fratello di Giacomo) - Bologna 19 dicembre 1825 - pag. 284
244 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Bologna 25 dicembre 1825 - pag. 284
245 - Al Conte Carlo Leopardi (fratello di Giacomo) - Bologna 6 gennaio 1826 - pag. 285
246 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Bologna 13 gennaio 1826 - pag. 286
247 - A Luigi Stella , a Milano - Bologna 13 gennaio 1826 - pag. 287
248 - Al Conte Antonio Papadopoli, a Napoli - Bologna 16 gennaio 1826 - pag. 289
249 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Bologna 25 gennaio 1826 - pag. 290
250 - A Luigi Stella , a Milano - Bologna 25 gennaio 1826 - pag. 291
251 - A Luigi Stella , a Milano - Bologna 4 febbraio 1826 - pag. 292
252 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Bologna 8 febbraio 1826 - pag. 293
253 - Al Conte Carlo Leopardi (fratello di Giacomo) - Bologna 13 febbraio 1826 - pag. 294
254 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Bologna 20 febbraio 1826 - pag. 295
255 - A Luigi Stella , a Milano - Bologna 22 febbraio 1826 - pag. 296
256 - Al Conte Carlo Leopardi (fratello di Giacomo) - Bologna 24 febbraio 1826 - pag. 297
257 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Bologna 1 marzo 1826 - pag. 298
258 - Alla contessa Paolina Leopardi (sorella di Giacomo) - Bologna 1 marzo 1826 - pag. 299
259 - Al Conte Antonio Papadopoli, a Roma - Bologna 6 marzo 1826 - pag. 300
260 - A Luigi Stella , a Milano - Bologna 12 marzo 1826 - pag. 301
261 - A Luigi Stella , a Milano - Bologna 15 marzo 1826 - pag. 302
262 - Alla contessa Paolina Leopardi (sorella di Giacomo) - Bologna 17 marzo 1826 - pag. 303
263 - Al Dottor Francesco Puccinotti, A Macerata - Bologna 20 marzo 1826 - pag. 304
264 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Bologna 20 marzo 1826 - pag. 305
265 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Bologna 26 marzo 1826 - pag. 305
266 - a Luigi Stella , a Milano - Bologna 26marzo 1826 - pag. 306
267 - Al Conte Carlo Leopardi (fratello di Giacomo) - Bologna 4 aprile 1826 - pag. 307
268 - A Luigi Stella , a Milano - Bologna 7 aprile 1826 - pag. 308
269 - Al Dottor Francesco Puccinotti, a Macerata - Bologna 14 aprile 1826 - pag. 309
270 - Al Conte Carlo Leopardi (fratello di Giacomo) - Bologna 14 aprile 1826 - pag. 310
271 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Bologna 27 aprile 1826 - pag. 311
272 - Al Conte Carlo Pepoli, a Bologna - Bologna ... aprile 1826 - pag. 311
273 - Alla contessa Paolina Leopardi (sorella di Giacomo) - Bologna 1 maggio 1826 - pag. 312
274 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Bologna 10 maggio 1826 - pag. 313
275 - Al Cav. Luca Mazzanti, Governatore di Recanati - Bologna 15 maggio 1826 - pag. 313
276 - A Luigi Stella , a Milano - Bologna 17 maggio 1826 - pag. 314
277 - Al Conte Antonio Papadopoli, a Firenze - Bologna 21 maggio 1826 - pag. 315
278 - Al Conte Carlo Leopardi (fratello di Giacomo) - Bologna 30 maggio 1826 - pag. 316
279 - Al Dottor Francesco Puccinotti, a Macerata - Bologna 5 giugno 1826 - pag. 317
280 - Al Cav. Luca Mazzanti, Governatore di Recanati - Bologna 5 giugno 1826 - pag. 318
281 - Al Conte Carlo Leopardi (fratello di Giacomo) - Bologna 15 giugno 1826 - pag. 319
282 - Al Conte Carlo Leopardi (fratello di Giacomo) - Bologna 21 giugno 1826 - pag. 319
283 - Alla contessa Paolina Leopardi (sorella di Giacomo) - Bologna 23 giugno 1826 - pag. 320
284 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Bologna 3 luglio 1826 - pag. 321
285 - Al Conte Antonio Papadopoli, a Napoli - Bologna 3 luglio 1826 - pag. 322
286 - Al Conte Carlo Leopardi (fratello di Giacomo) - Bologna 12 luglio 1826 - pag. 323
287 - A Luigi Stella , a Milano - Bologna 25 luglio 1826 - pag. 324
288 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Bologna 9 agosto 1826 - pag. 325
289 - Alla contessa Paolina Leopardi (sorella di Giacomo) - Bologna 16 agosto 1826 - pag. 326
290 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Bologna 23 agosto 1826 - pag. 326
291 - Al Conte Antonio Papadopoli, a Napoli - Bologna 3 settembre 1826 - pag. 327
292 - Al Conte Antonio Papadopoli, a Napoli - Bologna 3 settembre 1826 - pag. 328
293 - A Luigi Stella , a Milano - Bologna 3 settembre 1826 - pag. 329
294 - Al Cav. Luca Mazzanti, Governatore di Recanati - Bologna 9 settembre 1826 - pag. 331
295 - Alla contessa Paolina Leopardi (sorella di Giacomo) - Bologna 20 settembre 1826 - pag. 332
296 - Al Conte Carlo Leopardi (fratello di Giacomo) - Bologna 20 settembre 1826 - pag. 332
297 - Al Conte Carlo Leopardi (fratello di Giacomo) - Bologna 6 ottobre 1826 - pag. 333
298 - Al Conte P. Francesco Leopardi (fratello di Giacomo) - Bologna 6 ottobre 1826 - pag. 334
299 - A Luigi Stella , a Milano - Bologna 18 ottobre 1826 - pag. 334
300 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Bologna 26 ottobre 1826 - pag. 335
301 - Al Conte Carlo Pepoli, a Bologna - Bologna ... ottobre 1826 - pag. 336
302 - A A. F. Stella , a Milano - Bologna 29 ottobre 1826 - pag. 337
303 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Bologna 1 novembre 1826 - pag. 338
304 - a A. F. Stella , a Milano - Bologna 12 novembre 1826 - pag. 338
305 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 12 novembre 1826 - pag. 339
306 - A A. F. Stella , a Milano - Recanati 22 novembre 1826 - pag. 339
307 - A A. F. Stella , a Milano - Recanati 6 dicembre 1826 - pag. 340
308 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 6 dicembre 1826 - pag. 342
309 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 15 dicembre 1826 - pag. 342
310 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 27 dicembre 1826 - pag. 343
311 - A A. F. Stella , a Milano - Recanati 27 dicembre 1826 - pag. 344
312 - A Madama Antonietta Tomasina, a Bologna - Recanati 29 dicembre 1826 - pag. 345
313 - A Madama Antonietta Tomasina, a Bologna - Recanati 15 gennaio 1827 - pag. 345
314 - A A. F. Stella , a Milano - Recanati 19 gennaio 1827 - pag. 346
315 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 9 febbraio 1827 - pag. 347
316 - A A. F. Stella , a Milano - Recanati 9 febbraio 1827 - pag. 347
317 - All'Avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati 7 marzo 1827 - pag. 349
318 - A A. F. Stella , a Milano - Recanati 29 marzo 1827 - pag. 350
319 - A Madame Alelaide Maestri, a Parma - Recanati 7 aprile 1827 - pag. 351
320 - A Madama Antonietta Tomasina, a Bologna - Recanati 18 aprile 1827 - pag. 351
321 - Al Dottor Francesco Puccinotti, a Macerata - Recanati 21 aprile 1827 - pag. 352
322 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Bologna 27 aprile 1827 - pag. 353
323 - Al Conte Carlo Leopardi (fratello di Giacomo) - Bologna 30a prile 1827 - pag. 353
324 - A A. F. Stella , a Milano - Bologna 13 maggio 1827 - pag. 354
325 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) - Bologna 14 maggio 1827 - pag. 355
SECONDA RACCOLTA
(anni 1827 - 1837 - volume secondo)lettera 326 - Alla contessa Paolina Leopardi (sorella di Giacomo) - Bologna 18 maggio 1827 - pag. 1
327 - A Giuseppe Grassi, a Torino - Bologna, 23 maggio 1827 - pag. pag. 1
328 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo), a Recanati - Bologna, 1° giugno 1827 - pag. 2
329 - A sua sorella Paolina, a Recanati - Bologna, 18 giugno 1827 - pag. 3
330 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo), a Recanati - Firenze, 23 giugno 1827 - pag. 3
331 - All'avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Firenze, 23 giugno 1827 - pag. 4
332 - Ad A. F. Stella, a Milano - Firenze, 26 giugno 1827 - pag. 4
333 - Al conte Antonio Papadopoli, a Milano - Firenze, 3 luglio 1827 - pag. 5
334 - All'avv. Pietro Brighenti, a Bologna . Firenze, 3 luglio 1827 - pag. 5
335 - A Madama Antonietta Tommasini, a Parma - Firenze, 6 luglio 1827 - pag. 6
336 - A sua sorella Paolina, a Recanati - Firenze, 7 luglio 1827 - pag. 7
337 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo), a Recanati - Firenze, 24 luglio 1827 - pag. 8
338 - All'avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Firenze, 24 luglio 1827 - pag. 9
339 - A suO fratello Carlo, a Recanati - Firenze, 7 agosto 1827 - pag.10
340 - A madama Antonietta Tommasini, a Parma - Firenze, 7 agosto 1827 - pag. 11
341 - Al dott. Francesco Puccinotti, a Macerata - Firenze, 16 agosto 1827 - pag. 11
342 - A suo fratello Carlo, a Recanati - Firenze, 23 agosto 1827 - pag. 12
343 - Ad A.F. Stella, a Milano - Firenze, 23 agosto 1827 - pag. 13
344 - All'avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Firenze, 30 agosto 1827 - pag. 14
345 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo), a Recanati - Firenze, 8 settembre 1827 - pag. 14
346 - Ad A.F. Stella, a Milano - Firenze, 8 settembre 1827 - pag. 15
347 - A suo fratello Pier Francesco, a Recanati - Firenze, 8 settembre 1827 - pag. 16
348 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo), a Recanati - Firenze, 4 ottobre 1827 - pag. 16
349 - A suo fratello Carlo, a Recanati - Firenze, 4 ottobre 1827 - pag. 17
350 - Ad A.F. Stella, a Milano - Firenze, 13 ottobre 1827 - pag. 17
351 - Ad A.F. Stella, a Milano - Firenze 29 ottobre 1827 - pag. 18
352 - A sua sorella Paolina, a Recanati - Firenze, 30 ottobre 1827 - pag. 18
353 - A sua sorella Paolina, a Recanati - Pisa, 12 novembre 1827 - pag. 19
354 - Ad A.F. Stella, a Milano - Pisa, 12 novembre 1827 - pag. 20
355 - A madama Adelaide Maestri, a Parma - Pisa, 12 novembre 1827 - pag. 21
356 - All'avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Pisa, 14 novembre 1827 - pag. pag. 21
357 - Al conte Antonio Papadopoli, a Venezia - Pisa, 14 novembre 1827 - pag. 22
358 - A suo fratello Carlo, a Recanati - Pisa, 21 novembre 1827 - pag. 22
359 - Ad A.F. Stella, a Milano - Pisa, 23 novembre 1827 - pag. 23
360 - Al conte Carlo Pepoli, a Bologna - Pisa, 28 novembre 1827 - pag. 24
361 - All'avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Pisa, 3 dicembre 1827 - pag. 25
362 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo), a Recanati - Pisa, 3 dicembre 1827 - pag. 25
363 - A madama Antonietta Tommasini, a Bologna - Pisa, 3 dicembre 1827 - pag. 26
364 - A madama Adelaide Maestri, a Parma - Pisa, 5 dicembre 1827 - pag. 27
365 - Al dott. Francesco Puccinotti, a Macerata - Pisa, 5 dicembre 1827 - pag. 27
366 - Al dott. Francesco Puccinotti, a Macerata - Pisa, 9 dicembre 1827- pag. 28
367 - A suo fratello Carlo, a Recanati - Pisa, 9 dicembre 1827 - pag. 29
368 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo), a Recanati - Pisa, 24 dicembre 1827 - pag. 30
369 - Al dott. Francesco Puccinotti, A Macerata - Pisa, 11 gennaio 1828 - pag. 33
370 - A sua sorella Paolina, a Recanati - Pisa 27 gennaio 1828 - pag. 33
371 - Ad A. F. Stella, a Milano - Pisa, 28 gennaio 1828 - pag. 34
372 - A madama Antonietta Tommasini, a Bologna - Pisa, 31 gennaio 1828 - pag. 35
373 - Al conte Antonio Papadopoli, a Venezia - Pisa, 25 febbraio 1828 - pag. 36
374 - A sua sorella Paolina, a Recanati - Pisa, 25 febbraio 1828 - pag. 36
375 - Al conte Carlo Pepoli, a Bologna - Pisa, 26 febbraio 1828 - pag. 37
376 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo), a Recanati - Pisa, 5 marzo 1828 - pag. 37
377 - A madama Adelaide Maestri, a Parma - Pisa, 5 marzo 1828 - pag. 38
378 - A madama Antonietta Tommasini, a Bologna - Pisa, 19 marzo 1828 - pag. 39
379 - Al conte Carlo Pepoli, a Bologna - Pisa, 19 marzo 1828 - pag. 40
380 - A sua sorella Paolina, a Recanati - Pisa, 24 marzo 1828 - pag. 40
381 - A suo fratello Pier Francesco, a Recanati - Pisa, 31 marzo 1828 - pag. 41
382 - A sua sorella Paolina, a Recanati - Pisa, 2 maggio 1828 - pag. 42
383 - A Pietro Giordani, a Firenze - Pisa, 5 maggio 1828 - pag. 42
384 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo), a Recanati - Pisa, 14 maggio 1828 - pag. 43
385 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo), a Recanati - Pisa, 18 maggio 1828 - pag. 44
386 - A suo fratello Carlo, a Recanati - maggio 1828 - pag. 45
387 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo), a Recanati - Pisa, 26 maggio 1828 - pag. 45
388 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo), a Recanati - Pisa, 2 giugno 1828 - pag. 46
389 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo), a Recanati - Firenze, 10 giugno 1828 - pag. 47
390 - All'avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Firenze, 12 giugno 1828 - pag. 47
391 - Al dott. Francesco Puccinotti, a Macerata - Firenze, 12 giugno 1828 - pag. 48
392 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo), a REcanati - Firenze, 17 giugno 1828 - pag. 49
393 - Amadama Antonietta Tommasini, a Parma - Firenze, 19 giugno 1828 - pag. 50
394 - Amadama Adelaide Maestri, a Bologna - Firenze, 24 giugno 1828 - pag. 50
395 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo), a Recanati - Firenze, 24 giugno 1828 - pag. 51
396 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo), a Recanati - Firenze, 1° luglio 1828 - pag. 51
397 - A madama Antonietta Tommasini, a Bologna - Firenze, 5 luglio 1828 - pag. 52
398 - All'avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Firenze, 8 luglio 1828 - pag. 53
399 - A madama Adelaide Maestri, a Parma - Firenze, 15 luglio 1828 - pag. 53
400 - A Pietro Giordani - Firenze, 24 luglio 1828 - pag. 54
401 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo), a Recanati - Firenze, 29 luglio 1828 - pag. 55
402 - A madama Adelaide Maestri, a Bologna - Firenze, 29 luglio 1828 - pag. 56
403 - A madama Antonietta Tommasini, a Bologna - Firenze, 5 agosto 1828 - pag. 57
404 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo), a Recanati - Firenze, 5 agosto 1828 - pag. 57
405 - A suao padre Conte Monaldo,, a Recanati - Firenze, 11 agosto 1828 - pag. 58
406 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo), a Recanati - Firenze, 19 agosto 1828 - pag. 58
407 - Ad A.F. Stella, a Milano - Firenze, 19 agosto 1828 - pag. 59
408 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo), a Recanati - Firenze, 28 agosto 1828 - pag. 60
409 - A suo fratello Carlo, a Recanati - Firenze, 28 agosto 1828 - pag. 61
410 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo), a Recanati - Firenze, 4 settembre 1828 - pag. 61
411 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo), a Recanati - Firenze, 11 settembre 1828 - pag. 62
412 - A suo fratello Carlo, a Recanati - Firenze, 18 settembre 1828 - pag. 62
413 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo), a Recanati - Firenze, 18 settembre 1828 - pag. 63
414 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo), a Recanati - Firenze 25 settembre 1828 - pag. 63
415 - Ad A.F. Stella, Milano - Firenze, 30 settembre 1828 - pag. 64
416 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo), a Recanati - Firenze, 2 ottobre 1828 - pag. 65
417 - A madame Adelaide Maestri, a Bologna - Firenze, 2 ottobre 1828 - pag. 65
418 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo), a Recanati - Firenze, 9 ottobre 1828 - pag. 66
419 - A suo fratello Pier Francesco, a REcanati - Firenze, 16 ottobre 1828 - pag. 66
420 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo), a Recanati - Firenze, 8 novembre 1828 - pag. 66
421 - All'avv. Pietro Brighenti, a Bologna - Recanati, 28 novembre 1828 - pag. 67
422 - A madama Antonietta Tommasini, a Bologna - Recanati, 30 novembre 1828 - pag. 67
423 - A Pietro Colletta, a Livorno - Recanati, 16 dicembre 1828 - pag. 68
424 - Al conte Antonio Papadopoli, a Venezia - Recanati, 17 dicembre 1828 - pag. 68
425 - A madama Adelaide Maestri, a Parma - Recanati, 31 dicembre 1828 - pag. 69
426 - A Pietro Colletta, a Livorno - Recanati, 16 gennaio 1829 - pag. 70
427 - Al Pprof. Giacomo Tommasini, a Parma - Recanati, 30 gennaio 1829 - pag. 71
428 - All'avv. Ferdinando Maestri, a Parma - Recanati, 6 febbraio 1829 - pag. 72
429 - A Pietro Colletta, A Firenze - Recanati ..(primi di...) marzo 1829 - pag. 74
430 - All'avv. Ferdinando Maestri, a Parma - Recanati, 8 marzo 1829 - pag. 76
431 - A madama Adelaide Maestri, a Bologna - Recanati, 10 aprile 1829 - pag. 76
432 - A Pietro Colletta, a Firenze - Recanati, 26 aprile 1829 - pag. 77
433 - Al dott. Francesco Puccinotti, a Macerata - Recanati, 19 maggio 1829 - pag. 78
434 - A a madama Adelaide Maestri, a Parma - Recanati, 22 maggio 1929 - pag. 78
435 - A madama Antonietta Tommasini, a Bologna - Recanati, 22 maggio 1829 - pag. 79
436 -All'abate Vinenzo Gioberti, a Torino - Recanati, ... maggio 1929 -pag. 79
437 - All'abate Giuseppe Manuzzi, a Firenze - Recanati, 1 luglio 1929 - pag. 80
438 - A madama Antonietta Tommasini, a Bologna - Recanati, 22 luglio 1829 - pag. 81
439 - A madama Adelaide Maestri, a Parma - Recanati, ... luglio 1829 - pag. 81
440 - Ad A.F. Stella, a Milano - Recanati, 26 agosto 1829 - pag. 82
441 - A madama Antonietta Tommasini, a Parma - Recanati, 23 settembre 1829 - pag. 82
442 - A Pietro Giordani, a Firenze - Recanati, 20 ottobre 1829 - pag. 83
443 - A Pietro Colletta, a Livorno - Recanati, 22 novembre 1829 - pag. 83
444 - Al dott. Francesco Puccinotti, a Macerata - Recanati, 28 novembre 1829 - pag. 84
445 - Ad A. F. Stella, a Milano - Recanati, 17 febbraio 1830 - pag. 84
446 - A Pietro Colletta, a Firenze, Recanati, 2 aprile 1830 - pag. 85
447 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo), a Recanati - Bologna, 4 maggio 1830 - pag. 86
448 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo), a Recanati - Firenze, 12 maggio 1830 - pag. 86
449 - A sua sorella Paolina, a Recanati - Firenze, 18 maggio 1830 - pag. 86
450 - A suo fratello Pier Francesco, a Recanati - Firenze, 8 giugno 1830 - pag. 87
451 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo), a Recanati - Firenze, 18 giugno 1830 -pag. 87
452 - A sua sorella Paolina, a REcanati - Firenze, 28 giugno 1830 - pag. 87
453 - A suo fratello Pier Francesco, a Recanati - Firenze .... giugno 1830 - pag. 87
454 - A suo fratello Pier Francesco, a Recanati - Firenze, 28 luglio 1830 - pag. 88
455 - Al conte Carlo Pepoli, a Bologna - Firenze, 6 agosto 1830 - pag. 88
456 - a sua sorella Paolina, a REcanati - Firenze, 21 agosto 1830 - pag. 88
457 - Ad A.F. Stella, a Milano - Firenze, 2 settembre 1830 - pag. 89
458 - A sua sorella Paolina, a Recanati - Firenze, 9 settembre 1830 - pag. 89
459 - A suo fratello Pier Francesco, a Recanati - Firenze, 23 settembre 1830 - pag. 90
460 - A suo fratello Pier Francesco, a Recanati - Firenze, 12 ottobre 1830 - pag. 90
461 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo), a Recanati - Firenze, 23 ottobre 1830 - pag. 90
462 - A sua sorella Paolina, a Recanati - Firenze, 15 novembre 1830 - pag. 91
463 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo), a Recanati - Firenze, 1 dicembre 1830 - pag. 91
464 - Agli Amici suoi di Toscana - Firenze, 15 dicembre 1830 - pag. 92
465 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Firenze, 23 dicembre 1830 - pag. 93
466 - A sua sorella Paolina, a Recanati - Firenze, 28 dicembre 1830 - pag. 93
467 - A sua sorella Paolina, a Recanati - Firenze, 8 febbraio 1831 - pag. 93
468 - A sua sorella Paolina, a Recanati - Firenze, 4 marzo 1831 - pag. 94
469 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Firenze, 21 marzo 1831 - pag. 94
470 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Firenze, 29 marzo 1831 - pag. 94
471 - Ad A.F. Stella, a Milano - Firenze, 29 marzo 1931 - pag. 95
472 - A sua sorella Paolina, a Recanati - Firenze, 23 aprile 1831 - pag. 95
473 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Firenze, 19 maggio 1831 - pag. 96
474 - A sua sorella Paolina, a Recanati - Firenze, 24 maggio 1831 - pag. 96
475 - A sua sorella Poalina a Recanati - Firenze, 14 giugno 1831 - pag. 97
476 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Firenze, 21 giugno 1831 - pag. 97
477 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Firenze, 8 luglio 1831 - pag. 98
478 - A sua sorella Paolina, a Recanati - Firenze, 31 luglio 1831 - pag. 98
479 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Firenze, 6 agosto 1831 - pag. 99
480 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Firenze, 5 settembre 1831 - pag. 100
481 - A sua sorella Paolina, a Recanati - Firenze, 5 settembre 1831 - pag. 100
482 - A sua sorella Paolina, a Recanati - Roma, 6 ottobre 1831 - pag. 101
483 - A suo fratello Carlo, a Recanati - Roma, 15 ottobre 1831 - pag. 101
484 - A sua sorella Paolina, a REcanati - Roma, 19 ottobre 1831 - pag. 102
485 - A madama Antonietta Tommasini, a Bologna - Roma, 27 ottobre 1831 - pag. 102
486 - A sua sorella Paolina, a Recanati - Roma, 11 novembre 1831 - pag. 103
487 - A madama Antonietta Tommasini, a Parma - Roma, ... dicembre 1831 - pag. 103
488 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Roma, 2 dicembre 1831 - pag. 104
489 - A sua sorella Paolina,a Recanati - Roma, 12 dicembre 1831 - pag. 104
490 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Roma 22 dicembre 1831 - pag. 105
491 - A M. Luis De sinner, a Paris - De Roe, 24 dicembre 1831 - pag. 106
492 - A suo fratello Carlo a Recanati - Roma ultimo dell'anno 1831 - pag. 107
493 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Roma, 3 gennaio 1832 - pag. 107
494 - A sua sorella Paolina, a Recanati - Roma 17 gennaio 1832 - pag. 108
495 - A sua sorella Paolina, a Recanati - Roma, 2 febbraio 1832 - pag. 108
496 - A sua sorella Paolina, a Recanati - Roma, 14 febbraio 1832 - pag. 109
497 - A sua sorella Paolina, a Recanati - Roma, primi di marzo 1832 - pag. 110
498 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Roma, 8 marzo 1832 - pag. 110
499 - a Sua sorella Poalina, a Recanati - Roma 16 marzo 1832 - pag. 111
500 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Roma, 17 marzo 1832 - pag. 111
501 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Firenze, 23 marzo 1832 - pag. 112
502 - Al cav. G.battista Zannoni (Segr. Accad. della Crusca - Firenze, 27 marzo 1832 - pag. 112
503 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Firenze, 5 aprile 1832 - pag. 113
504 - A madama Antonietta Tommasini, a Parma - Firenze, 25 aprile 1832 - pag. 114
505 - A sua sorella Paolina, a Recanati - Firenze, 22 maggio 1832 - pag. 114
506 - A M. Louis De Sinner, a Paris - Florence, 24 mai 1832 - pag. 115
507 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a REcanati - Firenze, 28 maggio 1832 - pag. 116
508 - A sua sorella Paolina, a Recanati - Firenze, 26 giugno 1832 - pag. 117
509 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Firenze, 3 luglio 1832 - pag. 118
510 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Firenze, 14 agosto 1832 - pag. 121
511 - A sua sorella Paolina, a Recanati - Firenze, 18 maggio 1832 - pag. 121
512 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Firenze, 13 settembre 1832 - pag. 122
513 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Firenze, 8 ottobre 1832 - pag. 123
514 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Firenze, 13 ottobre 1832 - pag. 123
515 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Firenze, 24 ottobre 1832 - pag. 123
516 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Firenze, 11 dicembre 1832 - pag. 124
517 - A sua sorella Paolina, a Recanati - Firenze, 18 gennaio 1833 - pag. 125
518 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a REcanati - Firenze, 26 febbraio 1833 - pag. 125
519 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Firenze, 23 marzo 1833 - pag. 125
520 - A sua sorella Paolina, a REcanati - Firenze, 6 maggio 1833 - pag. 125
521 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Firenze, 7 luglio 1833 - pag. 126
522 - All'abate Giuseppe Manuzzi, a Firenze - Firenze, 18 luglio 1833 - pag. 126
523 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Firenze, 1 settembre 1833 - pag. 126
524 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Roma, 28 settembre 1833 - pag. 127
525 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Napoli, 5 ottobre 1833 - pag. 127
526 - A madama Adelaide Maestri, a Parma - Napoli, 5 aprile 1834 - pag. 128
527 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Napoli 5 aprile 1834 - pag. 128
528 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Napoli 2 settembre 1834 - pag. 129
529 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Napoli, 21 ottobre 1834 - pag. 130
530 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Napoli, 27 novembre 1834 - pag. 130
531 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Napoli 3 febbraio 1835 - pag. 131
532 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Napoli, 25 aprile 1835 - pag. 132
533 - A madama Antonietta Tommasini, a Parma - Napoli, 2 maggio 1835 - pag. 133
534 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Napoli, 22 agosto 1835 - pag. 134
535 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Napoli, 19 settembre 1835 - pag. 134
536 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a REcanati - Napoli, 4 dicembre 1835 - pag. 135
537 - A sua sorella Paolina, a Recanati - Napoli, 4 dicembre 1835 - pag. 136
538 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Napoli, 18 febbraio 1836 - pag. 136
539 - A madama Adelaide Maestri, a Parma - Napoli, 5 marzo 1836 - pag. 138
540 - All'abate F. Fuoco, a Napoli - Napoli, di Villa, 31 agosto 1836 - pag. 139
541 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Napoli, 12 dicembre 1836 - pag. 139
542 - A suo padre Conte Monaldo, a Recanati - Napoli, 9 marzo 1837 - pag. 140
543 - A madama Antonietta Tommasini, a Parma - Napoli, 15 maggio 1837 - pag. 142
544 - A madama Adelaide Maestri, a Parma - Napoli, 15 maggio 1837 - pag. 143
545 - All'avv. Ferdinando Maestri, a Parma - Napoli, 15 maggio 1837 - pag. 143
546 - Al Conte Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) a Recanati - Napoli, 27 maggio 1837 - pag. 144
(diciotto giorni dopo, il 14 giugno, Giacomo Leopardi moriva)
Le 97 lettere di Pietro Giordani a Giacomo Leopardi (dal 1817 al 1829)
Lett. 1 - da Milano, 5 marzo 1817 - pag. 179
Lett. 2 - da Milano, 12 marzo 1817 - pag. 180
Lett. 3 - da Milano, il dì di Pasqua 1817 - pag. 182
Lett. 4 - da Milano, 15 aprile 1817 - pag. 185
Lett. 5 - da Milano, il dì dell'AScenzione 1817 - pag. 189
Lett. 6 - da Milano, 1 giugno 1817 - pag. 192
Lett. 7 - da Milano, 10 giugno 1817 - pag. 192
Lett. 8 - da Piacenza, 3 luglio 1817 - pag. 195
Lett. 9 - da Piacenza, 24 luglio 1817 - pag. 195
Lett. 10 - da Piacenza, 27 luglio 1817 - pag. 196
Lett. 11 - da Piacenza, 30 agosto 1817 - pag. 197
Lett. 12 - da Piacenza, 1 settembre 1817 - pag. 197
Lett. 13 -da Piacenza, 9 settembre 1817 - pag. 198
Lett. 14 - da Piacenza, 21 settembre 1817 - pag. 199
Lett. 15 - da Piacenza, 1 novembre 1817 - pag. 201
Lett. 16 - da Piacenza, 6 novembre 1817 - pag. 204
Lett. 17 - da Piacenza, 22 novembre 1817 - pag. 204
Lett. 18 - da Piacenza, 30 novembre 1817 - pag. 205
Lett. 19 - da Milano, 13 dicembre 1817 - pag. 206
Lett. 20 - da Milano, 17 dicembre 1817 - pag. 207
Lett. 21 - da Milano, ultimo dell'anno 1817 - pag. 209
Lett. 22 - da Milano, 7 gennaio 1818 - pag. 210
Lett. 23 - da Milano, 21 febbraio 1818 - pag. 211
Lett. 24 - da Milano, 8 marzo 1818 - pag. 212
Lett. 25 - da Milano, 16 marzo 1818 - pag. 213
Lett. 26 - da Milano, 22 aprile 1818 - pag. 214
Lett. 27 - da Piacenza, 10 maggio 1818 - pag. 215
Lett. 28 - da Piacenza, 17 maggio 1818 - pag. 215
Lett. 29 - da Vicenza, 16 giugno 1818 - pag. 216
Lett. 30 - da Vicenza, 15 luglio 1818 - pag. 216
Lett. 31 - da Bologna, 6 agosto 1818 - pag. 217
Lett. 32 - da Bologna, 13 agosto 1818 - pag. 217
Lett. 33 - da Bologna, 26 agosto 1818 - pag. 217
Lett. 34 - da Bologna, 1 ottobre 1818 - pag. 218
Lett. 35 - da Bologna, 14 ottobre 1818 - pag. 219
Lett. 36 - da Piacenza, 29 ottobre 1818 - pag. 219
Lett. 37 - da Piacenza, 15 novembre 1818 - pag. 220
Lett. 38 - da Piacenza, 19 novembre 1818 - pag. 220
Lett. 39 - da Piacenza, 5 gennaio 1819 - pag. 221
Lett. 40 - da Piacenza, 31 gennaio 1819 - pag. 224
Lett. 41 - da Piacenza, 3 febbraio 1819 - pag. 225
Lett. 42 - da Piacenza, 5 febbraio 1819 - pag. 225
Lett. 43 - da Piacenza, 7 marzo 1819 - pag. 227
Lett. 44 - da Milano, 13 marzo 1819 - pag. 229
Lett. 45 - da Piacenza, 28 marzo 1819 - pag. 230
Lett. 46 - da Milano, 10 aprile 1819 - pag. 231
Lett. 47 - da Vicenza, 20 aprile 1819 - pag. 232
Lett. 48 - da Venezia, 24 maggio 1819 - pag. 233
Lett. 49 - da Vicenza, 4 giugno 1819 - pag. 234
Lett. 50 - da Vicenza, 2 luglio 1819 - pag. 234
Lett. 51 - da Milano, 1 agosto 1819 - pag. 235
Lett. 52 - da Milano, 23 settembre 1819 - pag. 236
Lett. 53 - da Milano, 1 novembre 1819 - pag. 237
Lett. 54 - da Milano, 25 novembre 1819 - pag. 238
Lett. 55 - da Milano, 8 dicembre 1819 - pag. 239
Lett. 56 - da Piacenza, 20 dicembre 1819 - pag. 239
Lett. 57 - da Piacenza, 15 febbraio 1820 - pag. 241
Lett. 58 - da Piacenza, 23 febbraio 1820 - pag. 241
Lett. 59 - da Piacenza, 18 aprile, 1829 - pag. 242
Lett. 60 - da Piacenza, 25 maggio 1820 - pag. 243
Lett. 61 - da Piacenza, 18 giugno 1820 - pag. 244
Lett. 62 - da Piacenza, 23 agosto 1820 - pag. 245
Lett. 63 - da Piacenza, 5 novembre 1820 - pag. 245
Lett. 64 - da Piacenza, 24 dicembre 1820 - pag. 246
Lett. 65 - da Milano, 27 giugno 1821 - pag. 246
Lett. 66 - da Milano, 23 luglio 1821 - pag. 247
Lett. 67 - da Milano, 14 ottobre 1821 - pag. 248
Lett. 68 - da Milano, 5 novembre 1821 - pag. 249
Lett. 69 - da Piacenza, 9 dicembre 1821 - pag. 249
Lett. 70 - da Piacenza, 12 gennaio 1823 - pag. 250
Lett. 71 - da Piacenza, 16 febbraio 1823 - pag. 252
Lett. 72 - da Piacenza, 20 luglio 1823 - pag. 253
Lett. 73 - da Piacenza, 24 agosto 1823 - pag. 255
Lett. 74 - da Firenza, 5 novembre 1823 - pag. 256
Lett. 75 - da Piacenza, 16 febbraio 1823 - pag. 257
Lett. 76 - da Firenze, 20 giugno, 1825 - pag. 257
Lett. 77 - da Piacenza, 24 settembre 1825 - pag. 259
Lett. 78 - da Piacenza, 22 ottobre 1825 - pag. 260
Lett. 79 - da Firenze, 14 febbraio 1826 - pag. 261
Lett. 80 - da Firenze, 18 marzo 1826 - pag. 261
Lett. 81 - da Firenze, 8 luglio 1826 - pag. 261
Lett. 82 - da Firenze, 5 maggio 1826 - pag. 262
Lett. 83 - da Firenze, 5 maggio 1827 - pag. 263
Lett. 84 - da Firenze, 14 giugno 1827 - pag. 264
Lett. 85 - da Firenze, 13 novembre 1827 - pag. 265
Lett. 86 -da Firenze, 8 maggio 1828 - pag. 265
Lett. 87 - da Piacenza, 20 agosto 1828 - pag. 266
Lett. 88 - da Firenze, 2 dicembre 1828 - pag. 266
Lett. 89 - da Firenze, 18 dicembre 1828 - pag. 267
Lett. 90 - da Firenze, 1 gennaio 1829 - pag. 268
Lett. 91 - da Firenze, 8 gennaio 1828 - pag. 268
Lett. 92 - da Firenze, 16 aprile 1829 - pag. 269
Lett. 93 - da Firenze, 24 maggio 1829 - pag. 269
Lett. 94 - da Firenze, 24 maggio 1829 - pag. 269
Lett. 95 - da Firenze, 15 giugno 1829 - pag. 270
Lett. 96 - da Piacenza, 15 settembre 1829 - pag. 270
Lett. 97 - da Firenze, 15 novembre 1829 - pag. 271
Le 3 lettere di Pietro Giordani alla contessa Paolina Leopardi (dal 1927 al 1832)lett 1 - alla Contessa Paolina Leopardi, a Recanati - Firenze, 30 gennaio 1827 - pag. 273
lett. 2 - alla stessa, ivi - Firenze, 20 febbraio 1830 - pag. 273
lett. 3 - alla stessa, ivi - Firenze, 24 giugno 1832 - pag. 274
Le 6 lettere di Pietro Colletta a Giacomo Leopardi (dal 1828 al 1830)
lett. 1 - da Livorno, 25 dicembre 1828 - pag. 277
lett. 2 - da Livrono, 30 gennaio 1829 - pag. 278
lett. 3 - da Livorno, 25 febbraio 1829 - pag. 279
lett. 4 - da Firenze, 31 ottobre 1829 - pag. 280
lett. 5 - da Livorno, primi gennaio 1830 - pag. 281
lett. 6 - da Livorno, 11 gennaio 1830 - pag. 281